Ho appena provato il mio nuovo (nuovo...si fa per dire, avrà 40 anni) obiettivo zeiss jena 100/1.32 apo, sul mio sangue.
La caratteristica di questo obiettivo é avere un diagramma iris per diaframmare l'apertura e utilizzarlo in campo oscuro.
É una cosa che non sapevo e mi sono sempre chiesto cosa indicasse quel cuneo e cosa servisse la ghiera, diversa da quella per lo spessore del coprioggetto in quelli a secco.
Per sicurezza mi sono comprato anche il lomo 30/0.90 con lo stesso funzionamento.
![Cool 8-)](./images/smilies/icon/cool.gif)
Ho montato il condensatore per campo oscuro, praticamente mai sfruttato, e 2 gocce d'olio da immersione, una tra obiettivo e coprivetrino e l'altra sotto tra vetrino e l'ultra condenser zeiss.
Tutto illuminato "a giorno", poi provo a chiudere l'iris dell'obiettivo e lentamente avviene il miracolo.
Da circa 1/3-1/4 della piena apertura si fa buio e rimangono i contorni illuminati dei globuli rossi e bianchi con una tridimensionalità più accentuata che in campo chiaro.
Un effetto davvero notevole, tanto che sono emersi anche quei puntini chiari visibili in foto, in rapido movimento stile moto browniano che non ho assolutamente capito cosa siano.
Le piastrine non credo, batteri? , oppure ho trovato un termine dal tedesco "Symprotite", ma cosa possano essere mi rimane ignoto.
Se qualcuno ha conoscenze in merito, sarebbe interessante saperne la natura, anche perché potremmo imparare ,per cosi dire , a farci le analisi del sangue in proprio.
Grazie!
Ps. Col vintage si potranno certo prendere fregature o delusioni, ma come diceva guido, dove trovi un obiettivo con prestazioni e meccanica così , per 77€ spedito?