PREMESSA
Grazie alla collaborazione di Marco Lucchini, del noto negozio di Domodossola, ho avuto la possibilità di utilizzare durante i mesi di marzo e aprile il nuovissimo binocolo con telemetro integrato Swarovski Optik EL Range 12×42, il cui costo attuale è di circa 3.800 euro. Questo strumento ottico al top della gamma è in grado con il tocco di un pulsante di stimare la distanza, l’angolazione, la pressione dell’aria e la temperatura.
All’interno di questa recensione potrete leggere le caratteristiche, i pregi e i difetti, oltre a conoscere le mie impressioni pratiche sul campo, che includono anche l’utilizzo della applicazione balistica specificamente ideata da Swarovski per questo binocolo.
Buona visione e buona lettura!
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Come potrete vedere all’interno del video dedicato all’unboxing, questo binocolo è elegantemente custodito in una scatola dal design moderno e accattivante. Al suo interno troverete:
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la borsa marsupio funzionale FSB,
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la cinghia comfort universale UCS-R, dotata di vano batteria,
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il coprioculare,
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il copriobiettivo,
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un attrezzo per la regolazione della torretta balistica,
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un panno in microfibra,
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l’attacco ad anelli per la tracolla,
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il classico sapone di marsiglia con la spazzolina dedicata.
ACCESSORI OPZIONALI
Tra gli accessori opzionali più indicati per questo binocolo troviamo:
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il paraluce frontale EL Range 42, codice FRR-42, il cui costo attuale è di 162 euro,
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oppure, per l’utilizzo su treppiede, l’adattatore TAS, proposto a 193 euro.
MECCANICA E SISTEMA A FUOCO
Il binocolo è disponibile in due colorazioni: verde e arancione. Questo modello rappresenta il formato più grande della serie EL Range, che include anche l’8×32, l’8×42, il 10×32 e il 10×42. È dotato di un’ampia finestra centrale coadiuvato da due ponti, caratteristica tipica della serie EL.

L’elettronica è stata integrata nella parte inferiore dei tubi ottici e la loro particolare forma contribuisce a migliorare l’ergonomia di questo binocolo con telemetro integrato. Tra gli oculari e la zona inferiore dei tubi c’è abbastanza spazio per sostenere comodamente il binocolo con i pollici. Inoltre, i tubi ottici hanno un diametro ideale per essere impugnati con facilità anche in condizioni invernali, con guanti spessi o durante le sessioni di tiro a lunga distanza, con guanti specifici da tiro.
Grazie alla sua forma, il peso del binocolo è sbilanciato verso gli oculari: questo, come ormai saprete, migliora la gestione del peso attraverso i muscoli di braccia e spalle, poiché non si è portati inconsapevolmente a bilanciare il binocolo come avviene invece con strumenti che hanno il peso distribuito verso gli obiettivi.

L’armatura è di altissima qualità, con una trama che facilita la presa anche con mani sudate e che si è dimostrata resistente all’uso continuo. Posso affermarlo con certezza, avendo posseduto per anni un EL 8.5×42, che ho utilizzato intensamente anche in condizioni non sempre ideali.
Il binocolo beneficia del sistema di aggancio rapido per la tracolla protetto da una manopola e da un perno. E’ un sistema sicuro e funzione simile a quanto già visto nei prodotti di punta della nota casa austriaca.
Gli oculari sono protetti da una robusta rain guard, mentre gli obiettivi beneficiano di tappi agganciati all’armatura con un sistema a pressione.
All’interno della dotazione si trovano inoltre due piccole componenti in silicone, pensate per colmare il vuoto nell’armatura in gomma nel caso si decida di osservare senza protezione sugli obiettivi.
La manopola di messa a fuoco è incastonata sopra il ponte centrale. Presenta ottime dimensioni (25.50 x 30 mm), che consentono di ruotarla agevolmente anche sotto la pioggia, con le mani bagnate, con guanti invernali o anche per chi ha mani di dimensioni piuttosto grandi. I movimenti sono fluidi e precisi.

La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato è di quattro metri e venti. Da questa distanza, è necessario ruotare la manopola in senso orario per circa un giro e mezzo per raggiungere la messa a fuoco sull’infinito.
Sul ponte centrale, a destra della manopola di messa a fuoco, si trova il pulsante di misurazione che attiva il sistema di telemetria laser.
Osservando con attenzione, si può inoltre notare la presenza di un coperchio integrato nella stessa manopola, poiché al suo interno, oltre alla parte meccanica, è alloggiata una batteria CR2. Nel ponte frontale nei pressi degli obiettivi, invece, è coperto da un piccolo tappo con scritto “Made in Austria” la sede dedicata per l’adattatore specifico per treppiede disponibile per questo binocolo.
Non ultimo, ma non meno importante, è la presenza di una borsa morbida in cordura realizzata con cura, robusta e di alta qualità, dotata di un sistema con asole laterali che consente di trasportare il binocolo anche in modalità marsupio, senza quindi affaticare le spalle e la schiena.
OTTICA
OBIETTIVI
Basterebbe l’acronimo “EL” per far subito comprendere la qualità ottica di questo binocolo.
Di fatto, pur non essendo disponibili informazioni ufficiali sui vetri utilizzati, nell’uso pratico questo binocolo dimostra una nitidezza eccellente e un contrasto notevole.
Considerando che si tratta di uno strumento con elettronica integrata, colpisce anche la sua luminosità, decisamente elevata.
Swarovski dichiara, infatti, una trasmissione della luce pari al 90%. La tonalità dei bianchi è decisamente neutra e, come vedremo nel paragrafo specifico dedicato alle aberrazioni cromatiche, ci troviamo di fronte a un vero top di gamma.
Gli obiettivi frontali del binocolo sono inoltre protetti da urti, luce diffusa e cadute accidentali, grazie alla loro profonda incassatura nel tubo ottico, che li protegge per circa 17 mm.
La mia bilancia elettronica, inoltre, ha stimato un peso complessivo di 966 g, comprensivo di copriobiettivi frontali e batteria CR2.
Le dimensioni rilevate sono di 168 × 136 × 79 mm. Swarovski, invece, dichiara un peso di 930 g, ma senza batteria.

OCULARI
Gli oculari forniscono un campo visivo lineare di 96 metri a 1000 m, corrispondente a 5,5° di campo reale e 6,1° di campo apparente.
La lente di campo è piuttosto grande ( diametro 24 mm) e questo aiuta a scongiurare appannamenti improvvisi durante l’utilizzo invernale.
L’estrazione pupillare dichiarata è di 19 mm: con i miei occhiali da sole sono riuscito a osservare integralmente il campo visivo.
La compensazione diottrica (-7 per +5 dpt) è affidata alla ghiera presente sull’oculare sinistro: molto grande (10 x50.7 mm) zigrinata, dotata di un sistema di tacche di riferimento ben visibile e preciso. Inoltre, è ottimizzata con un sistema di sicurezza a estrazione, che impedisce spostamenti accidentali.
L’oculare destro, invece, prevede una ghiera di regolazione identica, che in questo caso agisce sul reticolo visibile nell’oculare destro.
Il sistema di paraluce è estraibile tramite rotazione, con un meccanismo click-stop dai clic molto netti. Il paraluce può essere estratto completamente per facilitare la pulizia delle lenti.
La gabbia del paraluce è metallico, mentre la parte esterna a contatto con l’arcata sopraccigliare è realizzata, presumibilmente, in gomma siliconica, rivelatasi decisamente morbida e confortevole.

PRISMI
La pupilla di uscita è perfettamente circolare.
Non ho rilevato vignettature evidenti lungo i bordi, dove è visibile solo un lievissimo anello verde. Il diaframma di campo è netto.
Analizzando in controluce, non si notano riflessi o luce diffusa lungo i bordi, eccetto un leggero bagliore in un’estrema zona laterale, che però non comporta alcun problema pratico durante l’osservazione.
I prismi sono di tipo Schmidt-Pechan, di altissima qualità, presumibilmente realizzati in vetro BaK-4.

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO SU LENTI E PRISMI
Considerando la trasmissione luminosa dichiarata del 90%, anche questo modello beneficia dei migliori trattamenti antiriflesso applicati da Swarovski ai suoi binocoli top di gamma.
L’obiettivo frontale mostra una colorazione verde-violacea, mentre le lenti oculari appaiono leggermente più rosso-violacee.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
L’aberrazione cromatica al centro del campo è decisamente ben contenuta.
Questo binocolo ha superato indenne anche il mio test più severo, ovvero l’osservazione del gazebo bianco che utilizzo abitualmente come riferimento nel mio giardino.
I più pignoli potranno notare una parvenza di residuo cromatico veramente minima, appena al di fuori del centro del campo, solo in condizioni di forte controluce e osservando oggetti particolarmente riflettenti o contrastati.
Direi che, nell’uso prettamente visuale, ci troviamo di fronte a un prodotto indubbiamente classificabile come top di gamma.
Cromatismo laterale
Il cromatismo laterale si manifesta, come accennato poco sopra, soprattutto in condizioni di luce intensa su soggetti ad alto contrasto, e inizia a comparire a partire da circa l’80% della distanza dal centro del campo.
In questi casi, l’oggetto inquadrato mostra una leggerissima colorazione verde-violacea ai bordi.
Tuttavia, nell’osservazione pratica della natura in condizioni di luce più naturali, tale cromatismo è poco percepibile, e non disturba l’esperienza visiva complessiva.
Curvatura di campo
Swarovski dichiara che questo binocolo è dotato della tecnologia Swarovision, che prevede lenti field flattener progettate per garantire una grande planarità di campo.
Ho osservato con questo binocolo sia a mano libera che montato su treppiede in decine di situazioni differenti, riscontrando immagini ai bordi quasi nitide quanto quelle al centro.
Si può definire un binocolo a campo piatto, anche se, ai bordi, una lievissima perdita di definizione è comunque presente.
Tale perdita, però, non influenza minimamente la percezione anche di dettagli complessi.
Ad esempio, osservando una sfera distanziatrice delle radici della luce a oltre 600 metri di distanza, spostandola dal centro al bordo del campo, nonostante la lieve perdita di nitidezza, riuscivo ancora a vedere chiaramente i bulloni integrati nella struttura.

Distorsione angolare
Per quanto riguarda la distorsione angolare, ho percepito questa aberrazione verso i bordi esterni, a partire da circa l’80% dal centro del campo visivo.
Non essendo particolarmente sensibile all’effetto “palla rotolante” (rolling ball effect), non posso dare una valutazione soggettiva sulla presenza o meno di benefici derivanti dal modo in cui quest’aberrazione è stata gestita dai progettisti.
In ogni caso, durante le osservazioni in movimento (panning), ad esempio stimando le distanze tra i nidi di rapaci e di aironi all’interno di una garzaia, non ho mai percepito alcun disagio visivo.
Altre aberrazioni
Non poteva mancare il test sulle stelle anche se è chiaro che questo non è un binocolo progettato specificamente per l’uso astronomico.
Durante l’osservazione dei campi stellari, ho apprezzato la puntiformità stellare fino al 95% dal centro del campo.
Solo al bordo estremo si percepisce la presenza di coma e astigmatismo, ma, considerando la categoria dello strumento, le prestazioni sono assolutamente di alto livello.
LUCE DIFFUSA, TEST DEL FARETTO E IMMAGINI FANTASMA
Durante l’osservazione della Luna, non ho notato alcuna immagine fantasma.
Lo stesso vale per l’osservazione di un faretto posto a circa 40 metri di distanza in piena notte. In quel caso, però, si evidenzia la presenza di alcuni spike (raggi luminosi), dovuti ai prismi a tetto – un effetto assolutamente normale per schemi ottici di questo tipo.
Nell’uso diurno, inquadrando una porzione di panorama nella parte inferiore del campo di vista con il sole di poco fuori dalla zona superiore, lo Swarovski EL Range 12×42 ha dimostrato di contenere la luce diffusa similmente a uno Swarovski EL 8,5×42, utilizzato come confronto diretto.
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Per testare questo binocolo telemetro ho utilizzato la mia USAF chart posizionata a 35 metri, servendomi di un supporto universale Berlebach per sostenere i binocoli .
Devo dire che la zona posteriore dello scafo ottico non facilita particolarmente il montaggio con accessori di questo tipo; ciononostante, sono riuscito a ottenere una buona stabilità.
Con il binocolo montato sul cavalletto, sono stato in grado di osservare e distinguere chiaramente le righe orizzontali e verticali del numero 2 al centro del campo come visibile nella immagine seguente.
Inoltre, confermo che l’aberrazione cromatica è ben contenuta al centro, mentre ai bordi della tabella si può percepire soltanto un leggerissimo residuo cromatico tendente al verde-violaceo.

CONFIGURAZIONE E CARATTERISTICHE DEL TELEMETRO
Inizio col confermare che il telemetro può essere utilizzato in due modalità: una modalità con misura singola, in cui è necessario premere brevemente il pulsante di misurazione, e una modalità scansione, che si attiva tenendo premuto il pulsante di misurazione per più di 3 secondi.
All’interno dell’oculare destro si trova un display che offre varie funzioni. In particolare, è presente un cerchietto che indica il marcatore del bersaglio.
La prima riga visualizza la distanza misurata, che può essere selezionata in metri o in yard.
Nella riga inferiore, troverete le icone della bussola, dell’angolo e dei gradi di compensazione.
Inoltre, sono disponibili ulteriori funzioni aggiuntive che possono essere configurate tramite l’applicazione Swarovski Optik Hunting, di cui descriverò le funzionalità a breve.
Infine, nella riga finale è presente l’icona della batteria.
Le varie impostazioni possono essere configurate direttamente dal binocolo, ma consiglio personalmente di utilizzare l’applicazione scaricabile su smartphone, poiché risulta decisamente più rapida, completa e funzionale.

SWAROVSKI OPTIK HUNTING APP
Dopo aver installato l’applicazione sul nostro smartphone, è necessario attivare il Bluetooth sia sul telefono che sul binocolo EL Range. Per farlo, bisogna premere contemporaneamente il pulsante di misurazione e il pulsante Mode per circa 3 secondi, fino a quando il piccolo LED presente sullo scafo ottico non lampeggerà di blu. A questo punto sarà possibile collegare lo smartphone al binocolo utilizzando il numero di serie, che si trova vicino all’adattatore dell’oculare destro, esattamente sotto l’anello di regolazione diottrica.
Una volta effettuato il collegamento, il LED blu rimarrà acceso in modo continuo. Da questo momento sarà possibile trasferire tutte le impostazioni dal binocolo EL Range all’applicazione sul telefono.
Una caratteristica molto importante che non ho mai riscontrato su altri binocoli telemetro è la possibilità di trasferire le ultime tre misurazioni, anche se l’applicazione era stata precedentemente spenta. In pratica, non è necessario avere l’applicazione Swarovski Optik Hunting attiva per poter trasferire le ultime stime; queste vengono memorizzate nel binocolo. Questo è un aspetto particolarmente positivo, poiché spesso, in momenti di concitazione, ci si dimentica di attivare l’applicazione prima di effettuare la misurazione.
- peso del proiettile
- velocità iniziale (per una correzione precisa del punto di impatto, consigliamo di misurare la velocità iniziale effettiva)
- coefficiente balistico (BC)
Inoltre, per la correzione del punto di impatto vengono presi in considerazione i seguenti dati dell’EL Range TA:
- distanza di tiro
- angolo di tiro
- dati atmosferici (pressione e temperatura dell’aria)
L’app Hunting può salvare fino a 3 curve balistiche individuali.
CONFIGURAZIONE TRAMITE BINOCOLO
La configurazione tramite binocolo avviene premendo il pulsante Mode per due secondi. In questo modo, si accede al menù principale. Utilizzando il pulsante di misurazione, sarà possibile navigare tra tutte le impostazioni nel menù. Il pulsante Mode in questo caso servirà per passare da una impostazione all’altra, mentre il pulsante di misurazione sarà utilizzato per confermare le selezioni.
Per uscire dal menù, basterà premere il pulsante Mode per due secondi.
CARATTERISTICHE FORNITE DAL SISTEMA TELEMETRICO SWAROVSKI
1) Track (Tracking assistant)
Per utilizzare questa funzione, è sufficiente selezionare una delle ultime tre misurazioni effettuate direttamente tramite il binocolo. Una volta scelta la misurazione, l’EL Range vi guiderà direttamente nell’area di tiro. Dovrete tornare al punto di partenza, cioè al punto in cui avete effettuato la misurazione scelta. In questa fase, il display nell’oculare mostrerà di quanti metri a sinistra, destra, avanti e indietro dovrete spostarvi per entrare correttamente nell’area di misurazione. Poiché la misurazione della distanza è più precisa rispetto a quella della direzione, otterrete un campo di ricerca a forma di arco. Una volta che non sarà più necessario correggere la distanza e che anche la deviazione laterale sarà stata ridotta al minimo, sarà il momento di iniziare la ricerca mantenendo una distanza costante dalla posizione della misurazione originale. Per disattivare la modalità Track Assistant, dovrete premere il pulsante per due secondi. Vi ricordo che questa impostazione non si disattiva automaticamente, quindi dovrete farlo manualmente.
2) Tracking Assistant via App
Per questa modalità, dovrete seguire gli stessi passaggi, ma con la differenza che dovrete attivare la connessione Bluetooth per collegarvi all’applicazione. Successivamente, selezionerete una delle ultime tre misurazioni dal binocolo e, come per la modalità tramite binocolo, selezionerete manualmente il punto di partenza o lascerete che venga visualizzato automaticamente. In entrambi i casi, dovrete trovarvi nella posizione esatta dove avevate effettuato la misurazione. Una volta nell’area di tiro, potrete avviare la ricerca ad arco, come descritto precedentemente.
3) Calibrazione della bussola
Per garantire la massima precisione della bussola e del sistema Tracking assistant, dovrete selezionare la modalità COMP nel menù e attivare la calibrazione tramite il pulsante di misurazione. Quando il display mostrerà “ON”, la spia LED nella parte inferiore del dispositivo lampeggerà di verde. Per calibrare correttamente la bussola, dovrete ruotare uniformemente lo strumento su ogni asse fino a quando non apparirà la scritta DONE e la luce verde sarà fissa, segnalando che la calibrazione è completa.
Per beneficiare appieno delle prestazioni del binocolo, è consigliato ricalibrare la bussola ogni volta che vi spostate in territori con composizioni geologiche differenti, o quando ci sono variabili come basse temperature o altitudine. Oggetti metallici, come una jeep o un palo elettrico, possono influenzare la direzione della bussola. Inoltre, se utilizzate un orologio da polso con chiusura magnetica, questo potrebbe influire significativamente sulle misurazioni. Swarovski, inoltre, consiglia di mantenere almeno 40 cm di distanza tra il binocolo e la canna del fucile per evitare interferenze.
4) Plus- Visualizzazione della seconda linea / balistica
Il binocolo Swarovski EL Range 12×42 , oltre a misurare la distanza e determinare la corretta distanza di tiro, può anche mostrare il valore di correzione balistica da applicare, ovvero il numero di click da utilizzare sulla torretta del vostro cannocchiale da tiro. Questi valori di correzione vengono calcolati in base a diversi parametri come la distanza, l’angolo di tiro, la temperatura, la pressione atmosferica e la balistica selezionata. È possibile memorizzare fino a tre armi da fuoco all’interno del binocolo e inserire i relativi dati balistici tramite l’applicazione Swarovski. Una volta inseriti, i dati balistici vengono trasferiti rapidamente tramite Bluetooth al binocolo.
L’applicazione è particolarmente completa: oltre a visualizzare il valore della correzione balistica, permette anche di visualizzare l’angolo di inclinazione rispetto al bersaglio, la direzione e la distanza di tiro corretta. Se lo si desidera, è anche possibile disattivare la seconda riga balistica per visualizzare solo la distanza misurata nella prima riga di misurazione. Per ogni misurazione della distanza, sarà possibile vedere nel display anche l’angolo del binocolo rispetto al punto di osservazione e al bersaglio. Quando si esegue un tiro angolato, sarà sufficiente impostare la torretta balistica del cannocchiale sulla distanza indicata nella seconda riga o utilizzare il punto di mira corrispondente sul reticolo a lunga distanza ( sistema SWAROAIM, che mostra la distanza di tiro corretta per il tiro angolare)
5) Altre funzioni
Oltre a queste funzioni, l’applicazione permette di regolare la luminosità del reticolo tramite un’impostazione nel menu, chiamata Light, che offre cinque livelli di luminosità. Nel menu Atmos Data, si visualizzeranno la pressione atmosferica e la temperatura nelle unità di misura selezionate. Inoltre, nel menu Rifle è possibile selezionare l’arma che si sta utilizzando tra quelle memorizzate, con la correzione balistica corrispondente.
Infine, ricordo che nell’app Swarovski Optic Hunting è possibile trovare il calibro e la balistica per ogni arma, rendendo il sistema ancora più personalizzato e versatile per il cacciatore o tiratore.
OSSERVAZIONE E UTILIZZO PRATICO SUL CAMPO
Birdwatching
Parlare dell’uso di un binocolo telemetro, che funziona anche come calcolatore balistico, nell’ ambito del birdwatching potrebbe sembrare superfluo, ma in pratica questo binocolo può rivelarsi uno strumento davvero utile per gli ornitologi. Ad esempio, un telemetro integrato consente di stimare con precisione la distanza dei nidi, utile durante il censimento di specie protette, o per calcolare l’altezza di un soggetto in volo, semplificando l’analisi comportamentale degli uccelli.
Da un punto di vista ottico, questo binocolo si è dimostrato un valido compagno nelle osservazioni. Le immagini sono nitide, con colori brillanti e un buon contrasto. Il contenimento delle aberrazioni cromatiche è molto efficace, anche se, in condizioni di forte controluce, si può notare un leggero residuo cromatico, soprattutto quando si osservano rapaci.
Per quanto riguarda l’ergonomia, il binocolo ha una messa a fuoco con una corsa abbastanza rapida, che può risultare estremamente vantaggiosa in un’attività dinamica come il birdwatching anche se non raggiunge le prestazioni del NL PURE 12×42. A causa della sua conformazione, ho trovato che sia più facile impugnarlo stabilmente rispetto ai tradizionali binocoli 12×42. Probabilmente, questo è dovuto al peso e al bilanciamento verso gli oculari, che rende l’uso più simile a quello di un binocolo da 10x, pur essendo effettivamente un 12×42. In definitiva, l’impugnatura mi è parsa molto stabile, il che è un vantaggio durante le osservazioni prolungate.
Per quanto riguarda l’utilizzo del frontalino, le impressioni sono simili a quelle ottenute durante il test con lo Swarovski NL PURE 12×42. Il frontalino aiuta a spostare parte del peso verso la fronte, riducendo le vibrazioni principalmente quando si osserva con la testa inclinata a partire da 10-15 gradi verso l’alto.

Paesaggio
Nel contesto paesaggistico, un binocolo telemetro si rivela molto utile, soprattutto per chi si dedica a osservazioni topografiche. Con una stima di rilevamento fino a 2000 metri, il binocolo diventa uno strumento versatile per comprendere le distanze su lunghe distanze, come quelle che separano il punto di osservazione da un obiettivo specifico.
Grazie alla sua ottica di alta qualità, il binocolo offre prestazioni eccellenti anche nell’ambito paesaggistico. Il campo di vista è quasi totalmente corretto fino al bordo, con un campo apparente che risulta essere grandangolare, ideale per avere una panoramica completa senza distorsioni. Le immagini sono nitide e contrastate, con una resa dei colori che risulta neutra e naturale, senza dominanze di toni caldi o freddi.
Nel caso di attività come i censimenti per la gestione venatoria o in scenari simili, l’uso di questo binocolo potrebbe sorprendere per la sua capacità di offrire un’ottima visibilità anche su lunghe distanze, restituendo dettagli e definizioni che potrebbero fare la differenza.

Crepuscolo
In passato, l’uso di un binocolo telemetro durante le ore crepuscolari comportava spesso una netta differenza di luminosità rispetto ai binocoli classici, principalmente a causa della dispersione di luce nell’oculare dove veniva proiettato il reticolo. Tuttavia, lo Swarovski EL Range ha migliorato notevolmente questo aspetto. Sebbene non raggiunga i livelli di trasmissione luminosa della serie NL Pure, la promessa di 90% di trasmissione luminosa di Swarovski si dimostra molto competitiva, anche quando comparato a binocoli senza telemetro.
Durante l’uso crepuscolare, la luminosità dello Swarovski EL Range si è rivelata soddisfacente. Ho apprezzato particolarmente la capacità del binocolo di stimare la distanza in modo rapido anche in condizioni di bassa luminosità, come in presenza di foschia, dove altri dispositivi con telemetro mostravano incertezze nella misurazione. In generale, il binocolo ha mantenuto alte prestazioni, anche quando la visibilità era ridotta.
Osservazione astronomica
Anche se lo Swarovski EL Range non è progettato per le osservazioni astronomiche, posso confermare che ha sorpreso positivamente in questo ambito. Grazie al campo di vista ampio e alla planarità di campo ottenuta dalle lenti Field Flattener, ho potuto osservare con soddisfazione ammassi stellari e asterismi nel cielo notturno. Inoltre, i 12 ingrandimenti hanno migliorato la visibilità dei dettagli, contribuendo a scurire il fondo cielo, che risultava decisamente più chiaro quando osservato con un binocolo tradizionale 8×42.
Un altro punto che ha contribuito positivamente all’esperienza di osservazione astronomica è stato il frontalino. Quando sdraiati su un lettino o in posizione comoda durante l’osservazione, il frontalino ha davvero apportato un beneficio, riducendo le vibrazioni e migliorando la stabilità durante l’uso.
Tuttavia, va sottolineato che non consiglio l’acquisto di questo binocolo Swarovski EL Range se l’osservazione astronomica è l’unico scopo d’uso. Detto ciò, se doveste trovarvi in un’escursione diurna o in una pausa durante un’attività venatoria e poi decidere di osservare il cielo notturno, ammirarlo con un binocolo di questa qualità potrebbe risultare una sorpresa piacevole. In effetti, la trasmissione luminosa, la nitidezza, e la puntiformità al centro del campo sono impressionanti, e la qualità dei bordi non ha nulla da invidiare a binocoli progettati specificamente per l’astronomia.
In breve, lo Swarovski EL Range 12×42 è un ottimo binocolo da utilizzare in vari contesti, e sebbene non sia pensato per l’astronomia, può essere una sorpresa piacevole quando lo si utilizza anche per questa attività.

Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.