Il test di Bryan o leucocito-tossico
Moderatore: Enotria
Il test di Bryan o leucocito-tossico
No, non è un test per i microscopi, ma per gli umani.
In medicina, ogni tanto, compaiono "le mode", cioè si diffondono delle informazioni che ben presto fanno tendenza e nulla conta il fatto se siano reali o no, l'importante per venire diffuse è che siano "plausibili" al grande pubblico dei pazienti.
In questi ultimi anni stanno avendo un grande riscontro le "intolleranze alimentari": ciascuno di noi scopre che quel disturbino che compare ogni tanto è colpa del lattosio, delle nocciole, delle fragole, ecc. ecc.
Parallelamente, diversi studi di medici o di alimentaristi, si stanno attrezzando per poter fare questo tipo di Test nel proprio ambulatorio. Del resto, la strumentazione necessaria è minima, la manualità è piuttosto semplice e, il tutto, rende piuttosto bene economicamente.
Brevemente la tecnica, così se volete potete anche auto testarvi:
si parte da un piccolo campione di sangue, va centrifugato per separare la parte figurata da quella liquida e poi si preleva poche gocce nella zona mediana, dove si sono concentrati i leucociti.
Le gocce si depositano su vetrini già preparati con i reagenti dei prodotti alimentari da testare e si osserva al microscopio la reazione dei leucociti: probabilmente non faranno nulla, alle volte si deformano, alle volte si svuotano parzialmente formando dei vacuoli, alle volte addirittura muoiono.
Non è il mio campo discutere della validità di questi test, ma lo è invece quando si parla delle caratteristiche del microscopio da utilizzare.
Il metodo più semplice che viene indicato ai medici è quello di operare in Campo Oscuro. In questo modo diventa immediato vedere i globuli rossi che presentano un evidente alone luminoso, rispetto ai leucociti che sono senza aloni e di colore grigio piuttosto uniforme.
Gli obiettivi consigliati sono il 20x per visioni d'insieme, ed il 40x per il controllo dei leucociti.
E' quindi per noi una buona occasione per metterci alla prova con il CO ed in condizioni abbastanza al limite. Infatti, mentre è facilissimo avere un buon campo con un 20x ed una piccola monetina sulla lente di campo, con il 40x le cose non sono così semplici.
O vi comprate un buon condensatore per CO, ma sono bei soldi, oppure dovete fare le cose da voi, ma per bene, altrimenti niente campo oscuro.
Io lavoro principalmente con strumenti Zeiss, per cui ho preso come base di partenza il classico condensatore scamottabile da 0,90 di a.n.
Scartata subito l'idea di mettere l'occlusione sulla lente di campo, ho preparato un disco da montare subito sopra al diaframma di apertura.
Per evitare che si perda la centratura, ho fatto una piccola flangia su cui ho montato il dischetto trasparente con al centro una zona nera da 14 millimetri di diametro. La flangia si incastra perfettamente in una rientranza presente sul condensatore, rendendo il tutto solidale.
Così facendo il tutto si presenta compatto e stabile, in modo che, una volta centrato, non vi sia più possibilità di spostamenti accidentali.
Una raccomandazione: il condensatore lavora al limite delle sue possibilità quando è accoppiato ad un obiettivo da 40x, per cui è inutile, anzi controproducente, usare obiettivi di qualità ad alta apertura numerica, è già buona se il tutto funziona con un 40x classico, da 0,65 di a.n.
Infine la prova pratica: con sommo sprezzo del pericolo e stringendo i denti, mi sono fatto il forotto sul dito e questo è il risultato:
Come si vede, i globuli rossi sono ben evidenti con il loro alone luminoso che li identifica e, nonostante non abbia centrifugato, si vedono due leucociti.
Per fortuna mia, sono belli pienotti ed in ottima forma !
In medicina, ogni tanto, compaiono "le mode", cioè si diffondono delle informazioni che ben presto fanno tendenza e nulla conta il fatto se siano reali o no, l'importante per venire diffuse è che siano "plausibili" al grande pubblico dei pazienti.
In questi ultimi anni stanno avendo un grande riscontro le "intolleranze alimentari": ciascuno di noi scopre che quel disturbino che compare ogni tanto è colpa del lattosio, delle nocciole, delle fragole, ecc. ecc.
Parallelamente, diversi studi di medici o di alimentaristi, si stanno attrezzando per poter fare questo tipo di Test nel proprio ambulatorio. Del resto, la strumentazione necessaria è minima, la manualità è piuttosto semplice e, il tutto, rende piuttosto bene economicamente.
Brevemente la tecnica, così se volete potete anche auto testarvi:
si parte da un piccolo campione di sangue, va centrifugato per separare la parte figurata da quella liquida e poi si preleva poche gocce nella zona mediana, dove si sono concentrati i leucociti.
Le gocce si depositano su vetrini già preparati con i reagenti dei prodotti alimentari da testare e si osserva al microscopio la reazione dei leucociti: probabilmente non faranno nulla, alle volte si deformano, alle volte si svuotano parzialmente formando dei vacuoli, alle volte addirittura muoiono.
Non è il mio campo discutere della validità di questi test, ma lo è invece quando si parla delle caratteristiche del microscopio da utilizzare.
Il metodo più semplice che viene indicato ai medici è quello di operare in Campo Oscuro. In questo modo diventa immediato vedere i globuli rossi che presentano un evidente alone luminoso, rispetto ai leucociti che sono senza aloni e di colore grigio piuttosto uniforme.
Gli obiettivi consigliati sono il 20x per visioni d'insieme, ed il 40x per il controllo dei leucociti.
E' quindi per noi una buona occasione per metterci alla prova con il CO ed in condizioni abbastanza al limite. Infatti, mentre è facilissimo avere un buon campo con un 20x ed una piccola monetina sulla lente di campo, con il 40x le cose non sono così semplici.
O vi comprate un buon condensatore per CO, ma sono bei soldi, oppure dovete fare le cose da voi, ma per bene, altrimenti niente campo oscuro.
Io lavoro principalmente con strumenti Zeiss, per cui ho preso come base di partenza il classico condensatore scamottabile da 0,90 di a.n.
Scartata subito l'idea di mettere l'occlusione sulla lente di campo, ho preparato un disco da montare subito sopra al diaframma di apertura.
Per evitare che si perda la centratura, ho fatto una piccola flangia su cui ho montato il dischetto trasparente con al centro una zona nera da 14 millimetri di diametro. La flangia si incastra perfettamente in una rientranza presente sul condensatore, rendendo il tutto solidale.
Così facendo il tutto si presenta compatto e stabile, in modo che, una volta centrato, non vi sia più possibilità di spostamenti accidentali.
Una raccomandazione: il condensatore lavora al limite delle sue possibilità quando è accoppiato ad un obiettivo da 40x, per cui è inutile, anzi controproducente, usare obiettivi di qualità ad alta apertura numerica, è già buona se il tutto funziona con un 40x classico, da 0,65 di a.n.
Infine la prova pratica: con sommo sprezzo del pericolo e stringendo i denti, mi sono fatto il forotto sul dito e questo è il risultato:
Come si vede, i globuli rossi sono ben evidenti con il loro alone luminoso che li identifica e, nonostante non abbia centrifugato, si vedono due leucociti.
Per fortuna mia, sono belli pienotti ed in ottima forma !
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Siamo arrivati a dare il sangue per il forum!
Ho visto spesso il mio sangue col primo biolux (quello che usa Salvatore) e in campo chiaro si vedeva niente male...
Se ritrovo il video o la foto la posto.
Trovato:
https://youtu.be/NN-O-F_YBOg
Ho visto spesso il mio sangue col primo biolux (quello che usa Salvatore) e in campo chiaro si vedeva niente male...
Se ritrovo il video o la foto la posto.
Trovato:
https://youtu.be/NN-O-F_YBOg
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Confermo; anche prima delle migliorie non si vedeva male, solo col 40x si aveva qualche problemino dovuto all'illuminazione per quantita'/qualita' , adesso con una leggera colorazione blu di metilene riesco a distinguere i corpuscoli all'interno del nucleo dei leucociti mentre col 90x li vedo ben dettagliati.
da qualche giorno mi sono provvisto di vetrini, reagenti vari (potrebbero servire sempre, anche per passaggio a livello superiore) ora dovrebbe arrivarmi l'eosina per il citoplasma cellulare.
da qualche giorno mi sono provvisto di vetrini, reagenti vari (potrebbero servire sempre, anche per passaggio a livello superiore) ora dovrebbe arrivarmi l'eosina per il citoplasma cellulare.
- Luigi Lucci
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- Iscritto il: 09/01/2015, 19:31
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
500paolo ha scritto:Siamo arrivati a dare il sangue per il forum!
Grazie @Enotria per il "prezioso" contributo che hai dato al forum, veramente interessante!
Luigi
---------------------------
Binocoli: Steiner Ranger Extreme 8X56 & Navigator 7X50, Vortex Ranger R/T HD 10X50, Solo RT 8X36, Diamondback 10X28
Visore Notturno: Bushnell Equinox 2X28
Microscopi: Nikon OptiPhot2 + OptiZoom 0,8<>2X ( Ob. Nikon Plan: 4X, 10X, 20X, 40X, 100X oil + Lomo W30X) - Optika Stereoscopico ST45 2L (Ob: 2X, 4X, 8X)
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
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ma va a tor in zir to santula !
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Andrea
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Questa deve essere una maledizione voodoo...Enotria ha scritto:.
ma va a tor in zir to santula !
Interessante argomento!
Il mio blog di microscopia ottica ed elettronica: https://nidhoggmicroscopy.wordpress.com/
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Un altro donatore....
la webcam e' una ciofeca , ma vi posso garantire che il sangue e' buono
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Dei fantastici polimorfonucleati!!
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
In 40x sono riuscito a fare una bella foto dei batteri del kefir u
Scusate la vignettatura ma illo tempore non avevo ancora il raccordo per la reflex
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
A me la vignettatura non dispiace molto, da un senso di cio' che si vede all'ocualare
in ogni caso l'immagine si puo' ritagliare in seguito.
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in ogni caso l'immagine si puo' ritagliare in seguito.
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
non ho la centrifuga... posso centrifugare a mano ?Enotria ha scritto:si parte da un piccolo campione di sangue, va centrifugato per separare la parte figurata da quella liquida
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
I leucociti non sono tantissimi come i globuli rossi e la centrifugazione serve soltanto per concentrarli.
Se tu non centrifughi, come del resto ho fatto io, semplicemente fai più fatica a trovarli, sono solo più rari.
Un suggerimento: se trovate dei leucociti nel sangue fresco, filmateli e poi aumentate la velocità di riproduzione di almeno 4 volte (potete usare Windows Movie Maker).
Vedrete il vostro leucocita che se ne va a spasso per il vetrino con movimenti ameboidi.
Buon divertimento
Se tu non centrifughi, come del resto ho fatto io, semplicemente fai più fatica a trovarli, sono solo più rari.
Un suggerimento: se trovate dei leucociti nel sangue fresco, filmateli e poi aumentate la velocità di riproduzione di almeno 4 volte (potete usare Windows Movie Maker).
Vedrete il vostro leucocita che se ne va a spasso per il vetrino con movimenti ameboidi.
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Andrea
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- arturoag75
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Vero...de andate sul mio canale youtube (microscopeitaly) troverete due filmati del sangue accelerati..un po vecchiotti però
Arturo
Arturo
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Sisi, l'ho caricata così perché dal cell sto usando tapatalk che ha reso tutto più veloce. Appena inizio l'internato in anatomia patologica posto qualche nuova chicca
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Con l'arrivo dell'eosina, colorazione completa.
Ultima modifica di Salvatore il 02/05/2016, 19:10, modificato 1 volta in totale.
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Vi mostro uno striscio di sangue, perché è molto interessante quello che si può notare:
Naturalmente è sangue umano, immagine ripresa con obiettivo 100x, crop.
Cosa ci vedete ?
Naturalmente è sangue umano, immagine ripresa con obiettivo 100x, crop.
Cosa ci vedete ?
Andrea
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Sangue centrifugato molto: globuli rossi spaccati e leucociti scoppiati?
Ultima modifica di cielo17 il 02/05/2016, 19:09, modificato 1 volta in totale.
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Da come sei abbattuto su quella panchina devi avere il ferro-emoglobina basso.
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
a parte gli scherzi, sembra che lo striscio non sia stato fissato e le cellule abbiano subito uno shock ipotonico.
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
E' una malattia non diffusa dalle vostre parti, ma dalle mie.
Si tratta di talassemia o anemia mediterranea, tipica delle zone paludose e vallive con molte zanzare: valli di Comacchio, valli sarde, valli del Fucino, ecc.
I globuli rossi sono quasi senza emoglobina, per cui il trasporto dell'ossigeno è ridottissimo.
Ma perché non tutti i globuli sono ugualmente colpiti ? Se osservate ve ne sono anche di belli rossi, pieni di emoglobina perfettamente efficiente, come mai ?
Si tratta di talassemia o anemia mediterranea, tipica delle zone paludose e vallive con molte zanzare: valli di Comacchio, valli sarde, valli del Fucino, ecc.
I globuli rossi sono quasi senza emoglobina, per cui il trasporto dell'ossigeno è ridottissimo.
Ma perché non tutti i globuli sono ugualmente colpiti ? Se osservate ve ne sono anche di belli rossi, pieni di emoglobina perfettamente efficiente, come mai ?
Andrea
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Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
Sara' sangue trasfuso
mhh anche in Sicilia non poco..
mhh anche in Sicilia non poco..
Re: Il test di Bryan o leucocito-tossico
E bravo Salvatore ! Proprio così.
Il sangue è stato prelevato al paziente subito dopo che gli era stata somministrata una abbondante trasfusione.
Nello striscio è quindi ben visibile il sangue malato, con globuli vuoti di emoglobina e globuli perfettamente sani e ben formati, provenienti dalla trasfusione appena eseguita.
Il sangue è stato prelevato al paziente subito dopo che gli era stata somministrata una abbondante trasfusione.
Nello striscio è quindi ben visibile il sangue malato, con globuli vuoti di emoglobina e globuli perfettamente sani e ben formati, provenienti dalla trasfusione appena eseguita.
Andrea
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