Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
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alessio855
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Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Ieri mi è arrivato il. Pacco 50x70x25cm da corriere e aprendolo, ha SV41PRO (mak80) e SV214 (basetta per cercatore) e SV182 (Cercatore 6x30) ma MI ricordavo che fosse molto più piccolo, ma è bello cicciotto 20x10x15cm come cubilotto ma è di qualità ben collimato e nitido perde poco ai bordi.
Ma il Mak 70mm che ho avuto è proprio cheap mentre il Mak 80 mm SV41Pro è costruito in modo professionale.
Aprendolo, ha la larghezza simile a mak 102 ma 2 cm in meno, dà al makkino la sua. Comodità in viaggio.
È ben imballato con poliuretano estruso grigio nero simile al 25x80ED.
Ma lo apro il 25.10.2025.
Ma il Mak 70mm che ho avuto è proprio cheap mentre il Mak 80 mm SV41Pro è costruito in modo professionale.
Aprendolo, ha la larghezza simile a mak 102 ma 2 cm in meno, dà al makkino la sua. Comodità in viaggio.
È ben imballato con poliuretano estruso grigio nero simile al 25x80ED.
Ma lo apro il 25.10.2025.
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Giovanni Bruno
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Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Il MAK da 80mm ed il MAK da 102mm sono due strumenti molto diversi per potenza ottica e flessibilità operativa.
Il MAK da 80mm è la versione spotting scope declinata al mondo degli specchi ed arriva già con un prisma erettore angolato a 45°.
Mentre il MAK da 102mm è un signor piccolo telescopio, strausabile in 4 distinti modi.
Come pseudo spotting scope terrestre di potenza se usato con un prisma erettore a 45°.
Come spotting scope terrestre in stile SWUARO BTX con una torretta binoculare ZEISS erettiva angolata 45°
Come telescopio astronomico se usato con un prisma zenitale a 90°.
Come telescopio planetario con una torretta binoculare angolata a 90°.

Il MAK da 80mm è la versione spotting scope declinata al mondo degli specchi ed arriva già con un prisma erettore angolato a 45°.
Mentre il MAK da 102mm è un signor piccolo telescopio, strausabile in 4 distinti modi.
Come pseudo spotting scope terrestre di potenza se usato con un prisma erettore a 45°.
Come spotting scope terrestre in stile SWUARO BTX con una torretta binoculare ZEISS erettiva angolata 45°
Come telescopio astronomico se usato con un prisma zenitale a 90°.
Come telescopio planetario con una torretta binoculare angolata a 90°.
Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Io credo che sul mak 102 la focale relativamente lunga ne precluda praticamente quasi tutti gli utilizzi indicati sopra. In particolare per osservare sul terrestre ci vogliono oculari dal 25mm in su con conseguente campo apparente ridottissimo e poco piacevole. Se poi aggiungete la torretta binoculare, che è pesante e ne allunga ulteriormente la focale, e ne abbassa la luminosità la situazione diventa ingestibile e certamente non piacevole o divertente.
Stesso discorso sull'astronomico : funziona bene su luna, pianeti ,doppie e limitatamente su qualche oggetto del cielo profondo.
Ribadisco la torretta anche no su questo strumento.
Ho usato il mio etx 90, con focale paragonabile, sul terrestre con pessimi risultati per la focale lunghissima che richiede oculari scomodi dai 25 mm in su e dal campo apparente ridicolo.
Stesso discorso sull'astronomico : funziona bene su luna, pianeti ,doppie e limitatamente su qualche oggetto del cielo profondo.
Ribadisco la torretta anche no su questo strumento.
Ho usato il mio etx 90, con focale paragonabile, sul terrestre con pessimi risultati per la focale lunghissima che richiede oculari scomodi dai 25 mm in su e dal campo apparente ridicolo.
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Giovanni Bruno
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Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
GIGIBINO, vuoi dire che quello che vedo tutti i giorni utili con il mak SW 102mm + TORRETTA BINOCULARE me lo sono sognato?
La gestione del MAK da 102mm, ma anche del MAK da 127mm, richiede la giusta logistica e decenni di esperienza.
Per il terrestre si osserva nitidamente solo ******un'ora prima del tramonto****** anche a 10km di distanza e solo su un percorso ottico privo di edifici vicini emananti il calore diurno.
Io ho la fortuna di abitare nella periferia EST di IVREA e nulla ostacola le mie osservazioni fatte all'ora giusta tra le PREALPI di OVEST, NORD ED EST.
Di osservare in pieno giorno non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello a causa del pessimo seeing diurno, infatti vedo la turbolenza diurna anche con il binocolone IBIS 20x80ED a soli 20x.
Per la voce CAMPO REALE, dipende cosa si sta cercando, per i grandi campi uso solo dei binocoli e dei binocoloni, ma per l'alta risoluzione e con la torretta binoculare ad alto ingrandimento ed a campo ridotto, uso con grande profitto dai 37,5x con due plossl da 40mm e fino a 94x con due FF da 16mm/65°.
Infine, grazie a DIO, sono totalmente immune dalla MEGACAMPO-MANIA dilagante.
A me esalta vedere la estrema risoluzione di un singolo soggetto architettonico, piuttosto che vedere con poca risoluzione decine di oggetti, che a me non interessano, nello stesso campo oculare.
Alla fine, DEGUSTIBUS, ed i gusti individuali non si discutono.

La gestione del MAK da 102mm, ma anche del MAK da 127mm, richiede la giusta logistica e decenni di esperienza.
Per il terrestre si osserva nitidamente solo ******un'ora prima del tramonto****** anche a 10km di distanza e solo su un percorso ottico privo di edifici vicini emananti il calore diurno.
Io ho la fortuna di abitare nella periferia EST di IVREA e nulla ostacola le mie osservazioni fatte all'ora giusta tra le PREALPI di OVEST, NORD ED EST.
Di osservare in pieno giorno non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello a causa del pessimo seeing diurno, infatti vedo la turbolenza diurna anche con il binocolone IBIS 20x80ED a soli 20x.
Per la voce CAMPO REALE, dipende cosa si sta cercando, per i grandi campi uso solo dei binocoli e dei binocoloni, ma per l'alta risoluzione e con la torretta binoculare ad alto ingrandimento ed a campo ridotto, uso con grande profitto dai 37,5x con due plossl da 40mm e fino a 94x con due FF da 16mm/65°.
Infine, grazie a DIO, sono totalmente immune dalla MEGACAMPO-MANIA dilagante.
A me esalta vedere la estrema risoluzione di un singolo soggetto architettonico, piuttosto che vedere con poca risoluzione decine di oggetti, che a me non interessano, nello stesso campo oculare.
Alla fine, DEGUSTIBUS, ed i gusti individuali non si discutono.
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 14/10/2025, 7:54, modificato 1 volta in totale.
Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Non mi permetterei mai.I gusti son gusti.Giovanni Bruno ha scritto: ↑13/10/2025, 14:25 GIGIBINO, vuoi dire che quello che vedo tutti i giorni utili con il mak SW 102mm + TORRETTA BINOCULARE me lo sono sognato?
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Certo che osservare solo 2 ore al giorno perché altrimenti c'è turbolenza, non mi sembra divertente.
Uno dovrebbe poter osservare quando vuole e, non quando è costretto perché altrimenti c'è turbolenza.
Sui campi apparenti larghi poi anche qui son gusti.
Mi permetto però di fare notare che la visione tramite un oculare a campo largo (dai 60° in poi e decentemente corretto fino al 70-80% del campo) è sicuramente più rilassante e appagante ,che tramite un oculare con un campo apparente da tubo della stufa (inferiore ai 50° ).
Infine tra i 20x di un binocolo e i minimo 60x di un mak, ci sono infiniti ingrandimenti internedi , raggiungibili con qualsiasi rifrattore corto sia Apo che non.
Sono dai tempi del forum coelestis che so che non ami i campi largh e già ne parlavamo allorai, ma se la maggior parte degli astrofili li predilige ci sarà un motivo.
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Giovanni Bruno
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Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Io amo i campi medio-larghi di buon senso, tipo gli FF e gli EFF di 65°-70° di campo apparente, ma con un'ottima estrazione pupillare e tutto il campo comodamente visibile e molto ben spianato fino al bordo.
Ovviamente gusti strettamente personali
Degli 82°-100° di campo promessi, ma non mantenuti per insufficiente estrazione pupillare, li ho avuti e subito rivenduti, parlo di quelli dal prezzo non elevatissimo.
In ogni caso il limite non è nei campi da 82°-100° degli oculari, ma nella capacità dell'occhio umano di riuscire a leggere davvero la periferia di quei campi oltre i 70°, se non roteando il singolo occhio, ovvero in monoculare.
Con la postura binoculare, obbligatoriamente parallela al bordo oculare, sia dei binocoli che delle torrette binoculari, non è possibile roteare entrambi gli occhi e men che mai roteare la testa.

Ovviamente gusti strettamente personali
Degli 82°-100° di campo promessi, ma non mantenuti per insufficiente estrazione pupillare, li ho avuti e subito rivenduti, parlo di quelli dal prezzo non elevatissimo.
In ogni caso il limite non è nei campi da 82°-100° degli oculari, ma nella capacità dell'occhio umano di riuscire a leggere davvero la periferia di quei campi oltre i 70°, se non roteando il singolo occhio, ovvero in monoculare.
Con la postura binoculare, obbligatoriamente parallela al bordo oculare, sia dei binocoli che delle torrette binoculari, non è possibile roteare entrambi gli occhi e men che mai roteare la testa.
Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Esatto. 60-70° con alta estrazione pupillare. Comodissimo.
Ma siamo andati fuori tema proposto da Alessio.
Ma siamo andati fuori tema proposto da Alessio.
Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
Sono curioso di sapere che resa ha un mak da 80 mm in campo astronomico, con esso si possono utilizzare gli oculari da 31,8 mm? Limitatamente al mak 90/1250 sono d'accordo in buona parte con Giovanni Bruno; un paio d'anni fa a 156X (con uno zoom della Vixen 8-24) dal mio terrazzo di casa ho visto molto bene il santuario di monte Gonare, posto su un cocuzzolo a 1083 m sul livello del mare ed a circa 15 km in linea d'aria da casa (abito in un piccolo paese della Sardegna centrale). Lo stesso anno ed al medesimo ingrandimento ho visto bene i fenicotteri rosa dello stagno di Molentargius e delle saline di Cagliari dalla collinetta di monte Urpinu nel tardo pomeriggio, nonostante ci fosse un forte vento di maestrale che spazzava la città.
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Giovanni Bruno
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Re: Wow mak 80mm SV41Pro non pensavo così cicciotto e nitido.
La magia di un MAK da 90mm e 102mm, in terrestre di potenza, funzione veramente bene soprattutto con una torretta binoculare.
La visione binoculare amplifica la percezione cerebrale della pseudo tridimensionalità e la resa dei perfetti colori apocromatici.
Tuttavia ho un rispetto religioso per quel mio cazzabubbolo ultra-economico ed ultraleggero rifrattorino SKYWATCHER 70/500mm ad f7,14, con un pessimo focheggiatore in plastica, ma anche con una sorprendente modesta aberrazione cromatica, il tutto potenziato da una torretta binoculare ZEISS angolata a 45° e semi-erettiva per l'alto-basso, ma non per il destra-sinistra.
Con il rifrattorino più torretta binoculare posso scendere a 20x e salire su fino a 70x + torretta binoculare, ma il potere risolutivo del pari nanerottolo MAK SW da 102/1250mm più torretta binoculare ZEISS 45° è su un'altro pianeta.
Forse molto delle eccellenti prestazioni che godo con il makkino dipendono soprattutto dalla visione binoculare mediate la magica torretta ZEISS angolata a 45°.
Lo stesso makkino da 102mm, ma con la sola visione monoculare, perde molto come immersione nella scena e perde totalmente la pseudo tridimensionalità.

La visione binoculare amplifica la percezione cerebrale della pseudo tridimensionalità e la resa dei perfetti colori apocromatici.
Tuttavia ho un rispetto religioso per quel mio cazzabubbolo ultra-economico ed ultraleggero rifrattorino SKYWATCHER 70/500mm ad f7,14, con un pessimo focheggiatore in plastica, ma anche con una sorprendente modesta aberrazione cromatica, il tutto potenziato da una torretta binoculare ZEISS angolata a 45° e semi-erettiva per l'alto-basso, ma non per il destra-sinistra.
Con il rifrattorino più torretta binoculare posso scendere a 20x e salire su fino a 70x + torretta binoculare, ma il potere risolutivo del pari nanerottolo MAK SW da 102/1250mm più torretta binoculare ZEISS 45° è su un'altro pianeta.
Forse molto delle eccellenti prestazioni che godo con il makkino dipendono soprattutto dalla visione binoculare mediate la magica torretta ZEISS angolata a 45°.
Lo stesso makkino da 102mm, ma con la sola visione monoculare, perde molto come immersione nella scena e perde totalmente la pseudo tridimensionalità.
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