Nikon Travelite EX 9×25: compatto, ergonomico, con prestazioni ottiche che soprendono

PREMESSA

Si sta avvicinando il periodo delle ferie estive, e per questo motivo non c’è niente di meglio che acquistare o utilizzare un piccolo binocolo compatto, leggero ma dalle buone prestazioni, durante le vostre escursioni al mare o in montagna.

Grazie alla collaborazione con Nital, distributore ufficiale dei prodotti Nikon in Italia, ho avuto ancora una volta il piacere di testare sul campo un binocolo della serie Travelite EX 9×25 CF, che attualmente ha un prezzo di circa 164 euro.

Ricordo ai lettori che acquistando tramite il distributore ufficiale e i suoi negozianti autorizzati, potrete beneficiare della Garanzia Nital VIP di ben 10 anni.

Come sempre, all’interno di questo articolo citerò, oltre alle caratteristiche tecniche, anche i pregi, i difetti e le mie impressioni pratiche sul campo, maturate da varie osservazioni in settori specifici.

Nella videorecensione, inoltre, potrete trovare alcune videoclip ottenute con la tecnica del digiscoping, collegando quindi un iPhone XR all’oculare del binocolo, per mostrarvi in parte ciò che è possibile osservare attraverso questo strumento.

Buona visione e buona lettura.

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Pubblico qui di seguito il video riguardante l’unboxing, dove potrete verificare il packaging e gli accessori in dotazione. All’interno della scatola, di buona fattura e di colore nero con inserti gialli (tipici del marchio), è presente — oltre al binocolo — una piccola borsa in cordura, dotata di asola per l’aggancio alla fibbia della vostra cintura.

Sono inoltre inclusi: una piccola tracolla per trasportare il binocolo, i tappi copri-oculari, un piccolo manuale d’uso e un altro tagliando con le caratteristiche tecniche dei binocoli della serie Travelite EX / Prostaff WP.

 

ACCESSORI OPZIONALI

Onestamente, tra gli accessori opzionali non mi sento di citare nulla di particolare, in quanto — essendo un binocolo compatto — secondo me si presta poco al digiscoping. Inoltre, vista la sua leggerezza, non sarebbe neanche necessario utilizzare treppiedi fotografici oppure tracolle imbottite che scaricano il peso sulle spalle.

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

La caratteristica principale, a livello di design, che salta immediatamente all’occhio dell’appassionato è lo schema ottico cosiddetto  Reversed Porro. Questo binocolo, infatti, utilizza prismi di Porro invertiti, che gli conferiscono la sua particolare forma.

Il binocolo risulta decisamente compatto, pur non raggiungendo — da chiuso — le dimensioni di un binocolo con prismi a tetto. Il peso, che ho stimato con la mia bilancia elettronica, è di 363 grammi, e corrisponde esattamente a quanto dichiarato da Nikon.

Lo scafo del binocolo, presumibilmente in policarbonato, è protetto da un’ottima armatura in gomma. Già da questo dettaglio si notano le differenze rispetto a prodotti simili presenti sul mercato internazionale ma non destinati alla distribuzione ufficiale Nikon.

La gomma è di un particolare colore nero-verde, con trame differenti e una finitura porosa che avvolge tutta la zona laterale dei tubi ottici, offrendo un buon grip. A mio avviso, questo design consente non solo una messa a fuoco più agevole e un’osservazione comoda anche a distanza ravvicinata (grazie alla relativa vicinanza tra gli obiettivi), ma garantisce anche un’ottima ergonomia.

Personalmente utilizzo raramente binocoli compatti, preferendo dispositivi leggermente più pesanti ma dotati di una pupilla d’uscita più ampia e una maggiore stabilità. Tuttavia, lo schema a Porro inverso sembra essere stato pensato proprio per creare binocoli compatti ma facilmente impugnabili, in modo simile ai formati superiori.

Devo dire che uno dei pregi principali della serie Travelite è proprio la sua ergonomia: il binocolo si adatta perfettamente alle mani, l’indice si allinea naturalmente con la manopola di messa a fuoco, mentre i pollici si appoggiano in modo saldo nella parte inferiore dello scafo. La sensazione generale è quindi di un’ottima presa sicura, ed è anche facile da usare con una sola mano.

Di contro, ribadisco che — quando completamente chiuso — non raggiunge le dimensioni di un classico binocolo compatto. Le sue dimensioni reali sono di 101 x 116 mm.

Nella parte inferiore, nei pressi degli oculari, sono presenti anche delle asole che consentono l’utilizzo della tracolla in dotazione. In realtà, le asole sono tre: potreste quindi sfruttare la tracolla passandola anche soltanto nell’asola centrale. Personalmente, vista la leggerezza del binocolo, ho sempre preferito trasportarlo tramite la custodia in dotazione, utilizzando l’asola che mi ha consentito di fissarlo in sicurezza alle fibbie dei miei pantaloni da trekking.

Per quanto riguarda l’impermeabilizzazione, Nikon dichiara che i Travelite EX sono impermeabili e resistono tranquillamente a un’immersione in acqua fino a 2 metri di profondità per un massimo di 5 minuti, senza danni al sistema ottico o meccanico. Inoltre, il binocolo è riempito con azoto, per prevenire l’appannamento interno.

Il sistema di messa a fuoco è affidato a una manopola molto ampia, in proporzione allo scafo: circa 26 mm x 24 mm. Ciò consente un’ottima presa anche con le mani sudate o con i guanti invernali. La manopola è inoltre rivestita con una gomma zigrinata, che previene lo scivolamento durante l’uso estivo o in condizioni di umidità.

FIG.2 – Il Nikon Travelite EX 9×25 CF è impermeabilizzato e riempito in azoto

La distanza minima di messa a fuoco che ho rilevato su questo esemplare è stata di circa 2,6 metri, quindi leggermente inferiore rispetto a quanto dichiarato da Nikon. Da questa distanza è stato possibile raggiungere l’infinito ruotando la manopola in senso orario per poco più di un quarto di giro: una prestazione decisamente soddisfacente.

Osservando oggetti a distanze comprese tra 10 e 15 metri fino all’infinito, sono necessari pochissimi millimetri di rotazione. In proporzione al suo piccolo formato, questo binocolo si presta bene anche per osservazioni itineranti e saltuarie di birdwatching.

Nell’uso pratico, la manopola si è dimostrata fluida, priva di giochi o impuntamenti, davvero ottima se consideriamo la fascia di prezzo.

La regolazione delle diottrie è affidata a una piccola ghiera in policarbonato, spessa circa 4 mm e larga 39 mm, dotata di uno spessore zigrinato che ne facilita la rotazione. Ovviamente, i movimenti della ghiera sono più rigidi rispetto a quelli della manopola centrale, dettaglio che evita spostamenti accidentali della regolazione.

 

OTTICA

Obiettivi

Come prevedibile per questa fascia di prezzo, il binocolo è dotato di semplici ottiche acromatiche. Il diametro di 25 mm risulta comunque molto soddisfacente nella maggior parte delle osservazioni diurne.

Le immagini al centro del campo risultano nitide, con un buon contrasto, e la tonalità dei bianchi è leggermente virata verso il caldo.

Gli obiettivi sono però piuttosto esposti agli urti e ai graffi, specialmente se si appoggia il binocolo su superfici sconnesse durante le escursioni. La distanza tra il bordo dello scafo e la lente è infatti di soli 6 mm, un aspetto da tenere presente in contesti di utilizzo “outdoor” intenso.

FIG.3- Gli obiettivi da 25 mm di diametro sono acromatici

Oculari

È un vero piacere constatare che, in questa fascia di prezzo, Nikon è riuscita a inserire elementi asferici all’interno degli oculari. Avrò modo di approfondire nel paragrafo dedicato alla qualità ottica ai bordi, ma posso anticipare che la resa laterale è decisamente pregevole.

Gli oculari del Nikon Travelite EX 9×25 inquadrano 98 metri a 1000 metri. Nikon dichiara un campo visivo reale di 5,6° e un campo apparente di 47,5°, anche se con la formula classica (campo reale × ingrandimento) il valore risulta essere 50,5°.

Certamente non si tratta di un binocolo grandangolare, ma questi sono valori nella norma per strumenti compatti di questa fascia di prezzo.

La lente di campo ha un diametro di circa 15 mm. La distanza interpupillare dichiarata è compresa tra 56 e 72 mm. Ho trovato questo binocolo molto confortevole: la mia distanza interpupillare (IPD) è di circa 65 mm, e lo strumento si adatta bene anche a utenti con IPD inferiori, come adolescenti o bambini, grazie al diametro contenuto degli oculari (inferiore ai 37 mm).

I paraluce oculari sono estraibili tramite rotazione, anche se non è presente un sistema click-stop evidente. La gomma che riveste la gabbia in policarbonato è abbastanza confortevole anche per utilizzi prolungati.

Per quanto riguarda l’estrazione pupillare, Nikon dichiara circa 16 mm. Personalmente ho potuto misurare una distanza di circa 14,5 mm tra la lente di campo e il bordo del paraluce. Questo valore è comunque valido, poiché è possibile osservare l’intero campo visivo anche arretrando leggermente rispetto al bordo.

Consiglio ai portatori di occhiali di provare personalmente la comodità, in quanto può variare in base alla forma e alla posizione delle lenti correttive.

La pupilla di uscita, pari a 2,8 mm, si dimostra una via di mezzo ben bilanciata: più confortevole rispetto ai 2,1 mm del 12×25, mantenendo però una buona compattezza.

FIG.4 – La manopola di messa a fuoco dona un feeling da binocolo da almeno 30 mm di diametro

Prismi

Come evidenziato nella premessa, questo binocolo utilizza uno schema con prismi di Porro invertiti.

La pupilla di uscita risulta perfettamente circolare, con minima vignettatura ai bordi quando si inquadra all’infinito. Il diaframma di campo appare netto e ben definito.

Analizzando i bordi della pupilla di uscita, si può notare la presenza di qualche riflesso laterale, ma si tratta di un fenomeno contenuto e che non incide in modo significativo sulla visione generale.

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO SU LENTI E PRISMI

Anche in questo caso Nikon ha optato per un trattamento multistrato antiriflesso applicato su tutte le superfici ottiche, ben visibile attraverso la piacevole colorazione verde.

Durante il mio test – che consiste nello specchiare dettagli in ambienti controllati – il risultato si è dimostrato molto buono, soprattutto in rapporto al prezzo di acquisto.

Ho messo a confronto questo Nikon con un 10×25 HDI a tetto che, qualche anno fa, veniva venduto a circa 299 €, e posso affermare senza esitazioni che il Nikon ha ampiamente superato le prestazioni del binocolo concorrente, in particolare per trasparenza, resa dei colori e riduzione dei riflessi indesiderati.

FIG.5 – Anche in questione condizioni di luce il piccolo Nikon si è comportato decisamente bene

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Chi mi segue abitualmente sa che tendo a considerare l’aberrazione cromatica non come un difetto, bensì come una caratteristica intrinseca del progetto ottico, più o meno evidente a seconda della sensibilità personale e delle condizioni osservative.

Inoltre, nei miei video questa aberrazione può risultare accentuata, poiché i sensori digitali degli smartphone sono più sensibili alle frange cromatiche rispetto all’occhio umano.

Nel caso del Travelite EX 9×25, l’ingrandimento moderato e i prismi di Porro contribuiscono  a mitigare sensibilmente il cromatismo: al centro del campo, nella maggior parte delle condizioni di luce, l’aberrazione è praticamente assente.

Anche durante il mio classico test osservando il gazebo bianco nel giardino – molto utile per mettere in difficoltà gli strumenti – il piccolo Nikon ha mostrato un’ottima prestazione.

Molte altre aziende, con queste performance, avrebbero etichettato il prodotto come “HD” per ragioni puramente commerciali. Invece, possiamo definirlo correttamente come un ottimo binocolo acromatico ad alto contrasto.

L’aberrazione cromatica residua si manifesta principalmente in condizioni di controluce, con una lieve frangia blu-verde attorno ai soggetti più luminosi, ma si tratta di un effetto veramente minimo.

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A livello personale, ritengo che i prismi di Porro, anche in configurazione invertita, offrano maggior efficienza nella gestione dei cromatismi rispetto agli schemi a tetto economici. In effetti, raramente ho trovato prestazioni simili in binocoli di pari prezzo.

Cromatismo laterale

Il cromatismo laterale è una presenza comune anche in strumenti ben più costosi. Anche il Nikon, ovviamente, non ne è del tutto esente, ma come già evidenziato nel paragrafo precedente, l’effetto non risulta mai invasivo.

In proporzione al prezzo e alle dimensioni, il comportamento è molto soddisfacente e contribuisce a un’esperienza visiva piacevole anche ai margini del campo.

Curvatura di campo

Come anticipato, questo binocolo integra elementi asferici negli oculari, che aiutano a contenere la curvatura di campo.

Nonostante ciò, non è in grado di garantire nitidezza fino al bordo come le serie Nikon HG, la serie WX o la vecchia serie EDG, tuttavia, per la fascia di prezzo, i progettisti sono riusciti a ottenere immagini dettagliate e leggibili anche ai margini, durante l’osservazione diurna.

In questo ambito gioca un ruolo anche la compensazione soggettiva dell’occhio umano, che varia in base a età, acutezza visiva e stanchezza. Personalmente, pur non essendo amante dei binocoli compatti, ho trovato il Travelite comodo da usare, tanto da considerarlo adatto anche per viaggi o vacanze itineranti.

È possibile recuperare parte della nitidezza ai bordi con una lieve correzione della messa a fuoco, anche se il degrado ai margini è legato più al cromatismo laterale e alla distorsione, che alla curvatura pura.

Distorsione angolare

Durante i test, ho rilevato una distorsione angolare a cuscinetto, evidente già a partire da circa il 70% dal centro del campo.

Ricordo che la distorsione angolare viene volutamente introdotta nel progetto ottico per compensare (almeno parzialmente) l’effetto palla rotolante percepibile durante il “panning”, ovvero lo spostamento laterale della visuale.

Come sempre, la percezione soggettiva varia molto da persona a persona, ma nell’uso pratico, ho trovato il Travelite piacevole da usare anche durante movimenti panoramici. Il campo visivo moderato e l’ingrandimento contenuto aiutano a rendere fluido il passaggio da un soggetto all’altro.

Altre aberrazioni

So che potrà far sorridere, ma mi capita spesso di osservare il cielo con binocoli da 20–25 mm di diametro. Questo tipo di osservazione è in realtà molto utile per verificare coma e astigmatismo ai bordi del campo.

Nel caso del Travelite EX 9×25, sebbene siano presenti elementi asferici, non si possono fare miracoli: la prova stellare ha mostrato presenza di coma e astigmatismo già a partire da circa l’80% dal centro del campo.

Naturalmente, non è uno strumento pensato per le osservazioni astronomiche ma si comporta dignitosamente se usato per una veloce osservazione notturna durante escursioni o campeggi in zone buie.

 TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Il testo con la Usaf Chart ha confermato la nitidezza e il contrasto molto alti per questa fascia di prezzo. ho percepito sia le righe che il numero 1 ma anche il numero due sul lato opposto, aberrazione cromatica laterale presente ai bordi della carta, minima al centro anche sul contorno delle righe scure piu’ grandi ed evidenti

FIG.6 – Il risultato con la USAF CHART a 35 metri di distanza

BIRDWATCHING

Raramente consiglio un binocolo compatto agli appassionati di birdwatching, poiché preferisco suggerire strumenti con diametri da 30 mm o 40 mm, generalmente più adatti per osservazioni dettagliate della avifauna, in condizioni di luce e meteo variabili.

Tuttavia, il Nikon Travelite EX 9×25 può rappresentare un ottimo sostituto del binocolo principale quando, per ragioni di spazio o peso, non è possibile portare con sé strumenti più ingombranti durante le escursioni.

È compatto ma si impugna come un binocolo di diametro superiore: l’ho trovato molto comodo da utilizzare, grazie anche al buon diametro degli oculari, che forniscono un’immagine quasi paragonabile a quella di strumenti più grandi. Anche gli utenti più esigenti potrebbero rimanere soddisfatti dalla resa dei dettagli e dalla naturalezza della colorazione del piumaggio.

La messa a fuoco è rapida e precisa, e il campo visivo è adeguato per seguire la maggior parte dei soggetti in movimento. Certamente, non può raggiungere le prestazioni di un 8×30 o 8×32 di fascia alta, ma l’ingrandimento di 9x rappresenta un ottimo compromesso tra luminosità, dettaglio e stabilità d’uso a mano libera.

Si trasporta con estrema facilità grazie alla custodia dotata di asola per aggancio alla cintura o allo zaino.

FIG.7 – Il Nikon Travelite EX 9×25 CF durante l’escursione sul Monte Poncione

PAESAGGIO

Per quanto riguarda l’osservazione paesaggistica, confesso di preferire binocoli ad alto ingrandimento: spesso, con strumenti da 7x a 10x, dopo pochi minuti abbiamo già “esaurito” quanto visibile da una vetta panoramica.

Detto ciò, in escursioni prolungate e dinamiche, in cui lo scopo non è soffermarsi a lungo su un singolo punto ma osservare lungo il cammino, la compattezza è un valore aggiunto. In questi contesti, il Nikon Travelite EX si rivela ottimo, con un buon compromesso tra ergonomia, qualità ottica, nitidezza e contrasto.

Non offre un campo visivo grandangolare, ma la differenza tra osservare a occhio nudo e con 9 ingrandimenti è davvero notevole. Inoltre, uno dei pregi dei binocoli con prismi di Porro è la capacità di fornire immagini più tridimensionali, rispetto ai modelli con prismi a tetto.

Mi aspettavo una tridimensionalità non percepibile, trattandosi di un Porro invertito (reverse Porro), vista la minore distanza tra gli obiettivi tuttavia ho notato che fornisca una via di mezzo tra un “tetto” e un prismi di Porro classico. 

La percezione di profondità tra i 20 e i 200 metri è superiore a quella offerta da molti compatti con prismi a tetto, rendendo gradevole la lettura dei piani e la separazione dei soggetti nel paesaggio. Ovviamente, all’infinito, il vantaggio si annulla.

FIG.8 – Un bel panorama e un binocolo compatto, facile da trasportare

OSSERVAZIONE CREPUSCOLARE

Al crepuscolo, si sa, c’è bisogno di binocoli da almeno 42 mm di diametro per ottenere risultati apprezzabili. Il 9×25 non può fare miracoli in queste condizioni: certo, è utilizzabile, ma se il vostro obiettivo è osservare cervi o caprioli all’alba o al tramonto, vi consiglio di orientarvi su strumenti con obbiettivi più grandi, magari sempre nella fascia entry-level di Nikon.

OSSERVAZIONE ASTRONOMICA

Non tutti sanno che la differenza di luminosità tra l’occhio nudo e un binocolo da 25 mm è già significativa. Attraverso questo piccolo Nikon, sarà possibile vedere molte stelle, ammassi e astri luminosi invisibili a occhio nudo.

È chiaro che, nella stessa fascia di prezzo, si possono già trovare binocoli economici da 15×70 o 20×80, più adatti a un utilizzo astronomico dedicato.

Tuttavia, come già detto, se vi trovate a pernottare sotto cieli bui, magari in montagna o in mare aperto, questo piccolo binocolo può comunque offrire soddisfazioni: almeno una sbirciatina alla Via Lattea sarà senz’altro possibile.

FIG.9 – Peccato per la foschia, ma il giro è stato senz’altro rilassante, temperature a parte

PREGI E DIFETTI

 PREGI

  • Ottimo rapporto qualità/prezzo

  • Contenimento del cromatismo residuo

  • Oculari asferici: buona resa anche al bordo

  • Eccellente ergonomia

  • Messa a fuoco rapida e precisa

  • Struttura robusta, impermeabilizzata e riempita in azoto

  • Prismi con schema Reversed Porro, che uniscono compattezza e buona tridimensionalità

 DIFETTI

  • Non è compatto quanto i binocoli a tetto dello stesso formato

  • Nessun altro difetto rilevante, in relazione al prezzo e alla categoria

FIG.10 – Arrivati in cima è stato un piacere spaziare a 9x tra monti, paesi e rapaci

IN SINTESI

In estrema sintesi, sono convinto che questo binocolo possa davvero soddisfare molti appassionati, specialmente coloro che non possono sempre portare con sé strumenti di formato superiore.

Il Travelite EX 9×25 è compatto ma ergonomico, otticamente valido, con messa a fuoco veloce, buona resa ai bordi, impermeabilizzazione e riempimento in azoto.

Pur non essendo uno strumento grandangolare, le immagini che restituisce durante l’uso diurno sono piacevoli e contrastate, anche per osservatori esigenti.

Se amate questo tipo di caratteristiche, potrebbe essere il binocolo ideale per voi – sia come strumento da collezione, sia come compagno di trekking, o ancora come porta d’ingresso nel mondo dell’osservazione naturalistica.

Va inoltre considerato il buon valore sul mercato dell’usato, dato il marchio noto e la garanzia VIP Nikon di 10 anni.

FIG.11 – Tra i binocoli compatti di bassa fascia, apprezzo molto lo schema Reversed Porro dei Travelite che penso preferirei a molti prismi a tetto nella stessa fascia di prezzo

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo di listino suggerito per giugno 2025 è di 164 €.
La garanzia ufficiale in Italia è di 10 anni, un valore aggiunto importante per un prodotto di questa fascia.

RINGRAZIAMENTI

Un sentito ringraziamento a Marco Rovere e Giuseppe Maio di Nital per aver fornito il binocolo oggetto di questo test in tempi rapidi e per aver consentito, come sempre, di esprimere impressioni pratiche, libere e imparziali sul campo.

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio.
Nel mio sito web troverete solo recensioni indipendenti di prodotti ottici sportivi, fotografici e astronomici.

Le impressioni riportate sono imparziali, come è doveroso per ogni giornalista specializzato.
Non percepisco alcuna percentuale sulle vendite dei prodotti recensiti.

Per questo motivo, per acquistare o avere informazioni aggiornate su prezzi e novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale del produttore o dei rivenditori autorizzati.

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