Dal sito ufficiale della Baader (domande e risposte riguardo l'uso dell'Astrosolar):
"Answer: If the film is stretched, that makes no real security concern. It only affects the image quality. At magnifications higher than 60 times, this doesn’t allow focusing and will increase the blur. Therefore we recommend for those who make their own filters to drop the cardboard film holder on top of the film so it remains relaxed and slightly wavy."
Traduzione:
"Risposta: Se il film è stirato, non c'è un vero problema di sicurezza. Influisce solo sulla qualità dell'immagine. A ingrandimenti superiori a 60 volte, ciò non consente la messa a fuoco e aumenterà la sfocatura. Pertanto consigliamo a chi realizza i propri filtri di far cadere il portapellicola in cartone sopra la pellicola in modo che rimanga rilassata e leggermente ondulata."
Piccolo, a volte, è meglio!
Re: Piccolo, a volte, è meglio!
I rapporti focali sono identici nei due strumenti, tutti e due f/8, e hanno ovviamente lavorato allo stesso rapporto (circa f/34).Fedele ha scritto: ↑24/01/2022, 12:46 sono strumenti con focali equivalenti. Il Daystar Quark ha lavorato, nei due casi, a focali risultanti differenti, atteso he lavora meglio a rapporti prossimi a f30
Il seeng e l'acclimatamento, nonchè correnti interne ai tubi, giocano un ruolo importante parimenti
Seeing e acclimatamento ampiamente simili, visto che erano montati in parallelo...
Ultima modifica di giodic il 24/01/2022, 20:01, modificato 1 volta in totale.
Re: Piccolo, a volte, è meglio!
Anch'io, e con strumenti più piccoli del 4" vedo regolarmente le macchie vicino ai bordi con l'effetto cavità. Ma la granulazione è questione molto diversa e, a prescindere dallo strumento, ciò che serve è un buon seeing cosa che, almeno dal mio punto di osservazione, è una cosa non troppo frequente, purtroppo...
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Re: Piccolo, a volte, è meglio!
Ho la possibilità di dedicare in pausa pranzo una ventina di minuti all’osservazione del sole. È una buona occasione, per me che sono agli inizi, di poter godere comodamente del mio piccolo rifrattore… Le due pagine che allego, appartengono al libro “Osservare i pianeti” guida per l’astronomo dilettante, Falorni - Tanga, le tengo a mente perché in qualche modo rendono ancora più… prezioso ed esclusivo quello che i nostri occhi riescono a vedere e che rendono tutto ciò appassionante. Si tratta di abituare l’occhio e la mente. Un po’ come per un ciclista, che per arrivare in cima al Colle dell’Agnello si deve allenare. Solo con pazienza e costanza ci potrà arrivare.
Oggi il cielo sembrava velato da una sottile foschia, avevo già gettato la spugna e invece, l’unica macchia presente era netta, il suo contorno definito. Questo a 80 ingrandimenti, a 100 però già si perdeva dettaglio. E con il 9mm, per brevi tratti ho percepito una leggera trama sulla superficie.
Poi questa sera 45 minuti di rulli.
Oggi il cielo sembrava velato da una sottile foschia, avevo già gettato la spugna e invece, l’unica macchia presente era netta, il suo contorno definito. Questo a 80 ingrandimenti, a 100 però già si perdeva dettaglio. E con il 9mm, per brevi tratti ho percepito una leggera trama sulla superficie.
Poi questa sera 45 minuti di rulli.