PREMESSA
Chi è solito leggere i miei articoli o vedere i video pubblicati sul canale YouTube sa che sono un astrofilo di vecchia data, un po’ nostalgico, e che ama sostanzialmente osservare e non fotografare. Per questo motivo, ormai da molti anni ho abbandonato l’astrofotografia per dedicarmi ad altre attività, preferendo utilizzare i miei telescopi per l’osservazione diretta degli oggetti celesti, in particolare della Luna e dei pianeti.
Ciò nonostante, sono sempre pronto a comprendere e sperimentare nuove vie. Per questo motivo, qualche mese fa ho accolto con piacere la proposta da parte di ArteSky di utilizzare per un po’ di tempo il telescopio smart SEESTAR S50, nella versione “All in One”.
Attualmente questo piccolo ma interessante gioiellino costa 690 €, comprensivo di alcuni accessori che vi presentero’ tra poco. All’interno di questo articolo potrete leggere le caratteristiche tecniche, i pregi, i difetti e le mie impressioni pratiche, scaturite da alcune sessioni “fotografiche” effettuate semplicemente dal giardino di casa — spesso anche con i faretti dei vicini accesi.
Nella videorecensione potrete anche vedere parte dei risultati ottenuti durante le prove pratiche sul campo. Per questa prova mi sono anche avvalso della collaborazione di Ivano Bova, un astrofilo molto esperto di astrofotografia, che gentilmente mi ha fornito alcune immagini ottenute con tempi di posa compresi tra i venti e i settanta minuti tramite il SEESTAR S50.
LA STORIA DI SEESTAR
SEESTAR è un sotto marchio della nota azienda astronomica ZWO, fondata nel 2011. Lo scopo primario dell’azienda era la creazione di fotocamere astronomiche planetarie. Gli astrofili conosceranno senz’altro la prima fotocamera per immagini proprietaria con sensore CMOS: la ASI 130MM.
Il nuovo marchio è stato creato nella primavera del 2023. La mission di questa nuova branca aziendale è quella di rendere accessibile a tutti la passione per l’astronomia, tramite soluzioni smart e innovative.
La serie SEESTAR — sebbene alcune foto del primo prototipo siano apparse già nel dicembre del 2022 — è nata ufficialmente il 13 aprile 2023. Il 1º novembre 2024 è stato presentato il SEESTAR S30, un piccolo telescopio intelligente e compatto che pesa circa 1,7 kg. Dotato di un doppio grandangolo e di obiettivi, è in grado di creare mosaici avanzati e ridurre il rumore tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Molto si vocifera sull’arrivo di un nuovo SEESTAR S70, ma è ancora presto per parlarne.
ACCESSORI IN DOTAZIONE E ACQUISTABILI SEPARATAMENTE
Attualmente ArteSky propone due kit: quello che ho recensito, definito come “All in One”, comprende — oltre al SEESTAR S50 — un piccolo treppiede in fibra di carbonio, un cavetto USB di tipo C, una custodia, un filtro solare e una guida rapida.
Ricordo ai lettori che è possibile visionare l’unboxing di questo prodotto sul mio canale YouTube.
È inoltre disponibile un altro kit che include alcuni accessori specificamente prodotti da ArteSky. Oltre al classico sistema “All in One”, troverete:
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un tappo di chiusura V2 per SEESTAR,
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un filtro Bahtinov,
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e un portafiltro da 2 pollici.
In questo caso, il prezzo sale a 723 euro, anche se attualmente, nel mese di maggio, è proposto da ArteSky a 705 euro, che reputo senz’altro un prezzo conveniente, in quanto si tratta di accessori indispensabili che ho avuto il piacere di utilizzare.
Tra gli altri accessori disponibili — che vi consiglio vivamente — c’è la base di livellamento per treppiedi, compatibile sia con SEESTAR S30 che S50, dal costo di 39 €. È dotata di un sistema di microregolazioni con tre bolle, che consente un perfetto allineamento.
Inoltre, vi consiglierei, qualora osservaste da postazioni affette da inquinamento luminoso, anche il paraluce lungo, dal costo di 15 €.
Tra le novità recentemente rilasciate ci sono:
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il paraluce in alluminio con filetto M62 per filtri da 2 pollici,
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oppure un robusto tappo in alluminio per ZWO SEESTAR S50, al prezzo di 20 €.
All’atto pratico, come vedete, seppur sia un prodotto relativamente recente, esistono già innumerevoli accessori. Io ne ho testati alcuni sul campo, apprezzando molto la base di livellamento e il paraluce.
ArteSky, inoltre, propone molti altri prodotti da abbinare a questo piccolo telescopio smart, tra cui:
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un adattatore,
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un tappo di chiusura più economico,
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un cassetto portafiltri con paraluce,
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una livella a bolla,
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una maschera per spike (per generare il classico effetto “stella”),
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e un piccolo cercatore.
Vi invito fortemente a visitare il sito di ArteSky per avere una panoramica più completa e informazioni dettagliate sulla accessoristica disponibile.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Da un punto di vista estetico, se siete amanti dei rifrattori o di qualsivoglia schema ottico — e amate anche ammirarli nel salotto di casa, magari dopo aver combattuto con la vostra consorte per avere anche voi il vostro oggetto di “arredamento astronomico” — vi anticipo che il piccolo SEESTAR S50 è semplicemente una sorta di cubotto un po’ allungato, composto in policarbonato.
Il design è alquanto semplice, integrato a una forcella monobraccio. Non esiste un tappo di protezione per l’obiettivo (di cui vi parlerò fra breve), e la protezione avviene unicamente quando il tubo ottico, in fase di riposo, si richiude su sé stesso.
Alla base troviamo l’intero comparto elettronico, con una sede filettata da 3/8 che consente il collegamento sia al piccolo treppiede in carbonio fornito in dotazione, sia a treppiedi più grandi e robusti che magari possedete già.

La mia bilancia elettronica ha rilevato un peso di 2.450 g, comprensivi del filtro solare, a cui si devono aggiungere altri 640 g per il treppiede in carbonio. Il peso complessivo, quindi, non si discosta dai 3 kg dichiarati.
Non ci sono particolari fronzoli estetici: è stato ampiamente utilizzato il policarbonato, e l’intero telescopio è di colore nero. L’unico elemento grafico bianco che si evidenzia come contrasto è il logo SEESTAR posto alla base della struttura.
Sulla parte esterna della forcella è presente:
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un pulsante per l’attivazione del telescopio,
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quattro LED che indicano lo stato di carica e il caricamento del sistema,
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e un’altoparlante integrato che consente al telescopio di “dialogare” con l’utente, fornendo informazioni riguardo l’attivazione, gli aggiornamenti e altri messaggi vocali.
OTTICA
Da un punto di vista ottico, il SEESTAR S50 è composto da un tripletto apocromatico di alta qualità, con una lunghezza focale di 250 mm, un’apertura di 50 mm e un rapporto focale pari a f/5.
Il pregio principale, direi, è che il treno ottico adottato è davvero notevole rispetto al prezzo di acquisto. Ovviamente, con una focale di 250 mm, non può fornire inquadrature ultra grandangolari, ma questo è del tutto coerente con la sua natura e il suo utilizzo previsto.
Come anticipato, l’obiettivo non è protetto da un tappo, ma esistono diversi accessori acquistabili separatamente per evitare che la polvere vi si accumuli eccessivamente.
Essendo un prodotto che fornisce immagini esclusivamente tramite trasmissione dei dati su smartphone o tablet e non “all’oculare”, non è possibile per me compiere una vera e propria recensione della qualità ottica nel senso tradizionale. Mi limiterò quindi, nelle sezioni specifiche, a parlarvi delle prestazioni che è possibile ottenere attraverso il sistema di ripresa fotografica.

MONTATURA
Il SEESTAR S50 è dotato di una vera e propria montatura altazimutale, che consente di trovare e inseguire automaticamente gli oggetti nel cielo notturno che desiderate fotografare. Durante il giorno, è anche in grado di inquadrare il Sole.
La particolarità di questa montatura — e lo sottolineo per i neofiti — è che, seppur altazimutale, simula i movimenti equatoriali, permettendo così al telescopio di continuare a puntare l’oggetto inquadrato e mantenerlo centrato durante lunghe esposizioni fotografiche.
È fondamentale livellare accuratamente il treppiede e assicurarsi che lo smartphone si trovi nei limiti della ricezione. Personalmente, ho sempre tenuto il telefono vicino al telescopio per sicurezza.
Ricordo agli astrofili “vecchia scuola” come me che non è necessario allinearlo alla Stella Polare o effettuare un classico allineamento a due o tre stelle. La montatura utilizza infatti il plate solving, una modalità che analizza il cielo inquadrato per comprendere automaticamente dove si trova e dove deve puntare.
Sarà quindi sufficiente:
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mettere in bolla treppiede e montatura,
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abilitare il GPS sullo smartphone,
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e disporre di un cielo almeno moderatamente buio, in modo che il sistema possa identificare correttamente le stelle e orientarsi.
TREPPIEDE
Il piccolo treppiede in carbonio fornito in dotazione potrebbe fare gola anche a fotografi o videomaker: è molto leggero e robusto.
Le gambe estensibili variano da 275 mm a circa 360 mm, suddivise in due sezioni, e sono dotate di un pratico sistema di bloccaggio a collare.
Sulla parte superiore è presente:
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una bolla di livellamento,
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e una filettatura da 3/8 di pollice per il montaggio del telescopio.
Sulla parte inferiore delle gambe troviamo tre piedini in gomma, molto utili per ridurre le vibrazioni su pavimentazioni solide. Personalmente, credo che avrebbero potuto essere sostituiti (o affiancati) da tre piccoli puntali in metallo, come si fa spesso nella fotografia professionale, per una maggiore stabilità anche su terreni naturali.
Inoltre, per proteggere le mani dal freddo durante l’uso invernale, la parte superiore di ciascuna gamba è rivestita da una fascia in gomma.

SENSORE
Essendo una stazione smart per la fotografia astronomica, il SEESTAR S50 integra un sensore ben noto agli astrofili: l’IMX462.
Questo sensore è in grado di acquisire immagini con una risoluzione di 1920 x 1080 pixel, ovvero in formato Full HD. Per essere precisi, si tratta di 1936 x 1096 pixel, con una dimensione di pixel pari a 2,9 micrometri.
Il campo inquadrato permette di riprendere l’intero disco della Luna o del Sole con ottima definizione.
L’azienda dichiara un campo visivo di 1,29° x 0,573°. Anche se non si tratta di un campo ultra-grandangolare, è comunque ideale per la ripresa di numerosi oggetti del cielo profondo, come:
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galassie,
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nebulose,
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e ammassi stellari.
Fig.4 – Tre immagini non elaborate che ho ottenuto dal giardino di casa con pochi secondi di esposizione
FILTRI INTEGRATI
Il SEESTAR S50 è equipaggiato con filtri integrati che migliorano significativamente la resa nelle sessioni di astrofotografia. Tra questi spicca un filtro a doppia banda, pensato per ridurre l’inquinamento luminoso e permettere l’ottenimento di immagini spettacolari anche dal giardino di casa, soprattutto su nebulose a emissione come la celebre M42 o i resti di supernova.
L’attivazione di questo filtro avviene direttamente tramite l’applicazione, di cui parlerò più avanti.
Nello specifico, il SEESTAR S50 utilizza un filtro anti-inquinamento luminoso a doppia banda, attivabile e disattivabile a piacimento.
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Con il filtro disattivato, la luce proveniente dalle stelle raggiunge direttamente il sensore IMX462, passando solo attraverso un filtro IR-cut.
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Con il filtro attivato, invece, vengono lasciate passare solo specifiche lunghezze d’onda a banda stretta, efficaci per ridurre il disturbo luminoso delle aree urbane e suburbane.
Per gli oggetti a banda larga, come ammassi aperti e stelle brillanti, è possibile disattivare il filtro anti-inquinamento. Sebbene sia sempre auspicabile un cielo buio, sono comunque riuscito a ottenere buone immagini delle Pleiadi anche dal mio giardino.
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Un altro elemento interessante è la funzione automatica di “dark frame”, che consente al sistema di correggere i difetti di lettura del sensore, eliminando il rumore termico e generando immagini più pulite. Il tutto avviene in background, senza intervento dell’utente.
L’unico filtro fisico da installare manualmente è il filtro a luce bianca, che si incastra perfettamente sull’obiettivo del SEESTAR S50. Grazie ad esso è possibile realizzare brevi filmati o fotografie dettagliate del Sole, catturando facilmente fenomeni come le macchie solari.
MEMORIA INTEGRATA
Il SEESTAR S50 dispone di una memoria interna da 64 GB.
Una piccola parte è riservata al sistema operativo e al software di gestione, mentre la restante memoria viene utilizzata per salvare i file video e fotografici grezzi, in particolare quelli della Luna e del Sole.
È possibile salvare singoli file (foto e video) e poi trasferirli al proprio computer tramite il cavo USB-C fornito in dotazione.
In alternativa, si può accedere ai contenuti anche tramite rete locale: se il SEESTAR è connesso alla rete Wi-Fi domestica, è possibile esplorare la memoria interna da un qualsiasi PC della rete, accedendo alla cartella /seestar
.
I file video solari e lunari vengono salvati in formato AVI, mentre per chi lavora con software come Adobe Photoshop, sarà utile convertire i file in formato TIFF per una post-produzione più avanzata. Per farlo, esistono software gratuiti come DeepSkyStacker, facilmente reperibili online.
Infine, per chi lo desidera, è possibile sincronizzare le immagini anche tramite la cartella “My Works Folder”, utile per tenere traccia dei contenuti archiviati.
SISTEMA ANTICONDENSA
Un’altra funzione molto utile integrata nel SEESTAR S50 è il riscaldatore anticondensa, che può essere attivato facilmente tramite l’app.
Questo sistema evita la formazione di condensa sull’obiettivo, una problematica comune nelle notti umide o fredde, migliorando così la qualità delle immagini.
Oltre a mantenere la lente frontale asciutta, diminuisce pero’ la durata della batteria.
BATTERIA
Il SEESTAR S50 è dotato di una batteria integrata da 6000 mAh, dichiarata per un’autonomia massima di circa 6 ore con una singola carica. Tuttavia, la durata reale può variare sensibilmente in base a diversi fattori, tra cui:
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L’attivazione del riscaldatore anticondensa
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Le temperature ambientali, specialmente se inferiori allo zero
Durante le notti più fredde, sono riuscito comunque a utilizzarlo per oltre 4 ore complessive in due serate consecutive, un risultato più che soddisfacente. Per prolungare ulteriormente l’utilizzo, è possibile alimentare il SEESTAR S50 con un comune power bank USB, anche durante il funzionamento. Personalmente ho usato il mio affidabile Celestron Elements, senza alcun problema.
INTERAZIONE CON L’APPLICAZIONE
Il SEESTAR S50 si connette ai dispositivi mobili senza la necessità di copertura cellulare, grazie alla compatibilità con reti Wi-Fi a 5GHz e 2.4GHz, nonché tramite Bluetooth 5.0. L’applicazione SEESTAR, disponibile per sistemi iOS e Android, presenta un’interfaccia intuitiva e completa, progettata per offrire un’esperienza d’uso fluida e accessibile anche ai meno esperti.

Tra le funzionalità principali dell’app si trovano una mappa stellare interattiva (Sky Atlas), un database aggiornato di oggetti celesti con suggerimenti automatici in base alle condizioni della serata, e un pannello informativo che mostra dati utili come l’orario di alba e tramonto e la fase lunare corrente. Sono inoltre disponibili impostazioni per il controllo completo del SEESTAR S50, tra cui la regolazione della messa a fuoco (sia automatica che manuale), la visualizzazione del livello della batteria e le opzioni di stacking per le immagini astronomiche.
Il processo di installazione è semplice e guidato. Dopo aver scaricato l’app da App Store o Google Play, è sufficiente tenere premuto il pulsante di accensione del SEESTAR per due secondi. A quel punto, compare una schermata di connessione sullo smartphone. In caso di primo utilizzo, l’applicazione guida automaticamente alla sincronizzazione del dispositivo, inclusa la verifica e l’eventuale aggiornamento del firmware. Per completare il collegamento, è necessario selezionare la rete Wi-Fi creata dal telescopio, identificata dal numero di serie del dispositivo (S50_serial-number).
Una volta connesso, il sistema è pronto per essere utilizzato. È tutto molto user-friendly, anche per chi non ha mai usato un telescopio smart.

MODALITÀ DI RIPRESA
Il SEESTAR S50 offre quattro modalità di ripresa principali, selezionabili tramite app:
Modalità solare
Permette di osservare e riprendere il Sole in luce bianca, evidenziando macchie solari e altri dettagli.
Attenzione: utilizzare esclusivamente con il filtro solare in dotazione, pena danni irreparabili al sensore!
La prima volta ho avuto qualche difficoltà nel centrare il Sole, ma ho risolto spostando manualmente l’obiettivo finché non è apparso nel campo visivo. Una volta compreso il meccanismo, l’allineamento è molto veloce.
Modalità lunare
Con la sua focale di 250 mm, il SEESTAR consente di inquadrare l’intero disco lunare. I video vengono salvati in formato AVI, e possono essere poi “stackati” con software di elaborazione per selezionare i frame meno disturbati dalla turbolenza atmosferica.
Perfetta per riprendere le fasi lunari, la Luna piena o le eclissi.
Modalità terrestre
Consente di utilizzare il SEESTAR come una fotocamera da osservazione naturalistica. È ideale, ad esempio, per:
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Riprendere paesaggi
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Osservare animali selvatici (caprioli, volatili) mantenendosi a distanza
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Posizionarlo davanti a una mangiatoia e osservare uccellini come cinciallegre, pettirossi, cince mora
Ovviamente la qualità dipenderà anche dalla distanza e dal segnale tra dispositivo e smartphone.
Modalità stellare
La più affascinante. Basta premere “REGISTRA” e il SEESTAR inizierà ad acquisire e sovrapporre le immagini in tempo reale. Come avviene con alcune mirrorless (ad esempio la mia OM-1), si vedrà l’immagine migliorare progressivamente man mano che l’esposizione aumenta e i dettagli emergono direttamente nel display dello smartphone.
È una modalità perfetta per stupire amici e appassionati, mostrando in tempo reale la creazione di una fotografia astronomica.

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO
Come anticipato, ho avuto l’occasione di testare il SEESTAR S50 durante alcune sessioni osservative, sfruttando momenti liberi solitamente dedicati ai test di strumenti ottici, sia astronomici che naturalistici.
Prima attivazione e facilità d’uso
Una delle prime cose che ho voluto verificare è stata l’intuitività del sistema, quindi ho volutamente evitato di leggere il manuale prima del primo utilizzo. Risultato? Il SEESTAR S50 si è rivelato estremamente facile da configurare, alla portata di chiunque sia abituato a usare smartphone e app quotidianamente.
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Installazione dell’applicazione? Semplicissima.
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Connessione con il dispositivo? Immediata.
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Una volta attivato, l’app suggerisce in automatico gli oggetti celesti più interessanti da riprendere in base alla vostra posizione e orario.
Un unico consiglio: livellate con precisione il treppiede. Anche se quello in dotazione è discreto, consiglio di aggiungere un sistema di livellamento a tre bolle (come quello venduto da Artesky, circa 40€). Questo piccolo upgrade migliora notevolmente l’allineamento e la stabilità durante le sessioni, soprattutto quando il SEESTAR esegue inseguimenti prolungati per sommare decine di immagini.
Nota pratica: se siete in modalità Wi-Fi, evitate di allontanarvi oltre i 5-6 metri dal dispositivo, per non perdere la connessione.
COME FOTOGRAFA IL SEESTAR S50?
Uno degli aspetti più entusiasmanti del SEESTAR S50 è l’automatismo con cui gestisce l’intero processo di acquisizione delle immagini in modalità stellare. Il dispositivo è infatti in grado di puntare automaticamente l’oggetto celeste selezionato, seguirne il movimento, calibrare le immagini e applicare in modo automatico i dark frame, restituendo un’immagine finale già pronta per essere condivisa oppure ulteriormente elaborata. Durante il primo test che effettuai settimane or sono scelsi come soggetti di ripresa la Nebulosa di Orione (M42), i resti della supernova M1 e l’ammasso stellare delle Pleiadi, ottenendo risultati più che soddisfacenti in tutte le occasioni.
Anche con esposizioni brevi (es. 2 minuti a 10 secondi per frame), i risultati sono stati notevoli, considerando che le riprese sono state effettuate dal giardino di casa. In un secondo test ho aumentato il tempo di ripresa a 4 minuti, con risultati visibilmente migliori.
A titolo comparativo, ho incluso alcune stupende immagini realizzate da Ivano Bova, che ringrazio per la collaborazione eche mostrano tutto il potenziale del SEESTAR S50 se usato da un astrofotografo esperto, con pose che vanno da 30 minuti a oltre un’ora.
Tempi di esposizione e rotazione di campo
Per chi non ha familiarità: il SEESTAR utilizza una montatura altazimutale con software che simula un inseguimento equatoriale. Questo limita i tempi di posa massimi a circa 10 secondi, per evitare la rotazione di campo. Tuttavia, è possibile spingersi anche a 20 o 30 secondi, attivando nelle impostazioni avanzate la generazione automatica di nuovi dark frame.
Personalmente ho provato riprese a 30 secondi: buone, ma più soggette a scarto di frame e rumore. Dopo vari test, il bilanciamento ideale mi sembra restare intorno ai 10 secondi, anche per chi è alle prime armi.
GALLERY DI IVANO BOVA
Modalità mosaico
Un’altra funzione preziosa è la modalità mosaico, introdotta in un aggiornamento firmware recente. Dato il campo visivo relativamente ristretto del SEESTAR, questa modalità consente di:
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Riprendere oggetti più estesi
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Comporre immagini panoramiche del cielo
Si attiva facilmente tramite app, e consente di espandere il campo visivo fino a 4 volte rispetto alla ripresa standard. È anche possibile ruotare l’inquadratura per posizionare meglio l’oggetto nel fotogramma.
Va tenuto presente che i tempi complessivi per la ripresa aumentano sensibilmente, ma i risultati valgono l’attesa.
Mie impressioni
Da ex visualista con una Yashica FX a pellicola e inseguimento manuale, posso affermare che le prestazioni offerte dal SEESTAR S50 sono davvero sorprendenti. Sotto cieli moderatamente inquinati, permette riprese di qualità con zero complessità tecnica: niente stazionamento polare, niente autoguida, niente montature pesanti da trasportare.
Certo, esistono sistemi più avanzati e performanti, ma a costi e complessità decisamente superiori. Per l’astrofilo medio, per chi fa divulgazione, oppure per chi vuole iniziare senza frustrazioni, il SEESTAR S50 è uno strumento intelligente, portatile e completo.
A CHI SERVE E A CHI NO
L’introduzione sul mercato di un dispositivo All-in-One come il SEESTAR S50, in grado di fotografare il cielo senza richiedere alcuna esperienza pregressa in astrofotografia, rappresenta un’evoluzione simile a quella portata dalle biciclette a pedalata assistita nel mondo del ciclismo. Da un lato, resta chi sceglie di affidarsi all’attrezzatura tradizionale, trovando gratificazione proprio nel processo tecnico e nell’impegno richiesto. Dall’altro, emerge una nuova fascia di utenti che preferisce semplificare l’approccio, dedicando più tempo all’esplorazione e alla meraviglia, piuttosto che alla gestione degli strumenti. Il SEESTAR S50 incarna esattamente questo spirito: riduce le complessità dell’astrofotografia tradizionale, rendendola immediata e accessibile anche a chi parte da zero.
Il SEESTAR S50 rappresenta una proposta ideale per una vasta gamma di appassionati, ciascuno con esigenze e approcci diversi all’osservazione del cielo. Si rivela particolarmente adatto a chi si avvicina per la prima volta all’astrofotografia, offrendo una porta d’ingresso immediata e priva di ostacoli tecnici come montature equatoriali, software di stacking o camere raffreddate. Anche gli osservatori visuali, che preferiscono l’esperienza diretta del cielo attraverso strumenti classici, possono apprezzarne la capacità di immortalare facilmente una serata limpida con risultati concreti e condivisibili.
È uno strumento prezioso per chi svolge attività di divulgazione, ad esempio nelle scuole o con gruppi di appassionati: poter mostrare in tempo reale un oggetto celeste su uno smartphone o tablet può fare la differenza nell’efficacia del messaggio. Allo stesso tempo, l’S50 conquista anche chi ha una forte inclinazione tecnologica o semplicemente desidera esplorare un nuovo hobby con risultati soddisfacenti sin dalle prime prove. Non va poi sottovalutato l’aspetto ludico e sociale: può facilmente trasformarsi in un’attrazione serale per amici e familiari, offrendo visioni sorprendenti del cielo in pochi istanti.
D’altra parte, si rivolge meno a chi ha già maturato esperienza avanzata nel settore dell’astrofotografia. Chi utilizza strumentazione professionale, come camere ad alta risoluzione e montature di precisione, potrebbe trovarlo limitato, specialmente per quanto riguarda la resa dei dettagli su luna e sole visto la scarsa lunghezza focale. In queste situazioni, i compromessi imposti dalla sua compattezza e semplicità d’uso possono risultare troppo marcati.
Il vero valore del SEESTAR S50 non risiede nella competizione con sistemi complessi, quanto piuttosto nella sua capacità di rendere accessibile e gratificante l’esplorazione del cielo. Si presenta come uno strumento pensato per chi dispone di poco tempo, per chi non ha voglia di dedicarsi a lunghe configurazioni, o per chi cerca un’esperienza immediata e coinvolgente. In questo senso, il SEESTAR S50 riesce a occupare uno spazio unico, dove semplicità, tecnologia e stupore trovano un perfetto equilibrio.

PREGI E DIFETTI
Pregi
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Facilità d’uso e rapidità di configurazione: Il Seestar S50 è ideale per chi desidera iniziare con l’astrofotografia senza affrontare complesse configurazioni. L’app dedicata guida l’utente passo dopo passo, rendendo l’esperienza accessibile anche ai principianti.
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Compattezza e portabilità: Con un peso di circa 2,5 kg, il Seestar S50 è facilmente trasportabile, permettendo osservazioni sia dal proprio giardino che in luoghi con cieli più bui.
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Filtri integrati: Il filtro a doppia banda aiuta a ridurre l’inquinamento luminoso, migliorando la qualità delle immagini anche in ambienti urbani.
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Modalità mosaico: Questa funzione consente di catturare immagini di celesti estesi andando a risolvere il problema del ristretto campo fornito dal sistema.
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Autonomia e alimentazione: La batteria integrata da 6000 mAh offre fino a 6 ore di utilizzo, con la possibilità di estendere l’autonomia tramite power bank.
Difetti
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Limitazioni nell’astrofotografia avanzata: Il sensore da 1/2.8″ e la risoluzione di 1080×1920 pixel possono risultare insufficienti per chi desidera immagini ad alta risoluzione o stampe di grandi dimensioni.
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Prestazioni su oggetti planetari: La lunghezza focale di 250 mm rende difficile ottenere dettagli significativi su pianeti come Giove o Saturno.
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Problemi di tracking e esposizioni lunghe: Talvolta, provando a usare esposizioni sopra i 10 secondi ho riscontrato qualche problema di blacklash.
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Assenza di oculari: Il Seestar S50 è progettato esclusivamente per l’astrofotografia e non permette l’osservazione diretta attraverso oculari, limitando l’esperienza per chi desidera un’osservazione visiva tradizionale.
CONCLUSIONE
Lo ZWO Seestar S50 rappresenta una soluzione eccellente per chi desidera avvicinarsi all’astrofotografia in modo semplice e immediato. La sua facilità d’uso, la portabilità e le funzionalità integrate lo rendono ideale per principianti, appassionati di tecnologia e divulgatori scientifici.
Tuttavia, per gli astrofotografi più esperti o per chi cerca prestazioni elevate su oggetti planetari e immagini ad alta risoluzione, il Seestar S50 potrebbe risultare limitante. In questi casi, un setup tradizionale con telescopio, montatura equatoriale e camera dedicata potrebbe essere più appropriato.
In sintesi, il Seestar S50 è uno strumento che democratizza l’accesso all’astrofotografia, offrendo un’esperienza gratificante a chi desidera esplorare il cielo senza complicazioni tecniche.
PREZZO E GARANZIA
Nel mese di giugno del 2025, il prezzo suggerito per il SeeStar S50 nella versione “all in one” è di 690 euro. Vi consiglio di visitare il sito di Artesky, per verificare la disponibilità e eventuali variazioni di prezzo, utilizzando il link qui in basso.
RINGRAZIAMENTI
Un sincero ringraziamento a Luca Seveso di Artesky, per avermi fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato libertà di condividere le mie impressioni personali senza alcuna forzatura oltre che la pazienza di aver concesso in visione lo strumento per oltre tre mesi. Ringrazio anche Ivano Bova per aver fornito una stupenda gallery di immagini ottenuti con il Seestar S50 e elaborate con grande esperienza. Potete ammirare altre immagini di Ivano tramite questo link: https://www.astroimg.com/user/498472499869126659?locale=en&shareUserId=498472499869126659&shareId=1748517427532
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio online, ma un sito di recensioni. I prodotti sono testati e restituiti, e come giornalista non posso venderli ai lettori. Per tale motivo, per conoscere eventuali offerte e prezzi sui prodotti oggetto di questa recensione, dovete contattare direttamente Artesky.
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