Oberwerk 20×70 ED ULTRA – Il binocolo che mi ha fatto innamorare nuovamente dei “70 mm”. Ecco perchè!

PREMESSA

Dopo aver recensito i binocoli con prismi di PORRO della serie SE ED, ho avuto il piacere di testare un esemplare del binocolo 20×70 ED ULTRA nel mese di ottobre, grazie alla collaborazione di www.oberwerk.eu e www.oberwerk.com. Come suggerisce il titolo di questa recensione, questo nuovo modello mi ha fatto riscoprire la passione per i binocoli con obiettivi da 70 mm, che ho sempre apprezzato ma mai adorato. Questo binocolo ha un prezzo di €629,00 ed è coperto da una garanzia di tre anni.

Ho avuto l’opportunità di utilizzarlo sia per osservazioni naturalistiche che astronomiche. Nell’articolo e nel video allegati, potrete esaminare le specifiche tecniche del binocolo e scoprire le mie impressioni dirette sul campo.

 

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

Modello

Oberwerk 20×70 ED ULTRA

Ingrandimento

20x

Obiettivi (mm)

70

Pupilla di uscita (mm)

3.5

Estrazione pupillare (mm)

12

Distanza minima di messa a fuoco (m)

15

Campo reale di vista (°)

3,5°

Campo apparente (°)

70°

Trasmissione di Luce

N.D

Distanza inter-pupillare (mm)

 57-75

Regolazione delle diottrie

N.D.

Composizione scafo ottico

N.D

Tipo di Prisma

Prismi di Porro

Impermeabilizzazione  

Sì , con azoto

Dimensioni (cm)

28x21x10 cm

Peso (g)

2380

Prezzo (Euro Iva Inclusa – Oberwerk.eu)

629

Sito Ufficiale

www.oberwerk.euwww.oberwerk.com

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Il binocolo Oberwerk 20×70 ED ULTRA viene fornito in una scatola ben protetta da una robusta valigia metallica. All’interno, sono inclusi i tappi per coprire gli obiettivi e gli oculari, una staffa a forma di “L” per il montaggio su piastre fotografiche, una tracolla, un piccolo panno per la pulizia e un manuale per un rapido utilizzo.

FIG.1 – La dotazione di serie è decisamente completa, valigetta metallica compresa

 

ACCESSORI OPZIONALI

Il sito ufficiale americano consiglia i seguenti treppiede:
Oberwerk 2000 monopod
Oberwerk 3000 tripod
Oberwerk 4000 tripod

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MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

Il binocolo presenta la classica forma a “prismi di Porro” ed è costruito con uno scafo in lega di magnesio, il quale è accuratamente protetto da un’armatura di gomma grigia, con dettagli in nero e rosso, oltre a coperture per gli obiettivi che lo rendono impermeabile.

L’azienda ne dichiara la impermeabilizzazione e il riempimento in azoto ma non so il grado di protezione specifico. L’armatura è caratterizzata da una superficie zigrinata sui lati che migliora la presa durante l’uso. È possibile montarlo su un cavalletto fotografico grazie alla filettatura apposita, ma ci sono anche due sedi metalliche per l’aggancio della tracolla. Secondo le mie misurazioni con una bilancia elettronica (senza tappi e tracolla), il peso del binocolo è di circa 2350 grammi, con dimensioni di 28x21x10 cm.

 

 

Modello

Peso

Dimensioni  

Oberwerk 20×70 ED ULTRA 2350 g 28x21x10 cm

 

Essendo un binocolo di derivazione militare, la messa a fuoco è singola su ciascun oculare per garantire una migliore impermeabilizzazione. La rotazione degli oculari è agevolata da due fasce zigrinate poste sopra il barilotto. È importante notare che l’esemplare in mio possesso aveva queste fasce non incollate, il che a volte provocava spostamenti durante la regolazione. Non sono sicuro se sia una caratteristica voluta dal produttore o una svista di assemblaggio. In ogni caso, è possibile risolvere facilmente la questione applicando due gocce di colla specifica, ripristinando così la perfetta funzionalità.

La distanza minima che ho misurato per la messa a fuoco è di circa 14 metri, da questa distanza ho dovuto ruotare gli oculari in senso antiorario e compiere un giro completo per raggiungere l’infinito.

FIG.2 – Il binocolo è dotato della possibile di correggere il fuoco su ogni oculare

 

Modello

Distanza minima di messa a fuoco

Senso di rotazione

Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima

Oberwerk 20×70 ED ULTRA

14.8 metri

anti-orario

Poco meno di un giro completo

 

OTTICA

Obiettivi

Ho voluto verificare personalmente  la composizione dei vetri utilizzati perchè nulla è dichiarato sul sito ufficiale, quindi ho contattato Kevin Busarow, il proprietario di Oberwerk in Ohio. Kevin ha confermato che, in linea con la serie SE ED, il binocolo Oberwerk 20×70 ED ULTRA fa uso di vetri K-61 ED, con un indice di ABBE pari a 81.6, un valore molto simile al vetro FPL-51. Questo è un elemento chiave, poiché a 20x la nitidezza e il contrasto si presentano in modo estremamente soddisfacente, come avrete modo di notare nel paragrafo successivo, che tratterà specificamente la gestione dell’aberrazione cromatica.

Vale la pena ricordare, soprattutto per coloro meno esperti, che i vetri a bassa dispersione sono progettati per minimizzare l’aberrazione cromatica. Questo fenomeno ottico si verifica quando la luce bianca viene dispersa in diversi spettri cromatici mentre attraversa una lente, il che può portare a una perdita di nitidezza e contrasto nelle immagini osservate. L’aberrazione cromatica deriva dal fatto che i diversi colori della luce hanno lunghezze d’onda leggermente diverse e vengono focalizzati in punti variabili quando attraversano una lente. Negli strumenti ottici come telescopi e binocoli, l’aberrazione cromatica può manifestarsi come una sfocatura colorata intorno ai bordi degli oggetti osservati, noto come “alone spurio”.

I vetri a bassa dispersione (ED) sono realizzati con materiali speciali che hanno un indice di rifrazione variabile in base alla lunghezza d’onda, il che consente di ridurre notevolmente l’effetto dell’aberrazione cromatica. Grazie a questa caratteristica, i vetri ED sono in grado di focalizzare i diversi colori della luce in un unico punto di messa a fuoco.

FIG.3 – Un primo piano sugli obiettivi in vetro ED (Extra low Dispersion)

 

 

Oculari

Gli oculari forniti con il binocolo coprono un ampio campo di 3.5 gradi, il che, utilizzando la formula classica (ingrandimento x campo reale), si traduce in un notevole campo apparente di 70 gradi. Questo significa che le immagini offerte sono spaziose e non presentano l’effetto noto come “buco della serratura,” che può essere riscontrato nei binocoli con campi apparenti inferiori a 60°. È giusto definire questo binocolo come grandangolare.

I paraluce in gomma sono estremamente morbidi e possono essere facilmente ribassati per migliorare la visione per chi indossa gli occhiali.  Ho effettuato una misurazione con un righello e un calibro digitale sulla parte centrale della lente di campo, la quale dista circa 11 mm dal bordo sollevato del paraluce. Pertanto, consiglio ai portatori di occhiali di verificare la comodità visiva.

Il diametro della lente di campo è di circa 25 mm, mentre la distanza interpupillare misurata su questo esemplare varia tra 57 e 79 mm. A una distanza interpupillare di 66 mm, la distanza tra gli oculari è di circa 18.5 mm. Personalmente, ho trovato questo binocolo comodo da utilizzare.

 

 

Modello

Diametro lente di campo

Diametro barilotto

Distanza tra gli oculari con una distanza di 66 mm

Oberwerk 20×70 ED ULTRA

25 mm 50 mm  18.5 mm

 

 

Prismi

Alcuni binocoli con prismi a tetto mostrano evidenti riflessi intorno alla pupilla di uscita. Tuttavia, posso affermare con certezza che il binocolo 20×70 a prismi di Porro della Oberwerk è ben corretto in questo aspetto. Inoltre, le pupille di uscita sono circolari e, a prima vista, presentano una minima caduta di luce ai bordi, che personalmente ritengo trascurabile. È importante sottolineare che i prismi utilizzati in questo binocolo sono di tipo PORRO e composti da vetro BAK-4, il che contribuisce notevolmente alla qualità dell’immagine.

FIG.4 – In questa immagine si vede chiaramente la pupilla di uscita e la quasi totale assenza di riflessi

 

Trattamento anti-riflesso

Ho confrontato il binocolo Oberwerk 20×70 ED ULTRA con il mio costosissimo Docter Aspectem ED 40×80, che purtroppo è ormai fuori produzione. Sebbene a prima vista sia evidente un trattamento superiore sul Docter, le differenze non sono così eclatanti come ci si potrebbe aspettare. Questo dimostra quanto, negli ultimi anni, i rivestimenti siano migliorati anche nella fascia media. Il trattamento multistrato dei binocoli presenta una sfumatura verde-violacea e in entrambi gli obiettivi non ho notato alcun difetto.

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE DA FARE

 

Aberrazione cromatica al centro del campo

Ho avuto il privilegio di utilizzare questo binocolo anche durante le giornate piovose, con un cielo grigio ma una luce intensa. Questa combinazione di condizioni può mettere alla prova persino i binocoli di fascia alta, rivelando l’aberrazione cromatica. Se lo confronto, ad esempio, con il Fujinon 16×70, che ha un prezzo notevolmente più alto, posso confermare che  le  ottiche ED dell’Oberwerk 20×70  svolgono un lavoro eccellente nella soppressione dell’aberrazione cromatica. Questa aberrazione è presente solo in modo minimo quando si osservano soggetti scuri su uno sfondo chiaro nelle condizioni peggiori. In condizioni di illuminazione normali, è praticamente assente.

Cromatismo laterale

L’aberrazione cromatica laterale, al contrario, comincia a diventare evidente a circa il 50% del campo visivo man mano che ci si avvicina ai bordi, ma è soprattutto pronunciata nelle condizioni precedentemente menzionate.

Curvatura di campo

Nell’uso diurno, osservando dettagli situati a 600 metri, anche verso l’80% dal centro del campo visivo (dove 0 rappresenta il centro e 100% il bordo), la visibilità dei dettagli rimane soddisfacente, ma non si può classificare come un binocolo con campo totalmente piatto.

Distorsione angolare

Si nota una leggera distorsione angolare a cuscinetto a partire da circa il 70% dal centro del campo, il che rende questo binocolo particolarmente adatto per il panning. Suggerisco ai lettori meno esperti di consultare il glossario di Binomania, nella sezione relativa all’effetto palla rotolante.

Altre aberrazioni

Nell’osservazione astronomica, come è comprensibile, la coma e l’astigmatismo ai bordi del campo visivo possono diventare più evidenti rispetto alle osservazioni diurne. Ho notato che soprattutto con stelle molto luminose si manifesta un certo grado di coma e astigmatismo verso l’80% del campo. Tuttavia, ciò che mi ha sorpreso è che l’esemplare che ho testato offre un’eccellente puntiformità stellare, migliore rispetto ai classici e più economici binocoli 20×80 acromatici.

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Dalle mie analisi utilizzando la USAF CHART, ho ottenuto risultati simili a quelli riscontrati in spotting scope da 85 mm con lo stesso ingrandimento. Questo conferma una volta di più i vantaggi dell’osservazione binoculare. Ho potuto percepire chiaramente e con facilità fino alla “riga 2”  in tutte le condizioni di osservazione in cui ho condotto il test. Per quanto riguarda l’aberrazione cromatica, si osserva un leggero residuo cromatico tra le righe nere e le zone bianche, soprattutto nelle righe più ampie presenti sulla USAF CHART.

FIG.5 – Il risultato del test con la USAF CHART

PROVA SUL CAMPO

Birdwatching

Come è ben noto, un binocolo con messa a fuoco singola su ogni oculare non è la scelta ideale per la pratica del birdwatching, a causa dei limiti relativi all’inseguimento di soggetti in rapido movimento. inoltre c’è da considerare la distanza minima di messa a fuoco piu’ elevata rispetto a un classico binocolo o spotting scope da birdwatching. Tuttavia, ho trovato molto apprezzabile l’Oberwerk 20×70 ED ULTRA nell’osservazione dell’avifauna a distanze medie, dove non era necessario continuamente regolare la messa a fuoco. Tra i suoi vantaggi, posso citare il comfort dell’osservazione che è sicuramente superiore a quella ottenuta con un occhio solo attraverso uno spotting scope. Le ottiche ED, sebbene non raggiungano il livello di correzione ottica degli spottingscope da 2000-3000 euro, offrono comunque un’ottima resa e sono molto soddisfacenti anche per gli appassionati più esigenti. Mi pare sia un binocolo perfetto per le lunghe giornate di censimento o per chi ama osservare i rapaci a lunga distanza.

FIG.6 – Ho apprezzato il binocolo Oberwerk 20×70 ED ULTRA nella osservazione dei rapaci

Osservazione del paesaggio

Ritengo che, tutto sommato, uno dei campi in cui questo binocolo eccelle sia l’osservazione del paesaggio: offre una notevole correzione ottica, regala immagini nitide e contrastate, e la messa a fuoco singola consente di regolare con grande precisione entrambi gli oculari. Inoltre, è sorprendentemente compatto rispetto a un binocolo 20×80 della stessa qualità e, soprattutto, rispetto a un binocolo angolato. Il campo apparente è eccellente, e anche la resa ai bordi del campo visivo nelle osservazioni diurne è soddisfacente, in parte grazie alla compensazione visiva di ciascun osservatore. Naturalmente, in questo caso è necessario l’uso di un cavalletto. Si tratta di un formato davvero interessante, con un ottimo equilibrio tra ingrandimento, diametro e lenti ED. La percezione dei dettagli è paragonabile a quella ottenibile con uno spotting scope o un telescopio terrestre da 70-75 mm di diametro a un ingrandimento di circa 25-28X.

Osservazione astronomica

Dove ho davvero apprezzato questo binocolo è stato nell’osservazione astronomica, e ciò per diversi motivi. La mia esperienza con binocoli da 70 mm deriva dall’utilizzo per anni di un Fujinon 16×70, da qualche rapida osservazione con un Nikon 18×70 e da esperienze con binocoli angolati di dimensioni simili. Tra i vari binocoli provati in questa fascia di prezzo, ho trovato il formato 20×70 particolarmente “geniale” per le seguenti ragioni:

  1. Ha una pupilla di uscita adeguata per osservare i cieli notturni in zone con moderata inquinamento luminoso.

  2. L’ingrandimento di 20x consente di vedere più dettagli sulla Luna rispetto a 16x e 18x, e offre la possibilità di iniziare ad esplorare ammassi stellari e stelle doppie “papabili” con maggior profitto del classico 15-16×70.

  3. L’ottica ED offre immagini nitide e contrastate della Luna, con un residuo cromatico minimo persino ai bordi del campo visivo.

  4. Il diametro è sufficiente per osservare molti oggetti del cielo profondo, anche in aree con moderato inquinamento luminoso.

  5. Non richiede montature costose ed è ideale per essere utilizzato con un piccolo pantografo e una sedia a sdraio

  6. Il campo apparente è ampio
  7. Almeno in questo esemplare, le stelle al centro erano molto puntiformi, simili a quelle viste attraverso un rifrattore.

  8. Il costo è eccezionale se considerato in rapporto alle prestazioni offerte.

A 20x, si possono osservare splendidamente le Pleiadi, ma anche tutti gli ammassi stellari in Auriga. Il Doppio Ammasso di Perseo si staglia nitidamente su uno sfondo di cielo molto scuro, con stelle nettamente puntiformi e dai colori ben definiti. Ho aspettato con impazienza il sorgere di Orione per ammirare la Nebulosa M42 e M78, ottenendo maggiore soddisfazione rispetto a un binocolo 20×80 economico che uso come punto di riferimento. L’immagine di M42 era nettamente più luminosa, nitida e contrastata nell’Oberwerk. Giove mostrava due bande ben evidenti con pochissimo alone residuo lungo i bordi, mentre sulla Luna ho potuto contare decine e decine di crateri. Vorrei ribadire quanto sia rapido da utilizzare e nettamente più potente di un classico 15x, creando una distinzione simile a quella osservata a livello astronomico tra un 7×50 e un 12×50.

FIG.7 – Quando si punta verso il cielo le prestazioni non deludono, anzi!

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Eccellente rapporto prezzo/prestazioni
  • Utilizzo di obiettivi dotati di vetro  FK-61 ED
  • Immagini stellari molto puntiformi al centro del campo
  • Buona correzione dell’aberrazione cromatica
  • Nitido e contrastato
  • Formato perfetto per le osservazioni astronomiche anche sotto cieli medio inquinati
  • Campo di vista  ampio 
  • Non richiede montature molto costose
  • Robusto e impermeabilizzato

 

 

Difetti

  • Non ha un campo totalmente corretto sino al bordo per l’uso astronomico
  • Nel mio esemplare la gomma zigrinata nei pressi degli oculari si spostava durante la messa a fuoco, necessita di qualche goccia di colla o di essere fissato con nastro biadesivo.
  • I portatori di occhiali dovrebbero verificare il confort e il campo inquadrato prima dell’acquisto perché la estrazione pupillare non è molto elevata

 

I

FIG.8 – E’ un ottimo binocolo, compatto, leggero e con ottiche realmente “ED”

IN SINTESI

 

Devo costatare che i binocoli ideati da Kevin Busarow e dal suo staff sono sempre perfettamente allineati alle esigenze degli appassionati, specialmente degli astrofili. Anche in questo caso, ho potuto osservare un binocolo con prestazioni estremamente interessanti, dotato di ottiche ED e un rapporto ingrandimento-diametro ideale per un utilizzo agevole persino sotto cieli sub-urbani. È altrettanto valido per l’osservazione paesaggistica, il tutto ad un costo paragonabile a un binocolo con prismi a tetto da 8×42 di qualità medio-bassa. Cosa si potrebbe desiderare di più? Forse i portatori di occhiali avrebbero gradito una maggiore estrazione pupillare.

 

PREZZO E GARANZIA

L’Oberwerk 20×70 ED ULTRA costa €629,00 

RINGRAZIAMENTI


Ringrazio Kevin Busarow di Oberwerk.com per le preziose informazioni fornite e Pietro Romagnoni di Oberwerk.eu,.

 

FIG.9 – Ricordatevi questa sigla, perchè i nuovi binocoli con prismi di PORRO Oberwerk sono veramente molto performanti

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale  di  Oberwerk.com cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!