PREMESSA
Negli ultimi tempi, l’attività solare ci sta regalando delle sorprese interessanti. Per questo motivo sono particolarmente felice di presentarvi due telescopi della serie Acuter, che saranno distribuiti da Auriga a partire dalla tarda primavera del 2025. Si tratta del telescopio solare in luce bianca Acuter Solarus 80, il cui costo sarà di 209 €, e del telescopio in H-alpha Acuter Elite Phoenix 40, che avrà un prezzo di 1.199 €.
Auriga ha deciso di proporre entrambi i telescopi in abbinamento alla montatura Sun GT, che singolarmente ha un costo di 509 €. Di conseguenza, saranno disponibili due kit: il kit montatura + Solarus 80 a 699 € e il kit Elite Phoenix + montatura a 1.649 €.
In questo articolo, e nella seconda parte della videorecensione, potrete leggere e vedere le caratteristiche tecniche, i pregi, i difetti e le mie impressioni pratiche sul campo, emerse esclusivamente in ambito visuale. Ho condotto delle semplici prove sfruttando particolarmente gli accessori in dotazione, seppur abbia utilizzato anche degli oculari di alta qualità. Ho poi collegato un iPhone all’oculare di entrambi i telescopi per scattare delle semplici fotografie del disco solare sia in luce bianca sia in H-alpha senza alcuna velleità di ottenere i risultati come i migliori astroimager. Grazie inoltre alla collaborazione del prof Mario Stroblmayr di https://astronom.at/ potrete vedere alcune riprese professionali da lui ottenute con l’Elite Phoenix 40.
CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE DALLA CASA MADRE
Caratteristiche Tecniche | Acuter Elite Phoenix 40 |
Ingrandimenti (con oculare fornito) | 25x – 80x |
Oculare fornito (1,25″) | Zoom 5-16mm |
Lunghezza focale del telescopio | 400mm (f/10) |
Etalon Frontale | Diametro: 40mm, Ampiezza della banda: <0,6 Angstrom |
Metodo di regolazione | Tuning a pressione |
Uscita (apertura) del filtro di blocco | 8mm |
Filtro di blocco 8mm | Incluso |
Diagonale solare (90°) (1,25″) | Rotabile |
Cercatore solare | Incluso |
Altri accessori forniti | Filtro IR CUT, Diagonale (1,25″), Cercatore Red Dot – il telescopio può essere utilizzato come rifrattore acromatico 80/400 per osservazioni normali (se rimosso l’Etalon e il diagonale solare) |
Focheggiatore | Crayford (Ruotabile) |
Barra a coda di rondine | 45mm con filettatura da 1/4-20 per montaggio su treppiede (lato montato) |
Adattatore universale per smartphone | Incluso |
Compatibilità con fotocamere CCD | Con adattatore da 1,25″ e back focus di 55mm o meno |
Montatura consigliata | Sky-Watcher SunGt |
Certificazione di sicurezza | ISO12312-2:2015 |
Lunghezza dell’OTA | 412mm |
Peso dell’OTA | 2kg |
Caratteristiche | Acuter Solarus 80 |
Filtro solare incorporato (luce bianca) | Filtro solare in vetro, montato permanentemente |
Diametro obiettivo | 80mm (trattato multistrato) |
Lunghezza focale del telescopio | 400mm (f/5) |
Oculare fornito | Oculare zoom fisso 5-16mm, con step alle seguenti focali: 5mm, 10mm e 16mm |
Ingrandimenti | 80x, 40x, 25x |
Cercatore solare | Incluso |
Adattatore universale per smartphone | Incluso (smartphone non fornito) |
Ruota porta filtri | Pre-caricata con filtri Rosso, Giallo, Blu, Verde, Arancio e ND (Neutral Density), con indicatore per filtri in uso. Include uno spazio vuoto per visione senza filtro |
Diagonale a 90º per visualizzazione confortevole | Non ruotabile |
Focheggiatore Crayford | Non ruotabile |
Barra a coda di rondine Vixen | 45mm con filettatura da 1/4″-20 per montaggio su treppiede (lato montato) |
Lunghezza del telescopio | 378mm |
Peso del telescopio | 1.75kg |
DIFFERENZE TRA “LUCE BIANCA ” E “H-ALPHA”
Osservazione in luce bianca del Sole
Osservare il Sole in luce bianca è un’esperienza diversa rispetto all’osservazione H-alpha. Quando si osserva il Sole in luce bianca, il telescopio utilizza un filtro solare che attenua tutta la luce per proteggerci dagli intensi raggi solari, consentendo però di osservare la fotosfera del Sole e alcune delle sue caratteristiche principali.
Le macchie solari sono le caratteristiche più evidenti in luce bianca, appaiono come piccole macchie scure sulla superficie del Sole, che possono crescere o scomparire nel tempo. Le granulazioni solari sono un altro dettaglio visibile in luce bianca, sono piccole strutture brillanti e caotiche che si formano a causa dei movimenti convettivi dei gas caldi nella fotosfera.
Osservazione in H-Alpha
Un telescopio H-alpha da 40 mm di apertura, invece, offre una visione eccellente dei dettagli solari, soprattutto quando si osservano fenomeni come macchie solari, protuberanze e filamenti. Nonostante l’apertura di 40 mm non sia paragonabile ai telescopi professionali, è sufficiente per visualizzare le strutture piu’ importanti e l’attività solare più evidente.
- Macchie solari: Queste sono aree più fredde della fotosfera che appaiono scure a causa della minore temperatura rispetto al resto della superficie solare. Con un telescopio H-alpha, le macchie solari possono essere osservate in dettaglio, specialmente se sono circondate da campi magnetici complessi.
- Protuberanze: Le protuberanze solari sono enormi eruzioni di gas solare che si estendono sopra la superficie del Sole, e possono essere visibili come strutture brillanti e rosse nei telescopi H-alpha. La capacità di distinguere queste strutture dipende dalla qualità dell’Etalon e dal contrasto ottenuto dal filtro.
- Filamenti: I filamenti solari appaiono come linee scure sulla superficie solare. Questi sono costituiti da gas più freddi e densi sospesi sopra la fotosfera solare, legati da campi magnetici. Sono visibili con dettagli eccellenti nei telescopi H-alpha con un filtro Etalon di buona qualità.
In generale, l’osservazione in luce bianca è ideale per gli appassionati che vogliono esplorare la superficie del Sole, ma non permette la visione di fenomeni come le protuberanze o i filamenti, che sono visibili solo in H-alpha. L’utilizzo di un telescopio solare in luce bianca è molto utile per monitorare l’attività solare e le macchie solari, ma non fornisce la stessa ricchezza di dettagli dinamici che si possono ottenere con un telescopio H-alpha. Acuter, se ci pensate, a meno di 1400 euro vi fornisce due telescopi specializzati in entrambi i settori.
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Il Solarus 80 è venduto con un sistema a slitta ruotante dotato di sei filtri, un diagonale e un oculare zoom integrato, oltre a un cercatore solare. Nella confezione sono inclusi anche un manuale delle istruzioni e un tappo per coprire l’obiettivo da 80 mm.
L’Acuter Elite Phoenix 40 mm, invece, offre una dotazione più completa, che comprende oltre all’oculare zoom, un diagonale con filtro bloccante da 8 mm, un filtro IR-CUT, un cercatore Red Dot e un diagonale prismatico. Quest’ultimo è un accessorio particolarmente interessante, in quanto consente di utilizzare il telescopio anche come strumento astronomico diurno.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Acuter Solarus 80
Questo piccolo telescopio in luce bianca è particolarmente leggero, con un peso di 1.413 grammi, comprensivo di slitta porta-filtri, cercatore, diagonale e oculare. Ho rilevato il peso rimuovendo semplicemente il tappo copri-obiettivo e utilizzando la mia bilancia elettronica. Quando è chiuso, il tubo misura circa 38 cm di lunghezza, che diventano 44 cm con il focheggiatore completamente estratto.
Il tubo focheggiatore Crayford ha un’estensione massima di 58 mm. Come mostrato nella videorecensione, c’è un’indicazione visiva del punto di fuoco del disco solare, con un’ulteriore corsa di 11 mm per eventuali compensazioni visive soggettive. Il tubo ha un diametro di 56 mm.
Essendo un prodotto entry-level, non ci si può aspettare una meccanica eccezionale, ma la qualità funzionale è soddisfacente. Il sistema di messa a fuoco è fluido e include grani regolabili per modificare il frizionamento e una vite di blocco. Inoltre, il focheggiatore può ruotare di 360° per adattarsi alle nostre esigenze.
Le manopole in plastica, zigrinate, misurano circa 40 x 17 mm e sono molto comode da utilizzare, anche indossando guanti invernali. La slitta porta-filtri integra sei filtri: giallo, blu, rosso, rosso-arancione, ND e verde. Quest’ultimo è particolarmente utile per l’osservazione visuale, poiché aumenta la percezione del contrasto.
Il diagonale e l’oculare zoom di serie sono fissati tramite un sistema a grani (volendo rimovibili), ma il telescopio può essere utilizzato con accessori diversi. Il piccolo cercatore solare è un grande valore aggiunto, facilitando enormemente il puntamento del Sole. E’ allineato in azienda.
Da un punto di vista costruttivo, posso confermare che il paraluce non è estraibile. La slitta con passo Vixen include due filettature da 1/4 di pollice, consentendo l’utilizzo su comuni treppiedi fotografici.
Acuter Elite Phoenix 40mm: Il telescopio solare H-Alpha per osservazione e astrofotografia
L’ Acuter Phoenix 40mm è un telescopio solare H-Alpha progettato per l’osservazione e la fotografia del Sole in banda stretta. Grazie a questo strumento, è possibile esplorare fenomeni solari straordinari che vanno ben oltre ciò che un filtro solare in luce bianca può rivelare. Fenomeni come protuberanze solari, macchie attive, brillamenti (flares), granulazioni, filamenti di plasma e molto altro diventano visibili e fotografabili con eccezionale nitidezza e risoluzione.
I telescopi solari Hydrogen Alpha (Ha) sono progettati per osservare il Sole a una specifica lunghezza d’onda della luce, 656,3 nm, corrispondente alla riga rossa della serie di Balmer nello spettro di emissione dell’idrogeno. A differenza dei telescopi a luce bianca, che catturano lo spettro solare completo, i telescopi Ha offrono una finestra specifica sulla cromosfera, lo strato solare situato appena sopra la fotosfera, permettendo di studiare attività come protuberanze, filamenti, macchie e flare solari.
Il Phoenix 40mm è un modello compatto e portatile, con un tubo ottico in metallo che lo rende ideale per gli spostamenti. Il design robusto garantisce una lunga durata, mentre il sistema di messa a fuoco Crayford con manopole identiche a quelle del Solarus 80 offre precisione e fluidità. Il focheggiatore ha una corsa di 50 mm, leggermente inferiore rispetto al Solarus, ma comunque in grado di garantire una messa a fuoco impeccabile.
Il Phoenix 40mm è consigliato in combinazione con la montatura Sky-Watcher SUNGT, che offre un sistema portatile e automatizzato in grado di inquadrare e inseguire automaticamente il Sole, per una configurazione completa e senza impegno.
Sicurezza Certificata ISO: Questo telescopio è conforme alla norma ISO 12312-2:2015, garantendo la massima protezione per gli occhi durante l’osservazione solare.
Con il Acuter Phoenix 40mm, gli appassionati di astrofotografia e gli osservatori solari possono esplorare il Sole in dettaglio, offrendo un’esperienza visiva e fotografica unica e coinvolgente.
OTTICA
Acuter Solarus 80
L’obiettivo del Acuter Solarus 80 è composto da un obiettivo da 80 mm con filtro solare in vetro fisso, sicuro per le osservazioni in luce bianca. È adatto per l’osservazione solare, inclusi fenomeni come macchie solari, eclissi, dettagli superficiali come la granulosfera, o i transiti dei pianeti interni davanti al Sole. Le immagini, come vedrete nel paragrafo specifico, sono risultate sufficientemente nitide anche ad alti ingrandimenti, anche se ho preferito utilizzare ingrandimenti medio-bassi per usufruire di una maggiore nitidezza.
Da sottolineare che questo telescopio è conforme alla norma ISO 12312-2:2015 relativa ai filtri per osservazione diretta del Sole, quindi si tratta di uno strumento assolutamente sicuro da usare.
Acuter Elite Phoenix 40
Dal punto di vista ottico, l’Acuter Elite Phoenix 40 è equipaggiato con un obiettivo acromatico da 80 mm di diametro e un rapporto focale di f/5, che corrisponde a una lunghezza focale di 400 mm. Il trattamento multistrato sulla superficie dell’obiettivo contribuisce a migliorare la resa delle immagini, garantendo una qualità visiva superiore.
Il filtro Etalon frontale, con apertura di 40 mm (lavora quindi a F/10), lavora su una banda H-alpha di 0,6 Å (angstrom), una specifica particolarmente apprezzata per l’osservazione solare. I telescopi solari Hydrogen Alpha (Ha) sono progettati per osservare il Sole a una lunghezza d’onda di 656,3 nm, corrispondente alla riga rossa della serie di Balmer nello spettro di emissione dell’idrogeno. Questa lunghezza d’onda è fondamentale per studiare i fenomeni solari come protuberanze, filamenti, macchie solari e flare.
Una caratteristica distintiva di questo telescopio è il filtro di blocco da 8 mm, più ampio rispetto ai 5-6 mm di molti concorrenti, che lo rende particolarmente adatto anche per la fotografia solare.
L’oculare in dotazione offre ingrandimenti di 25x, 40x e 80x. A 25x e 40x, l’immagine è molto nitida, con un lieve calo della qualità visiva a 80x. La lente di campo dell’oculare ha un diametro di circa 13 mm, e il paraluce è estraibile, con una gomma abbastanza morbida che facilita l’utilizzo.
In generale, considerando la fascia di prezzo, il Phoenix 40 si rivela uno strumento completo e funzionale. In dotazione è incluso anche un diagonale a specchio a 90 gradi, che aumenta ulteriormente la versatilità del telescopio.
BOX DI APPROFONDIMENTO
Filtro Etalon e Armstrong
Il filtro Etalon è un componente chiave dei telescopi H-alpha, progettato per isolare una lunghezza d’onda specifica della luce solare, precisamente quella corrispondente alla linea H-alpha (656.28 nm). Questa linea è emessa dall’idrogeno, che è uno degli elementi predominanti nel Sole. L’Etalon agisce come un filtro a interferenza che permette di osservare solo la luce che proviene dalla superficie solare (la fotosfera) e dalla corona solare, in modo da escludere tutte le altre lunghezze d’onda. Questo permette di ottenere immagini estremamente dettagliate delle strutture solari, come protuberanze, macchie solari e filamenti. Il “bandpass” del filtro Etalon (spessore della banda che viene lasciata passare) è un parametro cruciale; più stretto è il “bandpass”, migliore sarà la risoluzione e il contrasto delle immagini. Tipicamente, i telescopi H-alpha entry-level come l’Acuter Elite Phoenix hanno un “bandpass” inferiore a 0.7 Å (angstrom), mentre i modelli più avanzati, come quelli con doppio stack, possono raggiungere valori ancora più stretti, consentendo una risoluzione superiore e un contrasto maggiore nelle immagini solari .
Ricordo ai lettori che Il termine Angstrom (Å) è una unità di misura della lunghezza d’onda,
MONTATURA SKY WATCHER SUN GT: Stabilità, precisione e semplicità per l’osservazione solare
Auriga, distributore ufficiale dei prodotti Sky-Watcher, ha scelto di abbinare i telescopi solari Solarus 80 e Phoenix Elite 40 alla montatura altazimutale Sky-Watcher SUN GT, una soluzione particolarmente apprezzata per la sua stabilità e precisione nelle osservazioni solari. La montatura è equipaggiata con la tecnologia avanzata Heliofind™, che, insieme ai sensori a fotodiodi ad alta sensibilità e al GPS integrato, consente di individuare automaticamente il Sole e mantenerlo centrato nel campo visivo del telescopio. Questo sistema offre un tracking preciso, fondamentale per seguire il Sole in modo continuo e senza difficoltà, permettendo sessioni prolungate di osservazione o riprese fotografiche.
La Sky-Watcher SUN GT è dotata di un motore DC servo con rapporto di trasmissione di 6480:1 e risoluzione di 0,625 arc-secondi, garantendo movimenti fluidi e una tracciatura eccellente. È ideale per telescopi solari di dimensioni medio-piccole, come il Solarus 80 e il Phoenix Elite 40, supportando un carico massimo di 4 kg. La montatura offre una regolazione di altezza da 80,5 cm a 152 cm, consentendo un’ottima versatilità nelle osservazioni.
La montatura si distingue per il suo sistema di controllo intuitivo tramite un pannello di facile utilizzo, che consente di centrare rapidamente il Sole e di gestire l’intero processo di osservazione con il minimo sforzo. Grazie alla base con passo Vixen e alle filettature da 1/4 di pollice, la SUN GT è compatibile anche con treppiedi fotografici, aumentando ulteriormente la sua versatilità. L’alimentazione è possibile sia tramite batterie alcaline che tramite un alimentatore 12V, rendendola pratica e portatile.
Con la Sky-Watcher SUN GT, Sky-Watcher ha creato una montatura solida, semplice da usare e performante, che garantisce un’esperienza di osservazione solare senza pari. La scelta di Auriga di abbinarla ai telescopi solari Solarus 80 e Phoenix Elite 40 si è rivelata perfetta, offrendo una soluzione completa e di alta qualità per ogni appassionato di astronomia solare.
OSSERVAZIONE VISUALE DEL SOLE
Luce bianca con il Solarus 80
Da un telescopio che costa 209€, non mi aspettavo eccellenti prestazioni, considerando che solitamente utilizzo rifrattori apocromatici alla fluorite con prismi di Herschel di altissima qualità- Tuttavia, devo confermare che a ingrandimenti medio-bassi, il Solarus 80 sorprende positivamente. Grazie al suo filtro in vetro di ottima qualità, il telescopio offre una buona rappresentazione dei dettagli visibili in luce bianca. Questo include non solo le macchie solari, ma anche la granulosfera (la superficie del Sole, che appare come una texture granulosa), i pori, i filamenti e altre caratteristiche solari. In particolare, il filtro verde migliora notevolmente il contrasto delle macchie solari, rendendo i dettagli più evidenti. Durante l’osservazione, ho anche riscontrato che il filtro rosso è utile anche per contrastare la turbolenza atmosferica.
Le immagini rimangono nitide e contrastate fino a medi ingrandimenti. A 80x si nota un lieve calo di nitidezza, dovuto sia dalla qualità dell’oculare che dal diametro relativamente ridotto del telescopio. In generale, però, il Solarus 80 offre prestazioni molto soddisfacenti per osservare dettagli in luce bianca, soprattutto se si giudica dal prezzo di acquisto e dalla dotazione veramente completa.
Osservazione in H-alpha con il Phoenix Elite 40
Inizio ammettendo di non avere molta esperienza con sistemi H-alpha entry-level. Anni fa provai un Coronado e successivamente ho sempre e solo utilizzato filtri più professionali sempre in concerto con rifrattori di alta qualità da almeno cinque pollici. Ero quindi molto curioso di vedere come si comportasse questo telescopio H-alpha di fascia entry-level. Devo dire che, nonostante la mia scarsa esperienza con questi sistemi, il Phoenix Elite 40 ha superato le aspettative. Utilizzato con ingrandimenti medio-bassi, le immagini risultano molto nitide, con un buon livello di contrasto. Ho effettuato delle prove rimuovendo anche il filtro IR-Cut vicino al diagonale e posso confermare che la differenza è percepibile: il contrasto delle immagini diminuisce sensibilmente senza il filtro, mentre aumenta la luce diffusa. Dovrete senz’altro imparare a ritoccare la messa a fuoco e poi agire sulla ghiera dell’Etalon per far apparire nella maniera piu’ nitida possibile protuberanze o filamenti.
Da possessore di vari oculari per le osservazioni in alta risoluzione, ho deciso di sostituire l’oculare zoom di serie con degli oculari ortoscopici Baader Genuine e con un oculare zoom Zeiss 20-75X Diascope, che avevo in dotazione con i miei telescopi da osservazione alla fluorite Zeiss.
Questo oculare è eccellente e presenta lenti di alta qualità. Con l’uso di questi accessori, ho notato un aumento della nitidezza e del contrasto delle immagini di almeno il 20-30%. Consiglio vivamente agli astrofili di avvalersi senza remore anche dei propri oculari.
DIGISCOPING
Lo scopo di questa recensione è di valutare le prestazioni dei telescopi utilizzando esclusivamente gli accessori di serie, in particolare un iPhone, per testare le capacità di ripresa astronomica. Sebbene l’uso di camere dedicate e tecniche avanzate come somme di fotogrammi e elaborazioni possieda un potenziale superiore, il mio obiettivo era di concentrarmi sull’uso del semplice sistema di ripresa integrato, che può essere utile per chi vuole semplicemente scattare immagini in modo semplice e immediato come ad esempio quando si invitano a farlo le scolaresche durante le giornate divulgative.
Posso confermare che l’adattatore in dotazione si è rivelato molto funzionale, si serra alla perfezione sull’oculare e si adatta alla maggior parte degli smartphone presenti sul mercato. Ovviamente la qualità delle immagini dipenderà da vari fattori. In primis, la vostra abilità nel ridurre le vibrazioni durante la ripresa è fondamentale, così come le capacità fotografiche ed espositive del vostro smartphone. Nel video allegato troverete alcuni esempi semplici di fotografie realizzate con un iPhone XR, con l’aggiunta di un leggerissimo filtro di nitidezza e contrasto in post produzione. Certamente, un astrofotografo esperto potrebbe notare alcuni limiti o punti di forza che io non ho avuto modo di esplorare a fondo sul campo.
Pubblico ora con estremo piacere le immagini di Mario Stroblmayr
PREGI E DIFETTI
Acuter Solarus 80
Pregi:
- Prezzo di acquisto incredibile.
- Dotazione completa, che include tutti gli accessori necessari per l’osservazione solare.
- Slitta porta filtri che consente di osservare e riprendere in modalità differenti.
- Filtro solare in vetro di buona qualità, sicuro per osservazioni dirette del Sole.
- Adattatore per digiscoping di serie, che facilita la cattura di immagini.
- Cercatore solare preallineato, che semplifica la localizzazione del Sole.
Difetti:
- L’oculare zoom mostra un calo di nitidezza ai medio-alti ingrandimenti. Un miglioramento della nitidezza sarebbe possibile utilizzando oculari più performanti.
- Non sono riscontrabili altri difetti significativi, considerando il prezzo di acquisto e la qualità generale.
Acuter Elite Phoenix 40
Pregi:
- Prezzo di acquisto competitivo per le prestazioni offerte.
- Dotazione di serie completa e di alta qualità, inclusi il filtro Etalon, il filtro di blocco da 8 mm e il filtro IR CUT.
- Possibilità di utilizzare un Red Dot per l’allineamento e un oculare per le osservazioni astronomiche generali.
- Il cercatore solare rende facile localizzare il Sole.
- Strumento versatile che permette di passare facilmente da osservazioni solari a quelle astronomiche.
Difetti:
- La tecnica di digiscoping, pur essendo funzionale, non può mostrare completamente le potenzialità fotografiche di questo strumento.
- La meccanica del sistema di messa a fuoco potrebbe non soddisfare i fotografi più esigenti, in particolare quelli alla ricerca di una regolazione ultra-precisa per immagini ad alta risoluzione.
IN CONCLUSIONE
Entrambi i telescopi Acuter, il Solarus 80 e il Phoenix Elite 40, rappresentano ottime scelte per chi desidera avvicinarsi all’osservazione solare o perfezionare la propria esperienza in questo campo, offrendo un eccellente rapporto qualità-prezzo per esigenze diverse.
Solarus 80
Il Solarus 80 si distingue per la sua semplicità, accessibilità economica e capacità di sorprendere. È perfetto per principianti e appassionati che vogliono esplorare il Sole in luce bianca, osservando fenomeni come macchie solari, granulazione e transiti planetari. Il tutto senza dover investire in costosi accessori aggiuntivi, grazie alla sua dotazione completa e pronta all’uso. È una scelta ideale per scuole, istituti o associazioni che promuovono la divulgazione scientifica, oltre che per eventi pubblici o attività didattiche.
Phoenix Elite 40
L’Acuter Phoenix Elite 40, invece, si rivolge a utenti più esperti o a chi cerca prestazioni avanzate. Grazie al filtro H-alpha e alla compatibilità con accessori di alta qualità, consente un’osservazione dettagliata di fenomeni come protuberanze e filamenti solari. Inoltre, la sua versatilità lo rende utilizzabile anche per esplorare oggetti del cielo profondo o per rapide osservazioni naturalistiche. Nonostante non sia specificamente progettato per l’astrofotografia professionale, può comunque soddisfare gli appassionati di imaging grazie alla sua qualità ottica che definirei “interessante”.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Valerio Zuffi e Matteo Di Bella di Auriga per aver fornito in anteprima i telescopi oggetto di questo test e per avermi lasciato – come sempre – libero di citare le mie impressioni personali.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Auriga.it cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.