Oculari grandangolari: dubbi!

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staka1977
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Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da staka1977 »

Ciao a tutti,
vi pongo un quesito che mi porto dietro da qualche tempo (da quando cioè ho iniziato ad interessarmi un pelo più approfonfditamente sulle caratteristiche di questi fantastici strumenti che sono i binocoli!).
Io mi chiedo come sia possibile in due strumenti dalle stesse caratteristiche fisiche (mettiamo conto due binocoli 8 x 42) avere in uno una visione grandangolare e nell'altro meno ampia. Mi spiego meglio, considerando gli stessi ingrandimenti e la stessa dimensione della pupilla d'uscita da come dovrei aver capito io l'ampiezza di quello che inquadro in una visione corretta e senza distorsione dovrebbe essere la medesima. Capite cosa intendo? La visione grandangolare è in in fondo un pigiare di orizzonte per farci stare dentro l'oculare più cose? Più è ampia la visione e più è distorta la visione o sbaglio?
ciao e grazie a quanti vorranno intervenire!
Christian
ottaviano fera
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da ottaviano fera »

L'ampiezza del campo apparente di un oculare è una caratteristica che dipende dallo schema ottico dell'oculare stesso.
In relazione poi alla sua lunghezza focale l'oculare, per essere grandangolare, dovrà avere determinate dimensioni correlate al diametro del diaframma di campo.
E' infatti noto che un oculare con focale di 40 mm, per avere un campo apparente di 65° non potrà avere un barilotto di diametro inferiore a 2 pollici.
Gli oculari per telescopi sono contraddistinti (oltre che dalla focale) dal solo campo apparente in quanto il campo reale è in funzione degli ingrandimenti utilizzati in base alla formula Cr= Ca/I dove Ca è il campo apparente, Cr è il campo reale e I sono gli ingrandimenti.
E' evidente che un oculare con grande campo apparente (maggior costo), a parità di ingrandimenti fornirà un maggior campo reale di un oculare che ha un campo apparente più piccolo.
La distorsione dipende dallo schema ottico dell'oculare e dalla bontà della sua realizzazione, un ottimo oculare grandangolare avrà meno distorsione di uno scadente oculare non grandangolare.
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
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Born to... Zeiss
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da Born to... Zeiss »

Ottima ed esaustiva risposta!!!
:thumbup:
Claudio Todesco

Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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piero
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da piero »

da scolpire nella pietra. nulla da aggiungere, nulla togliere. Grande Ottaviano, per la serie: "hai capito qualcosa quando sai spiegarlo a tua nonna" (A.Einstein)
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carmine
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da carmine »

Purtroppo è propio così...è la legge dei numeri tradotta in costi :twisted: :twisted:


Ciao
Carmine A.Romano

Guardo attraverso: Nikon, Celestron, ITT, Zeiss, Opticron,Tecnosky, Canon, Pentax, Apm, ecc.....
staka1977
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da staka1977 »

ottaviano fera ha scritto:L'ampiezza del campo apparente di un oculare è una caratteristica che dipende dallo schema ottico dell'oculare stesso.
In relazione poi alla sua lunghezza focale l'oculare, per essere grandangolare, dovrà avere determinate dimensioni correlate al diametro del diaframma di campo.
E' infatti noto che un oculare con focale di 40 mm, per avere un campo apparente di 65° non potrà avere un barilotto di diametro inferiore a 2 pollici.
Gli oculari per telescopi sono contraddistinti (oltre che dalla focale) dal solo campo apparente in quanto il campo reale è in funzione degli ingrandimenti utilizzati in base alla formula Cr= Ca/I dove Ca è il campo apparente, Cr è il campo reale e I sono gli ingrandimenti.
E' evidente che un oculare con grande campo apparente (maggior costo), a parità di ingrandimenti fornirà un maggior campo reale di un oculare che ha un campo apparente più piccolo.
La distorsione dipende dallo schema ottico dell'oculare e dalla bontà della sua realizzazione, un ottimo oculare grandangolare avrà meno distorsione di uno scadente oculare non grandangolare.
Grazie per la risposta. Mi mancano un pò di concetti di base (diametro del diaframma di campo e differenza tra campo reale e campo apparente)... ma penso che con una ricerca su wikipedia le nubi inizino a dissiparsi :thumbup: .
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piero
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da piero »

il diaframma di campo è il diametro del tubo del telaio dell'oculare ove passa la luce; se lo schema ottico dell'oculare abbraccia un campo tale per cui il tubo è troppo stretto, parte del campo offerto dalle lenti viene tagliato via.
il campo reale è la porzione vera di spazio inquadrata dal binocolo e può venir espressa in numero di metri a 1000 m di distanza oppure espressa angolarmente in gradi (dividendo il numero di metri per una costante trigonometrica di 17.4 avrai la conversione in gradi e viceversa; esempio 144m/1000m = 8.2° perchè 144/17.4=8.2, arrotondato). Il campo apparente dipende dall'oculare ed è l'ampiezza visiva che appare all'occhio espressa anch'essa in gradi.
Sul sito binomania trovi un utile glossario.
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Re: Oculari grandangolari: dubbi!

Messaggio da ottaviano fera »

staka1977 ha scritto:
ottaviano fera ha scritto:L'ampiezza del campo apparente di un oculare è una caratteristica che dipende dallo schema ottico dell'oculare stesso.
In relazione poi alla sua lunghezza focale l'oculare, per essere grandangolare, dovrà avere determinate dimensioni correlate al diametro del diaframma di campo.
E' infatti noto che un oculare con focale di 40 mm, per avere un campo apparente di 65° non potrà avere un barilotto di diametro inferiore a 2 pollici.
Gli oculari per telescopi sono contraddistinti (oltre che dalla focale) dal solo campo apparente in quanto il campo reale è in funzione degli ingrandimenti utilizzati in base alla formula Cr= Ca/I dove Ca è il campo apparente, Cr è il campo reale e I sono gli ingrandimenti.
E' evidente che un oculare con grande campo apparente (maggior costo), a parità di ingrandimenti fornirà un maggior campo reale di un oculare che ha un campo apparente più piccolo.
La distorsione dipende dallo schema ottico dell'oculare e dalla bontà della sua realizzazione, un ottimo oculare grandangolare avrà meno distorsione di uno scadente oculare non grandangolare.
Grazie per la risposta. Mi mancano un pò di concetti di base (diametro del diaframma di campo e differenza tra campo reale e campo apparente)... ma penso che con una ricerca su wikipedia le nubi inizino a dissiparsi :thumbup: .
@ staka1977
non devi preoccuparti se, come dici, ti mancano dei concetti di base, questi concetti, penso, mancavano a tutti noi quando abbiamo iniziato ad occuparci di strumenti ottici ed in particolare di binocoli.
Il campo apparente è lo "schermo" circolare che ti appare quando guardi in un binocolo, in un cannocchiale o semplicemente in un oculare.
Questo schermo può essere di piccolo diametro espresso in gradi ad es 40° o di maggiore diametro, 60° e più, 80° e anche 100°.
Se tu di fronte ad un orizzonte marino che spazia da est ad ovest (180°) guardi in un oculare di 60° apparenti di campo con l'occhio destro e tieni l'occhio sinistro aperto, potrai sovrapporre i 60° di campo apparente dell'oculare all'orizzonte partendo da est fino ad ovest (o viceversa) consecutivamente per tre volte in quanto 3x60°= 180°.
Fermo restando che il campo apparente è un dato invariabile dell'oculare, ciò che varia, con quello stesso oculare, è il campo reale (ovvero la quantità di cielo, di mare o di terra inquadrata) che è inversamente proporzionale al n. di ingrandimenti utilizzati e ciò è intuitivo in quanto più ingrandisci, più vedi grande l'oggetto della tua osservazione ma meno spazio(meno campo reale) vedi intorno allo stesso.
Ti allego in calce uno schema di formule semplici che ti aiuteranno a capire questi concetti che poi alla fine appariranno del tutto elementari.

N. INGRANDIMENTI = FOCALE OBIETTIVO (SPECCHIO) mm./FOCALE OCULARE mm.

PUPILLA DI USCITA
(LUMINOSITA’) = DIAMETRO OBIETTIVO (SPECCHIO) mm/ N° INGRANDIMENTI

CAMPO REALE ° = CAMPO APPARENTE°/N° INGRANDIMENTI

CAMPO APPARENTE° = CAMPO REALE° X N. INGRANDIMENTI

UN OBIETTIVO (SPECCHIO) FORNISCE n. 1 INGRANDIMENTO PER OGNI 25 cm. (250 mm) DI FOCALE. OVVERO :
INGRANDIMENTO OBIETTIVO = FOCALE OBIETTIVO mm/250 (mm)

UN OCULARE FORNISCE UN N. DI INGRANDIMENTI PARI A:
_________250(mm)_________
FOCALE OCULARE (mm)

POTERE RISOLUTIVO DI UN OBIETTIVO = 120/D (diametro in mm)

RAPPORTO FOCALE (f) = LUNGHEZZA FOCALE OBIETTIVO mm/DIAMETRO OBIETTIVO mm

CAMPO REALE IN ° = CAMPO IN METRI ALLA DISTANZA DI 1000 m/17,5 (52,5 se feet/yardes)
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Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
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