Il nuovo punto di riferimento sotto i 300 euro: BINOCOLO IBIS ED TOTH 8X42 V3

PREMESSA

Nel 2018 scrissi una recensione approfondita riguardo il binocolo Ibis ED TOTH 8×42. Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di testare in anteprima la terza generazione. Vi anticipo che presenta delle caratteristiche veramente molto interessanti, tanto da essere diventato, secondo me, il punto di riferimento dei binocoli con prisma a tetto in quella fascia di prezzo, e in grado di insidiare binocoli dal prezzo superiore. Attualmente è disponibile presso lo shop online di Tecnosky a un prezzo scontato di 279 euro, rispetto ai 309 del prezzo ufficiale. Come sempre, ho sottoposto anche questo binocolo a test molto selettivi, comparandolo anche a binocoli top di gamma per verificare le sue reali prestazioni.
 
 
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CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE DALLA CASA MADRE

Caratteristica Specifiche
Campo Visivo 8.1°
Campo Visivo (mt/ft x1000) 122 mt / 367 ft
Pupilla d’Uscita 5.25 mm
Estrazione Pupillare 19 mm
Elementi Lente Oculare 4 gruppi / 5 elementi
Elementi Lente Obiettivo 3 gruppi / 4 elementi
Prismi Tetto
Trattamento Lenti Fully Multi Coated ED
Peso e Dimensioni 745 gr – 142 x 53 x 127 mm
Prezzo 279 euro
Distributore www.tecnosky.eu

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Con un prezzo di acquisto così competitivo, era praticamente impossibile beneficiare di una dotazione fuori dal comune; tuttavia, è completa. Il binocolo arriva all’interno di una scatola che esibisce il motto “Look at the world in a better way”, ossia “guarda il mondo in un modo migliore”. All’interno della scatola troverete una classica borsa in cordura,  una tracolla che reca il marchio “Ibis Optics” , un panno per la pulizia delle ottiche anch’esso brandizzato e un manuale con le istruzioni rapide.

FIG.1 – La dotazione di serie

ACCESSORI OPZIONALI

Data la buona qualità di questo binocolo, vi consiglio fortemente, qualora voleste compiere qualche ripresa all’avifauna, di acquistare un adattatore universale per collegare lo smartphone all’oculare dell’Ibis TOTH. All’interno della video recensione  potrete vedere alcuni risultati che ho ottenuto presso l’hotspot di Germignaga accostando la mirrorless e lo smartphone all’oculare di questo binocolo.

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Il binocolo è composto da prismi a tetto e rivela immediatamente un classico design con   ponte centrale e cerniere singola. Sopra il ponte   è incastonata una manopola metallica zigrinata per la messa a fuoco. Il binocolo è impermeabilizzato e riempito in azoto ed è protetto da una spessa armatura di colore nero. Avrei preferito una trama più “anti-scivolo”, ma svolge comunque discretamente bene la sua funzione.

La parte superiore della protezione  ha una forma più spessa, per migliorare il comfort di utilizzo. Impugnando il binocolo con il mignolo e l’anulare sul tubo ottico e il medio sul ponte centrale, sono in grado di usare con molta naturalezza il dito indice per azionare la manopola di messa a fuoco.

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Un pregio di questo binocolo, spesso celebrato da brand che producono binocoli da 2000 a 2500 euro, è un netto sbilanciamento verso gli oculari. Questo consente ai nostri muscoli delle spalle e del collo di gestire meglio il peso durante l’utilizzo, in quanto non siamo impegnati a dover controbilanciare il peso verso gli obiettivi. Nella parte laterale, al di fuori dell’armatura, sono state previste due asole per il fissaggio della tracolla. La protezione in gomma, inoltre, è stata sagomata in modo tale che siano presenti due sedi per l’inserimento dei tappi copri obiettivi. Penso che chi è abituato a scarpinare tra boschi, rovi e alta vegetazione dovrebbe fare attenzione a perdite accidentali perché il fissaggio non è sicurissimo ed eventualmente tenere i tappi chiusi durante i trasferimenti.

FIG.2 – Il sistema di sgancio rapido dei tappi copri obiettivi

Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco, come ho anticipato, è stata utilizzata una manopola metallica di alta qualità, zigrinata e con ottime dimensioni, che facilita l’utilizzo anche in inverno con i guanti, oppure al poligono o a caccia con i guanti da tiro. Ha un diametro di circa 33 mm x 29 mm. La distanza minima di messa a fuoco che ho riscontrato è di 165 cm; da questa distanza è necessario girare la manopola in senso antiorario di quasi due giri per raggiungere l’infinito. Non beneficia, quindi, di una corsa della messa a fuoco tra le più veloci.

Telemetro alla mano, inquadrando a 10 metri di distanza, ho verificato che si raggiunge  l’infinito con poco meno di un quarto di giro. Ritengo che questo range di distanze, 10metri -infinito, sia uno tra i più utilizzati dagli appassionati.

 

FIG.3 – La manopola di messa a fuoco è metallica



La compensazione delle diottrie è affidata a una ghiera anch’essa metallica e zigrinata, il cui diametro raggiunge quasi 48 mm. La parte zigrinata ha uno spessore di 8 mm e si maneggia perfettamente con i guanti da tiro. Non è ottimizzata con un  sistema di blocco, ma si muove con minore fluidità rispetto alla meccanica della messa a fuoco centrale; per tale motivo è abbastanza improbabile modificare la propria correzione durante l’utilizzo comune. Sono presenti soltanto tre tacche di riferimento con simboli: meno,  un triangolo al posto dello zero e più.

 

OTTICA

Obiettivi

Questo binocolo è composto da obiettivi con un elemento a bassa dispersione (ED – Extra low Dispersion). Come potrete leggere all’interno dei paragrafi relativi alle mie impressioni pratiche sul campo, l’Ibis TOTH si è dimostrato tra i migliori, se non il migliore, in questa fascia di prezzo. Fornisce una nitidezza e un contrasto molto elevati, tali da essere concorrenziali a prodotti dal prezzo superiore e da riuscire a stupire anche appassionati possessori di Top di Gamma. I colori sono brillanti, soprattutto per la sua categoria, ben saturi con una lieve tonalità verso il caldo che accentua il micro- contrasto.

L’azienda dichiara la presenza di obiettivi dotati di tre gruppi e quattro elementi.

FIG.4 – Un primo piano sugli obiettivi ED

 

Oculari

Rispetto al modello che testai nel 2018, la nuova versione dell’Ibis TOTH beneficia di un campo di vista più ampio, attualmente dichiarato in 8,1 gradi, che corrispondono a 141 metri a 1000 metri,. È quindi un binocolo definibile come grandangolare. Ho verificato il campo reale sfruttando il programma Stellarium e analizzando il campo abbracciato nei pressi di Mizar, Alcor e Alkaid. Devo confermare che i dati tecnici mi sembrano dichiarati con discreta precisione.

La lente di campo misura circa 23 mm, ho notato che raramente si è appannato nell’utilizzo notturno, sebbene, visto il caldo serale, spesso ero più accaldato rispetto alla temperatura esterna. Il diametro del paraluce, sebbene grande, consente un discreto comfort, proponendo un diametro di circa 43,70 mm nella parte esterna del paraluce e, alla mia solita distanza interpupillare, quella tra gli oculari è di circa 21 mm. Per questo motivo ho abbastanza spazio per inserire il mio naso. Ho poi misurato tramite il mio calibro digitale la distanza tra il centro della lente di campo e il bordo del paraluce completamente estratto, stimando una distanza di circa 13 mm. L’estrazione pupillare è leggermente superiore; di fatto sono stato in grado di osservare la totalità del campo con gli occhi leggermente scostati dagli oculari. Una prova con i miei occhiali da sole ha dimostrato che era possibile osservare la quasi totalità del campo, ma non tutto. Consiglio quindi ai portatori di occhiali, ove possibile, di testarlo prima dell’acquisto.

FIG.5 – Un primo sugli oculari grandangolari

Ben progettati anche i paraluce, che sono di gomma morbida. La struttura interna è composta da un materiale rigido, e la loro estrazione avviene in rotazione con un sistema click-stop a quattro posizioni, decisamente ben fatto, con click netti e precisi. Non è possibile rimuovere totalmente i paraluce per facilitare la pulizia degli oculari, ma visto il loro diametro non se ne sente l’esigenza. Anche in questo caso, il costruttore ha fornito ulteriori dettagli riguardo lo schema ottico degli oculari: tre gruppi e quattro elementi.

 

Prismi

Il binocolo è composto da prismi a tetto in vetro BaK-4. Scrutando l’infinito e analizzando i bordi del campo, noto un field stop abbastanza netto senza un blue-ring molto evidente. La vignettatura ai bordi del campo è minima e la pupilla dell’esemplare testato si è rivelata perfettamente circolare. Analizzando la pupilla si può notare qualche riflesso nella parte laterale interna, dove è probabilmente visibile una parte interna del prisma. In questo caso siamo di fronte a una prestazione nella media, simile a quella visibile in prodotti dal prezzo leggermente superiore.

FIG.6 – La pupilla di uscita è circolare

Trattamento anti-riflesso su lenti e prismi

Il binocolo Ibis TOTH 8×42 ED è stato ottimizzato con un trattamento multistrato antiriflesso su ogni superficie ottica. Inoltre, i prismi presentano una correzione di fase e un rivestimento dielettrico. La totalità del trattamento si palesa con una piacevole colorazione verde smeraldo chiara, mentre quella degli oculari mi sembra simile ma non identica, con un verde decisamente meno intenso. La mia solita analisi della conservazione dei dettagli mi ha portato a verificare un trattamento antiriflesso nella media di questi prodotti, direi tra una fascia compresa tra i 300 e i 500 euro

 

ABERRAZIONE CROMATICA E GEOMETRICA

 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Come sempre, ho sottoposto il binocolo al severo test del “gazebo bianco”, ossia osservando una struttura metallica molto riflettente presente nel mio giardino. Vi posso confermare che, nelle giornate assolate, al centro del campo è pressoché impossibile percepire cromatismo residuo. Non ho avuto la possibilità di osservare durante pessime condizioni di illuminazione, come giornate uggiose e di pioggia, ma se il risultato è proporzionale a quanto evidenziato, penso che sia in grado di gestire decisamente bene l’aberrazione cromatica. Questa è praticamente invisibile al centro del campo, anche osservando paesaggi, alberi, profili delle montagne e altro ancora. Come leggerete nel paragrafo specifico riguardante il birdwatching, sono riuscito a individuare un lievissimo alone di cromatismo residuo soltanto sulla sagoma di uno svasso maggiore in pieno controluce, alle 7 e mezzo di mattina. Un ottimo risultato.

 

Cromatismo laterale

Sempre quando sottoposto a una scena un po’ innaturale ( gazebo, Usaf Chart) che raramente osserverete durante le vostre osservazioni, come analizzare le strutture metalliche del gazebo bianco, si può percepire un po’ di cromatismo residuo di colore verde-blu sul contorno dei bordi metallici. Questo effetto si nota in maniera proporzionale allontanandosi dal centro verso il bordo, ma in realtà non è mai troppo invasivo. È praticamente ininfluente perché poco percepibile, durante le condizioni di illuminazione per le quali il binocolo è stato testato, osservando rami in controluce, foglie, alberi e tutti i dettagli naturali che si è soliti ammirare con questo binocolo.

 

Curvatura di campo

Ricordo ai lettori che la percezione della curvatura di campo, così come del cromatismo residuo, è molto  soggettiva, poiché può essere in parte compensata dalla propria condizione visiva. Vi posso confermare che, nelle osservazioni diurne, anche a media-lunga distanza, l’immagine resta abbastanza nitida su gran parte del campo. Tant’è vero che sono in grado di percepire i dettagli di un traliccio della luce situato a 500 metri di distanza senza particolari problemi. Inoltre, correggendo la messa a fuoco  al bordo, si nota che questa leggera perdita di definizione è quasi totalmente imputabile alla curvatura di campo.

Devo quindi confermare che, per quanto riguarda l’osservazione diurna, si può beneficiare di una immagine soddisfacente con una leggera perdita di definizione ai bordi, quasi totalmente imputabile alla curvatura di campo.  

 

Distorsione angolare

Ho percepito un po’ di distorsione angolare a cuscinetto verso il 75% dal centro del campo. Questa distorsione mi sembra piuttosto nella media, direi circa il 5%. Ovviamente, non possedendo una strumentazione specifica come un banco ottico per verificarla, mi devo basare sulle mie percezioni personali. Riguardo alla soggettività delle mie impressioni, non essendo particolarmente sensibile all’effetto “palla rotolante”, non posso dire se questa particolare distorsione possa più o meno inficiare la resa del campo. Fatto sta che, rispetto ad altri prodotti che ho utilizzato, posso confermare di aver percepito una soddisfacente naturalezza nella visione; non c’è un effetto palla molto evidente.

 

Altre aberrazioni

Come sempre, sono solito fare, ho verificato la presenza della  coma e  dell’ astigmatismo attraverso una stella artificiale GEOPTIK con un diametro di 50 micron e successivamente osservando le stelle del cielo estivo.  Per questo motivo vi confermo in sintesi che ho evidenziato la presenza di un po’ di coma e astigmatismo a partire da circa l’85% dal centro del campo. In realtà, tale fattore varia leggermente in base all’intensità luminosa delle stelle; in alcuni casi, con stelle molto deboli, sono arrivato anche a percepire quello che ritengo una buona puntiformità stellare fino al 90% del campo. Sta di fatto che, rispetto al precedente modello, questo la nuova versione svela un  campo di vista più  ampio e corretto.

Binocolo

Campo di massima nitidezza (CN)

Campo ancora utilizzabile (CU)

Campo inutilizzabile (CI)

Puntiformità stellare inficiata da

 IBIS TOTH ED 8×42 

85%

10%

5%

 Coma e astigmatismo

 

TEST “LAMPIONE”, IMMAGINI FANTASMA, RIFLESSI E LUCE DIFFUSA

Usualmente, quando sottopongo al test del lampione binocoli grandangolari, soprattutto nella fascia medio-bassa di prezzo, noto un’evidente luce diffusa e qualche immagine fantasma. Sono rimasto molto sorpreso dalla capacità dell’Ibis TOTH ED 8×42 di contenere, con il lampione perfettamente al centro del campo, un’immagine decisamente corretta, che si è dimostrata superiore a quella di prodotti dal prezzo anche triplo. Portando il lampione al di fuori del campo inquadrato a destra, non ho notato alcun difetto. Tuttavia, portandolo fuori dal bordo esterno del tubo ottico di sinistra,   si notava un lieve spike del prisma a tetto.  Riguardo le osservazioni diurne nel controluce ho osservato talvolta la presenza di un riflesso nella parte inferiore del campo dovuto a un elemento del treno ottico che aumentava la luce diffusa. 

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

In primis, il test con la USAF CHARTt ha confermato quanto avevo osservato riguardo all’aberrazione cromatica: al centro del campo, l’immagine è quasi totalmente priva di cromatismo residuo, tuttavia, si inizia a  vedere un po’ di alone verde-bluastro intorno alle righe esterne della carta ad alta risoluzione. Per quanto riguarda la percezione dei dettagli piu’ piccoli, sono riuscito a percepire le  righe del numero 1 in modo simile a prodotti di fascia alta. A volte, anche grazie a un buon seeing mattutino, devo confermare di aver percepito anche i numeri di grandezza inferiore (vedesi immagine).

Ho anche sottoposto questo binocolo al severo test con il moltiplicatore Zeiss 3x12T*.  Il moltiplicatore Zeiss si incastra all’interno del paraluce, ma è comunque necessario tenerlo fermo con le dita. A 24x, il calo di luce è evidente, ma l’immagine rimane comunque molto ben leggibile. In ogni caso, posso confermare che al centro del campo sono riuscito a percepire il numero 5, con righe verticali e orizzontali completamente risolte. Questo è un ottimo risultato, considerando che con binocoli in questa fascia di prezzo raramente riesco a superare una sufficiente percezione del numero 3.

FIG.7 – I risultati con la USAF CHART

 

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO

 

Birdwatching

Ho praticato birdwatching presso l’hotspot di Germignaga, dove il fiume Tresa si affaccia sul Lago Maggiore, e ho avuto la possibilità di osservare la nidificazione di svassi e  aironi cenerini, folaghe, smerghi, vari anatidi, e altro ancora. L’immagine dell’Ibis Toth 8x42D al centro del campo è veramente nitida e contrastata e  mantiene una discreta resa anche al bordo. Per quanto riguarda il cromatismo residuo, come già anticipato nel paragrafo specifico, il binocolo lo gestisce in modo egregio rispetto al suo prezzo, mostrandolo soltanto durante una osservazione con forte luce laterale alle 7:50 del mattino, osservando gli svassi maggiori. Per il resto, devo confermare che l’immagine è decisamente piacevole, come potrete apprezzare anche nella videoclip.

Inoltre, i colori sono ben saturi e la tonalità leggermente virata verso il caldo accentua il micro-contrasto. Il binocolo si comporta egregiamente anche nelle situazioni con forte illuminazione, dove  sopporta abbastanza bene il controluce, mostrando solo una specie di alone nella parte inferiore del campo inquadrato che non è visibile in condizioni normali. Quando confrontato con un Top di Gamma nelle situazioni più estreme, come giornate uggiose con riverbero sull’acqua, mostra una lieve tonalità violacea dei bianchi. Questo è l’unico limite ben definito, rispetto a un Top di Gamma, oltre alla resa ai bordi inferiore. Per il resto, la nitidezza e il contrasto al centro del campo vi potrebbero stupire.

La messa a fuoco, rispetto al modello precedente, è migliorata nella fluidità in entrambe le direzioni della corsa. È senz’altro un binocolo che mi sento di consigliare per l’osservazione della avifauna.

FIG. 8 – Il binocolo durante una sessione di osservazione e fotografia naturalistica

Paesaggio

Nell’osservazione del paesaggio, ho apprezzato  la nitidezza e il contrasto. In particolare, ho notato che questo binocolo possiede un ottimo micro – contrasto nella sua fascia di riferimento e riesce anche a insidiare fasce di prezzo ben superiori. Come anticipato, la curvatura di campo comporta, consente grazie alla compensazione visiva soggettiva, la possibilità di percepire in maniera nitida la quasi totalità del campo abbracciato, seppur ci sia una lieve perdita di definizione ai bordi. Personalmente, riesco ad ammirare circa  l’85% del campo con profitto.

Il passaggio dai sette agli otto gradi di campo reale, rispetto al modello precedente, è ben evidente, così come i miglioramenti nella meccanica. È senz’altro un binocolo da considerare.

 

Crepuscolo

Per quanto riguarda l’osservazione al crepuscolo, ho deciso di comparare l’IBIS Toth 8×42 a uno dei miei binocoli di fascia alta, sottoponendolo a un test molto severo. Ho utilizzato una USAF Chart simile a quella che utilizzo a 35 metri, ma con i colori invertiti, con sfondo nero e righe bianche. Questa scheda è stata posizionata dalla mia postazione, nascosta tra i cespugli di casa in una zona decisamente scura. La distanza dal punto di osservazione era di 40 metri e ho prestato molta attenzione a garantire che entrambi i binocoli inquadrassero la stessa area.

Ho evidenziato che sino a 20 minuti prima che anche i Top di Gamma cedessero per lasciare spazio a un eventuale visore termico, l’Ibis mostrava ancora molti dettagli, seppur iniziasse a notarsi molta differenza una decina di minuti prima rispetto a binocoli da 2000 euro. Non male, direi.

 

Osservazione astronomica

Anche nell’osservazione astronomica posso confermare quanto evidenziato nell’uso diurno: le immagini non sono perfettamente corrette sino al bordo, il che comporta, verso l’80-85% del campo, una diminuzione della puntiformità stellare, influenzata da un po’ di coma e astigmatismo. Tuttavia, l’immagine al centro del campo è molto puntiforme e gli obiettivi forniscono un’ottima resa dei colori. Infatti, sono riuscito a percepire con facilità le differenze di colore di alcune stelle doppie. Ho notato anche un buon contenimento del cromatismo residuo.

Per quanto riguarda la percezione degli oggetti deboli, pur non essendo un binocolo astronomico di grande diametro, l’Ibis Toth 8×42, con il suo discreto trattamento antiriflesso, offre buone prestazioni anche sotto cielo suburbano. È possibile osservare dettagli come M13, che appare come una piccola nuvoletta, e le galassie M81 e M82, ben accennate nella loro struttura. Sempre affascinante è il doppio ammasso di Perseo, e le stelle doppie della Lira, che forniscono una buona puntiformità.

FIG. 9 – L’Ibis Toth ED 8×42 V3 installato sul treppiede fotografico

Anche il bordo lunare svela la capacità di questo binocolo di contenere il cromatismo residuo in proporzione al suo diametro. Ho avuto il piacere, alle 23:35, di ammirare il sorgere della Luna sul Monte Pianbello, con gli alberi in controluce perfettamente privi di aberrazione cromatica, così come il bordo lunare. La Luna si mostrava con un contrasto decisamente elevato, come potete vedere nella videorecensione, ottenuta accostando all’oculare del binocolo la mia mirrorless. Nella mera osservazione visuale confermo che l’immagine della Luna è risultata tra le più nitide che io abbia mai osservato in un binocolo in tale fascia di prezzo se si eccettua qualche  altra eccezione. I crateri sono molto contrastati con evidenti differenze di albedo. Il bordo lunare al centro del campo 8×42 non mostra residui cromatici significativi, mentre si evidenzia quando si utilizza un moltiplicatore Zeiss 3×12, che aumenta la percezione dei crateri ma diminuisce leggermente il contrasto e mostra un lieve alone bluastro-verde al bordo lunare e al terminatore.

FIG.10 – Penso sia l’attuale punto di riferimento per i binocoli sotto i 300 euro

 

PREGI E DIFETTI

 

Pregi:

  • Ottimo rapporto prezzo/prestazioni, altri brand lo avrebbero proposto a un prezzo decisamente superiore 
  • Obiettivi di alta qualità 
  • Ghiere di messa a fuoco e regolazione diottrica metalliche 
  • Buona capacità di contenere le immagini fantasma 
  • Nitidezza e contrasto elevati
  • Buona comodità degli oculari 
  • Messa a fuoco fluida

Difetti:

  • Armatura un po’ liscia ma era anche nuova e andrebbe giudicata dopo qualche ora di utilizzo intenso.

 

 

Non riesco a trovare difetti significativi in un binocolo da 279€, che si comporta egregiamente anche se confrontato a binocoli che costano 450- 500€.  

IN SINTESI

In conclusione, l’Ibis Thot 8×42 ED  V3 si dimostra un binocolo eccezionalmente competitivo, capace di offrire prestazioni notevoli a un prezzo davvero interessante e di preoccupare la concorrenza e prodotti dal prezzo decisamente superiore. Grazie alla combinazione di ottiche ED, un campo visivo grandangolare e una meccanica precisa, questo modello si rivela ideale per chi cerca un’ottima visione  delle Natura senza compromessi. Con un prezzo attuale di 279 euro ritengo sia un’opzione da considerare seriamente. Per chi desidera un binocolo che unisce qualità e convenienza, l’Ibis Thot 8×42 rappresenta senza dubbio una scelta eccellente

FIG.1 – Il dio Thot rappresentato con la testa di IBIS, bella idea, riprodurlo in una gamma di binocoli

PREZZO, GARANZIA E DOVE COMPRARLO

Attualmente, l’Ibis THOT ED 8×42 V3 è in offerta a 279 euro anziché 309. Inoltre, il prodotto beneficia di una garanzia di tre anni e può essere acquistato comodamente sul sito di Tecnosky, con la possibilità di pagare in tre rate tramite il sistema Scalapay. Il prezzo, in proporzione alle sue prestazioni, è davvero eccezionale. È un prodotto senz’altro da considerare, particolarmente adatto per gli appassionati delle osservazioni naturalistiche.

 RINGRAZIAMENTI

Ringrazio, come sempre, Giuliano Monti di Tecnosky  per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato libero di esprimere le mie impressioni imparziali, come è dovere di ogni giornalista. Ringrazio anche Pietro Romagnoni di Rp Optix per le preziose informazioni riguardanti questo specifico modello. Ricordo ai lettori che anche Tecnosky ha firmato il contratto di imparzialità giornalistica che mi consente di citare le mie impressioni personali, evidenziando pregi e difetti.

DISCLAIMER

Questa recensione è stata pubblicata nel mese di luglio dell’anno 2024-  Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali ottenute  in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente  Tecnosky