Recensione del binocolo Zeiss SFL 10×50: Il 50 mm compatto come un 42 mm che rivoluziona l’osservazione della natura

PREMESSA


Gli appassionati del marchio Zeiss avranno senz’altro visto l’unboxing del binocolo Zeiss SFL 10×50 che ho pubblicato qualche giorno fa. È arrivato il momento di descrivere le mie impressioni pratiche sul campo, dopo aver utilizzato questo interessantissimo e leggerissimo binocolo nell’osservazione naturalistica e in quella astronomica.
Ribadisco che il binocolo mi è stato fornito in anteprima dal distributore ufficiale Zeiss per l’Italia, Bignami, che suggerisce un prezzo di acquisto, nel mese di maggio, di 2.299 € IVA inclusa.

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE


Vi invito a guardare anche il video relativo all’unboxing, dove potrete verificare gli accessori forniti in dotazione.
Vi anticipo che, all’interno della classica scatola bianca e blu Zeiss, troverete: una tracolla, i tappi copri-obiettivi, la rain guard per gli oculari,  un panno per la pulizia, una borsa in cordura, la cinghia per sostenere la borsa e un manuale rapido con le istruzioni.

 

ACCESSORI OPZIONALI


Tra gli accessori opzionali che mi sento di consigliarvi, posso citare: la tracolla confortevole per binocolo, l’adattatore per treppiede Binofix e l’adattatore da 1/4” per il treppiede.

 

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO


La serie SFL, il cui acronimo significa SmartFocus and Lightweight, è disponibile in vari formati: 8×30, 10×30, 8×40 e 10×40. Da qualche settimana si sono aggiunti altri tre interessantissimi formati: l’8×50, il 10×50 (oggetto di questo test) e il formato 12×50.
Vi anticipo ancora una volta che il pregio della serie SFL 50 è quello di essere più luminosa del 42% rispetto a un classico binocolo da 42 mm di diametro, pur mantenendo – nella maggior parte dei casi e analizzando la concorrenza – le stesse dimensioni di un binocolo da 42 mm. 

FIG.1 – Un bel primo piano sul compattissimo Zeiss SFL 10×50

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un binocolo con prismi a tetto, dotato di una cerniera di snodo e di due ponti che conferiscono solidità all’intera struttura.
Il binocolo ha delle dimensioni sorprendenti: abituato personalmente a gestire “prismi di Porro”  10×50, ho avuto il piacere di utilizzare un binocolo lungo poco più di 15 cm e, alla mia distanza interpupillare, largo circa 13 cm.
Senza tappi e tracolla, il peso non raggiunge neppure gli 875 grammi.
Lo scafo è ovviamente in lega di magnesio, come nei prodotti al top della gamma. L’interno del binocolo è ben opacizzato e dotato di vari diaframmi interni.
Come per gli altri formati che ho presentato, la cura costruttiva di questa gamma è decisamente elevata, nel senso che – da una comparativa ai vertici della gamma Zeiss – risulta inferiore solo alla serie Victory SF e superiore per qualità alla linea Conquest HDX.

L’armatura in gomma è dotata di un’ottima porosità che migliora il grip. È spessa soprattutto nella zona laterale e nella parte frontale dei tubi ottici.
Il binocolo, grazie al design SmartFocus, fornisce un’ottima ergonomia non solo nella fase di messa a fuoco – in quanto il dito indice è perfettamente allineato con la manopola – ma anche perché, essendo ben bilanciato, non affatica l’utilizzatore durante un uso prolungato.

Mi aspettavo che, avvalendosi di obiettivi da 50 mm, si fosse compromesso l’equilibrio verso gli oculari. In realtà, grazie alla presenza di lenti meno spesse – come vedremo nel paragrafo specifico – Zeiss è riuscita a compiere un piccolo miracolo, realizzando un binocolo che, all’atto pratico, è compatto e bilanciato come un 8×42, ma che beneficia (lo scrivo ancora una volta) di un diametro delle lenti di ben 50 mm.

Nella parte laterale, nei pressi degli oculari, si può notare l’unica zona non protetta dalla gommatura, che prevede la presenza di due ampie e robuste asole per il collegamento della tracolla.
Il binocolo è privo di sporgenze inutili e presenta una linea decisamente pulita, elegante ma anche moderna.
L’unica nota di colore è data dal logo Zeiss presente sul ponte più ampio.

Anche in questo caso ci troviamo di fronte a un binocolo impermeabilizzato, garantito sino a 400 millibar, con una temperatura di esercizio compresa tra -20 e +55 °C.

FIG.2 – Ottima la fluidità e la precisione della manopola di messa a fuoco

La distanza minima di messa a fuoco che ho calcolato in questo esemplare è ottima: di poco inferiore a un metro e ottanta.
Da questa distanza è necessario ruotare la manopola in senso orario per poco più di un giro completo – direi circa 370 gradi – per raggiungere l’infinito.
È una messa a fuoco molto breve, che appassionerà senz’altro gli amanti del birdwatching, giacché, da distanze medie di osservazione (come 10-15 metri), è sufficiente davvero uno spostamento di pochi millimetri della manopola per inseguire anche i movimenti più rapidi fino all’infinito.

I movimenti della manopola di messa a fuoco avvengono in maniera fluida e precisa, senza blocchi o impuntamenti.
Osservando dagli obiettivi, si può notare che, spostando il rotore, si muove una cella interna con un elemento ottico, che consente di mettere a fuoco con estrema precisione.


Rispetto alle versioni da 32 mm e 40 mm che ho avuto modo di provare negli anni passati, ho apprezzato molto la forma e la compattezza di questo binocolo, ma soprattutto sono rimasto stupito – come avrete modo di leggere tra poco – dalle sue reali prestazioni ottiche.

 

OTTICA

Obiettivi

Per raggiungere questo risultato straordinario, i progettisti hanno ideato un design ottico in grado di privilegiare la compattezza.
Per questo motivo sono stati scelti con estrema accuratezza elementi ottici molto sottili inseriti con una spaziatura tra i gruppi ottici ridotta all’osso. Citando le parole del costruttore: “ Il diametro della lente è stato ridotto di 2 mm (presumo rispetto all’HT 52), consentendo di utilizzare lenti più sottili e ravvicinate e pertanto di diminuire il peso dei binocoli fino al 20% e il loro volume fino al 13% rispetto ai modelli ZEISS Victory SF.”

Sono stati utilizzati vetri a bassa dispersione, che Zeiss riassume nell’acronimo UHD (Ultra High Definition). In realtà, con questo concetto si intende non solo la presenza di elementi ottici di qualità, ma anche del rivestimento  delle superfici ottiche.

I colori risultano fedeli e brillanti. La resa dei bianchi è più neutra rispetto al mio esemplare di Zeiss SF 8×42 utilizzato come confronto, e nitidezza e contrasto sono davvero ad altissimi livelli.
È stato un piacere osservare il piumaggio di rapaci e altri volatili: mi pareva di  osservare un video in 4K con un aumento della maschera di contrasto.
Al centro del campo, questo 10×50 fornisce immagini veramente eccellenti.

FIG.3 – Gli obiettivi da 52 mm hanno un spessore ridotto del 20% rispetto ai progetti differenti

Oculari

Gli oculari dello Zeiss SFL 10×50 inquadrano un campo lineare di 122 m a 1000 m, il che comporta – con i dovuti calcoli – un campo reale di 6,99°.
Utilizzando la formula classica, ci troveremmo davanti a un binocolo con circa 70° di campo apparente. Tuttavia, Zeiss ha scelto di applicare la più restrittiva formula ISO, dichiarando quindi un campo apparente pari a soli 66°.
Resta comunque un binocolo che definirei più che grandangolare.

La lente di campo dell’oculare è molto ampia, quasi 27 mm, mentre un altro pregio è il diametro esterno dell’oculare, che non supera i 45 mm.
Nel mio caso, con una distanza interpupillare di circa 66 mm, posso beneficiare di quasi 20 mm di distanza tra i due oculari, il che offre un comfort osservativo molto elevato.
Del resto, Zeiss è nota per privilegiare il comfort osservativo dei fortunati acquirenti dei propri strumenti, e anche la versione SFL non concede compromessi.

I paraluce sono estraibili con un sistema a click-stop molto netto:

  • dalla posizione completamente abbassata al primo scatto si guadagnano 5,5 mm

  • si arriva poi a 10,6 mm

  • per poi raggiungere l’estrazione totale

L’estrazione pupillare dichiarata è di  18 mm, e devo confermare che questo binocolo, rispetto a un classico 10×42, risulta molto più confortevole da utilizzare.
Non possiedo strumenti di misura professionali per l’estrazione pupillare reale, ma ho verificato la distanza tra il centro della lente di campo e il bordo del paraluce cercando di mantenere l’allineamento ottico: ho misurato circa 16 mm.
Sta di fatto che, riuscendo comunque a osservare l’intero campo inquadrato anche con occhiali da sole, mi sento di confermare  quanto dichiarato da Zeiss.

 

Prismi

Il binocolo utilizza prismi a tetto di tipo Schmidt-Pechan di alta qualità, presumibilmente realizzati con vetro BaK-4 giapponese.
La pupilla di uscita di 5 mm è apparsa completamente circolare, senza vignettature evidenti, e il diaframma di campo, focheggiando all’infinito, si è dimostrato molto netto.

È sempre un piacere, inoltre, analizzare i riflessi intorno alla pupilla d’uscita, perché – come potete vedere anche da questa immagine – Zeiss propone soluzioni ottiche davvero ottimali.
I riflessi parassiti sono minimi e non vanno a inficiare la pulizia dell’interno della pupilla, confermando una progettazione curata anche sotto questo aspetto fondamentale.

FIG.4 – Da gustare con calma la pupilla di uscita di questo binocolo…riflessi  compresi

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO SU VETRI E PRISMI

Come tutti i prodotti al top della gamma, anche questo binocolo beneficia del trattamento T* Zeiss, una tecnologia in continua evoluzione e aggiornamento.
Si tratta di un rivestimento multistrato antiriflesso di altissima qualità, applicato su ogni superficie ottica, che contribuisce a massimizzare la trasmissione luminosa e a ridurre drasticamente i riflessi interni. La trasmissione totale dichiarata è del 90%

È presente inoltre il trattamento LotuTec, un rivestimento idrofobico che impedisce l’agglomerazione delle gocce d’acqua e facilita la pulizia della lente di campo degli oculari e degli obiettivi, anche in presenza di unto, sporco o sudore.

La mia prova di osservare e specchiare il viso all’interno degli obiettivi da 50 mm ha evidenziato un’altissima trasparenza dei rivestimenti: non solo non vedevo il mio volto riflesso, ma riuscivo  a intravvedere la meccanica interna del binocolo, segno evidente della qualità dei trattamenti Fully Multi Coated applicati.

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Grazie alla disponibilità del distributore italiano, ho potuto testare con grande precisione lo Zeiss SFL 10×50, compiendo numerose sessioni osservative, soprattutto nel classico birdwatching ma anche nell’osservazione specifica dei rapaci.
Posso confermare che il binocolo è dotato di ottiche di alta qualità a bassa dispersione. Tuttavia, in condizioni particolarmente critiche – come ad esempio l’osservazione di uno smergo su sabbia bianca illuminata dal sole a mezzogiorno – è possibile notare un lievissimo accenno di cromatismo residuo sulla sagoma del volatile..
Tale effetto, comunque, è completamente assente nella maggior parte delle situazioni d’uso normale.

Cromatismo laterale

Come nella maggior parte dei binocoli di alta gamma, anche in questo caso il cromatismo laterale aumenta in maniera proporzionale allo spostamento dal centro verso il bordo del campo visivo.
Non è particolarmente invasivo e si manifesta principalmente in condizioni di luce estrema o contrastata, come l’osservazione controluce di rami o la visione della Luna piena.
In condizioni di illuminazione normale, il cromatismo laterale è praticamente ininfluente e non compromette l’esperienza osservativa.

Curvatura di campo

Nell’uso diurno, questo binocolo non fornisce un campo totalmente piatto, ma con il mio accomodamento visivo riesco a sfruttare quasi il 95% del campo visivo.
La parte periferica, sebbene leggermente meno definita rispetto al centro, mantiene comunque una buona risoluzione.
Ad esempio, inquadrando un gruppo di caseggiati a 1250 metri e focalizzando sulle loro persiane, anche spostandole verso il bordo del campo riesco a percepire la trama del legno, segno di una resa ottima lungo tutto il campo.
Provando a rifocheggiare al bordo, si nota un lieve miglioramento, segno della presenza di una leggera curvatura di campo.
Tutto ciò fa presagire ottime prestazioni anche in ambito astronomico.

Distorsione angolare

La distorsione angolare è presente, visibile a cuscinetto, e si nota già intorno al 75–80% del campo visivo.
Utilizzando il binocolo su cavalletto, questa distorsione è ancora più facilmente percepibile.
Come molti sanno, Zeiss è maestra nel progettare una distorsione “calcolata” per evitare l’effetto palla rotolante (rolling ball effect).
Tuttavia, va detto che alcune persone, come il sottoscritto, sono particolarmente sensibili a questo effetto.
Ciononostante, posso confermare che, nel complesso, lo Zeiss SFL 10×50 è uno dei binocoli più piacevoli e rilassanti che ho avuto la possibilità di recensire.

Altre aberrazioni

Osservando i campi stellari, concentrandomi su stelle di seconda e terza magnitudine, ho notato una leggera presenza di coma e astigmatismo verso il bordo del campo.
Questi difetti iniziano a essere percepibili a partire da circa l’80% dal centro del campo, quindi si può affermare che non è un binocolo progettato specificamente per l’uso astronomico.
Detto questo, come vedremo nella sezione successiva, per puntiformità, luminosità e contrasto, lo Zeiss SFL 10×50 si comporta in modo eccezionale anche sotto il cielo notturno.

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Il test diurno con la USAF chart mi ha permesso di andare oltre le capacità usuali di un binocolo 10×42. Infatti, oltre a leggere chiaramente il numero 1, con le linee orizzontali e verticali, sono riuscito anche a percepire il numero 2. Talvolta, mi è sembrato addirittura di riuscire a separare anche le righe verticali e orizzontali adiacenti.

La nitidezza e il contrasto erano elevatissimi, e in generale la qualità dell’immagine è risultata ottima. Per quanto riguarda il contenimento del cromatismo residuo, si è percepito un lievissimo alone verde-giallo sul lato destro degli ovali neri della USAF chart, e un alone blu-violetto sul lato sinistro.
In questa difficilissima prova, però, solo il mio esemplare di Zeiss SF 8×42 non ha mostrato alcun difetto.

Fig-5 – Il risultato del test con la USAF Chart

TEST DEL FARETTO, LUCE DIFFUSA, IMMAGINI FANTASMA

Ho effettuato il test del faretto durante il mese di aprile, a notte fonda. Il test consiste nell’inquadrare il faretto della casa di un vicino per verificare la presenza di spike, riflessi fantasma, luce diffusa o altri difetti simili.

Devo confermare che al centro del campo, l’immagine ottenuta è stata una delle migliori che io abbia mai visto. Quando si osserva con un binocolo con prismi a tetto, di solito è possibile percepire la presenza di spike causati dai prismi stessi. Tuttavia, lo Zeiss SFL 10×50 non mostra alcun riflesso al centro del campo. Si può notare una parvenza di questo effetto solo spostando il faretto più in alto o in basso rispetto all’asse ottico, ma rimane comunque molto flebile.

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Ottimo anche il contenimento della luce diffusa, anche portando al bordo e fuori campo lo stesso faretto di paragone e qualche lampione che illuminava la via vicino alla mia abitazione. Durante le osservazioni diurne, osservando prospetticamente il sole, ho notato che lo Zeiss SFL 10×50 è un ottimo performer. Si nota solo ogni tanto un po’ di luce diffusa, specialmente nelle osservazioni di rapaci, quando ci si avvicina molto al sole. Devo ammettere che è uno dei migliori binocoli che io abbia mai provato in queste condizioni, molto probabilmente anche per la sua ampia pupilla di uscita che di giorno, non essendo totalmente sfruttabile, potrebbe celare ai bordi i difetti visibili ad esempio in un 10×30. Sono sempre piu’ curioso di osservare anche con l’8×50.

OSSERVAZIONE PRATICA SUL CAMPO

Birdwatching

Personalmente, avendo utilizzato per molti anni il formato 8×42 perché prediligo maggiormente il campo di vista e l’ingombro rispetto all’ingrandimento, e osservando spesso in combinazione anche con uno spotting scope, ero molto curioso di verificare la resa sul campo del 10×50. Abituato a gestire talvolta binocoli da 50 mm per brevi escursioni, posso confermare che l’SFL 10×50 è addirittura meno ingombrante e pesante di alcuni binocoli da 42/44 mm presenti sul mercato. Penso che Zeiss abbia veramente creato un nuovo punto di riferimento, visto che, se in passato il formato 10×50 era prediletto più che altro dagli astrofili, mentre i birdwatcher preferivano acquistare un 10×42 per ovvi motivi di compattezza, l’SFL 10×50 diventerà senz’altro una scelta primaria per molti appassionati di avifauna.

FIG.6 – Il sottoscritto osserva felice con lo Zeiss SFL 10×50

Nell’osservazione della fauna, ho apprezzato moltissimo la nitidezza e il contrasto, che sono tipici di un binocolo top di gamma. Anche il campo di vista grandangolare è completamente fruibile durante il giorno, fino al bordo, e offre grandi soddisfazioni anche ai più esigenti. Inoltre, la brevità della messa a fuoco consente di inseguire in tutta rapidità i soggetti più sfuggenti. Va anche detto che, rispetto a un classico 10×42, questo binocolo 10×50 mostra più dettagli non solo all’interno delle Oasi, ma anche quando si osserva , ad esempio, tra i  canneti in penombra o cercando di analizzare la trama delle remiganti dei rapaci in controluce. Consiglio davvero ai birdwatchers di provare questo formato, perché potrebbe diventare il loro binocolo preferito.

FIG.7 – Grazie alla pausa pasquale ho usato per molto tempo l’SFL 10×50, in questa foto mi trovo presso la Riserva Naturale Regionale Palude Brabbia

 Osservazione del paesaggio

Anche nell’osservazione del paesaggio, lo Zeiss SFL 10×50 soddisfa sotto vari aspetti, che sono quasi tutti identici a quelli appena citati nel  birdwatching. In effetti, anche in questo caso, ho apprezzato la nitidezza, il contrasto e la resa ai bordi, che rendono questo binocolo praticamente piatto. Soprattutto durante le lunghe escursioni, un conto è trasportare un 10×50 che pesa un chilo e due, un altro è trasportare un 10×50 che pesa circa 870 grammi. La brillantezza e la saturazione dei colori si apprezzano anche nel paesaggio, soprattutto quando si possono osservare ottimi panorami montani o affascinanti paesaggi marittimi.

Fig.8 – Un po’ di digiscoping presso l’hotspot di Germignaga, potete vedere i risultati nel video

Crepuscolo

Fino a qualche anno fa, prima dell’arrivo dei visori termici, gli appassionati delle osservazioni crepuscolari, che lo facevano per diletto o per attività professionali, dovevano scegliere tra il classico 7×42 e il più ingombrante 8×56. La scelta di questi due formati dipendeva principalmente dalle loro necessità: osservare cervi e caprioli da media/lunga distanza o camminare all’interno del bosco. Questo 10×50 è effettivamente in grado di raggiungere una maggiore profondità nei dettagli crepuscolari rispetto a ciò che ero riuscito a osservare con i miei 8×42 e 10×42.

Ritengo che, sebbene non abbia ancora avuto modo di provarlo a fondo, l’ SFL 8×50 potrebbe rappresentare davvero un nuovo punto di riferimento per chi necessita di un binocolo leggero e compatto con il feeling da 7×42, ma con la luminosità di un 50-56 mm. In effetti, potrebbe essere nato un nuovo standard, perché è un vero piacere camminare impugnando un binocolo che sembra un semplice 42 mm e poi, una volta messi gli oculari, scoprire che ciò che era in penombra e oscurità improvvisamente si illumina.

 Osservazione astronomica

La luna al centro del campo appare molto nitida e contrastata. Tuttavia, appena si esce dal centro del campo, sul bordo lunare si percepisce un lievissimo alone verde-viola.

Ho effettuato varie osservazioni astronomiche con lo Zeiss SFL 10×50, utilizzando principalmente un supporto universale Berlebach, un testa video Manfrotto 701 e un treppiede Berlebach Report. Questo sistema ha dimostrato di essere stabile anche con la colonna centrale completamente sollevata.

Ciò che si apprezza in primis con questo binocolo è l’ottima puntiformità stellare, simile a quella visibile nei telescopi a rifrazione. I colori sono brillanti e già si percepiscono le colorazioni verdi, gialle e blu di varie stelle. Come anticipato, il campo di vista non è totalmente piatto: focalizzando una stella al centro e spostandola verso la parte esterna del campo, si inizia a percepire un po’ di coma o astigmatismo a partire dal 80-85% del campo. Tuttavia, la parte centrale dell’immagine è incredibilmente nitida, con stelle che appaiono puntiformi su un fondo scuro.

Ovviamente, per l’osservazione del cielo profondo, sarebbe utile sfruttare binocoli con diametro maggiore, ma sono comunque riuscito ad osservare chiaramente le galassie M81 e M82 nella costellazione dell’Orsa Maggiore, immerse in un campo di stelline puntiformi, su un cielo decisamente scuro. La visione di M44 (l’ammasso alveare del Cancro) la sera del 29 aprile è stata spettacolare, con una congiunzione con Marte. Il pianeta si presentava con una brillante colorazione arancione-rossastra, mentre la M56 appariva molto definita.

Con questo formato è stato possibile anche ammirare la massa stellare M35 (I Gemelli), e altre masse stellari come M36, M37 e M38 nella costellazione di Auriga.

Sebbene l’uso più rilassante e piacevole per me sia stato senza treppiede, utilizzando lo Zeiss SFL 10×50 sul lettino solare nel mio giardino, le sue dimensioni compatte, insieme a una buona dimensione dei tubi ottici e una morbida armatura, mi hanno permesso di impugnarlo facilmente. Inoltre, le dimensioni perfette per gli oculari mi permettevano di appoggiarlo all’arcata sopraccigliare, stabilizzando meglio l’immagine premendo con le mani sui tubi.

Durante una serata particolarmente limpida, sono riuscito anche a percepire M51. Solitamente, quando utilizzo binocoli di ottima qualità, consiglio agli appassionati di sfruttarli anche di notte, magari dopo un’escursione o in un rifugio. Anche in questo caso, lo Zeiss SFL 10×50, grazie al suo peso e ingombro ridotto, sorprende per la sua qualità, che lo rende decisamente superiore ai binocoli da 42 mm, ma senza il peso imbarazzante di un classico binocolo con prismi di porro nel formato 10×50.

L’unica accortezza da avere durante l’osservazione astronomica è di rimuovere il dito dalla manopola di messa a fuoco, perché è davvero molto reattiva e si potrebbe perdere il preciso punto di fuoco.

FIG.9 – Lo Zeiss SFL 10×50 è stato un valido compagno di osservazioni

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Compatto come un 42 mm, ma luminoso come un 50 mm.

  • Nitidezza e contrasto elevati.

  • Ergonomia ottimale, con una buona posizione delle manopole di messa a fuoco.

  • Ottima distanza minima di messa a fuoco.

  • Breve corsa della manopola di messa a fuoco, rendendo l’uso molto reattivo.

  • Colori brillanti e bianchi neutri.

  • Ottima puntiformità stellare al centro del campo ” da rifrattore”

  • Pupilla di uscita confortevole, più comoda rispetto al classico 10×42.

  • Utilizzabile con occhiali da sole, grazie alla sua ergonomia.

 Difetti

  • La qualità ottica per quanto riguarda il contenimento della gradazione cromatica non raggiunge le prestazioni della serie Victory SF.

  • Per il resto, non sono riuscito a trovare altri difetti in questo incredibile strumento.

IN SINTESI

In sintesi, avendo già avuto l’onore di testare i formati SFL da 40 mm e da 30 mm, posso confermare con certezza che la scelta di Zeiss di introdurre anche il formato da 50 mm con compattezza e leggerezza si è rivelata estremamente strategica.

Il nuovo Zeiss SFL 10×50 è un binocolo poliedrico che vi consentirà di spaziare dal birdwatching alle osservazioni crepuscolari, fino alle osservazioni astronomiche. È compatto come un 42 mm, ma oltre il 40% più luminoso.

Consiglio agli appassionati di osservazioni crepuscolari di prendere in considerazione anche il formato 8×50, mentre i birdwatcher che raramente viaggiano con lo spotting scope potrebbero optare per il formato 12×50. Spero di riuscire a testare anche gli altri due ingrandimenti nei mesi a venire.

FIG.11 – In sintesi, darà del gran filo da torcere a molti 10×42

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo del Zeiss SFL 10×50 (a maggio) è di 2.229 € IVA inclusa.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare come sempre Achille Berti di Bignami per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, e Stefan Bühring  di Zeiss per aver condiviso le prime caratteristiche in anteprima e per aver soddisfatto alcune delle mie curiosità riguardo alla progettazione di questo strumento.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio. Nel mio sito web troverete esclusivamente recensioni imparziali di prodotti ottici sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono obiettive e indipendenti, come è dovere di ogni giornalista, e non ricevo alcuna percentuale sulle vendite degli eventuali acquisti dei prodotti recensiti.

Per qualsiasi acquisto, informazione su variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Bignami al link: www.bignami.it.

 

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