L’azienda tedesca Steiner, facente parte del gruppo Beretta, ha una solida storia alle spalle. E’stata fondata nel 1947, fornisce l’US Navy, la Marina Mercantile, i velisti ma anche i cacciatori e i birdwatcher. Termini come: “Riempimento in azoto, Nano Protection, sistema a due valvole, Makrolon, attacchi ClicLoc, Fast Close Focus”richiamano nella mente di molti appassionati la genialità di quest’azienda tedesca.
Un mese or sono ho ricevuto una telefonata da Fausto Massolo uno dei responsabili di Beretta che mi ha chiesto se volessi testare il rinnovato binocolo crepuscolare Ranger Extreme 8×56. E’inutile dire che ho accettato volentieri questo piacevole compito.
Diametro obiettivo Diameter |
56 mm |
Ingrandimento | 8 x |
Peso | 1130 g |
Larghezza | 142 mm |
Altezza | 183 mm |
Profondità | 80 mm |
Pupilla d’uscita | 7 mm |
Luminosità | 49.00 |
Fattore crepuscolare | 21.2 |
Campo visivo a 1000 m | 125 m |
Sistema di messa a fuoco | Fast-Close-Focus |
Distanza minima di messa a fuoco | 2.3 m |
Ottiche ad alte prestazioni | High-Contrast |
Impermeabilità | Fino a 3 m |
Riempimento con azoto | Tecnologia della valvola a due vie |
Temperatura | Da -20 a +80 °C |
Conchiglie oculari | Conchiglie oculari regolabili ergonomiche |
Rivestimento in gomma | NBR-Longlife |
Tracolla | Neoprene |
Attacchi tracolla | ClicLoc |
Copriobiettivi | Sì |
Coprioculari da pioggia | Sì |
Custodia | Sì |
Garanzia | 10 anni |
Prezzo Italia (IVA INCLUSA) | 798 Euro |
Steiner, ben consapevole di presentare soluzioni nella fascia dei binocoli dal costo medio, ha ammodernato uno dei suoi binocoli prediletti. L’ho provato durante i crepuscoli del mese di Maggio traendone varie impressioni.
La linea di questo binocolo è moderna e accattivante, si nota tantissimo che Steiner è una dei maggiori fornitori del mercato militare. La gommatura è molto robusta, costellata da zigrinature, micro – forellini per consentire una buona ergonomia e traspirazione della pelle, il colore è mentre il logo azienda e la sigla del prodotto, sono posti in evidenza senza troppi artifici psichedelici di colore.
Lo chassis è composto di un sistema classico a cerniera centrale che presenta un ampio ponte di comando, ove fa bella mostra di sé la manopola zigrinata che regola la focalizzazione (interna) di questo strumento. (continua..)
La prima cosa che ho saggiato è stato il sistema “Fast Close Focus” che, sulla carta, garantisce una messa a fuoco veloce e molto accurata. In effetti, per passare dalla minima distanza di messa a fuoco (circa 2 metri) all’infinito è sufficiente ruotare la manopola di circa trecento gradi in senso orario. Per passare da venti metri all’infinito la corsa è di pochissimi millimetri.
Nel corso del mio test non ho notato evidenti giochi meccanici, la messa a fuoco non è molto fluida, ma l’attrito generato non provoca impuntamenti. L’ampia zigrinatura agevola l’utilizzo anche in estate quando, dopo una lunga escursione, si deve iniziare a focalizzare con le mani sudate.
Le conchiglie degli oculari sono molto valide alla presenza di luce laterale. Sono ruotabili in varie posizioni per garantire un ottimo confort anche ai portatori di occhiali da vista ed essendo composte di silicone sono poco avvezze al deperimento oltre a limitare le irritazioni della pelle.
Spesso binocoli di un certo pregio presentano un sistema di attacco della cinghia decisamente spartano che, nel lungo periodo, comporta regolazioni noiose. Il sistema ClicLoc di Steiner è utile dato che consente di sganciare e di agganciare la cinghia con molta rapidità.
Pur essendo un binocolo dotato di lenti da cinquantasei millimetri di diametro, è bilanciato, s’impugna con facilità e naturalezza e, grazie, al peso contenuto, si può trasportare per lunghi periodi. Del resto Steiner è nota per la compattezza delle sue produzioni (vedesi ad esempio la serie Nautica) e nell’intenso uso su campo un binocolo crepuscolare che pesa poco più di un chilogrammo potrebbe fare la differenza.
Per mantenere basso il prezzo di acquisto il binocolo fa uso di semplici ottiche acromatiche che, talvolta, mostrano un poco di aberrazione cromatica lungo le sagome dei soggetti posti in controluce. Grazie all’ingrandimento contenuto ed alla qualità del vetro utilizzato questa aberrazione è poco invasiva e si nota maggiormente ai bordi del campo di vista.
La nitidezza è buona, il contrasto medio e il contenimento dei riflessi pregevole seppur non eccellente, giacché, in qualche occasione ho notato un poco di luce diffusa.
Il campo di vista fornito dal Ranger Xtreme 8×56 (pari a 125m a 1000m) non è grandangolare ma è superiore a molti altri prodotti comparabili nella medesima fascia di prezzo.
Pubblico qui di seguito una tabella comparativa.
Modello | Steiner Ranger Xtreme 8×56 | Meopta 8×56 B1 | Docter Nobilem 8×56 B/GA | Minox BL 8×56 |
Campo a 1000m | 125m | 111m | 110m | 109 |
Estrazione pupillare (mm) | n.d | 21.5 | 17.5 | 20.8 |
Sistema di prismi | Tetto | Tetto | Porro | Tetto |
Peso /g) | 1130g | 986 g | 1350 g | 1080g |
Dimensioni (mm) | 183x142x80 | 213 x 140 x 66 | 214×205 | 196x145x66 |
Prezzo (Italia) IVA INCLUSA | 798 EURO (Beretta) | 937 EURO (Bignami) | 850 EURO (medio su idealo.de) | 809 EURO (Shop Minox.de) |
La conformazione degli oculari è molto comoda sia per la mia distanza interpupillare che per l’uso prolungato. Da anni apprezzo i paraluce laterali degli oculari che spesso compro separatamente per i miei vari binocoli. Sono quindi molto contento di notare che Steiner li fornisca di serie, integrati nel sistema paraluce.
Nel corso delle mie escursioni ho avuto la possibilità di saggiare il sistema d’impermeabilizzazione di questo binocolo. Ricordo ai lettori che lo Steiner Xtreme è impermeabile sino a tre metri e che la totale sigillatura dell’involucro (gommatura e O-Ring) non consente l’ingresso di acqua, polvere e umidità.
Ho immerso, varie volte, il binocolo all’interno di qualche ruscello della verde Valganna, una prova notevolmente più impegnativa rispetto la classica immersione nella bacinella, perché intervengono altri fattori come la pressione generata dallo scorrere impetuoso dell’acqua e la presenza di sassi, rami e altri elementi che potrebbero contribuire a rovinare la gommatura di protezione.
In questo periodo il binocolo fa bella mostra di sé sulla mia scrivania in mansarda e non ho notato alcuna infiltrazione. Direi che per l’uso intensivo che ne fanno i cacciatori, dovrebbe mantenere, senz’altro, quanto promesso.
*
Seppur io abbia deciso di dare un’impostazione diversa alle recensioni mi pare doveroso non tralasciare le parti inerenti le aberrazioni geometriche e cromatiche.
Come ho anticipato l’aberrazione cromatica è presente, stiamo pur sempre parlando di uno strumento ottico con un rapporto focale molto aperto e privo di elementi a bassa dispersione. In poche parole la definirei: presente talvolta ma genericamente poco invasiva.
Per ciò che concerne la curvatura di campo, lo Steiner Xtreme ne è affetto, questo per l’assenza di elementi asferici all’interno del campo di vista. Come risaputo, maggiori elementi correttivi provocano una minore trasmissione della luce un crepuscolare, di solito, deve presentare pochi compromessi costruttivi. Per tale motivo ai bordi del campo di vista, a partire da circa il settanta per cento del campo di vista si nota un lieve degrado dell’immagini.
La presenza di distorsione può essere un pregio o un difetto secondo lo schema ottico e del tipo di osservazione che si dovrà intraprendere. Nell’uso cui è destinato: osservazione di ungulati anche con rapido panning per controllare l’esemplare nel branco, ha dimostrato di essere poco affaticante. Le immagini scorrono con piacevolezza senza generare l’effetto palla rotolante. Per i lettori poco avvezzi a questa terminologia consiglio sempre di leggere il Glossario di Binomania.
Il mese di Maggio è stato molto proficuo per testare questo strumento, il tempo variabile mi ha concesso di testarne non solo l’impermeabilizzazione, la qualità ottica sotto mutevoli condizioni d’illuminazione. Non essendo un cacciatore l’ho utilizzato prevalentemente per l’osservazione dei caprioli e dei cinghiali che popolano la Valganna e devo ammettere di non aver sentito la necessità di un prodotto più costoso. Ho avuto anche la possibilità di compararlo con un binocolo crepuscolare di alta fascia. Si notava, come ovvio, una differenza di luminosità, tuttavia non proporzionale alla differenza di prezzo.
Il perfetto mix fra ergonomia, peso, buone prestazioni , impermeabilizzazioni e grande diametro, consentono di osservare con estrema piacevolezza i soggetti preferiti. Seppur non sia un binocolo espressamente progettato per il birdwatching, la sua luminosità e la grande e comoda pupilla di uscita mi hanno concesso di inquadrare sempre e con facilità i falchi pellegrini che spiccano per rapidità di volo. Anche l’osservazione all’alba dei rapaci posati vicino al nido beneficia, talvolta, di strumenti di ampio diametro.
Se volete entrare nel mondo dei crepuscolari con prismi a tetto ed investire una cifra inferiore agli ottocento euro, lo Steiner Ranger Xstreme 8×56 è il binocolo che fa per voi
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Giugno del 2014. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Beretta SPA .
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.