Recensione del binocolo Oberwerk 100XL Tactical Edition – Test ottico e impressioni sul campo

PREMESSA

Prezzo, garanzia e distributore – dove comprarlo

Chi segue con passione Binomania ricorderà che circa quattro anni fa avevo preparato una video-recensione dedicata al binocolo top di gamma Oberwerk 100XL-SD.
Con grande piacere, grazie alla collaborazione di Pietro Romagnoni di RpOptix  ho ora avuto l’opportunità di testare sul campo per alcune settimane una demo della nuova versione Tactical Edition, che attualmente è in vendita a un prezzo di circa 3200 euro e che condivide moltissime similitudini con la versione SD, compresi i gruppi ottici FCD-100 da 100 mm e il corpo leggero in lega di magnesio.

Come sempre, all’interno di questa recensione troverete — oltre alle caratteristiche tecniche, ai pregi e ai difetti — anche le mie impressioni pratiche, maturate dopo una lunga esperienza osservativa in vari ambiti: dalle osservazioni naturalistiche a lunga distanza, fino a quelle astronomiche.

 

Specifiche tecniche principali – Oberwerk 100XL-TE Tactical Edition

Caratteristica Dati tecnici
Obiettivi 100 mm FCD100 SD APO
Lunghezza focale 560 mm
Ingrandimento standard 40x (con oculari da 14 mm inclusi)
Ingrandimenti opzionali 25x (22 mm) – 80x (7 mm)
Campo visivo reale 1,75° (a 40x)
Campo apparente 70° (oculare grandangolare)
Pupilla d’uscita 2,5 mm (a 40x)
Eye Relief 18 mm (a 40x)
Messa a fuoco minima 25 metri circa
Sistema di messa a fuoco Individuale su ciascun oculare
Distanza interpupillare (IPD) 50 – 80 mm
Tipo di prismi Schmidt-Pechan + prisma romboidale a 45°
Trattamento ottico Fully Multi-Coated (banda larga)
Corpo Lega di magnesio con finitura tattica grigia
Paraluce Estraibili con sistema a rotazione
Slitta superiore Picatinny per accessori (red dot, laser, ecc.)
Impermeabilizzazione Riempito in azoto – resistente agli agenti atmosferici
Peso 5,7 kg (12,5 lbs)
Custodia Valigia rigida tipo Pelican in dotazione
Garanzia 5 anni (Europa)

ACCESSORI IN DOTAZIONE

La dotazione di serie  della versione definitiva comprenderà una solida valigia in stile Pelican, un piccolo manuale con le istruzioni rapide e l’immancabile panno per la pulizia delle ottiche.
Sono forniti, inoltre, due oculari da 14 mm di focale, che garantiscono ingrandimenti medi particolarmente versatili.

Oberwerk ha confermato che per questa versione saranno presto disponibili oculari dotati di reticolo, quindi spero in futuro di poter testare il Tactical Edition anche in ambiti differenti, come l’uso sul campo da tiro o per osservazioni tattiche a media distanza, valutandone così le prestazioni con un setup più specializzato.

ACCESSORI OPZIONALI

Tra gli accessori opzionali è possibile scegliere una vasta gamma di soluzioni, grazie all’attenzione che Oberwerk riserva ai propri clienti.
È infatti possibile optare per il treppiede in legno Oberwerk TR3, fino ad arrivare ai classici Manfrotto, oppure ai modelli più robusti come l’Oberwerk TR25 con testa video, adatto ai binocoli di grande diametro.

Sono inoltre disponibili altre due coppie di oculari, da 22 mm e da 7 mm, per ampliare la flessibilità d’uso e coprire diversi ingrandimenti.

Negli ultimi mesi, Oberwerk ha inoltre presentato una serie di accessori interessanti, sia per i treppiedi — come i vassoi porta oculari — sia per impieghi più specifici, come i filtri solari dedicati.
Vi invito a visitare sia il sito ufficiale Oberwerk sia quello del distributore italiano, per consultare l’ampia gamma di prodotti e accessori disponibili per questo affascinante binocolo.

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Inizio confermando che questa serie,   è disponibile in tre formati: 70 mm,  82 mm e 100 mm. Come avrete capito anche dalle dimensioni, quello che sto provando è il modello da 100 mm. Pur potendolo definire a tutti gli effetti un binocolo gigante, devo sottolineare che, grazie al corpo in lega di magnesio, il peso complessivo è piuttosto contenuto.

La mia bilancia elettronica, considerando la piastra per la testa a cartuccia e gli oculari in dotazione, ha rilevato un peso ben bilanciato  di circa 6 kg.
Rispetto al modello 100XL-SD — più orientato all’uso astronomico — questa versione è ottimizzata per l’impiego tattico o naturalistico, grazie a una finitura grigio-opaca a bassa riflettività, impreziosita da finiture anodizzate nere che ne migliorano l’occultamento sul campo.

L’Oberwerk “tattico” pronto per osservare le ALPI

L’esemplare in mio possesso presenta tuttavia due ghiere dorate sugli obiettivi, analoghe a quelle del modello astronomico, che possono catturare un po’ l’attenzione. Personalmente, durante l’uso “tattico”, ho preferito camuffarle con del nastro mimetico ma la versione definitiva propone rifiniture scure anche per questo particolare.
Va comunque detto che, nelle osservazioni dei caprioli a oltre 100-120 metri, la loro limitata percezione dei colori ha reso la questione del tutto irrilevante.

Nella parte superiore dello scafo troviamo una maniglia con guida Picatinny, simile a quella montata sulle carabine. Questa consente un’ampia libertà di montaggio per accessori come cercatori Red-Dot, puntatori laser o luci ausiliarie.

L’interno dei tubi ottici è ben annerito e diaframmato, per ridurre i riflessi interni.
Il sistema è inoltre dotato di paraluce estensibili, utili sia per limitare la luce diffusa sia per proteggere gli obiettivi.
Essendo un binocolo concepito per un uso più “tattico” e dinamico, mi è capitato un paio di volte di urtare leggermente la vegetazione — ad esempio dei rovi — mentre camminavo nella boscaglia senza i tappi montati. Gli obiettivi, tuttavia, non hanno riportato alcun danno, a conferma della robustezza costruttiva.

Ci sono caratteristiche che si apprezzano veramente solo sul campo, più che osservando dal proprio giardino o dal terrazzo: e questo Oberwerk, in effetti, è pensato per dare il meglio proprio in ambienti reali, variabili e impegnativi.

Il binocolo — nella versione definitiva — dovrebbe essere impermeabilizzato e riempito di azoto, anche se consiglio di verificare nel listino ufficiale Oberwerk i dati aggiornati per la Tactical Edition.

Sulla parte inferiore è presente un attacco integrato per piastre fotografiche, compatibile con tutti gli standard da 3/8″ (con riduzione a 1/4″).
La verniciatura si è dimostrata resistente a graffi e unto, e risulta molto meno appariscente rispetto alla livrea bianca del modello astronomico, sicuramente più “elegante”, ma meno adatta al campo operativo.

La sede porta-oculari adotta un sistema di fissaggio a collare compatibile con oculari da 31,8 mm (1,25”).
Gli oculari Oberwerk con bordo liscio si fissano perfettamente; con oculari di altri marchi dotati di bordo scanalato, potrebbe essere necessario colmare leggermente la scanalatura con del nastro adesivo, anche se non ho potuto verificarlo direttamente, poiché la maggior parte dei miei oculari ha il bordo regolare.

La messa a fuoco è, come previsto, individuale su ciascun oculare.
Avviene tramite la rotazione dell’intero barilotto, dotato di ghiera zigrinata posizionata poco sotto quella di serraggio.
Ho voluto analizzare anche questo aspetto in chiave tattica, verificando la gestibilità con guanti pesanti (che uso ad esempio in inverno o al poligono): devo dire che le dimensioni delle ghiere sono ottime — circa 19 mm di spessore e 49 mm di diametro — e consentono una presa sicura e precisa anche con mani coperte.

OTTICA

Obiettivi

Oberwerk, per questo binocolo, ha scelto obiettivi premium da 100 mm FCD100 SD-APO, attualmente uno dei migliori vetri ottici disponibili, subito dopo il monocristallo  puro di fluorite (secondo la mia opinione).
Si tratta quindi di ottiche apocromatiche di alta qualità, eccellenti sia per l’uso naturalistico sia astronomico.

Osservando da vicino, si nota la presenza, nella parte frontale, del sistema di anelli eccentrici per la collimazione, che Oberwerk effettua manualmente e con grande precisione.
L’azienda dichiara infatti che ogni esemplare viene collimato a mano e certificato fino a 140x, con un errore massimo inferiore a otto secondi d’arco: un livello di allineamento davvero notevole.

Dal punto di vista pratico, le immagini appaiono nitide, luminose e ben contrastate, con ottimo controllo del cromatismo residuo.
La tonalità dei bianchi tende leggermente verso il caldo, e secondo me questo contribuisce a una migliore percezione del micro-contrasto, particolarmente utile nelle osservazioni naturalistiche e paesaggistiche.

Gli obiettivi con elementi FCD-100 sono il Top attualmente disponibile oltre alla fluorite

OCULARI

 

Essendo un binocolo dotato di oculari intercambiabili, le mie considerazioni si basano sugli oculari forniti in dotazione.
In questo caso si tratta di modelli grandangolari, che offrono un campo apparente di 70° e sono costruiti con uno schema ottico a otto elementi.
Abbinati al modello da 100 mm, forniscono un ingrandimento di 40x, ma — come già accennato — è possibile acquistare separatamente altre due coppie di oculari, da 22 mm (25x) e 7 mm (80x), ampliando così le possibilità d’impiego. Oberwerk ha confermato che, in futuro, sarà disponibile anche una versione con reticolo.

La lente di campo misura circa 30 mm di diametro, mentre il barilotto ha un diametro esterno di circa 49 mm.
La distanza interpupillare minima (ossia la distanza tra i due corpi oculari) è di circa 15 mm, valore che rappresenta il limite del comfort per chi, come me, ha un naso piuttosto pronunciato: se i corpi fossero stati ancora più grandi, sarebbe stato difficile avvicinarsi completamente ai paraluce.

I paraluce sono ottimizzati con un sistema di estrazione a rotazione, dotato di click ben percepibili, che consente di regolarne facilmente la posizione per adattarla ai vari osservatori.

Ottimi gli oculari di serie con campo piatto fino al bordo

PRISMI

Sebbene non mi sia stata confermata ufficialmente la tipologia esatta di prismi,  il  sistema prismatico di questo binocolo angolato dovrebbe essere composto da un prisma a tetto che corregge l’immagine e aggiunge la curvatura di 45 gradi. Da lì, un prisma romboidale in ogni torretta invia l’immagine all’oculare correggendola in modo da renderla corretta e non invertita.

La pupilla d’uscita di questo esemplare è risultata perfettamente circolare, senza segni di vignettatura visibile ai bordi, né riflessi o bagliori diffusi in prossimità della pupilla.
Il field stop (bordo del campo visivo) appare netto e ben definito, indice di un allineamento ottico molto preciso e di un’ottima gestione interna dei diaframmi.

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO SU LENTI E PRISMI

Oberwerk dichiara l’utilizzo di trattamenti broadband fully multicoated, cioè multi rivestimenti a banda larga su tutte le superfici ottiche, comprese le superfici dei prismi.
Questo tipo di trattamento massimizza la trasmissione della luce, riduce i riflessi interni e aumenta il contrasto e la nitidezza percepita.

La mia consueta prova empirica — quella in cui cerco di intravedere il riflesso del mio viso nelle lenti frontali — ha confermato un’eccellente qualità dei trattamenti antiriflesso, con riflessioni minime e uniformi.

 ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Il cromatismo al centro del campo è praticamente assente.
Solo in condizioni di illuminazione estremamente contrastata (ad esempio rami neri contro cielo bianco) si può percepire una leggerissima frangia colorata.
Nell’uso reale, le differenze rispetto a binocoli apocromatici di fascia altissima, come alcuni modelli dotati di obiettivi in mono cristallo puro di fluorite sono minime e trascurabili.

 Cromatismo laterale

Basandomi sugli oculari da 14 mm forniti in dotazione, posso confermare che anche il cromatismo laterale è molto ben contenuto.
Solo avvicinandosi al 70% dal centro del campo si percepisce un lieve alone verde-violaceo intorno ai soggetti più contrastati, un comportamento perfettamente normale per strumenti di questa categoria.

 Curvatura di campo

Con gli oculari di serie, durante l’uso terrestre, il campo appare praticamente piatto fino al bordo.
Le immagini restano nitide e leggibili quasi quanto quelle al centro; le uniche differenze percepibili sono dovute, semmai, a piccole variazioni cromatiche periferiche.

La colorazione tattica è decisamente discreta soprattutto per le osservazioni naturalistiche

 Distorsione angolare

È presente una leggera distorsione a cuscinetto, che si manifesta a partire da circa il 70% dal centro del campo.
Si tratta comunque di un comportamento tipico per oculari grandangolari da 70°, utile per ridurre la sensazione di curvatura del campo durante le panoramiche orizzontali.

 Altre aberrazioni

Non ho riscontrato coma evidenteastigmatismo fastidioso nel campo periferico anche nella osservazione astronomica.

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 TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Con gli oculari di serie non sono riuscito a raggiungere la messa a fuoco a 35 metri, quindi ho evitato di effettuare il test  con la USAF Chart a quella distanza standard.
Tuttavia, utilizzando alcuni miei oculari astronomici Vixen SSW da 14 mm, sono riuscito a mettere a fuoco a poco più di 30 metri, il che mi ha permesso di valutare comunque le prestazioni ottiche a 40x.

In questa configurazione sono riuscito a risolvere agevolmente la riga numero 6, sia orizzontale che verticale, con un ottimo contenimento del cromatismo residuo al centro del campo.

Posso dire che alcuni binocoli con prismi a tetto da 8×42, dal costo di oltre 2000 euro, mostrano più cromatismo residuo di questo Oberwerk, che costa molto meno.
Un risultato che conferma l’elevata qualità ottica dei vetri FCD100 e la cura nella collimazione del produttore.

Il risultato con la USAF chart

BIRDWATCHING

Un binocolo da 100 mm angolato non è certo lo strumento ideale per il birdwatching, tuttavia, usandolo nelle ampie zone umide o nelle paludi, la sua potenza di fuoco può offrire grandi soddisfazioni agli appassionati di osservazioni a lunga distanza.
È particolarmente indicato, ad esempio, per lo studio degli uccelli marini, dei rapaci posati su lunghe distanze o per il monitoraggio di stormi e migrazioni.

In queste situazioni, si apprezza il notevole contenimento del cromatismo residuo, che a 40x emerge solo in condizioni di altissimo contrasto, e soprattutto la comodità di osservare con entrambi gli occhi, caratteristica che consente di effettuare monitoraggi e censimenti senza l’affaticamento tipico di un telescopio terrestre a visione singola (spotting scope).

La reale differenza rispetto a uno spotting scope risiede nella messa a fuoco minima: con gli oculari di serie, il punto di fuoco più vicino si trova intorno ai 40 metri, mentre con uno spotting scope si possono osservare soggetti a 2–2,5 metri di distanza.
Questa è, di fatto, l’unica limitazione pratica, oltre all’ovvio maggiore ingombro.

Una postazione perfetto per osservare i rapaci e i corvi imperiali

 PAESAGGIO

Per quanto riguarda le osservazioni paesaggistiche, non posso che confermarne la bontà.
È uno strumento che, quando le condizioni atmosferiche lo consentono, permette di scorgere dettagli a lunghissima distanza: croci di vetta, baite, rifugi, cime innevate.

Più volte sono riuscito, a forti ingrandimenti, a percepire le sagome di escursionisti nei pressi della Capanna Margherita sul Monte Rosa, situata a oltre 70 km dal mio punto osservativo.
In altre occasioni l’ho utilizzato per seguire le attività della scuola di vela sul Lago Maggiore, divertendomi a mettere alla prova la risoluzione del binocolo.

Insomma, è un ottimo compagno per le osservazioni panoramiche a lunga distanza, purché si disponga di un punto d’osservazione stabile e ben esposto.

 CREPUSCOLO

Grazie alla sua colorazione tattica grigio scuro, decisamente meno appariscente rispetto al modello bianco astronomico (e anche rispetto alla vecchia finitura grigio chiaro dei modelli astronomici), ho avuto il piacere di portarlo con me durante varie osservazioni crepuscolari dedicate ai caprioli.

In questi casi ho utilizzato oculari da 22 mm, che offrono una pupilla d’uscita di circa 4 mm, ideale per la visione in luce tenue.
Non ho potuto usare oculari da 28 mm poiché il field stop del binocolo non consente di sfruttarli completamente, ma anche così le prestazioni crepuscolari sono risultate eccellenti, con un livello di dettaglio e finezza superiori a molti spotting scope di alta gamma, anche da 95 mm di diametro.

L’unico limite evidente riguarda, ancora una volta, la messa a fuoco minima di circa 40 metri, che impedisce di seguire soggetti in rapido avvicinamento.
Per questo tipo di osservazioni naturalistiche o “tattiche”, probabilmente il modello da 82 mm rappresenta il compromesso ideale tra portabilità. luminosità e prestazioni; tuttavia, il 100 mm rimane imbattibile per luminosità e resa crepuscolare, offrendo una brillantezza superiore del 50% circa rispetto a un 82 mm di pari qualità ottica.

Con soggetti oltre i 300-400 metri non è necessario ritoccare molto il fuoco

 OSSERVAZIONE ASTRONOMICA

Per quanto riguarda l’uso astronomico, posso confermare la notevole qualità ottica.
Un 100 mm angolato con vetri FCD100 può essere considerato un binocolo “definitivo” per chi desidera uno strumento polivalente, adatto tanto al cielo profondo quanto all’osservazione planetaria di base.

Sarà interessante in futuro approfondire le prestazioni di Luna e pianeti con i binocoli Oberwerk in una recensione dedicata.
Posso comunque anticipare che, nelle osservazioni di cielo profondo, questo strumento rappresenta un equilibrio ideale tra trasmissione luminosa, raffreddamento termico e trasportabilità.

La valigia in dotazione ne facilita il trasporto anche in alta montagna, dove si può beneficiare di cieli più bui rispetto alle zone urbane.
Le tre coppie di oculari disponibili (25x, 40x e 80x) coprono già un ampio spettro di utilizzo, ma si possono anche adottare filtri anti-inquinamento luminoso o i filtri solari Oberwerk per l’osservazione in luce bianca del Sole.

Grazie all’ottima collimazione dell’esemplare fornitomi da Pietro Romagnoni, ho potuto osservare Saturno e la Luna con oculari da 4 mm, ottenendo ingrandimenti elevati: in questo frangente ho potuto apprezzare il buon contenimento del cromatismo residuo e una nitidezza sorprendente per uno strumento a rapporto focale così aperto.

Naturalmente, un binocolo da 100 mm f/5 non può raggiungere le prestazioni di un rifrattore acromatico lungo o di un doppietto alla fluorite f/8 o f/10, ma resta comunque in grado di offrire grande soddisfazione anche agli astrofili più esigenti, grazie alla visione binoculare immersiva e al contrasto eccellente.

La mia postazione tattica per osservare caprioli, volpi e cervi

 PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Presenza di vetri FCD 100 di alta qualità

  • Oculari di serie ben progettati e confortevoli

  • Trattamenti antiriflesso molto efficaci

  • Corpo in lega di magnesio leggero e robusto

  • Colorazione tattica grigio scuro, meno invasiva per uso naturalistico

  • Maniglia superiore con slitta Picatinny, utile per laser, red-dot o altri accessori

  • Paraluce estraibili pratici ed efficaci

  • Ottimo equilibrio tra diametro, peso e prestazioni, collocandosi perfettamente tra il modello da 82 mm e quello da 120 mm

Difetti

  • Lieve presenza di cromatismo residuo nelle condizioni più estreme, leggermente superiore a quella di un doppietto in cristallo di fluorite 

  • Messa a fuoco minima lunga (circa 40 m), limitante per soggetti ravvicinati

  • Da verificare il serraggio con oculari a barilotto scanalato, anche se con gli oculari Oberwerk il fissaggio è perfetto

  • Ingombro e peso maggiori rispetto a strumenti puramente terrestri

IN SINTESI

In sintesi, ritengo che Oberwerk, con il modello 100XL-TE (Tactical Edition) dotato di ottiche FCD100 APO, abbia realizzato uno strumento poliedrico e di altissimo livello, capace di soddisfare anche gli osservatori più esigenti.
Si tratta di un binocolo adatto a qualsiasi tipo di utilizzo, dalle osservazioni paesaggistiche a lunga distanza a quelle crepuscolari e naturalistiche, fino all’impiego astronomico vero e proprio.

L’unico limite evidente resta la distanza minima di messa a fuoco, piuttosto lunga, e la messa a fuoco indipendente su ciascun oculare, che ne sconsiglia l’uso per soggetti in rapido movimento.
Per il resto, è il classico binocolo angolato di grande diametro: un vero top di gamma che può diventare, a tutti gli effetti, lo strumento definitivo per l’appassionato di osservazioni “a 360 gradi”.

 PREZZO E GARANZIA

Attualmente, il prezzo dell’Oberwerk 100XL Tactical Edition si attesta intorno ai 3200 euro con la classica garanzia europea.
Ringrazio di cuore Pietro Romagnoni di RpOptix per avermi fornito l’esemplare oggetto di questo test e per la consueta disponibilità. Lo stesso dicasi di Kevin Busarow che mi ha fornito molte informazioni sulla nuova serie Tactical Edition

 RINGRAZIAMENTI

Un sincero ringraziamento anche a tutti voi lettori e spettatori di Binomania per il continuo supporto e per la passione con cui seguite ogni nuova recensione.
Il confronto con la community resta, come sempre, una parte essenziale del mio lavoro di divulgazione.

 DISCLAIMER

Binomania non è un negozio!
Nel mio sito web troverete solo recensioni imparziali di prodotti ottico-sportivi, fotografici e astronomici.
Le mie valutazioni sono frutto esclusivo dell’esperienza sul campo e le aziende firmano un clausola dove sono libero di citare le mie impressioni personali senza alcuna forzatura che esula da eventuali banner pubblicitari presenti sul sito. Per ulteriori informazioni, eventuali aggiornamenti di prezzo o novità sui prodotti Oberwerk, vi invito a consultare direttamente il sito ufficiale del produttore o quello di RPOptix

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