DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
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DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Ecco come si presentano degli obiettivi (ma capita anche negli oculari) per il degrado e scollamento del BALSAMO DEL CANADA', la resina naturale che fa da collante tra le due o tre lenti (doppietti o tripletti) che compongono gli obiettivi (e anche alcuni oculari) dei nostri binocoli.
Le forme della fioritura sono molteplici. La più classica quella in foto.
Sempre in foto: il balsamo del canadà come si presenta appena raccolto e successivamente filtrato per la commercializzazione.
L'operazione di scollamento (bollitura del doppietto) e reincollaggio è operazione delicatissima che, se non fatta da mani espertissime del professionista, porta spesso al disastro: lo scoppio o l'incrinatura di una delle due o tre lenti.
E' comunque operazione rischiosa anche se fatta a regola d'arte dal professionista. Diffidare dalla faciloneria di chi vi sta per scollare un vostro doppietto: la disavventura ante descritta può capitare anche al miglior riparatore. Questo per dire: non azzardatevi, assolutamente, con il fai da te.
ciao ciao
Le forme della fioritura sono molteplici. La più classica quella in foto.
Sempre in foto: il balsamo del canadà come si presenta appena raccolto e successivamente filtrato per la commercializzazione.
L'operazione di scollamento (bollitura del doppietto) e reincollaggio è operazione delicatissima che, se non fatta da mani espertissime del professionista, porta spesso al disastro: lo scoppio o l'incrinatura di una delle due o tre lenti.
E' comunque operazione rischiosa anche se fatta a regola d'arte dal professionista. Diffidare dalla faciloneria di chi vi sta per scollare un vostro doppietto: la disavventura ante descritta può capitare anche al miglior riparatore. Questo per dire: non azzardatevi, assolutamente, con il fai da te.
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Che bei "fiocchi di neve" su quelle lenti! Ma questa "fioritura" è il segno dello scollamento o una sorta di degrado della componente organica che procede man mano che si deteriora il balsamo e che si diffonderà su tutta la superficie interna tra le lenti fino a mangiarsi tutto il balsamo?
e per i doppietti-tripletti non incollati ove si sia formata della muffa, quale tecnica utilizzano i riparatori: smontano le lenti e poi come le trattano prima di rimontarle?
e per i doppietti-tripletti non incollati ove si sia formata della muffa, quale tecnica utilizzano i riparatori: smontano le lenti e poi come le trattano prima di rimontarle?
Andrea Vagni
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"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Tenendo presente che non ho esperienza personale "sul campo" ma che sono sempre stato "sul campo" mentre l'amico riparatore eseguiva il lavoro, posso dire che "ci siamo" (il riparatore con il sottoscritto a rompere lì a fianco) scontrati con vari tipi di fioriture. Per semplicità le riassumo in tre famiglie:
- il classico fiocco di neve o alberello come lo chiama Luca Mazzoleni da piccolissimo a grande come la foto dianzi postata
- una seri di cristalli irregolari fitti fitti che normalmente invadono gran parte della superficie: questa tipologia assomiglia a alla rottura del vetro temperato del parabris o al risultato della spaccata del topo d'auto e ti ritrovi migliaia di frammenti a terra
- l'ultima, rara, l'ho incontrata una sola volta, è una mitragliata di micro puntini che ricordano l'effetto che fa il pepe bianco, macinato su di un piatto vuoto
Non saprei dire quale di questi scenari è dovuto a solo scollamento oppure a degrado della resina.
Per i doppietti o tripletti "in aria", cioè accoppiati senza collanti, tra i quali si fosse formata della muffa o macchie del tempo: segnando accuratamente la posizione che hanno le lenti tra di loro in origine, si staccano e si lavano con il giusto prodotto (sempre che la muffa non abbia intaccato la superficie) e poi si ricompongono.
Queste vanno considerate come esperienze personali.
ciao ciao
- il classico fiocco di neve o alberello come lo chiama Luca Mazzoleni da piccolissimo a grande come la foto dianzi postata
- una seri di cristalli irregolari fitti fitti che normalmente invadono gran parte della superficie: questa tipologia assomiglia a alla rottura del vetro temperato del parabris o al risultato della spaccata del topo d'auto e ti ritrovi migliaia di frammenti a terra
- l'ultima, rara, l'ho incontrata una sola volta, è una mitragliata di micro puntini che ricordano l'effetto che fa il pepe bianco, macinato su di un piatto vuoto
Non saprei dire quale di questi scenari è dovuto a solo scollamento oppure a degrado della resina.
Per i doppietti o tripletti "in aria", cioè accoppiati senza collanti, tra i quali si fosse formata della muffa o macchie del tempo: segnando accuratamente la posizione che hanno le lenti tra di loro in origine, si staccano e si lavano con il giusto prodotto (sempre che la muffa non abbia intaccato la superficie) e poi si ricompongono.
Queste vanno considerate come esperienze personali.
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Quel binocolo mi sembra però piuttosto malconcio a prescindere dallo stato del cemento. Comunque il BdC col tempo ingiallisce, oggi credo che non lo usi più nessuno, almeno a livello industriale, ci sono dei cementi sintetici multicomponente che danno maggiori garanzie di stabilità.
Qui c'è qualche info https://www.optical-cement.com/cements/ ... anual.html
Qui c'è qualche info https://www.optical-cement.com/cements/ ... anual.html
Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Ciao, sono molto interessanti le foto postate, ma non mi sentirei di attribuire il fenomeno illustrato nella prima ad un deterioramento del BdC. A parer mio, ovviamente, dovrebbe trattarsi di "semplici" muffe. Il deterioramento del BdC, normalmente, si presenta sotto forma di diffusa (omogenea) cristallizzazione che produce una sorta di effetto velo opalescente. Lo scollamento, poi, quando capita, non è detto che sia preceduto da altri tipi di deterioramento del BdC: molto semplicemente, lungo uno o più punti del bordo del doppietto (non mi è mai capitato di vedere cominciare uno scollamento dal centro di un doppietto), è possibile osservare come una "corda di circonferenza" (non dritta, ma curva) che delimita (con il bordo del doppietto, appunto), un'area di separazione.
Non posso che condividere l'esortazione alla cautela a far intervenire "chiunque" su di un qualunque tipo di problema al BdC.
Circa il trattamento delle muffe, invece, si opera (una volta estratta la lente incriminata dalla montatura) con alcool isopropilico seguito da un bel lavaggio (eventuale) con acqua distillata (da non confondersi con quella solo demineralizzata) e qualche "sapone neutro". Per maggiore sicurezza, poi, si passa tutto per qualche minutino sotto i raggi UV-C (germicidi).
Il vero problema, però, è quando le muffe, non prese per tempo, hanno avuto modo di deteriorare lo strato antiriflesso. In quel caso, purtroppo, non resta che (ma è praticamente peggio che far reincollare un doppietto) eliminare l'antiriflesso danneggiato (aiutandosi con una pastella di ossido di cerio) e rimetterlo nuovo.
Uno dei problemi più "singolari" in cui mi sia capitato di imbattermi, per quello che riguardo lo stato delle lenti, riguarda alcune vecchie ottiche (fotografiche) di una certa casa che adoro (non faccio nomi). In pratica, la particolare "miscela" di terre di certi "vetri", se da un lato garantiva prestazioni fisico-ottiche straordinarie, dall'altro determinava una particolarmente elevata igroscopicità degli stessi. Questa igroscopicità rendeva le lenti particolarmente sensibili ad una eventuale prolungata esposizione all'umidità e ne determinava una sorta di appannamento irreversibile (si presenta, alla vista, in maniera molto simile al deterioramento del BdC, ma in totale assenza di quest'ultimo, visto che si parla di lenti singole).
Marcello
Non posso che condividere l'esortazione alla cautela a far intervenire "chiunque" su di un qualunque tipo di problema al BdC.
Circa il trattamento delle muffe, invece, si opera (una volta estratta la lente incriminata dalla montatura) con alcool isopropilico seguito da un bel lavaggio (eventuale) con acqua distillata (da non confondersi con quella solo demineralizzata) e qualche "sapone neutro". Per maggiore sicurezza, poi, si passa tutto per qualche minutino sotto i raggi UV-C (germicidi).
Il vero problema, però, è quando le muffe, non prese per tempo, hanno avuto modo di deteriorare lo strato antiriflesso. In quel caso, purtroppo, non resta che (ma è praticamente peggio che far reincollare un doppietto) eliminare l'antiriflesso danneggiato (aiutandosi con una pastella di ossido di cerio) e rimetterlo nuovo.
Uno dei problemi più "singolari" in cui mi sia capitato di imbattermi, per quello che riguardo lo stato delle lenti, riguarda alcune vecchie ottiche (fotografiche) di una certa casa che adoro (non faccio nomi). In pratica, la particolare "miscela" di terre di certi "vetri", se da un lato garantiva prestazioni fisico-ottiche straordinarie, dall'altro determinava una particolarmente elevata igroscopicità degli stessi. Questa igroscopicità rendeva le lenti particolarmente sensibili ad una eventuale prolungata esposizione all'umidità e ne determinava una sorta di appannamento irreversibile (si presenta, alla vista, in maniera molto simile al deterioramento del BdC, ma in totale assenza di quest'ultimo, visto che si parla di lenti singole).
Marcello
Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Bel 3ad e bel post Ryo, molto interessante. Come detto sopra da Raf, oggi il BdC non viene più usato...
Ma questo "oggi" in realtà quando ha inizio?
Da Wikipedia:
Il balsamo del Canada (o trementina del Canada, o balsamo d'abete) è una trementina ottenuta dalla resina dell'abete balsamico (Abies balsamea). La resina, disciolta in oli essenziali, è un liquido incolore, viscoso e adesivo che secca in una massa trasparente.
È solubile nello xilene.
Per via del suo indice di rifrazione (n = 1,55) simile a quello del vetro crown, il balsamo del Canada purificato e filtrato ha avuto un tradizionale impiego come adesivo completamente trasparente (una volta asciugato) per vetri, lenti e componenti ottici (ad esempio è un materiale fondamentale per la costruzione di un prisma di Nicol).
In microscopia, viene inoltre impiegato per la conservazione permanente dei campioni sul vetrino, e per incollare il vetrino coprioggetto.
Tale impiego è andato scemando durante gli anni della Seconda guerra mondiale, quando è stato via via sostituito da adesivi poliesterici, epossidici e poliuretanici.
Come stà in realtà la faccenda? è corretto quanto portato in grassetto o tale abbandono è avvenuto in tempi più recenti?
Ma questo "oggi" in realtà quando ha inizio?
Da Wikipedia:
Il balsamo del Canada (o trementina del Canada, o balsamo d'abete) è una trementina ottenuta dalla resina dell'abete balsamico (Abies balsamea). La resina, disciolta in oli essenziali, è un liquido incolore, viscoso e adesivo che secca in una massa trasparente.
È solubile nello xilene.
Per via del suo indice di rifrazione (n = 1,55) simile a quello del vetro crown, il balsamo del Canada purificato e filtrato ha avuto un tradizionale impiego come adesivo completamente trasparente (una volta asciugato) per vetri, lenti e componenti ottici (ad esempio è un materiale fondamentale per la costruzione di un prisma di Nicol).
In microscopia, viene inoltre impiegato per la conservazione permanente dei campioni sul vetrino, e per incollare il vetrino coprioggetto.
Tale impiego è andato scemando durante gli anni della Seconda guerra mondiale, quando è stato via via sostituito da adesivi poliesterici, epossidici e poliuretanici.
Come stà in realtà la faccenda? è corretto quanto portato in grassetto o tale abbandono è avvenuto in tempi più recenti?
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Discussione veramente interessante.
Anch'io sono più propenso ad attribuire le figure che appaiono in foto a muffa, piuttosto che ad un problema a carico del BdC.
O forse si tratta del concorso dei due problemi.
Quelli che ho visto io si presentavano come delaminazioni (sempre ai bordi, mai al centro delle lenti), spesso ingiallite; con geometria ben più irregolare rispetto alle figure i cui sopra.
Quoto ryo.
Anch'io sono più propenso ad attribuire le figure che appaiono in foto a muffa, piuttosto che ad un problema a carico del BdC.
O forse si tratta del concorso dei due problemi.
Quelli che ho visto io si presentavano come delaminazioni (sempre ai bordi, mai al centro delle lenti), spesso ingiallite; con geometria ben più irregolare rispetto alle figure i cui sopra.
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Chiedo scusa ma in quel caso si trattava proprio di Balsamo del Canada: gli obiettivi del binocolo sono stati disimpegnati dalla cella, portati a temperatura "a bagnomaria", distaccati, puliti e poi reincollati con Balsamo del Canada (vedere le foto del lavoro finito).ryo ha scritto:Ciao, sono molto interessanti le foto postate, ma non mi sentirei di attribuire il fenomeno illustrato nella prima ad un deterioramento del BdC. A parer mio, ovviamente, dovrebbe trattarsi di "semplici" muffe.......... Marcello
Non si è trattato di muffa ma di fioritura del balsamo stesso.
Inoltre l'esperienza fatta su numerosi binocoloni : DF 10x80 BLC (Zeiss) , DF 10x80 Mrl (Ducati) , FARBGLASER BLC (Zeiss) 12X60 (volgarmente detta "ciabatta") e FlakGlas DF 10x80, fa dire che quel particolare degrado a "disegno" di macro fiocco di neve o, come dice Luca Mazzoleni, ad alberello, corrisponde al deterioramento e conseguente stacco del Balsamo del Canada.
carlo
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
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"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Beh,
il "prima" e il "dopo" è IMPRESSIONANTE!
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Fabrizio Ferrario
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
a livello artigianale è stato usato fino a non molto tempo fa e forse qualcuno lo usa ancora oggi. Ad esempio gli oculari ortoscopici giapponesi circle-T di cui abbiamo discusso tante volte nel forum erano cementati col balsamo, questo lo so per certo perché ne ho avuti due che hanno sviluppato dei difetti nel cemento e che ho potuto esaminare per bene. Non so come avvenga la lavorazione industriale delle lenti cementate ma so che i cementi sintetici vengono stabilizzati una volta per tutte con la luce ultravioletta, così si evitano i problemi di invecchiamento naturale che sono propri del balsamo.Marco Ghirardi ha scritto:Come stà in realtà la faccenda? è corretto quanto portato in grassetto o tale abbandono è avvenuto in tempi più recenti?
Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Lungi da me anche solo il pensiero di dubitare della tua esperienza diretta sull'esemplare in oggetto, ma da questa frase, "Non si è trattato di muffa ma di fioritura (fioritura) del balsamo stesso.", mi verrebbe da trarre le medesime convinzioni: che non sia, cioè, un deterioramento specifico del BdC, ma una insorgenza di muffe interna al doppietto (tra lente e BdC). Che poi l'intervento di ripristino comporti una fase di separazione del doppietto è ovvio, ma solo dal momento che l'insorgenza del problema è venuta a crearsi nell'intercapedine tra lente e balsamo.CARLO ROSSI ha scritto:Chiedo scusa ma in quel caso si trattava proprio di Balsamo del Canada: gli obiettivi del binocolo sono stati disimpegnati dalla cella, portati a temperatura "a bagnomaria", distaccati, puliti e poi reincollati con Balsamo del Canada (vedere le foto del lavoro finito).
Non si è trattato di muffa ma di fioritura del balsamo stesso.
Inoltre l'esperienza fatta su numerosi binocoloni : DF 10x80 BLC (Zeiss) , DF 10x80 Mrl (Ducati) , FARBGLASER BLC (Zeiss) 12X60 (volgarmente detta "ciabatta") e FlakGlas DF 10x80, fa dire che quel particolare degrado a "disegno" di macro fiocco di neve o, come dice Luca Mazzoleni, ad alberello, corrisponde al deterioramento e conseguente stacco del Balsamo del Canada.
carlo
Quello che voglio dire, in pratica, è che il BdC, quando si "deteriora", si comporta come un unico organismo che si "ammala" nel suo insieme; le fioriture, invece, sono la manifestazione di un qualche cosa di "estraneo" all'oggetto.
Il BdC è come la colla: avete mai visto della colla, stesa omogeneamente, "seccarsi", cristallizzarsi, deteriorarsi, cambiare colore, ecc, solo in alcuni punti? Solo da questo nasce la mia perplessità.
Ciò non toglie, ovviamente, che, oltre alle muffe, ci potesse essere anche un deterioramento del BdC (anche nel caso in cui le muffe fossero sulla faccia esterna del doppietto), ma l'eventuale cosa, non è visibile dalla foto postata.
L'esemplare, ripristinato, è veramente splendido, complimenti!
Marcello
PS: ho una certa esperienza con ottiche le cui lenti erano affette dai problemi di cui stiamo parlando (eviterò di citare le decine di esemplari dei numerosi marchi che mi sono capitati), ed è solo per questo che mi sono permesso di dare la mia personalissima opinione.
- CARLO ROSSI
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Le esperienze di altri sono le benvenute, specie se dotte, servono ad accrescere il proprio bagaglio di conoscenze. La prossima volta, in presenza di fioriture analoghe, ne parlerò approfonditamente con il riparatore.
In attesa di ciò, si può anche sentire, fin da subito, Luca Mazzoleni.
cordialità carlo
In attesa di ciò, si può anche sentire, fin da subito, Luca Mazzoleni.
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Che bel Revolver Carlo !!!!
Secondo me dipende dalla qualità del balsamo ..io ho dei Dialyt di cent'anni fa che hanno il balsamo ancora in buono stato ...
Per scollarli dato che non hanno il trattamento antiriflesso li lascio a bagno nella nitro ...
Abramo
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Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
che bestia è quell'affare? mai visto niente del genere se non in forma più ridimensionata di alcuni militari cinesi
http://www.bigbinoculars.com/2540m.htm
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osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Ammazza che bello il binocolone!!! Carlo, sei davvero il "Doppelfernrohrmeister"!
Osservo il cielo con: Carl Zeiss Jena Reisenfernrohr E 60/850, Carl Zeiss Jena "Kometensucher" C138/1140, C 110/750, C 80/500 e C 50/540, Zeiss AS80/1200, Zeiss AS135/1750, Losmandy G11, ed una quantità di oculari - soprattutto "vintage" Meade, Vixen, Zeiss, Clavé. Osservo la terra con: Carl Zeiss Jena Jenoptem 10x50 e 8x30 e Asiola 63/420.
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia.
William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
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William Shakespeare, da “Amleto” [atto I, scena IV]
- CARLO ROSSI
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Trattasi del modello TRIOG della Officine Galileo costruito su licenza Zeiss che lo progettò nei primissimi anni del novecento e lo produsse dal 1907.piero ha scritto:che bestia è quell'affare? mai visto niente del genere ........
Acquistato in terra di Tuscia grazie a segnalazione ed interessamento di Andrea Vagni, nobile e generoso amico.
inserisco qualche scatto ancora
ciiao ciao
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Che meraviglia!!!
Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Ah, ecco perché mi sembrava di averlo gia visto...CARLO ROSSI ha scritto: Trattasi del modello TRIOG della Officine Galileo costruito su licenza Zeiss che lo progettò nei primissimi anni del novecento e lo produsse dal 1907.
Acquistato in terra di Tuscia grazie a segnalazione ed interessamento di Andrea Vagni, nobile e generoso amico.
viewtopic.php?f=72&t=3968
Complimenti per il recupero.
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Grazie per la discussione ben interessante.
gioco con Canon is 8x25 e 18x50
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
... grazie a te per l'entusiasmo!ledo57 ha scritto:Grazie per la discussione ben interessante.
in generale quando comincio a parlare di binocoli coi miei amici, questi cominciano a far roteare i bulbi oculari indirizzando le pupille verso l'alto, svengono a terra in una sorta di narcolessia acuta, perdono bava e, in molti casi ma non proprio in tutti, noto in loro un rigonfiamento verso le "parti basse" pari a 480 volte il loro volume di equilibrio naturale. poi però mi sopportano...
Andrea Vagni
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Re: DOPPIETTI, TRIPLETTI & BALSAMO DEL CANADA'
Che meraviglia Carlo complimenti! Ps Carlo il riparatore è il nostro comune amico, di Bologna ?
Pratico il "voyeurismo ed il feticismo" con tante (lenti) e confesso la mia passione per le "mature" (lenti) ...