PREMESSA
Nel 2021 ho presentato agli appassionati di birdwatching i nuovi binocoli della serie Monarch M5, dotati di obiettivi ED e di alcune caratteristiche tecniche che sembravano molto interessanti nella fascia di prezzo inferiore ai 500 euro. Quest’anno, in seguito alle richieste di alcuni appassionati di birdwatching, ho avuto il piacere di chiedere in visione a Nital, distributore ufficiale dei prodotti Nikon per l’Italia, un esemplare del formato 12×42 per verificare sul campo le sue prestazioni.
Un aspetto piacevole da notare è che il prezzo di acquisto, a distanza di quattro anni dal lancio, rimane simile a quello del 2021, ovvero 419€, IVA inclusa. Inoltre, ricordo ai lettori che acquistando presso un rivenditore autorizzato da Nital, sarà possibile beneficiare della garanzia VIP, che ha una durata di ben 10 anni.
E’ possibile acquistarlo al seguente link: https://www.nikon.it/it_IT/product/sport-optics/monarch-m5-12×42
CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE DALLA CASA MADRE
Caratteristica | Valore |
---|---|
Prismi | Schmidt Pechan |
Ingrandimento | 12 |
Diametro della lente frontale (mm) | 42 |
Pupilla d’uscita (mm) | 3,5 |
Estrazione pupillare (mm) | 15 |
Conchiglie di gomma | Girevole con click-stop |
Obiettivi | Vetro ED |
Rivestimento lente | Rivestimento di fase, completo, multistrato |
Sistema di messa a fuoco | Messa a fuoco centrale |
Impermeabilizzazione | Fino a 1 metro e riempito in azoto |
Campo visivo reale (°) | 5,1 |
Campo visivo apparente (°) | 56,2 |
Campo visivo a 1.000 m (m) | 89 |
Distanza minima di messa a fuoco (m) | 2,5 |
Fattore crepuscolare | 22,4 |
Prezzo – Gennaio 2025 (Euro) | 419 |
Garanzia (anni) | 10 |
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Come potrete vedere nel video relativo all’unboxing, la dotazione è completa. Il binocolo arriva all’interno di una classica scatola nera con il logo giallo Nikon, l’adesivo che certifica la garanzia di 10 anni valida in Italia, e le principali caratteristiche tecniche del Nikon Monarch. Vi ricordo che questo modello è prodotto in Cina.
All’interno della confezione si trovano:
- una borsa in cordura,
- una tracolla elastica e morbida in neoprene,
- i tappi copri ottiche,
- un tagliando per la garanzia,
- un secondo tagliando con le istruzioni per l’uso della garanzia,
- un manuale multilingua con le istruzioni generali.
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Rispetto alla precedente serie Monarch, questo binocolo è stato completamente riprogettato, non solo a livello di design. Lo scafo del binocolo è realizzato in policarbonato rinforzato con fibra, un materiale progettato per essere leggero, robusto e impermeabile. È infatti garantito per immersioni accidentali fino a un metro di profondità per 10 minuti. Inoltre, è riempito di azoto e dotato di o-ring per prevenire infiltrazioni.
La mia bilancia elettronica, con i tappi copri obiettivi montati, ha stimato un peso di 648 grammi senza tappi. Una particolarità di questi ultimi è il loro fissaggio allo scafo ottico tramite un anello elastico che avvolge l’armatura esterna del binocolo.
Il design del binocolo è classico, con un ponte centrale decisamente ampio, che misura ben 48 mm. Sul ponte è incastonata la manopola di messa a fuoco, grande 33×32 mm, zigrinata e rivestita con plastica morbida per un tocco confortevole. L’armatura del binocolo è di buona qualità, spessa e dotata di una trama fine “a buccia d’arancia”, che garantisce un grip più che sufficiente.
Dal punto di vista estetico, il design è essenziale e privo di fronzoli. Il logo Nikon è visibile su un lato, mentre la scritta “Monarch M5” appare sull’altro lato del ponte, entrambi in una tonalità scura che potremmo definire antracite. La struttura dello scafo non presenta alcuna flessione, dimostrando solidità.

Nikon ha giustamente previsto una sede filettata per il collegamento con i treppiedi fotografici, consentendo di gestire al meglio i 12 ingrandimenti.
Per verificare il bilanciamento del binocolo verso gli oculari, ho effettuato un piccolo test. Ho misurato la lunghezza totale del binocolo con i paraluce estratti, che è di 151,30 mm, e l’ho appoggiato su un bordo del tavolo, spostandolo lentamente per osservare quando il peso degli oculari superava quello degli obiettivi. Il punto di sbilanciamento si trova a circa 71 mm dall’estremità del tavolo. Questo dimostra che il binocolo è abbastanza equilibrato: pur non essendo totalmente sbilanciato verso gli oculari, come accade in altre soluzioni, offre un ottimo comfort durante un utilizzo prolungato, considerando comunque che si tratta di un modello con 12 ingrandimenti.
Per quanto riguarda altri dettagli meccanici, il binocolo presenta due grandi vani per l’inserimento della tracolla, integrati direttamente nello scafo ottico e visibili attraverso appositi fori nell’armatura.
Relativamente al sistema di messa a fuoco, la manopola di grandi dimensioni consente un buon comfort anche in inverno, quando si utilizzano i guanti. A seconda dell’impugnatura, potrebbe essere necessario spostare leggermente il dito indice per allinearlo correttamente alla manopola.
La distanza minima di messa a fuoco che ho riscontrato in questo esemplare è di poco inferiore ai due metri, ovvero circa mezzo metro in meno rispetto a quanto dichiarato dall’azienda. Da questa distanza, è necessario ruotare la manopola di messa a fuoco di poco più di un giro per raggiungere l’infinito. Trovo eccellente la rapidità di messa a fuoco dagli 11 metri all’infinito, perché, in proporzione al suo ingrandimento, consente di seguire efficacemente i soggetti a media distanza, anche durante movimenti improvvisi come voli o fughe.
La regolazione diottrica è affidata a una ghiera in policarbonato, con uno spessore di circa 10 mm e un diametro di 43 mm. È dotata di una zona rialzata e zigrinata che facilita la rotazione, mentre i suoi movimenti richiedono una leggera pressione, rendendo difficile spostarla accidentalmente.
Non sono presenti tacche di riferimento visibili sulla ghiera; sull’armatura si trovano soltanto i classici segni “+” e “-”, come nella maggior parte dei binocoli.
OTTICA
Obiettivi
Similmente alla serie Monarch “M”, anche il formato 12×42, come gli 8×42 e 10×42, beneficia di vetri a bassissimo indice di dispersione, progettati per garantire una buona correzione cromatica. Nikon non fornisce dettagli specifici sulla composizione dei vetri, ma le immagini risultano nitide e contrastate per questa fascia di prezzo, con una discreta luminosità. La tonalità dei bianchi è calda, conferendo un aspetto piacevole alla resa visiva. Gli obiettivi sono inseriti all’interno del tubo ottico per circa 9 mm, contribuendo a proteggerli da riflessi indesiderati e agenti esterni.

Oculari
Gli oculari inquadrano un campo visivo lineare di 89 metri a 1000 metri, corrispondente a un angolo di 5,1 gradi. Utilizzando la formula classica, ciò si tradurrebbe in un campo visivo apparente di circa 61 gradi. Tuttavia, Nikon, adottando la più restrittiva formula ISO, dichiara un campo visivo angolare di 56,2 gradi. Personalmente, considero comunque questo binocolo piuttosto grandangolare.
La pupilla di uscita è più piccola rispetto ai modelli Monarch M5 8×42 e 10×42, con un diametro di 3,5 mm. La lente di campo ha un diametro superiore ai 22 mm, mentre il diametro degli oculari è di circa 42,5 mm. Alla mia distanza interpupillare, lo spazio tra gli oculari risulta essere quasi 25 mm, il che rende il binocolo confortevole da utilizzare, anche per persone con una distanza interpupillare media.
Gli oculari sono ottimizzati con paraluce estraibili dotati di click-stop preimpostati in quattro posizioni: completamente retratti, due posizioni intermedie e completamente estratti. La gomma siliconica che riveste lo scheletro del paraluce è di qualità, morbida e confortevole al tatto. Nikon dichiara un’estrazione pupillare di 15,1 mm. Personalmente, ho misurato una distanza di circa 12 mm tra il centro della lente di campo e i paraluce completamente estratti. Tuttavia, allontanando leggermente gli occhi dai paraluce, sono riuscito a vedere l’intero campo visivo, guadagnando qualche millimetro aggiuntivo.
Per i portatori di occhiali, consiglio di provare il binocolo prima dell’acquisto. In caso di difficoltà nel vedere l’intero campo visivo, potrebbe essere più indicato il modello 10×42.

Prismi
Questo binocolo utilizza prismi a tetto Schmidt Pechan rivestiti con correzione di fase. Analizzando la pupilla di uscita, non ho riscontrato una vignettatura significativa. Il field stop risulta abbastanza netto, con un leggero accenno di “blue ring” (alone bluastro) visibile soprattutto osservando dettagli molto contrastati.
Nei pressi della pupilla di uscita non sono presenti riflessi evidenti. Anche durante un’analisi più approfondita, osservando la pupilla d’uscita e l’intero campo visivo, non ho rilevato luce diffusa o riflessi significativi. Ho notato soltanto tre piccoli accenni di riflessione, probabilmente attribuibili alla struttura dei prismi o ai materiali che li contengono. Considerando la fascia di prezzo, ritengo che questo sia uno dei risultati migliori che abbia personalmente osservato in binocoli con prismi a tetto sotto i 500 euro.
Trattamento anti-riflesso su lenti e prismi
Oltre al trattamento dielettrico multistrato applicato ai prismi, il binocolo è ottimizzato con rivestimenti multistrato su tutte le superfici ottiche, per garantire immagini luminose e di alta qualità. I prismi a tetto, inoltre, sono dotati di rivestimenti con correzione di fase, migliorando ulteriormente la resa cromatica e il contrasto.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Come sempre, riporto una media delle aberrazioni cromatiche e geometriche che ho riscontrato durante le mie osservazioni.
Aberrazione cromatica al centro del campo
Ho spesso percepito aberrazioni cromatiche al centro del campo anche in binocoli 12x molto più costosi del Nikon Monarch M5. Per questo motivo, mi aspettavo di notarne un po’ anche in questo caso. L’aberrazione cromatica è risultata più evidente durante giornate uggiose, osservando cince e fringuelli sui rami in controluce. Durante giornate assolate o con illuminazione media, invece, l’aberrazione è quasi assente, comparendo talvolta osservando rapaci in controluce.
In generale, le prestazioni in questo ambito sono nella media dei prodotti di fascia simile. Non si raggiungono ovviamente i livelli dei binocoli top di gamma, come la serie HG Monarch o la ormai fuori produzione EDG, che offrivano una gestione migliore del cromatismo residuo.
Cromatismo laterale
Il cromatismo laterale è presente e aumenta proporzionalmente con lo spostamento dal centro verso i bordi del campo visivo. Si manifesta come un lieve alone verde-violetto intorno ai contorni degli oggetti più contrastati. Tuttavia, non risulta mai fastidioso. Durante osservazioni comuni e in buone condizioni di illuminazione, il cromatismo laterale è decisamente ben controllato e paragonabile a quello dei concorrenti nella stessa fascia di prezzo.
Curvatura di campo
Non è un binocolo con campo piatto, la resa ai bordi è comunque soddisfacente, dato che i dettagli rimangono sempre abbastanza leggibili. Le principali limitazioni ai bordi derivano più dal cromatismo laterale, come già evidenziato, e si notano principalmente su soggetti molto contrastati.
Distorsione angolare
Il binocolo mostra una distorsione angolare a cuscinetto. Durante l’osservazione della sfera del gazebo bianco, ho notato un’ovalizzazione evidente della forma quando spostata dal centro verso il bordo del campo visivo. Come ho già sottolineato in passato, non sono particolarmente sensibile all’effetto “palla rotolante”, quindi non posso confermare se questa distorsione angolare influisca negativamente durante l’uso pratico. Nella resa panoramica, ad esempio osservando da destra a sinistra, non ho riscontrato problemi particolari, al contrario di quanto accade talvolta con binocoli ultra grandangolari a ingrandimenti inferiori.

Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Nell’uso astronomico ho notato la presenza di un po’ di astigmatismo a partire da circa l’80% dal centro del campo che si evidenzia maggiormente con stelle luminose di magnitudine I e II.
Utilizzando la mia classica definizione potrei cosi’ concludere
Modello | CN (campo massima nitidezza) | CU (campo utilizzabile) | CI (campo inutilizzabile |
Monarch M5 12×42 | 75% | 10% | 10% |

TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Come molti appassionati ormai sapranno, 12 ingrandimenti rappresentano il limite massimo gestibile a mano libera per un binocolo. Non a caso, molti birdwatcher ed astrofili preferiscono strumenti con ingrandimenti leggermente inferiori, come i 12x. Per questo motivo, ho deciso di effettuare il test con una USAF Chart posizionata a 35 metri di distanza, utilizzando due modalità: a mano libera e con il binocolo montato su un treppiede fotografico. Successivamente, ho eseguito un ulteriore test, molto selettivo, utilizzando il monocolo Zeiss Victory T* 3×12 in combinazione con il binocolo per raggiungere un ingrandimento complessivo di 36x.
Qui di seguito riporto le mie impressioni:
A mano libera, sono stato in grado di percepire chiaramente i dettagli del numero “1”, distinguendo sia le righe verticali che quelle orizzontali. In generale, raramente ho notato differenze significative rispetto a un classico 10x, a meno di utilizzare binocoli stabilizzati. Questo suggerisce che un 12x non sempre offre un vantaggio reale in termini di dettagli percepiti, sebbene possa dare l’impressione di farlo.
Montando il binocolo su un treppiede, sono riuscito a distinguere fino alla riga numero “3”. Un risultato analogo è stato ottenuto con un 12×50 dotato di prismi di Porro, che però mostrava le righe della riga “3” con una risoluzione più immediata e definita. Questo indica che il risultato è raggiungibile, ma non senza difficoltà.
Un compromesso ideale potrebbe essere l’utilizzo con un supporto, come un monopiede o un appoggio. In queste condizioni, talvolta sono riuscito a distinguere chiaramente anche le righe del numero “2”, sia verticali che orizzontali.
Vorrei ricordare che questo tipo di test è fortemente soggettivo e dipende non solo dalle capacità psicofisiche di chi osserva (occhi, cervello e abilità visiva), ma anche dalla capacità di gestire i pesi del binocolo, coinvolgendo muscoli come deltoidi e bicipiti. Una persona allenata di 50 anni potrebbe, ad esempio, gestire un 12x a mano libera meglio di una persona di 30 anni sedentaria e con una struttura muscolare poco sviluppata.
L’uso del moltiplicatore Zeiss non ha prodotto risultati migliori rispetto al treppiede. Le righe del numero “3” e del numero “4” risultavano decisamente più sfocate, motivo per cui ho preferito l’immagine visibile a 12 ingrandimenti senza alcuna amplificazione aggiuntiva.

TEST FARETTO, LUCE DIFFUSA, IMMAGINI FANTASMA
Inquadrando il solito faretto LED di notte si nota qualche lieve immagine fantasma e un po’ di luce diffusa, è un risultato medio alto in questa fascia di prezzo. Stesse impressioni le ho avute nell’osservazione diurna con il sole nei pressi della zona inquadrata: qualche bagliore ai bordi opposti al sole ma nulla di così drammatico.
IMPRESSIONI PRATICHE
Birdwatching
Anche se durante i test con la USAF Chart ho riscontrato che non è possibile osservare più dettagli con un 12x rispetto a un 10x a mano libera, la situazione cambia leggermente nell’uso pratico, soprattutto per attività come il birdwatching. Le mie osservazioni di rapaci e uccelli svernanti che visitano il mio giardino hanno dimostrato che, anche per una persona con un allenamento fisico medio (come nel mio caso, allenandomi tre volte a settimana con i pesi), è possibile gestire senza difficoltà un binocolo 12x a mano libera anche per un discreto tempo. Non ho notato pero’ differenze evidenti rispetto a un classico 10x. Un punto a favore del Nikon Monarch M5 12×42 è la sua leggerezza, che rende più facile l’uso prolungato rispetto ad altri binocoli più pesanti. Infatti, un binocolo leggero da 42 mm è, secondo me, più sfruttabile rispetto a un modello da 50 mm, soprattutto durante sessioni lunghe.
Nell’uso pratico, si possono usare piccoli accorgimenti, come appoggiare il binocolo contro un tronco o sedersi su una roccia per usare i gomiti come supporto. Questi trucchi, che uso anche con binocoli da 15x, permettono di percepire piu’ dettagli rispetto al mero uso a mano libera.
A livello ottico, non ho notato un evidente aumento delle aberrazioni cromatiche rispetto al 10x, mentre l’unico calo percepibile è una leggera diminuzione della luminosità durante il crepuscolo. Tuttavia, la messa a fuoco tra 10 e 11 metri fino all’infinito mi è sembrata comunque soddisfacente. Questo binocolo potrebbe essere un’ottima alternativa da affiancare al classico 8×42, per chi non vuole passare a un modello più pesante come il 12×50 o il 15×56, ma cerca comunque un ingrandimento maggiore senza sacrificare troppo la portabilità.

Paesaggio
Per l’osservazione del paesaggio, valgono considerazioni simili. Sebbene a mano libera sia difficile sfruttare appieno i dettagli più flebili con un 12x rispetto a un 10x, è comunque possibile utilizzare piccoli supporti artificiali come staccionate, rocce, tronchi per migliorare la stabilità. In condizioni di illuminazione ottimale, il Monarch M5 mostra un’ottima correzione cromatica, il che lo rende utile per osservazioni di paesaggi ad alta contrasto, come le Alpi innevate, o per dettagli nitidi anche su soggetti molto contrastati.
Crepuscolo
Anche se la pupilla di uscita del Monarch M5 non è particolarmente grande, ho comunque trovato che fornisca una buona resa al crepuscolo, specialmente nella sua fascia di prezzo. Certamente, non raggiunge le prestazioni di un 12×56, ma risulta comunque utilizzabile per osservazioni in condizioni di scarsa luce, come il crepuscolo, senza troppi compromessi.
Osservazione astronomica
Per l’osservazione astronomica, confermo subito di aver notato un po’ di coma e astigmatismo ai bordi del campo visivo, a partire circa dall’85% dell’immagine. Tuttavia, questo dipende dalla luminosità delle stelle: le stelle più brillanti (prima e seconda magnitudine) mostrano una distorsione maggiore ai bordi, mentre quelle più deboli rimangono più definite. Sotto cieli con inquinamento luminoso moderato, il 12×42 ha permesso di separare meglio gli oggetti e osservare un campo stellare più scuro rispetto a un 8×42, che si colloca nella stessa fascia di prezzo. Per esempio, ho apprezzato la visione di M42, la grande nebulosa di Orione, e il doppio ammasso di Perseo, che risultavano più visibili con il 12×42 rispetto a un 8×42.
Sebbene un 12×50 sarebbe in grado di fornire immagini più luminose, il 12×42 ha il vantaggio di essere più leggero e quindi più facile da portare con sé. È l’ideale per una gita fuori porta in montagna, dove si potrà utilizzarlo di giorno per esplorare il paesaggio e poi di sera, magari sdraiati su un lettino solare, per ammirare il cielo. In questi frangenti, leggasi “osservazione astronomica”, l’uso di un treppiede è ovviamente raccomandato.

PREGI E DIFETTI
Pregi
- Prezzo di acquisto rimasto simile a quello di quattro anni fa, senza aumenti significativi.
- Obiettivi ED
- Robusto e impermeabilizzato.
- Ottima leggerezza, che rende il binocolo facile da maneggiare e trasportate.
- Trattamento antiriflesso di qualità, con buon contenimento della luce diffusa.
- Campo apparente grandangolare che permette una visione ampia.
- Brevità della messa a fuoco, da undici metri all’infinito, che ne migliora la praticità nel birdwatching
- Nessun calo evidente di nitidezza o contrasto rispetto alle versioni 8×42 e 10×42.
Difetti
- Non è possibile sfruttare completamente i dodici ingrandimenti a mano libera, soprattutto in situazioni di lunga osservazione.
- In alcune condizioni di illuminazione su soggetti contrastati si nota un po’ di aberrazione cromatica.
IN SINTESI
La serie Nikon Monarch M5 rappresenta un netto miglioramento rispetto alla versione precedente. Dopo aver testato anche il formato 8×42, posso confermare che il modello 12×42 è gestibile in termini di dimensioni, compattezza e peso, simile a un classico 8×42. Tuttavia, se utilizzato correttamente, sia a mano libera che su un treppiede, offre una percezione superiore dei dettagli più sottili. È un binocolo interessante per i birdwatcher che cercano un’alternativa più leggera rispetto ai tradizionali 12×50, ma con un ingrandimento maggiore rispetto al 8×42, per poter osservare dettagli più fini. Inoltre, è un prodotto che strizza l’occhio anche all’astronomia, sebbene non raggiunga le prestazioni di modelli più costosi, come il 12×50 con campo piatto.

PREZZO E GARANZIA
Il Nikon Monarch M5 12×42 è attualmente disponibile a un prezzo di 419€ IVA inclusa (gennaio 2025) e viene fornito con una garanzia di dieci anni. E‘ possibile acquistarlo al seguente link: https://www.nikon.it/it_IT/product/sport-optics/monarch-m5-12×42
RINGRAZIAMENTI
Un ringraziamento speciale al team Nital, in particolare a Marco Rovere e Giuseppe Maio, per le preziose informazioni fornite e per avermi prestato il binocolo oggetto di questo test, lasciandomi libero di condividere le mie impressioni personali e pratiche sul campo.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamenote recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Nital utilizzando il banner.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.