Viaggio dentro un iPhone

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Enotria
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Viaggio dentro un iPhone

Messaggio da Enotria »

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Stavo sostituendo la batteria ormai esaurita del iPhone della nipote e, tolto lo schermo, ero assorto ad ammirare la bellezza di quella struttura.
L’insieme di quei componenti microscopici, ormai ben oltre le mie normali capacità visive, e la loro disposizione ordinata e simmetrica, formavano una specie di quadro astratto della cui bellezza ero pienamente cosciente.
Anche perché la sostituzione della batteria in un iPhone 3GS non è proprio comodissima da fare, magari, se si ingegnavano un po’ di più, la potevano mettere un po’ più comoda, ma tant'è, mamma Apple ha deciso così, quindi rassegnamoci a smontare il telefonino in tutti i suoi componenti.

Tutti noi vediamo e tocchiamo con mano ogni giorno gli iPhone, sappiamo benissimo quale è la loro estetica, tanto da riconoscerli anche vedendoli da lontano. E in questo sono maestri i nostri nipotini.
Ma dentro no, non è così comune vedere come è fatto un iPhone al suo interno, per questo può essere interessante vedere assieme come si presenta.
La batteria allo scoperto.
La batteria allo scoperto.
Il telefonino è completamente smontato nei suoi componenti: lo schermo è stato asportato e messo al sicuro, quello che si vede è il fondello del telefonino con la batteria piatta che dovrà essere sostituita e, appoggiata, la famigerata scheda madre.
Famigerata perché è lo spauracchio di tutte le riparazioni: quando portate il cellulare a riparare, la frase “bisogna cambiare la Scheda Madre” suona come una condanna a morte per il nostro fedele compagno e, in genere, ne sancisce la prematura sostituzione.

Ma vediamola per bene questa fantomatica scheda:
La scheda madre.
La scheda madre.

Che delusione ! E’ solo un pezzo di bachelite e sopra non c’è nulla, solo il porta SIM da una parte.
Solo che, a ben guardare, si intuisce che quelle schermature di alluminio qualcosa devono ben coprire e, forse, la Apple non ha piacere che si vada a curiosare la sotto, per cui ha provveduto non solo a coprirne i relativi componenti, ma il tutto è fuso in una resina che ne impedisce l’ulteriore smontaggio: hic sunt leones, oltre non si deve andare !

E va bene, vediamo di accontentarci del visibile !
E, per forza di cose, di ben visibile c’è la fotocamera, artefice di bei ricordi, ma anche di tante delusioni.
La fotocamera.
La fotocamera.


Tutto il sistema di ripresa è contenuto in un minimo cubetto, con una lente del diametro di poco più di un millimetro. Eppure, poverina, se aveste un briciolo di attenzione, le foto le farebbe anche bene !
Quando scattate, non “strappate” lo scatto, date il tempo alla messa a fuoco di funzionare de alla CPU date il tempo di immagazzinare l’immagine. Quindi, mi raccomando, buona luce e restate fermi fino a dopo il click.

Una cosa che certamente colpisce è la presenza di decine di connettori di tutti i tipi:
Connettore mono tipo RCA
Connettore mono tipo RCA
Questo è un classico contatto schermato tipo RCA, solo che le sue dimensioni sono lillipuziane, guardate a sinistra il confronto con la sottile punta di uno spillo !
Sopra alla presa vedete anche un condensatore ed una resistenza in formato SMD (Surface Mount Device): questi componenti utilizzano una tecnologia che permette di comprimere i circuiti elettronici in spazi minimi.

Sempre in tema di connettori dalle minime dimensioni, fanno impressione quelli a vaschetta, a contatti multipli.
Connettore multiplo a vaschetta.
Connettore multiplo a vaschetta.
Ancora, la punta di uno spillo in alto a sinistra ci da l’idea delle dimensioni. Da notare che basterebbe un granello di polvere o un pelo di lanugine, per interrompere questi contatti: non per nulla chi monta questi componenti lavora in camere in cui l’atmosfera è completamente controllata e super filtrata.
Io non ho queste finezze, devo fidarmi unicamente della mia pompetta e sperare nella fortuna degli incoscienti.

Un componente che mi ha commosso fino alle lacrime, è talmente carino che non la smettevo più di titillarlo: il motorino del vibratore.
Il motore del vibratore.
Il motore del vibratore.
Fantastico, con il suo minuscolo contrappeso oscillante al minimo movimento, non la smetto più di guardarlo mentre segue le evoluzioni che faccio fare alla scocca. Ma pensate a come devono essere le dimensioni di quei cuscinetti, di quelle sfere, quale precisione devono avere !


Ma ora basta divertirci, ora voglio proprio vedere come andiamo a finire: è ormai ora di installare la batteria nuova e rimontare tutte le vitine che ho tolto, riattaccare tutti i sette microscopici connettori, pregando che i contatti siano rimasti perfettamente puliti e non si deformino mentre li incastro.
Un paio di viti rimaste orfane.
Un paio di viti rimaste orfane.
Solo per le proporzioni, ma il vetrino millimetrato su cui sono le viti che mi sono rimaste ha le tacche di 10 micron !

Come Dio vuole, alla fine si è chiuso con uno scatto, ho avvitato le ultime due viti, quelle più lunghe e, impaziente come sempre, l’ho acceso.
Miracolo !
Miracolo !


Non mi sembra vero, è partito al primo colpo, che culo ! :dance:

Ha, dimenticavo, qualcuno di voi sa dove diavolo vanno le due viti della foto ?



:wave:
Andrea

URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm

:clap: il binocolo migliore in assoluto, è quello che hai con te nel momento in cui ti serve. :clap:

Ogni oggetto ha la sua storia,
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vale75
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Re: Viaggio dentro un iPhone

Messaggio da vale75 »

Da appassionato di cacciaviti, soprattutto micro (e non di telefoni),
sapevo che Wera,Wiha.. avevano fatto apposta il pentalobe (torx a 5 punte) per aprire le odiose viti degli Apple.
Sei riuscito ugualmente?
Nel mio huawei sono tx5
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-SPECOLA->
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Re: Viaggio dentro un iPhone

Messaggio da -SPECOLA-> »

In mancanza dell'utensile giusto, si può benissimo usare anche un micro cacciavite a lama piatta di adeguata larghezza.
Per aumentare la presa, basta spingere mentre si compie l'azione di svitare.
Funziona! :thumbup:
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
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