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Si tratta di un confronto un po' impari visto che il mio Leitz Trinovid e' dei primi anni '70 mentre il mio Dialyt T*P* e' dei primi anni '90 essendo marchiato "made in Germany" e quindi successivo alla caduta del muro di Berlino ed alla riunificazione delle due Germanie.
Il principale divario, oltre ai vent'anni di differenza anagrafica, e' dato dalla correzione di fase sui prismi: presente nel Dialyt (come attestato dalla P* della sua sigla), assente nel Trinovid (come, peraltro in tutti i binocoli di quella longeva serie, anche quelli piu' recenti).
Il Dialyt e' piu' pesante ed ha dimensioni maggiori rispetto al Trinovid. In questo frangente la causa e' senz'altro legata alle due differenti configurazioni dei prismi adottate: Abbe-Koenig nello Zeiss, Uppendahl nel Leitz, con i primi notoriamente piu' lunghi e larghi dei secondi.
L'ergonomia e' ottima in entrambi i modelli.
Il campo abbracciato e' maggiore nello Zeiss, caratteristica che si apprezza anche al primo colpo d'occhio e, del resto, in linea con i valori dichiarati: 140 m a 1000 m per il Trinovid a fronte dei 150/1000 del Dialyt che e' anche piu' luminoso del Leitz.
Entrambi sono binocoli che non hanno campo piatto. La curvatura e' percepibile prima ed in misura piu' sensibile nel Dialyt. Quest ultimo e' affetto anche da maggior distorsione con un degrado delle immagini superiore man mano che ci si allontana con lo sguardo dal centro del campo.
Il contenimento dell'aberrazione cromatica e' buono nello Zeiss ed ottimo nel Leitz. Il piu' vecchio tiene un filino meglio a centro campo ed e' di molto superiore ai bordi.
Rispetto ad un'ipotetica resa cromatica neutra mi sento di dire che il Dialyt e' appena piu' freddino mentre il Trinovid appare un po' piu' caldo. Lo Zeiss e' quello forse piu' fedele nella resa cromatica ma il Leitz regala una sensazione di maggior saturazione dei colori che, personalmente, mi piace molto....de gustibus...
Il contrasto a centro campo e' davvero ottimo per entrambi, forse un filo superiore nel Trinovid nonostante la mancanza della correzione di fase (e con dominante un po' piu' hot che va considerata visto che il confronto lo ho fatto stamattina con cielo nuvoloso).
Il raggiungimento della ottimale messa a fuoco mi risulta piu' facile ed intuitivo con il Trinovid nonostante l'ottima profondita' di campo di entrambi.
La meccanica e' ottima in entrambi gli strumenti. La messa a fuoco nel Trinovid ha una corsa maggiore rispetto allo Zeiss e la rotella deve essere girata di piu' per ottenere la stessa variazione. Il Dialyt nella versione gommata ispira sicuramente una sensazione di maggior robustezza e resistenza rispetto al Trinovid che, tuttavia, con il suo rivestimento "leatherette" e la sua linea piu' armoniosa e', a mio parere, decisamente piu' elegante.
La comparativa e', ovviamente, frutto di opinioni personali e legata ai due esemplari in mio possesso.
Io, tra l'altro, osservo con gli occhiali e debbo, percio', per godermi tutto il campo, abbassare le conchiglie di gomma di entrambi i binocoli che, peraltro, hanno tutti e due un'estrazione pupillare molto buona, maggiore nel Dialyt.
Adesso, prima che inizino le piogge previste per questo week end
vado a giocarci un po'... 
W il Trinovid 7x42 
