Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao a tutti,
Oggi dal Giappone è arrivato un nuovo binocolo dai numeri imponenti : 15x56 con 75 gradi di campo e quasi 1,5 kg!
Trattasi di un binocolo dai prismi di porro con prismi in Bak4 e un campo definito sulla carta molto piatto che , unito ad una messa a fuoco individuale dovrebbe essere la migliore scelta in quel formato per i campi stellari.
Il binocolo si presenta imponente e devo dire che mi ha impressionato la solidità e il peso ma, se impugnato verso gli obiettivi garantisce una presa solida e sicura.
La messa a fuoco è molto fluida, mentre la regolazione della distanza Inter oculare è leggermente dura, ma una volta impostato non importa. A corredo classiche cinghie, custodia, panno per pulizia, garanzia di 5 anni e un supporto per treppiede a scorrimento di cui parlerò successivamente dopo averlo provato. Conchiglie oculari decisamente importanti ma possono essere tolte e/o cambiate.
L’estrazione pupillare è sufficiente senza essere esuberante e in una giornata uggiosa non ho notato aberrazione cromatica in controluce mentre le Line verticali e orizzontali sembrano rimanere tali anche ai bordi. A breve foto e ulteriori impressioni.
Saluti a tutti
Oggi dal Giappone è arrivato un nuovo binocolo dai numeri imponenti : 15x56 con 75 gradi di campo e quasi 1,5 kg!
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Il binocolo si presenta imponente e devo dire che mi ha impressionato la solidità e il peso ma, se impugnato verso gli obiettivi garantisce una presa solida e sicura.
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Fabio Bergamin
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Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
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Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Dalla descrizione che hai fatto, sembra davvero un mostro di qualità e quantità ottica.
15x56 fanno 3,73° di campo reale a cui fanno il paio 75° di campo apparente.
Praticamente un piccolo grande BINOSCOPIO per i grandi campi stellari, usabile anche a mano libera.

15x56 fanno 3,73° di campo reale a cui fanno il paio 75° di campo apparente.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Adesso aspettiamo le tue impressioni
e sarebbe veramente bello un meeting dove scambiarci dal vivo le esperienze.

Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Per ora aspetto una grande pioggia a causa del nuovo arrivo.
Al massimo, il mio binocolo di un bel verde militare, mi potrà servire per osservare i lampioni di cui il mio paese è particolarmente ricco… almeno testo la resistenza all’aberrazione cromatica.
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Fabio Bergamin
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Due foto please. 

Binocoli: Orion 2x54 • Ibis Horus 5x25 • Pentax Papilio 6,5x21 • Shuntu 8x20 ED • Vortex Vanquish 8x25 • Vixen Ultima 8x56 • Canon 10x30 IS II • Nikon Action EX 16x50 • William Optics 22x70 apo • Docter Aspectem 40x80 ED
Telescopi: SYW AE-72 76/1400 • LOMO 80/480 • Celestron C8 xlt 203/2030 • Newton Optical 200/1650 • Dobson 406/1830
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Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ecco qualche foto.
Reduce da una prova lampione dove ne è uscito tutto sommato bene, forse con un pelo di filo verde ai bordi del lampione led, ma assoultamente accettabile, non ho visto invece riflessi colorati nei rami bagnati ove si rifletteva la luce del led.
A mano, pur impugnando verso gli obiettivi, si nota un affaticamento delle braccia dopo qualche minuto se non sostenuto.
Invece tutto scorre perfettamente se si usa un monopiede da pochi euro e meglio ancora in caso di treppiede.
Ia tenuta rispetto al flare la ritengo buona e la resa al momento mi pare neutra, ma mi riservo di riprovare appena fiunisce la pioggia, valutando rispetto all fratellino da 6.5x32 decisamente neutro e un kowa genesis 8.5x44 decisamente più caldo.
Oggi ho poco tempo, ma appena possibile vedrò di fare test più seri, comunque la senzazione è di cura dei dettagli, un design classico che non mi dispiace e una solidità notevole, che mi fa sperare non si scollimi facilmente, anche se alcuni grani di collimazione dei prismi sono presente, ma preferirei evitare...
A proposito, non si nota, ma il trattamento antiriflesso è di un colore rubino e mi pare molto efficace.
Saluti
Reduce da una prova lampione dove ne è uscito tutto sommato bene, forse con un pelo di filo verde ai bordi del lampione led, ma assoultamente accettabile, non ho visto invece riflessi colorati nei rami bagnati ove si rifletteva la luce del led.
A mano, pur impugnando verso gli obiettivi, si nota un affaticamento delle braccia dopo qualche minuto se non sostenuto.
Invece tutto scorre perfettamente se si usa un monopiede da pochi euro e meglio ancora in caso di treppiede.
Ia tenuta rispetto al flare la ritengo buona e la resa al momento mi pare neutra, ma mi riservo di riprovare appena fiunisce la pioggia, valutando rispetto all fratellino da 6.5x32 decisamente neutro e un kowa genesis 8.5x44 decisamente più caldo.
Oggi ho poco tempo, ma appena possibile vedrò di fare test più seri, comunque la senzazione è di cura dei dettagli, un design classico che non mi dispiace e una solidità notevole, che mi fa sperare non si scollimi facilmente, anche se alcuni grani di collimazione dei prismi sono presente, ma preferirei evitare...
A proposito, non si nota, ma il trattamento antiriflesso è di un colore rubino e mi pare molto efficace.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Una forma classica per un PORRO, che più classica non si può, Ho sempre ammirato i binocoli con le canne porta obbiettivi in monoblocco con il corpo dei prismi, invece di quelli che hanno le canne porta obbiettivo avvitate al corpo dei prismi.
Adesso devi solo dirci il prezzo pagato, per completare una nostra personale opinione per un così bel binocolo.

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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Il binocolo esteticamente ricorda molto quelli della fortunata serie rimarcata anche come USMarine o W.O. tanto per citare i primi brand che mi vengono in mente.
Forse è lo stesso produttore? È made in Ciaina?
A proposito, giacché ci siamo.
I binocoli Sky Rover Banner Cloud sono venduti in Europa? Se no, sarebbe strano visto le positivissime recensioni che hanno sempre raccolto sin dalla loro comparsa. Se non sbaglio anche tra questi dovrebbe esserci un 15x56 con campo molto ampio.
Forse è lo stesso produttore? È made in Ciaina?
A proposito, giacché ci siamo.
I binocoli Sky Rover Banner Cloud sono venduti in Europa? Se no, sarebbe strano visto le positivissime recensioni che hanno sempre raccolto sin dalla loro comparsa. Se non sbaglio anche tra questi dovrebbe esserci un 15x56 con campo molto ampio.
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao Francesco,
Il nostro caro amico Franceschetti ha preso il modello 15x56 che però è con prismi a tetto invece che porro. Il suo a fuoco centrale è con distanza minima di messa a fuoco minore della mia mentre il mio a fuoco individuale. Entrambi fabbricati in Cina ma con diverse specifiche.
A me interessa come costruito e chi è come fa controllo qualità.
È vero, sulla somiglianza hai ragione, da ex possessore di quei binocoli.
Perché non vendono direttamente in Italia, da chiedere a Pier, che ne sa di più.
Abbiamo tante scelte sui binocoli, europei, americani, cinesi e giapponesi, ne abbiamo per tutti i gusti!
Il nostro caro amico Franceschetti ha preso il modello 15x56 che però è con prismi a tetto invece che porro. Il suo a fuoco centrale è con distanza minima di messa a fuoco minore della mia mentre il mio a fuoco individuale. Entrambi fabbricati in Cina ma con diverse specifiche.
A me interessa come costruito e chi è come fa controllo qualità.
È vero, sulla somiglianza hai ragione, da ex possessore di quei binocoli.
Perché non vendono direttamente in Italia, da chiedere a Pier, che ne sa di più.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Si lo scafo sembra quello dei modelli Ba8, tipo WO o TS.


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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao Antonello, qualche giorno fa, stavo discutendo con Angelo Cutolo della possibilità di organizzare il "Docter Day" ma in maniera differente per consentire a tutti gli appassionati di venire a trovarci. Il problema è che fino a fine maggio io saro' molto impegnato con mia figlia minore che gioca in tre squadre di pallavolo e abbiamo praticamente tutti i week-end impegnati. Non so, forse a giugno? Ma dove?Antonello66 ha scritto: ↑11/03/2025, 20:32 Adesso aspettiamo le tue impressionie sarebbe veramente bello un meeting dove scambiarci dal vivo le esperienze.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Grazie per la preview, FabioFaber ha scritto: ↑11/03/2025, 14:53 Ciao a tutti,
Oggi dal Giappone è arrivato un nuovo binocolo dai numeri imponenti : 15x56 con 75 gradi di campo e quasi 1,5 kg!
Trattasi di un binocolo dai prismi di porro con prismi in Bak4 e un campo definito sulla carta molto piatto che , unito ad una messa a fuoco individuale dovrebbe essere la migliore scelta in quel formato per i campi stellari.
Il binocolo si presenta imponente e devo dire che mi ha impressionato la solidità e il peso ma, se impugnato verso gli obiettivi garantisce una presa solida e sicura.
La messa a fuoco è molto fluida, mentre la regolazione della distanza Inter oculare è leggermente dura, ma una volta impostato non importa. A corredo classiche cinghie, custodia, panno per pulizia, garanzia di 5 anni e un supporto per treppiede a scorrimento di cui parlerò successivamente dopo averlo provato. Conchiglie oculari decisamente importanti ma possono essere tolte e/o cambiate.
L’estrazione pupillare è sufficiente senza essere esuberante e in una giornata uggiosa non ho notato aberrazione cromatica in controluce mentre le Line verticali e orizzontali sembrano rimanere tali anche ai bordi. A breve foto e ulteriori impressioni.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Continua a mancare il prezzo di questo PORRO 15x56 .



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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Interessante poter vedere i Docter. Palude Brabbia, un sabato pomeriggio?piergiovanni ha scritto: ↑14/03/2025, 11:29Ciao Antonello, qualche giorno fa, stavo discutendo con Angelo Cutolo della possibilità di organizzare il "Docter Day" ma in maniera differente per consentire a tutti gli appassionati di venire a trovarci. Il problema è che fino a fine maggio io saro' molto impegnato con mia figlia minore che gioca in tre squadre di pallavolo e abbiamo praticamente tutti i week-end impegnati. Non so, forse a giugno? Ma dove?Antonello66 ha scritto: ↑11/03/2025, 20:32 Adesso aspettiamo le tue impressionie sarebbe veramente bello un meeting dove scambiarci dal vivo le esperienze.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Se organizziamo a Giugno devo parlare con la responsabile dell'OASI, si potrebbe anche fare, magari con pizzata in zona o una mattinata e poi chi vuole si ferma a mangiare in zona chi vuole se ne va.
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao,Giovanni Bruno ha scritto:Continua a mancare il prezzo di questo PORRO 15x56 .![]()
nessun segreto: dal prezzo del negozio online 573€ al cambio attuale, costo spedizione tra 30 e 70€ a seconda della modalità . Questo valore lo moltiplico per 1,25 circa per oneri, dazi, etc..
Alla fine il prezzo non si discosta molto da uno sky rover bannercloud 15x56, stesso formato ma design diverso.
Saluti
Fabio Bergamin
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Grazie per aver comunicato il prezzo, FABER.



Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
piergiovanni ha scritto: ↑14/03/2025, 11:29 con mia figlia minore che gioca in tre squadre di pallavolo




Ottima l'idea di un ritrovo a giugno!

DUE OCCHI VEDONO MOLTO MEGLIO DI UNO
C9.25 e S.W. 150/1800 SkyMax su montatura IOPTRON HAZ46, torretta Baader Maxbright II e Zeiss vintage, coppia di Takahashi LE 30mm, coppia di Televue Panoptic 24mm, coppia di GSO Superview 15mm 70°, coppia di Tecnosky UFF 10mm, TS 40mm Paragon ED, Meade serie 4000 Japan 26 e 15mm, Sky Quality Meter-L, Kite APC 16x42, Pentax Papilio II 6.5x21
C9.25 e S.W. 150/1800 SkyMax su montatura IOPTRON HAZ46, torretta Baader Maxbright II e Zeiss vintage, coppia di Takahashi LE 30mm, coppia di Televue Panoptic 24mm, coppia di GSO Superview 15mm 70°, coppia di Tecnosky UFF 10mm, TS 40mm Paragon ED, Meade serie 4000 Japan 26 e 15mm, Sky Quality Meter-L, Kite APC 16x42, Pentax Papilio II 6.5x21
Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao Fabio , complimenti; sarebbe molto interessante affiancarlo ad altri 15x, compreso il vecchio Zeiss 15x60: chissà che non si riesca.
Sono andato un po' in palla con i numeri che non mi tornavano sul campo apparente degli sky rover ma probabilmente utilizzano le norme iSO
Sono andato un po' in palla con i numeri che non mi tornavano sul campo apparente degli sky rover ma probabilmente utilizzano le norme iSO
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao a tutti,
impugnato il binocolo finalmente e riporto le prime impressioni di uso.
Ho provato il binocolo 15x56 nelle peggiori condizioni di uso, come si può vedere dalla foto del panorama che allego. Per gli interessati ho fatto una foto attraverso il cellulare in cui si nota il prisma interno.
E' invece molto complicato far foto con il cellulare e per questo aspetto il binocolo non è proprio user friendly. Messo alla frusta il binocolo non ha presentato aberrazione cromatica al centro se lo sguardo rimane perfettamente centrato, invece se gli occhi vengono si spostano verso i bordi inferiori, superiore o laterali presenta un'aberrazione cromatica come un bordo violetto, ma spostando il binocolo e non lo sguardo non si notano grossi problemi, diciamo che una gazza inquadrata con un cielo azzurro dietro non mostra aloni di alcun tipo.
Per quanto riguarda la sensibilità all'aberrazione cromatica mi sono fatto la seguente convinzione: se questa è presente e considerando che le persone hanno diversa sensibilità cromatica nell'occhio destro e sinistro, essa risulta maggiormente evidente se detta sensibilità è abbastanza diversa nei due occhi. Per esempio ho maggiormente aloni violetti con un occhio e verdi con l'altro. Essendo noto a chi usa filtri diversi nel deep sky, che in visione binoculare, si ottiene una maggior visibilità delle tenui nebulosità, ritengo che tale fenomeno si riproponga nella sensibilità all'aberrazione cromatica.
In ogni caso a parte situazioni al limite, dove soffre anche il mio fido Kowa Genesis 8.5x44 che è un campione in quanto a correzione cromatica, direi che il binocolo si comporta onestamente.
Un discorso a parte meritano le conchiglie di dimensioni molto generose e alte, conformate al viso orientale.
Per abbracciare con gli occhiali il campo, meglio toglierle (ma rimetterle vi costerà una gran fatica!) o semplicemente ripiegarle e in tal modo pure senza occhiali si gode di una sensazione di maggior immersione nella scena.
In ogni caso un Binobandit può avere il suo perché e l consiglio solitamente. Per quanto riguarda l'ergonomia direi che il binocolo è impugnabile verso gli obiettivi, in quanto ha il baricentro molto avanzato, anche se tale modalità vale per il diurno, mentre per il cielo notturno le vibrazioni sono un pelo fastidiose.
I supporti da me testati sono i tre che si vedono nella foto allegata. Il minitreppiede di carbonio don testa a tre vie e/o fluida è validissimo se il il supporto si appoggia sopra un tavolo e per il diurno è veramente utilizzabile con profitto.
Il monopiede lo ho provato con testa a sfera, ma non è il massimo, meglio testa a due vie e/o fluida. Il monopiede annulla il peso e il binocol diventa immediatamente godibile i ndiurno se ci si trova in posizione eretta, mentre per la notte, se si usa il monopiede da seduti le vibrazioni sono più percettibili e non permettono di godere appieno della risoluzione dello strumento.
Ultimo supporto considerato è la montatura altazimutale di Matusumoto, ma le stesse considerazioni valgono per le Giro o cloni vari.
Il supporto è molto indicato se si hanno doppi strumenti tipo binocolo e spotting e/o telescopio e l'uso in tal caso permette di godere di entrambi i "mondi". Per osservazioni verso lo zenit o comunque superiori ai 60-70°, serve una colonna a cremagliera e in ogni caso il collo non è mai in posizione di riposo. L'ideale in tal caso sarebbe uno sdraio reclinabile con un dispositivo tipo magic arm, ma il peso del binocolo è importante e quindi resta un metodo da valutare, come il pantografo, il quale seppur ottimo occupa parecchio spazio.
Dopo questa digressione di ergonomia di osservazione passiamo alle impressioni derivanti da una veloce osservazione fatta sotto un cielo che veleggiava allegramente verso Bortle 8 e oltre, seppur migliorato da un leggero venticello.
I binocoli di confronto sono un Kowa Genesis 8.5x44 e un Moonstar 6.5x32.
Il primo dei due ha una dominante più calda del binocolo 15x56, mentre il Moonstar 6.5x32 ha una resa neutra, diciamo come il modello da 15x56, anche se il piccolino mi dà un'impressioni di luminosità intrinseca e brillantezza maggiore in rapporto al suo diametro. La nebulosa di Orione M42 risulta sempre piacevole e ritengo di aver risolto il trapezio, avendo una buona puntiformità stellare e non notando particolari aberrazioni geometriche nel campo generoso che mi riprometto di controllare se veramente corrisponde ai 5° dichiarati.
Bella differenza cromatica tra "u" ed "e" Orionis.
Una visione fugace di Giove mi ha fatto notare l'assenza di alone attorno al pianeta, che però non mostrava particolari degni di nota sulla sua superficie, mentre facevano bella mostra di sé Ganimede a Sx e Europa, Io e Ganimede a Dx come si evince dalla mappa allegata.
La tonalità di Giove era neutra e non si notavano dominanti di colore, come d'altronde durante le osservazioni diurne. Osservato Marte di un bel colore ocra, vicino a 57 Geminorum e la differenza di tonalità rendeva i quadretto piacevole.
Uno sguardo alle sempiterne Pleiadi mi permetteva di abbracciare l'ammasso stellare senza osservare coma e/o astigmatismo evidente ai bordi, almeno ai miei occhi.
Aldebaran e le Iadi hanno completato la serata.
Devo dire che per il momento il binocolo mi soddisfa anche se il peso rappresenta un ostacolo per l'uso a mano libera, ma di giorno un monopiede è più che sufficiente.
In seguito seguiranno altre osservazioni e impressioni sul campo, compatibilmente con il meteo e le esigenze familiari e lavorative.
Saluti a tutti
impugnato il binocolo finalmente e riporto le prime impressioni di uso.
Ho provato il binocolo 15x56 nelle peggiori condizioni di uso, come si può vedere dalla foto del panorama che allego. Per gli interessati ho fatto una foto attraverso il cellulare in cui si nota il prisma interno.
E' invece molto complicato far foto con il cellulare e per questo aspetto il binocolo non è proprio user friendly. Messo alla frusta il binocolo non ha presentato aberrazione cromatica al centro se lo sguardo rimane perfettamente centrato, invece se gli occhi vengono si spostano verso i bordi inferiori, superiore o laterali presenta un'aberrazione cromatica come un bordo violetto, ma spostando il binocolo e non lo sguardo non si notano grossi problemi, diciamo che una gazza inquadrata con un cielo azzurro dietro non mostra aloni di alcun tipo.
Per quanto riguarda la sensibilità all'aberrazione cromatica mi sono fatto la seguente convinzione: se questa è presente e considerando che le persone hanno diversa sensibilità cromatica nell'occhio destro e sinistro, essa risulta maggiormente evidente se detta sensibilità è abbastanza diversa nei due occhi. Per esempio ho maggiormente aloni violetti con un occhio e verdi con l'altro. Essendo noto a chi usa filtri diversi nel deep sky, che in visione binoculare, si ottiene una maggior visibilità delle tenui nebulosità, ritengo che tale fenomeno si riproponga nella sensibilità all'aberrazione cromatica.
In ogni caso a parte situazioni al limite, dove soffre anche il mio fido Kowa Genesis 8.5x44 che è un campione in quanto a correzione cromatica, direi che il binocolo si comporta onestamente.
Un discorso a parte meritano le conchiglie di dimensioni molto generose e alte, conformate al viso orientale.
Per abbracciare con gli occhiali il campo, meglio toglierle (ma rimetterle vi costerà una gran fatica!) o semplicemente ripiegarle e in tal modo pure senza occhiali si gode di una sensazione di maggior immersione nella scena.
In ogni caso un Binobandit può avere il suo perché e l consiglio solitamente. Per quanto riguarda l'ergonomia direi che il binocolo è impugnabile verso gli obiettivi, in quanto ha il baricentro molto avanzato, anche se tale modalità vale per il diurno, mentre per il cielo notturno le vibrazioni sono un pelo fastidiose.
I supporti da me testati sono i tre che si vedono nella foto allegata. Il minitreppiede di carbonio don testa a tre vie e/o fluida è validissimo se il il supporto si appoggia sopra un tavolo e per il diurno è veramente utilizzabile con profitto.
Il monopiede lo ho provato con testa a sfera, ma non è il massimo, meglio testa a due vie e/o fluida. Il monopiede annulla il peso e il binocol diventa immediatamente godibile i ndiurno se ci si trova in posizione eretta, mentre per la notte, se si usa il monopiede da seduti le vibrazioni sono più percettibili e non permettono di godere appieno della risoluzione dello strumento.
Ultimo supporto considerato è la montatura altazimutale di Matusumoto, ma le stesse considerazioni valgono per le Giro o cloni vari.
Il supporto è molto indicato se si hanno doppi strumenti tipo binocolo e spotting e/o telescopio e l'uso in tal caso permette di godere di entrambi i "mondi". Per osservazioni verso lo zenit o comunque superiori ai 60-70°, serve una colonna a cremagliera e in ogni caso il collo non è mai in posizione di riposo. L'ideale in tal caso sarebbe uno sdraio reclinabile con un dispositivo tipo magic arm, ma il peso del binocolo è importante e quindi resta un metodo da valutare, come il pantografo, il quale seppur ottimo occupa parecchio spazio.
Dopo questa digressione di ergonomia di osservazione passiamo alle impressioni derivanti da una veloce osservazione fatta sotto un cielo che veleggiava allegramente verso Bortle 8 e oltre, seppur migliorato da un leggero venticello.
I binocoli di confronto sono un Kowa Genesis 8.5x44 e un Moonstar 6.5x32.
Il primo dei due ha una dominante più calda del binocolo 15x56, mentre il Moonstar 6.5x32 ha una resa neutra, diciamo come il modello da 15x56, anche se il piccolino mi dà un'impressioni di luminosità intrinseca e brillantezza maggiore in rapporto al suo diametro. La nebulosa di Orione M42 risulta sempre piacevole e ritengo di aver risolto il trapezio, avendo una buona puntiformità stellare e non notando particolari aberrazioni geometriche nel campo generoso che mi riprometto di controllare se veramente corrisponde ai 5° dichiarati.
Bella differenza cromatica tra "u" ed "e" Orionis.
Una visione fugace di Giove mi ha fatto notare l'assenza di alone attorno al pianeta, che però non mostrava particolari degni di nota sulla sua superficie, mentre facevano bella mostra di sé Ganimede a Sx e Europa, Io e Ganimede a Dx come si evince dalla mappa allegata.
La tonalità di Giove era neutra e non si notavano dominanti di colore, come d'altronde durante le osservazioni diurne. Osservato Marte di un bel colore ocra, vicino a 57 Geminorum e la differenza di tonalità rendeva i quadretto piacevole.
Uno sguardo alle sempiterne Pleiadi mi permetteva di abbracciare l'ammasso stellare senza osservare coma e/o astigmatismo evidente ai bordi, almeno ai miei occhi.
Aldebaran e le Iadi hanno completato la serata.
Devo dire che per il momento il binocolo mi soddisfa anche se il peso rappresenta un ostacolo per l'uso a mano libera, ma di giorno un monopiede è più che sufficiente.
In seguito seguiranno altre osservazioni e impressioni sul campo, compatibilmente con il meteo e le esigenze familiari e lavorative.
Saluti a tutti
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
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Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Gran bella recensione e direi con ottimi risultati.
Dalla recensione è per me emersa dal nulla la montatura AZ manuale MATSUMOTO, della cui esistenza ero totalmente all'oscuro.
Essendo io un visualista in AZ, non GOTO, sia terrestre che astronomico, assai mi piacerebbe un approfondimento su questa particolarissima montatura.
Ad occhio mi pare davvero bella robusta e credo anche molto pastosa come piacciono a me.

Dalla recensione è per me emersa dal nulla la montatura AZ manuale MATSUMOTO, della cui esistenza ero totalmente all'oscuro.
Essendo io un visualista in AZ, non GOTO, sia terrestre che astronomico, assai mi piacerebbe un approfondimento su questa particolarissima montatura.
Ad occhio mi pare davvero bella robusta e credo anche molto pastosa come piacciono a me.


Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Ciao,
Trattasi montatura molto compatta e pensata da Mr. Matsumoto per i bunoscopi. È munita di sede per barre Vixen con varie chicche meccaniche (ad esempio viti di fermo delle barre sagomate in punta per miglior presa,etc…).
Spessa pochi centimetri con il vantaggio di essere diciamo baricentrica (a meno dei carichi applicati)
Sono presenti cuscinetti interni e volendo si possono aggiungere sistemi push to. Montatura particolare, magari recensisco in un altro post.
Devo ancora parlarvi del supporto scorrevole di questo binocolo e della resa nelle osservazioni lunari, solari e sotto un cielo notturno come si deve. È un gustoso confronto con altri 15x56.
Saluti
Trattasi montatura molto compatta e pensata da Mr. Matsumoto per i bunoscopi. È munita di sede per barre Vixen con varie chicche meccaniche (ad esempio viti di fermo delle barre sagomate in punta per miglior presa,etc…).
Spessa pochi centimetri con il vantaggio di essere diciamo baricentrica (a meno dei carichi applicati)
Sono presenti cuscinetti interni e volendo si possono aggiungere sistemi push to. Montatura particolare, magari recensisco in un altro post.
Devo ancora parlarvi del supporto scorrevole di questo binocolo e della resa nelle osservazioni lunari, solari e sotto un cielo notturno come si deve. È un gustoso confronto con altri 15x56.
Saluti
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Re: Shogetsu Kansei Moonstar 15x56 NFV: un nuovo campione del grande formato?
Grazie delle informazioni, FABIO, davvero molto interessante.


