Recensione del binocolo Zeiss SFL 8×50: E’ il nuovo re dei boschi?

PREMESSA

Chi segue Binomania da anni ricorderà che, nel lontano 2013, pubblicai un articolo molto entusiasta dedicato allo Zeiss Victory 7×42 T FL LotuTec*, che all’epoca definii “il re dei boschi” per alcune delle sue doti distintive: elevata luminosità, ampia pupilla di uscita, peso contenuto e straordinaria profondità di campo.

Con l’arrivo della nuova serie SFL, declinata in diversi formati, e dopo aver recensito il modello 10×50, è nata in me la curiosità di mettere alla prova anche lo Zeiss SFL 8×50, per capire se potesse davvero raccogliere l’eredità lasciata dal compianto 7×42.

Ho avuto modo di testarlo, come di consueto, in vari ambiti, dando però particolare attenzione alle osservazioni nel fitto del bosco e in condizioni crepuscolari, che sono da sempre i terreni ideali per rivelare le reali capacità di un binocolo con queste specifiche.

Il campione oggetto di questo test mi è stato gentilmente fornito in anteprima da Bignami, distributore ufficiale Zeiss per l’Italia, che per il mese di giugno ne indica un prezzo al pubblico di 2.259 euro IVA inclusa.

 

CARATTERISTICHE TECNICHE

Ingrandimento:
Diametro lente: 50 mm
Trasmissione luce: 90%
Diametro pupilla di uscita: 6.25 mm
Fattore crepuscolare: 20.0
Campo visivo a 1.000 m: 131 m (393 ft)
Angolo di visione soggettivo: 58° Ww
Distanza minima di messa a fuoco: 1.8 m (5.9 ft)
Regolazione diottrica: −4.0
Distanza pupilla di uscita: 20 mm
Distanza interpupillare: 56 – 74 mm
Tipo lente: UHD
Sistema prismi: Schmidt-Pechan
Trattamento LotuTec:
Riempimento azoto:
Impermeabilità: 400 mbar
Temperatura operativa: −20°C / +55°C (−4°F / +131°F)
Dimensioni (L × P): 160 mm × 133 mm (6.3″ × 5.2″)
Peso: 855 g (30.2 oz)
Prezzo indicativo: €2.259,00

ACCESSORI IN DOTAZIONE


Per una panoramica completa sul contenuto della confezione, vi consiglio di dare un’occhiata anche al video dell’unboxing che ho pubblicato per il formato 10×50 dato che l’accessoristica è identica..
Vi anticipo soltanto che all’interno della tipica scatola bianca e blu firmata Zeiss, troverete un corredo di accessori ben curato: tracolla, tappi copri-obiettivi, parapioggia per gli oculari, panno in microfibra per la pulizia, custodia in cordura con relativa cinghia a tracolla e un manuale rapido con le istruzioni essenziali.

UNBOXING DEL 10×50 CHE HA GLI STESSI ACCESSORI

 

ACCESSORI OPZIONALI

 

Tra gli accessori opzionali che ritengo particolarmente utili, vale la pena menzionare la tracolla comfort Zeiss, pensata per distribuire meglio il peso durante le osservazioni prolungate, il supporto Binofix per il montaggio su treppiede e il classico adattatore da 1/4”, indispensabile per chi desidera una maggiore stabilità, soprattutto nelle sessioni astronomiche.

MECCANICA E SISTEMA A FUOCO

La sigla SFL, che sta per SmartFocus and Lightweight, identifica come orami saprete la linea di binocoli Zeiss pensata per offrire un’ottima combinazione tra compattezza, luminosità e praticità d’uso. I modelli iniziali comprendevano i formati 8×30, 10×30, 8×40 e 10×40, ma recentemente la serie si è arricchita di tre nuove versioni molto interessanti: 8×50, 10×50 e 12×50.

Uno degli aspetti più sorprendenti dei modelli SFL 50 è la loro notevole luminosità, superiore di circa il 42% rispetto a un binocolo tradizionale da 42 mm, pur mantenendo – almeno a confronto con gran parte della concorrenza – dimensioni comparabili a quelle di un 42 mm.

Anche l’8×50 adotta prismi a tetto e una struttura con doppio ponte e cerniera centrale, che garantisce un’ottima solidità. Le dimensioni sono davvero contenute: 160 mm di lunghezza e circa 133 mm di larghezza (alla distanza interpupillare di riferimento). È stato sorprendente, soprattutto per chi – come me – è abituato a maneggiare i classici 10×50 con prismi di Porro, trovarsi davanti un binocolo così compatto.

FIG.1 – Un bel primo piano sullo Zeiss SFL 8×50

Il peso è contenuto, la mia bilancia elettronica ha stimato 857 grammi, senza considerare tracolla e copri-obiettivi. La scocca è realizzata in lega di magnesio, come si conviene ai prodotti di fascia alta, e l’interno è ben opacizzato, con la presenza di diaframmi interni che aiutano a sopprimere i riflessi indesiderati.

Dal punto di vista costruttivo, anche l’8×50 conferma la qualità che contraddistingue la serie SFL: si posiziona appena sotto la linea Victory SF, il top di gamma Zeiss, ma supera chiaramente la Conquest HDX, risultando un modello estremamente curato sotto ogni aspetto.

Anche l’armatura in gomma del nuovo SFL 8×50 presenta una testurizzazione porosa che migliora il grip, rendendolo saldo e sicuro anche con mani umide o guantate. Lo spessore della gomma è particolarmente evidente lungo i lati e sulla parte frontale dei tubi ottici, contribuendo a una sensazione di robustezza.

Il merito dell’ottima ergonomia va anche al design SmartFocus, che garantisce un posizionamento naturale del dito indice in corrispondenza della manopola di messa a fuoco. Oltre a essere comodo da impugnare, il binocolo si dimostra ben bilanciato, permettendo osservazioni prolungate senza affaticare le mani o i polsi.

Confesso che, vista la presenza di lenti da 50 mm, temevo uno sbilanciamento verso il frontale. Invece, grazie all’impiego di elementi ottici più sottili e leggeri, Zeiss è riuscita a mantenere una distribuzione dei pesi eccellente, paragonabile a quella di un classico 8×42, ma con tutti i vantaggi di una lente frontale da 50 mm.

FIG.2 – Il binocolo durante il test pratico sul campo

Un dettaglio interessante si nota lateralmente, vicino agli oculari: le due asole per la tracolla, robuste e ben sagomate, rappresentano l’unica parte priva di rivestimento in gomma. Nel complesso, il design è pulito, moderno ed essenziale, senza sporgenze superflue. L’unico tocco cromatico è il consueto logo Zeiss, discreto e collocato sul ponte principale.

Come ci si aspetta da un binocolo di questa fascia, l’impermeabilità è garantita fino a 400 mbar, con un intervallo di temperatura operativa compreso tra -20 °C e +55 °C.

La messa a fuoco minima, da me rilevata durante il test è leggermente differente rispetto a quanto evidenziato con il 10×50, in questo caso si attesta su un eccellente valore di 1,7 metri. Per passare da questa distanza all’infinito è sufficiente ruotare la manopola in senso orario per circa 370° – poco più di un giro completo.
Una corsa breve e precisa, perfetta per il birdwatching e tutte quelle osservazioni che richiedono inseguimenti rapidi: tra i 10 e i 15 metri, bastano piccoli movimenti per mantenere nitido anche un soggetto in movimento. Anche la profondità di campo è buona, seppur la totale profondità di campo, sia pari – a livello teorico- al doppio dell’ingrandimento, ossia da 64 metri all’infinito con lo Zeiss SFL 8×50 ho già tutto a fuoco a circa 35-40 metri.

La rotazione della manopola avviene in modo fluido e regolare, priva di giochi meccanici o punti duri. Guardando attraverso le lenti frontali si nota chiaramente il movimento di una cella interna, che regola la messa a fuoco con precisione micrometrica.

Rispetto ai modelli SFL 32 mm e 40 mm che ho avuto modo di testare in passato, anche l’ 8×50 mi ha colpito sia per la compattezza della scocca, sia – come vedremo a breve – per le sue sorprendenti prestazioni ottiche.

 

OTTICA

Obiettivi

Per ottenere un livello così elevato di compattezza e prestazioni, gli ingegneri Zeiss hanno adottato un design ottico estremamente razionale, pensato per ridurre al minimo lo spazio tra i gruppi di lenti senza sacrificare la qualità.
A tal fine, sono stati selezionati elementi ottici sottili e ravvicinati tra loro, grazie anche a una riduzione di 2 mm nel diametro delle lenti (presumibilmente rispetto al modello HT da 52 mm), come dichiarato dalla stessa Zeiss. Questa scelta progettuale ha permesso di contenere il peso fino al 20% e il volume fino al 13% rispetto alla linea Victory SF, pur mantenendo prestazioni ottiche di altissimo livello.

Il cuore del sistema ottico è basato su vetri a bassa dispersione, classificati da Zeiss con la sigla UHD (Ultra High Definition). Questo acronimo non indica solo l’utilizzo di materiali di alta qualità, ma comprende anche trattamenti multistrato avanzati applicati alle superfici delle lenti per ottimizzare la trasmissione della luce e ridurre al minimo riflessi e aberrazioni.

FIG.3- Un primo piano sugli obiettivi da 50 mm di diametro

Il risultato è una resa cromatica brillante e realistica, con toni neutri e bilanciati, in particolare sui bianchi, che mi sono sembrati più naturali rispetto a quanto osservato con il mio Zeiss SF 8×42 personale. La nitidezza al centro del campo è eccellente e il contrasto è così marcato da far sembrare certe osservazioni quasi simili a una visione digitale in 4K, con dettagli finissimi e contorni ben definiti. A tratti, forse per due ingrandimenti in meno, mi è parso piu’ nitido e tridimensionale del 10×50 ma potrebbe essere una sensazione personale.

Durante le sessioni naturalistiche – in particolare osservando il piumaggio di rapaci e piccoli uccelli – ho avuto la sensazione di guardare una scena potenziata da una maschera di contrasto, tanto era incisiva la definizione centrale.
Anche con “solo” 8 ingrandimenti, l’SFL 8×50 offre immagini di straordinaria qualità, perfettamente adatte sia all’osservazione diurna che al crepuscolo.

Oculari

Gli oculari dello Zeiss SFL 8×50 offrono un campo visivo lineare di 131 metri a 1000 metri, che corrisponde a un campo reale di circa 7,5°. Un valore eccellente per un binocolo 8x, che lo colloca a pieno titolo nella categoria dei grandangolari.
Secondo i calcoli tradizionali, il campo apparente si avvicinerebbe ai 60°, ma Zeiss – seguendo la più rigorosa normativa ISO 14132-1 – dichiara un angolo soggettivo di 58°, comunque più che adeguato per un’osservazione immersiva e dinamica.

Uno degli aspetti che colpisce di più è la grande lente di campo degli oculari, con un diametro di circa 27 mm, che contribuisce a un’esperienza visiva luminosa e confortevole.
Anche il diametro esterno degli oculari, contenuto entro 45 mm, gioca un ruolo importante nel garantire un’ottima ergonomia: nel mio caso, con una distanza interpupillare di circa 66 mm, rimane un margine di circa 20 mm tra le due conchiglie oculari, permettendo un utilizzo comodo anche per chi ha un volto più stretto.

FIG.4 – Gli oculari sono comodi e confortevoli da utilizzare anche per i portatori di occhiali

Come da tradizione Zeiss, anche questa versione SFL è chiaramente pensata per offrire un comfort ottico di alto livello. I paraluce oculari, realizzati in gomma morbida ma resistente, si estraggono tramite un preciso sistema a scatti (click-stop), che offre tre posizioni intermedie.

La distanza pupillare dichiarata è di 20 mm, e – pur non disponendo di strumenti professionali per verificarla con precisione – ho effettuato alcune misurazioni empiriche che indicano un valore reale vicino ai 19 mm, misurando dalla lente di campo al bordo del paraluce completamente esteso.

In ogni caso, anche con occhiali da sole indossati, sono riuscito a percepire l’intero campo visivo senza vignettature o perdita di angolo, un risultato che conferma l’affidabilità delle specifiche dichiarate da Zeiss e la cura progettuale riposta in ogni dettaglio del progetto.

Prismi

Lo Zeiss SFL 8×50 è equipaggiato con prismi a tetto di tipo Schmidt-Pechan, realizzati con materiali di alta qualità, molto probabilmente vetro BaK-4 giapponese, sinonimo di eccellenza ottica.

La pupilla di uscita, di 6,25 mm (dato specifico del modello 8×50), si presenta perfettamente circolare con solo un lievissimo “taglio” sul bordo esterno, offrendo un’immagine nitida e uniforme su tutto il campo visivo. Focalizzando all’infinito, il diaframma di campo appare particolarmente definito e ben delineato, segno di una progettazione ottica precisa e curata.

Un aspetto sempre interessante da osservare è il comportamento dei riflessi attorno alla pupilla d’uscita. Come evidenziato anche nell’immagine allegata, pensavo potesse fornire una prestazione inferiore rispetto al 10×50 ma tutto sommato non ho trovato molte differenze.

 

TRATTAMENTO ANTI-RIFLESSO SU VETRI E PRISMI

Come tutti i prodotti di fascia alta firmati Zeiss, anche l’SFL 8×50 è dotato del celebre trattamento T*, una tecnologia in costante evoluzione che rappresenta il massimo in termini di rivestimenti ottici multistrato antiriflesso. Questo trattamento è applicato su ogni superficie delle lenti, con l’obiettivo di massimizzare la trasmissione della luce e minimizzare qualsiasi riflesso interno che potrebbe compromettere la nitidezza e il contrasto dell’immagine. La trasmissione luminosa complessiva dichiarata da Zeiss è pari al 90%, un valore davvero eccellente.

A completare la dotazione tecnologica c’è il rivestimento LotuTec, un trattamento idrofobico e oleofobico che impedisce alle gocce d’acqua di agglomerarsi sulle superfici ottiche, facilitando inoltre la pulizia da sporco, unto o sudore. Questo è particolarmente utile per mantenere la chiarezza visiva anche in condizioni di umidità o utilizzo intenso.

Durante la mia prova, osservando direttamente all’interno degli obiettivi da 50 mm, ho potuto constatare una trasparenza eccezionale: il mio volto non si rifletteva praticamente mai, e riuscivo addirittura a vedere la meccanica interna del binocolo. Questo testimonia l’efficacia e la qualità superiore dei trattamenti Fully Multi Coated utilizzati da Zeiss su questo modello.

 

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Posso confermare che anche questo modello monta ottiche di alta qualità a bassa dispersione, capaci di ridurre al minimo l’aberrazione cromatica. Tuttavia, in condizioni particolarmente difficili come le osservazioni dell’avifauna in controluce  si può scorgere un leggerissimo alone cromatico residuo lungo il profilo dell’animale che pero’ mi è sembrato leggermente inferiore a quello visibile nel SFL 10×50

Fortunatamente, tale effetto rimane praticamente impercettibile nella maggior parte delle situazioni di osservazione quotidiana.

 

Cromatismo laterale

Come accade con molti binocoli di fascia alta, anche in questo modello il cromatismo laterale tende ad aumentare spostandosi dal centro verso i bordi del campo visivo. Tale fenomeno nell’SFL 8×50  non è particolarmente invadente e si manifesta soprattutto in condizioni di luce molto intensa o contrastata, come nell’osservazione controluce di rami e foglie o durante la visione della Luna piena.

In condizioni di illuminazione normale, invece, il cromatismo laterale risulta trascurabile e non influenza negativamente l’esperienza osservativa.

Curvatura di campo

Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel costatare che  lo Zeiss SFL 8×50   offre un campo perfettamente piatto rispetto al SFL 10×50. Le immagini ai bordi sono nitide come al centro, eccetto un po’ di cromatismo laterale che pero’ mantiene la definizione ottimale.

Distorsione angolare

La distorsione angolare è presente sotto forma di effetto a “cuscinetto” e diventa evidente intorno al 75–80% del campo visivo.

Quando si utilizza il binocolo su cavalletto, questo difetto risulta ancora più percepibile.

Zeiss, da sempre esperta nella progettazione ottica, calibra con cura la distorsione per evitare l’effetto “palla rotolante” (rolling ball effect), molto fastidioso in altri strumenti.

Tuttavia, alcune persone, me compreso, possono risultare particolarmente sensibili a questa distorsione.

In generale, posso comunque affermare che l’SFL 8×50 resta uno dei binocoli più comodi e piacevoli da utilizzare che mi sia capitato di provare.

Altre aberrazioni

Nel corso delle osservazioni notturne, concentrandomi su stelle di seconda e terza magnitudine, ho rilevato una leggera presenza di coma e astigmatismo verso i bordi del campo.

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Questi difetti diventano percepibili a partire dall’80% circa del campo visivo, confermando che questo binocolo non è stato progettato specificamente per un uso astronomico di livello professionale.

Tuttavia, come vedremo nella sezione dedicata all’osservazione del cielo, per qualità dell’immagine, luminosità e contrasto, lo Zeiss SFL 8×50 offre comunque prestazioni molto soddisfacenti sotto il cielo stellato.

 

 

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Il test diurno effettuato con la USAF chart ha permesso di superare le performance tipiche di un binocolo 8×42. Sono riuscito a distinguere con chiarezza non solo il “gruppo 1” ma anche i numeri 1 e 0 poco sopra.  La nitidezza e il contrasto sono risultati estremamente elevati, garantendo un’immagine di altissima qualità.

Per quanto riguarda la gestione del cromatismo residuo, si è osservato un lieve alone verde-giallo sul lato destro degli ovali neri della chart, e un sottile alone blu-violetto sul lato sinistro anche in questo caso che mi è parso un po’ meno invasivo del formato 10×50.

In questa prova particolarmente impegnativa, ricordo che  il mio esemplare di Zeiss SF 8×42 ha mostrato un’assenza totale di difetti cromatici.

FIG.5 – Il risultato ottenuto osservando la USAF CHART

OSSERVAZIONE PRATICA SUL CAMPO

Birdwatching

Anni or sono dato che amavo particolarmente lo Zeiss Victory FL 7×42, che apprezzavo per compattezza, peso, luminosità, pupilla di uscita medio-grande e soprattutto per la grande profondità di campo — ero molto curioso di testare il nuovo Zeiss SFL 8×50 sul campo.

Posso confermare che l’SFL 8×50 si è rivelato sorprendentemente compatto e leggero, nonostante il diametro superiore degli obiettivi. Questo binocolo offre un bilanciamento eccellente tra luminosità, ingombro e maneggevolezza, che in passato era difficile trovare nel formato 8×56. Zeiss ha quindi creato un nuovo punto di riferimento: mentre in passato i binocoli 8×56 erano spesso molto ingombranti e destinati ad usi specifici, questo modello è ideale anche per il birdwatching attivo e dinamico. 

FIG.6 – Uno stormo di smerghi riposa su un banco di sabbia . fotografia ottenuto con Iphone Xr e Zeiss SFL 8×50

Vi propongo una tabella comparativa di confronto tra alcuni modelli di binocoli Zeiss, ormai fuori produzione e il nuovo Conquest HDX:

Modello Peso (g) Dimensioni (mm)
Zeiss Victory 7×42 T*FL LotuTe 765  161×128 
Zeiss SFL 8×50 855  160×133
Zeiss Victory HT 8×54 1.035  193×142
Zeiss Conquest 8×56 HDX 1,235  210×145

In termini di profondità di campo, la regola del quadrato dell’ingrandimento suggerisce circa 64 metri per l’8x rispetto ai 100 metri teorici del 10x. Nella pratica, grazie al mio accomodamento visivo, sono riuscito a mantenere tutto a fuoco perfettamente anche verso i 35-40 metri, una distanza molto utile per osservazioni naturalistiche e per seguire rapaci in volo o soggetti a media distanza.

Ho particolarmente apprezzato la resa nel controluce, soprattutto nel sotto ala dei rapaci, dove la maggiore apertura da 50 mm garantisce una luminosità superiore rispetto a un 8×42 classico , svelando ulteriori dettagli nel piumaggio. Questa maggiore luminosità si traduce anche in immagini più dettagliate e brillanti in ambienti ombrosi o boschivi, facilitando l’osservazione anche nelle ore meno luminose del giorno.

Sebbene l’8×50 non possa vantare la profondità di campo di un 7x, il feeling d’uso, la compattezza e la maneggevolezza di questo binocolo sono impressionanti e fanno dimenticare facilmente il leggero compromesso sulla profondità di campo.

In definitiva, consiglio vivamente agli appassionati di birdwatching di provare questo formato: potrebbe diventare il loro strumento ideale per osservazioni sia in ambienti aperti che in bosco, grazie a un perfetto equilibrio tra potenza, luminosità e comfort.

 

Paesaggio

Anche nell’osservazione del paesaggio, lo Zeiss SFL 8×50 si distingue per diverse qualità che lo rendono un binocolo ideale per lunghe escursioni e osservazioni naturalistiche.

Rispetto al 10×50, ho apprezzato una maggiore profondità di campo che facilita la messa a fuoco a mano libera su elementi a distanze ravvicinate, rendendo l’esperienza di osservazione più rilassante e meno impegnativa per l’occhio. Pur mostrando un campo apparente leggermente inferiore, la visione risulta più stabile grazie a un ingrandimento più contenuto e una pupilla di uscita più ampia, che aumenta il comfort durante l’uso prolungato.

Mi aspettavo che la grande pupilla di uscita potesse comportare una maggiore presenza di luce diffusa ai bordi del campo, ma nella pratica non ho riscontrato difetti rilevanti o effetti di abbagliamento. Il binocolo mantiene una nitidezza elevata e un contrasto ottimale anche ai margini, garantendo immagini chiare e dettagliate.

La brillantezza e la saturazione dei colori sono eccellenti, come ci si aspetta da un prodotto Zeiss di fascia alta, e risultano particolarmente apprezzabili osservando panorami montani o paesaggi marini. Inoltre, il peso contenuto e il design ergonomico rendono questo binocolo comodo da trasportare e utilizzare durante lunghe camminate o escursioni.

In sintesi, lo Zeiss SFL 8×50 offre un equilibrio ideale tra potenza, profondità di campo e comfort, rendendolo un compagno affidabile e piacevole per chi ama esplorare la natura con attenzione ai dettagli.

FIG.7 – Durante il periodo in cui l’ho avuto in visione l’ho usato spesso al crepuscolo

Crepuscolo e uso nel bosco

Fino a qualche anno fa, prima dell’avvento dei visori termici, gli appassionati di osservazioni crepuscolari dovevano spesso scegliere tra il classico 7×42 e il più ingombrante 8×56, a seconda delle esigenze: osservare cervi e caprioli da media-lunga distanza o muoversi agilmente all’interno del bosco. Io ho sempre prediletto il 7×42 per la sua grande maneggevolezza unita a una ottima luminosità.

Lo Zeiss SFL 8×50 rappresenta una via di mezzo ideale tra questi due mondi. Offre una profondità di campo che si avvicina a quella di un 7×42, con la comodità e la rapidità di messa a fuoco tipiche di un formato più piccolo, ma con la luminosità e la pupilla di uscita generosa di un binocolo da 50 mm, senza l’ingombro e il peso tipici dei modelli da 56 mm. Sarebbe stato bello compararli nello stesso momento, ma analizzando i miei diari osservativi, rammento senza dubbio la peggiore resa ai bordi del FL 7×42 e una tonalità dei colori decisamente molto fredda e poco naturale. Il nuovo SFL 8×50 è decisamente piu’ performante e equilibrato.

FIG.8 – Il sottoscritto osservare alcuni caprioli in un campo da poco tagliato: ore 21.47

Durante le mie prove, ho potuto apprezzare come questo binocolo renda più dettagliate e leggibili le immagini anche in condizioni di scarsa illuminazione, tipiche del crepuscolo o delle fitte zone boschive. Camminare con l’SFL 8×50 è un vero piacere: il peso e la compattezza sono paragonabili a un 42 mm, ma la sensazione di luce e nitidezza è decisamente superiore. Ho anche compiuto una piacevole sessione osservativa dalle 21.30 alle 22.00 con mia figlia maggiore Ersilia e siamo rimasti entrambi sopresi della ottima luminosità che sfodera questo leggerissimo binocolo nella osservazione dei caprioli.

 

 

 

FIG.9 – Mia figlia osserva i caprioli comodamente seduta nel Duster 4×4

 

Credo che questo binocolo possa davvero diventare un nuovo punto di riferimento per chi cerca un equilibrio ottimale tra luminosità, profondità di campo e maneggevolezza e prestazioni ottiche nelle osservazioni crepuscolari e boschive.

 

 Osservazione astronomica

Lo Zeiss SFL 8×50 si rivela un eccellente compagno per l’osservazione del cielo, soprattutto sotto cieli molto scuri. La pupilla di uscita più ampia e l’ingrandimento leggermente più basso rispetto al 10×50 lo rendono ideale per osservare soggetti estesi come galassie, nebulose ma negli ammassi stellari ho preferito il cielo “piu’ scuro ” del 10×50 e una maggior percezione delle stelle che li compongono.   

La nitidezza della Luna al centro del campo è notevole, con un contrasto elevato e dettagli ben definiti. Un lieve alone verde-viola è percepibile solo spostandosi verso i bordi lunari, ma rimane minimo e non disturba l’esperienza osservativa.

Durante le mie sessioni astronomiche ho potuto apprezzare la buona puntiformità delle stelle, simile a quella tipica dei telescopi rifrattori di alta qualità. Il campo non è completamente piatto: alcuni difetti come coma e astigmatismo iniziano a manifestarsi oltre l’80% del campo visivo, ma la porzione centrale rimane estremamente nitida, con stelle perfettamente puntiformi su un fondo scuro.

Un grande vantaggio di questo formato è la possibilità di usarlo comodamente a mano libera ancor piu’ del 10×50: la stabilità dell’immagine è superiore rispetto ai modelli con ingrandimenti più elevati, permettendo osservazioni più rilassate e spontanee, senza la necessità di cavalletti ingombranti. La maneggevolezza e il comfort di impugnatura lo rendono ideale anche per lunghe sessioni sotto il cielo.

Ho osservato chiaramente galassie come M81 e M82 nella costellazione dell’Orsa Maggiore e mi sono divertito a esplorare la zona della Lira e del Cigno.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

Lo Zeiss SFL 8×50 si distingue per un eccellente equilibrio tra luminosità, profondità di campo e maneggevolezza. La sua pupilla di uscita più grande rispetto al 10×50, unita a un ingrandimento leggermente più basso, garantisce un’immagine luminosa e confortevole anche nelle condizioni di luce scarse, come al crepuscolo o all’interno di boschi fitti.

La stabilità dell’immagine a mano libera è notevolmente superiore rispetto a modelli con ingrandimenti maggiori, e la messa a fuoco rapida consente di inseguire agilmente soggetti in movimento, un vantaggio fondamentale per il birdwatching. La nitidezza e il contrasto sono di livello top di gamma, con una resa eccellente fino ai bordi del campo visivo, che resta sufficientemente ampio per garantire un’ottima immersione nell’osservazione naturalistica.

 

Difetti

Tra i difetti, la profondità di campo, sebbene superiore a quella di un 10×50, non raggiunge quella del mitico Zeiss Victory FL 7×42, ormai fuori produzione, che restava imbattuto sotto questo aspetto. Inoltre, in condizioni astronomiche avanzate, l’8×50 è valido ma meno performante di un binocolo da 12×50, che offre un maggior dettaglio e un contrasto più elevato sulle stelle e sugli oggetti del cielo profondo, anche se a costo di una minore stabilità a mano libera. 

 

 

CONCLUSIONE

Nel complesso, preferisco l’8×50 allo Zeiss SFL 10×50 soprattutto per l’uso crepuscolare, nell’osservazione all’interno di boschi fitti e nel birdwatching a mano libera, dove la maggiore pupilla di uscita e la stabilità dell’immagine fanno la differenza. Il 10×50 resta comunque un eccellente strumento, particolarmente indicato per chi predilige ingrandimenti maggiori e dettagli più fini a distanze più lunghe. Per l’osservazione astronomica, tuttavia, suggerisco di orientarsi verso un 12×50, capace di fornire un’esperienza più dettagliata e contrastata, a patto di utilizzare un supporto adeguato per compensare la minor stabilità. 

Infine, lo Zeiss SFL 8×50 rappresenta un degno e moderno sostituto del Victory FL 7×42, ormai fuori produzione, mantenendo un feeling simile e una qualità ottica elevata, pur con una profondità di campo leggermente inferiore. Per chi cerca un binocolo luminoso, maneggevole e versatile, in grado di performare su molti fronti, questo modello è senza dubbio una scelta vincente. Certamente mi è sorto un dubbio che non so se riusciro’ mai a fugare: come avrebbe performato al crepuscolo e nel bosco un ipotetico SFL 7×50?

 

FIG.10 – Penso sia realmente il nuovo Re dei Boschi, ma come si comporterebbe un SFL 7×50

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo del Zeiss SFL 8×50 nel mese di giugno è di 2.259 € IVA inclusa.

RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare, come sempre, Achille Berti di Bignami per aver gentilmente fornito l’esemplare oggetto di questo test.

 

DISCLAIMER

Binomania non è un negozio. Nel mio sito web troverete esclusivamente recensioni imparziali di prodotti ottici sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono obiettive e indipendenti, come è dovere di ogni giornalista, e non ricevo alcuna percentuale sulle vendite degli eventuali acquisti dei prodotti recensiti.

Per qualsiasi acquisto, informazione su variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Bignami al link: www.bignami.it.

 

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