Una bussola da ripulire.
Una bussola da ripulire.
Poverina, una magnifica bussola militare italiana, una Barker M73 in ottime condizioni, ma bisognosa di un minimo di manutenzione per ritornare al suo splendore.
Il proprietario, il nostro Mario Marassi mi è venuto a trovare oggi pomeriggio per le canoniche due chiacchiere, esposizione dei relativi binocoli e la sua bussola che dopo anni di ottimo lavoro aveva perso parte del liquido di smorzamento formando una vistosa bolla di aria all'interno della camera stagna che ostacolava il libero movimento della alidada e lo stesso liquido di smorzamento si era inscurito tanto da rendere difficile la lettura della graduazione.
E poi dicono che sono le donne che chiacchierano !
A questo punto l'idea: mettiamo al lavoro il caro Mario, così si diverte ed impara, io gli do solo le dritte e ne approfitto per fotografare le varie fasi del ripristino. Sempre il solito ! Non perdi occasione per mettere al lavoro gli altri !
Così, alla fine, abbiamo in nostro reportage da presentare sul Forum: magari a qualcuno può interessare, magari a qualcuno può anche servire.
Primo ostacolo, la rimozione della corona girevole di puntamento: basta appoggiare la bussola sul tavolo e con una lama sottile ma robusta, ottimo un cutter, si preme sulla giunzione fino a sentire un netto click quando la lama penetra, sollevando la corona. Nessuna forzatura a questo punto, semplicemente si lascia la lama dov'è e se ne mette una seconda (o un sottile cacciavite) ed a questo punto la lunetta girevole ci cade in mano.
Ora occorre estrarre la capsula ermetica dall'involucro esterno: per prima cosa si svitano le due viti di fermo, poi si svitano due delle viti opposte che fanno tenuta e si inserisce una barretta a L con due fori alla giusta distanza. Si fissa il tutto rimettendo le due viti ed abbiamo così una comoda maniglia con cui estrarre con facilità la capsula. A questo punto abbiamo in mano la capsula, possiamo notare il fondello ondulato e sottilissimo per la espansione del liquido a causa della temperatura ed il piccolo tappo per il riempimento della stessa. Nello svitare il tappino, stiamo attenti a non rompere la piccola guarnizione in cuoio che garantisce la tenuta.
Ora ci trasformiamo in infermieri e con una siringa ed il suo ago iniziamo ad aspirare il liquido fino a svuotare del tutto la camera stagna.
Procuriamoci il liquido di ripristino, del normale petrolio rettificato che trovate nei BriCo Center, e iniettiamolo un po' per lavare ogni residuo. Ritogliamo di nuovo il liquido e, questa volta per bene, iniziamo il riempimento definitivo.
Per bene vuol dire che l'aspirazione del liquido la facciamo senza ago, adagio, senza provocare micro bolle d'aria. Poi, iniettiamo, sempre con calma, senza spruzzare e senza fare schiuma. Quando la camera è totalmente piena e non vi è più alcuna bolla residua, chiudete e lasciate riposare per una mezzora. Poi muovete lentamente la bussola in tutte le direzioni, ma terminando i movimenti con la vite di riempimento nella posizione più alta: iniettate le ultime gocce facendo uscire le ultime bolle d'aria e poi richiudete con cura.
Naturalmente il rimontaggio è molto semplice e dopo poco la nostra bussola è in bella mostra sul tavolo, con il suo liquido bello limpido e senza bolle. Finito !
La bussola è pronta per riprendere regolarmente il suo lavoro.
Il proprietario, il nostro Mario Marassi mi è venuto a trovare oggi pomeriggio per le canoniche due chiacchiere, esposizione dei relativi binocoli e la sua bussola che dopo anni di ottimo lavoro aveva perso parte del liquido di smorzamento formando una vistosa bolla di aria all'interno della camera stagna che ostacolava il libero movimento della alidada e lo stesso liquido di smorzamento si era inscurito tanto da rendere difficile la lettura della graduazione.
E poi dicono che sono le donne che chiacchierano !
A questo punto l'idea: mettiamo al lavoro il caro Mario, così si diverte ed impara, io gli do solo le dritte e ne approfitto per fotografare le varie fasi del ripristino. Sempre il solito ! Non perdi occasione per mettere al lavoro gli altri !
Così, alla fine, abbiamo in nostro reportage da presentare sul Forum: magari a qualcuno può interessare, magari a qualcuno può anche servire.
Primo ostacolo, la rimozione della corona girevole di puntamento: basta appoggiare la bussola sul tavolo e con una lama sottile ma robusta, ottimo un cutter, si preme sulla giunzione fino a sentire un netto click quando la lama penetra, sollevando la corona. Nessuna forzatura a questo punto, semplicemente si lascia la lama dov'è e se ne mette una seconda (o un sottile cacciavite) ed a questo punto la lunetta girevole ci cade in mano.
Ora occorre estrarre la capsula ermetica dall'involucro esterno: per prima cosa si svitano le due viti di fermo, poi si svitano due delle viti opposte che fanno tenuta e si inserisce una barretta a L con due fori alla giusta distanza. Si fissa il tutto rimettendo le due viti ed abbiamo così una comoda maniglia con cui estrarre con facilità la capsula. A questo punto abbiamo in mano la capsula, possiamo notare il fondello ondulato e sottilissimo per la espansione del liquido a causa della temperatura ed il piccolo tappo per il riempimento della stessa. Nello svitare il tappino, stiamo attenti a non rompere la piccola guarnizione in cuoio che garantisce la tenuta.
Ora ci trasformiamo in infermieri e con una siringa ed il suo ago iniziamo ad aspirare il liquido fino a svuotare del tutto la camera stagna.
Procuriamoci il liquido di ripristino, del normale petrolio rettificato che trovate nei BriCo Center, e iniettiamolo un po' per lavare ogni residuo. Ritogliamo di nuovo il liquido e, questa volta per bene, iniziamo il riempimento definitivo.
Per bene vuol dire che l'aspirazione del liquido la facciamo senza ago, adagio, senza provocare micro bolle d'aria. Poi, iniettiamo, sempre con calma, senza spruzzare e senza fare schiuma. Quando la camera è totalmente piena e non vi è più alcuna bolla residua, chiudete e lasciate riposare per una mezzora. Poi muovete lentamente la bussola in tutte le direzioni, ma terminando i movimenti con la vite di riempimento nella posizione più alta: iniettate le ultime gocce facendo uscire le ultime bolle d'aria e poi richiudete con cura.
Naturalmente il rimontaggio è molto semplice e dopo poco la nostra bussola è in bella mostra sul tavolo, con il suo liquido bello limpido e senza bolle. Finito !
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Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve.
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Una bussola da ripulire.
Non smetto di imparare cose interessanti da Enotria!
Grazie di cuore
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Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: Una bussola da ripulire.
Oggi per me è stata sicuramente una giornata proficua perché senza le classiche fave ho preso due piccioni, nel senso che è stata fatta un’ottima manutenzione alla mia bussola Barker, e soprattutto ho imparato a farla; e questo grazie alla perizia e alla pazienza del bravissimo Enotria. Il quale, dopo aver preparato il tavolo su cui lavorare, sembra iniziare l’opera ma poi all’improvviso mi dice “ … beh, ma lo fai tu “; “ma come io” rispondo, che ho una manualità da 1-. Ed invece, sotto la direzione di Enotria che ti dice cosa devi fare, e ti spiega perché e per come farlo, ho smontato, svuotato, riempito di liquido e rimontato la mia bussola. E’ proprio vero che, come dicevano una volta, “vale più la pratica della grammatica”; le cose viste e sentite oggi non le dimenticherò più. Grazie tante Enotria per la tua cortesia e disponibilità, sei fortunato che ci divide una certa distanza chilometrica perché uno come te sarebbe da visitare un giorno si e l’altro pure.
Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato
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Re: Una bussola da ripulire.
mi perdonerete se vado a dire la mia banalità quotidiana:
ENOTRIA: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Bell'acquisto Pier!!
ciao cari ciao carlo
ENOTRIA: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.
Bell'acquisto Pier!!
ciao cari ciao carlo
Re: Una bussola da ripulire.
Basta Carlo, è inutile che insisti.
Ti ho già detto che sono in bolletta, ho speso ormai anche la liquidazione in acquisti di microscopi e binocoli, ora sono al verde e non mi posso più permettere di darti la "stecca" ogni volta che tu mi fai il panegirico.
Comunque, ormai quel che è fatto è fatto, ma almeno, posso pagarti con PayPal ?
Mi sarebbe più comodo.
Ti ho già detto che sono in bolletta, ho speso ormai anche la liquidazione in acquisti di microscopi e binocoli, ora sono al verde e non mi posso più permettere di darti la "stecca" ogni volta che tu mi fai il panegirico.
Comunque, ormai quel che è fatto è fatto, ma almeno, posso pagarti con PayPal ?
Mi sarebbe più comodo.
Andrea
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Re: Una bussola da ripulire.
Preferisco una ricarica postepay perchè PayPal mi gabella la commissione.
Come ti giri ti sfilano dinè
ciai ciao carlo
Come ti giri ti sfilano dinè
ciai ciao carlo
Re: Una bussola da ripulire.
Ci ho messo un po'prima di leggere questo thread, ma ora son "pentito" di averlo fatto così tardi!
Molto istruttivo!!!
Posso fare un paio di domande?
Ma l'attrezzo ad L lo avete creato apposta? Io di sicuro non ho per casa "una L con i fori alla giusta distanza"...
Poi lo smontaggio sembra guidato da un manuale di istruzioni... come si fa, se non si conosce esattamente come sia costruito un meccanismo, a procedere senza fare danni? È l'esperienza?
Anche perchè la giusta dotazione di strumenti presuppone idee molto precise sul da farsi...
Comunque, grazie per aver condiviso questa esperienza con noi, davvero interessantissimo! E bravissimi!
Molto istruttivo!!!
Posso fare un paio di domande?
Ma l'attrezzo ad L lo avete creato apposta? Io di sicuro non ho per casa "una L con i fori alla giusta distanza"...
Poi lo smontaggio sembra guidato da un manuale di istruzioni... come si fa, se non si conosce esattamente come sia costruito un meccanismo, a procedere senza fare danni? È l'esperienza?
Anche perchè la giusta dotazione di strumenti presuppone idee molto precise sul da farsi...
Comunque, grazie per aver condiviso questa esperienza con noi, davvero interessantissimo! E bravissimi!
Mi piace guardare lontano.
Re: Una bussola da ripulire.
Devi considerare che le bussole sono state il mio hobby di una decina di anni fa ed in quel periodo l'acquisto su eBay di bussole con qualche problemino da risolvere era allora problema quotidiano.
Esattamente come è stato dopo un paio di anni l'acquisto e la riparazione dei microscopi, ed oggi lo è quello dei binocoli. La donna è mobil, qual piuma al vento, . . .
Il fatto è che ogni 3/4 anni un nuovo interesse subentra e cattura la mia attenzione.
Questo ti spiega come mai abbia una certa esperienza nella revisione delle bussole e come mai, fin dai primi giorni del mio interessamento, io mi sia costruito dei piccoli accessori o attrezzi per facilitarmi il lavoro, esattamente come poi ho fatto per i microscopi ed ora faccio per i binocoli.
L'aver fotografato le varie fasi e averle pubblicate sul Forum, sono poi espressione della volontà di partecipare a tutti quel minimo di esperienza che poi vi permette di fare voi la stessa cosa, ma forse con un minor spargimento di cadaveri di bussole seviziate.
La famosa squadretta ad L è un retaggio di diversi anni fa e, se noti, vedi che da una parte ha un secondo foro, più ravvicinato, per utilizzarla anche con le bussole più vecchie, quelle della WWI, che avevano una capsula di minor diametro.
Devo però confessarti una cosa di cui molto mi vergogno: in genere tengo da conto questi attrezzi auto costruiti, io li chiamo "attrezzi furbi", ma la arterio aumenta e la memoria cala, per cui talvolta mi ritrovo diversi attrezzi che certamente avranno anche una funzione importante, ma mi venga un colpo se mi ricordo quale sia !
Ad esempio, ieri, nel cercare la famosa squadretta, ho ritrovato due piccoli "attrezzi furbi", ma tanto furbi che non ricordo più a cosa servissero.
Sono due bulloni modificati in modo tale da bloccare fortemente una piccola vite: perché ? Per farci cosa ?
E' evidente che il bullone va svitato e la vite infilata in quella specie di testa bucata. Stringendo poi il bullone, questi blocca saldamente la vite.
E poi ? E poi sei un pirla ed è ora che ritorni dentro all'Ospizio dei Vecchietti
Esattamente come è stato dopo un paio di anni l'acquisto e la riparazione dei microscopi, ed oggi lo è quello dei binocoli. La donna è mobil, qual piuma al vento, . . .
Il fatto è che ogni 3/4 anni un nuovo interesse subentra e cattura la mia attenzione.
Questo ti spiega come mai abbia una certa esperienza nella revisione delle bussole e come mai, fin dai primi giorni del mio interessamento, io mi sia costruito dei piccoli accessori o attrezzi per facilitarmi il lavoro, esattamente come poi ho fatto per i microscopi ed ora faccio per i binocoli.
L'aver fotografato le varie fasi e averle pubblicate sul Forum, sono poi espressione della volontà di partecipare a tutti quel minimo di esperienza che poi vi permette di fare voi la stessa cosa, ma forse con un minor spargimento di cadaveri di bussole seviziate.
La famosa squadretta ad L è un retaggio di diversi anni fa e, se noti, vedi che da una parte ha un secondo foro, più ravvicinato, per utilizzarla anche con le bussole più vecchie, quelle della WWI, che avevano una capsula di minor diametro.
Devo però confessarti una cosa di cui molto mi vergogno: in genere tengo da conto questi attrezzi auto costruiti, io li chiamo "attrezzi furbi", ma la arterio aumenta e la memoria cala, per cui talvolta mi ritrovo diversi attrezzi che certamente avranno anche una funzione importante, ma mi venga un colpo se mi ricordo quale sia !
Ad esempio, ieri, nel cercare la famosa squadretta, ho ritrovato due piccoli "attrezzi furbi", ma tanto furbi che non ricordo più a cosa servissero.
Sono due bulloni modificati in modo tale da bloccare fortemente una piccola vite: perché ? Per farci cosa ?
E' evidente che il bullone va svitato e la vite infilata in quella specie di testa bucata. Stringendo poi il bullone, questi blocca saldamente la vite.
E poi ? E poi sei un pirla ed è ora che ritorni dentro all'Ospizio dei Vecchietti
Andrea
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Re: Una bussola da ripulire.
L'interese per i tuoi post vale il rischio di toppare, quindi ci provo : l'attrezzo più piccolo mi sembra porti un'astina non filettata (ma non vedo benissimo), in questo caso potrebbe essere quello che nella meccanica lombarda si chiama "cianfrino" ? Un cilindro a testa piatta usato per rimuovere oggetti come le spine di tenuta o altro, battendo nella sede dalla parte opposta al verso di inserimento. Grande enotria !
Re: Una bussola da ripulire.
Diogene ha scritto:L'interese per i tuoi post vale il rischio di toppare, quindi ci provo : l'attrezzo più piccolo mi sembra porti un'astina non filettata (ma non vedo benissimo), in questo caso potrebbe essere quello che nella meccanica lombarda si chiama "cianfrino" ? Un cilindro a testa piatta usato per rimuovere oggetti come le spine di tenuta o altro, battendo nella sede dalla parte opposta al verso di inserimento. Grande enotria !
Citare me stesso è il colmo , ma sono stato omissivo. Per i non Longobardi : è comunemente e correttamente definito "cianfrino" una sorta di scalpello utilizzato in carpenteria per preparare la saldatura, in particolare ad arco immerso, mentre il meccanico meneghino d'antan chiama così l'attrezzo che dicevo.
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Re: Una bussola da ripulire.
Nuove occasioni per imparare....ora il gergo tecnico lumbard!
Claudio Todesco
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Re: Una bussola da ripulire.
Diogene ha scritto:L'interese per i tuoi post vale il rischio di toppare, quindi ci provo : l'attrezzo più piccolo mi sembra porti un'astina non filettata (ma non vedo benissimo), in questo caso potrebbe essere quello che nella meccanica lombarda si chiama "cianfrino" ? Un cilindro a testa piatta usato per rimuovere oggetti come le spine di tenuta o altro, battendo nella sede dalla parte opposta al verso di inserimento. Grande enotria !
Lo strumento che tu hai citato non è il "cianfrino", ma è il "caccia spine", una specie di punzone di varie misure, talvolta acquistato, più spesso auto costruito dai meccanici per la sua semplicità. La tecnica della "spinatura" era molto usata nelle costruzioni ottiche di pregio per garantire la solidità e il perfetto allineamento degli assemblaggi anche in caso di smontaggio.
Purtroppo, l'aumento del costo della mano d'opera e la corsa alla produzione con la minima spesa ne ha decretato l'abbandono.
Il "cianfrino", hai detto giusto nel tuo secondo post, è invece una specie di scalpello che si utilizza per preparare le lastre prima della saldatura, asportando parte del metallo, in modo che con il successivo apporto del materiale di saldatura, si ristabilisca infine il giusto spessore.
No, non ci siamo, l'attrezzo furbo ha un altro scopo.
Andrea
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