Stellafane 2021
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Stellafane 2021
Oh, io mi sono iscritto. Stavolta porto anche la famiglia se riesco a farceli stare in macchina dopo aver caricato il telescopio, anche se mia moglie non vuole saperne di campeggio spartano e ha prenotato un cabin a qualche miglio di distanza
Difficile capire quanta gente verra' e che tipo di convention sara'. Gli organizzatori hanno deciso di non accettare iscrizioni all'ingresso, forse per poter verificare che chi viene sia effettivamente vaccinato, quindi bisogna per forza prenotare. Il programma non e' ancora stato pubblicato, attendono ancora conferme da molti speakers. Male che vada, mi godro' comunque le mie sacrosante 2 notti annuali con un telescopio sotto un cielo stellato. Magari ci sara' anche meno coda ai grossi calibri, oppure sara' tale la voglia di rifarsi che avranno il pienone.
Se qualcuno passa da New York tra il 4 e l'8 agosto e si vuole aggiungere, fatemi sapere tanto abbiamo due auto e non devo condividere la tenda
Difficile capire quanta gente verra' e che tipo di convention sara'. Gli organizzatori hanno deciso di non accettare iscrizioni all'ingresso, forse per poter verificare che chi viene sia effettivamente vaccinato, quindi bisogna per forza prenotare. Il programma non e' ancora stato pubblicato, attendono ancora conferme da molti speakers. Male che vada, mi godro' comunque le mie sacrosante 2 notti annuali con un telescopio sotto un cielo stellato. Magari ci sara' anche meno coda ai grossi calibri, oppure sara' tale la voglia di rifarsi che avranno il pienone.
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Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
Dante Alighieri, Questio de aqua et terra
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Re: Stellafane 2021
Chissà quanta roba interessante al mercatino / scambio.
Se non fosse per la rete elettrica domestica USA (110 V, 60 Hz) che ha parametri diversi dai nostri, probabilmente un motorino sincrono Cramer o Bristol Saybrook lì potrebbe saltar fuori.
Se non fosse per la rete elettrica domestica USA (110 V, 60 Hz) che ha parametri diversi dai nostri, probabilmente un motorino sincrono Cramer o Bristol Saybrook lì potrebbe saltar fuori.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Stellafane 2021
Magari, queste sono cose che evidentemente ci si tiene ben stretti (come le torrette binoculari, mai viste al mercatino dell'usato).-SPECOLA-> ha scritto: ↑14/06/2021, 21:40 Chissà quanta roba interessante al mercatino / scambio.
Se non fosse per la rete elettrica domestica USA (110 V, 60 Hz) che ha parametri diversi dai nostri, probabilmente un motorino sincrono Cramer o Bristol Saybrook lì potrebbe saltar fuori.
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Re: Stellafane 2021
Acc...
nella mia poca esperienza, pensavo il contrario.
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Fabrizio Ferrario
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Re: Stellafane 2021
Ah, la mia risposta non era del tutto corretta. E' difficile trovarli "sfusi", ma e' sempre pieno di vecchi telescopi e montature Dynascope o simili che li usano nel moto orario.
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Re: Stellafane 2021
Di ritorno da Stellafane, compilo al solito il mio rapportino. Stavolta non mi dilungo su storia e descrizioni generali degli strumenti fissi perche' l'ho fatto in precedenti occasioni, i nuovi al forum le troveranno facilmente. Ho fatto anche poche foto, piu' che altro agli strumenti piu' interessanti o inusuali alla telescope competition. Sono venute pure male, forse ho lasciato la camera a mio figlio troppo spesso e ci sono ditate o peggio sulla lente.
PARTECIPAZIONE
Quest'anno c'erano ovviamente molte incognite, alla fine gli organizzatori hanno ricevuto circa 800 prenotazioni vale a dire quasi quanto in un anno normale. Le spianate dove i piu' piazzano i loro telescopi erano solo leggermente meno affollate del solito, ma sono mancati i canadesi di solito numerosi vista la vicinanza del confine (quest'anno purtroppo ancora chiuso). Qualche prenotazione e' stata anche cancellata causa Delta variant, ma gli organizzatori mi sono parsi piuttosto soddisfatti.
Il meteo non li ha aiutati, abbiamo avuto un'estate decisamente bizzarra: umida, piovosa, l'ottimo seeing che e' di rigore tra giugno e agosto non si e' mai visto. Due giorni prima che aprisse lo star party hanno avuto 15 centimetri di pioggia, le aree per il campeggio e i tavoli degli scambi erano un aquitrino hanno lavorato come bestie per renderli agibili.
E' scomparsa con mia sorpresa l'enorme griglia presso la food tent (non abbastanza gente forse), e la tenda riservata al catering e' stata sostituita da un confortevole baracchino in legno. Il rancio e' stato decisamente migliore del solito, ovviamente quando ordini una frittella bisogna ancora chiedere di non metterci sopra pure il burro fuso e lo zucchero che sono di rigore (senno' e' troppo dietetica )
TELESCOPI
Le aree principali sono due, una per le competizioni presso la sede storica e una piu' spaziosa in un'area acquisita di recente a circa 1/2 miglio di distanza. Chi non partecipa alle competizioni (cioe' quasi tutti) e intende piu che altro osservare piazza il telescopio li'. Ce n'erano parecchi ma mancavano alcuni grossissimi calibri, quest'anno solo uno strumento era sopra i 60 cm. Si puo' osservare anche dall'area storica ma hanno la precedenza i giudici che devono valutare le prestazioni ottiche degli strumenti. Qui sotto, l'area riservata alle competizioni sabato mattina. Come vedete, c'era ancora parecchio posto
E qui alcuni dei telescopi piu' interessanti. Comincio con questo dobson, niente di speciale a parte per il rocking box (la scatola con il primario, come si chiama in italiano? ) alleggerito. In effetti, gli elementi visibili sono quelli che supportano tutti i carichi perche' tirarsi dietro legno inutile?
Binocolo fai da te:
Dallo stesso autore, lo strumento forse piu' interessante: un binoculare 114/900 (credo), con strumenti sovrapposti anziche' affiancati come al solito.
Il cercatore valeva da solo la partecipazione alla gara. Questo astrofilo aveva il telrad ma non gli garbava proprio, quindi si e' costruito questo incredibile attrezzo per trovare gli oggetti che gli interessano mediante triangolazioni con stelle di riferimento. Si e' fatto pure un atlante stellare apposito. Sembrava tutto molto intelligente forse per questo non ci ho capito molto, ci sarebbe voluta una dimostrazione pratica ma era giorno e la notte l'avevo passata sull'altra collina.
Normalmente si pensa che un'equatoriale alla tedesca non si possa fare di legno, ma negli ultimi anni la convenzione e' stata sfidata. Funziona ma forse ci sono ancora un po' piu' flessioni di quanto desiderabile. Sempre MOLTO meglio della forcella equatoriale che avevo provato a farmi io.
In non minus ultra dei telescopi portatili
Radiotelescopio a tromba:
PARTECIPAZIONE
Quest'anno c'erano ovviamente molte incognite, alla fine gli organizzatori hanno ricevuto circa 800 prenotazioni vale a dire quasi quanto in un anno normale. Le spianate dove i piu' piazzano i loro telescopi erano solo leggermente meno affollate del solito, ma sono mancati i canadesi di solito numerosi vista la vicinanza del confine (quest'anno purtroppo ancora chiuso). Qualche prenotazione e' stata anche cancellata causa Delta variant, ma gli organizzatori mi sono parsi piuttosto soddisfatti.
Il meteo non li ha aiutati, abbiamo avuto un'estate decisamente bizzarra: umida, piovosa, l'ottimo seeing che e' di rigore tra giugno e agosto non si e' mai visto. Due giorni prima che aprisse lo star party hanno avuto 15 centimetri di pioggia, le aree per il campeggio e i tavoli degli scambi erano un aquitrino hanno lavorato come bestie per renderli agibili.
E' scomparsa con mia sorpresa l'enorme griglia presso la food tent (non abbastanza gente forse), e la tenda riservata al catering e' stata sostituita da un confortevole baracchino in legno. Il rancio e' stato decisamente migliore del solito, ovviamente quando ordini una frittella bisogna ancora chiedere di non metterci sopra pure il burro fuso e lo zucchero che sono di rigore (senno' e' troppo dietetica )
TELESCOPI
Le aree principali sono due, una per le competizioni presso la sede storica e una piu' spaziosa in un'area acquisita di recente a circa 1/2 miglio di distanza. Chi non partecipa alle competizioni (cioe' quasi tutti) e intende piu che altro osservare piazza il telescopio li'. Ce n'erano parecchi ma mancavano alcuni grossissimi calibri, quest'anno solo uno strumento era sopra i 60 cm. Si puo' osservare anche dall'area storica ma hanno la precedenza i giudici che devono valutare le prestazioni ottiche degli strumenti. Qui sotto, l'area riservata alle competizioni sabato mattina. Come vedete, c'era ancora parecchio posto
E qui alcuni dei telescopi piu' interessanti. Comincio con questo dobson, niente di speciale a parte per il rocking box (la scatola con il primario, come si chiama in italiano? ) alleggerito. In effetti, gli elementi visibili sono quelli che supportano tutti i carichi perche' tirarsi dietro legno inutile?
Binocolo fai da te:
Dallo stesso autore, lo strumento forse piu' interessante: un binoculare 114/900 (credo), con strumenti sovrapposti anziche' affiancati come al solito.
Il cercatore valeva da solo la partecipazione alla gara. Questo astrofilo aveva il telrad ma non gli garbava proprio, quindi si e' costruito questo incredibile attrezzo per trovare gli oggetti che gli interessano mediante triangolazioni con stelle di riferimento. Si e' fatto pure un atlante stellare apposito. Sembrava tutto molto intelligente forse per questo non ci ho capito molto, ci sarebbe voluta una dimostrazione pratica ma era giorno e la notte l'avevo passata sull'altra collina.
Normalmente si pensa che un'equatoriale alla tedesca non si possa fare di legno, ma negli ultimi anni la convenzione e' stata sfidata. Funziona ma forse ci sono ancora un po' piu' flessioni di quanto desiderabile. Sempre MOLTO meglio della forcella equatoriale che avevo provato a farmi io.
In non minus ultra dei telescopi portatili
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Re: Stellafane 2021
Non mi fa piu' aggiungere allegati, continuo qui sotto:
Il futuro dell'autocostruzione?
Chewbecca. No sul serio, si chiama cosi'. Abbaia a tutti tranne che a me, evidentemente sa fiutare la presenza della Forza
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Chewbecca. No sul serio, si chiama cosi'. Abbaia a tutti tranne che a me, evidentemente sa fiutare la presenza della Forza
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Re: Stellafane 2021
Alcune cose sono davvero impressionanti. Ogni tanto mi diverto a leggiucchiare la sezione autocostruzione di Cloudy Night: sono un enorme estimatore dell'inventiva e della capacità tecnica dei frequentatori!
Andrea, Milano
Sede operativa della Specola Minima Mediolani: balcone di casa...
L'INDIGNAZIONE E' VIOLENZA; LA VIOLENZA E' SBAGLIATA. SEMPRE.
... lunga vita al sessantino!
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Re: Stellafane 2021
LA GENTE
Non si puo' scrivere di Stellafane senza parlare della gente (Chewbecca a parte). Tutti sono incredibilmente amichevoli e cordiali, e in effetti uno dei motivi per cui si va e' stringere nuove amicizie e stare finalmente tra gente che non ti considera matto. Lo "spirito di Stellafane" e' una cosa unica, tenere in piedi tutto questo incredibile ambaradan richiede una passione e dedicazione uniche.
Niente contributi pubblici, in pure stile americano terreni, osservatori, strumenti, vengono acquisiti, construiti e mantenuti attraverso volontariato, donazioni, e anche vendendo magliette cappellini e americanate varie. A noi di solito fanno ridere, ma in realta' l'acquisto di gadget dalla discutibile utilita' e' un modo (consapevole) di aiutare un'associazione o un museo.
Esempio (uno tra tanti) dello spirito di Stellafane. La mattina mi accorgo di non avere un accendino, sorry ma mi ci vuole il caffe' italiano quindi chiedo un accendino ai vicini di tenda. Sentito l'accento mi chiedono di dove sono, e subito scatta l'inevitabile Italian connection: "AAAAAhhhhh mio bisnonno pure era italiano! Siano tutti italiani qui!" (saranno stati una ventina). L'avo 84enne va a Stellafane da 50 anni, ovviamente e' membro dell'associazione e si tira dietro tutta la famiglia inclusi parenti acquisiti e fidanzati e fidanzate dei nipoti. Tutti abili e arruolati, passano li' l'intera Settimana Santa della convention per dare una mano nei giorni critici. Ognuno in famiglia ha lavorato almeno uno specchio, senza di che non si puo' diventare soci.
Dopo un po' mi invitano ad andarli a trovare, stanno in cima ad una collina in Massachusetts dove il capostipite ha costruito casa e osservatorio. Un nipote si lamentava che ha comperato biglietti della lotteria per 30 anni senza mai vincere niente, ma la sera stessa Urania ha ricompensato la costanza del suo seguace con il secondo premio: un set di giganteschi oculari TeleVue donato da Al Nagler, valore $1900!!!
TAVOLI DEGLI SCAMBI
Il mercatino degli scambi e' una delle grandi attrazioni della convention; sono ammessi solo privati che hanno roba da vendere, niente ditte ma qualcuno raccatta usato tutto l'anno per rivenderlo li'. Uno di loro ha l'aria da venditore di auto usate (in America e' piu' o meno sinonimo di pirata) e chiaramente viene per fare qualche soldo, ma ha sempre un sacco di roba e ormai e' un'icona degli swap tables. All'estremo opposto, non manca mai l'anziana signora a cui e' morto il marito astrofilo, e che viene a vendere le sue cianfrusaglie astronomiche sperando che qualcuno le usi ancora. Una mia ha dato per pochi dollari un motorino JMI di riserva per il mio focheggiatore, cosa che mi risparmiera' il suicidio se tira le cuoia prima di me.
Ad un certo punto, contrariamente alle previsioni si mette a piovere. Confidando nella scienza meteorologica avevo lasciato il telescopio fuori senza manco una busta della spazzatura sopra, ma il suddetto pirata aveva un po' di coperture di telescopi, una sembrava fare al caso mio. "Sono $20". Io: "facciamo 15". Lui mi guarda, e mi sgama subito per un pirla che non ha mai voluto spendere due soldi per una cover decente e adesso ha il telescopio sotto l'acqua. "Sono 20 adesso, o puoi averne uno nuovo per 60 tra un po' di giorni". Deal, calza come un guanto e telescopio salvo:
Non si puo' scrivere di Stellafane senza parlare della gente (Chewbecca a parte). Tutti sono incredibilmente amichevoli e cordiali, e in effetti uno dei motivi per cui si va e' stringere nuove amicizie e stare finalmente tra gente che non ti considera matto. Lo "spirito di Stellafane" e' una cosa unica, tenere in piedi tutto questo incredibile ambaradan richiede una passione e dedicazione uniche.
Niente contributi pubblici, in pure stile americano terreni, osservatori, strumenti, vengono acquisiti, construiti e mantenuti attraverso volontariato, donazioni, e anche vendendo magliette cappellini e americanate varie. A noi di solito fanno ridere, ma in realta' l'acquisto di gadget dalla discutibile utilita' e' un modo (consapevole) di aiutare un'associazione o un museo.
Esempio (uno tra tanti) dello spirito di Stellafane. La mattina mi accorgo di non avere un accendino, sorry ma mi ci vuole il caffe' italiano quindi chiedo un accendino ai vicini di tenda. Sentito l'accento mi chiedono di dove sono, e subito scatta l'inevitabile Italian connection: "AAAAAhhhhh mio bisnonno pure era italiano! Siano tutti italiani qui!" (saranno stati una ventina). L'avo 84enne va a Stellafane da 50 anni, ovviamente e' membro dell'associazione e si tira dietro tutta la famiglia inclusi parenti acquisiti e fidanzati e fidanzate dei nipoti. Tutti abili e arruolati, passano li' l'intera Settimana Santa della convention per dare una mano nei giorni critici. Ognuno in famiglia ha lavorato almeno uno specchio, senza di che non si puo' diventare soci.
Dopo un po' mi invitano ad andarli a trovare, stanno in cima ad una collina in Massachusetts dove il capostipite ha costruito casa e osservatorio. Un nipote si lamentava che ha comperato biglietti della lotteria per 30 anni senza mai vincere niente, ma la sera stessa Urania ha ricompensato la costanza del suo seguace con il secondo premio: un set di giganteschi oculari TeleVue donato da Al Nagler, valore $1900!!!
TAVOLI DEGLI SCAMBI
Il mercatino degli scambi e' una delle grandi attrazioni della convention; sono ammessi solo privati che hanno roba da vendere, niente ditte ma qualcuno raccatta usato tutto l'anno per rivenderlo li'. Uno di loro ha l'aria da venditore di auto usate (in America e' piu' o meno sinonimo di pirata) e chiaramente viene per fare qualche soldo, ma ha sempre un sacco di roba e ormai e' un'icona degli swap tables. All'estremo opposto, non manca mai l'anziana signora a cui e' morto il marito astrofilo, e che viene a vendere le sue cianfrusaglie astronomiche sperando che qualcuno le usi ancora. Una mia ha dato per pochi dollari un motorino JMI di riserva per il mio focheggiatore, cosa che mi risparmiera' il suicidio se tira le cuoia prima di me.
Ad un certo punto, contrariamente alle previsioni si mette a piovere. Confidando nella scienza meteorologica avevo lasciato il telescopio fuori senza manco una busta della spazzatura sopra, ma il suddetto pirata aveva un po' di coperture di telescopi, una sembrava fare al caso mio. "Sono $20". Io: "facciamo 15". Lui mi guarda, e mi sgama subito per un pirla che non ha mai voluto spendere due soldi per una cover decente e adesso ha il telescopio sotto l'acqua. "Sono 20 adesso, o puoi averne uno nuovo per 60 tra un po' di giorni". Deal, calza come un guanto e telescopio salvo:
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Re: Stellafane 2021
Caspita che storia!
Sembra un po' l'aria che si respira ai mercatini dei radioamatori, come per esempio quello di Marzaglia qui in Italia, dove i pirati, lo sono di nome e di fatto. .
Sembra un po' l'aria che si respira ai mercatini dei radioamatori, come per esempio quello di Marzaglia qui in Italia, dove i pirati, lo sono di nome e di fatto. .
Fabrizio Ferrario
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Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Stellafane 2021
OSSERVAZIONI
Il sito di Stellafane e' buono ma non eccezionale, si tratta di una collina a circa 400 metri in Vermont. Lo stato di per se' e' poco abitato, ma le luci della costa Est non sono lontane e si nota. Anche cosi', per come sono abituato io e' un paradiso si vede pure una bella via Lattea. Le previsioni per il weekend non era buone, ma il venerdi' e' stato niente male fino alle 2:00 circa.
C'era meno gente e meno code del solito, cosi' mi sono potuto godere la Snowball nebula in un 24" (effettivamente, in un telescopio cosi' fa onore al nome). Il mio vicino di postazione aveva un dobson motorizzato da 18", ne ho approfittato per dare qualche occhiata ai soliti oggetti e per confrontare la resa su Giove e Saturno rispetto al mio 10", che non avevo ricollimato perfettamente dopo il trasporto ma essendo un f/7 di solito te la cavi.
IL RIFRATTORE SCHUPMANN
Ne ho gia' parlato ma ne riparlo in una sezione apposita, leggete sotto perche'.
Verso l'una di notte sono salito all'osservatorio McGregor che ospita un rifrattore Schupmann da 30cm, anzi IL rifrattore Schupamann che ha fatto scuola. Ottima occasione per confrontarlo su Giove e Saturno con gli strumenti appena usati di diametro paragonabile o superiore, ho pensato. Invece no, niente confronto, non puoi confrontare una 500 e una Ferrari sulla pista di Monza solo perche' hanno tutt'e due 4 ruote e un motore a scoppio.
Era letteralmente un altro pianeta, lo Schupmann mia ha regalato la visione piu' impressionante dei giganti che abbia mai avuto in vita mia. Immagini incredibilmente incise, dettagli finissimi, colori perfetti e vivaci dalle mille sfumature soprattutto su Giove. Su Saturno capita di intuire a volte delle irregolarita' nel bordo della fascia equatoriale verso la EZ, spesso ho pensato ad illusioni ottiche invece no, eccole li' perfettamente visibili, avrei potuto cronometrare un paio di transiti se non ci fosse stata gente dietro. Nella zona polare sud di Giove si notava una miriade di microstrutture che visualmente avevo scorto solo in una (1) notte di seeing I con un rifrattore Clark da 25cm, ma per il resto non c'era paragone nemmeno con un rifrattorone classico. Il seeing non era gran cosa, io l'avevo stimato III al mio newton, Inizialmente avevano diaframmato lo Schupmann a 9" finche' non li ho convinti a togliere quel cxxxo di diaframma. Scusate l'improperio ma questa cosa non la capiro' mai, infatti lo Schupmann se n'e' volato al di sopra delle ubbie atmosferiche che tanto turbano telescopi meno nobili, manco avesse il potere mistico di levitare nello spazio.
Pensavo di avere un strumento planetario decente ma non e' cosi'; nessuno ce l'ha, abbiamo solo catorci variamente utilizzabili a meno che non siate uno dei fortunati semidei che possiedono una Schupmann di buon diametro. Mi rendo conto che vi sembrero' esagerato, ma bisognava esserci. Non e' la prima volta che ci guardavo dentro, specialmente Saturno, ma forse in anni precedenti era piu' alto e la rifrazione atmosferica non disturbava cosi' tanto gli altri telescopi, o forse non mi ero ancora fatto il newton e lo confrontavo mentalmente al Clark da 25 nelle notti migliori.
Assodato che non posso piu' vivere senza guardarci dentro di tanto in tanto, se possibile senza una fila dietro, sto pensando di diventare socio del club anche se vuol dire un sacco di tempo, lavoro e viaggi in macchina. Vedremo.
Il sito di Stellafane e' buono ma non eccezionale, si tratta di una collina a circa 400 metri in Vermont. Lo stato di per se' e' poco abitato, ma le luci della costa Est non sono lontane e si nota. Anche cosi', per come sono abituato io e' un paradiso si vede pure una bella via Lattea. Le previsioni per il weekend non era buone, ma il venerdi' e' stato niente male fino alle 2:00 circa.
C'era meno gente e meno code del solito, cosi' mi sono potuto godere la Snowball nebula in un 24" (effettivamente, in un telescopio cosi' fa onore al nome). Il mio vicino di postazione aveva un dobson motorizzato da 18", ne ho approfittato per dare qualche occhiata ai soliti oggetti e per confrontare la resa su Giove e Saturno rispetto al mio 10", che non avevo ricollimato perfettamente dopo il trasporto ma essendo un f/7 di solito te la cavi.
IL RIFRATTORE SCHUPMANN
Ne ho gia' parlato ma ne riparlo in una sezione apposita, leggete sotto perche'.
Verso l'una di notte sono salito all'osservatorio McGregor che ospita un rifrattore Schupmann da 30cm, anzi IL rifrattore Schupamann che ha fatto scuola. Ottima occasione per confrontarlo su Giove e Saturno con gli strumenti appena usati di diametro paragonabile o superiore, ho pensato. Invece no, niente confronto, non puoi confrontare una 500 e una Ferrari sulla pista di Monza solo perche' hanno tutt'e due 4 ruote e un motore a scoppio.
Era letteralmente un altro pianeta, lo Schupmann mia ha regalato la visione piu' impressionante dei giganti che abbia mai avuto in vita mia. Immagini incredibilmente incise, dettagli finissimi, colori perfetti e vivaci dalle mille sfumature soprattutto su Giove. Su Saturno capita di intuire a volte delle irregolarita' nel bordo della fascia equatoriale verso la EZ, spesso ho pensato ad illusioni ottiche invece no, eccole li' perfettamente visibili, avrei potuto cronometrare un paio di transiti se non ci fosse stata gente dietro. Nella zona polare sud di Giove si notava una miriade di microstrutture che visualmente avevo scorto solo in una (1) notte di seeing I con un rifrattore Clark da 25cm, ma per il resto non c'era paragone nemmeno con un rifrattorone classico. Il seeing non era gran cosa, io l'avevo stimato III al mio newton, Inizialmente avevano diaframmato lo Schupmann a 9" finche' non li ho convinti a togliere quel cxxxo di diaframma. Scusate l'improperio ma questa cosa non la capiro' mai, infatti lo Schupmann se n'e' volato al di sopra delle ubbie atmosferiche che tanto turbano telescopi meno nobili, manco avesse il potere mistico di levitare nello spazio.
Pensavo di avere un strumento planetario decente ma non e' cosi'; nessuno ce l'ha, abbiamo solo catorci variamente utilizzabili a meno che non siate uno dei fortunati semidei che possiedono una Schupmann di buon diametro. Mi rendo conto che vi sembrero' esagerato, ma bisognava esserci. Non e' la prima volta che ci guardavo dentro, specialmente Saturno, ma forse in anni precedenti era piu' alto e la rifrazione atmosferica non disturbava cosi' tanto gli altri telescopi, o forse non mi ero ancora fatto il newton e lo confrontavo mentalmente al Clark da 25 nelle notti migliori.
Assodato che non posso piu' vivere senza guardarci dentro di tanto in tanto, se possibile senza una fila dietro, sto pensando di diventare socio del club anche se vuol dire un sacco di tempo, lavoro e viaggi in macchina. Vedremo.
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Re: Stellafane 2021
Ebbene posso dirti fortunato tu che puoi salire da qualche parte e trovare quest i rifrattori eccezzionali, che persone accorte e amanti delle scienze hanno pensato bene di tenere in vita, e non di buttare ignobilmente nella spazzatura come si fa con rottami ingombranti e inutili qui da noi, nel ' bel paese'.
Io abito a Trieste, s u una collina periferica e spesso osservo la città , dove si intravedono ancora diverse cupole osservative, dove un tempo esistevano diversi telescopi, e di alcuni si sa che erano rfrattorii Merz usati da astronomi dell' ' ottocento che purtroppo nessuno ha pensato di conservare.
Io abito a Trieste, s u una collina periferica e spesso osservo la città , dove si intravedono ancora diverse cupole osservative, dove un tempo esistevano diversi telescopi, e di alcuni si sa che erano rfrattorii Merz usati da astronomi dell' ' ottocento che purtroppo nessuno ha pensato di conservare.
Re: Stellafane 2021
Scusa Ivano,
Lo avrai scritto altrove, ma ora non ricordo e forse non guasta ripeterlo anche qui:
Lo Schupmann da 30cm che focale è?
Lo avrai scritto altrove, ma ora non ricordo e forse non guasta ripeterlo anche qui:
Lo Schupmann da 30cm che focale è?
- Ivano Dal Prete
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Re: Stellafane 2021
E' un f/10
Contra negantes principia alicuius scientiae non sit disputandum in illa scientia
("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").
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Re: Stellafane 2021
A mettere l'occhio all'oculare del primo mi verrebbe da trattenere il respiro e abbassare il ritmo cardiaco a 4 battiti al minuto... per l'altro spero che non ci facciano un'altra volta il nido i piccioni...Ivano Dal Prete ha scritto: ↑09/08/2021, 13:34 .....
In non minus ultra dei telescopi portatili
IMG_4648small.JPG
Radiotelescopio a tromba:
A parte gli scherzi, grazie per i tuoi report sempre molto interessanti e stimolanti. Anche questo del 2021 me lo sono letto tutto d'un fiato e con grande piacere...
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Re: Stellafane 2021
Credo che il risultato sia sempre il concorso di più fattori e in questi caso ancora di più, visto che si tratta di un telescopio con un obiettivo cromatico formato da una semplice lente singola e tre specchi a seguire, a completarne il treno ottico; correzione cromatica compresa.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Stellafane 2021
Per me la cosa piu' interessante di questa configurazione e' che la correzione cromatica si puo' regolare stando all'oculare, percio' e' possibile compensare anche la rifrazione atmosferica che ovviamente cambia a seconda dell'altezza sull'orizzonte ecc.-SPECOLA-> ha scritto: ↑09/08/2021, 19:39 Credo che il risultato sia sempre il concorso di più fattori e in questi caso ancora di più, visto che si tratta di un telescopio con un obiettivo cromatico formato da una semplice lente singola e tre specchi a seguire, a completarne il treno ottico; correzione cromatica compresa.
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Re: Stellafane 2021
Sì Ivano e questa volta il risultato è emerso, a differenza delle precedenti esperienze di cui hai scritto.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Stellafane 2021
Grazie, è stato un bellissimo report.
Hanno davvero una grande inventiva, vedo con piacere che lì lo spirito di John Dobson è ancora vivo e vegeto.
Relativamente allo schupmann, non credevo che uno specchio mangin potesse correggere cosi bene la cromatica, oltre alla sferica ovviamente; pensavo che comunque necessitasse di un doppietto (più o meno classico) come obiettivo, veramente uno schema interessante.
Hanno davvero una grande inventiva, vedo con piacere che lì lo spirito di John Dobson è ancora vivo e vegeto.
Relativamente allo schupmann, non credevo che uno specchio mangin potesse correggere cosi bene la cromatica, oltre alla sferica ovviamente; pensavo che comunque necessitasse di un doppietto (più o meno classico) come obiettivo, veramente uno schema interessante.