Un grande classico
Un grande classico
L'avevo perso durante un trasloco tre anni fa, oggi mi è arrivato da una libreria californiana. E' un libro meraviglioso, poi se uno ha passione per il fai da te è una miniera inesauribile di progetti e di idee (ne metto qui sotto una piccolissima selezione). Alcune parti ricordo che erano state tradotte anche in italiano (Come usare il telescopio, Fotografare con il telescopio, ecc.) mi pare da Walter Ferreri e pubblicate da Cosmo Media, ma il grosso del libro l'ho sempre avuto solo in inglese. Dall'uso pratico del telescopio - siamo nell'era pre-GoTo quando si usavano (ma io li uso ancora ) i cerchi graduati - alla costruzione dei più diversi schemi ottici (rifrattori di tutti i tipi, riflettori, catadiottrici, montature altazimutali ed equatoriali, strumenti ultraeconomici come il rifrattore fatto con le bombolette spray...) le formule per la fotografia, la costruzione degli oculari (rileggendolo mi è venuta voglia di farmi da me i miei Ramsden invece di cercarli in giro per il mondo col lanternino), il tracciamento di raggi, il dimensionamento dei diaframmi, la lavorazione delle ottiche, il test di Focalult, la costruzione del banco ottico per testare gli obiettivi in autocollimazione, lo star testing, le formule per le Barlow ecc. ecc. ecc.
Per chi volesse ordinarlo ecco il link
http://www.amazon.com/Telescopes-Popula ... 0933346204
e leggete le recensioni...
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Re: Un grande classico
I libretti da una trentina di pagine Cosmo Media International me li ricordo bene; non sapevo però che fossero stati tradotti da Walter Ferreri.
Non so perché ma avrei detto Cesare Bay.
Nell'usato si trovano ancora oggi, nei mercatini, su eBay e nei mercatini on line.
Non so perché ma avrei detto Cesare Bay.
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Re: Un grande classico
Ho controllato sulle mie copie, la traduzione è proprio di Ferreri. Peccato che tra tutti e due fossero solo una minima parte del book in inglese, che è molto più ricco.
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Re: Un grande classico
Grazie per la verifica; è vero, il libro originale completo è molto più vasto, bisogna considerare però che nel 1982 quelle traduzioni fossero molto sentite, dato che l'INGLESE allora non era proprio in voga fra tutti, qui nel Ns. Paese.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Un grande classico
ho ancora "come usare il telescopio".....mamma mia....i cerchi di ascensione retta e declinazione....era più il tempo che si passava a puntare che a osservare
ma la vera chicca è qui sotto: il mio primo libro di astronomia con all'interno un appunto di per sé privo di senso, ma avevo 11 aa ed era il primo tentativo embrionale di cercare di fare qualcosa con metodo, qualcosa di "serio" anche se non comprendevo bene cosa e come...l'avrò letto decine di volte sognando un rifrattore da 10 cm.....
ma la vera chicca è qui sotto: il mio primo libro di astronomia con all'interno un appunto di per sé privo di senso, ma avevo 11 aa ed era il primo tentativo embrionale di cercare di fare qualcosa con metodo, qualcosa di "serio" anche se non comprendevo bene cosa e come...l'avrò letto decine di volte sognando un rifrattore da 10 cm.....
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: R: Un grande classico
effettivamente se non hai il telescopio in postazione fissa i cerchi graduati possono diventare una tortura. Se invece fai per benino lo stazionamento al polo, tari una volta per tutte il cerchio di declinazione e non sposti la montatura, allora i cerchi fanno benissimo il loro dovere, in un baleno trovi tutti gli oggetti che vuoi.piero ha scritto:ho ancora "come usare il telescopio".....mamma mia....i cerchi di ascensione retta e declinazione....era più il tempo che si passava a puntare che a osservare
Chi è l'autore di quel libro?
Re: Un grande classico
Grazie per l'utile segnalazione, non lo conoscevo.
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
Re: Un grande classico
Io sull'Obice li uso ancora i cerchi, sono abbastanza grandi da permettere una discreta precisione.
Ps.: Anche io ho "Come ossrvare il Cielo", mitico.
Ps.: Anche io ho "Come ossrvare il Cielo", mitico.
Re: Un grande classico
Ce li ho tutti e 3 , dal lontano 1982.., le copertine le ha postate Specola, il terzo era "Come montare il telescopio" . Beh, che dire, mitici !Alcune parti ricordo che erano state tradotte anche in italiano (Come usare il telescopio, Fotografare con il telescopio, ecc.) mi pare da Walter Ferreri e pubblicate da Cosmo Media,
Re: Un grande classico
Che ricordi!
Anch'io possiedo il librettino "Come usare il telescopio" di Sam Brown.
La copertina era marroncina e leggendo ho sognato non poco.
Guardando le figure si respirava l'aria piena di entusiasmo degli USA degli anni '50-'60.
Devo vedere dove l'ho messo.
ciao
Fabio
Anch'io possiedo il librettino "Come usare il telescopio" di Sam Brown.
La copertina era marroncina e leggendo ho sognato non poco.
Guardando le figure si respirava l'aria piena di entusiasmo degli USA degli anni '50-'60.
Devo vedere dove l'ho messo.
ciao
Fabio
Fabio Bergamin
Osservo con binocolo:
Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
Osservo con telescopio:
Takahashi FC 100 DL., JSO, Telescopi ATM e oculari (Pesanti e leggeri...)
Osservo con microscopio
Leitz SM-LUX; Wild M3
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Kowa XD 8.5x44, Shogetsu Kansei 6.5x32
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Re: R: Un grande classico
Era la traduzione italiana di "the sky observer's guide" di R. Newton Mayall, M. Mayall e J. Wyckoff con una prima edizione nel 1966 e una seconda nel 1969 che è quella che io, edita nella collana piccole guide Mondadori; ce n'era anche una analoga sulla luna (che non ho più) e una sulle stelle.Raf584 ha scritto:Chi è l'autore di quel libro?
Una chicca per Raf: c'è anche un paragrafo come disegnare gli astri.
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Re: R: Un grande classico
http://www.arar.it/vintage%20astro/mori ... onomia.htmpiero ha scritto:ce n'era anche una analoga sulla luna (che non ho più) e una sulle stelle.
By Paolo Morini.
Fabrizio Ferrario
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31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: Un grande classico
Trascinato da questo felice astro-biblio amarcord mi è irresistibile l'impulso di citare il mio primo testo di formazione astronomica:
"Astronomia Pratica" di Wolfang Schroeder acquistato a 13 anni per 500 lire, un manuale (entry-level diremo oggi) edito da Longanesi, a mio avviso scritto veramente bene e con grande capacità divulgativa.
Solo a rivederne la copertina e ancor meglio a sfogliarlo un po', mi ritorna immediatamente alla memoria, quasi per riviverlo, un magico vortice di sensazioni forti e profondamente appaganti: come d'incanto mi ritrovo proiettato e immerso in quei silenzi, odori e suoni della notte, diversi per stagione, che quasi inconsapevolmente costituivano la sottile colonna sonora della mia progressiva scoperta dei sentieri stellati mentre via via andavo divorando con puro piacere e curiosità crescente cartine e pagine del libro.
E da quegli ingenui e misteriosi moti dell'anima che vibra stupita al cospetto dell'immenso appena percepito e dell'ignoto appena sfiorato, come ben sapete, cari tutti, non si guarisce più...
Per questo reputo questo libro uno dei ricordi più belli in assoluto della mia vita e qualcosa da custodire gelosamente e con cura.
...ora che ci penso però è un po' che non lo vedo in giro per casa ...oddio non vorrei che mia moglie ...
"Astronomia Pratica" di Wolfang Schroeder acquistato a 13 anni per 500 lire, un manuale (entry-level diremo oggi) edito da Longanesi, a mio avviso scritto veramente bene e con grande capacità divulgativa.
Solo a rivederne la copertina e ancor meglio a sfogliarlo un po', mi ritorna immediatamente alla memoria, quasi per riviverlo, un magico vortice di sensazioni forti e profondamente appaganti: come d'incanto mi ritrovo proiettato e immerso in quei silenzi, odori e suoni della notte, diversi per stagione, che quasi inconsapevolmente costituivano la sottile colonna sonora della mia progressiva scoperta dei sentieri stellati mentre via via andavo divorando con puro piacere e curiosità crescente cartine e pagine del libro.
E da quegli ingenui e misteriosi moti dell'anima che vibra stupita al cospetto dell'immenso appena percepito e dell'ignoto appena sfiorato, come ben sapete, cari tutti, non si guarisce più...
Per questo reputo questo libro uno dei ricordi più belli in assoluto della mia vita e qualcosa da custodire gelosamente e con cura.
...ora che ci penso però è un po' che non lo vedo in giro per casa ...oddio non vorrei che mia moglie ...
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
Re: R: Un grande classico
Io usavo i grafici e le tabelle dei pianeti riportate nel libro per calcolarmi da solo le effemeridi, un esercizio che mi ha insegnato tante cose. Poi riportavo le posizioni sull'atlante del Becvar, altro grande classico.
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Re: Un grande classico
Si, anch'io e con quale goduria!
Poi seguendo le relative istruzioni realizzai un astrolabio che mi permetteva fra l'altro di alzarmi la notte a colpo sicuro per andare a beccare quello spicchio di cielo che mi interessava (avevo purtroppo un accesso molto limitato alla volta celeste a causa dell'altissima densità abitativa del quartiere): sgarravo di qualche minuto appena!
Su consiglio della prof. di Geografia generale portai poi questo "lavoretto" all'esame di maturità in quanto davo questa materia, ma con grande disappunto mio e della prof. che era commissario interno, l'esaminatrice esterna molto anziana indirizzò immediatamente e furbescamente l'esame su altri argomenti. Come ebbi modo di intuire e come mi confermò la mia prof. l'esaminatrice volle evitare argomenti di studio che pur in programma non erano da lei evidentemente padroneggiati a sufficienza.
Comunque sia (si lo so è banalissimo) beata gioventù...ma tanto da queste parti noi che abbiamo passato abbondantemente gli "anta" non siamo altro che diversamente giovani...
Poi seguendo le relative istruzioni realizzai un astrolabio che mi permetteva fra l'altro di alzarmi la notte a colpo sicuro per andare a beccare quello spicchio di cielo che mi interessava (avevo purtroppo un accesso molto limitato alla volta celeste a causa dell'altissima densità abitativa del quartiere): sgarravo di qualche minuto appena!
Su consiglio della prof. di Geografia generale portai poi questo "lavoretto" all'esame di maturità in quanto davo questa materia, ma con grande disappunto mio e della prof. che era commissario interno, l'esaminatrice esterna molto anziana indirizzò immediatamente e furbescamente l'esame su altri argomenti. Come ebbi modo di intuire e come mi confermò la mia prof. l'esaminatrice volle evitare argomenti di studio che pur in programma non erano da lei evidentemente padroneggiati a sufficienza.
Comunque sia (si lo so è banalissimo) beata gioventù...ma tanto da queste parti noi che abbiamo passato abbondantemente gli "anta" non siamo altro che diversamente giovani...
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Re: R: Un grande classico
bella questa definizione!Francesco ha scritto:non siamo altro che diversamente giovani...
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Re: Un grande classico
Parlando di classici (a parte le pubblicazioni dell'UAI che leggevo da mio zio fino a fine anni '80), da '91/92 presi in edicola i fascicoli di "Astronomia" della Fabbri, li presi principalmente per la sezione "Astrocomputer" dove c'erano diversi programmini in basic e visto che a quei tempi lavorando in un ufficio tecnico, potevo disporre di uno dei primi PC con DOS ne aprofittai, a fine opera tutti questi programmini si potevano unire a farne uno che calcolasse le effemeridi.
Naturalmente anche le altre sezioni erano molto interessanti, anche se alcune (ovviamente) molto meno complete e specifiche di quelle dell'UAI, comunque gli articoli erano scritti da signor divulgatori (almeno così li considero io).Re: Un grande classico
Li avevo anch'io, erano fatti bene. Li ho persi di vista già da un po' di anni, mi sa che si sono involati anche questi durante un trasloco...
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Re: R: Un grande classico
Io invece munito di calcolatrice HP RPN, facevo i calcoli utilizzando il libro Astronomia con il calcolatore tascabile di Aubrey Jones.Raf584 ha scritto:Io usavo i grafici e le tabelle dei pianeti riportate nel libro per calcolarmi da solo le effemeridi, un esercizio che mi ha insegnato tante cose.
Più tardi invece, grazie al libro Astronomia con il computer di Jean Meeus , usai il computer...
Fabrizio Ferrario
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Re: Un grande classico
Mitica anche l'enciclopedia CURCIO, Astronomia alla scoperta del CIELO.
Per quanto riguarda i listati per computer, ci furono anche gli inserti della rivista l'Astronomia "l'Astrobit" ; qualcosa portai persino sul C=64, anche se a precisione non raggiungeva i PC.
Per il Commodore 64 c'era l'incredibile planetario sw SKY TRAVEL, con persino il passaggio 1985-1986 della cometa i Halley!
Sulla rivista di informatica BIT c'era il listato de IL PLANETIERE per C=64, ZX SPECTRUM, APPLE II, ATARI 800 e PC, anch'esso con Halley compresa; inutile dire che me lo sono battuto a manina in tutte le sue versioni.
http://ready64.it/download/scansioni/sc ... bit_85.zip
http://www.1000bit.it/support/articoli/ ... etiere.pdf
Per i PC invece l'Astronomia proponeva il sofisticatissimo e preciso PLANETARIO, dell'astronomo Piero Massimino*
PRIMA per MS-DOS e successivamente per WINDOWS.
* http://ntserver.ct.astro.it/cgiplan/
* http://www.oact.inaf.it/astroutilities/index.php
Ai tempi un vero portento!!
Ritornando ai libri, non posso tralasciare l'ottimo L'ASTRONOMIA PRATICA di A. Ronan Colin; il dagrammatore planetario era per me un must.
Per quanto riguarda i listati per computer, ci furono anche gli inserti della rivista l'Astronomia "l'Astrobit" ; qualcosa portai persino sul C=64, anche se a precisione non raggiungeva i PC.
Per il Commodore 64 c'era l'incredibile planetario sw SKY TRAVEL, con persino il passaggio 1985-1986 della cometa i Halley!
Sulla rivista di informatica BIT c'era il listato de IL PLANETIERE per C=64, ZX SPECTRUM, APPLE II, ATARI 800 e PC, anch'esso con Halley compresa; inutile dire che me lo sono battuto a manina in tutte le sue versioni.
http://ready64.it/download/scansioni/sc ... bit_85.zip
http://www.1000bit.it/support/articoli/ ... etiere.pdf
Per i PC invece l'Astronomia proponeva il sofisticatissimo e preciso PLANETARIO, dell'astronomo Piero Massimino*
PRIMA per MS-DOS e successivamente per WINDOWS.
* http://ntserver.ct.astro.it/cgiplan/
* http://www.oact.inaf.it/astroutilities/index.php
Ai tempi un vero portento!!
Ritornando ai libri, non posso tralasciare l'ottimo L'ASTRONOMIA PRATICA di A. Ronan Colin; il dagrammatore planetario era per me un must.
Fabrizio Ferrario
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Re: Un grande classico
Che nostalgia . Noi astrofili vintage cresciuti sui libri di Andrenelli Schroeder e Texereau, divoravamo le Piccole Guide Mondadori ,le conoscevamo quasi a memoria. Chi non ricorda l'enorme telescopio costruito dal dilettante americano che osservava da sopra una scala ?
Cfr Come si osserva il cielo pag . 9.
(Vorrei postare la foto ma non so come ridurre il formato.)
Bei tempi.!!
Cfr Come si osserva il cielo pag . 9.
(Vorrei postare la foto ma non so come ridurre il formato.)
Bei tempi.!!
Re: Un grande classico
Ho elaborato la foto .
Re: Un grande classico
Ecco le copertine. Come si osserva il cielo anche nella versione "rilegata"
Re: Un grande classico
Autori di
come si osserva il cielo
Mayall Mayall Wyckoff,
Le stelle
Zim Baker,
La Luna
Testo successivo in occasione dell'allunaggio scritto da Guido Ruggieri .!!!!
alcuni decenni dopo ,anno 2007, per le edizioni Apogeo venne stampato
Astronomi per passione traduzione di Astronomy hacks dei coniugi Thompson, libro purtroppo oggi introvabile,
Un vero peccato!
bellissimo forse un po' troppo di parte (leggasi dobson!) Ma una miniera di informazioni. Li lessi della passione per la Maratona Messier ,l 'utilizzo delle lenti di barlow anche accoppiate tra loro,le diverse tecniche di utilizzo delle stesse , moltissime informazioni soprattutto pratiche .
Ricordo che per noi "vintage" le barlow erano negli anni 60 sconsigliatissime, è vero oggi sono anche apocromatiche e sicuramente migliori ma ...
Infine vorrei citare sempre a firma dei coniugi Thompson
Un testo che non credo sia stato tradotto ma che reputo interessante ed utile
Illustrated guide to
astronomical wonders.
come si osserva il cielo
Mayall Mayall Wyckoff,
Le stelle
Zim Baker,
La Luna
Testo successivo in occasione dell'allunaggio scritto da Guido Ruggieri .!!!!
alcuni decenni dopo ,anno 2007, per le edizioni Apogeo venne stampato
Astronomi per passione traduzione di Astronomy hacks dei coniugi Thompson, libro purtroppo oggi introvabile,
Un vero peccato!
bellissimo forse un po' troppo di parte (leggasi dobson!) Ma una miniera di informazioni. Li lessi della passione per la Maratona Messier ,l 'utilizzo delle lenti di barlow anche accoppiate tra loro,le diverse tecniche di utilizzo delle stesse , moltissime informazioni soprattutto pratiche .
Ricordo che per noi "vintage" le barlow erano negli anni 60 sconsigliatissime, è vero oggi sono anche apocromatiche e sicuramente migliori ma ...
Infine vorrei citare sempre a firma dei coniugi Thompson
Un testo che non credo sia stato tradotto ma che reputo interessante ed utile
Illustrated guide to
astronomical wonders.
Re: Un grande classico
Rispolvero un post di dieci anni fa
Riguarda Sam Brown e i suoi manuali pubblicati da Edmund Scientific.
Li ho quasi tutti in inglese, non sono riuscito a trovare la traduzione curata da Walter Ferreri.
Sapete come posso trovarli?
Qualche anima buona li ha scansionati?
Esiste la possibilità di acquistare delle copie ?
Grazie mille per l aiuto.
Riguarda Sam Brown e i suoi manuali pubblicati da Edmund Scientific.
Li ho quasi tutti in inglese, non sono riuscito a trovare la traduzione curata da Walter Ferreri.
Sapete come posso trovarli?
Qualche anima buona li ha scansionati?
Esiste la possibilità di acquistare delle copie ?
Grazie mille per l aiuto.
Re: Un grande classico
Coll'inglese ci ho dovuto aver a che fare per preparare un paio di esami all'università studiando su libri in inglese; pur avendo fatto francese a scuola devo dire che non è così difficile, basta sapere due cosettine di grammatica (ma proprio due!), un vocabolario d'inglese affianco e si può tranquillamente leggere, semmai uno procede più lentamente nella lettura (poi la pronuncia è un caso a parte, colla loro sgangherata ortografia alla fine neanche gli anglofoni ci capiscono molto: affari loro). Otto anni fa circa ho comprato un filtro solare in vetro scontato del 50%, le istruzioni erano solo nella lingua di Shakespeare e me le sono lette come quando ero studente universitario.
Re: Un grande classico
Certo funziona così, bene o male con l 'inglese ci si arrangia, quando poi scopri che esiste una versione italiana,anche per curiosità visto che la fece Walter Ferreri, sei interessato alla stessa. Magari ti farebbe piacere rileggere ciò che hai bene o male capito confronrandoti con chi è più esperto.
Concordo con te che comunque bisogna adeguarsi. Grazie per il tuo intervento.
Concordo con te che comunque bisogna adeguarsi. Grazie per il tuo intervento.
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Re: Un grande classico
Ora abbiamo anche Google Lens.