Nei giorni scorsi ho voluto fissare qualche idea sull'argomento, riprendendo le osservazioni storiche e cercando di capire chi e come ha scoperto davvero la divisione di Encke. Tradizionalmente si attribuisce tale scoperta a Wiliam Rutter Dawes e a William Lassell, tuttavia riesaminando la documentazione storica mi pare che ciò non sia più sostenibile anche se i due astrofili inglesi ci sono andati molto vicino, e ciò mi ha costretto a rivedere anche alcune mie vecchie convinzioni.
Nella discussione cui accennavo sopra, qualcuno ha tentato di dimostrare il fatto semplicemente simulando il bordo dell'anello A e dimostrando che con un telescopio come quello di Dawes la divisione non si sarebbe potuta vedere. A me però questo genere di approcci non piace a meno che non sia l'unica strada percorribile. Le simulazioni, infatti, quando non si limitano a macinare qualche formuletta devono necessariamente semplificare situazioni altrimenti complesse col rischio di trascurare qualche elemento fondamentale. E comunque nel caso presente non ne vedo il bisogno dal momento che abbiamo a disposizione dei fatti nudi e crudi che sono più che sufficienti per arrivare ad una plausibile conclusione.
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Buona lettura
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