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Rileggendo quello che ho scritto mi sono accorto che come mi capita solitamente sono un po dislessico :mrgreen: eh! e ho spiegato male una cosa cioè la parte sotto che regge la tavola altazimutale, è la solita che viene utilizzata per fissare la testa equatoriale del Royal 76/1400 :mrgreen: poi visto che ci sono riparto con altre cosette, per esempio, il famoso cercatore reflex dei telescopietti Towa, ce ne sono in 2 versioni una ben realizzata e una assemblata in economia ma su stessi telescopi però con denominazione differente, proprio come i towa originali e i tele assemblati da diamond Z metto un paio di immagini, quelli diamond Z sono plasticosi e più economici e per abbellirli nelle plastiche hanno pitturato delle linee argentate, ora se si guarda i vecchi binocoli Eikow (non quella pre-Eikow che faceva in proprio i telescopi con il simbolo simile a quello della pace sul paraluce e nessuno dei suoi accessori compresi gli oculari avevano stemmi Diamond Z) si possono vedere anche nei binocoli lo stesso stile e gli stessi materiali plasticosi più economici, il cambiamento è radicale nei prodotti esposti come qualità dalla vecchissima produzione, ma anche di materiali, ora il problema e capire esattamente in che periodo vi è stato il cambiamento in cui la Eikow è passata da produttore ad assemblatore di prodotti Towa, io presumo verso la fine degli anni 70 questa è l'idea che mi sono fatto, ma documenti precisi non li ho però grossomodo dalle date dei cataloghi sembra così :)
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Re: Un amico fidato :)

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immagini dei cercatori reflex che si trovano sui rifrattori Diamond Z con varie produzioni tipo gemini, apollo, ecc qua ho messo un Tasco rifrattore rosso, e quello più bello delle produzioni Towa che si ritrovano nei modelli Eikow, poi konus, ecc.
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Ciao Maurizio, io ho avuto un "Tosco" 76,2, (non 76) foc 1250 punzonato K cella non collimabile, ti riferisci a questo?

Ti/vi risulta che SYW è l'acronimo di Seisakusho Yamamoto Watanabe, l'azienda del terzo uomo della triade Kajima, Horiguchi e Yamamoto appunto e tutti provenienti dalla mitica Goto e che quest'ultimo si occupasse esclusivamente (o quasi) della commercializzazione outside Japan ?

Possiedo un "Milo" 60/800 (punzonato inequivocabilmente Royal) e un "Hobby" 60/710 (punzonato K) del tutto simili se non a tratti uguali focale a parte, è lecito pensare a una diffusa promiscuità di assemblaggio e quindi la tua domanda del tutto legittima ?
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Re: Un amico fidato :)

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Mi ricordo il Tosco lo vendeva anche un signore di Roma con la stessa punzonatura K e 76,2 ma era il 910mm cella non collimabile, non mi riferivo a quello ma a questo in immagine sto mettendo ora, che poi riguardandolo bene lo denomina è 77/1250 (altra confusione) per quanto riguarda SYW avevo dedotto che la S stava per fabbrica e la Y per Yamamoto ma la W non ne ho idea provo a cercare in giro vediamo che esce fuori ;)
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Qua ci sono i riferimenti storici della GOTO http://gototelesco.co.jp/presidentmes.html
Sotto per comodità metto la traduzione della pagina:
servirà come presidente della GOTO telescopio Ltd. è stata fondata recentemente Mi chiamo Masaharu Suzuki. Il nostro lì nel genitore Enterprises Ltd. Gotokogakukenkyujo storica azienda che è stata fondata da Goto Hitoshisan nel 1926 è. E 'iniziato come il primo produttore telescopio astronomico in Giappone. Negli ultimi anni, il planetario e grande video digitale è diventata una società che è nota in tutto il mondo, in termini ad esempio il contenuto duro e gestire un asse. Tuttavia, d'altra parte, il progetto telescopio non è necessariamente riflettere la voce del cliente, una controllata che è indipendente dalla struttura che è stato operato dalla Società determinato che sta per essere per i clienti. Ero Tazusawara allo sviluppo del marchio X equatoriale 36 anni fa, a partire dal fatto che abbiamo ricevuto, anche se ho ricevuto è consentita senza riguardo allo sviluppo prodotto unico, come auto Astro (spostare auto astronomico), quattro questo per la prima volta in mezzo secolo In siamo tornati per l'industria, ci sono un sacco di cose che mi ha sorpreso. Prima di produttori di telescopi e negozi che il numero è stato drasticamente ridotto, rispetto al periodo di bolla, e la maggior parte sorpreso cosa, anni venti, giovane numero di fan di astronomia del 30 di molto piccolo è che andato. Fa questa causa sarà Che cosa esattamente. In primo luogo ha cominciato dall'analisi, questa piccola azienda è crediamo Sperare per aiutare l'attivazione del settore dell'astronomia. Perché una piccola azienda che è limitato in quanto può essere solo noi. E intorno ad ogni produttore e negozi Fortunatamente, calore abbiamo dammi molte parole di incoraggiamento hanno. Voglio fare del mio meglio per consegnare queste persone e la mano. '40, Telescopio Gotokogakukenkyujo è stato prodotto 50 anni fa e sarà di nuovo in buone condizioni anche oggi. Amare il vostro Dai e ricordo che vengono ancora molto utente Iteiru di fegato, noi continueremo a gestione del futuro della società. Prefettura di Saitama Iruma della macchina di amore a casa sul tetto MXⅡ insieme equatoriale.

Continuo a cercare qualche collegamento con il nome che mi hai fornito :)

Sempre per caso ho trovato un rifrattorino che sono sicuro piacerà a Specola metto un immagine ;)
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50mm 750mm.jpeg
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E no... nessuna corrispondenza con Watanabe, spuntano vecchie lastre fotografiche astronomiche e altre persone che non sono di quel periodo, avevo già fatto tempo fa una ricerca in merito utilizzando proprio la parola in Giapponese : 山本製作所 SYW ma spuntavano i prodotti della ditta e il sito della Yamamoto che ha già postato specola e li non ci sono informazioni riguardo la produzione di telescopi. Avevo ipotizzato che quella W finale dato che i cataloghi SYW erano quelli dedicati al mercato estero forse potesse significare World=Mondo però anche questa è solo una ipotesi in realtà non ho nessun indizio abbastanza importante al riguardo e sopratutto nessuna corrispondenza ovunque. Però non si sa mai è capace come al solito per caso spunta qualcosa di interessante.. c'erano molti rifrattorini con la W cerchiata magari cercando in quella direzione con Watanabe... provo così ;)
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Se hai tempo e voglia cerca la provenienza dei 3 (kajima, Horiguchi e Yamamoto) dalla Goto. Se ricordo bene ne parla Galakuma su CN. Ciao
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Infatti mi risulta appunto che Yamamoto si occupasse solo della commercializzazione outside Japan. Non ci sarebbero telescopi marchiati SYW nel mercato locale.
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NeOFiTa ha scritto:Qua ci sono i riferimenti storici della GOTO http://gototelesco.co.jp/presidentmes.html
Sotto per comodità metto la traduzione della pagina:
La pagina tradotta in inglese mi sembra che renda meglio (al limite poi ognuno se lo ritiene, la traduce anche in un'altra ligua ;) ):
https://translate.google.it/translate?h ... ntmes.html
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vincenzo ha scritto:Se hai tempo e voglia cerca la provenienza dei 3 (kajima, Horiguchi e Yamamoto) dalla Goto. Se ricordo bene ne parla Galakuma su CN. Ciao
http://www.cloudynights.com/topic/25616 ... -research/ :D
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Ieri sera come al solito in questo periodo fa troppo caldo troppa umidità troppo tutto :mrgreen: allora mi sono dilettato a cercare qualcosa nel WEB, stranamente non mi apre più il forum di Astrotreff e il relativo sito... :( magari se a voi funziona potreste provare a darci un occhiata, comunque ho trovato un restauro di una montatura Royal Astro che merita di essere vista: http://www.webastro.net/forum/showthread.php?p=1955059

Anche il piccolo rifrattore Carton da 60/800 ho ritrovato il modello uguale SYW però denominato Perfex, cambia leggermente il colore che penso dipenda dal fatto che uno è stato fotografato all'aperto alla luce e l'altro in una stanza, nelle immagini del Perfex vi è anche la scatola in legno dove si intravede il libretto istruzioni e sulla scatola stessa un adesivo che però si vede male e devo provare a zoomare, altra cosa interessante, dentro la cassa vi è un piccolo scompartimento per gli oculari e alcuni accessori. ;)
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60 800 syw.jpeg
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Grazie Fabrizio, infatti erano proprie quelle alcune pagine di CN che ricordavo.

Ricordavo Kajima vs Kojima come riportato da Galakuma (in altro thread di CN poi, ne parla circa il legame professionale con Horiguchi) e sapevo che Yamamoto fosse una piccola azienda di design (altro che multinazionale Maurizio... :thumbdown: :D )

ciao
Vincenzo
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Per me è una multinazionale nel vero senso del termine, cioè che svolge la sua attività in più nazioni e con una grande varietà di prodotti, per i collegamenti del legame professionale ritengo che la Yamamoto telescopi per le informazioni che ho fa riferimento al solo Horiguchi Hamamatsu della Horiguchi opt. il quale era predisposto dalla stessa Yamamoto per la commercializzazione all'estero tramite anche la TASCO japan che era in America secondo le date dei cataloghi TASCO dall'inizio del 1950/1951 e cioè ben circa 3 anni prima che la TASCO facesse riferimento alla compagnia di George Rosenfield che fu avviata nel 1954, e da li a poco incominciarono a vedersi i primi Royal Astro con denominazioni T per TASCO, di conseguenza presuppongo che il Sig. George facesse solamente da tramite per i contatti in luogo per l'importatore Giapponese anche dopo la fondazione della TASCO America. Altro indizio importante è quando TASCO acquistò la Celestron, la Celestron non era in quel periodo un azienda in fallimento ma bensì una realtà consolidata, e non credo che la TASCO america da semplice importatore potesse acquistare la Celestron se alle spalle non aveva la potenza economica Giapponese, altro indizio e proprio il periodo di fallimento Celestron/TASCO e cioè verso il 1998/1999 guarda caso corrispondente a quanto si dice del fallimento economico dell'azienda TOWA che a sua volta fa riferimento alla Yamamoto. La Yamamoto aveva una media fabbrica dove assemblava o faceva assemblare i prodotti Royal Astro/Towa/Kenko ecc che si trova a Itabashi, c'è ancora una succursale della Yamamoto a Itabashi ma si occupa di altro, vedi sono anni che quando parlo che la Yamamoto e una multinazionale che si occupava esplicitamente (tramite il proprio addetto che penso avesse anche potere decisionale in vari settori di assemblamento e di esportazione come Horiguchi), molti pensavano che la Yamamoto fosse un anziano ottico che dentro la sua piccola azienda in legno produceva ottiche direttamente con le sue mani.. :naughty: La Yamamoto è una multinazionale nel vero senso del termine
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Yamamoto dei telescopi, anch'io me la ricordo come un piccolo laboratorio.
Per altro, il Sig. Yamamoto non si sposò, ne' ebbe figli.

Fonte C.N.
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@ NeOFiTa
Ma la cronologia e storia dell TASCO di cui parli, dove si può trovarla?
In rete si trova tutto al riguardo, tranne quello che hai scritto (vedi per esempio i link che ho gia dato nei miei precedenti interventi).
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Be mi ricordo che la storia della TASCO l'ho letta in un sito di un simpatico Astrofilo Americano dove parlava di come la Tasco era chiamata in sleng americano Trashco come prodotto da spazzatura, e lui spiega quando è stata fondata la TASCO di George Rosenfield, so il nome perchè mi sono segnato data e nome in un documento di testo del pc, poi però se si va nei cataloghi on line di Robert'sHP http://geogdata.csun.edu/~voltaire/classics/ si trovano quelli della TASCO pre George del 1950 dove vendevano i primi rifrattori da 6cm Japan.

Inoltre volevo aprire un'altra parentesi che mi balenò in mente 4 anni fa...

Avete mai pensato se in realtà sia la Royal Astro la vera ditta Leader del settore e comandasse tutte le altre con a capo Horiguchi che potrebbe essere benissimo questo signore che metto ora in foto.... e la SYW non fosse l'azienda leader come tutti pensano?!?!?! questo stravolgerebbe tutto quello che si pensa sulla produzione fino a circa la metà degli anni 70 e andrebbe riformulato tutto ma proprio tutto ciò che si dice della Yamamoto.. e che si è detto in tutti questi anni... che ne pensate?
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@ Maurizio:

09/09/2010 postato su CN da Galakuma (presumibilmnete più informato di te, me e Fabrizio messi insieme a mio parere... :D ):
(grazie Fabrizio per avermi rifornito l'indirizzo)

"....Mr. Yamamoto was an mechanical designer, not astronomer.
He designed the telescope like Kojima’s models for several makers from about 1960s..
His company was small, there were several workers in there.
He did only the design and assembly, and all parts were procured from other manufacturers.
But. He had been challenger. He exported about ten models.Triplet semi Apo, Cassegrain, 108mm/fl1600mm and others.
He was more ardent to export than in Japan.
There are not so many in Japan. ...."

Ne deduco, come ho sempre creduto peraltro che SYW, la sigla della sua azienda fosse solo una griffe, il suo ruolo sarebbe a livello produttivo inesistente e/o comunque limitato rispetto ad altri protagonisti come Horiguchi e sto Kojima che prima o poi quando avrò voglia di fare ricerche sembrerebbe appunto il fondatore della Astro Royal (parti meccaniche) che però si faceva fare le ottiche appunto da Horiguchi.
ps
possiedo un cane di 6 kg (boston terrier) convinto di essere un temibile pit bull di 30 kg
(a proposito di Yamamoto multinazionale si o no :D :D :D )
la verità credo davvero che siano state tutte piccole o piccolissime aziende frammentate come e più della filiera cinese (li si ci sono vere multinazionali) che collaboravano tra loro sviluppando un groviglio di marchi e sigle impressionanti, ma tutto ruotante presumibilmente davvero attorno a 4/5 compagnie le quali forse possedevano più che dimensioni aziendali (inteso in termini occidentali), idee, creatività, credibilità e capacità di realizzazione.
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Be.. Galakuma ... che conosca l'argomento non lo metto in dubbio, oltretutto è sempre alla ricerca anche nei vari stabilimenti ditelescopi vintage, però nel suo sito quando fece la recensione dello Yamamoto AE62 lo scrisse chiaro che non sapeva molto di questa ditta, però nel suo forum che è parecchio che non guardo ci sta che sia giunto alla giusta conclusione, oltretutto se si cerca su google maps la vecchia fabbrica Yamamoto è un capannone che prende mezzo angolo, però come al solito le cose dipendono.. hai un cane che pesa 6kg? probabilmente anche la vecchia ditta di telescopi pesa 6kg... ma basta guardare il sito attuale della Yamamoto per vedere che non pesa solo 6kg ma è fatta di molti edifici piuttosto estesi e moderni compresa la sede in Florida ;)
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Questo può interessare: http://www.yusa.com/

mah, intanto si parlava della produzione negli gloriosi anni 60/70 che c'entra adesso ? Sempre ammesso che la Yamamoto che segnali sia la stessa e non come credo più facilmente, una della tante omonime aziende (ne esiste una che fa da moltissimo tempo occhiali e semmai avresti potuto segnalare quella....)
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mah, intanto si parlava della produzione negli gloriosi anni 60/70 che c'entra adesso ? Sempre ammesso che la Yamamoto che segnali sia la stessa e non come credo più facilmente, una della tante omonime aziende (ne esiste una che fa da moltissimo tempo occhiali e semmai avresti potuto segnalare quella....)
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mmmmm si avrei potuto.. ma avevo pensato che la Yamamoto non ha mai prodotto le lenti dei suoi telescopi... neanche accessori di design per telescopi... in fondo.. anche perchè a me quasi tutti quelli SYW sembrano Focheggiatori Royal Astro che tra loro hanno raramente leggerissime modifiche, e pure le montature mi sembrano royal astro, in pratica sembrerebbe che la Yamamoto richiedesse alle altre aziende prodotti già assemblati e poi mettesse solo il marchio SYW, e il magazzino gli servisse solo per stoccaggio e spedizione delle casse con dentro gli strumenti..(?) non lo so che facevano in quel magazino.. L'azienda sembra proprio quella anche perchè riguardando a modo la storia aziendale parte dal 1945 e non dal 1968 e mi era sfuggito questo! (October 1951 Kokueki Manufacturing changed its name to Yamamoto Mfg. Co., Ltd) e allora le cose tornano un po di più di prima :)
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-SPECOLA-> ha scritto:Yamamoto dei telescopi, anch'io me la ricordo come un piccolo laboratorio.
Per altro, il Sig. Yamamoto non si sposò, ne' ebbe figli.

Fonte C.N.
Scusate,
avevo dimenticato il link:

http://www.cloudynights.com/topic/25616 ... try3279610
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vincenzo ha scritto: Ne deduco, come ho sempre creduto peraltro che SYW, la sigla della sua azienda fosse solo una griffe, il suo ruolo sarebbe a livello produttivo inesistente e/o comunque limitato rispetto ad altri protagonisti come Horiguchi e sto Kojima che prima o poi quando avrò voglia di fare ricerche sembrerebbe appunto il fondatore della Astro Royal (parti meccaniche) che però si faceva fare le ottiche appunto da Horiguchi.
http://www.cloudynights.com/topic/42988 ... try6308829

http://www.cloudynights.com/topic/46173 ... =%2Bkojima
http://www.cloudynights.com/topic/43029 ... =%2Bkojima
http://www.cloudynights.com/topic/45448 ... =%2Bkojima
http://www.cloudynights.com/topic/31910 ... =%2Bkojima
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Ma se non ha avuto figli.... questo distinto signore che porta il cognome della Yamamoto e sembra essere il presidente generale della Yamamoto... chi è?

http://www.yusa.com/
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Beh,
sai com'è? :mrgreen:
Ti ricordi il mio reply nel quale spiegavo con tanto di riscontri che Takahashi è il terzo cognome più diffuso (e dunque comune) del Giappone?
Sì?
Bene. :thumbup:
Yamamoto semplicemente nella lista dei cognomi giapponesi più diffusi, si trova al 7 posto (ti torna?); mica male, eh? ;)
No, perchè altrimenti allora non si capirebbe perché quei Takahashi che ho linkato io, nulla apportano secondo te alla plausibilità dell'imparentamento fra i presidenti di Yamamoto e Takahashi, menzionata da Galakuma, mentre questo Yamamoto, invece, dovrebbe ora confermare per forza la continuità di discendenza con lo Yamamoto dei telescopi che vai sostenendo tu, legando per altro le aziende YAMAMOTO (dei tempi e di oggi / dei telescopi e non=delle multinazionali) come se da sempre correlate e collegate. :think:
Due pesi e due misure? :?: :!:
Non so se sono riuscito a spiegarmi bene.
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Anche l'utente di CN MASILMW ( alias, Mr. Faworsky, dal quale comprai 3 obiettivi Carton 60/1000 anni fa, e apprezzato e riconosciuto e affidabile conoscitore di telescopi classici) ha affermato che la Yamamoto, piccola azienda, chiuse nel 1970....
Fine della trasmissione. La tua Yamamoto, Maurizio, come stiamo tentando di dirti Fabrizio ed io non c'entra nulla. La continuità va cercata appunto in altra direzione....
Arrenditi, sei circondato !!! :D E gioisci che hai avuto l'opportunità di imparare cose nuove! :D

Grazie dei link Fabrizio che rileggerò con calma. Una cosa veloce piuttosto, Clint Withman associa la Hoc, alla Hino Optical Company, ma la Hoc sembra universalmente accettato essere proprio l'acronimo della azienda del nostro Horiguchi, ti torna ?
Peraltro il mio 76/910 marchiato appunto Hoc, è, come design un vero, uguale RAO (royal astro Company)
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Siamo sicuri che chiuse nel 1970 preciso? secondo me chiuse circa 6 anni dopo, faccio riferimento alla produzione Royal Astro fino al catalogo del 1976 nel quale le montature i tubi ecc. sono ancora come quelli della SYW, già nel catalogo del 1977 si incomincia a vedere materiale nuovo e il design delle montature differenti una delle quali che metto in foto mi pare montasse ancora sopra un SYW (pero di questo non ne sono sicuro al 100% per che ho un vago ricordo) comunque la metto in foto. Specola hai ragione Yamamoto è uno dei cognomi più diffusi, l'unica differenza è che quel signore Kiichi Yamamoto porta il cognome dell'azienda che presiede, ho riletto il sito bene e il presidente della Y USA ha un altro nome, e ho presupposto che quella foto si riferisse al presidente generale di tutta la multinazionale tutto qua, :D in realtà mi aspettavo più una risposta come quella che mi ero fatto io ... e cioè.. (non lo so) ;) La Yamamoto attuale ha uno stabilimento a Itabashi (4-4 Shimizu-cho, Itabashi-ku, Tokyo) città che pare abbia molte persone con il cognome Takahashi, è vero, ma non vi è traccia della produzione SYW nella storia aziendale, mentre la succursale di Tokorozawa è un riferimento importante per gli anni 80..

Arrendermi? ma io non combatto nessuna battaglia, :mrgreen: metto solo in evidenza il mio spirito di osservazione critico con differenti elementi che mi portano a ipotizzare una visione leggermente differente da come viene raccontata, dato che non mi tornano le cose nel puzzle.

La H.O.C. si H.O.C.: Hino Optical che poi se non ti ricordassi la Hino è la Mizar e questo è un collegamento importante perchè come ben sai proprio la Mizar poi usò ottiche Royal Astro e anche queste sono intrecciate e mi sembra normale che il tuo 76/910 sia un Royal Astro e di conseguenza collegato a Horiguchi
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Ho nel frattempo, intrigato da questa lunga (sterile :lol: ) discussione, scritto a Terra Clarke essendo amici su FB. Lei è una nota ed affidabile collezionista di cosine molto carine e classiche e il suo invito è stato di consultare e/o interpellare Galakuma, da tutti considerato grazie ad accessi facilitati a fonti primarie, (o quasi) il più esperto circa tracciabilità di questi argomenti. Evitando troppe elucubrazioni e voli pindarici che possono generare solo ulteriore confusione al già complesso minestrone (fa anche rima.... :lol: )

Hoc, come ho scritto, sembrerebbe ai più, acronimo di Horiguchi Optical company, non Hino (la fonte è sempre la stessa ed è ben argomentata e persuasiva, spiacente di non fornire adesso l'indirizzo delle pagine). Si Mizar utilizzò anche lei ottiche Horiguchi, (non Royal Astro, facendo questa come scritto, apparentemente solo meccanica) ma il desing e la meccanica sono appunto molto diversi da Royal.

Boh, non so Maurizio quando chiuse, Yamamoto, ho solo citato Faworsky. E' plausibile che ci fossero degli stock ammesso che le meccaniche fossero simili sino al 76 come dici ?
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H.O.C. Quella H potrebbe voler significare Horiguchi oppure Hino, io sono più predisposto per il secondo, ma quella H.O.C. potrebbe essere tranquillamente della HARDIN OPTICAL COMPANY :mrgreen: ... certo che collaborasse con la Royal o con la Eikow me lo immaginavo, anche perchè i focheggiatori e parti delle intubazioni hanno il caratteristico colore griglio perlato, però pare si distinguesse anche per il materiale differente delle celle fatte differentemente dal solito alluminio, ma usavano anche l'ottone. Saluta da paret mia terraclarke sono un suo Fan :)
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Re: Un amico fidato :)

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A proposito di H.O.C. Tempo fa quando cercavo informazioni su un piccolo Nikon da 65mm e trovai un video che mostrai ad un paio di amici che possiedono il Nikon ED100/1200 F12 , ora questi video mi sono tornati in mente perchè stavo pulendo il TAL 2 e mi sono ricordato del video del fantastico TAL Alcor che anche quello era dello stesso autore su Youtube con altri strumenti vintage, allora ho ricercato l'autore su youtube che si chiama Dave Trott e indovinate un po... vi consiglio di guardarlo (ma anche di guardare gli altri video della sua pagina Youtube) :thumbup:

https://www.youtube.com/watch?v=bsmsjGbKP-A
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vincenzo
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Re: Un amico fidato :)

Messaggio da vincenzo »

http://www.cloudynights.com/topic/30090 ... -think-so/

A proposito di HOC
Ma la ricerca continua....
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Re: Un amico fidato :)

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vincenzo ha scritto:http://www.cloudynights.com/topic/30090 ... -think-so/

A proposito di HOC
Ma la ricerca continua....
viewtopic.php?f=182&t=7399&start=140#p74580 :mrgreen:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Un amico fidato :)

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Specola ma sei un enciclopedia di CN :DDD però io quel logo lo presi direttamente dal venditore...eppure ho fatto anche il riferimento alla HARDIN OPTICAL COMPANY... vabè..

http://www.bidorbuy.co.za/item/15797885 ... E_BOX.html

se lo vuoi comprare forse è ancora in vendita ha anche tutti gli oculari originali
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Re: Un amico fidato :)

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A proposito Vincenzo, tra gli oculari in dotazione nel link di vendita che ho messo di quell' HOC 50mm , hai notato SR5mm tra gli oculari, ti ricorda per caso una certa somiglianza con quelli in dotazione dei 77/910 Eikow? a me sembra uguale :geek:
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Re: Un amico fidato :)

Messaggio da vincenzo »

Ciao Fabrizio,ciao Maurizio.
Sorry Fabrizio, non avevo capito che tu avevi già postato il link...
Grazie davvero ;)

Maurizio, ognuno scrive quello che vuole sul web ed è facilissimo, come ben sai, complicare le cose sopratutto circa la tracciabilita di telescopi classici giapponesi. Il venditore del 50ino HOC ha scritto, in buona fede, una castronata.

Si tutta la serie degli ocularini e il tipico diagonalino, li conosco benissimo e sono ben ricorrenti nel corredo di tutta la produzione sopratutto imputabile a RAO.

Nel frattempo ho trovato quello che riportavo circa i due "pensionati" della Goto che più di chiunque hanno fatto e influenzato la produzione giapponese dell'epoca...

http://www.cloudynights.com/topic/28702 ... efractors/

Credo in queste fonti e le reputo più affidabili di chiunque anche da riscontri diretti (non conto più i 3" e i 2,4" che possiedo e ho posseduto e confrontato anche e non solo sul cielo.
Ciao
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Re: Un amico fidato :)

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vincenzo ha scritto: Credo in queste fonti e le reputo più affidabili di chiunque anche da riscontri diretti (non conto più i 3" e i 2,4" che possiedo e ho posseduto e confrontato anche e non solo sul cielo.
Ciao
Quoto. :thumbup:
Questa discussione infatti era gia stata riportata in questo thread (19/07/2015, 0:02), in quanto per altro parla anche di come venivano costruiti gli obiettivi (a macchina, gia negli anni '50-'60).
L'autorevolezza dei partecipanti secondo me è ragionevolmente fuori da qualsiasi dubbio.
Fabrizio Ferrario
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Re: Un amico fidato :)

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La discussione su CN appena postata conferma che le aziende producevano già i vetri con i macchinari negli anni 50, questo era chiaro e indubbio che non li facevano dentro una casina di legno in quel periodo tutto a mano, anche nel sito http://www.europa.com/~telscope/binotele.htm si possono già vedere molte foto del periodo dove venivano utilizzati macchinari dopo aver preso il blocco di vetro dalla fornace, li tagliavano a cubi rettangoli e dopo circolari sia per binocoli che telescopi, interessante invece il discorso della rifinitura finale a cottimo da parte delle aziende fatte fare a privati cittadini che li lavoravano nelle proprie case per tenere testa al'alta richiesta, non credo che tutte le aziende utilizzassero questo sistema, infatti si trovano altre foto dove ci sono dei veri e propri banchi di lavoro dentro dei capannoni, solitamente erano donne che svolgevano questa mansione, "le donne sono più certosine" :D naturalmente tra gli anni 50 appena finito il dopoguerra (le risorse erano limitate), e metà degli anni 70 l'industrializzazione si è modernizzata parecchio e i sistemi di produzione e lavorazione sono sicuramente cambiati, nonostante ciò è presumibile che per talune produzioni ci fosse ancora la rifinitura a mano, in fondo molti provengono dalla scuola del maestro ottico Nishimura... il ritocco a mano lo fanno ancora oggi per i rifrattori Apo GOTO e i diversi maestri ottici firmano anche la cella dove viene inserito l'obbiettivo. Una volta negli HOC sul tubo dove veniva posizionato il supporto del cercatore che poi faceva in modo che non si vedesse, veniva scritto un ideogramma che significava un "apprezzamento" che poteva avere diversi significati tipo.. "è venuto bene", "molto bello", "ottimo". O anche altri segni con differenti significati tipo "ok", "sufficiente", "nella norma".

Avevo già letto l'ipotesi di Galakuma sul fatto che Horiguci producesse gli obbiettivi per la Royal Astro, e che quest'ultimi fossero GOTO o disegnati e prodotti da un ottico che lavorava per la GOTO, in questo caso Horiguchi, però non si sa se effettivamente Horiguchi lavorasse per la GOTO, l'unica cosa certa e che si occupava dell'esportazione dei telescopi per le varie ditte tra cui la Yamamoto, mmmm comunque è probabile. Però il 108/1600 la GOTO non lo ha mai prodotto, mentre ha il 102/1500.. (non mi torna)...

Differentemente sono in disaccordo per quanto riguarda il collegamento Horiguchi/Takahashi, la storia Takahashi nasce nel 1932 si espande nel 1946 praticamente immediatamente dopo il dopoguerra per diventare una realtà aziendale nel 1958.. (quindi fu questo periodo tra il 1958 e il 1969 che non si capisce bene e qua nella storia aziendale si fa riferimento che la Takahashi già produceva telescopi, però il primo rifrattore acromatico Taka è cioe il TS65mm 910mm F14 è stato costruito nel 1969). Nei cataloghi GOTO dal 1966 fino al 1975 non vi sono ottiche da 65mm, ma ne appare una nel catalogo del 1976 un 65mm 1000mm acromatico... i dimetri che produceva la GOTO tra il 1956 e il 1958 erano questi: http://geogdata.csun.edu/~voltaire/clas ... 6_1958.pdf Come ben sapete i produttori di vetri ottici per il Giappone negli anni 60 erano: Chiba ottica, Chiyoda ottico, Fuji Film, Hotani ottico, Giappone Optical,
Ohara ottica, Sumita Optical, Toshiba Chemical. Tra questi Takahashi pare che se lo produceva da sola negli anni 60 insieme alle parti in alluminio. La produzione di obbiettivi alla Fluorite inizia negli anni 70 e pare che la Takahashi se li producesse da sola fino al 1977 (tra il 74 e il 77 la Takahashi stessa aumentò il capitale sociale per la ricerca e lo sviluppo), poi proprio in questa data 1977 pare iniziasse la collaborazione con la Optron Canon azienda che era nata nel 1974 come produzione di lenti di precisione ma sopratutto come sviluppo di tecnologie per le ottiche, e che dal 1977 si era specializzata proprio nella produzione di ottiche alla Fluorite, quindi il TOP della ricerca ottica Giapponese, ma non si fa nessun riferimento a collaborazioni con GOTO o Horiguchi. Anche Nikon è sempre stata per i fatti suoi non vi sono collegamenti di sorta di alcun tipo, mentre per la Ashai Pentax pare ci fosse stato un collegamento con le altre aziende in particolare per la fornitura delle montature e forse l'intubazione. Resto piuttosto scettico sul discorso Takahashi per la fornitura delle ottiche ma è più probabile che Takahashi abbia fatto un periodo di tirocinio in quel periodo dal 1958 al 1969 con qualche azienda prima di intraprendere una vera e propria produzione con il proprio marchio, mentre invece un collegamento si GOTO e Seiko Unitron/Polarex per quanto riguarda le ottiche lo trovo maggiormente probabile. Un'altro collegamento tra GOTO e Horiguchi lo mostra il catalogo di binocoli GOTO del 1966 dove si possono notare gli stessi involucri in plastica con linee argentate che rivestivano i binocoli dei cataloghi Eikow di dieci anni dopo: http://geogdata.csun.edu/~voltaire/clas ... e-1966.pdf
http://yumarin7.sakura.ne.jp/retrokan/EIKOW1979.pdf
Il classico rivestimento economico che solitamente si ritrova negli assemblaggi della Diamond Z...

Alla fine sono confuso come prima e ho ritirato fuori un minestrone :D

A proposito Vincenzo mi assicuri che quel SR5mm che si vede tra gli accessori dell' HOC da 50mm è il solito che accessoriava i Royal Astro? Se così fosse allora la collaborazione Eikow/Royal Astro è più importante di quanto peso gli avevo dato fino ad ora.

PS: interessante: http://www.cloudynights.com/index.php?a ... _id=260635 questo mi era sfuggito, pare il “modello 203” GOTO 80/1200...

C'è un documento molto interessante in bi-lingua Inglese/Giapponese che penso vi faccia piacere leggere, è del 1950 : http://geogdata.csun.edu/~voltaire/clas ... ochure.pdf

:)
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Re: Un amico fidato :)

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NeOFiTa ha scritto:interessante invece il discorso della rifinitura finale a cottimo da parte delle aziende fatte fare a privati cittadini che li lavoravano nelle proprie case per tenere testa al'alta richiesta, non credo che tutte le aziende utilizzassero questo sistema,
Cosa che fa tanto "multinazionale", no?
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