Toniclimb ha scritto:Buongiorno a tutti.
Mi sembra che in realtà non ci sia un problema di messa a fuoco del diaframma di campo
Col 100 e a diaframma qiasi chiuso si ingrandiscono anche i difetti ottici del sistema di illuminazione, del tutto normali.
Altra cosa è la posizione del diaframma di campo rispetto al condensatore. Se avvicini il diaframma al condensatore per rimettere a fuoco il condensatore lo dovrai allontanare ulteriormente, non avvicinarlo.
Buongiorno Toniclimb, grazie per la tua risposta
Presumo di essermi spiegato male, chiedo scusa. Quando dici "allontanare ulteriormente" intendi allontanare il condensatore dal diaframma di campo, giusto? Io con avvicinare intendevo il condensatore al vetrino. Di buona sostanza, correggimi se sbaglio, fra condensatore e diaframma c'è una distanza "x" che deve essere mantenuta: spostando un elemento anche l'altro lo dovrà fare di pari passo.
Toniclimb ha scritto: La posizione del diaframa di campo dovrebbe essere abbastanza lontana dal condensatore per farlo lavorare col piano focale in corrispondenza col piano oggetto. Se il condensatore si allontana da questa posizione il risultato è una riduzione dell'AN effettiva del condensatore.
Ho capito, alla luce di questo ho eseguito una prova per cercare di capire se il piano focale del condensatore giace sul piano del preparato. Ho utilizzato un vetrino montato con Pleurax eccessivamente ricco di diatomee quindi abbastanza opaco alla vista, ed ho iniziato a regolare il Kohler. Una volta messo a fuoco il preparato, metto a fuoco il diaframma di campo e lo centro. A questo punto ho ruotato la torretta porta obiettivi su una posizione vuota, potendo cosi osservare il dischetto di luce ben visibile che il condensatore sta proiettando sul vetrino di diatomee opaco.
Premessa: ho supposto di individuare il piano focale del condensatore quando, regolando la sua altezza, il dischetto di luce ha assunto il diametro più piccolo.
La deduzione conclusiva è stata che il piano focale del condensatore si trova al di sotto del vetrino portaoggetti, a diaframma di campo a fuoco. Teoricamente a quanto ho capito sarebbe una condizione non corretta, dato che dovrebbe trovarsi sul piano del preparato, giusto?
Ciò mi porterebbe a pensare che il diaframma di campo dovrebbe essere intuitivamente spostato più verso il condensatore, in maniera tale che quest'utimo si trovi più vicino al vetrino (ragionamento che ho abbozzato prima sul mantenimento della distanza "x") e che quindi la proiezione del suo piano focale risulti giacente sul preparato.
Cosa ne dite?