Scelta finale Acro.152/Newton 150
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Certo che osservare la Luna piena con un 6" deve essere un'esperienza veramente ABBAGLIANTE!
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Diciamo che ne rimani folgoratooooo
Dai a giorni vi dirò come mi ci trovo...........,peccato ne hanno appena venduto uno su astrosel praticamente nuovo a 500 euro!!!, mica male sarebbe stato.
@Ivan, secondo te necessita di una barra Losamdy?
Dai a giorni vi dirò come mi ci trovo...........,peccato ne hanno appena venduto uno su astrosel praticamente nuovo a 500 euro!!!, mica male sarebbe stato.
@Ivan, secondo te necessita di una barra Losamdy?
Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
direi che concordo abbastanza con Alex.
E' indubbio che bisogna vedere a cosa si è abituati.
Indubbiamente un acromatico da 150mm aperto a f8 o poco meno non è uno strumento da alti ingrandimenti, non si scappa, a meno che non sia dotato di ottiche lavorate benissimo (sempre restando tra gli "acromatici" classici").
Io ho uno strumento con le stesse ottiche ma in versione "ED" che si comporta decisamente bene anche se mostra un certo cromatismo residuo, che però è decisamente inferiore al fratello con ottiche acromatiche classiche.
Paolo
E' indubbio che bisogna vedere a cosa si è abituati.
Indubbiamente un acromatico da 150mm aperto a f8 o poco meno non è uno strumento da alti ingrandimenti, non si scappa, a meno che non sia dotato di ottiche lavorate benissimo (sempre restando tra gli "acromatici" classici").
Io ho uno strumento con le stesse ottiche ma in versione "ED" che si comporta decisamente bene anche se mostra un certo cromatismo residuo, che però è decisamente inferiore al fratello con ottiche acromatiche classiche.
Paolo
Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
E' sicuramente preferibile soprattutto se si usano ingrandimenti alti, ad esempio a 180x dopo aver fuocheggiato l'immagine torna ferma dopo 4 secondi sulla t-sky e con la barra standard in dotazione.Alex ha scritto:@Ivan, secondo te necessita di una barra Losamdy?
Nel mio caso Giuliano di tecnosky mi ha dato una barra più robusta di quella in dotazione che si abbina anche meglio al morsetto e la situazione è migliorata.
Considera che ottica + diagonale + oculari + cercatore arrivi anche a 12 kg. (NB: in fase operativa leva mezzo kg agli 11 dichirati, è il peso del tappo )
ciao
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Il mio 6" acromatico è un clone del MEADE AR-6 (152/1219) e finora in tutti i telescopi dello stesso tipo da 150mm con focale minore dove ho potuto osservare, ho sempre appurato che non c'è storia; idem nel confronto tra il mio setup e un F12 e F15, ovviamente.
Messo a confronto con la versione 150/900 ED, a parte l'ingombro, non c'era praticamente differenza, anche se sulla Luna era evidente che il F8, seppur soltanto dotato di un normalissimo DOPPIETTO ACROMATICO aveva un residuo cromatico un filo migliore.
Messo a confronto con la versione 150/900 ED, a parte l'ingombro, non c'era praticamente differenza, anche se sulla Luna era evidente che il F8, seppur soltanto dotato di un normalissimo DOPPIETTO ACROMATICO aveva un residuo cromatico un filo migliore.
Fabrizio Ferrario
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Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Ottimo,grazie mille a tutti!
Vi aggiorno quanto prima, e mi raccomando fateci sapere le prove che farete il 14!
Vi aggiorno quanto prima, e mi raccomando fateci sapere le prove che farete il 14!
Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Boh, Specola.
sono contento che il tuo acromatico performi molto bene.
Io trovo che il mio "ED" sia molto superiore quanto a correzione cromatica rispetto alla versione "acromatica". devo però dire che non conosco la provenienza certa del mio doppietto, quindi, in tutta sincerità, non so dirti se sia la stessa ottica o altra con semplicemente gli stessi valori di apertura e focale. In effetti il mio è un 150/990 (e non 900) quindi non so questo cosa comporti come "natali".
Paolo
sono contento che il tuo acromatico performi molto bene.
Io trovo che il mio "ED" sia molto superiore quanto a correzione cromatica rispetto alla versione "acromatica". devo però dire che non conosco la provenienza certa del mio doppietto, quindi, in tutta sincerità, non so dirti se sia la stessa ottica o altra con semplicemente gli stessi valori di apertura e focale. In effetti il mio è un 150/990 (e non 900) quindi non so questo cosa comporti come "natali".
Paolo
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Mi hai fatto venire in mente una cosa, cherubino.
Certi 6" riportano tra i dati di targa un'apertura di 152mm, mentre altri di 150 e anche le lunghezze focali "variano", eppure i costruttori di questi telescopi dovrebbero essere veramente pochi.
Per quanto riguarda il mio ACRO 152/1219, ho trovato interessante questa discussione:
http://www.cloudynights.com/ubbarchive/ ... ll/fpart/1
Tu magari ne sai qualcosa di più?
Certi 6" riportano tra i dati di targa un'apertura di 152mm, mentre altri di 150 e anche le lunghezze focali "variano", eppure i costruttori di questi telescopi dovrebbero essere veramente pochi.
Per quanto riguarda il mio ACRO 152/1219, ho trovato interessante questa discussione:
http://www.cloudynights.com/ubbarchive/ ... ll/fpart/1
Tu magari ne sai qualcosa di più?
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
allegria...
Ad essere proprio sincero non ho "certezze".
Sicuramente i produttori di ottiche acromatiche da 150/1200 sono più di uno ma non so se questo porta ad ottiche diverse o meno.
Quando si comprano i prodotti "consumer" non si sa nulla, ad esempio, dei vetri che montano. Sì, forse ti dicono di cosa sono fatti, ma nessun cliente sa esattamente le specifiche del vetro che è finito nel suo telescopio.
Questo accade praticamente sempre, anche con prodotti molto blasonati ed è davvero difficile avere certezze in materia.
Forse con Barry di D&G si ha la certezza di quello che ti dice (quando e SE te lo dice) e così anche per "altri".
La realtà è che si fa un gran disquisire sul FLP con i vari numeri, si litiga sulle minchiate, ma nella realtà se ne sa ben poco.
Un conto è la caratteristica teorica del vetro impiegato, altra è, ad esempio, la geometrica che si da all'obiettivo nel suo complesso. Non ultimo il vetro che va accoppiato a quello "esotico".
Non è certo un segreto che non serve un vetro super "ED" per fare un buon apocromatico. Molto dipende dalle differenze nel numero di abbe tra i vari vetri che compongono l'obiettivo, oltre che, ovviamente, la lavorazione di questi.
Io credo che, almeno su questo tipo di strumenti, le ottiche siano generalmente tutte "uguali", nel senso che hanno le stesse caratteristiche di base.
Poi dipende anche da come ha lavorato la macchina che ha dato forma al vetro che è finito nel tuo strumento. magari quel giorno faceva un caldo boia, c'era umidità altissima, hanno avuto un lieve calo di tensione nell'impianto elettrico, i dischi di lavorazione erano stati appena cambiati o no, la densità delle paste di abrasione e lucidatura era cambiata di un "nonnulla"... mille (davvero mille) "X" che possono portare ad avere, all'atto finale, due ottiche che non performano allo stesso identico modo. Magari differenze limitate, sia chiaro, magari no.
E' quello che accade nei prodotti di "massa". devono stare dentro a limiti precisi ma abbastanza ampi.
Una cosa diversa avveniva quando le lavorazioni erano anche manuali, vedi Zeiss, i primi takahashi, gli AP prima generazione, etc..
Esistevano grandi differenze tra un esemplare e l'altro (davvero, credimi) ma erano tutti molto buoni o buonissimi (e ve ne erano solo pochi "abbastanza buoni"). Ma queste cose accadevano anche in casa Zeiss, AP, taka, etc...
Paolo
Ad essere proprio sincero non ho "certezze".
Sicuramente i produttori di ottiche acromatiche da 150/1200 sono più di uno ma non so se questo porta ad ottiche diverse o meno.
Quando si comprano i prodotti "consumer" non si sa nulla, ad esempio, dei vetri che montano. Sì, forse ti dicono di cosa sono fatti, ma nessun cliente sa esattamente le specifiche del vetro che è finito nel suo telescopio.
Questo accade praticamente sempre, anche con prodotti molto blasonati ed è davvero difficile avere certezze in materia.
Forse con Barry di D&G si ha la certezza di quello che ti dice (quando e SE te lo dice) e così anche per "altri".
La realtà è che si fa un gran disquisire sul FLP con i vari numeri, si litiga sulle minchiate, ma nella realtà se ne sa ben poco.
Un conto è la caratteristica teorica del vetro impiegato, altra è, ad esempio, la geometrica che si da all'obiettivo nel suo complesso. Non ultimo il vetro che va accoppiato a quello "esotico".
Non è certo un segreto che non serve un vetro super "ED" per fare un buon apocromatico. Molto dipende dalle differenze nel numero di abbe tra i vari vetri che compongono l'obiettivo, oltre che, ovviamente, la lavorazione di questi.
Io credo che, almeno su questo tipo di strumenti, le ottiche siano generalmente tutte "uguali", nel senso che hanno le stesse caratteristiche di base.
Poi dipende anche da come ha lavorato la macchina che ha dato forma al vetro che è finito nel tuo strumento. magari quel giorno faceva un caldo boia, c'era umidità altissima, hanno avuto un lieve calo di tensione nell'impianto elettrico, i dischi di lavorazione erano stati appena cambiati o no, la densità delle paste di abrasione e lucidatura era cambiata di un "nonnulla"... mille (davvero mille) "X" che possono portare ad avere, all'atto finale, due ottiche che non performano allo stesso identico modo. Magari differenze limitate, sia chiaro, magari no.
E' quello che accade nei prodotti di "massa". devono stare dentro a limiti precisi ma abbastanza ampi.
Una cosa diversa avveniva quando le lavorazioni erano anche manuali, vedi Zeiss, i primi takahashi, gli AP prima generazione, etc..
Esistevano grandi differenze tra un esemplare e l'altro (davvero, credimi) ma erano tutti molto buoni o buonissimi (e ve ne erano solo pochi "abbastanza buoni"). Ma queste cose accadevano anche in casa Zeiss, AP, taka, etc...
Paolo
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- Iscritto il: 16/09/2011, 19:26
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Re: Scelta finale Acro.152/Newton 150
Ok cherubino,
chiarissimo il concetto.
chiarissimo il concetto.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/