Nel corso degli anni ho avuto il piacere di testare vari binocoli Zeiss della serie Victory HT e Conquest HD. Quello che ancora non avevo fatto era analizzare due formati con l’ingrandimento massimo ancora gestibile a mano libera nell’uso crepuscolare e in quello astronomico. Ho quindi chiesto in visione a Bignami, distributore italiano dei prodotti Zeiss, un esemplare di Zeiss Victory HT 10×54 e uno di Zeiss Conquest HD 10×56. In questa recensione descriverò, come sempre, le mie impressioni pratiche sul campo. Il Victory HT costa 2669 euro, mentre il Conquest HD ne costa 1729.
Premetto che la serie Zeiss Victory HT54 è disponibile in due ingrandimenti: 8x e 10x. La serie Zeiss Conquest HD56 propone tre ingrandimenti: 8x, 10x e 15X.
ACCESSORI IN DOTAZIONE
Entrambi i prodotti beneficiano di un packaging molto professionale e con uno splendido design, scatola bianca con scene di natura. Sono presenti i tappi copri ottiche e copri oculari, la tracolla per il binocolo, la cinghia per la ottima borsa in cordura antigraffio, un panno per la pulizia delle ottiche e un libretto con le istruzioni d’uso e la garanzia.
Fig.1 – Un primo piano sul packaging dei binocoli Zeiss Victory e Conquest
ACCESSORI OPZIONALI
Tra gli accessori opzionali è possibile acquistare il supporto originale per il montaggio sul cavalletto fotografico e anche il treppiede Zeiss dedicato.
Lo Zeiss Conquest HD 10×56 pesa 1270 grammi che sono distribuiti su 210 x145 millimetri. Lo Zeiss Victory HT 10×54 pesa 1063 grammi distribuiti su 193×142 millimetri. Il Conquest HD è composto da un telaio di alluminio con i tubi ottici che sono divisi da una cerniera centrale. Dispone, inoltre, di un ponte unico, robusto ed ampio che evita qualsiasi tipo di flessione. Il Victory HT possiede un telaio in lega di magnesio, dotato di sistema con cerniera centrale a doppio ponte. E’ più leggero ma non per questo meno robusto; anche in questo caso non ho evidenziato alcuna flessione dei tubi ottici.
Fig.2- Entrambi i binocoli sono impermeabilizzati e riempiti di azoto.
Sono protetti con armature di gomma di colore nero dotate di sezione e spessori differenti per facilitare la presa e assorbire meglio gli urti in caso di caduta accidentale. Lo Zeiss Conquest HD 10×56 è più sbilanciato verso gli obiettivi e si deve cercare il giusto compromesso tra il conseguimento di un’ottima presa e l’utilizzo del dito indice per regolare la messa a fuoco. Lo Zeiss Victory HT 10×54 eccelle nella ergonomia: il dito indice è perfettamente in linea con il rotore di messa a fuoco e il peso è molto piu’ sbilanciato verso gli oculari. Pesando di meno si gestisce per più tempo a mano libera. Entrambi sono impermeabilizzati con riempimento in azoto. il Victory HT è garantito per 500 mb, il Conquest HD per 400 mb.
L’interno dei tubi ottici è ben costruito e opacizzato in entrambi i casi, forse il Victory HT mi pare proporre alcune zone meno riflettenti al suo interno, ma il Conquest HD per costare oltre 1000 euro in meno fornisce una cura costruttiva eccellente.
Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco, le scelte adottate sono completamente differenti. Lo Zeiss Conquest HD 10×56 si avvale di una manopola centrale affiancata da una ghiera per la compensazione diottrica dell’oculare destro. La manopola centrale non è la tra le più grandi, ma consente una rotazione fluida, priva di giochi o impuntamenti.
Fig.3- Il sistema di messa a fuoco dello Zeiss Victory è più preciso e meccanicamente complesso
Lo Zeiss Victory HT 10×54 dispone di una rotella molto più ampia mentre la compensazione delle diottrie è presente nella parte anteriore del primo ponte una piccola ghiera con scala graduata. Si è rivelata precisa e ha dimostrato di non perdere la regolazione neppure durante l’uso protratto.
Modello
Peso rilevato con bilancia elettronica
Dimensioni ( chiuso)
ZEISS CONQUEST HD 10×56
1270 g
210 x145 mm
ZEISS VICTORY HT 10×54
1064 g
193 x 142 mm
Come sempre ho analizzato la distanza minima di messa a fuoco. Lo Zeiss Conquest HD 10×54 focalizza a circa tre metri e occorre ruotare la manopola in senso orario di poco meno di un giro per raggiungere l’infinito. Stessa distanza minima di messa a fuoco per il Victory HT 10×54 che però impiega poco più di un giro e mezzo per focalizzare all’infinito. In questo caso, la corsa del Conquest HD è risultata più breve (ma quindi anche meno precisa visto che c’è meno corsa per focalizzare con attenzione.
Modello
Distanza minima di messa a fuoco rilevata
Senso di rotazione
Raggiungiment1o dell’infinito dalla distanza minima
ZEISS CONQUEST HD 10×56
297 cm
orario
poco meno di un giro
ZEISS VICTORY HT 10×54
297 cm
orario
Poco giù di un giro e mezzo
OTTICA
Obiettivi
Gli obiettivi del binocolo Zeiss Conquest HD 10×56 presentano un vetro a bassa dispersione ma non ho potuto conoscere la esatta composizione. Nell’utilizzo sul campo esibisce un ottimo contrasto e una buona nitidezza. La tonalità dei colori è neutra.
Fig.4- Un primo piano sugli obiettivi dei binocoli Zeiss adatti alle osservazioni crepuscolari
Molto più complesso è pregiato il “reparto ottico “dello Zeiss Victory HT 10×54 il suo acronimo, infatti, significa “HIGH TRASMISSION”: alta trasmissione. In collaborazione con la SCHOTT(1) AG, una nota costruttrice di lenti, consociata della Zeiss (2), ben conosciuta nel settore fotografico ed astronomico, è stato possibile utilizzare delle lenti , che presentano una elevata trasmissione della luce. Ovviamente questo sistema ottico fa anche uso di una lente definita “FL” che presumo abbia un alto indice di rifrazione prossimo a quello della fluorite. Questo concede di ottenere una trasmissione luminosa del 95%. Le immagini diurne sono brillanti nitide e contrastate , a livello di tonalità di colori non ho notato molte differenze rispetto al Conquest HD, ma la prova con il cartoncino bianco ha mostrato una immagine decisamente più brillante .
Oculari
Entrambi forniscono un campo grandangolare: il Conquest HD 10×56 inquadra 5 metri in più a 1000 metri (115 vs110). I suoi oculari sono confortevoli, hanno un ottimo diametro della lente di campo (25 mm) ma lo scafo che li ospita è compatto. Questa soluzione consente un ottimo confort anche a chi possiede una distanza inter-pupillare un po’ stretta. Anche grazie alla forma un po’ conica dei paraluce degli oculari, a 65 mm di distanza, quella tra gli oculari è di 18.80 mm. La gomma degli oculari è molto morbida.
Il Victory HT 10×54 ha un diametro della lente di campo di 19.25mm.Lo scafo è ancor più compatto del Conquest HD e questo concede di beneficiare di una distanza tra gli oculari (a 65mm) pari a 24.20mm. E‘ indubbio che sia più confortevole da utilizzare per le persone che possiedono una distanza interpupillare stretta. Il sistema click-stop di estrazione degli oculari è più fluido e preciso nel Victory HT.
Fig.5 – Dimensioni differenti per i due binocoli. Il Victory in proporzione al diametro è decisamente compatto
Modello
Diametro lente di campo
Diametro barilotto
Distanza tra gli oculari con una distanza di 66 mm
ZEISS CONQUEST 8×56 HD
25 mm
45.40 mm, circa 40 mm nei pressi della lente di campo
18.80 mm
ZEISS VICTORY HT 10×54
19.25
41.70, circa 40.50 nei pressi della lente di campo
24.20 mm
Ho misurato con il calibro digitale la distanza che intercorre tra il bordo del paraluce totalmente estratto e la lente di campo. Questi sono i risultati:
Modello
Distanza
ZEISS CONQUEST 8×56 HD
16.08 mm
ZEISS VICTORY HT 10×54
12.80 mm
L’estrazione pupillare è senz’altro superiore nel Conquest HD 10×56
Prismi
Come anticipato, entrambi i binocoli sono composti da prismi a tetto Abbe -Konig per fornire una ottimale trasmissione luminosa. Entrambe le pupille sono apparse circolari e senza evidenti vignettature. Il field stop del Victory però è più netto. Per quanto riguarda la luce diffusa nel Victory HT ,come potete vedere, da questa immagine, compie un lavoro migliore, come, infatti, ho evidenziato nell’utilizzo sul campo.
Fig.6- Da sinistra: Zeiss Conquest HD 10×56, Zeiss Victory HT 10×54
TRATTAMENTO ANTIRIFLESSO
Non ho notato alcuna differenza, quanto meno nell’uso ispettivo-visuale. Entrambi beneficiano del noto trattamento ZEISS T* (multi-trattamento a sei strati) del sistema idrofobico Lotutech che non consente alla gocce di acqua di agglomerarsi, facilitando nel contempo la pulizia e il disappannamento. Per quanto riguarda il contenimento della luce diffusa ho effettuato tre prove: osservando una zona nei pressi del sole in controluce , portando ai bordi un lampione e la luna piena e poi inquadrando il lampione e il nostro satellite naturale al centro del campo.
Fig.7 – I trattamenti anti-riflesso mi sono parsi simili
Qui di seguito i risultati:
Modello
Controluce
Lampione
Luna Piena
ZEISS CONQUEST 8×56 HD
Immagine priva di riflessi o luce diffusa
Con lampione fuori dal bordo, lieve riflesso. con lampione al centro del campo, luce diffusa lieve e due piccole immagini fantasmi
Qualche riflesso anche con la luna ai bordi del campo che si trasforma in qualche immagine fantasma inquadrandola al centro del campo
ZEISS VICTORY HT 10×54
Qualche bagliore con il sole nei pressi del bordo del campo
Con lampione ai bordi, riflessi ininfluenti. Con lampione al centro, lieve luce diffusa
Lieve luce diffusa con luna ai bordi e aumento della luce diffusa con luna al centro del campo senza immagini fantasma.
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Aberrazione cromatica al centro del campo
Cercherò’ di essere poco prolisso, in linea di massima lo Zeiss Conquest HD 10×56 si difende molto bene, fornisce un ottimo contenimento del cromatismo residuo che però è più evidente nelle pessime condizioni di illuminazione, rispetto a quanto visibile nel Victory HT 10×54 che, grazie alle ottiche pregiate fornisce delle prestazioni migliori. non si tratta di una miglioria pari al doppio, come il prezzo potrebbe far presagire ma è comunque visibile.
Cromatismo laterale
Anche in questo caso il Conquest HD 10×56 mostra maggior cromatismo laterale, più che altro come intensità dell’alone visibile ai bordi dei soggetti con più contrasto.
Distorsione angolare
Prestazioni abbastanza simili , si nota un po’ di distorsione angolare a cuscinetto in entrambi gli strumenti a partire da circa il 70% dal centro del campo.
Curvatura di campo
Entrambi non forniscono un campo piatto, le immagini degradano “lievemente” verso l’80-85% dal centro del campo. A tratti sembra che il Conquest HD fornisca un po’ più di planarità di campo. Quello che ho evidenziato è che focheggiando ai bordi, l’immagine è leggermente più definita nel Conquest sintomo che (come vedrete nell’uso astronomico) ai bordi del Victory HT intervengono la coma e l’astigmatismo in una percentuale maggiore atta a decretare un peggioramento (lieve) dell’immagine.
Altre aberrazioni
Nell’uso astronomico, osservando stelle di III magnitudine, si nota la presenza di un po’ di coma e di astigmatismo che ho sintetizzato nella tabella qui di seguito.
Modelli
Campo con stelle perfettamente puntiformi ( III magnitudine)
Campo ancora utilizzabile
Campo con stelle distorte
ZEISS CONQUEST HD 10×56
70
20
10
ZEISS VICTORY 10×54
70
10
20
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
In questo caso il test con la USAF CHART è stato molto interessante, perché si percepiva chiaramente la maggior nitidezza del Victory HT che – a parità di diametro, mostrava le righe visibili (2) con maggiore facilità rispetto a quanto visibile nel Conquest HT. In un paio di occasioni sono riuscito anche a risolvere sia il numero “3” che le righe verticali e orizzontali. arrivando a mostrare anche la zona “2”. Inoltre, l’aberrazione cromatica al centro del campo era inferiore nel Victory HT anche se non di molto, mentre il cromatismo laterale era più evidentemente nel Conquest HD.
Fig.8- Ritengo molto utile il test con la USAF CHART nelle comparative perché osservando il paesaggio non è molto facile trovare differenze minime nella nitidezza
Premetto che un formato 10x è più sfruttabile dalla maggior parte delle persone rispetto al classico 8x che, invece, su tali diametri, propone delle pupille di uscita decisamente troppo ampie, soprattutto per gli appassionati più anziani.
BIRDWATCHING
Non adoro usare formati così grandi, ma dovendo scegliere, avrei preferito il Victory HT 10×54, sia per quanto riguarda la leggerezza, sia per la facilità di focalizzazione e l’ ottima tenuta in controluce. Anche se il Conquest HD ha una messa a fuoco più breve, quella del Victory HT è leggermente più precisa. Molto soddisfacente, ad esempio, la brillantezza del piumaggio- anche di giorno- osservando cince e cardellini con il Victory HT.
OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO
Il Victory è leggermente più nitido (entrambi sono ben contrastati), non è cosi facile da notare, come durante la comparativa con la USAF CHART, tuttavia si percepisce osservando dei rami di alberi a un chilometri di distanza. Il Conquest HD 10×54 ha un campo di vista leggermente più ampio. Per un uso itinerante meglio il Victory HT ma per questo genere di osservazioni sarebbe preferibile lo ZEISS Victory SF 8×32, leggero con un grande campo quasi totalmente corretto sino al bordo.
SFIDA AL CREPUSCOLO
Entriamo ora nel vivo della tenzone. Premetto che questo test è stato inficiato varie folte da foschia e nebbia, per carità, eventi interessanti per trarre ulteriori impressioni ma ho dovuto necessariamente usufruire di un paio di serate terse.
Come evidenziato nella parte più tecnica, sembrava palese che il Victory HT fornisse una nitidezza leggermente superiore e una migliore correzione cromatica. Peso e dimensioni sono ben differenti e per molte persone queste caratteristiche potrebbero decretare una scelta senza pentimenti. Era però necessario comprendere quanto fosse realmente visibile quel 5% in più di trasmissione luminosa nel mero utilizzo sul campo.
Fig.9 – La seconda giornata riguardante la comparativa crepuscolare è stata inficiata dalla presenza di nebbia
Mi sono recato in un sito osservativo che utilizzo spesso per i test dei visori termici. E’ possibile osservare un ampio prato e soffermarsi sui dettagli del sottobosco ed eventualmente di caprioli, cervi e cinghiali a una distanza massima di duecento metri.
Ho iniziato le osservazioni alle ore 17, (in questo periodo il tramonto è alle 16.48). Di primo acchito ho notato la maggior brillantezza delle immagini visibile nello Zeiss Victory HT 10×54, ancora una volta la differenza non era abissale ma evidente. I fattori che più si apprezzavano erano la maggior nitidezza e la capacità di mettere a fuoco con maggiore precisione. Alle ore 17.20 la situazione non era ribaltata ma iniziavo a percepire alcune differenze. Lo Zeiss Conquest HD 10×56 mostrava una luminosità pressoché simile, rimaneva unicamente la maggior nitidezza dell’HT a cui si aggiungeva un po’ di contrasto in più. Nell’HT, infatti, osservando un capriolo a circa 210 metri di distanza immerso in parte nella foschia mi sembrava di notare più contrasto, fattore che era più celato quando c’era ancora abbastanza luce.
Fig.10- Due millimetri di differenza non sono sufficienti per primeggiare rispetto al Victory HT
La questione” maggior brillantezza” dell’HT con più luce potrebbe dipendere dal fatto che questo binocolo concentra più luce nel centro della pupilla. Di contro, quando le mie pupille si sono dilatate in presenza di buio sono riuscito a sfruttare leggermente i bordi della pupilla di uscita del Conquest HD e i suoi due millimetri di diametro in più. Non lo spiego in altro modo. Quello che ho evinto è che il Victory HT è un mostro crepuscolare, un capolavoro estetico, ottico, meccanico di alta qualità, costruito apposta per garantire, leggerezza, ergonomia, luminosità nitidezza e contrasto quando veramente occorrono. Il Conquest HD regge il confronto almeno per quanto riguarda la luminosità a buio già inoltrato ma non fornisce la stessa capacità di fornire un maggior contrasto e una nitidezza in alcune occasioni.Certo, la differenza di prezzo non vale assolutamente quanto evidenziato, direi circa un 10-15 % di miglioramento, ma come sappiamo benissimo tutti, ci sono persone che spendono 4000 euro in più ogni anno per avere un bicicletta con un un centimetro in più di escursione o stradisti che cambiano il Top di Gamma dell’anno precedente per il modello nuovo che presenta un angolo sella con una differenza quasi impercettibile.
Fig.11 – Questo il regno di un binocolo da 54-56mm di diametro. Il crepuscolo inoltrato
Ho preso come riferimento una zona di prato con dietro degli alberi sita a circa duecento metri dalla mia postazione.
SFIDA ASTRONOMICA
Se ho avuto qualche difficoltà a percepire la reale luminosità al crepuscolo, ho dovuto tribolare ancor di più nella osservazione astronomica. In una notte di luna piena, il Victory HT 10×54 mostrava meno aberrazione cromatica sul bordo lunare, pareva leggermente più nitido, ma il Conquest HD sembrava fornire più contrasto nella zona dei mari lunari, ciò potrebbe anche dipendere dalla minor brillantezza delle immagini. Anche la luce diffusa intorno alla Luna sembrava di poco inferiore nel Victory HT.
Nella osservazione di Giove, si notava, ancora il miglior contenimento del cromatismo residuo del Victory HT. Per quanto riguarda l’osservazione delle stelle ho riscontrato quanto avevo in parte presagito nell’uso diurno, il Victory HT presenta una maggior distorsione delle stelle ai bordi del campo data sia dalla coma che dall’astigmatismo, non che il Conquest HD ne fosse esente, ma l’esemplare ricevuto e testato pareva migliore, anche se di poco. il Victory HT, però mostrava le stelle con un colore più reale (più bianche) e con meno aberrazione cromatica.
Fig.12- Scatto a mano libera, giusto per mostrare la veridicità dei test notturni
Vi confermo, inoltre, durante la osservazione di galassie e nebulose da un centro suburbano non sono stato in grado di percepire enormi differenze tra i due binocoli; per tale motivo ho dovuto fare una breve trasferta a 1200 metri di distanza e in tal caso ho evidenziato una lieve e maggior brillantezza del Victory HT nella osservazione di M42 ma il fattore che balzava più all’occhio era la precisione con cui si riusciva a mettere meglio a fuoco, e la nebulosa pareva leggermente più staccata dal fondo cielo. Il Conquest HD 10×56, comunque, forniva una ottima immagine di M423, oltretutto con un campo più panoramico e una differenza che ,alla fine, non valeva la spesa proferita per acquistare il binocolo al Top della Gamma.
PREGI E DIFETTI CONQUEST HD 10×56
Pregi
Rapporto prezzo prestazioni
Campo di vista più grandangolare
Aberrazioni geometriche meglio contenute ai bordi del campo
Contrasto simile
Estrazione pupillare lievemente confortevole
Difetti
Meno nitido del Victory
Più grande e pesante
Meno luminoso ma è necessario avere una buona ambientazione delle pupille e osservare da zone molto scure
Messa a fuoco meno precisa , con una ghiera più piccola
Fig.11 – Lo Zeiss Conquest HD 10×54 si è dimostrato un ottimo binocolo crepuscolare, senza spendere una cifra eccessiva
PREGI E DIFETTI VICTORY HT
Pregi
Più compatto e leggero
Qualità migliore degli obiettivi
Leggermente più nitido
immagini leggermente più brillanti anche nell’uso diurno
Migliore ergonomia
Miglior capacità nel controluce e nella prove lampioni e luna piena
messa a fuoco più precisa
Più confortevole per chi possiede una distanza inter-pupillare stretta
Difetti
Campo di vista leggermente più stretto.
Estrazione pupillare inferiore al Conquest HD 10×56
Resa ai bordi mostrava (leggermente) più coma e astigmatismo
Le differenze evidenziate non sono ovviamene paragonabile alla differenza di prezzo.
Prezzo di acquisto superiore di quasi 1000 euro al Conquest HD 10×56
Fig.12- Questa comparativa è stata decisamente lunga e a tratti faticante (per le varie trasferte) ma spero di aver aiutato i lettori a comprendere le differenze tra un prodotto di medio costo e un Top di Gamma
IN SINTESI
Ritengo che Zeiss abbia creato due validi binocoli, ottimizzati prettamente per le osservazioni crepuscolari. Il Victory HT 10×54 è l’eccellenza per ciò che concerne peso, ergonomia, trasmissione luminosa, brillantezza dei colori, nitidezza. Lo Zeiss Conquest HD 10×56 è ciò che più si avvicina al Top di Gamma spendendo quasi mille euro in meno. Consiglio il VICTORY HT 10×54 per chi non ama compromessi e vuole nitidezza e facilità d’uso al crepuscolo e all’alba con un peso ancora trasportabile. Il Conquest HD 10×56 è di certo una ottima soluzione per chi non può investire molti soldi, non necessita di uno strumento leggero o di un contenimento pregevole dell’aberrazione cromatica. Oltretutto chi lo compra potrà beneficiare di una maggior estrazione pupillare e di un campo di vista leggermente più grandangolare. Pensavo di notare molte differenze sia al crepuscolo sia nell’uso astronomico, ma anche questa volta ho appurato che per vedere un po’ di più si deve spendere veramente molto di più.
Fig.13- I due binocoli rappresentano due valide soluzione per le osservazione crepuscolari con una pupilla di uscita più sfruttabile dalle persone “mature” rispetti ai classici 8x
PREZZO
Lo Zeiss Victory HT 10×54 costa 2669 euro, mentre lo Zeiss Conquest HD 10×56 costa 1729 euro.
RINGRAZIAMENTI
Io ringrazio Achille Berti di Bignami.it– distributore ufficiale per l’Italia dei prodotti Zeiss, per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato libero di citare le mie impressioni personali sul campo.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Bignami.it
Piergiovanni Salimbeni è un giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica.Nel 2021 è entrato a far parte della Patagonia PRO Team come professionista dell’outdoor. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero pratica fotografia di paesaggio, caccia fotografica, fototrappolaggio, digiscoping, enduro con la mountainbike.
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