Beh, che dire?
Come sono stati dipinti, i fatti esposti assumono tratti di un avvincente romanzo.
Messi però così, sebbene piuttosto articolato nella propria complessità globale, il tutto risulta un po' caotico, secondo me e questo non aiuta a capire; anzi.
L'impressione che colgo io, è che quello che dovrebbe essere il filo logico del discorso e delle varie argomentazioni correlate, sia tenuto insieme per lo più da forzature "accomodanti", piuttosto che da fatti oggettivi.
IMHO.
Secondo me,
per rendere più agevole la comprensione dell'intero discorso, ogni argomento sarebbe meglio se venisse sviluppato inizialmente a parte, altrimenti inevitabilmente ne scaturirà soltanto un minestrone di "TOWA, DIAMOND Z, DK, MARIO SPADA" e chi più ne ha, più ne metta.
Ripeto,
questa è la mia impressione, per tanto metto in conto anche che in gran parte, tutto ciò possa dipendere benissimo soltanto da una mia limitazione.
Credo inoltre che molte considerazioni partano da un presupposto errato, perché incompleto in base di analisi.
Più precisamente,
io ritengo che di primo acchito, un telescopio anonimo, molto spesso lo è soltanto perché incompleto.
A questa specie/casistica, appartengono molti pezzi che hanno subito la prima corsa alla riduzione dei costi (prima di allora, le belle targhette oltre a fregiarsi dei MARCHI, dei Loghi e dei dati di targa, contenevano anche i S/N) e visti oggi, potrebbero dare adito anche a congetture e speculazioni (più o meno fantasiose).
Se però fossero completi e con la loro bella scatola, molte forzature ipotetiche verrebbero, se non a cadere o addirittura venir meno, di sicuro a ridursi nel margine di incertezza.
Tantissimi strumenti anonimi, infatti, in realtà erano ben identificati, per esempio sulla confezione originale; andate perdute le scatole (ma perchè no? Anche i cartacei all'interno), ecco che per sopperire a quelle informazioni CERTE si potrebbe cadere nella tentazione di cercare certezze ("le proprie certezze", però, che è diverso), per lo più nel campo di ciò che documentato (non dico provato), in realtà non è.
Questo è quello che penso io.
Riguardo al discorso Mario Spada, si potrebbe fugare ogni dubbio su quanto hai scritto (un po' come l'intervista UNITRON...), sentendo chi ha vissuto la realtà di questa azienda.
Un' "Ottica E Micromeccanica S.N.C. Di Spada Mario E c. in Verona" si trova ancora in rete; magari sono imparentati.
Idem per la ditta ottica di Firenze (che magari semplicemente, applicava soltanto dei trattamenti antiriflesso al floruro di magnesio).
Comunque sia, il relativo breve tempo trascorso dai fatti e l'esistenza di queste realtà entro i confini del territorio nazionale, dovrebbero poter giocare bene a favore di una soluzione CERTA di qualsiasi interrogativo.
Personalmente io non ho mai visto un telescopio MARIO SPADA con le etichette originali di altri costruttori, avresti qualche documentazione al riguardo?
Per altro, alcuni rifrattori avevano aperture e focali piuttosto insolite.
Certamente la ditta MARIO SPADA esportava persino in Giappone (qualcuno ha visto anche le inserzioni sulle riviste locali del Paese del Sol Levante) ed era attenta alla tecnologia applicata alla produzione INDUSTRIALE dei telescopi (e infatti ad un certo punto utilizzò per i propri SC, addirittura tubi in sonotube... ; era ormai prossimo il "canto del cigno"...).
Ah,
il micrometro sulla messa a fuoco degli SC, è un'invenzione Mario Spada, mica CELESTRON o MEADE.
Per il discorso che fai circa MILO, non potrebbe che essere così, visto che si tratta del MARCHIO di un IMPORTATORE (come KONUS e TASCO, giusto per capirci), per cui non capisco perché hai introdotto ora questa questione.
Le proprietà intelletuali comprendono anche i marchi e i loghi, per cui sarebbe un non senso lasciarle a chi non esiste più (per aquisizione, fusione o incorporazione che sia).
Ma poi io mi domando,
perchè cercare ostinatamente una continuità per alcune aziende e/o cose e per altre no?
Non capisco questa cosa.
Le aziende nascono e muoiono anche loro; non sono eterne.
Alcune cessano l'attività per non riprenderla mai più (per esempio quando non ci sono eredi).
Quanto affermi circa il fatto che la cultura GIAPPONESE sia differente e quasi aliena dalla Ns., ti do ragione (per esempio i Nomi di Persona NON vengono dati alle cose), però da dove nasce la certezza di intoccabilità che esprimi circa i "problemi araldici", tanto più se al loro riguardo non è stato un problema usarli al di fuori del campo dei blasoni?
I tubi gialli erano usati già per VISION (prima di diventare KONUS), oltre che da altri (vedi anche DANUBIA e SOLIGOR, per esempio).
Riguardo a quei Tasco che secondo te "sono stati assemblamenti successivi ma con ottiche di molti anni precedenti, perchè quella qualità per un problema di costi di produzione li facevano tra la fine degli anni 50 e la fine dei 70", la verità è secondo me molto più semplice e si chiama progresso e adeguamento allo stesso.
In soldoni,
i macchinari che esistevano un tempo, ad un certo punto sono stati superati da altri ben più moderni e all'avanguardia, che però costavano moltissimo, per cui non tutti a quel tempo se li potevano permettere.
Il risultato di tutto ciò, è ovviamente stato che soltanto le aziende che producevano e vendevano di più, avessero a disposizione il denaro necessario per rinnovarsi e poter produrre quindi allo stesso prezzo, GUADAGNANDOCI.
E' impensabile l'approvigionamento di un invenduto NOS di 20 anni su nuove produzioni; se ci fosse stato, causa valorizzazione dei magazzini, sarebbe stato smaltito decisamente molto prima.
Non sarebbe restato lì a stagionare; non credi anche tu ragionevole questa mi osservazione, che tra l'alto ha anche un nesso e un filo logico con il discorso dei CQ e deill'Istituto Di Controllo delle Ottiche in Giappone?
Peccato che tanti dei dati che ti eri messo da parte siano andati persi (non tutti, però, vedo con gioia
![Smile :-)](./images/smilies/icon/smile.gif)
); credo che mettendo insieme ogni singola informazione e/o documentazione, il quadro di insieme oggi sarebbe ben più preciso e razionale.
Riguardo all'Istituto Di Controllo delle Ottiche, comunque in rete si trova ancora oggi qualcosa (per altro anche quì nel forum se ne era già parlato, anche se per quanto mi ricordo, soltanto in modo introduttivo generale, più che altro riguardo ai binocoli:
viewtopic.php?f=72&t=1322&hilit#p10210 ):
https://www.google.it/search?q=japan+te ... te+&imgrc=_
https://www.google.it/search?q=japan+te ... iAVV&dpr=1
https://www.google.it/search?q=japan+te ... BzCh3vfQqj
https://www.google.it/search?q=japan+te ... binoculars