Recensione del binocolo Swarovski Optik NL PURE 14×52 – II PARTE: Articolo completo e test pratico sul campo

PREMESSA

I lettori più affezionati ricorderanno che, qualche settimana or sono, Marco Lucchini mi ha fornito in visione due binocoli della serie NL PURE, il cui acronimo significa “Natural Lover”. Dopo aver recensito il modello 12×42, è giunto il momento di testare sul campo il 14×52, che ha un prezzo di listino di 3.610 euro. Lucchini lo offre ai lettori di Binomania a un prezzo decisamente piu’ interessante e vi invito quindi a contattarlo.

Ricordo inoltre che, anche per questo formato, è disponibile il supporto per la fronte FRP, venduto separatamente al costo di 162 euro. All’interno dell’articolo troverete le caratteristiche tecniche del binocolo, le mie impressioni pratiche sul campo e i risultati dei vari test effettuati, che spaziano dalla USAF CHART all’osservazione astronomica, passando per l’osservazione paesaggistica.

Nel video allegato potrete inoltre vedere alcune clip ottenute collegando un iPhone all’oculare del binocolo.

Come sempre, vi auguro una buona lettura e una buona visione!

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DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

Caratteristica Valore
Ingrandimento 14x
Diametro utile dell’obiettivo 52 mm
Diametro della pupilla d’uscita 3.6 mm
Distanza della pupilla d’uscita 17 mm
Campo visivo a m/1.000 m 93 m/1000 m
Campo visivo (gradi) 5.3°
Campo visivo per portatore d’occhiali (gradi) 5.3°
Campo visivo soggettivo (gradi) 70°
Distanza minima per la messa a fuoco 3.8 m
Compensazione diottrica ± 4 dpt
Compensazione diottrica di ∞ 5 dpt
Trasmissione di luce 91%
Distanza tra le pupille 56-74 mm
Valore crepuscolare secondo ISO 14132-1 27
Lunghezza approssimativa 174 mm
Larghezza approssimativa 131 mm
Altezza approssimativa 77 mm
Peso approssimativo 1020 g
Temperatura operativa -25 to +55 °C
Temperatura di stoccaggio -30 to +70 °C
Impermeabilità sott’acqua 13 ft / 4 m (riempimento con gas inerte)

 

 

ACCESSORI IN DOTAZIONE

Analogamente al modello 12×42, anche l’NL PURE 14×52 presenta la stessa dotazione di serie. Se non lo avete ancora fatto, vi invito a guardare la prima parte del video, dedicata all’unboxing.

 

Il binocolo è custodito in una confezione di cartone di ottima qualità, decorata con una scena naturalistica all’interno. Gli accessori inclusi sono: una borsa morbida in tessuto con sistema di aggancio a marsupio, un manuale multilingue con le istruzioni, un sapone neutro, una piccola spazzola per pulire l’armatura del binocolo, i copri-oculari, la cinghia per il fissaggio della borsa e una tracolla elasticizzata in neoprene.

Inoltre, in una piccola scatola sono contenuti due piccoli tappi, utili nel caso si desiderasse rimuovere i   copri-obiettivi, e alcuni accessori per la tracolla. I tappi copri-obiettivi, già forniti di serie e integrati nel binocolo, possono essere rimossi grazie a un sistema di sgancio rapido.

Nella confezione del supporto FRP, invece, troverete, oltre al supporto stesso, un sacchetto in tessuto morbido per il trasporto e una piccola chiave per il fissaggio.

 

ACCESSORI OPZIONALI

Gli accessori opzionali sono identici a quelli del modello 12×42. Oltre al supporto frontale FRP, è possibile acquistare separatamente alcuni prodotti come:

  • l’UTAS, un adattatore universale per treppiedi;
  • la cinghia UCS Comfort;
  • il VPA 2, un adattatore regolabile per smartphone.

A questo link, trovate la lista completa.

 

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Avendo già discusso approfonditamente riguardo la meccanica e il sistema di messa a fuoco dello Swarovski  NL PURE 12×42, posso confermare la stessa eccellente qualità anche nel modello 14×52. Rispetto alla serie precedente “EL Swarovision”, questo binocolo rappresenta un prodotto completamente nuovo, con un design rinnovato. È stato abbandonato il sistema a finestra centrale a favore di un ampio ponte dotato di una cerniera di snodo, che ospita il sistema di messa a fuoco centrale e la regolazione diottrica dell’oculare destro.

Il binocolo si impugna perfettamente. Vi anticipo, come approfondirò nel paragrafo dedicato alle mie impressioni pratiche, che sono riuscito a utilizzarlo per brevi periodi anche a mano libera. Questo mi ha ricordato il comportamento di un 12×50 che ho posseduto per anni, più che quello di un classico 15×56. Ma approfondirò meglio questo aspetto più avanti.

FIG.1 – Lo Swarovski NL PURE 14×52 è decisamente snello

Per quanto riguarda il peso, avendolo misurato con la mia bilancia elettronica, posso confermare che, senza frontalino e tappi, si attesta esattamente su 1025 grammi, un valore molto simile a quello di alcuni binocoli da 42 mm particolarmente pesanti che ho testato negli anni passati. Con gli accessori citati (frontalino e tappi), il peso sale a 1071 grammi. Non ho utilizzato la tracolla né i tappi copri-oculari, per evitare di danneggiare gli accessori gentilmente forniti da Marco Lucchini. Presumo che, a “pieno carico” (con tracolla e tutti gli accessori), il peso totale si aggiri tra i 1150 e i 1200 grammi.

Nonostante il peso, questo binocolo è ancora facilmente trasportabile anche con la tracolla standard. Tuttavia, per lunghi viaggi o escursioni, suggerisco di utilizzare un sistema di aggancio per le spalle, che aiuti a distribuire parte del peso su altri muscoli, alleviando così il carico sul collo.

Un altro aspetto che ho apprezzato sul campo è la trama dell’armatura e la forma del binocolo. In questo modello, la posizione classica dei prismi a tetto Schmidt-Pechan è stata modificata per favorire un design che molti appassionati hanno soprannominato “vitino di vespa”. Questo dettaglio conferisce al binocolo un’ottima ergonomia, rendendolo facile da impugnare, nonostante le dimensioni che lo avvicinano a un 56 mm.

FIG.2 – Un primo piano sul sistema di messa a fuoco

L’armatura è spessa e dotata di una trama antiscivolo, che ho trovato molto utile anche indossando guanti invernali. Queste caratteristiche lo rendono pratico e affidabile in diverse condizioni d’uso.

Come ormai saprete, la serie NL PURE utilizza il sistema di aggancio rapido per la tracolla, lo stesso che caratterizzava le ultime produzioni della serie EL.

Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco, anche il formato 14×52 ha dimostrato di possedere una meccanica eccellente: decisamente fluida, precisa e priva di giochi o impuntamenti. Ritengo che sia superiore al mio esemplare di EL 8,5×42. Anche in questo caso, la manopola di messa a fuoco è ben dimensionata, con misure di 21 mm di diametro per 32 mm di lunghezza, identiche a quelle del 12×42. E’ rivestita con una gomma zigrinatura   per migliorare il grip, garantendo un utilizzo comodo e sicuro.

La distanza minima di messa a fuoco, da me stimata, è di circa 3,5 metri. Da questa distanza, è necessario ruotare la manopola in senso orario di circa un giro e tre quarti per raggiungere l’infinito. Ho trovato particolarmente apprezzabile la brevità della corsa della messa a fuoco dai 10 metri fino all’infinito, che richiede solo pochi millimetri di rotazione.

Sempre di alta qualità è il nuovo sistema di regolazione delle diottrie sull’oculare destro. Questo è integrato nel ponte di comando e ottimizzato con una ghiera dotata di un rilievo che facilita la rotazione. Tuttavia, è necessario applicare una leggera pressione per attivare il movimento, il che esclude quasi del tutto spostamenti accidentali. Confermo che la compensazione delle diottrie all’infinito è compresa tra +5 e -5, mentre quella dell’oculare destro è pari a ±4.

Notevole è l’annerimento interno dello scafo, che migliora il contrasto e riduce i riflessi indesiderati. Il binocolo è impermeabile fino a 4 metri di profondità, riempito con gas azoto per prevenire l’appannamento interno. Inoltre, è in grado di resistere a un’ampia gamma di temperature operative, da -25°C a +55°C, e a temperature di stoccaggio comprese tra -30°C e +70°C.

 

OTTICA

Obiettivi

 

Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a obiettivi di altissima qualità. Come di consueto, Swarovski non rivela la composizione esatta delle lenti, quindi non posso determinare con precisione quanta fluorite sintetica sia stata utilizzata in questo progetto. Tuttavia, considerando il rapporto focale e l’alto ingrandimento, è evidente che si tratta di un sistema ottico estremamente nitido e contrastato, con una presenza minima di aberrazione cromatica.

Come approfondirò nel paragrafo dedicato, i colori risultano particolarmente fedeli, con bianchi molto realistici. Swarovski dichiara una trasmissione luminosa pari al 91%, un dato che si riflette nelle prestazioni osservate sul campo.

Dal punto di vista meccanico, la cella dell’obiettivo è stata inserita all’interno del tubo ottico per circa 13 mm, una scelta progettuale che contribuisce in parte a proteggere la lente frontale e a fungere da piccolo paraluce.

FIG.3 – Gli obiettivi apocromatici da 52 mm di diametro

Oculari

Swarovski Optik è rinomata per la capacità di progettare oculari estremamente confortevoli, specialmente per i visi occidentali. Questo aspetto emerge in contrapposizione ad alcune soluzioni prodotte in Giappone, dove gli oculari talvolta risultano troppo grandi, adattandosi meglio a visi con nasi più piatti e distanze inter-pupillari  maggiori della media europea.

Il modello NL PURE 14×52 è molto comodo sotto questo aspetto. Il diametro degli oculari è di circa 42 mm e, alla mia distanza interpupillare di 66 mm, vi sono 23 mm di spazio tra i tubi ottici. Questo rende l’uso confortevole anche per chi ha una distanza interpupillare leggermente inferiore.

Il diametro della lente di campo è di 24 mm, come già descritto in precedenza. Swarovski dichiara un’estrazione pupillare di 17 mm, e sebbene non disponga di strumenti di misurazione estremamente precisi, ho stimato una distanza di 16 mm tra il centro della lente di campo e i paraluce completamente estratti. Questa misura è in linea con quanto dichiarato dall’azienda.

FIG.4 – Un primo piano sugli oculari e sul supporto frontale

Gli oculari possono essere definiti ultra grandangolari, grazie al gigantesco campo visivo che offrono: a 14x, inquadra 93 m a 1000 m, corrispondenti a un campo reale di 5,3°. Utilizzando la formula classica, si ottiene un campo apparente di 74,2°, anche se Swarovski adotta la norma ISO più restrittiva, dichiarando un campo visivo soggettivo di 70°.

La regolazione della distanza interpupillare è compresa tra 56 mm e 74 mm, coprendo un range adatto a una vasta gamma di utilizzatori.

 

 

Prismi

L’intera serie NL PURE utilizza prismi a tetto Schmidt-Pechan di altissima qualità, realizzati in vetro BAK-4. Anche il modello 14×52 si distingue per la pupilla d’uscita perfettamente circolare, con una vignettatura ai bordi che risulta trascurabile e un diaframma di campo nitido, accompagnato dalla presenza di un lievissimo anello verde.

Analizzando attentamente la pupilla d’uscita, si possono notare alcuni riflessi nei pressi del bordo e della pupilla stessa, probabilmente attribuibili ai prismi e alla struttura della gabbia che li contiene. Tuttavia, questi dettagli non influenzano significativamente l’esperienza visiva complessiva, confermando l’altissimo livello qualitativo del sistema ottico.

Trattamento anti-riflesso su lenti e prismi

Il binocolo, al top della gamma Swarovski, è stato ottimizzato con i trattamenti antiriflesso SWAROTOP e SWARODUR applicati su tutte le superfici aria-vetro. Questi trattamenti riducono la perdita di luce su ogni superficie a un valore estremamente basso, pari a solo 0,2%.

Inoltre, è stato impiegato il trattamento SWAROBRIGHT su almeno una superficie dei prismi, contribuendo significativamente a migliorare la trasmissione della luce e la fedeltà cromatica.

La colorazione dei trattamenti varia leggermente tra obiettivi e oculari. Sugli obiettivi si nota una tonalità verde, con riflessi occasionalmente viola; sugli oculari, invece, è possibile osservare un mix di colori che include il rubino, oltre al verde e al giallo.

Per confermare l’elevata qualità dei trattamenti antiriflesso, ho eseguito una semplice prova specchiandomi sulla superficie delle lenti frontali. Ho riscontrato una riflessione minima e una scarsa visibilità dei dettagli del viso, segno inequivocabile di un trattamento antiriflesso eccellente.

ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica al centro del campo

Considerando l’alto ingrandimento, mi aspettavo una maggiore presenza di aberrazione cromatica, ma mi sono dovuto ricredere. Sotto normali condizioni di illuminazione, il cromatismo residuo è molto ben controllato, come evidenziato dal test del gazebo bianco che ho effettuato, anche inquadrando con l’iPhone. Va sottolineato che la percezione del cromatismo residuo è molto soggettiva e tende a essere maggiormente accentuata quando si osserva tramite un sistema di ripresa digitale, come uno smartphone. In giornate più uggiose o durante le osservazioni contro-luce, può comparire un lieve alone verde-viola, simile a quello che notavo anni fa nel mio esemplare di EL 12×50. Tuttavia, considerando il rapporto focale molto aperto penso che Swarovski abbia fatto un ottimo lavoro nel controllare questa aberrazione.

Cromatismo laterale

Il cromatismo laterale è presente e inizia a manifestarsi intorno al 65-70% dal centro del campo, come un leggero alone verde-viola sui bordi degli oggetti o soggetti più contrastati. Questo fenomeno è comunque abbastanza ininfluente nelle osservazioni quotidiane, come nell’osservazione di panorami, animali o fogliame.

FIG.5 – Il binocolo da il meglio se quando installato su un treppiede fotografico

Curvatura di campo

Grazie alla presenza della tecnologia Field Flattener, che prevede l’uso di lenti asferiche (non curve), il binocolo offre un campo nitido sino al bordo.  Ho effettuato vari test, sia a distanze medie e brevi che per l’osservazione del paesaggio, e posso confermare che l’immagine rimane impeccabile fino al bordo. L’unica differenza riscontrata riguarda la presenza di una lieve aberrazione cromatica, che, come spesso accade, è più evidente nella parte periferica del campo di visione. Questo accade perché un binocolo che mantiene una buona nitidezza fino ai bordi tende a evidenziare maggiormente il cromatismo residuo, dato che gli oggetti inquadrati sono più nitidi e non sfumati.

Distorsione angolare

Visualmente, ho notato una leggera distorsione angolare a cuscinetto, spostandomi dal centro verso il 70% del campo visivo. Nella parte finale del campo, si percepisce una minima distorsione angolare. Personalmente, non sono particolarmente sensibile all’effetto “palla rotolante” (distorsione barrel), quindi non posso dire se questa percentuale di distorsione, progettata da Swarovski, possa migliorare la naturalezza del movimento (panning). In ogni caso, sia durante l’uso a mano libera che sul cavalletto, ho trovato il binocolo molto poco affaticante.

Altre aberrazioni nell’uso astronomico

Lo Swarovski Optik NL PURE 14×52 si presta molto bene all’osservazione astronomica, motivo per cui ho voluto compiere un test esaustivo. In primis, ho osservato una stella artificiale prodotta da un apparecchio venduto da Geoptik, che genera una stella da 50 micron. In questa prova, ho notato che la stella era leggermente più puntiforme ai bordi rispetto al modello 12×42.  

Inoltre, approfittando di un orario favorevole e del mese ideale per l’osservazione astronomica, ho compiuto diverse osservazioni del cielo. Anche in questo caso, la resa ai bordi è risultata ottimale. Solo per le stelle molto luminose (di prima e seconda magnitudine) si inizia a notare un lievissimo accenno della coma misto ad astigmatismo, ma è davvero irrilevante. Ritengo che questo sia uno dei migliori binocoli per uso astronomico  definibile come “mini-giant” che abbia mai provato.

TEST CON USAF CHART A 35 METRI

Il test con la USAF CHART è stato suddiviso in quattro fasi. Inizialmente, ho voluto tentare un’osservazione a mano libera, poiché nel pratico utilizzo ho avuto la sensazione di poterlo impugnare e sostenere con maggiore facilità rispetto al suo ingrandimento. Successivamente, ho eseguito lo stesso test con il frontalino, per poi passare all’osservazione su treppiede e utilizzare il Victory Mono-3×12, arrivando così a un ingrandimento complessivo di 42x.

Nell’osservazione a mano libera, sono riuscito a percepire saltuariamente le righe verticali e orizzontali del numero 2 come da immagine. Con il frontalino, ho più o meno confermato quanto avevo già osservato con il formato 12×42: non ci sono evidenti miglioramenti nell’osservazione orizzontale. A tratti, le righe erano percepibili in modo più definito, ma non con la stabilità che si avrebbe con l’uso di un cavalletto. Inoltre, come suggerito in passato, ho utilizzato un trucco che consiste nel premere i pollici sugli opposti tubi ottici, nella parte inferiore, per stabilizzare meglio l’immagine. Con questa tecnica, e premendo contemporaneamente sul frontalino, si nota un lieve miglioramento.

FIG.6 – Il risultato del test con la USAF CHART

Tuttavia, la differenza è stata nettamente evidente con il binocolo montato su un cavalletto. Ho potuto distinguere chiaramente il numero 4 (e a tratti di leggere solo il num 5″ , con le righe verticali e orizzontali ben risolte. Inoltre, rispetto al 12×42, il maggiore diametro degli obiettivi mi ha consentito di sfruttare meglio l’adattatore Mono 3×12. Sebbene a 42 ingrandimenti si evidenziasse una certa perdita di luminosità, con un calo di contrasto e nitidezza, la differenza rispetto al 12×42 era comunque notevole. Nonostante l’adattatore non si incastrasse perfettamente sull’oculare, sono riuscito comunque a osservare e distinguere la riga 1, sia verticale che orizzontale, dalla parte opposta della colonna con un ottimo risultato complessivo.

FIG.7 – Il frontalino ha migliorato le mie osservazioni a mano libera quando si inquadra a a partire da circa 15° di angolo di sito

IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO

Birdwatching

Anticipo ai lettori che  questa mia asserzione si puo’ estendere  a tutti i settori osservativi, in quanto questo 14×52 mi ha dato l’impressione di essere sfruttabile a mano libera come un 12×50. In realtà, l’ingrandimento è molto simile a quello di un 15×56. Nel corso degli anni ho posseduto diversi binocoli dai 15×56 e 15×58, da Swarovski, Zeiss, a Minox e altri, fino ad arrivare al Canon 15×50 stabilizzato.

In questo contesto, posso dire che il 14×52, utilizzato con il frontalino e grazie alla sua conformazione ergonomica, può essere sfruttato a mano libera in alcune situazioni, senza però poter sfruttare completamente le capacità risolutive di questo strumento. Tuttavia, ho osservato frequentemente rapaci come le poiane con il binocolo a mano libera. Certamente, in questi casi sarà utile e indispensabile adottare alcune astuzie da osservatori esperti per migliorare la stabilità dell’immagine, come l’utilizzo di un classico bean bag (un sacco riempito di fagioli) sul finestrino dell’auto, posizionare i gomiti su un parapetto o accovacciarsi in cima a una montagna, utilizzando le ginocchia come supporto.

FIG.8 – Il binocolo è impermeabilizzato e riempito in azoto

In ogni caso, la leggerezza di questo binocolo consente di compiere queste operazioni con relativa facilità. Se mi state chiedendo se a mano libera  mostra i dettagli piu’ fini  come un binocolo stabilizzato, la risposta è ovviamente no. Tuttavia, rispetto ai binocoli stabilizzati di pari ingrandimento che ho avuto il piacere di utilizzare, lo Swarovski NL PURE 14×52 offre una qualità nettamente superiore, con un’immagine più nitida, contrastata e un campo apparente eccellente. L’immagine rimane nitida anche verso i bordi del campo e la messa a fuoco è perfetta per l’osservazione dei rapaci. È in grado anche di osservare facilmente le remiganti delle poiane in controluce, con una gestione del cromatismo residuo decisamente migliore rispetto ad esempio a un Canon 15×50 o a un Kite Optic 16×42.

In sintesi, l’NL PURE 14×52 è un binocolo ideale per le osservazioni a media e lunga distanza, come quelle dei rapaci posati, degli uccelli costieri e in altri contesti simili. Sebbene si possa utilizzare a mano libera, per sfruttare appieno il suo potenziale risolutivo, è consigliabile utilizzarlo con un supporto.

Osservazione del paesaggio

Oltre alle impressioni relative all’utilizzo a mano libera e su treppiede, posso confermare che l’NL PURE 14×52 è davvero eccellente anche nell’osservazione del paesaggio. Il campo apparente è straordinario, con quasi 75 gradi di campo apparente che sono corretti fino al bordo, con un’ottima fedeltà dei colori, nitidezza e contrasto. L’ho utilizzato spesso sulla cima del Monte Settembre per osservare le cime innevate delle Alpi, i rifugi, le montagne e altro ancora. Vi invito a vedere qualche inquadratura con l’iPhone all’interno della videorecensione. Certamente, non raggiunge la potenza di un 40x ma si tratta di un binocolo di medio-alta potenza che saprà soddisfarvi sicuramente.

Osservazione crepuscolare

La pupilla di uscita del 14×52 mi ha sorpreso positivamente, fornendo immagini impensabili durante il crepuscolo. Pensavo di vedere meno rispetto al 12×42, ma passare dal 12×42  (3.5mm) al 14×52 (3.7 mm)  ha comunque migliorato i risultati. Ho avuto il piacere di osservare anche mezz’ora prima del buio, osservando caprioli e volpi nella mia valle, semplicemente accostando lil 4×4 sul bordo delle strade nei pressi dei prati e utilizzando un bean bag sul finestrino o appoggiando i gomiti. Devo dire che si presta molto bene anche a questo tipo di osservazioni. Ovviamente, non è un binocolo ideale per l’uso nel fitto del bosco alla ricerca di fauna selvatica, poiché la profondità di campo è minima e l’ingrandimento è sicuramente più elevato rispetto a un 7-8×42, che in queste situazioni riterrei il migliore.

Osservazione Astronomica

Potrei sintetizzare questo paragrafo dicendo che l’osservazione astronomica con il 14×52 mi è piaciuta molto. Certo, con lo stesso importo si potrebbe acquistare un telescopio con diametro anche di 40 cm, che permetterebbe una percezione decisamente superiore degli oggetti più deboli, come le galassie, ma questo binocolo offre una visione differente rispetto a un telescopio. Ha un campo ampio, che crea un’esperienza immersiva incredibile, ed è totalmente corretto fino ai bordi. Inoltre, come per il 12×42, ho sfruttato con maggiore evidenza il supporto frontale, sdraiandomi su un lettino solare.

In questo contesto, l’osservazione di ciò che resta della Via Lattea a dicembre è straordinaria, navigare nella costellazione del Cigno è uno spettacolo. Le Pleiadi, invece, sono piene di stelle ben puntiformi, di colore blu. Quando osservo la Nebulosa di Orione,   diventa decisamente evidente, così come gli ammassi in Auriga o la Nebulosa M57, che è percepibile nella sua piccola forma. È un binocolo che non potrà mai sostituire un telescopio, ma per ingrandimento, campo visivo, visione binoculare grandangolare e correzione dei bordi, è senz’altro impareggiabile. Anche la Luna ha mostrato decine di crateri con un buon contenimento dell’aberrazione cromatica e una colorazione della superficie priva di tonalità spurie.

PREGI E DIFETTI

Pregi:

  • Snello e compatto in proporzione al suo diametro.
  • L’ergonomia consente, seppur brevemente, l’osservazione a mano libera.
  • Nitido e contrastato.
  • Campo di vista corretto fino al bordo.
  • Pochissimo astigmatismo nell’uso astronomico.
  • Bianchi neutri.
  • Luminoso.
  • Perfetto per vari generi osservativi.
  • Sistema di messa a fuoco migliorato rispetto alla serie precedente.

Difetti:

  • Il prezzo di acquisto non è alla portata di tutti gli appassionati.
  • Se proprio devo essere pignolo, i tappi copri obiettivi tendono a sfilarsi dalla campana dell’obiettivo, soprattutto durante l’uso pratico sul campo. Preferirei che Swarovski  Optik offrisse un sistema di protezione degli obiettivi diverso.

IN SINTESI

In conclusione, il binocolo Swarovski NL Pure 14×52 si distingue per la sua ergonomia eccezionale, che lo rende sorprendentemente maneggevole nonostante l’ingrandimento elevato. La qualità ottica è di altissimo livello, con immagini nitide, contrastate e un campo visivo ampio e ben definito fino ai bordi. Nonostante l’ingrandimento 14x, il suo design compatto e leggero lo rende utilizzabile anche a mano libera in alcune situazioni, anche se per ottenere il massimo delle prestazioni, come per ogni binocolo di questa fascia, l’uso su treppiede è consigliato. È un prodotto che si presta perfettamente a vari tipi di osservazione, dal birdwatching all’astronomia, grazie alla sua versatilità e qualità ottica. L’unico aspetto da migliorare riguarda il sistema di protezione degli obiettivi, che potrebbe essere più  sicuro durante l’uso sul campo. Complessivamente, Swarovski  Optik ha creato un binocolo che occupa una nicchia unica sul mercato, combinando potenza e portabilità in un formato difficile da trovare attualmente nella concorrenza.

FIG.10 – Se volete un campo apparente ultra grandangolare, immagini nitide fino al bordo e usare un treppiede in carbonio leggero, potrebbe essere lo strumento ideale per voi

PREZZO E GARANZIA

Il prezzo ufficiale dello Swarovski NL Pure 14×52 è di 3610€, ma è disponibile in offerta da Lucchini a un prezzo decisamente piu’ interessante. Ricordo inoltre che il prezzo del supporto frontale è di 162€.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio come sempre Marco Lucchini, noto negoziante di Domodossola, per aver fornito l’oggetto di questo test e soprattutto per avermi lasciato libero di esprimere le mie impressioni personali senza alcun vincolo.  Vi consiglio di visitare il negozio di Marco in Via Galletti, 27 – 28845 Domodossola (VB) Tel: 0324 200135