è successo l'incredibile... approccio al riflettore

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Andrea75
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è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Buonasera a tutti. Dopo aver sguinzagliato il mio inseparabile sessantino dietro ad alcune doppie di stagione, vedi post di qualche giorno fa, ed essermele gustate come il rifrattorino sa restituire, mi trovo in una situazione per me nuova e che, sinceramente, mi intriga. In una circostanza molto particolare e in modo del tutto inaspettato mi è stato regalato da carissimi amici un altro telescopio, con una configurazione ottica che è tutt'altra da quella a cui sono abituato da una vita: si tratta dello SkyWatcher 114/1000, sì, proprio il famigerato newton barlowato... la prima cosa che ho pensato è: in fondo c'è una certa continuità, dal rifrattore con ottiche Tanzutsu al Newton schema Tanzutsu, sebbene meno nobile dell'originale come soluzioni meccaniche (il secondario è sostenuto da tre razze molto spesse...). Tant'è: uno schema ottico tra i più lontani dalle mie abitudini in termini di resa ottica, almeno sulla carta. In ogni caso, per la particolarità delle circostanze in cui mi è stato regalato, mi ci sono molto affezionato fin da subito e ieri pomeriggio, appena finito di montarlo, mi sono immediatamente messo a studiare la procedura di collimazione, per me assolutamente inedita. In fondo non è poi difficile: regolato il secondario e aggiustato in prima approssimazione il primario ho puntato qualche antenna lontana, con qualche riflesso del sole a fare da stella artificiale. Coma vistoso, e anche un po' di astigmatismo... no, quello era l'astigmatismo del mio occhio, assai pronunciato (meno male, guardavo senza occhiali...). OK, ricordo di aver letto da qualche parte che per collimare finemente occorre lavorare sulle viti del primario spostando l'immagine in direzione opposta a quella in cui "punta" la cometina... alla fine raggiungo quello che mi pare un buon risultato: oltre ai due oculari di serie, da 25 e 10 mm, che a me paiono assai buoni (e che sfrutterò anche sul sessantino! :D ), appioppo al riflettore il K6 che già avevo, ottenendo 166x e un'immagine ancora precisa. Sfruttando la barlow incorporata uso una corta prolunga per "tirare" un po' la focale: uhm, non male! Immagine ancora incisa, anche se sensibilissima alla turbolenza (è vero, tende proprio a "spappolarsi"!)...
Atto II. Sera, dopo le 22.30 e circa fino alle 23.15. Provo a puntare Vega: la figura di diffrazione ancora non mi convince del tutto, ma riesco a raffinare ancora un po' la collimazione del primario. Punto Vega: vedo il dischetto di Airy, ma che differenza con il rifrattore! Quanta luce "in giro"! Almeno un paio di spessi e luminosi anelli di diffrazione e sei spikes molto fotogenici, fanno molto "stellina"... capisco che le stelle doppie non sono proprio il mestiere di questo strumentino. Tuttavia provo le stesse che avevo guardato con il fidato sessantino. Litigo un po' con la montatura equatoriale, stazionata alla bell'e meglio (eh sì, altra novità... abituato alla forcellina del rifrattorino...), e soprattutto con il microscopico cercatore 5x24 diaframmato a 10 (!)(già mi sta stretto sul sessantino, sul 114 è una presa per...). Punto di schianto epsilon Lyrae, e rimango piacevolmente sorpreso: certo, l'immagine non è pulita come nel rifrattore, ma entrambe le coppie sono decisamente ed agilmente risolte, con una buona puntiformità! L'unico neo è che appena si va qualche primo oltre il centro del campo l'immagine mostra subito coma percettibile... inoltre ho dovuto litigare un po' con la messa a fuoco (abituato all'F/12 e alla sua profondità di fuoco in cui ci si può perdere girando e rigirando il focheggiatore, passare ad uno specchio F/4 nativo o giù di lì è stato un mezzo trauma... basta non so quale infinitesima frazione di giro...), ma devo ammettere, in fin dei conti, di essere rimasto piacevolmente sorpreso. Anche Ras Algethi era splendida, separatissima, sembrava quasi un'Albireo in miniatura... devo ammettere che su questo tipo di doppie l'immagine un po' "flou" ha un suo fascino, sembra un'immagine pastello, contro la precisa incisione del rifrattore. Il quale, dal canto suo, messo al fianco del 114 ha sfornato le consuete immagini quasi da manuale: naturalmente più scure, esteticamente splendide, ma ciò che nel 60mm si vede come due magnifici dischetti a contatto tra loro nel 114 diventa una luminosa coppietta di stelle ben separate, anche se l'immagine è più impastata e con molta luce "sparpagliata" in giro. Credo che la carta vincente sia la cura maniacale della collimazione: forse è inesperienza, ma a me non è sembrato affatto il bidone di cui ho letto su diversi forum. Ne sono rimasto piacevolmente sorpreso: ho imparato un sacco di cose dall'approccio ad un'ottica tanto diversa da quella cui sono abituato da sempre, con i suoi perchè, le sue caratteristiche, i suoi difetti e i suoi pregi... Rispetto al sessantino si vede che è tutto ancora più economico: ma con la dovuta cura credo di potergli tirare il collo esattamente come faccio con il rifrattore. Non è un cecchino come il fratellino anziano, ma per altri versi ha la sua da dire... lo vedremo in azione sui pianeti! Per ora son molto soddisfatto...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da -SPECOLA-> »

Bell'inizio; davvero. :)
Anch'io ho anche un NEWTON 114.
Si tratta di un KONUS VEGA RET 45 114/900 acquistato da MIOTTI a Febbraio del 1990.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

... Sì, ricordo di averlo visto pubblicizzato anni fa: però credo che il mio attuale sia meno curato come intubazione (nel più classico e puro stile "made in China"...). Spero di aver modo di sfruttarlo a fondo, come ho fatto con il sessantino: magari glielo monto in parallelo, se la piccola EQ1 regge (non mi dà 'sta grande impressione di stabilità...) Grazie anche per la risposta sulle stelle doppie!
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OrionMZ
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da OrionMZ »

Visto l'approccio iniziale penso che ne sarai soddisfatto. Anch'io penso che, al di la di quello che si sente in giro, se ben collimato possa dire la sua. In altri forum girano disegni dettagliati di Marte fatti con questo strumento, apparsi anche sull'ASOD.
Rifrattori: Celestron Omni XLT 120; Sky-Watcher BD 102/500 e 80/400; GSO 90 f/11; Ziel Gem 35
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R: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Acronauta »

Buon divertimento, allora ;-)
Io ho avuto per qualche tempo il Tanzutsu classico, quello con la finestra ottica. A quel telescopio sono legati alcuni tra i miei peggiori ricordi di astrifilo...:grin:
Comunque, per fortuna, è acqua passata.

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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

... Difatti, Raf, anch'io ne ho sempre sentito parlare generalmente male e resomi conto del tipo di schema ottico mi son detto: bella sfida passare dal rifrattore, pur piccolo, a questo... Però ricordavo la recensione di Roberto Porta proprio del Tanzutsu classico, in cui lui sostiene che il problema non sta nell'ottica in sè quanto in un'approssimativa intubazione; e racconta di come, smanettando un po', è riuscito a ricavarne buone cose... Sinceramente, come strumento, mi incuriosisce: poi, se cerco l'immagine pulita, ho pur sempre il caro vecchio sessantino... Vedremo! ;)
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

OrionMZ ha scritto:Visto l'approccio iniziale penso che ne sarai soddisfatto. Anch'io penso che, al di la di quello che si sente in giro, se ben collimato possa dire la sua. In altri forum girano disegni dettagliati di Marte fatti con questo strumento, apparsi anche sull'ASOD.
... Sarei curioso di vederli: non hai a portata di mano qualche link? Ho provato a far qualche ricerca in Google, ma non sono riuscito a trovar nulla...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da OrionMZ »

Vedi questo: http://www.asod.info/?paged=23
Il 114/1000 originale (Tanzutsu) con lastra frontale l'ho avuto anch'io. Uno dei problemi era il primario non collimabile, lo era solo il secondario. Complessivamente non ho però cattivi ricordi.
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da vincenzo »

cari giovani ragazzi,

intanto vi suggerisco questa lettura:
http://www.astrosurf.com/forever114/

buon divertimento
Pratico il "voyeurismo ed il feticismo" con tante (lenti) e confesso la mia passione per le "mature" (lenti) ...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

OrionMZ ha scritto:Vedi questo: http://www.asod.info/?paged=23
Il 114/1000 originale (Tanzutsu) con lastra frontale l'ho avuto anch'io. Uno dei problemi era il primario non collimabile, lo era solo il secondario. Complessivamente non ho però cattivi ricordi.
... Primario non collimabile!? :shock: ... E come si fa? Sfido che se ne parlasse male... il mio ha le sue brave vitone a pomello, agilmente regolabili a mano, e le sue tre brave viterelle di blocco...

... Lo conosco, m31gio! Ci eravamo incrociati su astrofili.org: effettivamente fa dei disegni davvero belli, non ricordavo più che aveva uno strumento uguale al mio! Grazie!
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

vincenzo ha scritto:cari giovani ragazzi,

intanto vi suggerisco questa lettura:
http://www.astrosurf.com/forever114/

buon divertimento
Grazie, Vincenzo: però qui si tratta di Newton classico, che credo sia cosa assai diversa come disegno ottico principalmente per il rapporto focale nativo dello specchio... Rapporto focale più elevato, ostruzione minore, aberrazioni extrassiali più contenute, verosimilmente maggior contrasto... lo schema tanzutsu è certamente più penalizzato, proprio per questo mi interessa "sfidarlo"! :mrgreen:
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da OrionMZ »

Andrea75 ha scritto:... Primario non collimabile!? :shock: ... E come si fa? Sfido che se ne parlasse male... il mio ha le sue brave vitone a pomello, agilmente regolabili a mano, e le sue tre brave viterelle di blocco...
Purtroppo sì... Bisognava solo sperare che il primario fosse posizionato (in fabbrica) in modo sufficientemente perpendicolare alla lunghezza del tubo, e poi agire solo sul secondario.
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Acronauta »

Vado a memoria. Il Tanzutsu uscì dapprima col secondario sostenuto da una lastra piano-parallela, in una versione da 114 e una da 150 mm di diametro, seguito (o preceduto, non ricordo) da un piccolo 76 mm. Mi risulta che questi fossero i Tanzutsu "originali", made in Japan.

Erano delle [censura] solenni, secondo me, soprattutto il primo: un newtoniano a f/8.7 con l'ostruzione di uno schmidt cassegrain, il coma di un f/4 e il primario non collimabile non saprei come definirlo altrimenti. C'era poi quella ciofeca di cercatore incorporato, ciliegina sulla torta di un progetto che più assurdo non poteva essere, considerando che non c'era modo di montare un cercatore più decente. Dopo averci messo le mani, montato e smontato ecc. e regolato infinite volte (il mio esemplare aveva anche il fuocheggiatore non posizionato correttamente) nel tentativo di farmi uno strumentino trasportabile, alla fine riuscii a ottenere qualcosa di decente (ma sempre con quel coma orrendo) anche se anni luce inferiore al mio TAL 110, che sui pianeti sfoderava immagini refractor-like.

Nell'osservazione lunare era usabile a patto di portare i dettagli proprio al centro del campo, sui pianeti era decisamente scarso, gli ammassi aperti erano orrendi (mi regalò le peggiori vedute delle Pleiadi che io ricordi) mi ci divertii quindi proprio ad osservare le stelle doppie, anzi devo a quello strumento l'essermici appassionato essendo scarsamente utilizzabile su tutto il resto: una volta ottenuta un'immagine di diffrazione simmetrica devo dire che mi ha permesso di farmi delle belle scorpacciate, arrivando tranquillamente al limite di risoluzione teorico.

Fui poi felice di sbarazzarmene, non ho poi mai più avuto strumenti peggiori di quello, tranne uno. Mi dicono che le versioni cinesi senza lastra anteriore siano decisamente migliori sia come intubazione che come resa ottica, sarei quasi curioso di provarne uno per Astrotest ;)
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

... Sì, beh, descritto così... naturalmente il primario è e rimane F/4 o giù di lì, e questo dev'essere stato la fonte di buona parte dei problemi se la costruzione meccanica non è più che accurata. Un primario F/4 non collimabile è davvero un controsenso: il mio perlomeno lo è... il campo corretto da coma è ridotto davvero a pochi primi d'arco: sulla Luna non mi aspetto grandi vedute, magari sui pianeti riesco a far di meglio. Anche l'ostruzione si fa sentire pesantemente, aggravata dai tre grossi spider. Però almeno ho la possibilità di regolare le ottiche...
Avevo dimenticato il "cercatore"... ma come gli sono venute, certe idee? Anche se il 5x24 (diaframmato a DIECI -10 - ) non è che sia 'sta gran cosa...
Comunque, proprio perchè ha un progetto ottico così penalizzante sull'alta risoluzione, sono ancora più curioso di tirargli il collo!
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da OrionMZ »

Sui pianeti anch'io non ho mai avuto immagini entusiasmenti con il Tanzutsu. Il cercatore reflex era di moda in quegli anni per gli strumenti entry level. Però non saprei se era meglio o peggio di un 5x24, in quanto questi ultimi si scentrano solo a guardarli...
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Re: R: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Born to... Zeiss »

Raf ha scritto:Buon divertimento, allora ;-)
Io ho avuto per qualche tempo il Tanzutsu classico, quello con la finestra ottica. A quel telescopio sono legati alcuni tra i miei peggiori ricordi di astrifilo...:grin:
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Dob »

Provo a puntare Vega: la figura di diffrazione ancora non mi convince del tutto, ma riesco a raffinare ancora un po' la collimazione del primario. Punto Vega: vedo il dischetto di Airy, ma che differenza con il rifrattore! Quanta luce "in giro"! Almeno un paio di spessi e luminosi anelli di diffrazione e sei spikes molto fotogenici,
attenzione che per un confronto corretto col sessantino dovresti osservare (nel 114) stelle di circa 1,5 magn più deboli.
Per la collimazione ti conviene fare un punto nero sul centro dello specchio primario e osservarne la riflessione con un tappino forato di plastica bianca applicato al fuocheggiatore.

p.s. mi pare di ricordare di aver letto tempo fa (forse un articolo su Coelum) che uno dei tanti problemi del vecchi Tanzutsu era la barlow interna di scarsa qualità ...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Dob ha scritto: attenzione che per un confronto corretto col sessantino dovresti osservare (nel 114) stelle di circa 1,5 magn più deboli.
Perchè?
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Messaggio da Angelo Cutolo »

Andrea75 ha scritto:... Difatti, Raf, anch'io ne ho sempre sentito parlare generalmente male e resomi conto del tipo di schema ottico mi son detto: bella sfida passare dal rifrattore, pur piccolo, a questo... Però ricordavo la recensione di Roberto Porta proprio del Tanzutsu classico, in cui lui sostiene che il problema non sta nell'ottica in sè quanto in un'approssimativa intubazione; e racconta di come, smanettando un po', è riuscito a ricavarne buone cose... Sinceramente, come strumento, mi incuriosisce: poi, se cerco l'immagine pulita, ho pur sempre il caro vecchio sessantino... Vedremo! ;)
Questo è l'articolo che citavi http://digilander.libero.it/photallica/tanzutsu.htm
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Grazie Angelo, è proprio quello. Tra l'altro dice chiaramente che lo specchio primario era fisso... :shock: ... me ne ero proprio dimenticato, ma che fesseria... Però lui dice che alla fine, smanettando un po', è riuscito ad ottenere risultati addirittura migliori che col classico 114/900... questo a dir la verità mi sembra un po' strano... Comparabile, capisco: ma migliore... in fondo è più ostruito del Newton puro...
Mah, cosa volete che vi dica, vedremo come va il mio... nonostante tutto sono ottimista!
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Re: R: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Born to... Zeiss ha scritto: Anche dei miei.... :(
Beh, Claudio... per la fama con cui ti conosco e gli strumenti che hai in firma, non ti ci vedo proprio con uno schema ottico così "pasticciato"... Ti dirò, per me è comunque un termine di paragone assai utile: e se mi riesce di farlo rendere discretamente è pur sempre un 4"... Poi, la pulizia del sessantino è realmente un altro mondo... si capisce decisamente la differenza di resa dei vari schemi ottici, non credevo potessero davvero essere così diversi...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Re Vega »

Ciao Andrea, grazie per il bel report; sul sito di Plinio esiste una recensione di una recente versione Celestron a puntamento automatico; ottime le ottiche.

Fede
Strumenti:
Zeiss AS 150 f/15 e D&G 152 f/15 (intubazione Fumagalli); Taka FS128; S.W. 120ED; Pentax 75 EDHF
Set oculari Zeiss Abbe I; TMB supermono 6 e 8 mm; Taka LE 5 mm e Abbe 12,5 mm; Barlow Zeiss 2x
Fujinon 7x50 Mariner; Zeiss Dodecarem.

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X. 
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da -SPECOLA-> »

Negli esemplari ben riusciti, l'unica pecca era il cercatore reflex.
La versione 76/600 era ultra trasportabile (tra l'altro si tratta dell'unico KONUS STANDARD che non ho :cry: ); il TOP però rimaneva sempre il RET 70 da 6" (vedi recensione su ORIONE e "IL LIBRO DEI TELESCOPI" di Walter Ferreri); uno strumento riomasto "incompreso".
Adesso nemmeno i SEBEN hanno più la finestra ottica in vetro che sorregge il secondario.
Fabrizio Ferrario
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Dob »

Andrea75 ha scritto:
Dob ha scritto: attenzione che per un confronto corretto col sessantino dovresti osservare (nel 114) stelle di circa 1,5 magn più deboli.
Perchè?
Perchè di solito quando si confrontano strumenti di apertura molto diversa (a parità di qualità ottica) lo si fa sulla stessa stella (o sulla stessa doppia) concludendo che lo strumento più grande fa "stelle meno puntiformi" senza tener conto che lo strumento più grande raccoglie più luce e quindi mostrerà un disco apparentemente più grosso e anelli più luminosi (per non parlare se lo strumento più grande ha anche una sensibile ostruzione)
Angelo Cutolo

Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Angelo Cutolo »

Andrea75 ha scritto:Grazie Angelo, è proprio quello. Tra l'altro dice chiaramente che lo specchio primario era fisso... :shock: ... me ne ero proprio dimenticato, ma che fesseria... Però lui dice che alla fine, smanettando un po', è riuscito ad ottenere risultati addirittura migliori che col classico 114/900... questo a dir la verità mi sembra un po' strano... Comparabile, capisco: ma migliore... in fondo è più ostruito del Newton puro...
Mah, cosa volete che vi dica, vedremo come va il mio... nonostante tutto sono ottimista!
Puoi chiedere direttamente a lui chiarimenti su questro strumento, puoi scrivergli una mail direttamente dal suo sito, oppure un messaggio privato su Astrofili (visto che siete entrambi iscritti), così puo spiegarti direttamente quali "smanettamenti" ha fatto per migliorarlo.
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Dob ha scritto: Perchè di solito quando si confrontano strumenti di apertura molto diversa (a parità di qualità ottica) lo si fa sulla stessa stella (o sulla stessa doppia) concludendo che lo strumento più grande fa "stelle meno puntiformi" senza tener conto che lo strumento più grande raccoglie più luce e quindi mostrerà un disco apparentemente più grosso e anelli più luminosi (per non parlare se lo strumento più grande ha anche una sensibile ostruzione)

... Boh, può anche darsi... ma direi che confrontando un 60 mm con un 114 il problema non si pone, sono due diametri comunque piuttosto piccoli... e comunque ho provato su diverse stelle di varia magnitudine. In entrambi, specie dopo aver imparato a collimare a dovere il 114, vedo una figura di diffrazione regolare ma lo schema ottico ostruito mostra naturalmente più luce diffusa, spikes e due-tre anelli brillanti, ed è più sensibile al seeing; l'immagine di diffrazione del sessantino è più pulita, un dischetto piuttosto netto e un anello quasi perfettamente regolare. Per contro, il 114 rende ovvia la separazione di doppie che nel sessantino mostrano i dischi di Airy a contatto o compenetrati: nonostante la forte ostruzione sono rimasto assai sorpreso dalla nettezza con cui ha mostrato le componenti di epsilon Lyrae, e sono praticamente certo che può separare doppie anche più strette, cosa che il sessantino non può fare nonostante l'estrema pulizia dell'immagine.
Però quello che dici mi ricorda una cosa che ho osservato proprio con il rifrattorino: guardando il quadrupletto della Lira mi sono accorto che una delle due coppie, con componenti un po' sbilanciate, mostrava dischetti di diffrazione leggermente diversi come dimensione. E' vero, il disco di Airy non ha luminosità uniforme: se la stella è debole se ne vede solo il picco centrale, se la stella è un... faro si vede più grosso. Paradossalmente questo mi ha aiutato a veder risolte tutte le quattro componenti nel sessantino, avevo scritto un report giorni fa...
Ad ogni modo, non è che a me interessi più di tanto il tentativo di riprodurre scientificamente le identiche condizioni al contorno per cercare di teorizzare le prestazioni o peggio "dimostrare matematicamente" la superiorità di un'ottica sull'altra: questo è un non-senso, perchè la realtà è sempre e comunque più vasta di quanto qualsiasi modellazione possa rappresentare, e va giudicata facendone esperienza (secondo il completo e più pregnante significato del termine, da non confondere con l'empirismo).
Io apprezzo e giudico quel che posso vedere direttamente con i miei occhi: nel rifrattorino, immagini molto buone e gradevoli limitate dalla quantità di luce e dal potere separatore dei suoi 60 mm a lente; nel riflettore corto, immagini sempre di qualità ma più "pastello", ovviamente riferite alle potenzialità di raccolta di luce e potere risolvente dei suoi 114 mm e del suo schema ottico... ... Realismo, realismo... non teorie... ;) ...
Ultima modifica di Andrea75 il 20/06/2012, 16:37, modificato 2 volte in totale.
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

Angelo Cutolo ha scritto:Puoi chiedere direttamente a lui chiarimenti su questro strumento, puoi scrivergli una mail direttamente dal suo sito, oppure un messaggio privato su Astrofili (visto che siete entrambi iscritti), così puo spiegarti direttamente quali "smanettamenti" ha fatto per migliorarlo.
... Grazie Angelo, magari lo sento. In effetti ho "studiato" la sua recensione ed osservato attentamente il mio tubetto: ho leggermente "abbassato" il secondario come ha fatto lui perchè era un po' alto (lontano dal primario), ma era roba di pochissimo. ieri l'ho collimato con stella artificiale, e sinceramente la figura di diffrazione mi sembra buona: disco di Airy ben tondo, due anelli regolari... mi sembra anche che tenga bene: ci ho lavorato un po' inserendo tre spessorini per togliere il gioco laterale del fuocheggiatore, muovendo parecchio il tubo, ma la collimazione è rimasta tale e quale... Tra l'altro si collima con facilità, le viti a pomolo del primario si manovrano tranquillamente e sono belle fluide e regolari... Spero di aver presto occasione di spremerlo un po', anche se qui, nonostante la caldazza da anticiclone, il cielo è coperto :( ... oltre al danno, la beffa...
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Re: è successo l'incredibile... approccio al riflettore

Messaggio da Andrea75 »

... Riporto in su il thread perchè in questi giorni ho potuto provare ancora il 114/1000, dalle Prealpi bergamasche. Innanzitutto sono riuscito a portare la collimazione a un livello per cui, a 200x, sia sulla mia stellina artificiale laser sia - soprattutto - sulle stelle reali si vede il disco di Airy ben tondo, con un anello anch'esso ben tondo e simmetrico che, nel caso delle stelle più brillanti (Dob, avevi ragione!) "affoga" nella luce diffusa dovuta allo schema ottico. Comunque credo di aver raggiunto il massimo delle prestazioni che può dare.
Ieri sera l'atmosfera era molto calma e verso le 22 ho puntato Saturno. Il pianeta ormai comincia ad essere basso: ho osservato con un Kellner 6 mm, a 166x, ottenendo un'immagine ovviamente più luminosa che nel sessantino; il globo mostrava con tutta evidenza il passaggio dell'anello davanti a sè, con relativa ombra sottostante, il tutto molto più definito che nel rifrattorino (anello "staccato" dal globo, si capiva che era "davanti", mentre nel sessantino bisogna sforzarsi di più...). Mostrava un'evidente banda scura nell'emisfero nord, che nei momenti più calmi era piuttosto definita facendo intravedere il polo più chiaro. Forte dell'inseguimento in A.R. (... che comodità! Sono riuscito a stazionare per bene la montatura, e il motorino fa bene il suo lavoro senza vibrazioni: ci si può concentrare molto di più sull'immagine. Sicuramente adatterò il sessantino a questa montatura! :D ) mi sono concentrato sulle anse degli anelli, ma la divisione di Cassini non era così ovvia come mi aspettavo. La si vedeva solo nei momenti di maggior calma atmosferica, con relativa rarità. Però non so se questo sia dovuto alla mia poca esperienza di visualista: di certo lo schema ottico del 114 è lontano mille miglia dal contrasto di un rifrattore. Nondimeno ciò che ho visto mi è sembrato un buon risultato. Ho provato a riprendere con la webcam, ma devo imparare a gestire bene luce, focale e soprattutto messa a fuoco: quest'ultima era critica nel sessantino F12, nel 114 F4 nativo è snervante. Il risultato non si discosta molto dalle immagini ottenute con il piccolo rifrattore: proverò ad aumentare in qualche modo il rapporto focale, con Barlow o con prolunghe (preferirei...), magari con qualche sistema di messa a fuoco a valle della barlow incorporata (così almeno fuocheggio a F10 e non a F4...).
Dopo essermi goduto ancora un po' Saturno in visuale ho deciso di tentare qualche doppia, cominciando da beta Scorpii, che a 200x (oculare Super 10 più Barlow 2x di serie, che mi sembra di discreta qualità) mostrava i due piccoli e luminosi dischetti di Airy con gli anelli di quando in quando rotti dalla leggera turbolenza; poi ho voluto puntare Algieba, sebbene ormai bassissima, anch'essa brillantemente risolta anche se l'immagine di diffrazione era più incasinata, credo per via della scarsa altezza... Poi ho tentato Izar: e sono rimasto molto sorpreso, in negativo. Nonostante la primaria mostrasse abbastanza spesso una buona figura di diffrazione regolare, Izar b non era per niente evidente, anzi ci ho messo un bel pezzo prima di riuscire a vederla, e solo a tratti quando l'atmosfera era DAVVERO ferma... più spesso era affogata nella luce diffusa. Mi è sembrato strano, visto come avevo sdoppiato, fin da Milano, le due coppiette di epsilon Lyrae... Ma credo che lo schema ottico sia proprio penalizzante, occorre un'atmosfera davvero perfetta per sfruttarlo tutto.
Niente cielo profondo, causa trasparenza sotto il minimo sindacale e Luna ormai incipiente.
Mi considero moderatamente soddisfatto, ma voglio imparare a sfruttare meglio il bidoncino...
Andrea, Milano
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