Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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Faber
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Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da Faber »

Ciao a tutti,

In questo post vi riferirò le mie impressioni riguardo ad un osservazione presso l'osservatorio di Monte Rufeno.
Il telescopio in oggetto è un riflettore a fuoco Nasmyth di circa 60 cm.
Questa configurazione se da una parte, permette di avere il fuoco in posizione molto comoda, dall'altro porta ad avere un'ostruzione importante.
Diciamo che tutte le configurazioni sono un compromesso e nel caso del Monte Rufeno è stata data la precedenza alla fruibilità alle persone di ogni tipologia, comprese quelle munite di disabilità e questo comunque merita un grande plauso.
Diciamo che le serata del 5 giugno è stata caratterizzata da una grande umidità e da un chiarore diffuso del fondo cielo, che ha inficiato non poco le prestazioni del telescopio.
Innanzittutto diciamo che il design del telescopio si presta ad un veloce acclimatamento.
Il progettista del telescopio (persona molto disponibile e di grande cultura) mi ha spiegato, in occasione del ritrovo al Monte Rufeno, di aver voluto adottare diverse soluzioni, alcune particolarmente curiose.
La montatura è a forcella altazimutale e il tubo chiuso è di carbonio.
Lo specchio primario non ha nulla dietro di sè e la corrente d'aria attraversa il tubo stesso.
Devo dire che lo specchio è andato quasi in temperatura con ventilazione naturale dopo almeno due orette.
La cupola non segue il moto del telescopio, ma deve essere mossa manualmente.
Questa scelta si spiega con la presenza in osservatorio di bambini e quindi minimizzazione dei pericoli.
In ultimo abbiamo un correttore di coma della Televue al fuoco Nasmyth.
Gli oculari usati sono stati un Nagler 17 e un Pentax XW40.
Il puntamento goto degli oggetti si è mostrato precisissimo e molto veloce, mentre qualche aggiustamento merita l'inseguimento, a tratti a scatti e il sistema di fuocheggiatura elicoidale, decisamente troppo elaborato da utilizzare al buio.

Crescent Nebula
Con l'oculare XW40 e un filtro OIII si mostrava per buona parte della sua estensione e devo dire che è stata una vera emozione vederla ad occhio nudo, in quanto l'oggetto è particolarmente ostico.
La forma, tuttavia era chiaramente identificabile e bisogna dire che il diametro ha aiutato non poco

Nebulosa Velo
Diciamo che l'oggetto è decisamente troppo esteso per essere apprezzato in toto, ma che diamine, è veramente spettacolare!
Sono stato in grado di vederne solo alcune porzioni per volta, ma con l' oculare XW40 e il filtro OIII si stagliavano con un'evidenza quasi imbarazzante tutte le strutture più fini che riuscite a scorgere nelle migliori foto amatoriali ed altro ancora.
Difficilmente dimenticherò questa visione per molti anni a venire e se fossi stato un disegnatore provetto avrei passato tutta la serata a disegnarla, emozionante!

M13
Il globulare è decisamente impressionante con un diametro di questo tipo e con il Nagler 17 decisamente esplode, sembrando quasi un'ammasso aperto
Il nucleo è risultato risolto e la puntiformità stellare tutto sommato non è male considerando il design che di certa non punta sulla minimizzazione dell'ostruzione.
La raccolta di luce e il contrasto non sono quelli ci aspetteremo da un telescopio di questa taglia, ma di cose di osservare ce ne sono parecchie...

M39
Ammasso aperto, visto più per curiosità dei presenti, che tutto sommato è carino ma non è l'oggetto più indovinato per questo telescopio

M51
La famosa galassia a spirale si mostra abbastanza con facilità, mostrando i due nuclei e i bracci a spirali, anche se mi sarei aspettato un facilità maggiore nell'individuazione del ponte di materia. Forse le mie aspettative erano troppe, mah!

M64
La famosa galassia occhio nero!
Ero curiosa di verificare lo strumento in questo telescopio di grande dimensioni.
Le impressioni sono contrastanti: da una parte il cielo non ha aiutato, presentando un chiarore diffuso, dall'altra non posso dire di non aver visto dei particolari.
Il nucleo era evidente e ancor di più il semicerchio sotto di esso.
L'oggetto era sicuramente riconoscibile, anche per chi ne aveva una conoscenza anche solo per sentito dire, ma la fitta trama nel semicerchio nero che la caratterizza non esaltava, anche se era percepibile.

NGC 4565
La needle galaxy, finalmente!
Con gli strumenti in mio possesso non sono mai riuscito ad ottenere osservazioni dignitose di questo oggetto.
Peccato per la serata non trasparente, cmq rispetto alle astrofoto dell'oggetto, possiamo dire che la banda nera centrale era visibile per circa un terzo del'estensione e si vedeva il rigonfiamento centrale del core, ma pensavo che la galassia si stagliasse maggiormente rispetto al fondo cielo, ma ahimè il meteo è una variabile imprescindibile e non controllabile nelle osservazioni astronomiche...

Messier 106
Interessante oggetto, benchè non di alta luminosità superficiale, ma abbastanza ricco di particolari.


NGC 6946
Questo oggetto si vedeva, non posso negarlo, ma risultava molto debole a causa forse di una velatura fastidiosa al momento dell'osservazione e quindi non mi ha particolarmente impressionato.

NGC 40
Bella nebulosa planetaria, che con l'ausilio del filtro OIII e il Nagler 17 si mostrava variamente screziata e capace di resistere anche ad ingrandimenti importanti che non degradavano per niente la visione.
Questo telescopio è proprio nato per le nebulose planetarie, dalle quali si possono ricavare importanti soddisfazioni.

NGC281

Curiosamente questa nebulosa non è apparsa luminosissima, nonostante l'uso del filtro OIII che pensavo ne mettesse meglio in evidenza le caratteristiche.
Quesllo che è visto è cmq una nebulosa che ricorda molto la sua struttura fotografica, ma complice il cielo non dà le soddisfazioni che una riterrebbe di avere.

Bubble nebula e M52
Questa coppia di oggetti, molto raramente non garantiscono una visione piacevole e in questo caso ho avuto soddisfazioni nella loro visione.
La forma della bolla di NGC 7635 era evidentissima e chiunque se ne sarebbe accorto, anche i meno esperti.
Diverso il discorso della nebulosità circostante, che era sì visibile, ma a tratti e non nella sua completa estensione fotografica. Tutto sommato l'oggetto mi è piaciuto e mi sono attardato ad osservare per alcuni minuti la nebulosa.

M16

la famosa nebulosa aquila con i suoi pilastri della creazione non poteva mancare nella serata.
La forma era definita si notavano le zone centrali dei pilastri della creazione, anche se forse il contrasto di questo telescopio non ha permesso di discernere perfettamente la zona centrale, pur rimanendo evidente e perchè no, emozionante, considerando la natura fisica dell'oggetto.

M17
Decisamente l'oggetto che mi è piaciuto più di tutti.
Con il nagler 17 e il filtro OIII l'immagine della nebulosa presentava un numero di dettagli impressionanti.La famosa fotografia fatta con il telescopio di LIck in bianco e nero rappresenta una descrizione abbastanza realistica dei dettagli presenti.
La zona del "collo" del cigno era decisamente fotografica e secondo meno avrebbe retto un numero di ingrandimenti doppio, da quanto era evidente.
La cosa che più mi ha impressionato è stata la visibilità delle propaggini più deboli di M17, che sono risultati di una facilità disarmante e che mi ha letteralmente incollato all'oculare per un quarto d'ora.
Solo per questa visione è valsa la pena venire in osservatorio!

M8-M20
Ora mi trovo in difficoltà!
Giuro che non esistono parole in terra per descrivere ciò che ho visto prima con il pentax XW40 e poi con il Nagler 17.
Passavamo da un oggetto all'altro senza soluzione di continuità e vedeva, prima in uno e poi nell'altro oggetto globuli di Bok, chiaramenti identificabili, zone nebulari intricate ed asterismi vari.
Io non tento neanche di descrivere questi oggetti, perchè il mio vocabolario non è così ampio da poter descrivere le sfumature e i dettagli visti.

Assaporati un po' di oggetto lascio il telescopio ad un astrofilo più coraggioso di me che ho mezza giornata di lavoro e ore di macchine alle spalle.
La notte dormo in osservatorio, addormentandomi con in sottofondo il runore appena percettibile del telescopio che si muove sopra di me, raccogliendo fotoni e fotoni per noi curiosi astrofili.
Il telescopio ha pregi e difetti senza dubbio, ma devo dire che l'esperienza è stata molto positiva e oltretutto la possibilità di dormire in osservatorio è stata molto particolare.

Un grande grazie ad Andrea Vagni e all'associazione tutta che cura questa struttura, utilissima per la divulgazione e secondo me anche per sensibilizzare sul problema dell'inquinamento luminoso, di cui l'osservatorio non è esente e non potrebbe visto la situazione italiana.
La struttura presenta inoltre un piccolo e simpatico planetario autocostruito e una cupola esterna per le osservazioni solari.
Una bella esperienza che sarà ripetuta con condizioni meteo più favorevoli, al fine di mettere alla corda il telescopio.
Saluti a tutti,

Fabio
Fabio Bergamin

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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da monpao »

Grazie per il bellissimo e dettagliato report, si aggiungono rimpianti per chi come me non ci poteva essere :cry:

Se poi penso che tutta questa grazia è stata messa a disposizione di Carlo Rossi....
Che spreco.... :angry-banghead: :icon-mrgreen:
Ultima modifica di monpao il 11/06/2013, 0:14, modificato 1 volta in totale.
"Un bel tacer non fu mai scritto"
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da piero »

mi associo amaramente a Monpao; c'è sempre chi ha il pane e non i denti......
il tuo bel report non è che una conferma di un fatto su cui c'è poco da discutere: sul cielo profondo servono centimetri, poche balle....
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da Faber »

Grazie dei commenti.
Sono d'accordo con te Piero, anche se durante la nottata alcuni oggetti nebulari erano più piacevoli nel rifrattore officina stellare 152 (grazie al contrasto) rispetto ad un Dobson da 12", invero molto scollimato.
In ogni caso migliore e' la realizzazione dello specchio, maggiore e' il GAP prestazionale.
Ogni difetto ottico e' come se riducesse il diametro effettivo, in termini soprattutto di contrasto.
Sarebbe bello avere un 60 cm cmq...
Fabio Bergamin

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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da piero »

si hai ragione, per alcune cose esiste anche l'altro detto: davanti a una buona lente non c'è specchio che tenga.
Certo che se mi parli di un officina Stellare da 152....che dire......chapeau!! :bow-yellow: ...l'unica maniera per risolvere il dilemma è montare in parallelo il 152 e il 60 cm... 8-) 8-)
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da Atomix58 »

Eh........Piero.....Paolo.......che dire..........dopo l'ottimo racconto di Faber, vi sarete fatti un'idea precisa di cosa vi siete persi..........però consolatevi pensando che poi lo seeing non era perfetto e soprattutto non avete dovuto dormire can Carlo Rossi e col sottoscritto (che gli dava il cambio alla motosega notturna)....ma si dai in fondo....cosa sarà mai stato....... :icon-twisted: :icon-twisted: :icon-twisted:
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da Born to... Zeiss »

monpao ha scritto: Se poi penso che tutta questa grazia è stata messa a disposizione di Carlo Rossi....
Che spreco.... :angry-banghead: :icon-mrgreen:
:lol: :lol: :lol:
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da Born to... Zeiss »

Atomix58 ha scritto:Eh........Piero.....Paolo.......che dire..........dopo l'ottimo racconto di Faber, vi sarete fatti un'idea precisa di cosa vi siete persi..........però consolatevi pensando che poi lo seeing non era perfetto e soprattutto non avete dovuto dormire can Carlo Rossi e col sottoscritto (che gli dava il cambio alla motosega notturna)....ma si dai in fondo....cosa sarà mai stato....... :icon-twisted: :icon-twisted: :icon-twisted:
...e Faber che pensava di sentire i motori del telescopio... :lol:

Io ho un incredibile ricordo di M13 e, al contrario di Faber, di M51 che in visione distolta mostrava chiaramente sia i bracci che il "ponte"...non li avevo mai visti cosi'!!! :shock:
Claudio Todesco

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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da xenomorfo »

Ritorna quando il cielo è più buio e trasparente. Si capisce dalla tua descrizione che non lo era: per esempio NGC6946 appare come 'hai descritta tu se il fondo cielo non è perfettamente buio. Altrimenti vedi proprio un bel vortice asimmetrico (e non evanescente) e in alcune occasioni si percepisce anche una certa granularità.
La collocazione dentro una cupola, per altro anche popolata, non è ideale. Cerca di tornare quando potrai essere solo. Se sei risucito a spingere gli ingrandimenti ti consiglio di provare La Campbell Hydrogen star. Sembra uno star test (serve ottimo seeing e 300x circa) ma l'anello è decisamente rosso e la stella per contrasto blu. E' uno dei due o tre oggetti in tutto in cui si vede realmente l'emissione Halfa.
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CARLO ROSSI
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da CARLO ROSSI »

piero ha scritto:mi associo amaramente a Monpao; c'è sempre chi ha il pane e non i denti......
et voilà la faina piemontese.... :greetings-clapyellow: :greetings-clapyellow:
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piero
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da piero »

hihihihihihihi..... :dance:
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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CARLO ROSSI
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Re: Una notte all'osservatorio del monte Rufeno

Messaggio da CARLO ROSSI »

piero ha scritto:hihihihihihihi..... :dance:
faina che, oltre ad azzannare, emette anche, soddisfatta, suoni striduli ed acuti :wave: :wave:
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