Report osservativo Dobson 50 cm

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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annoluce
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Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Ciao a tutti,
Vi invito alla lettura del mio report osservativo con il dobson da 50 cm costruito da Marco Guidi di DocTelescope. Spero vi piaccia.

https://deepskytravel.blogspot.com/2020 ... l.html?m=1

Max
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-SPECOLA->
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie per aver condiviso la tua coinvolgente classica osservazione invernale.
Il cercatore APM angolato non è scomodo?
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Ivano Dal Prete
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Bellissimo rapporto e grande lettura, grazie. Se capisco bene, il cellulare comunica con il telescopio via bluetooth?
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("Non si deve disputare di cose pertinenti ad una scienza, contro chi ne nega i principi").

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Ivano Dal Prete
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

-SPECOLA-> ha scritto: 07/06/2020, 15:12 Il cercatore APM angolato non è scomodo?
Con un newton no di sicuro, anzi. Io me sono trovato uno quando ne ho avute le scatole piene dei contorsionismi, adesso devo spostare l'occhio di pochi centimetri per passare da cercatore a oculare. Non vedo l'ora che facciano un telrad angolato :lol:
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da piero »

piacevolissima e bellissima lettura; una di quelle notte indimenticabili ove " si da il giro" alla volta celeste, complimenti.
Molto apprezzabile la possibilità di aver potuto osservare oggetti di bassa declinazione.
La mia riflessione è come un Dobson da mezzo metro ti obblighi a "resettare" il cervello su possibilità osservative impensabili con altri strumenti.
Una domanda: con il tuo strumento hai già avuto modo di osservare la neb Strega e la testa di cavallo?
Un augurio di tante altre osservazioni come questa
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Francesco »

Bellissimo, mozzafiato.
Quattro domande sintetiche per quattro risposte rapide su quel meraviglioso strumento da chi, come me, sconosce completamente questo "mondo".

- Quando pesa il tutto ma soprattutto quando pesa lo specchio?
- In quanto tempo si monta e quanto tempo occorre allo specchio per l'adattamento termico?
- Un normale-medio autoveicolo riesce a trasportare tutta questa roba?
- E infine per la gestione di uno strumento simile occorrono fisici bestiali?

Grazie e ancora complimenti.
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da -SPECOLA-> »

Ivano Dal Prete ha scritto: 07/06/2020, 16:05 Con un newton no di sicuro, anzi.
Non so,
io ho il classico KONUS VEGA 114/900 e non farei mai cambio tra il suo cercatore dritto (6x30) e quello angolato del catadiottrico KONUS LYRA 76/600 (5x24).
Non per via delle dimensioni, bensì della geometria; l'uno dritto e l'altro angolato.
Personalmente usando il KONUS LYRA, non mi trovo molto a mio agio ad usare il suo cercatore per puntare il telescopio.
Fabrizio Ferrario
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Ciao a tutti e grazie dei complimenti apprezzatissimi, dei commenti e delle domande.
Il cercatore APM angolato non è scomodo?
No, io non posso farne a meno. L'APM da 80mm sembra fatto apposta per il mio dobson, cade all'altezza ideale per l'occhio, tieni conto che l'oculare del 50cm allo zenith sta intorno ai 170 cm forse meno. Dunque l'oculare del finder cade più basso, ad altezza d'occhio o meno, permettendomi di cercare con una comodità estrema. Il fatto che sia "dritto" (intendo visione raddrizzata) è fondamentale per cercare gli oggetti deboli. Di solito uso il go-to per arrivare sul posto e "beccare" l'oggetto più luminoso. Poi mi sposto col cercatore usando le stelle di campo e facendo il confronto con Sky Safari (imposto lo stesso campo). Dunque posso trovare qualsiasi oggetto, anche galassie di 15a mag. L'APM per 200 euro è ideale, ha già tutto prisma anelli e basetta.
Bellissimo rapporto e grande lettura, grazie. Se capisco bene, il cellulare comunica con il telescopio via bluetooth?
Grazie. Il Nexus DSC crea una rete wi-fi dedicata, dove puoi anche impostare password come fosse un access point. Comando tutto da cellulare con sky safari.
Comodissimo perchè se sei all'oculare puoi gestire il telescopio usando la tastiera virtuale di Sky Safari.
La mia riflessione è come un Dobson da mezzo metro ti obblighi a "resettare" il cervello su possibilità osservative impensabili con altri strumenti.
Una domanda: con il tuo strumento hai già avuto modo di osservare la neb Strega e la testa di cavallo?
Un augurio di tante altre osservazioni come questa
Il dobson da 50 cambia tutto, sia in termini di possibilità che di gestione (logistica, temperature/acclimatamento, seeing, collimazione etc). Ma apre scenari impensabili, ovvero: qualsiasi galassia o oggetto diventa importante. Le galassie di 11a che prima erano batuffoli ora mostrano i bracci spirale... Qualsiasi globulare diventa come M13 etc. Soprattutto, spingere gli ingrandimenti non cambia la luminosità dell'oggetto.
Non ho osservato la Strega, non ci ho provato ancora. Ma ho visto la testa di cavallo in una serata non ideale. Era netta ma non come avrei atteso dalle virtù dello strumento. Dovrò riprovarci.
- In quanto tempo si monta e quanto tempo occorre allo specchio per l'adattamento termico?
- Un normale-medio autoveicolo riesce a trasportare tutta questa roba?
- E infine per la gestione di uno strumento simile occorrono fisici bestiali?
Lo strumento è sorprendentemente leggero e trasportabile (vi posterò alcune foto magari). E' struttura a traliccio e si monta in 10 minuti. Il pezzo più pesante è il primario che pesa 23 kg, io lo alzo e lo metto sulla cella trasportandolo in una cassetta di legno che il costruttore mi ha fornito, dunque lo sposto si e no di 2 metri dalla macchina alla cella del primario. Il resto è fatto di componenti molto leggeri, si alzano agevolmente, parliamo di max pochi kg.
Il telescopio si monta da soli, senza aiuto alcuno, la cella del secondario si alza con una mano. I truss sono leggerissimi si alzano con un dito.
Montato lo strumento diventa granitico davvero resistente.
Per l'adattamento termico, io lo lascio almeno un'ora ma anche due ore prima di osservare, ho una ventola che finora non mi è mai servita, perchè lo specchio è al quarzo quindi si acclimata molto in fretta, ha spessore 5 cm.
Praticamente io carico tutto nel bagagliaio della mia Dacia Sandero che è piccola, abbattendo i sedili. Metto la scatola di legno del secondario, sopra ci metto la base del telescopio con encoder e motori (che lego al sedile con una corda), a fianco le gondole (adagiate come pezzo unico su polistirolo) e per i truss ho preso una borsa da canna da pesca ai cinesi (17 euro...) e metto i truss sul sedile del passeggero di lato. Il primario viaggia sul sedile del passeggero e mi fa pure da tavolino per poggiare i cellulari.
Tutto sta comodamente nella sandero, porto anche tavolino, sedia, scaletta, contrappesi, due valigie di oculari, cercatore, borsa accessori, borsa per phon e batterie 12V, paraluce telo etc.
Dunque la mia risposta è che una persona di media corporatura, da sola, può gestire questo dobson con facilità.

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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Qui potete vedere foto dello strumento e dettagli su base, box primario e cella secondario oltre a struttura truss:

https://photos.app.goo.gl/MzRZDcrt313bn77L9
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da -SPECOLA-> »

Grazie per il bel servizio fotografico.
Con il tubo chiuso con il telo, il telescopio è davvero impressionante.
Fabrizio Ferrario
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Francesco
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Francesco »

Grazie mille Max per le tue gentili ed esaurienti risposte.
Ti auguro di cuore un milione di straordinarie nottate di osservazione come quella sopra descritta.
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Ralph86
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ralph86 »

Chiedo scusa per l indiscrezione, ma quanto costa un set up del genere? Prima o poi vorrei tanto farmi un dobson di dimensioni generose, sn in cerca di un deep sky mozzafiato, ho la comodita di poter osservare un discreto cielo direttamente dal giardino di casa, quindi le dimensioni nn mi spaventano.
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Ivano Dal Prete
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

-SPECOLA-> ha scritto: 07/06/2020, 22:59
Ivano Dal Prete ha scritto: 07/06/2020, 16:05 Con un newton no di sicuro, anzi.
Non so,
io ho il classico KONUS VEGA 114/900 e non farei mai cambio tra il suo cercatore dritto (6x30) e quello angolato del catadiottrico KONUS LYRA 76/600 (5x24).
Non per via delle dimensioni, bensì della geometria; l'uno dritto e l'altro angolato.
Personalmente usando il KONUS LYRA, non mi trovo molto a mio agio ad usare il suo cercatore per puntare il telescopio.
Immagino sia molto piu' semplice se il cercatore e' montato su un piccolo strumento, quando hai un grosso tubo le cose diventano un po' piu' complicate e il cercatore con diagonale fa molto comodo. Annoluce sembra d'accordo. A ognuno il suo :)
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

annoluce ha scritto: 08/06/2020, 11:08 Il dobson da 50 cambia tutto, sia in termini di possibilità che di gestione (logistica, temperature/acclimatamento, seeing, collimazione etc). Ma apre scenari impensabili, ovvero: qualsiasi galassia o oggetto diventa importante. Le galassie di 11a che prima erano batuffoli ora mostrano i bracci spirale... Qualsiasi globulare diventa come M13 etc. Soprattutto, spingere gli ingrandimenti non cambia la luminosità dell'oggetto.
Proprio cosi', l'ho verificato qualche settimana fa con il mio 25cm. Per una volta me lo sono portato sotto un cielo passabile, sui pianeti va alla grande ma la lista di oggetti deep-sky che davano soddisfazione si e' esaurita velocemente :( Le mie memorie deep-sky sono pure legate a un 50cm, il confronto e' impietoso, soprattutto sulle galassie della Vergine (anche se il 50 lo usavo da circa 1200 metri di quota, qui montagne non ce ne sono per trovare una cima del genere mi tocca andare in Vermont o negli Adirondack)
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da piero »

Ivano, per esperienza personale diretta di molti anni fa, un dob da 50 cm (era l' Ariete da 20" di S. Albano) sul cluster della Vergine o in Coma Berenice rischia di mandarti in uno stato mistico-allucinatorio-confusionale permanente per tutta la notte da cui fai fatica a riprenderti......
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Ciao
Ad onor del vero devo rettificare credo che l'altezza allo zenit dell'oculare sia forse leggermente maggiore di quanto ho dichiarato. Nelle foto si vede che uso una base di legno rialzata che ho fatto costruire con dei piedini estraibili per livellare. La uso quando non sto sul cemento.

Per cercatore "dritto" io intendo dire a visione eretta, mi scuso a volte non mi spiego bene e genero confusione. Ovviamente poi il prisma erettore è anche a 90 gradi.

Ivano col 25 cm sotto cielo scuri dovresti poter vedere moltissimi oggetti sicuramente tutto il catalogo NGC o quasi...
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Francesco ha scritto: 08/06/2020, 22:03 Grazie mille Max per le tue gentili ed esaurienti risposte.
Ti auguro di cuore un milione di straordinarie nottate di osservazione come quella sopra descritta.
Grazie a te del commento. Auguri graditi che io ricambio per chiunque: era una di quelle serate che uno vorrebbe non finissero mai... Con il cielo perfetto e il telescopio acclimatato e collimato e la buona onda quando dici "un'altra galassia e poi smonto" e le galassie diventano decine e decine...
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Ivano Dal Prete
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

annoluce ha scritto: 10/06/2020, 9:12 Ivano col 25 cm sotto cielo scuri dovresti poter vedere moltissimi oggetti sicuramente tutto il catalogo NGC o quasi...
Vederli li vedo, il problema e' come. C'e' anche il dettaglio dei "cieli scuri", purtroppo inesistenti nella fascia costiera tra New York e Boston dove abito. Pensavo che il Newton planetario da 25 sarebbe stato il telescopio definitivo, non l'ho nemmeno finito (manca ancora l'inseguimento) e gia' mi fate venire voglia del grosso dobson :oops:
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Ivano Dal Prete ha scritto: 10/06/2020, 13:32
annoluce ha scritto: 10/06/2020, 9:12 Ivano col 25 cm sotto cielo scuri dovresti poter vedere moltissimi oggetti sicuramente tutto il catalogo NGC o quasi...
Vederli li vedo, il problema e' come. C'e' anche il dettaglio dei "cieli scuri", purtroppo inesistenti nella fascia costiera tra New York e Boston dove abito. Pensavo che il Newton planetario da 25 sarebbe stato il telescopio definitivo, non l'ho nemmeno finito (manca ancora l'inseguimento) e gia' mi fate venire voglia del grosso dobson :oops:
Beh non avrai i cieli ma in USA hai il grande vantaggio di avere accesso a un infinito bacino di prodotti usati... Astromart etc, a prezzi molto competitivi. Di dobson non dovresti avere problemi a trovarne sia nuovi che usati. DocTelescope spedisce anche in USA in ogni caso. Certo, avere la fortuna di vivere in USA ma in Arizona... Sarebbe molto diverso!
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Vdellavecchia »

Ciao Annoluce, sicuramente la struttura del telescopio, dai numeri che riporti, è molto leggera. Mi piacerebbe sapere quanto sia solida, possibilmente con valutazioni quantitative (tempo di smorzamento delle vibrazioni, comportamento in caso di vento). Lo dico da potenziale acquirente, per un utilizzo però destinato soprattutto all'imaging planetario.
Il quarzo mantiene la sua figura meglio del Pyrex, quindi non avrai la solita sovracorrezione durante il raffreddamento, però la vedo dura per uno specchio spesso 2" andare subito in temperatura (sebbene il quarzo abbia una conducibilità termica un po' migliore del Pyrex). Come hai verificato il raggiungimento dell'equilibrio termico?
Inoltre mi interesserebbe sapere qualcosa delle ottiche che monta lo strumento. Hai avuto modo di fare uno star test?
Ti ringrazio.
annoluce
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Vdellavecchia ha scritto: 16/06/2020, 11:36 Ciao Annoluce, sicuramente la struttura del telescopio, dai numeri che riporti, è molto leggera. Mi piacerebbe sapere quanto sia solida, possibilmente con valutazioni quantitative (tempo di smorzamento delle vibrazioni, comportamento in caso di vento). Lo dico da potenziale acquirente, per un utilizzo però destinato soprattutto all'imaging planetario.
Il quarzo mantiene la sua figura meglio del Pyrex, quindi non avrai la solita sovracorrezione durante il raffreddamento, però la vedo dura per uno specchio spesso 2" andare subito in temperatura (sebbene il quarzo abbia una conducibilità termica un po' migliore del Pyrex). Come hai verificato il raggiungimento dell'equilibrio termico?
Inoltre mi interesserebbe sapere qualcosa delle ottiche che monta lo strumento. Hai avuto modo di fare uno star test?
Ti ringrazio.
Ciao, la struttura è secondo me il punto forte dei dobson di Marco Guidi. Una volta montata la struttura è solidissima, granitica. Fa impressione vedere una cosa così leggera che si comporta così bene dal punto di vista meccanico. Valuto lo smorzamento intorno al secondo. Questo weekend tempo permettendo farò altra uscita e saprò dirti con test più severi (colpi sulla struttura). Con vento, il dobson soffre, ma ovviamente più per via del telo e paraluce che fa da "vela" che per la struttura stessa. E' pur sempre un telescopio alto 180 cm + paraluce.
Per quanto riguarda lo specchio, qualitativamente è un GSO che ha una certa qualità rispetto al prezzo che costa (intorno ai 3000 euro). Sono specchi fatti con macchine a controllo numerico dunque abbastanza buoni, e il Ronchi lo conferma. Tuttavia, ho aperto delle discussioni sui vari forum perchè in certe serate non mi sembrava che le performance fossero ideali, probabilmente per il seeing o la non perfetta collimazione. Dunque questo weekend se il meteo consente farò uno star test ad alti X e anche una buona collimazione su Polare (finora ho fatto solo una collimazione con il laser + Reego). Così ti dico meglio.
Per l'acclimatamento lo specchio è ideale, molto rapido anche se io di solito arrivo almeno 2h prima. Ma finora per dire non ho mai sentito il bisogno della ventola.
In ogni caso, DocTelescope ti mette gli specchi che vuoi tu, dunque puoi considerare di rivolgerti direttamente a Ottici di tua scelta.

Max
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Qui trovate la mia recensione su Cloudy Nights:

https://www.cloudynights.com/topic/7125 ... my-review/
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Vdellavecchia »

Bene, grazie. Vedo che hai lo strumento da non molto quindi il tempo per testarlo è giocoforza che sia stato poco, capisco inoltre appieno l'entusiasmo per un telescopio di questo diametro.
Il test di Ronchi, se l 'hai fatto tu con il reticolo e non viene dal produttore, è un indicatore, ma non è sensibile come lo star test soprattutto per certe aberrazioni. La cosa migliore è aspettare una notte di buon seeing e comparare le figure fuori dal fuoco, naturalmente con lo strumento in equilibrio termico. Quest'ultimo non si valuta dalle ore in cui il telescopio sta fuori ma dalla stella sfocata (soprattutto in intrafocale). Uno specchio da 20" e spesso 2" non è facile da raffreddare, specie d'inverno, e le prestazioni non soddisfacenti che lamenti sono probabilmente imputabili proprio a questo o al seeing.
Un Dobson a traliccio ha tra i suoi punti deboli la sensibilità al vento, con o senza telo, e su questo aspetto un visualista ha criteri di valutazione molto più laschi rispetto a un imager. Attendo comunque con interesse test ulteriori.
:wave:
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Vdellavecchia ha scritto: 18/06/2020, 15:57 Bene, grazie. Vedo che hai lo strumento da non molto quindi il tempo per testarlo è giocoforza che sia stato poco, capisco inoltre appieno l'entusiasmo per un telescopio di questo diametro.
Il test di Ronchi, se l 'hai fatto tu con il reticolo e non viene dal produttore, è un indicatore, ma non è sensibile come lo star test soprattutto per certe aberrazioni. La cosa migliore è aspettare una notte di buon seeing e comparare le figure fuori dal fuoco, naturalmente con lo strumento in equilibrio termico. Quest'ultimo non si valuta dalle ore in cui il telescopio sta fuori ma dalla stella sfocata (soprattutto in intrafocale). Uno specchio da 20" e spesso 2" non è facile da raffreddare, specie d'inverno, e le prestazioni non soddisfacenti che lamenti sono probabilmente imputabili proprio a questo o al seeing.
Un Dobson a traliccio ha tra i suoi punti deboli la sensibilità al vento, con o senza telo, e su questo aspetto un visualista ha criteri di valutazione molto più laschi rispetto a un imager. Attendo comunque con interesse test ulteriori.
:wave:
Ciao, grazie delle tue interessantissime considerazioni.
Infatti ho lo strumento da settembre 2019 quindi non da moltissimo se consideriamo che c'è stato anche il lockdown. Ho avuto modo di avere molte soddisfazioni ed entusiasmo ma anche serate completamente "no", e sospetto che il seeing, la collimazione e forse anche l'acclimatamento come giustamente dici, possono essere imputati.
Farò prove più oggettive su intra/extra e collimazione su stella a 500x così sto tranquillo.
Il Ronchi non l'ho fatto io personalmente, lo ha fatto il costruttore di cui mi fido, però sicuramente sono test che possono essere replicati o estesi.
Sarebbe il caso di fare un Roddier ma non l'ho mai fatto e non saprei come procedere, mi serve anche una camera.
Iniziamo con lo star test che non ho mai fatto e dunque è un buon inizio.

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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Vdellavecchia »

Se e quando vorrai, il test di Roddier posso fartelo anche io. Lo star test comunque dice già molto sulla qualità dell'ottica.
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Ivano Dal Prete »

Scusate se mi intrometto senza avere molto di utile da portare, ma la vostra discussione sull'acclimatamento dello specchio mi ha fatto sorgere una domanda. A quanto avevo capito, la funzione principale della ventola non e' raffreddare piu' velocemente lo specchio ma sostituire la turbolenza strumentale indotta dalla differenza termica specchio/aria con un flusso stabile. Vincenzo mi pare si riferisca invece alla figura dello specchio, che durante il raffreddamente si modifica lievemente (ma sensibilmente). In questo caso la ventola non serve a molto, giusto?

Osservando con un 10" che tengo in garage, e vivendo in un posto con escursioni termiche diurne contenute francamente non ho mai avuto questo tipo di problemi. Diverso il caso del newton da 20 che tenevo in casa, quello bisognava portarlo fuori circa un'ora prima specialmente in inverno.
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Vdellavecchia ha scritto: 18/06/2020, 20:01 Se e quando vorrai, il test di Roddier posso fartelo anche io. Lo star test comunque dice già molto sulla qualità dell'ottica.
Ciao Vincenzo
Molto apprezzato. Ti ho risposto in mp ma non so se lo hai ricevuto.
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

Ivano Dal Prete ha scritto: 19/06/2020, 2:37 Scusate se mi intrometto senza avere molto di utile da portare, ma la vostra discussione sull'acclimatamento dello specchio mi ha fatto sorgere una domanda. A quanto avevo capito, la funzione principale della ventola non e' raffreddare piu' velocemente lo specchio ma sostituire la turbolenza strumentale indotta dalla differenza termica specchio/aria con un flusso stabile. Vincenzo mi pare si riferisca invece alla figura dello specchio, che durante il raffreddamente si modifica lievemente (ma sensibilmente). In questo caso la ventola non serve a molto, giusto?

Osservando con un 10" che tengo in garage, e vivendo in un posto con escursioni termiche diurne contenute francamente non ho mai avuto questo tipo di problemi. Diverso il caso del newton da 20 che tenevo in casa, quello bisognava portarlo fuori circa un'ora prima specialmente in inverno.
Ciao Ivano
In effetti c'è da distinguere.
Per la deformazione dello specchio dovrebbe bastare farlo andare in temperatura dunque metterlo in postazione come faccio io un paio d'ore prima di osservare.
Per il flusso d'aria la cosa è diversa.
Io finora non ho mai acceso la ventola. Proverò a farlo e vedere se ne traggo benefici.

Max
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Vdellavecchia »

Eccomi, scusate il leggero ritardo.
Ivano, quanto dici mi pare largamente corretto. Il quarzo, e gli altri materiali pregiati (come lo Zerodur ad esempio) mantengono la parabola meglio del Pyrex, però sono sempre vetri e quindi termicamente piuttosto inerti. Anche loro quindi devono raffreddarsi, e a ciò servono le ventole specie se sono montate con criterio, però molto della loro azione dipende appunto da come e dove sono installate. Se soffiano dietro ovviamente non agiscono sullo strato limite, ma aiutano comunque il vetro a portarsi all'equilibro con l'aria esterna.
Uno specchio che si raffedda si vede allo star test, per un newton è più difficile perché non ci sono piume di calore evidenti come nei Cassegrain.
Annoluce vedo ora il tuo mess, ti rispondo a brevissimo.
annoluce
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da annoluce »

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fulvio_
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da fulvio_ »

Gran bella discussione e complimenti per il dob!
Vdellavecchia ha scritto: 19/06/2020, 18:39 Eccomi, scusate il leggero ritardo.
Ivano, quanto dici mi pare largamente corretto. Il quarzo, e gli altri materiali pregiati (come lo Zerodur ad esempio) mantengono la parabola meglio del Pyrex, però sono sempre vetri e quindi termicamente piuttosto inerti. Anche loro quindi devono raffreddarsi, e a ciò servono le ventole specie se sono montate con criterio, però molto della loro azione dipende appunto da come e dove sono installate. Se soffiano dietro ovviamente non agiscono sullo strato limite, ma aiutano comunque il vetro a portarsi all'equilibro con l'aria esterna.
Uno specchio che si raffedda si vede allo star test, per un newton è più difficile perché non ci sono piume di calore evidenti come nei Cassegrain.
Annoluce vedo ora il tuo mess, ti rispondo a brevissimo.
Se ho ben compreso, il nostro primario (sia esso in quarzo, zerodur, supremax, pyrex o normale calcio sodico) è comunque una massa vetrosa.
A parità di tutte le condizioni (spessore...etc!), necessita dunque di un tempo sovrapponibile per andare in temperatura a inizio sessione osservativa, e di opportuni accorgimenti (ventola) per contrastare lo strato limite che si genera durante la notte a causa del delta termico ambiente/specchio in continua evoluzione.

Quando scrivi che Quarzo e Zerodur mantengono meglio la parabola, sono portato però a pensare che (sempre a a parita' delle altre condizioni) questi materiali pregiati consentano di utilizzare spessori ridotti rispetto ai vetri ordinari.
Esemplificando, con cella progettata in modo ideale in entrambi i casi, uno specchio con rapporto Diametro/spessore di 1/15 in pyrex darebbe maggiori problematiche (penso all'astigmatismo) rispetto ad un analogo in quarzo.

E' corretta questa lettura?

Se lo fosse, l'utilizzo del quarzo consentirebbe di ridurre gli spessori, quindi i pesi i gioco, e come conseguenza la massa vetrosa.
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da Samuele »

Ciao Fulvio,
non vorrei sbagliare ma da quanto ricordo la maggiore differenza fra i vari vetri sta principalmente nel coefficiente di dilatazione termica, nel senso che vetri speciali in quarzo o zerodur subiscono una minore dilatazione al variare della temperatura e quindi ovviamente "mantengono meglio la parabola".
Il discorso spessore ridotto credo non dipenda tanto dal tipo di vetro quanto dalla cella, nel senso che una cella molto precisa e con tanti punti di appoggio permette di utilizzare specchi dallo spessore inferiore rispetto ad esempio ad una cella con solo tre punti di appoggio.
Per il resto, può anche essere che i citati vetri speciali siano più rigidi del vetro comune e quindi consentano l'utilizzo con profitto di spessori ridotti: non ho una conoscenza approfondita sull'argomento.
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fulvio_
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Re: Report osservativo Dobson 50 cm

Messaggio da fulvio_ »

Hai ragione Samuele,
il minor coefficiente di dilatazione termica dei vetri "pregiati" consente una minore deformazione.
Tuttavia (come ipotizzavi), come mi è stato indicato in questo post (su dobsoniani):


il "mantengono meglio la parabola" significa che durante il transitorio termico non si deformano in modo tale da provocare quella che nella maggior parte degli specchi (quelli ben corretti) è sovracorrezione sferica (che sparisce una volta che lo specchio raggiunge l'equilibrio termico). Questo succede perchè hanno un coefficiente di espansione termica praticamente nullo e molto più basso di quello del Pirex o del calcio-sodico.

Ne parla molto chiaramente Lockwood in uno dei suoi articoli (in fondo alla pagina seguente):

www.loptics.com/articles/starshape/starshape.html

Questo tipo di deformazione dovuta al transitorio termico non c'entra nulla con la deformazione dovuta alla cella (numero di punti di appoggio) e/o allo spessore del vetro: tuttavia è pur vero che vetri come il quarzo , lo Zerodur o l'Astrositall hanno un modulo di Young maggiore di quello del Pirex o del vetro in calcio sodico e quindi con essi si possono avere spessori minori a parità di deformazione (per il quanto "meno spesso" bisogna fare delle simulazioni per vedere se ne vale la pena):

www.fpi-protostar.com/bgreer/properties.htm



Diversi valori del modulo di Young (rigidezza) dei vari materiali, potrebbe consentire l'utilizzo di spessori minori.
Davvero significativi e istruttivi i contenuti dei due link segnalati.
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