GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

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CARLO ROSSI
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GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da CARLO ROSSI »

Così come trovata nel web: l'ho messa tra le cose belle, bellissime, degli italiani. Pregi e difetti stanno insieme e, per me, ce ne dobbiamo rendere conto.
ciao ciao carlo

Gli Italiani non devono viaggiare

Ho fatto un errore madornale. Uno sbaglio che un italiano non dovrebbe mai fare. Sono andato all’estero per tre giorni, e poi sono tornato.
L’errore, in realtà, è ancora più grave. Non sono andato ad “un estero qualunque”. Ho fatto tre ore di aereo e sono sbarcato a Stoccolma.
Ho visto una città civile e sono ancora sotto shock.
Lì non buttano i televisori guasti per strada. Non ci sono materassi dismessi sui marciapiedi. Non ho visto lavatrici arrugginite lungo gli assi stradali. Non c’erano cartacce, cicche, cartoni, supersantos negli alberi. Non c’erano banchetti di sigarette, dvd falsi, mercanzia varia. Non c’era merce esposta per strada che ti costringe a camminare tra le auto. Non c’erano auto parcheggiate sui marciapiedi.
Non ho visto un solo vigile urbano. Non ce n’era bisogno. Ho visto le piste ciclabili. Quelle vere, non quelle disegnate.
Ad un certo punto dovevo prendere un autobus. Sono andato al capolinea, ho visto un piccolo edificio illuminato, avevo bisogno di una informazione e sono entrato. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà. Entro e trovo un tabellone luminoso. Numeri, orari, linee. Poi panchine, poltrone, reception e biglietterie. Trovo la mia notizia, chiara, in inglese, su un tabellone e faccio per uscire. Io, che quando a Roma o a Napoli vedo una pensilina, mi emoziono, ero convinto che assunta l’informazione, dovessi andarmi a trovare il mio pullman all’esterno.
No.
Quell’edificio era la stazione degli autobus. Aveva i gate per ogni pullman, per ogni linea. Poltrone al chiuso, tabelloni e porte girevoli che si aprivano all’orario di partenza come fosse un aeroporto e ti portavano direttamente nel pullman.
Che, ovviamente, è partito in orario perfetto.
E dentro nemmeno una voce, un sussurro, un gridolino. Cinquanta persone sistemate, ognuna al suo posto, in silenzio.
Ho visto la gente stare insieme senza disturbare gli altri. Ho visto le persone dirsi le cose sussurrando, a bassa voce, senza sbracciarsi. Ho visto file ordinate e pazienti. Ho visto tutti i tassisti col Pos, e tutti i negozi chiederti di pagare con carta di credito, please. Ho visto un barista inseguirmi per darmi lo scontrino. Ho visto una città quasi del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, con fonti rinnovabili e alternative. Una città con i riscaldamenti sempre accesi, e alimentati quasi per intero dalla termodistruzione di 300mila tonnellate di rifiuti l’anno in centro, e niente tumori o comitati popolari con il teschio sugli striscioni, con biomasse e biogas usati anche per far viaggiare gli autobus.
Ho visto la città più ecologica al mondo. Non ho visto cassonetti, netturbini, discariche, isole ecologiche, depositi di ecoballe, e nemmeno orrende campane per la differenziata. Non c’è bisogno. Si raccoglie palazzo per palazzo. Differenziare conviene. Le imprese fanno a gara a comprare plastica, carta, vetro, e danno molti soldi ai condomini, che vendendo i materiali si pagano i costi di gestione.

Gli scarichi, per lo più, finiscono in enormi cisterne nel sottosuolo, dove vengono trattati e poi riutilizzati come energia per cucine a gas. Quelli depurati e limpidi alimentano il mare.
Ho visto pannelli solari su ogni palazzo, in una città senza sole, ed enormi vetrate senza tende, per raccogliere tutta la luce, e farne energia. Ho visto recuperare l’acqua piovana e fare irrigazione anche solo per le piante di finestra.
Ho visto ciascuno prendersi cura del suo tassello di interesse collettivo.
Ho visto una città rilassata, pacifica, organizzata, mite. Ho visto un altrove dove le cose diventano possibili.
Poi sono tornato in Italia. Prima a Roma, assediato dai filippini che mi volevano vendere un ombrello alla stazione Termini, dove l’autobus mi ha lasciato a duecento metri dal terminal, che ho fatto sotto la pioggia, scivolando sui sanpietrini sconnessi, schivando gli ambulanti, rischiando di finire sotto una macchina perchè sono sceso dal marciapiede dov’era parcheggiata un’altra macchina.
Poi, a notte quasi fonda, sono arrivato a casa. Ho preso un taxi. Ho tenuto gli occhi chiusi. Sono salito a casa.
Da quel momento non sono più uscito.
Non ho il coraggio.
Ho solo aperto la finestra, stamattina, e ho visto una donna chiedere, ad alta voce, alla signora del primo piano, che vende le sigarette di contrabbando col panaro dal balcone, tre pacchetti di “Mabboro” morbide. E lei rispondere, dalla cucina, senza nemmeno affacciarsi, che le “Mabboro” non stavano arrivando più, che ci stava la sfaccimma della finanza che stava rompendo ‘o ----------- al porto, ma roba di due, tre giorni, e tutto si sistemava.
Di più non ho voluto sapere.
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Tanzutsu 114
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da Tanzutsu 114 »

Sono cose che anche io , con tristezza in paragone all' Italia, , ho constatato personalmente piu' di una volta durante i miei viaggi all' estero, e non solo in Svezia.
Purtroppo gli Italiani stessi sono il piu' grave problema dell' Italia, non tutti ovviamente, ma la maggioranza.
Bisognerebbe iniziare un lavoro di civilizzazione e di educazione civica a partire dalle nuove generazioni, ma temo che gli ostacoli che si frapporrebbero ad un lavoro di questo genere, in Italia, siano davvero insormontabili.
Se in Italia una maestra da un buffetto ad un alunno maleducato, finisce nei guai, subisce le ire dei genitori dell' alunno e rischia denuncia e posto di lavoro.
Questo e' diventato il Paese dei furbi, dei diritti per tutti, anche per i delinquenti ed i cialtroni, mentre i doveri passano in secondo piano.
Ho la forte percezione che in Italia , se sei onesto e ti comporti correttamente nella vita e verso gli altri, invece che cercare di fregarli, vieni considerato un fesso.
Se avessi la possibilita' economica e indipendenza me ne andrei dall' Italia anche domani stesso, spiace dirlo ma si vive veramente male sotto tutti i punti di vista.
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Acronauta
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da Acronauta »

Che tristezza.... ed è tutto vero! siamo senza speranza.
alessio
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da alessio »

mah.....punti di vista.......un filosofo disse che se cè un problema e non proponi una soluzione,allora anche te sei il problema.....
tutti sempre bravi a lamentarsi del prossimo,convinti di essere poi diversi dal fratello....

Ovviamente Carlo non mi fraintendere niente contro te e la tua giusta riflessione,solo che noi Italici oltre che arrangioni in tutto siamo anche degli ottimi scaricabarili.....Nespoli(l'astronauta della iss) in un convegno disse che da terra non ci rendiamo conto che siamo piu' vicini all'africa che alla germania.....
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
LUPO GRIGIO
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Giusto per completezza dell'informazione (e per liberarci solo un pochino del "complesso del provinciale in visita alle meraviglie dei civilizzati"), io sono rientrato giovedì notte da Amsterdam, da una 4 giorni di fiera specializzata e contatti di lavoro (ci vado, non tutti gli anni, dal 1989, e dunque non sono proprio un novellino di questo genere di trasferte).
Bello, il nord Europa: bellissime le piste ciclabili, i canali con i cigni che sguazzano, i tram con il bigliettaio a bordo che parla un ottimo inglese, le file composte ed il chiacchiericcio a bassa voce ... ma poi mi sono anche ricordato che a Srebrenica nel luglio 1995 le truppe ONU di interposizione e garanzia, erano forti di tre compagnie olandesi: le Dutchbat I, II, III.
Che Il 4 dicembre 2006 il Ministro della Difesa olandese ha decorato con cinquecento medaglie il battaglione di pace che aveva il compito di proteggere Srebrenica.
Che proprio in questi giorni, il parlamento olandese discute una proposta di estensione dell'eutanasia anche ai bambini, delegando la salvaguardia dell'interesse del minore al tutore ed al medico ...
Andiamoci piano a parlare di "civiltà", please.
Il giochino del "qui è tutto uno schifo, signora mia. Tutto un magna-magna...", forse meriterebbe uno sforzo di analisi e discernimento maggiore.
Non c'è alcun intento censorio nei confronti di nessuno, ed anch'io confesso il profondo malessere che mi prende al rientro a casa, accendendo la tv ed ascoltando le miserevoli e debilitanti farse propinate al pubblico spalmato sul divano serale dell'italico scontento, ma credo che non sia questa la strada per venire fuori da questa criticissima situazione in cui stiamo (per nostra sfortuna, ma anche per nostra colpa) vivendo.
Aborro l'atteggiamento aprioristicamente censorio nei confronti della presunta inciviltà nostrana, a confronto con le beatitudini dei civilissimi popoli del nord, pur essendo assolutamente d'accordo con tutti i remarks elencati a proposito della spazzatura, della sensibilità energetica, dei parcheggi ordinati, ecc...

LG
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Re: R: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericolo

Messaggio da Acronauta »

LUPO GRIGIO ha scritto: Aborro l'atteggiamento aprioristicamente censorio nei confronti della presunta inciviltà nostrana, a confronto con le beatitudini dei civilissimi popoli del nord
io no, perché dai presunti civilissimi popoli del nord abbiamo solo da imparare, ma siamo così incivili e inselvatichiti che non siamo capaci di farlo.

Mia moglie è norvegese, so come si vive in Norvegia e nel nord Europa in genere perché conosco quei paesi come le mie tasche, e appena mia figlia avrà l'età faccio fagotto e la porto dove potrà avere un futuro, qui ormai c'è solo il presente (e che presente, poi...).


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LUPO GRIGIO
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Re: R: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericolo

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Raf584 ha scritto: ... siamo così incivili e inselvatichiti che non siamo capaci di farlo.

Mia moglie è norvegese, so come si vive in Norvegia e nel nord Europa in genere perché conosco quei paesi come le mie tasche, e appena mia figlia avrà l'età faccio fagotto e la porto dove potrà avere un futuro, qui ormai c'è solo il presente (e che presente, poi...).


Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
Io invece resterò qui, perché sento di avere un debito verso ciò che mi ha dato questo paese: non so se sarò in grado di onorare questo debito, ma ci proverò al meglio delle mie forze.
Cerco e continuerò a cercare di migliorare la condizione in cui viviamo e ciò che lasciamo ai nostri figli, stando qui e facendo del mio meglio, per la mia figlia minore (oggi diciassettenne) ed anche per tua figlia, se vorrà restare oppure se vorrà tornare, quando sarà tempo.
Esattamente come ha fatto mio padre prima di me, e come fece a suo tempo mio nonno (e so con quali fatiche, quanto sudore e quali sofferenze).
Su di me, sia tua figlia che la mia, potranno senz'altro contare, per quel poco o molto che saprò/potrò fare.
Nessuna censura verso chi sceglie (potendo) alternative diverse: anch'io qualche anno fa avevo valutato la stessa opzione dell'estero. Ma so oggi che non avrei potuto risolvere il problema della percezione di aver rinunciato a combattere una battaglia necessaria e giusta: se non ci sforziamo con tutti noi stessi di raddrizzare le storture, che diritto avremmo a chiedere ad altri di farlo al posto nostro?
Comprendo che tutto sembra cospirare per indurci a mollare ed andarcene.
Ma veramente vorresti lasciare la vittoria all'inciviltà ed all'inselvatichirsi?

LG
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tuvok
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da tuvok »

purtroppo sembra che ce la stiamo mettendo tutta a mandare a rotoli quello che i nostri nonni hanno costruito (spesso a costo della loro stessa vita).
e lo vediamo, a mio modestissimo avviso, dalle sciocchezze (basta accendere la tv 10 minuti la sera per vedere quale è il livello medio a cui si rivolge) alle cose piu' serie (una classe dirigente, nella migliore delle ipoetesi, scadente e strapagata, nella peggiore delinquente e prepotente... il lavoro che scompare giorni dopo giorno....).
io credo che, a questo punto, chi come me ha figli, debba valutare con molta attenzione quale futuro costruisca per loro restando in questo paese....
viva la resolution
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da ottaviano fera »

Io sono troppo legato alle mie radici, la mia prima sede di lavoro, in un ente pubblico, è stata Genova, ma per sei anni, fino al trasferimento a Napoli, sono ritornato nella mia città ogni domenica, nessuna esclusa.
Non volevo arrendermi all'idea dell'emigrante.
Invece mio figlio lavora a Londra, dopo un po' di tempo dalla laurea si è trasferito in Inghilterra ed aspira ad andare in Giappone.
Non mi sento di giudicare, ognuno ha il diritto di fare ciò che sente di fare, siamo e dobbiamo essere liberi.
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
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tuvok
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da tuvok »

eh... ottaviano... le radici... le mie sono in un paesino sul pollino da cui mi hanno costretto a scappare e in cui tutti i giovani (e non solo ormai) non hanno piu' modo di pensare al futuro.
stanno chiudendo le scuole, la farmacia è solo virtuale, l'ufficio postale aperto a giorni alterni....
anche le radici ci stanno tagliando.
e non smettero' mai di ringraziare una classe politica ottusa e miope (e, anche, tutti coloro che, per um misero tornaconto personale, e di brevissima durata, hanno permesso tutto cio')
viva la resolution
qa'plà!
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Re: R: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericolo

Messaggio da Acronauta »

LUPO GRIGIO ha scritto:Ma veramente vorresti lasciare la vittoria all'inciviltà ed all'inselvatichirsi?
una volta la pensavo come te, rimanere e lottare per un'Italia migliore. E' da quando ho l'età della ragione, cioè da circa quarant'anni, che lotto perché le cose cambino, faccio il probo cittadino e pago le tasse fino all'ultimo centesimo e per cosa ? Basta guardare cos'è diventata la RAI e come vengono spesi i soldi del canone per farsi venire un attacco di bile (ma tranquilli, ogni giorno c'è una partita di calcio in TV quindi il popolo è accontentato). La mia città, nella quale una volta pur con tutti i suoi difetti ero orgoglioso di vivere, mi è ormai diventata insopportabile, sporca, inquinata, insicura, dove la cosa pubblica non è cosa di tutti ma cosa di nessuno e di cui perciò si può fare ciò che si vuole. Per cosa pago le tasse se mia figlia, che è affetta da una patologia renale, quando ha bisogno di un controllo lo devo pagare perché altrimenti ci vogliono sei mesi per un'ecografia ? e la sua scuola cade a pezzi e la carta igienica per i bambini la dobbiamo comprare noi genitori perché non ci sono soldi in cassa ?

E però siccome ho la fortuna di avere un lavoro allora vengo punito, divento la vacca da mungere perché anche se il 40% del mio stipendio finisce nelle casse dello stato comunque non ho diritto a nulla, devo pagare tutto - la mensa scolastica, i libri di scuola, i medicinali, i trasporti, i rifiuti, la casa - perché i servizi gratis li hanno solo i veri e i finti poveri (e l'agenzia delle entrate è anche venuta a farmi i conti in tasca, a me che sono lavoratore dipendente e non posso evadere nulla nemmeno volendo, per vedere se per caso sul 730 ho detratto uno scontrino di troppo). Se va bene andrò in pensione a settant'anni per mantenere chi in pensione c'è andato prima di me, magari a quaranta, e i manager e i boiardi di stato con pensioni principesche e le legioni di finti invalidi e tutti quelli che campano sul lavoro degli onesti, e i disastri dell'economia di stato e di quella privata.

E' così da tanto, ormai da troppo tempo, e non solo non si vede la luce in fondo al tunnel ma il buio si fa sempre più fitto e nulla lascia intendere che il tunnel, dopo tutto, possa avere una fine. Spiegatemi perché i tedeschi hanno unificato le due germanie senza batter ciglio e non hanno mai smesso di trainare l'economia europea, e noi è da centocinquant'anni che discutiamo della "questione meridionale" senza riuscire a venirne a capo ?

Sorry, la mia parte l'ho fatta, ho lavorato, votato, ho fatto politica fin dai tempi della scuola, mi sono battuto, adesso sono stufo. Se qualcuno vuole andare avanti al posto mio gli fo tanti auguri.
LUPO GRIGIO
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Re: R: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericolo

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Raf584 ha scritto: Sorry, la mia parte l'ho fatta, ho lavorato, votato, ho fatto politica fin dai tempi della scuola, mi sono battuto, adesso sono stufo. Se qualcuno vuole andare avanti al posto mio gli fo tanti auguri.
Lo prendo come un giusto sfogo, Raffaello, un moto d'animo intrattenibile ed ampiamente comprensibile.
Chi si dedica con tanta scienza e competenza a temi così elaborati, sofisticati e rigorosi (come l'osservazione dei cieli) non può non avere in se eccellenti risorse, tra cui ritrovare anche le energie ogni giorno per opporsi al disfacimento ed all'imbarbarimento.

En passant, e non è questo il luogo né il momento, ma dei costi della riunificazione germanica, di chi li ha sopportati (ed ancora, in parte, li sopporta), di come sono stati iscritti a bilancio, di dove si sono andati scaricando, si dovrebbe un pochino riparlare, magari dopo aver adeguatamente letto.
Le scelte di politica economica e monetaria della Germania non sono mai state pensate, elaborate, testate e misurate nell'interesse anche di altri partners o di altri equilibri di bilancio che non fossero i loro.
Non gli riesce proprio: è come una sorta di blocco mentale. Il "Deutschland über alles" non è solo il versetto di un inno, è una perfetta rappresentazione della realtà di una cultura.
Per me è una grande sofferenza vedere che per difendere allo strenuo un principio contabile (ed in seconda battuta, per proteggere i bilanci delle principali banche tedesche) si portano alcuni milioni di greci a cercare le calorie indispensabili alla sopravvivenza nei cibi per cani. Questa è dunque l'Europa unita dei popoli, della solidarietà, della "crescita armoniosa e sostenibile" (estratto dal Trattato dell'Unione...)?
Tutta l'economia greca valeva, al momento del primo intervento, quanto quella della Lombardia, forse meno. Salvare il tutto allora, e ristabilire principi contabili che in un quinquennio stabilizzassero bilancio e rapporto d/pil (eteroguidato, certamente) sarebbe stato perfettamente alla portata del governo economico d'Europa. Sai chi si è opposto? Sai chi batteva i pugni sui tavoli? ...
Le grandi democrazie del nord Europa stanno accumulando dosi di responsabilità mostruose, sul futuro incerto del continente.
Il ché non toglie nulla alle contemporanee responsabilità di mala-gestione interna della nostra cosa pubblica, beninteso.

LG
Ultima modifica di LUPO GRIGIO il 23/11/2013, 20:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da Claudio57 »

Come non essere d'accordo con te Raf, siamo ormai in piena dittatura, dove chi intraprende, piccolo o grande che sia, chi offre lavoro, chi crea ricchezza è soltanto una mucca da mungere, è oggetto di oppressione fiscale sia con controlli diretti che indiretti (vedi redditometro) non è ammesso disporre dei propri onesti guadagni liberamente perchè non basta pagare tasse altissime sul reddito (chi ha la fortuna di avere un lavoro sà benissimo che per 6-7 mesi all'anno dovrà lavorare per lo stato) ma sarà tassato su tutto quello aquisterà con il PROPRIO denaro sudato e non caduto dal cielo, per avere in cambio dallo stato cosa? Il vuoto assoluto. Stai male? Preparati a pagare tutto quello che ti serve, mia moglie soffre di artrite reumatoide e non può fare lavori gravosi, è nella lista dei disoccupati da anni, è stata illusa con un sussidio da fame per un anno poi tolto, ma la malattia resterà per tutta la vita, hai una casa costruita con i sacrifici di una vita? sarai ripagato con una bella tassa perchè sei stato bravo, ti sei comprato una bella macchina potente perchè è il tuo desiderio più grande, magari rinunciando a tantissime cose? nessun problema basta pagare una bella soprattassa ed essere consapevole di essere un sorvegliato speciale, ma lo puoi fare. Ovviamente potrei continuare questo elenco di incoraggianti esempi, ma credo che non basterebbe il dominio del nostro Piergiovanni, quindi pur rispettando tutte le opinioni, sono con te Raf.

Claudio
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da ilRosso »

Quando avevo occasione di recarmi sovente in Inghilterra, osservavo che i nostri connazionali si uniformavano piuttosto rapidamente a quelle norme di comportamento e di rispetto reciproco che sulle prime li sorprendevano, trovandole tra l'altro comode e rilassanti (la fila ordinata, le norme del traffico rispettate rigorosamente, ecc.). Il guaio era che gli stessi come rientravano in Italia riprendevano a comportarsi nel modo deprecato, perché, se richiesti del motivo, "tanto siamo in Italia". E questo è sempre andato al di là della mia comprensione.
Allo stesso modo continuiamo a votare per candidati che non ci soddisfano o che si rivelano bufale tremende.
Anche se, in questo caso, vista l'offerta, ognuno sceglie l'ipotesi che gli sembra meno deleteria. Alternativa? Non saprei, visto che se uno si astiene dal voto per protesta questa scelta non viene riconosciuta tale, ma bollata per assenteismo e qualunquismo.
Ernesto Rosso
Traffico con qualche binocolo di vario tipo e ingrandimento: dai 6x dell'Hensoldt Vilaba fino ai 15x del Pentekarem Zeiss, passando per le misure intermedie.
ottaviano fera
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Re: GLI ITALIANI NON DEVONO VIAGGIARE può essere pericoloso

Messaggio da ottaviano fera »

Tuvok, quello che dici è vero, io ho potuto farlo ma spesso e sempre più frequentemente ormai, non è possibile.:(
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