Tridimensionalità immagine

[moss]

Ciao forum,
È tutta mattina che osservo con gli unici 3 strumenti che mi sono rimasti, un Tasco 7x50, un Nikon 8x30 Eii ed un Canon 10x42L ma vi giuro che fatico a percepire la differenza nella tridimensionalità dell'immagine ...
Qualcuno mi da qualche suggerimento su cosa/come guardare per mettere in risalto tale aspetto?...mi sto accorgendo di faticare assai a notare le differenze e si che sono 3 strumenti discretamente diversi anche se tutti porro...mi sembrerebbe quasi piu tridimensionale nel Nikon ma poi penso che magari mi inganna l'ampio campo visivo...poi riguardo e torno indeciso...uffff...

[-SPECOLA->]

Si dice che i "PORRO" siano più tridimensionali dei "TETTO" (c'è anche una recente discussione qui sul forum) per cui guardando prima in un binocolo con prismi a tetto (magari però in questo caso sarebbe meglio evitare il nuovo ZEISS Victory SF 2017), poi potrebbe diventare più facile notare quello che vai cercando.
Al limite prova.
Comunque il Nikon 8x30 EII viene spessissimo osannato sotto questo aspetto, per cui a questo punto ti chiedo, questa percezione prima l'avevi e ora l'hai persa, oppure le cose sono sempre state nei termini che ora hai riportato?

[moss]

In realtà è la prima volta che li confronto con attenzione...comunque nel proseguo della mattinata i miei occhi hanno sentenziato che , si, sotto il profilo della tridimensionalità il Nikon è migliore...
non ho idea comunque quanto incida su questa percezione la differenza di ingrandimenti, campo visivo...
La cosa che sicuramente ho percepito è che il Canon ha colori leggermente piu caldi ed è leggermente più nitido...sul contrasto fatico a capire...work in progress...così, per cercare di imparare qualcosa e non solo osservare a casaccio

[Giovanni Bruno]

In genere la tridimensionalità è data anche dall'interasse tra le lenti dell'obbiettivo.

I PORRO PRISM II dei CANON lavorano circa in verticale, invece che in laterale e questo porta ad avere un interasse tra le lenti degli obbiettivi molto ridotta e simile ai prismi a tetto.

Voglio dire che è più una questione geometrica che ottica.

Per converso, se si osserva un oggetto alla minima distanza, in un binocolo con basso interasse tra gli obbiettivi, mostra i due campi meglio sovrapposti.

Per arrivare ai piccoli PORRO TASCABILI che hanno i prismi montati a rovescio, ovvero con l'interasse che tra i piccoli obbiettivi è minore dell'interasse tra gli oculari.

In questo caso avremo un'ottima sovrapposizione dei campi da vicino, ma una minore tridimensionalità da lontano.

[-SPECOLA->]

Più che in generale.

[dedo]

Quanto detto da Giovanni Bruno e da Specola inoltre porta anche come conseguenza che, posto che tu voglia solamente valutare la tridimensionalità della visione, dovresti cercare di inquadrare nel campo un oggetto relativamente vicino insieme ad altri più lontani. Devi avere più piani di profondità da poter osservare contemporaneamente insomma. Che so, i rami di un arbusto a decina di metri, con una siepe ad altri 2 o tre metri ed un piano distante altri 15-20 metri da questi.

[Giovanni Bruno]

Ricordo che addirittura la PENTAX vende il PENTAX PAPILIO, concepito per osservare insetti, quali farfalle ed altri tipi a vicinissima distanza e con una buona sovrapposizione di immagine.

In questo caso si rinuncia volontariamente ad un adeguato effetto 3D, in favore della estrema vicinanza del soggetto da osservare, quasi in microscopia.

Quindi tutto è relativo ed ogni soluzione ha dei pro e dei contro.