Recensione del binocolo Swarovski OPTIK CL CURIO 7×21: Il tascabile di altissima qualità!

PREMESSA

Oggetto di questa video-recensione sarà il binocolo compatto CL Curio 7×21 della nota azienda austriaca Swarovski Optik. Mi è stato gentilmente fornito in visione da Marco Lucchini di Domodossola. Ha un prezzo ufficiale di 830 euro ed è disponibile in due colorazioni: nero e arancione bruciato.

Come sempre, vi invito a contattare Marco al numero di telefono del suo negozio a Domodossola per verificare eventuali scontistiche riservate ai lettori di Binomania.

All’interno di questo articolo e della video-recensione potrete scoprire le sue caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti, nonché le mie impressioni pratiche, scaturite come sempre da una prova reale sul campo.

Buona visione e buona lettura!

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CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE DALLA CASA MADRE

 

Caratteristica Valore
Ingrandimento 7
Diametro utile dell’obiettivo 21 mm
Diametro della pupilla d’uscita 3 mm
Distanza della pupilla d’uscita 16 mm
Campo visivo a 1.000 m 135 m
Campo visivo (gradi) 7.7°
Campo visivo per portatore d’occhiali (gradi) 7.7°
Campo visivo soggettivo (gradi) 51°
Distanza minima per la messa a fuoco 2.5 m
Compensazione diottrica ± 4 dpt
Compensazione diottrica per l’infinito >4 dpt
Trasmissione di luce 90 %
Distanza tra le pupille 50 – 74 mm
Lunghezza appross. 92 mm
Larghezza appross. 95 mm
Altezza appross. 44 mm
Peso appross. 250 g
Temperatura operativa -25 to +55 °C
Temperatura di stoccaggio -30 to +70 °C
Impermeabilità sott’acqua 4m / 13ft
Prezzo (gennaio 2025) 830 Euro

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Come potrete verificare, nel video dell’unboxing che pubblico qui di seguito, anche il piccolo Curio giunge a casa dei proprietari all’interno di un packaging simile a quello dell’intera gamma di binocoli Swarovski. Si tratta di un’ottima scatola di cartone dotata di coperchio con apertura laterale. All’apertura del coperchio si svela una scena naturalistica. La scatola contiene una custodia morbida con il logo Swarovski, progettata per alloggiare il binocolo in modo sicuro. Sul lato, si trova un vano in cartone con un coperchio, al cui interno sono riposti il manuale di istruzioni, la tracolla per la custodia, i tappi per gli oculari, che possono essere utilizzati solo quando il binocolo è chiuso su se stesso, un panno per la pulizia delle ottiche e una piccola tracolla da fissare al corpo del binocolo tramite le apposite asole.

 

ACCESSORI OPZIONALI

Swarovski Optik consiglia per questo binocolo compatto i seguenti accessori opzionali:

  • Kit CSO: un set per la pulizia delle ottiche.
  • CA-BS: un adattatore a morsetto per collegare lo smartphone.
  • VPA2: l’adattatore variabile per smartphone ( a cui si puo’ collegare il CA-BS).

 

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

Prima di addentrarci nel cuore della recensione, è utile fare una premessa: questo binocolo è stato progettato su richiesta di Swarovski dal designer australiano Marc Andrew Newson, nato nel 1963, uno dei migliori nel campo del design industriale. La sua attività si concentra prevalentemente sulla progettazione di interni e oggetti per la casa, in particolare sedie, molte delle quali sono esposte al Museo di Arte Moderna di New York e al Centro Pompidou di Parigi. Fa eccezione questa sua creazione, un binocolo compatto che si presenta anche come una piccola opera d’arte.

Dal punto di vista meccanico, il binocolo è dotato di un ampio ponte centrale con un sistema a doppia cerniera, che consente di chiudere i due tubi ottici per ottenere un’incredibile compattezza. Il corpo è realizzato in robusto alluminio ed è interamente prodotto in Austria. La mia bilancia elettronica ha rilevato un peso di soli 253 grammi, e grazie alla sua conformazione, può essere comodamente inserito nella tasca di una camicia. È uno dei binocoli più compatti che io abbia mai utilizzato.

FIG.1 – Un primo piano sul binocolo Swarovski OPTIK CL CURIO 7×21

Per quanto riguarda la cura dei dettagli, si nota l’alta qualità del progetto, che giustifica in parte il prezzo di acquisto. Il ponte è stato tornito dal pieno e non presenta alcun gioco meccanico. Nella parte inferiore dei tubi ottici sono presenti due piccole asole che, quando il binocolo è aperto, impediscono oscillazioni eccessive durante i trekking piu’ concitati.

Il ponte è ampio e la manopola di messa a fuoco è sufficientemente grande da essere utilizzata senza problemi, anche indossando guanti invernali. La manopola, sviluppata in verticale, misura circa 18,32 mm di diametro per 17,50 mm di altezza, ed è zigrinata per migliorare la presa. La rotazione è fluida, senza blocchi o impuntamenti. La distanza minima di messa a fuoco che ho rilevato con il mio visus è di poco inferiore ai 2,4 metri, mentre per raggiungere l’infinito la corsa della messa a fuoco richiede circa 500 gradi. Inoltre, dal punto di fuoco all’infinito ci sono ancora quattro diottrie di compensazione ottica, più che sufficienti per la maggior parte degli utenti.

La distanza interpupillare varia tra 50 e 74 mm, garantendo un ottimo comfort anche ai più giovani. Le dimensioni sono straordinariamente compatte: 92 x 95 x 44 mm. Il binocolo è impermeabile fino a 4 metri di profondità e può operare a temperature comprese tra -25°C e +55°C, con una temperatura di stoccaggio che varia tra -30°C e +70°C.

 

OTTICA

 

La trasmissione dell’intero treno ottico è del 90%.

Obiettivi

Il Curio 7×21 è dotato di due obiettivi da 21 mm di diametro. Sebbene non abbia trovato riferimenti specifici sulla composizione delle lenti, posso confermare che, nelle normali condizioni di osservazione, l’aberrazione cromatica al centro del campo è decisamente ben contenuta. Il contrasto è molto elevato, così come la nitidezza, tanto da poter affermare che si tratta di un vero piccolo top di gamma in miniatura seppur non apocromatico.

La percezione dei bianchi risulta neutra, almeno se confrontata con alcuni prodotti di fascia alta che possiedo. Le celle che contengono gli obiettivi sono inserite nel tubo ottico per circa 7 mm, una caratteristica che offre diversi vantaggi: previene eventuali graffi quando il binocolo viene appoggiato in verticale su una superficie non liscia e contribuisce a ridurre in parte la luce diffusa, come vedremo nel paragrafo dedicato. Il tappo degli obiettivi si puo’ utilizzare soltanto con il binocolo “chiuso”. Non potrete utilizzarlo se siete soliti camminare con il binocolo già impostato per la vostra distanza interpupillare.

FIG.2 – Gli obiettivi da 21 mm, nell’uso pratico, mostrano una luminosità paragonabile ai classici 25 mm, difficile notare evidenti differenze

Oculari

Come è noto, i binocoli compatti, generalmente, non offrono campi visivi ultra grandangolari. Il Curio 7×21 presenta un campo lineare di 135 metri a 1000 metri, che corrisponde a un campo visivo reale di 7,7 gradi e a un campo apparente di 54 gradi. La profondità di campo è eccellente: da 50 metri all’infinito, tutto risulta perfettamente a fuoco. Inoltre, in base alla vostra capacità di accomodamento visivo, potreste riuscire a mettere a fuoco anche a distanze inferiori. Personalmente, con questo binocolo, a quasi 50 anni d’età, riesco ancora ad apprezzare una profondità di campo completa a partire da circa 30 metri. 

Un altro pregio, evidente soprattutto nell’uso pratico, è la comodità. Grazie ai 7 ingrandimenti, nonostante il piccolo obiettivo frontale, il binocolo offre una buona pupilla d’uscita, superiore a quella del classico 10×25, che è di 2,5 mm. Con i 3 mm di pupilla d’uscita del Curio, riuscirete ad allineare facilmente le vostre pupille all’asse ottico del binocolo, che consiglio di utilizzare prevalentemente in condizioni di luce diurna. La lente di campo misura circa 17 mm, mentre il diametro degli oculari è di soli 30.5 mm per questo motivo alla mia distanza interpupillare quella tra i tubi ottici è di quasi 34 mm, è veramente molto comodo da “indossare” anche per gli adolescenti e gli appassionati di giovanissima età.  

I paraluce degli oculari sono retrattili e regolabili tramite una rotazione senza sistema a scatti (click-stop). Sebbene non vi siano posizioni predefinite, la scorrevolezza e il tensionamento permettono di adattarli comodamente alle vostre esigenze. Inoltre, i paraluce possono essere estratti completamente per facilitare la pulizia delle ottiche, una caratteristica solitamente riservata ai prodotti di fascia alta. La semplice prova di misurare la distanza tra il centro della lente di campo e il bordo sollevato degli oculari ha portato a circa 14 mm di risultato, considerando che riesco ancora a osservare tutto il campo con gli occhi leggermente scostati dai paraluce, i 16 mm dichiarati dovrebbero essere senz’altro effettivi. Con i miei occhiali da sole riesco infatti a vedere tutto il campo di vista.

FIG.3 – I paraluce degli oculari sono completamente estraibili per facilitare la pulizia della lente di campo

PRISMI

Lo Swarovski Optik CL Curio utilizza prismi a tetto di alta qualità. La pupilla di uscita si è dimostrata perfettamente circolare e non ho rilevato evidenti vignettature ai bordi. Puntando all’infinito, il field stop, ovvero il diaframma di campo, risulta quasi perfettamente netto, con solo un leggerissimo “gold ring” visibile ai margini.

Nella parte centrale, in corrispondenza della pupilla di uscita, non si notano riflessi significativi. Solo lungo i bordi esterni si può osservare qualche riflesso, probabilmente dovuto alla sede di alloggiamento dei prismi a tetto.

Ribadisco, come approfondito nel paragrafo dedicato, che questo binocolo offre un buon contenimento della luce diffusa, migliore persino rispetto ad alcune soluzioni appartenenti alla fascia più alta di gamma.

 

TRATTAMENTO ANTIRIFLESSO

Non ho trovato molti riferimenti sui trattamenti utilizzato, ma presumo siano i classici anti-riflesso e olio e idro repellenti forniti da Swarovski sui prodotti di alta fascia. Piacevole la colorazione verde-violacea che si palesa osservandoli nella maggior parte delle condizioni di illuminazione.

 

ABBERAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Come accennato nei paragrafi precedenti, il Curio CL 7×21 offre un apprezzabile controllo del cromatismo residuo. Al centro del campo, nelle più comuni condizioni di osservazione, l’aberrazione cromatica è praticamente inesistente. Ha superato senza difficoltà anche il test del gazebo bianco, una prova che spesso mette in difficoltà strumenti di qualità superiore. In alcune situazioni di illuminazione estremamente intensa, osservando dettagli molto contrastati, come un traliccio contro un cielo nuvoloso o delle cince sui rami in controluce, si potrebbe percepire una leggera aberrazione cromatica

FIG.5 – Da notare la grande compattezza di questo binocolo

Cromatismo laterale

Anche il cromatismo laterale è ben controllato. Osservando panorami naturali, il fenomeno risulta appena percettibile e aumenta proporzionalmente dal centro verso i bordi solo in presenza di soggetti molto contrastati, come tralicci o pali della luce.

Curvatura di campo

La curvatura di campo è stata gestita in modo eccellente, mantenendo le aspettative dei prodotti Swarovski di fascia alta. Durante l’uso diurno, il campo visivo appare quasi completamente piatto, con immagini ben definite anche al bordo estremo del campo.

Distorsione angolare

Per quanto riguarda la distorsione angolare, ho rilevato una leggera distorsione a cuscinetto, sebbene la percentuale sia decisamente contenuta. Come chi segue i miei articoli sa bene, non sono particolarmente influenzato dall’effetto “palla rotolante”. Anche in questo caso, non posso confermare se il binocolo ne sia affetto. Durante l’utilizzo con la tecnica del panning, ossia spaziando il panorama da destra a sinistra, il binocolo risulta comunque molto gradevole e non affaticante, in proporzione al suo formato e al campo visivo offerto.

Altre aberrazioni

Pur non essendo un binocolo pensato per l’uso astronomico, data la ridotta apertura, il suo campo visivo lineare di 135 metri permette di osservare ampie porzioni di cielo stellato. Per questo motivo, ho deciso di effettuare comunque un test astronomico, fissando il binocolo su un supporto universale della Berlebach. Durante l’osservazione, ho potuto verificare la presenza un po’ di degrado stellare agli estremi bordi solo su stelle di I e II Magnitudine, nella osservazione generica dei campi stellari, la resa ai bordi è ottima. 

 

CONTENIMENTO DELLA LUCE DIFFUSA, DEI RIFLESSI FANTASMA

A mezzanotte ho provato a osservare un faretto per verificare la presenza di spike e di luce diffusa. Il Curio ha mostrato un ottimo contenimento, seppur infatti si palesi un lievissimo spike (classico nei prismi a tetto) l’immagine era perfettamente leggibile. Non ho notato alcun riflesso fantasma neppure osservando la luna piena. Di giorno mi ha stupito perché ha contenuto decisamente bene la luce diffusa anche con il sole posto ai lati, si può notare un po’ di riflessi nella parte inferiore del campo di vista ma in maniera meno invasiva rispetto a soluzioni piu’ costose anche in formati con obiettivi piu’ grandi. Ottimo lavoro!

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Ho affrontato, come sempre, il test con la USAF Chart situata a 135 metri dal mio punto di osservazione in giardino. Il binocolo è stato fissato su un treppiede Manfrotto  701 HDV con supporto universale Berlebach, per garantire una totale assenza di vibrazioni. Questo formato 7×21 mi ha consentito di osservare, durante le tre prove effettuate nel corso di una giornata, il numero 4, con le righe verticali e orizzontali risolte a tratti. A volte, riuscivo a percepire anche il numero 3, ma conoscendo bene la mappa, potrebbe essere stata anche una percezione soggettiva del mio cervello.

Oltre a ciò, ho apprezzato anche il buon contenimento del cromatismo residuo, sebbene la USAF Chart mostrasse una leggera aberrazione cromatica violacea, soprattutto intorno ai bordi delle righe più grandi e al contorno del foglio stesso.

Per testare ulteriormente le performance, ho deciso di moltiplicare gli ingrandimenti utilizzando il monocolo Zeiss Victory 3×12 T*, ma in questa situazione ho dovuto sostenere il moltiplicatore a mano libera, appoggiandolo al bordo del paraluce estratto. In queste condizioni, sono riuscito a leggere le righe 3 e 4 dalla parte opposta della tabella. Ovviamente, l’immagine risultava più morbida, meno contrastata e con una maggiore aberrazione cromatica. 

FIG.6 – Il test con la USAF CHART ha un valore molto soggettivo, la stampa è stata ridimensionata nel formato A4 e non rappresenta quella originale. Serve al sottoscritto per trarre impressioni personali

Osservazione pratica

È arrivato il momento di presentarvi le mie impressioni pratiche sul campo, anticipando che questo binocolo compatto può rivelarsi utile anche in settori che raramente cito. All’interno dei sotto-paragrafi troverete quindi un ulteriore approfondimento riguardo a queste mie impressioni.

Birdwatching

Nel contesto dell’osservazione dei volatili, il Curio 7×21 non può ovviamente sostituire binocoli più performanti come, ad esempio,l’ NL PURE 8×42. Tuttavia, se siete in viaggio di affari e avete poco tempo a disposizione per una passeggiata, o se desiderate portare con voi un binocolo di dimensioni più compatte, il piccolo Curio non vi deluderà. La qualità ottica, pur nelle limitazioni del suo formato, risulta soddisfacente anche per l’osservazione degli uccelli. Il campo di vista di 135 m a 1000 m consente di osservare, ad esempio, stormi di uccelli o rapaci in volo. La messa a fuoco è fluida, ma non ha la corsa breve di un binocolo devoto a questo genere di osservazioni.  Ciò che mi ha impressionato positivamente sono la sua nitidezza e il contrasto. Ovviamente, in condizioni di luce difficile, come nel caso di una cinciallegra su un ramo in controluce con uno sfondo innevato, si noterà un po’ di aberrazione cromatica. In questi casi, non aspettatevi le prestazioni di un binocolo più costoso come un 8×42 con lenti di altissima qualità, ma il Curio si difende comunque molto bene.

FIG.6 – Il binocolo è perfetto per le rapide osservazione durante le sessioni di trekking, anche quando si vuole viaggiare “leggeri”

Paesaggio

Le osservazioni del paesaggio con questo binocolo riprendono in parte quanto anticipato. Il Curio 7×21 è un binocolo che potete portare facilmente con voi durante una gita con la famiglia o un’escursione, situazioni in cui non avreste probabilmente pensato di utilizzare un binocolo. Che si tratti di motivi familiari o lavorativi, avere un piccolo capolavoro ottico che pesa solo 250 g e che può essere comodamente riposto in tasca è una vera comodità. Questo binocolo è perfetto per osservare il paesaggio, ed è apprezzabile soprattutto nella definizione ai bordi, poiché offre un campo visivo che definirei piatto, in particolare durante l’uso diurno. Inoltre, è impermeabile e robusto, quindi non avrete problemi a portarlo con voi anche durante una ciaspolata, per poi arrivare in cima alla montagna e osservare il panorama.  Nel periodo in cui ho potuto testarlo, lo avevo praticamente sempre con me, dato che sta perfettamente nella tasca obliqua nella zona frontale delle mie giacche da trekking. Il peso è irrisorio e un paio di volte mi sono anche dimenticato di averlo portato con me, tanta la leggerezza.

 

Crepuscolo

Parlare di prestazioni crepuscolari con un binocolo 7×21 potrebbe sembrare un po’ esagerato, ma in ogni caso l’ho trovato più comodo da usare rispetto a un classico 10×25. In primo luogo, la pupilla di uscita è più luminosa, e inoltre la nostra dilatazione pupillare crepuscolare consente un miglior allineamento con binocoli di dimensioni medie. È sempre preferibile utilizzare binocoli con pupille di uscita più grandi durante l’uso crepuscolare. Ovviamente, se avete la possibilità di acquistare un binocolo di formato maggiore, come un 7×42 o addirittura un  8×56, è consigliabile farlo, ma se vi trovate in mezzo alla natura, per altri motivi, magari a fotografare, e vedete un capriolo brucare in un prato durante “l’ora blu”, vi assicuro che noterete molto di più con il Curio che a occhio nudo.

FIG.7 – Ottima la meccanica delle cerniere che fanno chiudere i tubi ottici sotto il ponte centrale

Osservazione astronomica

Pur non essendo un binocolo pensato per l’astronomia, il Curio 7×21 offre una buona qualità ottica che potrebbe sorprendere anche in questo ambito. La sua compattezza è eccellente, e la qualità delle ottiche rispecchia perfettamente il modus operandi di Swarovski. Le Pleiadi sono immerse in un cielo con fioche stelline ma tutte ben puntiformi sino al bordo, sotto un cielo scuro di alta montagna si puo’ percepire tranquillamente la nebulosità di M42 oppure ammirare la galassia di Andromeda. Ritengo sia un piccolo binocolo molto adatto a spazzolare la Via Lattea alla ricerca degli asterismi piu’ grande. Perfetto per l’osservazione delle Pleaidi o per navigare nella zona di auriga, dove ovviamente percepirete solo delle fioche nuvolette al posto degli ammassi stellari. Anche in questo posso confermare che non sia un binocolo specificatamente progettato per questo genere di osservazione, ma se lo avrete con voi per un viaggio di lavoro o di piacere, lo punterete senz’altro anche verso il cielo stellato.  

 

ALTRI SETTORI OSSERVATIVI

Oltre ai suddetti settori, posso suggerirvi di utilizzare questo binocolo in altri contesti, come ad esempio a teatro per osservare gli attori preferiti, o durante eventi sportivi, come partite di pallavolo, baseball, e così via. È perfetto anche per le più comuni attività all’aria aperta, dal campeggio all’escursione e all’alpinismo. In definitiva, se lo acquisterete vi assicuro che troverete sempre un motivo per portarlo con voi.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Qualità delle rifiniture, che rispecchiano l’alta attenzione ai dettagli di Swarovski.
  • Nitido e contrastato
  • Campo piatto sino al bordo
  • Binocolo  compatto e leggero.
  • Buona qualità ottica e luminosità proporzionata al formato.
  • Campo visivo ben definito fino ai bordi.
  • Messa a fuoco facilmente utilizzabile anche con i guanti invernali.
  • Buon contenimento della luce diffusa, mantenendo l’immagine nitida e contrastata.
  • Alta trasportabilità senza compromettere la qualità.

Difetti

  • In alcune circostanze può comparire una leggera aberrazione cromatica.
  • Il tappo copri oculare si puo’ solo usare con il binocolo chiuso 
FIG.9 – Un formato molto “curioso” con una ottima meccanica e una qualità ottica che soddisferà anche i piu’ esigenti

IN SINTESI

In sintesi, ritengo che lo Swarovski CL Curio 7×21 rappresenti una novità interessante nel mondo dei binocoli compatti. Offre un formato atipico, che si discosta dai tradizionali 8×25 e 8×20, garantendo una buona pupilla di uscita e una compattezza invidiabile. Le prestazioni ottiche sono in linea con le aspettative di chi acquista un prodotto austriaco di alta qualità. Sebbene non possa sostituire un binocolo del formato classico 8×42, si rivela una scelta molto più sfruttabile in situazioni in cui non è pratico portare con sé un binocolo più ingombrante. È un’ottima opzione per essere utilizzato in contesti come teatri, musei o stadi, dove la trasportabilità è fondamentale, inoltre, pensate, è cosi’ piccolo che potrete anche nascondere l’ennesimo acquisto a vostra moglie.

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo attuale dello Swarovski Curio 7×21 è di 830€.  Vi consiglio di visitare il negozio di Marco in Via Galletti, 27 – 28845 Domodossola (VB) Tel: 0324 200135

RINGRAZIAMENTI

Un sentito ringraziamento va ancora una volta a Marco Lucchini del noto negozio di binocoli e ottiche sportive di Domodossola, per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato la libertà di esprimere le mie impressioni personali sul campo. 

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici.  Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti.