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Video recensione del rifrattore Askar 120 APO F/7 - 2049 euro
Buona sera a tutti!
Il rifrattore Askar 120 APO F/7 rappresenta una novità nel settore degli astrografi. Si tratta di un tripletto spaziato in aria con un rapporto focale di f/7, ottimizzato con una lente centrale a bassa dispersione cromatica (ED). Il costo è di 2049 euro, IVA inclusa, ed è stato gentilmente fornito in visione da Skypoint Srl, distributore dei prodotti Sharpstar Optics nel nostro paese. Come sempre vi illustrerò e caratteristiche tecniche, pregi, difetti e le mie impressioni pratiche sul campo. Buona lettura e buona visione.

Articolo: https://www.binomania.it/recensione-askar-120-apo/

Pesa davvero poco per essere un tripletto 120.

L'intubazione si limita ad accogliere il percorso ottico senza essere sovradimensionata, lo spessore del tubo non mi pare eccessivo, sì, senz'altro si gestisce anche su una vecchia Vixen GP.

Davvero ammirevole la compattezza e leggerezza di questo tripletto, davvero stupefacente.

Una grassa possibilità per i fotografi deep sky, grazie al campo relativamente spianato che solo un tripletto può fornire.

Peccato invece per la presenza lieve, ma non nulla, dell'aberrazione geometrica, che risulta un poco penalizzante per le osservazioni planetarie.

Comunque applausi a scena aperta per l'abilità di fornire uno strumento di grande finezza realizzativa meccanica ed una incredibile leggerezza e compattezza fisica.

Insomma un rifrattore APO di grande amichevolezza d'uso.

Note negative, il non dichiarare il tipo di ED utilizzato e il non promettere un minimo di STRELL RATIO garantito, sarebbe bastato un 95% per tranquillizzare i potenziali clienti.

Ciao Giovanni, grazie come sempre per i commenti, Skypoint ha cercato di avere ulteriori dati ma i cinesi non hanno voluto fornirli, mi pare che il modus operandi sia accaduto anni fa anche con l'Evostar 150. Riguardo la sferica calcola che è un F/7 e calcola che visto il prezzo non penso si potessero fare miracoli nella regolazione. Tuttavia ho effettuato anche un Ronchi un po' cattivo su Sirio e ti assicuro che le frange non erano molto curve, onestamente pensavo peggio. Senza dubbio è piu' difficile lavorare un 185 mm che questo 120 mm. Spero ti poter osservare nel 185 prima o poi ma certamente non è un rifrattore dedicato per gli osservatori di pianeti, secondo me un classico 150 F/15 con tutti i criteri costruttivi del caso è in grado di fare meglio in quel contesto specifico.

Caro Piergiovanni, reduce da un SKYWATCHER 120ED prima serie.

Quindi con lo scivoloso focheggiatore CRYFORD senza riduzione micrometrica, con il paraluce fisso e con il focheggiatore di soli 2" e nessun elemento smontabile per aumentare il BACK FOCUS per montarci la torretta BINOCULARE.

Dovetti fare il barbaro sacrilegio di accorciare il 120ED per poter accedere alle tanto agognate osservazioni binoculari, senza dover rovinare la relativamente corta focale con degli OCS che uccidevano la corta focale.

Ma una volta montata la torretta binoculare l'amara sorpresa che sotto il peso della torretta e di due medi oculari, il pessimo CRYFORD scivolava inesorabilmente verso il basso, perdendo sistematicamente la messa a fuoco.

Nessuno più di me è in grado di apprezzare la SONTUOSA, LEGGERISSIMA e completa intubazione di questo ASKARA TRIPLET da 120mm.

Ti dico pure che nonostante la non eccellenza assoluta per il PLANETARIO dell'ASKAR, proprio il mio ex 120ED prima serie mi ha insegnato che molte cose contano più di qualche punticino di STRELL RATIO in più.

La comodità d'uso e la flessibilità d'uso alla lunga sono le cose più importanti e questo ASKAR le possiede in sommo grado.