Vengo subito al dunque. Il Vixen FL70s elencato in firma - per chi non lo conoscesse, è un doppietto alla fluorite naturale che ancora oggi penso sia insuperato tra i rifrattori APO sui 70/80mm -, che tenevo al paesello in montagna per qualche osservazione mordi e fuggi nel caso fossi senza altri strumenti al seguito, ultimamente l'ho riportato a Roma e, ieri mattina ultimo dell'anno, l'ho montato insieme al Takahashi FC-100DZ su una W.O. EZTouch (made by AOK), così tanto per provare un set-up diverso rispetto al solito per le mie amate osservazioni solari in H-Alpha e in luce bianca.
Per l'osservazione in luce bianca, sul Vixen ho usato un prisma di Herschel Lunt da 31,8 con un oculare Celestron Ultima (Japan) da 5mm (112x) e, per il Takahashi, un Herschel Baader da 2" con un Celestron Ultima (Japan) da 7,5mm (106x).
Per l'osservazione in H-Alpha con il Quark Chromosphere ho invece utilizzato un oculare Vixen LV 40mm con il Takahashi (86x) e un Baader Plossl 32mm con il Vixen (75x). (*)
Bene, con una mia certa sorpresa, il risultato complessivo della prova è stato che i due strumenti mostravano esattamente gli stessi dettagli con, però, un maggior contrasto nel Vixen!
Per qualche strana congiunzione astrale il seeing di ieri mattina era abbastanza buono, ma immagino che quella residua turbolenza atmosferica, unita alla limitata altezza del Sole di questa stagione abbiano avuto una certa influenza sul risultato finale, penalizzando in qualche misura l'apertura da 4" rispetto ai 70mm del Vixen... nonostante ciò rimane però l'ottima performance di quest'ultimo che si dimostra ancora una volta uno strumento di gran classe
![Thumbup :thumbup:](./images/smilies/icon_thumbup.gif)
(*) Inserita correzione grazie alla giusta osservazione di Angelo Cutolo