Disegno Lunare con la puntinatura

[martinello]

Ciao a tutti,
la tecnica della puntinatura non l'avevo ancora presa in considerazione, perchè pensare di dover mettere un tal numero di puntini piccolissimi, nel disegno del paesaggio lunare, (come ad esempio quelli di Harold Hill) con tempi di esecuzione che mi sembrano molto lunghi, mi metteva ansia...
Recentemente però, ho visto la riproduzione di un disegno di M. Lovas, eseguito il 13/09/1959 che ritrae la zona del cratere Autolicus con il TLP dell'impatto del Lunik II, eseguito con una puntinatura non troppo fine. Mi sembra di aver letto da qualche parte che sarebbe richiesta una punta di 0.1-0.2mm ma quello di Lovas mi sembra eseguito con una puntinatura più grande e mi è piaciuto; vorrei provare questa tecnica.
So che tu, caro @maxdrummer, esegui ottimi disegni con la puntinatura e volevo chiederti qualche suggerimento.
Con che diametro di punta potrei provare? 0.4-0.5 è troppo grande?
Occorre operare in modo particolare?
La punta della penna va lavata prima o dopo averla utilizzata?

[Acronauta]

In attesa che ti risponda Max, secondo me una punta di mezzo millimetro è troppo grande. In questa pagina

https://www.britastro.org/lunar/drawingjohnson.htm

trovi un articolo sulla tecnica della puntinatura (stippling) applicata al disegno lunare.

[maxdrummer61]

hello,
premetto subito una cosa: a quanto pare ho perso completamente la capacità di effettuare disegni lunari........
osservo ancora la Luna, ma più che osservo e più mi sento incapace di realizzare disegni che rappresentino REALMENTE la miriade di dettagli che caratterizzano anche il più banale dei crateri........ nella mia epoca d'oro del disegno lunare (1988-2002) utilizzavo all'inizio un rifrattore da 100mm f/10 costruito artigianalmente (ottica Zen) e dal 1991 al 1998 un meraviglioso rifrattore Vixen New Polaris 80/1200; definizione dei dettagli fantastica, ma l'apertura era comunque di 80mm...... dal 1998 in poi ho avuto un C8 (Schmidt-Cassegrain 203mm f/10) e qui sono cominciati i "dolori"........ con il C8 disegnare tutto ciò che si vedeva nell'oculare diventava più che altro una sofferenza....... e piuttosto che fare disegni approssimati per difetto ho preferito lasciar perdere, se non in casi particolari.
va beh, detto tutto questo (ma ne frega realmente a qualcuno?) ti dirò che per la puntinatura usavo una penna Staedtler con punta di 0,05mm..... comunque questa tecnica è realmente "time-consuming" (come mi diceva il mitico Harold Hill, con il quale sono stato in corrispondenza per diversi anni) ma permette di fare fotocopie dei disegni che risultano pari all'originale.
.........comunque al giorno d'oggi le fotocopie, come mezzo per condividere con altri le proprie osservazioni, non sono più di moda.......

[martinello]

Raf, effettivamente 0.5mm sono troppi, inizierò con 0.3mm, poi vedo come mi trovo ed eventualmente cambierò il diametro della penna. Grazie per il link.
Max, certo che 0.05mm... incredibile, è da professionista...
Inizierò con aree "semplici" e limitate, come i picchi centrali di alcuni crateri, monti isolati, rimae.
Nel disegno planetario invece, con la matita riesco ora a fare cose che mi sembrano discrete; per le sfumature dei dettagli avvolgo strettamente un fazzoletto di carta alla punta di una penna a sfera.
Per la prossima opposizione di Giove mi sento pronto.

[maxdrummer61]

mah, una punta da 0.3mm mi sembra troppo grande....... i dettagli più piccoli non vengono bene e rischiano di venire mal interpretati da chi "legge" il disegno finito.
usa la 0.05....... ci metti più tempo ma il risultato è di gran lunga migliore, anzi in certe situazioni rimpiangevo di non avere una penna a punta ancora più fine.......
ottima invece l'idea di iniziare con dettagli molto piccoli, quali quelli che hai elencato......... e vedrai che avrai comunque il tuo bel daffare.......

[martinello]

Si si Max, grazie!
Ieri ho comprato un set di cinque punte, da 0.1 a 0.5; purtroppo 0.05 non l'avevano ma se ci prendo bene la mano lo prenderò in seguito. Penso che dovrò "strutturare" bene il modo con cui eseguire la puntinatura, senza farmi prendere dalla fretta, altrimenti penso mi troverei in difficoltà.
Tu che ne dici?

[maxdrummer61]

....hai detto la frase giusta: "senza farmi prendere dalla fretta"..........
infatti se ti fai prendere dalla smania di vedere il disegno finito, stai certo che non otterrai mai un risultato soddisfacente.
però mi viene da chiederti: perchè la puntinatura? non sarebbe più rapido fare un disegno a matita, magari con uno sfumino per uniformare i grigi, e poi fotografare o scannerizzare il disegno stesso per poi conservarlo nell'hard disk del tuo computer o anche inviarlo a chi ti pare tramite e-mail?

[martinello]

Infatti, pur considerando che impugnavo male la matita, il motivo principale per cui i disegni non mi riuscivano era proprio la velocità del tratto; rallentando l'esecuzione ho migliorato.
Anche la luna intendo disegnarla con le matite, ma vorrei provare anche a fare qualche disegno con la china; sia con la puntinatura che con il tratto. Vedo poi come mi trovo, magari alternerò le tecniche o sceglierò quella che mi riuscirà meglio.
Scusa l'ignoranza ma non ho mai visto uno sfumino in vita mia.
Lo scanner ce l'ho e da poco anche una macchina fotografica digitale ma non so ancora come trasferire le foto sul pc; magari a Natale, quando mio figlio torna in Italia, mi faccio spiegare...
Noto che nei disegno planetario non utilizzi la scheda UAI.

[maxdrummer61]

ok, allora fatti spiegare bene da tuo figlio come si fa, perchè trasferire i disegni sul PC e poi condividerli con altri in tempo reale è una cosa di una comodità sconvolgente........
vero, non uso i moduli UAI perchè alla nostra benemerita associazione nazionale invio solo le osservazioni di Giove (in quanto conosco personalmente Gianluigi Adamoli........) e invio copia di quelle di Venere al nostro Raf Braga; tutte le altre mie osservazioni (Sole, Mercurio, Venere, Luna, Marte, Saturno, comete) le invio alla British Astronomical Association.......... i moduli di Marte che uso sono quelli BAA, per l'appunto.
lo sfumino è una specie di matita fatta di carta pressata con la quale ripassi i dettagli disegnati a matita per uniformare i grigi e dare quel particolare effetto "flou" che hanno i particolari che si vedono sulle superfici planetarie quando osservi all'oculare.