Nel corso dell’anno utilizzo ben poco i binocoli compatti: tralasciando i test per Binomania, durante le mie uscite in mezzo alla Natura, prediligo utilizzare principalmente il classico e universale formato 8×42.
Vi sono, pero’, delle ottime situazioni per sfruttare le grandi qualità di questi piccoli strumenti. Esse accadono di solito, almeno per il sottoscritto, durante il periodo estivo.
Già da qualche anno sono preda del minimalismo per tutto ciò che riguarda la mia attrezzatura da portare in vacanza, durante le gite fuori-porta con la famiglia o nei rari week-end in montagna.
Lascio spesso e volentieri la mia pesante attrezzatura fotografica (formato digitale da 35 mm) prediligendo la leggerezza di una mirrorless di alta-qualità che è ben poca cosa, in quanto ad ingombro, rispetto a quello che una moglie, riesce a trasportare per le “necessità” familiari ( passeggino,borse, decine di bottigliette d’acqua , pacchi di fazzoletti, cerotti e altro, altro ancora).
In occasione di una visita al Giardino Zoologico di Pistoia, ieri mattina ho dovuto decidere in brevissimo tempo se portare con me – oltre alla citata mirrorless – anche un binocolo. Esulando dalle eventuali critiche riguardo all’osservazione degli animali in cattività, è indubbio che l’utilizzo di uno strumento ottico- anche in tali occasioni- possa fare la differenza rispetto alle mere osservazioni a occhio nudo. L’occasione è stata quindi perfetta per togliere la polvere allo Swarovski Pocket 8×25 che non usavo da qualche settimana.
Devo ammettere di essere diventato un mediocre utilizzatore dei binocoli compatti: me ne avvalgo solo in caso di necessità o quando devo scegliere fra osservare senza il mio fido 8×42 o non osservare per niente.
Da qualche anno, almeno due binocoli compatti hanno acceso il mio interesse, il primo è il Kowa Genesis 22: ottimamente costruito, nitido, contrastato, con un campo di vista molto ampio, il secondo è l’austriaco, poc’anzi citato che, a dispetto di una discreta compattezza, si è rilevato- almeno per la mia conformazione del volto- un binocolo molto comodo “da indossare” e con una qualità ottica che non fa rimpiangere concorrenti dal diametro superiore.

I pregi di un compatto durante una visita allo zoo, sono indubitabili, soprattutto se ci troviamo di fronte a ampi spazi dove gli animali possono vivere senza troppi traumi. Mi sono divertito, ad esempio, a cercare i cormorani e i pellicani ai bordi del grande laghetto situato dopo l’entrata principale, così come a fare osservare alle mie bambine decine di animali: lince, lupo, orso panda minore, gufo reale, tigre, leone, pinguini e cosi’ via.

Otto ingrandimenti sono ottimi per soffermarsi sui particolari delle specie osservate e consentono di percepire meglio i dettagli che sono comunemente invisibili a occhio nudo.

Usualmente per questo genere di uscite, mi avvalgo di un ottimo marsupio della Lowepro,
è dotato di una serie di scompartimenti dove posso inserire la mirrorless con tre ottiche fisse, un paio di occhiali, lo smartphone, il portafoglio, un pacchetto di fazzoletti. Nei due vani laterali trovano posto anche due borracce, mentre grazie al sistema di lacci, situati nella parte posteriore, è possibile trasportare un giubetto per l’eventuale passeggiata serale dopo la cena al ristorante. Da buon “homo selvatico” non manca ovviamente il classico Victorinox che si rivela sempre utile in qualsiasi circostanza.

Che altro dire? Spesso e volentieri, ci dimentichiamo di alcuni binocoli che abbiamo acquistato nel corso degli anni, per passione, frenesia o smania di collezionismo.
Proviamo, invece, a usufruirne durante le nostre attività familiari: anche i bambini ne trarranno giovamento e le mogli saranno meno stressate. Il sottoscritto ha anche trovato il modo di socializzare con molti turisti che, alla mia offerta, di osservare meglio i dettagli di una lince, non si sono di certo tirati indietro.

Link utili: Parco zoologico di Pistoia
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.