Esplorare il Cielo e la Natura con 329€: Telescopio Sky-Watcher Maksutov 90/1250 CQ40

PREMESSA

Questa volta ho avuto il piacere di provare il telescopio Sky-Watcher della serie CQ40 con un tubo ottico Maksutov 90/1250. Attualmente è in promozione fino alla fine di giugno a soli 329 euro. Ho avuto il piacere di utilizzarlo sia nell’osservazione astronomica sia in quella terrestre. L’ho testato fotografando con la mia mirrorless micro quattro terzi Olympus ma anche  con l’adattatore per smartphone Celestron NexYZ.

Il telescopio è come sempre distribuito in esclusiva per l’Italia da Auriga e sul sito Skywatcher.it è possibile verificare la lista dei rivenditori italiani che trattano questo marchio. 

 

STORIA DEL MARCHIO

Tutti gli astrofili conoscono e apprezzano il marchio Sky-Watcher. Nato alla fine degli anni Novanta, questo brand ha introdotto una serie di eccellenti novità nel settore dell’astronomia amatoriale. Il fondatore, David Shen, ha iniziato la sua carriera come tecnico di lucidatura presso un Istituto di Ricerca di Taiwan. A 26 anni ha deciso di realizzare il suo sogno: costruire telescopi e accessori di qualità a un prezzo accessibile per tutti gli appassionati. Negli anni Novanta ha fondato la Synta, e nel 1999 ha lanciato il marchio Sky-Watcher, ormai sinonimo di prodotti con un eccellente rapporto qualità-prezzo.

Nel corso degli anni, Sky-Watcher ha ampliato la propria gamma di prodotti, offrendo telescopi per tutte le esigenze, dai modelli per principianti a quelli per astronomi esperti. La società ha progettato e realizzato rifrattori, riflettori e catadiottrici, nonché montature equatoriali e altazimutali per supportare i propri strumenti. Grazie alla crescente popolarità dei telescopi Sky-Watcher, l’azienda ha iniziato a esportare i propri prodotti in tutto il mondo, diventando uno dei principali produttori di strumenti astronomici a livello globale. La combinazione di qualità, affidabilità e prezzo competitivo ha reso i telescopi Sky-Watcher una scelta popolare tra gli appassionati di astronomia di ogni livello di esperienza.

Sky-Watcher ha continuato a innovare nel corso degli anni, introducendo nuove caratteristiche e tecnologie nei propri telescopi. La società ha sviluppato anche accessori e dispositivi ottici complementari, come oculari, filtri e fotocamere specifiche per l’astronomia. Oggi, Sky-Watcher è una delle principali aziende nel settore degli strumenti astronomici, con una vasta gamma di prodotti disponibili per gli appassionati di tutto il mondo. L’azienda continua a promuovere la sua missione originale di rendere l’astronomia accessibile a tutti, offrendo telescopi di alta qualità che consentono alle persone di esplorare il cielo notturno e scoprire le meraviglie dell’universo

FIG.1 – Un primo piano sul telescopio Sky-Watcher Sky-Watcher Maksutov 90/1250 CQ40

 

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

Diametro (mm)

90

Schema ottico

Maksutov Cassegrain

Composizione obiettivo

schema misto

Vetro Utilizzato

 ND

Lunghezza focale (mm)

1250

Rapporto focale

f/13.4

Ingrandimento massimo suggerito

 180 x

Focheggiatore

spostamento specchio primario

Montatura in dotazione

CQ40, Equatoriale con cerchi graduati

Carico massimo della montatura

4 kg

Dotazione di serie

Oculari 1.25″ Super 25mm e 10mm

Cercatore a punto rosso

Diagonale 31.8mm a 90°

Treppiede in alluminio

Distributore ufficiale per l’Italia

www.auriga.it

Prezzo

329 euro IVA INCLUSA (offerta fino a fine giugno)

 Garanzia

3 anni di garanzia Auriga su tutti i telescopi registrandosi sul sito  con il codice univoco  presente nella confezione

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

All’interno della grossa scatola sono presenti: il tubo ottico Maksutov da 90 mm, un piccolo treppiede in alluminio, la nuova montatura equatoriale Sky-Watcher CQ40, comprensiva di barra e di contrappeso, un diagonale, due oculari da 25 e 10 mm, e un triangolo portaoggetti. Inoltre, è incluso un manuale di istruzioni. Separatamente, ho ricevuto l’adattatore Celestron NexYZ, di cui vi avevo già presentato un’ampia recensione.

 

MONTATURA EQUATORIALE CQ40

 

Sky-Watcher propone un’ampia gamma di montature altazimutali ed equatoriali. Per quanto riguarda queste ultime, posso citare la EQ2, la NEQ2, la EQ3, la EQ3.2, la EQ5 e la nuovissima CQ40. Si tratta di una montatura equatoriale leggerissima che si installa in pochi istanti e pesa solo 1 kg senza contrappeso, ma è in grado di sopportare un carico massimo di 4 kg. È quindi perfetta per sostenere i tre telescopi che fanno parte della serie CQ4: il Maksutov 90/1250, il Newton 130/650 e il rifrattore acromatico 80/400. Tra i tre, presumo che il piccolo Maksutov da 90 mm sia il più leggero e compatto e quindi il più facile da sostenere anche con ingrandimenti medio-alti.

La montatura pesa esattamente 1530 grammi, treppiede escluso ma con la barra, le manopole per i movimenti in AR e DEC  e la manopola per stringere la barra a coda di rondine nella pinza,  Questo peso aumenta inserendo il contrappeso, che, con la manopola di fissaggio, pesa a sua volta 1020 grammi. Pur essendo minuscola, la montatura è ben fatta: è stata utilizzata una vernice nera opaca con alcune zone verdi, relative ai cerchi graduati in AR e DEC, e tra la scritta Sky-Watcher e CQ40.

FIG.3 – Alcuni particolari della piccola montatura equatoriale, perfetta per i telescopi compatti

Entrambi i cerchi graduati sono facilmente leggibili, grazie a ottime tacche di riferimento numerate. Nella parte inferiore, dove c’è la culla che regge il corpo della testa equatoriale, è presente una scala graduata per la regolazione della latitudine che va da 0 a 72 gradi. I movimenti sono affidati a una ruota elicoidale con ingranaggio a vite senza fine. Ci sono poi due manopole abbastanza grandi per essere utilizzate anche in inverno con i guanti, che si fissano con due piccole viti a croce.  I movimenti sono bloccati tramite una grossa manopola per quanto riguarda l’ascensione retta e una manopola più piccola per la declinazione.

Montando il tubo ottico Maksutov da 90 mm con l’oculare da 10 mm, che fornisce circa 120x di ingrandimento, l’assestamento delle vibrazioni avviene in circa 3 secondi, un fattore che può variare in base alla pavimentazione su cui si trova il treppiede e alla sua altezza. La piccola testa si collega, infatti, tramite una manopola M10 al treppiede in alluminio, che è estensibile e dotato di un sistema con tre barre e un vano portaoggetti che irrobustisce la struttura. L’altezza massima del treppiede (alla base della montatura) è di 130 cm, l’altezza minima è di 70 cm, e il suo peso è di soli 1.1kg. In totale la montatura pesa circa 3.8 kg.  È perfetta per montare piccoli strumenti come un Maksutov da 90 mm, un rifrattore da 80 mm, o anche una mirrorless con un teleobiettivo da 200 mm.

FIG.4 – In questa immagine si nota la scala graduata per regolare la latitudine del luogo di osservazione

Per un rapido utilizzo della montatura, è sufficiente regolare la latitudine della propria zona attraverso la leva specifica e puntare il telescopio con la parte opposta al contrappeso verso il Nord Celeste. I movimenti si sono rivelati fluidi e precisi, ma non posso sapere come si comporta con strumenti dal peso superiore.

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

Il telescopio Sky-Watcher Maksutov 90/1250 CQ40 si collega alla montatura CQ40 attraverso una piccola basetta con attacco a coda di rondine di tipo Vixen. La qualità delle rifiniture è ottima, senz’altro migliore rispetto ai primi esemplari che erano venduti negli anni 2000. Il tubo ottico è quasi totalmente privo di parti in plastica e la verniciatura è stata applicata con cura. Il sistema di messa a fuoco avviene spostando lo specchio primario attraverso una manopola abbastanza grande da essere utilizzata anche con i guanti. Lo spostamento del soggetto inquadrato durante la messa a fuoco è molto ridotto, inferiore, per esempio, a quello del mio Celestron C8. La distanza minima di messa a fuoco che ho appurato con un oculare Plossl Celestron da 40 mm è di 3.2 metri, da questa distanza pero’ è necessario ruotare la piccola manopola di poco piu’ di 16 giri in senso anti-orario per raggiungere l’infinitoQuesto esemplare è risultato perfettamente collimato.

Nel modello Skymax, le viti per la regolazione dello specchio primario non sono esposte esternamente, ma sono probabilmente celate all’interno del grosso coperchio che riveste la culatta dello strumento. L’ostruzione centrale è pari a circa il 29% del diametro. L’interno dello scafo è nero anodizzato e liscio, senza alcun diaframma, mentre il paraluce del primario possiede una minuta trama di diaframmi che diminuisce la luce diffusa. 

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FIG.5 – In questa immagine si nota il cercatore con punto rosso fornito in dotazione, si puo’ utilizzare anche di giorno

Sulla parte superiore del tubo ottico è stata inserita la sede per il collegamento con il piccolo Red Dot, che è dotato di un sistema rapido di r tramite manopole per l’allineamento e di una manopola per l’attivazione e regolazione della luminosità del punto rosso. Alla massima luminosità, è possibile utilizzarlo anche durante il giorno. Un’altra particolarità è che la piastra Vixen è dotata di due filettature con passo da un quarto di pollice, che consente il collegamento con le comuni piastre fotografiche.

Il pregio di questo sistema è che potete utilizzarlo sia in versione equatoriale, grazie alla CQ40, sia staccarlo rapidamente per montarlo, ad esempio, su un cavalletto fotografico con testa video. Con un bel prisma raddrizzatore, potrete utilizzarlo come un compatto telescopio per l’osservazione terrestre.

OTTICA

L’ORIGINE DELLA SCHEMA OTTICO MAKSUTOV CASSEGRAIN

Nel 1930, l’astronomo Bernard Schmidt (1879-1935) migliorò i telescopi a riflessione introducendo una lente asferica nel centro di curvatura dello specchio principale. Questa lente eliminava l’aberrazione sferica dello specchio, introducendo un’aberrazione di segno opposto. Nacque così il telescopio di Schmidt, un ottimo compromesso tra compattezza e prestazioni in ambito fotografico, anche se la lavorazione della lamina asferica presentava delle difficoltà.

Negli anni Quaranta, il russo D.D. Maksutov, l’olandese Bouwers e l’italiano Colacevich dell’Osservatorio di Arcetri scoprirono che era possibile sostituire la superficie asferica con una lente menisco concava e concentrica allo specchio. Se ben progettata, questa lente non solo sarebbe stata acromatica, ma avrebbe anche introdotto un’aberrazione sferica capace di annullare quella dello specchio. Questo nuovo design ottico consentiva di ottenere gli stessi risultati della lente asferica di Schmidt, ma con un processo più semplice e una maggiore compattezza, poiché il menisco poteva essere posizionato più vicino al fuoco.

Così nacque il sistema Maksutov. Nel 1957, John Gregory perfezionò ulteriormente questo design sostituendo lo specchio secondario convesso con una parte centrale del menisco alluminata, creando il sistema Maksutov-Cassegrain, o Maksutov-Gregory. Questo schema è ancora oggi utilizzato dalla maggior parte dei produttori, ad eccezione dell’americana Questar, che preferisce alluminare la parte esterna del correttore.

 

Obiettivo

Per quanto riguarda il tubo ottico, vi confermo di averlo già testato nella configurazione OTA Skymax. Vi invito quindi a leggere la recensione del modello da 102 mm di diametro.  Questo piccolo telescopio ha un diametro di 90 mm e una lunghezza focale di 1250 mm, che comporta un rapporto focale pari a f/13,9. È un telescopio molto adatto all’osservazione a medio-alto ingrandimento, sia della Luna e dei pianeti, sia del paesaggio terrestre. Grazie agli specchi illuminati e a un trattamento antiriflesso di ultima generazione, può fornire un ingrandimento massimo di 180x, quindi pari al doppio del suo diametro, anche se personalmente sono stato in grado di spingerlo a ingrandimenti di poco superiori, soprattutto osservando la Luna.

FIG.6 – Un primo piano sul tubo Maksutov Cassegrain da 90 mm di diametro

In dotazione sono forniti due oculari Super: un 10 mm che fornisce 125x e un 25 mm che fornisce 50x. Personalmente ho utilizzato spesso anche un oculare Plossl  Celestron da 40 mm, perché fornisce circa 30x e si è rivelato molto utile nell’osservazione terrestre.

 

 

STAR TEST

Ho effettuato lo star test  dello Sky-Watcher Maksutov 90/1250 CQ40utilizzando sia una stella artificiale posta a 80 metri sia alcune stelle nel cielo. L’analisi delle immagini in  intrafocale ed extrafocale ha mostrato una lievissima sotto-correzione e il rinforzo del primo anello provocato dall’ostruzione. Un test con il reticolo di Ronchi ha mostrato una più che buona qualità di questo strumento rispetto al suo prezzo di acquisto.

Del resto, le qualità dei piccoli Maksutov-Cassegrain da 90 mm sono ben note da anni. Tant’è vero che un grande esperto del settore, ED TING (che testava telescopi quando io giocavo ancora con la LEGO)  ha comparato un Maksutov da 90 mm della Sky-Watcher contro un Meade ETX 90 e un costosissimo QUESTAR, dimostrando che, meccanica a parte, possiedono una qualità ottica abbastanza similare.

FIG.7 – La grande manopola che blocca e friziona il movimento in A.R.

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO

Il trattamento antiriflesso è di buona qualità, sebbene non possa raggiungere le potenzialità e le caratteristiche di quelli presenti sui migliori telescopi da osservazione terrestre. Svolge comunque più che discretamente il suo compito.

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Come sempre, visto che è un tubo che si presta alla vera osservazione astronomica, ho deciso di utilizzarlo con una configurazione ideale che secondo me potrebbe essere composta  da un prisma raddrizzatore e da un oculare zoom.  Per questo motivo, ho optato per un vecchio oculare  Baader Mark III. Le mie impressioni derivano quindi dalla mera analisi diurna e dall’osservazione lunare effettuata non solo con gli oculari di serie, ma anche con questo oculare.

Aberrazione cromatica in asse

Il pregio di questo schema ottico è che presenta un contenimento dell’aberrazione cromatica veramente molto alto. Le immagini, nella maggior parte delle situazioni, sono completamente prive di cromatismo residuo.

Cromatismo laterale 

Il cromatismo laterale compare ed è proporzionale all’utilizzo degli oculari. Ad esempio, avvalendomi di ottimi oculari Plus della Takahashi, esso non si rilevava neppure al bordo del campo, mentre era ovviamente più palese con gli oculari economici presenti in dotazione.

Curvatura di campo

Grazie al suo rapporto focale, è abbastanza fattibile ottenere immagini perfette sino al bordo del campo. Tuttavia, la grandangolarità non è il suo punto a favore, poiché fornisce un campo molto stretto. Utilizzando, ad esempio, l’oculare da 25 mm in dotazione che fornisce, come anticipato, 50x, è possibile beneficiare di un campo totalmente piatto da bordo a bordo.

Altre aberrazioni  

Anche nell’utilizzo astronomico, le prestazioni variano in base agli oculari utilizzati. Diciamo che con un rapporto focale pari a f/13,4, è abbastanza impossibile osservare la coma e l’astigmatismo, anche con un comune Plossl.

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI con zoom  KOWA TE 11-WZ

Ho condotto un test utilizzando la USAF CHART utilizzando  un oculare Plossl da 40 mm che fornisce circa 30x e l’oculare super da 25 mm in dotazione che ne fornisce 50x. Questi sono i risultati visibili con la USAF CHART. Ovviamente, aumentando l’ingrandimento, sono stato in grado di andare ben al di là di quanto possibile ottenere con un classico spotting scope da 85 mm che è limitato dall’oculare zoom nativo nell’ingrandimento massimo.

Vi chiederete quindi quali siano le reali differenze e se a questo punto non sia più intelligente acquistare un prodotto così poco costoso. In realtà, le differenze ci sono e sono dovute più che altro allo schema ottico e all’ostruzione. Le immagini a basso e medio ingrandimento non presentano aberrazione cromatica, tuttavia, non hanno né la nitidezza né il contrasto ad esempio di uno spotting scope alla fluorite. Certamente ritengo che per il prezzo di acquisto sia uno strumento da acquistare senza alcun dubbio e pentimento.

FIG.8 – Test con la USAF CHART


PROVA SUL CAMPO

 

OSSERVAZIONE LUNARE E PLANETARIA

Per quanto riguarda l’osservazione lunare e planetaria, ho apprezzato molto la nuova montatura equatoriale CQ40 perché si è dimostrata un setup veramente leggero, facile da trasportare anche per un ragazzino. È possibile spostare il telescopio già montato dalla propria stanza, ad esempio al terrazzo o al giardino di casa, oppure separare rapidamente il tubo ottico, metterlo magari in uno zaino e trasportare il treppiede a mano libera o in macchina per una trasferta molto veloce. È il classico strumento grab-and-go, ovvero prendi e porta fuori. Ovviamente è più devoto all’osservazione lunare e planetaria rispetto al rifrattore acromatico da 80 mm di apertura e al Newton presenti in questa serie di strumentazione.

Nell’osservazione lunare, sebbene non abbia avuto la possibilità di analizzare completamente una lunazione completa a causa delle condizioni meteorologiche, posso dire che i dettagli visibili sulla Luna sono notevoli, dalla bisecatura ad esempio del Duomo di Birt  vicino alla Rupes Recta, all’analisi dei Domi di Hortensius. È possibile vedere la maggior parte delle rime lunari e decine di crateri. Per pregressa esperienza vi posso confermare che osservando Saturno potrete ammirare anche la divisione di Cassini, mentre Giove vi mostrerà senza problemi la  Grande Macchia Rossa e le bande atmosferiche principali. Vi invito, ad esempio, ad ammirare, nel paragrafo specifico, le bellissime riprese effettuate da Antonio Papini che ha ripreso Giove e la Luna con questo Maksutov-Cassegrain da 90 mm.

Per quanto riguarda l’utilizzo della montatura equatoriale, posso confermare che la montatura CQ40 ha dimostrato di possedere dei movimenti fluidi che consentono di agevolmente e senza scatti i movimenti sia in ascensione retta che in declinazione. Grazie alla grande manopola in ascensione retta, i movimenti con gli assi sbloccati risultano più fluidi da eseguire. Inutile confermare che con un discreto allineamento polare, nella maggior parte delle osservazioni lunari e planetarie, si dovrà badare più che altro alla correzione in ascensione retta dato che la declinazione andrà regolata pochissimo. Il red dot, poi è facilmente regolabile e consente di puntare rapidamente gli oggetti piu’ luminosi.

FIG.9- La piccola montatura è risultata preferibile “alle sorelle altazimutali” per l’osservazione lunare e planetaria a medio-alto ingrandimento

OSSERVAZIONE DEL CIELO PROFONDO

Per quanto riguarda l’osservazione del cielo profondo, stiamo parlando ovviamente di un piccolo telescopio Maksutov-Cassegrain da 90 mm, per lo più con un rapporto focale molto chiuso, quindi non potrete beneficiare di ampi campi di vista e di un’ottima luminosità. Tuttavia, si può apprezzare con piacevole interesse la maggior parte degli ammassi stellari presenti nel cielo primaverile, le due galassie principali dell’Orsa Maggiore e la nebulosa della Lira, ad esempio. Le prestazioni ai bordi e il campo apparente dipendono anche dall’oculare utilizzato.

Rispetto a una montatura altazimutale, il poter usufruire di una piccola montatura equatoriale dotata di cerchi graduati vi consente di raggiungere gli oggetti “alla vecchia maniera”. Reputo che l’allineamento equatoriale con successivo utilizzo dei cerchi graduati sia propedeutico per costruire culturalmente e tecnicamente un vero astrofilo, fattore che può avvenire soltanto in parte attraverso l’utilizzo dei sistemi GoTo che facilitano totalmente l’operatore e che nel contempo non consentono di acquisire delle conoscenze fondamentali che ogni astrofilo dovrebbe possedere.

 

FOTOGRAFIA  

Per quanto riguarda la fotografia, avrete varie possibilità di utilizzo. Il porta-oculari  dello Sky-Watcher Maksutov 90/1250 CQ40 è dotato di una filettatura che vi consente di collegare un anello T2 per agganciare la vostra reflex o mirrorless. Ho effettuato varie riprese a lunga distanza del paesaggio, rimanendo decisamente stupito dalla qualità di questo piccolo telescopio. Inoltre, ho effettuato anche alcune sessioni di digiscoping utilizzando l’adattatore Celestron NexYZ con il mio smartphone. In questo caso, ho preferito utilizzare un oculare di maggior qualità rispetto al super in questione, che oltretutto aveva un diametro molto piccolo che obbligava a utilizzare uno spessore aggiuntivo rispetto a quelli forniti di serie. Potete vedere ad esempio all’interno della videorecensione le sue prestazioni quando ho cercato di riprendere un campanile a 10 km di distanza. Fornisce delle prestazioni se non qualitativamente eccellenti, con un ingrandimento a tratti stupefacente che non sono in grado di riproporre con i classici spotting scope di corta focale.  

FIG.10 – l’adattatore CELESTRON NexYZ collegato all’oculare SUPER da 25 mm di diametro si nota uno dei due anelli zigrinati in dotazione al NexYZ per adattarsi ai barilotti di piccolo diametro

Da un punto di vista della capacità di carico, posso confermare che la CQ40 è perfettamente in grado di sostenere il tubo ottico con l’adattatore Celestron e uno smartphone. Inoltre, non ci sono problemi con la fotografia a fuoco diretto, preferibilmente con una piccola mirrorless micro quattro terzi. Resta il fatto che se vorrete effettuare sessioni naturalistiche, sarebbe più utile e agevole sfruttare un comune cavalletto fotografico.

FIG.11 – Ho usato il tubo ottico anche su una mia testa video classica per la ripresa di dettagli a lunghissima distanza dai 10 ai 70 km

 

RIPRESA DI LUNA E PIANETI


Pubblico molto volentieri alcune immagini ottenute da Antonio Papini che vi mostrano cosa è possibile ottenere con questo piccolo telescopio e una buona tecnica di ripresa.  Potete visitare la pagina di Antonio a questo link: https://www.facebook.com/antonio.papini.14

Giove:  Qhy5III178c –  acquisizione con Sharpcap ed elaborazione con Astrosurface.
Luna: Video effettuato con CANON 550D   in modalità crop poi elaborato con Registax.

OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO

Per quanto riguarda l’osservazione del paesaggio, devo ammettere che questo è uno dei migliori telescopi che si possono acquistare se non si dispone di un grosso budget a disposizione. Un Maksutov-Cassegrain da 90 mm, ma è preferibile togliere il tubo e installarlo su un classico treppiede fotografico. È perfetto per osservare il paesaggio a lunga distanza, ha un diametro modesto e soffre poco di turbolenza focale. Fornisce alti ingrandimenti con oculari decisamente economici e di discreto diametro, con una buona estrazione pupillare anche per i portatori di occhiali. Inoltre, si presta volendo all’utilizzo diurno anche a essere utilizzato con i visori binoculari.

Personalmente, come potrete vedere nella videorecensioni, ho compiuto delle osservazioni del paesaggio dalla mia solita postazione situata sul monte Settetermini a 1000 metri di distanza, dove si vede parte del Lago Maggiore e  delle Alpi piemontesi e svizzere. All’interno della videorecensione troverete delle clip dove ho puntato alcuni punti di riferimento che siete soliti vedere all’interno dei video, questo per darvi un paragone rispetto a quanto faccio con i classici spotting scope da 80-90 mm di diametro.

La dotazione di serie è  sufficiente per le prime osservazioni, considerate, pero’,  che il diagonale ribalta l’immagine destra-sinistra. Vi consiglio quindi, se possibile, di investire successivamente in un prisma raddrizzatore di alta qualità e in un buon oculare zoom con barilotto da 31,8 mm di diametro.

FIG.13 – Questo piccolo Maksutov da 90 mm da il meglio di sè anche nelle osservazioni terrestri a medio lunga distanza

PREGI E DIFETTI

 

Pregi:

  • Prezzo di acquisto aggressivo: un ottimo rapporto prezzo-prestazioni per un tubo ottico Maksutov-Cassegrain da 90 mm.
  • Nuova montatura equatoriale CQ40 in grado di sostenere perfettamente lo strumento.
  • Presenza di cerchi graduati sulla montatura per un facile allineamento.
  • Ottima dotazione di serie.
  • Possibilità successiva di motorizzare l’ascensione retta, come indicato sul sito della Skywatcher.
  • Perfetto per le osservazioni lunari e planetarie e per il paesaggio a lunga distanza.

Difetti:

  • Trovare difetti in un telescopio astronomico dotato di montatura equatoriale e accessori a un prezzo inferiore a €350 è praticamente impossibile, a meno di estrema pignoleria.
  • L’unico aspetto che potrebbe essere considerato è che se si desidera utilizzare questa montatura per l’osservazione a grande campo di oggetti celesti, potrebbe essere preferibile optare per un rifrattore acromatico o un Newton.
  • Corsa della messa a fuoco lunga tra la breve distanza e l’infinito.
 

 

IN SINTESI

In sintesi, ritengo che il telescopio CQ40 nella configurazione Maksutov da 90 mm sia uno strumento ideale per il giovane appassionato che desidera avvicinarsi all’osservazione astronomica in alta risoluzione beneficiando di una piccola ma completa montatura equatoriale. È particolarmente adatto per l’osservazione della Luna e dei pianeti, e offre anche ottime prestazioni nella fotografia planetaria e del paesaggio. Quando ben accessoriato, il tubo ottico può essere facilmente staccato e montato su un comune treppiede fotografico, rendendolo perfetto per l’osservazione del paesaggio a lunga distanza. Il suo diametro modesto riduce la turbolenza focale, consentendo alti ingrandimenti con oculari economici e di discreto diametro, con una buona estrazione pupillare, ideale anche per i portatori di occhiali. Inoltre, è adatto all’utilizzo diurno con visori binoculari. Il prezzo di acquisto è estremamente competitivo, offrendo una soluzione versatile e di alta qualità in una fascia di prezzo solitamente riservata a binocoli entry-level 8×42. 

 

PREZZO

Il prodotto attualmente è in promozione fino a fine giugno a soli 329€ e, come sempre, è distribuito in esclusiva per l’Italia da Auriga e sul sito Skywatcher.it è possibile verificare la lista dei rivenditori italiani che trattano questo marchio. 

 

RINGRAZIAMENTI

Io ringrazio Valerio Zuffi e Matteo di Bella di Auriga , distributore ufficiale dei prodotti Sky-Watcher per le informazioni fornite e per avermi prestato il telescopio oggetto di questo test, lasciandomi – come sempre -libero di citare le mie impressioni personali.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Sky-Watcher Italia cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!

 

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