Recensione del Nikon 10×25 HG L DCF: Il binocolo compatto per birdwatching e trekking che dovete provare!

PREMESSA

Uno dei primi binocoli che testai nel 2007 fu il Nikon HG 8×42 (leggete la recensione di Piero Pignatta), che all’epoca era il top di gamma della casa nipponica. Successivamente, la linea HG ha lasciato il posto alla più performante EDG. All’interno del catalogo HG rimangono unicamente due binocoli, e di fatto l’acronimo HGL significa High Grade Light. Ho avuto il piacere, grazie alla collaborazione di Nital, il distributore italiano dei prodotti Nikon, di utilizzare il modello HG L DCF 10×25 che attualmente, a luglio 2024, costa 559 euro e beneficia di 10 anni di garanzia Nital. All’interno della recensione e del video potrete leggere le sue caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti, e ovviamente le mie impressioni pratiche sul campo, dato che come sempre ho avuto il piacere di provarlo in vari settori osservativi.

 

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ACCESSORI IN DOTAZIONE

Come potete vedere dalla immagine qui di seguito, il binocolo arriva in una piccola scatola blu, che mostra in evidenza “L – HG SERIES” . Al suo interno troverete, una ottima borsa in pelle sintetica, i tappi copri oculari, la tracolla, i certificati di garanzia e una guida rapida all’utilizzo.

FIG.1 – Un primo piano sulla dotazione di serie

ACCESSORI OPZIONALI 

Il binocolo non beneficia di accessori opzionali originali Nikon

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MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 

Questo binocolo è prodotto in Giappone ed è dotato di un ampio ponte centrale con due cerniere che permettono di spostare i tubi ottici, consentendo una chiusura decisamente compatta. Pesa 302 grammi senza tappi e misura 112 x68 mm, mentre in larghezza raggiunge i 107 mm quando è completamente aperto. Le rifiniture sono da binocolo di alta classe: la verniciatura è di ottima qualità, di colore bronzo con inserti giallo-neri e il logo Nikon. Ai lati è presente una armatura in pelle sintetica con trama a buccia d’arancia che agevola notevolmente la presa.

Un pregio di questo binocolo, pur essendo compatto, è la presenza di un ampio ponte centrale che migliora notevolmente la gestione dello strumento, nonostante il peso sia molto contenuto. Come risaputo, per limitare le vibrazioni talvolta è preferibile utilizzare binocoli più grandi e pesanti. Personalmente, ho escogitato un piccolo trucco che mi consente di impugnare con una discreta stabilità questo binocolo: utilizzo i pollici per premere leggermente su entrambi i tubi ottici. Questo mi consente di imprimere una forza identica che si annulla e che va a compensare in parte le vibrazioni.

Nella parte inferiore del binocolo sono presenti due asole che consentono il collegamento con la piccola tracolla.  Il Nikon HG L propone la manopola di messa a fuoco nella parte frontale, vicino agli obiettivi. Alcuni appassionati potrebbero rimanere spaesati da questa decisione, ma in realtà la ritengo una ottima soluzione. Sono in grado di gestire la messa a fuoco con il dito anulare, avendo il mignolo che si poggia su un tubo ottico e il medio e l’indice che premono sul ponte di comando. Inoltre, è possibile rapidamente correggere anche la ghiera di regolazione delle diottrie.

FIG.2 – Design a doppia cerniera

Giacché la manopola  è molto piccola non ci si può aspettare una grande comodità nella fase di raggiungimento del punto di fuoco, sta di fatto che è necessario, utilizzarlo per qualche ora per riuscire a ottenere la sensibilità corretta. Ciò che posso confermare sin dalle prime ore di utilizzo che la manopola è decisamente fluida senza blocchi e impuntamenti in entrambi i sensi di rotazione, si è dimostrata una meccanica all’altezza di prodotti più costosi.

La distanza minima di messa a fuoco che ho raggiunto con questo esemplare è di 260 cm, per raggiungere l’infinito è necessario ruotare la ghiera in senso orario per oltre un giro completo, circa 480 gradi. Dalla parte opposta del ponte di comando è presente una piccola ghiera di regolazione per le diottrie che è decisamente ben fatta: è dotata di 10 tacche di regolazione e di segni “- 0 +” . La sua rotazione avviene in una maniera meno fluida rispetto alla manopola di messa a fuoco per tale motivo è praticamente impossibile modificare la correzione diottrica durante il normale utilizzo sul campo anche essa è migliorata nel grip tramite la zigrinatura esterna.

La meccanica delle cerniere si è dimostrata all’altezza della serie HG, decisamente ben progettata, senza alcuna flessione o gioco ovviamente la mia non può essere una prova di durata, però se le premesse sono queste, presumo che sia in grado di mantenere una ottima precisione anche nel corso di ore ed ore di utilizzo. Ricordo, inoltre, che il binocolo Nikon 10×25 HG L DCF è anche impermeabilizzato e riempito in azoto.

 

FIG.3 – La manopola di messa a fuoco si trova vicino agli obiettivi

 

OTTICA

Obiettivi

Rammento che nel 2007, quando testai il Nikon HG 8×42, riscontrai un’ottima nitidezza e un alto contrasto. Devo dire che, in proporzione al suo formato, anche il piccolo 10×25 dimostra una qualità ottica da Top di Gamma. Le tonalità dei bianchi mi paiono decisamente neutre. Le immagini sono nitide e con un alto contrasto. Come leggerete nel paragrafo specifico, anche il contenimento del cromatismo residuo è decisamente pregevole.

FIG.4 – La qualità dei piccoli obiettivi è senz’altro da “binocolo ED”

Oculari

Il piccolo Nikon  inquadra un campo di vista di 5,4 gradi, per tale motivo il campo apparente è di 54 gradi il cui campo lineare a 1000 m è di 95 metri. Non è un binocolo compatto e definibile come grandangolare ma una corretta via di mezzo tra le altre prestazioni dei Top di Gamma decisamente più costosi e i binocoli di media fascia.

Parlando di confort osservativo di un binocolo è sempre giusto ribadire che lo si sta analizzando in base al suo formato. In effetti è un piccolo binocolo con un diametro degli obiettivi di 25 mm e una pupilla di uscita di 2,5. Gli oculari sono piccoli con un diametro di 29.60 mm  e grazie ai paraluce decisamente morbidi, si beneficia di un confort abbastanza soddisfacente. Alla mia distanza interpupillare quella tra gli oculari è di ben 35.40 mm. Personalmente l’ho utilizzato con i paraluce  estratti per metà. La corsa a rotazione del paraluce non è dotata di sistema click – stop, comunque promettono una escursione ottimale.

Nikon dichiara una estrazione pupillare di 15 mm, personalmente, ho misurato con un calibro digitale la distanza tra la zona centrale della lente di campo e il paraluce completamente estratto, stimando 12,5 mm. Con i miei occhiali da sole Serengeti a basso profilo sono stato in grado di vedere la quasi totalità del campo di vista ma ricordo che questa è una prestazione prettamente soggettiva che dipende non solo dallo spessore degli occhiali e dalla  loro conformazione ma anche dalla forma del viso. Per questo motivo consiglio come sempre agli appassionati di provare il binocolo   prima dell’acquisto.

FIG.5 – Un primo piano sugli oculari e sulla piccola rotella per la regolazione delle diottrie

Prismi

Questo piccolo binocolo utilizza prismi a tetto Schmidt-Pechan, in vetro BaK4, made in Japan. La pupilla di uscita si è dimostrata perfettamente circolare, il field stop è netto con un lievissimo blu-ring. Non ho notato vignettature evidenti e invasive durante l’osservazione del cielo a mezzogiorno. Analizzando i bordi dei riflessi della pupilla di uscita, posso confermare di notare soltanto pochissima luce diffusa, più che altro inquadrando una porzione di cielo nei pressi del sole.

FIG.6- La pupilla di uscita è regolare, con pochi riflessi ai bordi

Rivestimenti ottici

E’ ormai noto agli appassionati che Nikon non pubblicizza molto le modifiche che vengono effettuate di anno in anno nei trattamenti antiriflesso dei loro strumenti ottici, obiettivi fotografici compresi. Posso dire che in questo caso si tratta di un sistema multistrato antiriflesso su ogni superficie ottica, che si mostra di colore violaceo-verde e che mi pare fornisca nel contempo un’ottima trasmissione luminosa. La mia prova, volta a verificare i dettagli del mio viso, ha dimostrato veramente un trattamento di alta qualità.

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Nikon, con la sigla HG,   “High Grade”,  evidenzia  l’alto grado di costruzione di questo binocolo. Non è tuttavia specificata la presenza di vetri a bassa dispersione. Posso dirvi che, osservando al centro del campo, ha superato con un’ottima prestazione il test molto selettivo del gazebo bianco, dove spesso cedono binocoli di classe superiore. Al centro del campo, infatti, la sfera e la struttura metallica, anche quando illuminate fortemente dal sole, hanno dimostrato un ottimo contenimento del cromatismo residuo. Potrei definirlo come un binocolo a bassa dispersione, dotato di vetri ED.

Nel normale utilizzo, sia osservando volatili, panorami, praticando birdwatching, sia osservando aerei, ecc., il binocolo ha dimostrato un ottimo contenimento del cromatismo residuo. Non ho avuto la possibilità durante il test di compararlo ai Top di Gamma più costosi, che costano circa 150-300 euro in più. Tuttavia, mi sento di confermare che dovrebbe essere ben comparabile ai migliori compatti attualmente presenti sul mercato ed è un binocolo da tenere senz’altro in  considerazione.

Cromatismo laterale

Il cromatismo laterale si mostra durante il test del gazebo bianco verso il 50% a partire dal centro del campo come un lieve alone verde-viola. Bisogna considerare, come sempre, che sia il cromatismo laterale che il cromatismo in asse sono meno percepibili durante le normali osservazioni naturalistiche. Anche nell’osservazione di rapaci in controluce, questi effetti risultano meno evidenti.

 

Curvatura di campo

Il binocolo presenta, nell’uso diurno, un campo quasi totalmente piatto. Le immagini ai bordi del campo  iniziano a perdere un po’ di definizione a partire da circa il 90% dal centro del campo, ma mantengono un dettaglio ben leggibile. È un binocolo che definirei quasi totalmente a campo piatto.

 

Distorsione angolare

La distorsione angolare e a cuscinetto è visibile, ma minima. Questo potrebbe generare un leggero effetto palla rotolante per chi è sensibile a questa condizione, soprattutto durante il panning con binocoli che non presentano una distorsione angolare ben progettata. Per chi non sapesse di cosa stia parlando, consiglio di consultare il glossario di Binomania.

 

Altre aberrazioni

Seppur non sia un binocolo progettato per l’osservazione astronomica, ho voluto comunque effettuare un test osservando i campi stellari. Ho evidenziato la presenza di un po’ di coma e astigmatismo verso il bordo estremo del campo. Direi che, su 5,4 gradi di campo, 4,8 gradi sono comunque corretti.
 
Binocolo Campo di massima nitidezza (CN) Campo ancora utilizzabile (CU) Campo inutilizzabile (CI) Puntiformità stellare inficiata da
NIKON HG L DCF 10×25 85% 10% 5% Coma e astigmatismo
 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Ho compiuto con attenzione il test con la carta ad alta risoluzione sia agli ingrandimenti nativi sia utilizzando il moltiplicatore ZEISS 3×12 T*.

Ho evidenziato una prestazione molto simile ai classici 10×30 anche se la brillantezza delle immagini era inferiori, l’aberrazione cromatica era presente nelle zone piu’ marcate tra righe nere e bianco ma non molto invasivo e quasi invisibile al centro del campo. A 30x, il risultato si è dimostrato “interessante”, anche se l’immagine per definizione, nitidezza e contrasto non era paragonabile a quella fornita da uno spotting scope ai medesimi ingrandimenti.  Certamente a 10x potrebbe far scordare a casa anche qualche 10×30- 10×32 di medio-alta qualità.

 

FIG.7 – Il risultato del test con la USAF CHART compreso quello a 30X con il moltiplicatore Zeiss 3×12 T*

STAR TEST

Ho compiuto due star test, con stella artificiale da 50 micron della Geoptik e osservando il cielo stellato. Ho usato come sempre il moltiplicatore della Zeiss. Le immagini in intra ed extra focale era abbastanza simili, con solo un po’ di luce diffusa in extra focale  è una lievissima ovalizzazione (astigmatismo) nel tubo destro, sempre a 30x, nulla , secondo me, di potenzialmente “invasivo” nella classica osservazione naturalistica. 

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO

Birdwatching

 

Un birdwatcher molto appassionato predilige utilizzare binocoli di medio formato con 8-10 ingrandimenti, che forniscono una pupilla di uscita abbastanza luminosa, in grado di percepire i volatili in maniera ottimale nella maggior parte delle ore diurne. Un binocolo compatto come il Nikon HG L DCF 10×25 non è definibile come strumento definitivo per un birdwatcher, tuttavia può aiutare l’appassionato a continuare la sua passione anche nel caso in cui non ci sia la possibilità di uscire con un binocolo di maggior diametro. Mi riferisco, ad esempio, alle pause lavorative, a circostanze mondane o a tutte quelle volte in cui si abbia solo la possibilità di portare con sé un piccolo compatto, che possa comunque aiutare a praticare la propria passione.

Sta di fatto che la qualità ottica è ottima; non ho notato neppure una evidente aberrazione cromatica nell’osservazione della scena in controluce. Ovviamente, non è in grado di gestire la luce diffusa come un binocolo specificamente progettato, come ad esempio la serie  EDG, che apprezzo molto in tale frangente.

FIG.8 – Di pregio anche la custodia in simil pelle che dona un tocco di eleganza

Osservazione del paesaggio

Nell’osservazione del paesaggio ho apprezzato, ovviamente, la sua compattezza, poiché è un binocolo facilmente trasportabile all’interno dello zaino durante un’escursione di trekking o una sessione fotografica naturalistica. Il suo sistema a doppia cerniera consente di ottimizzare lo spazio per lo stoccaggio, risultando inferiore a un classico obiettivo fotografico. Può essere comodamente riposto anche nella tasca di una giacca o di una t-shirt. L’ho usato un paio di volte anche per una gita sul Lago Maggiore, con vestiti “borghesi” e solo il taschino della camicia, a volte l’ho inserito nella borsa della mirrorless senza togliere troppo spazio alla compatta attrezzatura.

Quando si arriva in cima alla montagna, durante i trekking classici, i dieci ingrandimenti consentono una buona percezione del dettaglio. Inoltre, sebbene non sia stabile come un 10×42, con il trucchetto sopra menzionato sono stato in grado di percepire dettagli che avrei   osservato  con un binocolo dal diametro superiore. Ricordo ai lettori che se di giorno la nostra pupilla si illumina di solo un paio di millimetri è pressochè inutile viaggiare con un 56 mm al collo. Certamente un binocolo di tale diametro fornirà una pupilla di uscita più grande e quindi più comoda, ma all’atto pratico, la luce che entrerà nelle vostre pupille dovrà per forza adattarsi alla vostra dilatazione pupillare, ergo quella in eccesso sarà …sprecata.

Il campo di vista, quasi totalmente corretto, è un altro punto a favore di questo strumento, così come la qualità ottica, sia per quanto riguarda il contenimento dell’aberrazione cromatica sia per la fedeltà delle tonalità dei colori.

 

FIG.9 – E’ senz’altro un binocolo compatto e facile da trasportare

Osservazione crepuscolare

Non è un binocolo adatto all’utilizzo crepuscolare; per tale motivo, vi consiglierei di considerare il Nikon Monarch HG 8×42 o il Nikon Monarch M7 8×42. Se avete la possibilità, vi consiglio anche di saggiare le prestazioni dell’ottimo Nikon EDG 7×42, se ancora rintracciabile sul mercato.

 

Osservazione astronomica

Nell’osservazione astronomica è difficile rimanere molto soddisfatti, usando un piccolo 10×25; tuttavia, si riescono comunque a cogliere alcuni dettagli sulla Luna, senz’altro in modo superiore rispetto all’osservazione a occhio nudo. Le immagini stellari al centro del campo sono risultate decisamente puntiformi, e il campo di vista, sebbene non sia ultra grandangolare, offre una buona correzione delle aberrazioni geometriche quasi fino all’estremo bordo del campo.

Non è certamente un binocolo progettato per l’utilizzo astronomico, ma è comunque uno strumento utile, ad esempio, durante un week-end in montagna dopo aver praticato trekking, osservato panorami, nessuno vi vieterà  nel dopocena di accoccolarvi sulla sdraio del rifugio ammirando la Via Lattea. Attraverso il moltiplicatore ZEISS 3×12 T*, ho notato un bordo lunare quasi completamente corretto per l’aberrazione cromatica, evidenziando vari crateri e strutture interessanti, come la Rupes Recta.

FIG.10 – Credo che il Nikon HG L DFC 10×25 sia molto sottovalutato dagli appassionati italiani, è senz’altro da provare…

Pregi

  • Ottima costruzione
  • Obiettivi che definirei “ED”
  • Nitido e contrastato
  • Bordo quasi totalmente piatto
  • Prismi a tetto in vetro BAK-4 di fattura giapponese
  • Messa a fuoco fluida e precisa
  • Esteticamente pregevole
  • Sistema meccanico di chiusura eccellente
  • Adatto anche ai più piccoli
  • Tonalità dei colori neutre e fedeli

Difetti

  • Un po’ di luce diffusa durante le osservazioni più critiche
  • Chi utilizza esclusivamente binocoli di grande formato si dovrà abituare alla piccola manopola della messa a fuoco

 

IN SINTESI

In sintesi, ritengo che il Nikon HG L DCF 10×25 sia un’ottima espressione della qualità meccanica e ottica che la nota casa nipponica è in grado di produrre. Per certi versi, mi ha ricordato i benefici delle mirrorless rispetto alle più pesanti reflex. Nel suo utilizzo diurno, offre un comfort visivo di poco inferiore  a un 8×32, ma fornisce prestazioni di tutto rispetto, molto simili a quelle dei binocoli compatti più pregiati di produzione europea. Mostra degli ottimi colori, un campo quasi totalmente piatto, è nitido e contrastato e contiene bene il cromatismo residuo. Ritengo che sia molto sottovalutato dagli appassionati italiani, che dovrebbero considerare anche questo binocolo durante la scelta di un binocolo di pregio da affiancare ai formati piu’ classici.

 

PREZZO  E GARANZIA

Il binocolo compatto Nikon 10×25 HG LDF costa, nel mese di luglio 2024, 599 €. Questo prezzo è suggerito da Nital, distributore ufficiale dei prodotti Nikon. Vi ricordo che è possibile acquistare il binocolo utilizzando questo link. Acquistando tramite il distributore ufficiale, beneficerete inoltre di 10 anni di garanzia e della possibilità di pagare a rate, ove da voi richiesto.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamenote recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di  Nital utilizzando il banner.