OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Osservazioni del Sole e del Sistema Solare, del cielo profondo, di comete e quant'altro sopra le nostre teste
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antonello
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OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da antonello »

Segnalo questo contributo di B. Ralph Chou, MSc, OD, Professore Associato; School of Optometry, Università di Waterloo, Waterloo, Ontario, Canada, che entra nel dettaglio dei livelli di trasmissione di filtri ottici e occasionali per l'osservazione solare e sul valore di sicurezza di questi livelli per la salvaguardia della vista.

Questa è la pagina originale (in inglese)
http://www.mreclipse.com/Special/filters.html

e questa è la pagina tradotta in italiano dal traduttore Google (per chi non conosce o conosce poco l'inglese).
https://translate.google.it/translate?s ... edit-text=

Trovo il documento di eccezionale valore, poiché cita studi specifici fatti per la valutazione dei livelli massimi di trasmissione luminosa in sicurezza per la vista (in tutte le lunghezza d'onda tra i 280 e i 1400 nm).

Aggiornamento: Altra pagina interessante circa le conseguenze derivate dall'esposizione della vista e della pelle a forti esposizioni elettromagnetiche dall'UV all'infrarosso.

http://www.portaleagentifisici.it/fo_ro ... .php?lg=IT
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Acronauta
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Re: OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da Acronauta »

Grazie del link, è un articolo riassuntivo molto interessante. Peccato che i filtri testati non siano proprio quelli di riferimento per l'osservazione solare amatoriale, comunque il test è indicativo.

Btw, ho avuto occasione di provare uno dei filtri in black plolymer, è stata davvero un'esperienza :lol:
antonello
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Re: OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da antonello »

Raf
E' vero. Il lavoro è rivolto al pubblico generico che si ingegna con i metodi più disparati, spesso (se non sempre) pericolosi, per osservare il Sole in occasione delle eclissi, tuttavia contiene informazioni importantissime e utili anche a noi che usiamo (o che dovremmo usare) filtri adeguati.
E' interessante notare che molti filtri, anche del tipo "auto costruito", vanno ben in alcune bande di frequenza e male in altre.
Ad esempio il vetro fumé (annerito con nerofumo) è eccellente nell'UV e nel visibile, ma pericoloso nell'IR. In questo senso è inopportuno, al di là del fatto che è "meccanicamente" delicato e basta una ditata per eliminare la protezione (per non parlare poi della capacità di imbrattare mani e indumenti...). Un altro prodotto interessante è il CD, che contiene uno strato di alluminio traslucido. In questo caso i valori di trasmissione del campione testato sono al di sotto dei valori di pericolo su tutte e tre le bande, ma se ne sconsiglia l'utilizzo per il fatto che lo strato (e il conseguente valore di trasmissione della radiazione) varia da Cd a Cd.... Lo stesso vale per la doppia pellicola TMAX, ecc., ecc.
E' ugualmente interessante rilevare che il coefficiente di protezione di uno schermo filtrante (quello che nella tabella viene chiamato "Shade #", secondo una classificazione che , lo confesso, non conosco) NON è determinante per la sicurezza d'uso. In altre parole se un vetro da saldatore di valore 14 è perfetto per la visione del sole a occhio nudo, in occasione delle eclissi, ci sono materiali con valore maggiore, es. 15 (e sono tre nella tabella), che NON vanno bene, poiché non hanno la stessa protezione di sicurezza in tutte e tre le bande.
Tornando alle nostre applicazioni astronomiche, e prendendo per buoni i valori che l'autore suggerisce di NON superare per evitare rischi alla vista (T < 0.003% nell'UV, 0.001% circa nel visibile e 0.027% nell'IR, almeno fino a 1400 nm), ho inserito questi suggerimenti nel grafico dell'astrosolar che allego.
L'area gialla è l'area di sicurezza. Mi rendo conto che è tutto da dimostrare, però da quello che si dice nel documento, è evidente che nell'infrarosso e nel visuale ad occhio nudo l'Astrosolar è un pelo al di sopra dell'area di sicurezza.
Questo NON vuole essere necessariamente un segnale di allarme (non sono in grado di quantificare se la differenza è significativa), però, come lo dice lo stesso autore del testo, bisogna tenere presente che tutti i test effettuati hanno preso in considerazione l'aspetto della sicurezza per l'occhio (dato oggettivo) tralasciando (o meglio, non approfondendo) l'aspetto del "confort" visivo (soggettivo). Forse è per questo che, nel mio caso, sento un formicolio quando osservo con Atrosolar senza il filtro IR, mentre non lo sento quando lo uso. La soglia, ovviamente, può essere molto soggettiva (e al limite dell’autosuggestione…) e sta a ciascuno verificarla e prendere le proprie decisioni, in merito all'uso, o meno, di un IR cut.
Del resto questo lo dice lo stesso autore, quando consigliando filtri di sicurezza tra 12 e 16 segnala che la tollerabilità di quelli con valore 12 e 13 dipende da individuo a individuo.
Preciso che Ralph Chou è persona autorevole e mi è capitato di trovarlo citato in molti altri articoli specialistici (anche professionali) nel campo della prevenzione dei danni alla vista, come chiunque può verificare facendo una ricerca in Internet. Visto che ci siamo, ecco una sua biografia
https://uwaterloo.ca/optometry-vision-s ... ou-retires
Naturalmente tutto quanto detto andrebbe interpretato nel campo applicativo al telescopio.
Raf584 ha scritto:Grazie del link, è un articolo riassuntivo molto interessante. Peccato che i filtri testati non siano proprio quelli di riferimento per l'osservazione solare amatoriale, comunque il test è indicativo.
Allegati
AstroSolar_area_di_sicurezza.jpg
Angelo Cutolo

Re: OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da Angelo Cutolo »

Molto interessante.
Alla fine per principio di precauzione è sempre cosa buona interporre un IR cut od UV-IR cut (ma forse per la componente UV non è necessario, visto che il normale vetro ottico è pressocché opaco a questa lunghezza d'onda).
antonello
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Re: OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da antonello »

Beh, si Angelo... ne avevamo anche accennato in altro thread...
C'è da dire che noi (che da tempo ci interessiamo di astronomia) ci poniamo almeno periodicamente il problema (anche in funzione del contemporaneo sviluppo tecnologico) e quindi bene o male siamo consapevoli dei rischi.
I problemi sono invece ancora più seri per tutti coloro che per ignoranza (non conoscenza dei rischi), o superficialità, osservano i Sole in occasione delle eclissi sulla sola spinta delle informazioni dei mezzi di stampa e televisivi.
Se è vero che oggi i mezzi di informazione sono più attenti a dare le dovute informazione per la visione del fenomeno e a suggerire l'uso di mezzi adeguati, una volta non c'erano occhialini, né Astrosolar, ecc. e tutti ci si attrezzava con soluzioni artigianali come quelle testate nell'articolo citato, con conseguenze che vi lascio immaginare.

Sono certo che la casistica delle problematiche dovute all'uso di mezzi inappropriati è ben più copiosa di quanto immaginiamo. Ne ho, peraltro, anche esperienza diretta, per aver osservato un eclisse con protezione insufficiente da ragazzino (anni 70 del secolo scorso), ... fortunatamente senza problematiche permanenti...
Angelo Cutolo ha scritto: Molto interessante. Alla fine per principio di precauzione è sempre cosa buona interporre un IR cut od UV-IR cut (ma forse per la componente UV non è necessario, visto che il normale vetro ottico è pressocché opaco a questa lunghezza d'onda).
Angelo Cutolo

Re: OSSERVAZIONE SOLARE E SICUREZZA DELLA VISTA

Messaggio da Angelo Cutolo »

In questi casi specifici come le eclissi, va bene che gli osservatori occasionali (e quindi generalmente poco informati sui rischi), faranno appunto osservazioni molto limitate temporalmente, cosa si spera che (come hai già detto) insieme all'odierna possibilità di reperire informazioni corrette, porta a ridurre moltissimo la possibilità di problemi, si spera.
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