domanda su sessantino old-style

[Andrea75]

... Ripropongo qui quella che era la seconda parte del messaggio di presentazione, effettivamente forse questo è il posto più consono (i moderatori mi scusino, non sono praticissimo del forum...). Possiedo dal 1988 un piccolo acromatico 60/700 che mi era sempre parso di buona qualità: negli ultimi anni avevo provato, un po' per gioco e un po' per scommessa, ad attaccargli in qualche modo un'economica webcam. Le immagini dei principali pianeti che ne sono risultate sono state davvero una grande soddisfazione, comprese quelle di Marte della scorsa opposizione. Poi frequentando Astrofili.org ho imparato un po' di "malizie" su come valutare la qualità ottica, su come osservare i pianeti e cosa aspettarmi; ho imparato a migliorare la collimazione del doppietto, lavorando sia sulla planeità della cella in plastica che sull'assetto delle due lenti, fino a ridurre quasi a zero il residuo - peraltro minimo ed osservabile solo con star test ad almeno 80x e sfocando appena - astigmatismo. E qualche settimana fa mi sono tolto la soddisfazione di individuare la debole compagna di Izar, e addirittura poche sere fa mi è parso che il dischetto di Airy di gamma Virginis fosse non perfettamente rotondo, ma visibilmente allungato e ovale.
Vengo ad una domanda che spero possa trovare risposta da qualche autorevole conoscitore dei rifrattori d'altri tempi: la marca del mio piccolo samurai è "Gemini", come si vede dallo sbiadito cartellino sul focheggiatore, ma non sono mai riuscito a capire chi ha prodotto realmente il doppietto. Ho notato, in un angolino, un microscopico logo, un piccolo rombo con una "Z": ne posto un'immagine. Qualcuno dei più esperti ha idea di cosa possa significare?
Grazie e complimenti per il forum!

[Acronauta]

Secondo una vecchia discussione su CN il simbolo dovrebbe appartenere a una società di Tokyo che però mi risulta non sia più attiva, o almeno non ha più il sito web.

Guarda qui

http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... t/all/vc/1

[-SPECOLA->]

Gemini era il marchio dell'importatore.
Il logo Diamond Z fa capire subito che il tuo telescopio è stato prodotto dalla Tanzutsu in Giappone (anch'io ne ho uno, il mio però è un KONUS HYDRA, sempre di quegli anni comunque).

[Andrea75]

La Tanzutsu... quella dei "famigerati" riflettori corti con Barlow incorporata, di cui ho letto in giro un po' di tutto, ma anche di cui pare che la qualità, in fondo, non fosse malaccio nei primi esemplari prodotti. Non sapevo facessero anche rifrattori... anzi, non sapevo proprio che fosse un produttore di ottiche, credevo che il nome si riferisse solo a quel dato modello di riflettore. Vado a vedermi il link a CD... Grazie!

[-SPECOLA->]

Si TANZUTSU era un costruttore giapponese di ottiche.
I rifrattori di norma erano abbastanza buoni; dalla mia esperienza comunque i corrispettivi Circle T, cioè TOWA sono migliori.
Infatti il mio KONUS URANUS, che è identico al modello HYDRA, non fosse altro per una piccola variante del gruppo azimutale, conferma questo.

[OrionMZ]

Qualcuno ha confrontato questi 60 mm giapponesi con gli attuali cinesi?

[Andrea75]

... Difatti, anche se non ho mai osservato in nessun altro strumento, quello che dici sembra confermare la mia esperienza. Tanto per cominciare, il diaframma di contrasto del mio rifrattorino era piazzato in modo da ridurre il diametro utile a meno di 50 mm (non ho mai misurato con precisione, ma stimo tra i 45 e i 50 mm); a suo tempo avevo chiesto lumi a M. Lattanzi, il quale mi diceva che probabilmente questo era dovuto all'uso di oculari Huygens che lavorano bene solo con f/D uguali o maggiori di circa 15. Qualche mese fa ho provato a spostare il diaframma nel tubo (ce n'è un altro nel fuocheggiatore) in modo da sfruttare tutta l'apertura libera: in effetti gli Huygens lavorano peggio, credo introducano della sferica ma non so valutare bene. In compenso un oculare "rubato" a un piccolo monocolo cinese da bancarella (stimo "a naso" una focale sui 9 mm) lavora splendidamente, e mostrava chiaramente un certo astigmatismo nella figura di diffrazione stellare. La classica prova del cartoncino mostrava che il doppietto non era esattamente ortogonale al tubo (cella di plastica...); così ho provato a rettificarla, con successo dopo qualche tentativo. Riflessi del cartoncino centrati, ma l'astigmatismo non era migliorato. Così ho iniziato a ruotare gli elementi del doppietto: e mi è andata bene. Adesso è rimasto un minimo (ma proprio minimo) residuo di sferica; rimane anche una certa luce diffusa, probabilmente sono queste piccolezze che fanno la differenza con ottiche allo stato dell'arte. In ogni caso sono stato sorpreso da quello che il sessantino mi ha mostrato sul minuscolo Marte di quest'anno: mi permetto di postare una delle migliori immagini, aggiungo che in visuale la situazione non era molto diversa (fatto salvo il maggior contrasto possibile con la fotografia). Tutto sommato son soddisfatto...

[Andrea75]

Qualcuno ha confrontato questi 60 mm giapponesi con gli attuali cinesi?

... Ecco, anche a me piacerebbe questo confronto... ne sento parlare spesso tanto male...

[OrionMZ]

Qualche difettuccio nello star test del mio 60 cinese si vede... ma non ci si può aspettare la perfezione altrimenti saremmo su altri costi.
La foto di Marte direi che è veramente ottima, se l'è cavata davvero bene. Con che dispositivo hai ripreso?

[Andrea75]

Qualche difettuccio nello star test del mio 60 cinese si vede... ma non ci si può aspettare la perfezione altrimenti saremmo su altri costi.
La foto di Marte direi che è veramente ottima, se l'è cavata davvero bene. Con che dispositivo hai ripreso?

Con una tecnica non proprio ortodossa, su Astrofili.org c'è un mio post chilometrico sull'argomento... Ormai quasi 3 anni fa avevo preso più per gioco che per altro una webcam da 20 euro, con corpo in metallo e obiettivo svitabile. Tolto l'obiettivo, ho adattato la webbina al rifrattore: ma non c'era verso di mettere a fuoco, per via delle lunghezze d'onda non corrette a cui la webcam è sensibile nell'infrarosso. Allora, non avendo filtri adeguati, mi è venuta l'idea matta di usare l'obiettivo stesso della webcam come oculare da proiezione... et voilà... casereccio ma, con mia sorpresa, efficace... Per Marte ho usato una barlow che mi sono costruito io stesso riciclando il doppietto divergente che sarebbe dovuto andare nel focheggiatore di quell'arnese che pubblicizzava la De Agostini tempo fa... ha funzionato...
Ma non è così liscia: senza barlow, l'obiettivo della webbina introduce non poca sferica e l'immagine è sempre meno incisa di quel che vedo a occhio... Con Saturno è abbastanza evidente...

[OrionMZ]

Complimenti per la tecnica "fai da te". A volte con CCD dedicati non vengono meglio a parità di strumento.

[Andrea75]

Grazie, Orion. Diciamo che, a parte una certa qualità del sessantino, ho avuto anche una buona dose di "fattore C"...
Nel frattempo ho trovato altre notizie sui rifrattori "diamond Z": purtroppo non mastico tanto l'inglese, tuttavia mi sembra interessante...
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... art/2/vc/1
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... in/3069262