il campo nel binocolo
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Forse è una domanda banale, ma io non riesco a darmi la risposta
Un binocolo 10x25 ha un campo di 90mt ca a 1000mt, un 10x32 120mt, e finora tutto regolare. ora perchè se aumenta la lente dell'obiettivo a parità d'ingrandimenti il campo diminuisce es il 10x42 scende rispetto al 10x32.
Se è una scelta del costruttore, allora....va bene, ma se sono necessità tecniche vorrei capire.
ciao
carmine
Un binocolo 10x25 ha un campo di 90mt ca a 1000mt, un 10x32 120mt, e finora tutto regolare. ora perchè se aumenta la lente dell'obiettivo a parità d'ingrandimenti il campo diminuisce es il 10x42 scende rispetto al 10x32.
Se è una scelta del costruttore, allora....va bene, ma se sono necessità tecniche vorrei capire.
ciao
carmine
Carmine A.Romano
Guardo attraverso: Nikon, Celestron, ITT, Zeiss, Opticron,Tecnosky, Canon, Pentax, Apm, ecc.....
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Re: il campo nel binocolo
Mahhhhh!!!!
Possibile che nessuno sa darmi una risposta
carmine
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Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Carmine qua son tutti presi con questi telescopi da intubare .... ma provo io a risponderti, Probabilmente quando aumenta il diametro dell'obiettivo ; a parita di ingrandimenti aumenta il campo reale e di conseguenza il campo apparente risultera maggiore del 25 mm. Poi si useranno oculari grandangolari con lenti asferiche . Comunque aspetta che qualcuno ti rispondera ' senz'altro.
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
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Re: il campo nel binocolo
Se consideriamo il binocolo come un doppio telescopio (alla tedesca "doppelfernrohr), valgono gli stessi principi del telescopio.
L'ampiezza del campo (apparente) è una caratteristica degli oculari impiegati e del loro schema ottico, il campo reale ne è una conseguenza in quanto dipende dal rapporto tra campo apparente e ingrandimento.
Se un oculare di una determinata focale ha 70° di campo apparente, questo campo apparente resta immutato con il variare degli ingrandimenti ma cambia il campo reale che diminuisce con l'aumentare degli ingrandimenti e quindi della lunghezza focale dell'obiettivo.
Ovviamente un progetto complessivo tiene conto anche del diametro dell'obiettivo e della sua focale, delle dimensioni dei prismi e di eventuali problemi di vignettatura, della necessità di spianatori di campo o lenti asferiche etc. ma è intuitivo che un diametro minore dell'obiettivo rende più facile una migliore correzione verso i bordi del campo, data la minore distanza che intercorre tra raggi parassiali e raggi marginali, cosa importante nei binocoli che hanno tutti, più o meno, un rapporto focale molto spinto.
Non sarà sfuggito a molti che un 7x50 ha un campo che non supera quasi mai i 7-7,5° reali e 49-52° apparenti mentre i 7x35 arrivano facilmente a 9 ed anche 11° di campo reale ( da 63 a 77° apparenti).
Così pure gli 8x30 raggiungono frequentemente (e talvolta superano) i 65-68° apparenti mentre per trovare un 8x60 da 70-73° apparenti il riferimento è il fuoriserie e (costosissimo) blc (Zeiss) 8x60 Porro II dell'ultima guerra.
L'argomento può essere senz'altro approfondito al di là di queste considerazioni personali e ogni ulteriore contributo è senz'altro gradito.
L'ampiezza del campo (apparente) è una caratteristica degli oculari impiegati e del loro schema ottico, il campo reale ne è una conseguenza in quanto dipende dal rapporto tra campo apparente e ingrandimento.
Se un oculare di una determinata focale ha 70° di campo apparente, questo campo apparente resta immutato con il variare degli ingrandimenti ma cambia il campo reale che diminuisce con l'aumentare degli ingrandimenti e quindi della lunghezza focale dell'obiettivo.
Ovviamente un progetto complessivo tiene conto anche del diametro dell'obiettivo e della sua focale, delle dimensioni dei prismi e di eventuali problemi di vignettatura, della necessità di spianatori di campo o lenti asferiche etc. ma è intuitivo che un diametro minore dell'obiettivo rende più facile una migliore correzione verso i bordi del campo, data la minore distanza che intercorre tra raggi parassiali e raggi marginali, cosa importante nei binocoli che hanno tutti, più o meno, un rapporto focale molto spinto.
Non sarà sfuggito a molti che un 7x50 ha un campo che non supera quasi mai i 7-7,5° reali e 49-52° apparenti mentre i 7x35 arrivano facilmente a 9 ed anche 11° di campo reale ( da 63 a 77° apparenti).
Così pure gli 8x30 raggiungono frequentemente (e talvolta superano) i 65-68° apparenti mentre per trovare un 8x60 da 70-73° apparenti il riferimento è il fuoriserie e (costosissimo) blc (Zeiss) 8x60 Porro II dell'ultima guerra.
L'argomento può essere senz'altro approfondito al di là di queste considerazioni personali e ogni ulteriore contributo è senz'altro gradito.
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
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Re: il campo nel binocolo
Grazie Ottaviano per la risposta.ottaviano fera ha scritto:Se consideriamo il binocolo come un doppio telescopio (alla tedesca "doppelfernrohr), valgono gli stessi principi del telescopio.
Ovviamente un progetto complessivo tiene conto anche del diametro dell'obiettivo e della sua focale, delle dimensioni dei prismi e di eventuali problemi di vignettatura, della necessità di spianatori di campo o lenti asferiche etc. ma è intuitivo che un diametro minore dell'obiettivo rende più facile una migliore correzione verso i bordi del campo, data la minore distanza che intercorre tra raggi parassiali e raggi marginali, cosa importante nei binocoli che hanno tutti, più o meno, un rapporto focale molto spinto.
Non sarà sfuggito a molti che un 7x50 ha un campo che non supera quasi mai i 7-7,5° reali e 49-52° apparenti mentre i 7x35 arrivano facilmente a 9 ed anche 11° di campo reale ( da 63 a 77° apparenti).
Così pure gli 8x30 raggiungono frequentemente (e talvolta superano) i 65-68° apparenti mentre per trovare un 8x60 da 70-73° apparenti il riferimento è il fuoriserie e (costosissimo) blc (Zeiss) 8x60 Porro II dell'ultima guerra.
L'argomento può essere senz'altro approfondito al di là di queste considerazioni personali e ogni ulteriore contributo è senz'altro gradito.
Allora se non ho capito male, è una scelta commerciale delle case costruttrici che per contenere il prezzo non possono costruire dei grandandolari su aperture di 42-50mm.
Mi resta ancora difficile capire perchè non è possibile sui 20-25mm di apertura ?? sarà per la configurazione (a tetto) La dimensione dei prismi?? Oppure anche qui entra in gioco il costo ?? Che comunque non è poco per i top di gamma (ultravid 600-700 eurozzi)
Spero di essere stato chiaro
Ciao
Carmine
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Ciao Carmine, come dire, di tutto un pò....carmine ha scritto:Allora se non ho capito male, è una scelta commerciale delle case costruttrici che per contenere il prezzo non possono costruire dei grandandolari su aperture di 42-50mm.
Mi resta ancora difficile capire perchè non è possibile sui 20-25mm di apertura ?? sarà per la configurazione (a tetto) La dimensione dei prismi?? Oppure anche qui entra in gioco il costo ??
Certo che se ...sessantanni fa! producevano un pezzo come il Leitz Amplivid (6x24 fov 212/1000m e il suo derivato successivo Leitz Trinovid 6x24, di identico campo), viene da pensare che cosa sarebbe oggi un tale progetto con i trattamenti e l'attuale tecnologia ottica.
marco
Grazie a Ottaviano (il più esperto di noi in materia di conformazione/progetto/prismi di ottica binoculare) per la perfetta risposta.
- CARLO ROSSI
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Re: il campo nel binocolo
Per raccontarla tutta:
L'AMPLIVID usa un sistema ottico di prismi e specchi.
Probabilmente per contenerne il costo (.....anche se questo, il costo, oggi è schizzato alle stelle per colpa dei collezionisti di tutto il mondo ........ compreso Paolo....)
ciao cari ciao carlo
L'AMPLIVID usa un sistema ottico di prismi e specchi.
Probabilmente per contenerne il costo (.....anche se questo, il costo, oggi è schizzato alle stelle per colpa dei collezionisti di tutto il mondo ........ compreso Paolo....)
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Re: il campo nel binocolo
Alla fine è sempre questione di costi, se costa meno produrre binocoli grandangolari sufficientemente corretti con obiettivi di piccolo diametro, tutto si spiega....
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Re: il campo nel binocolo
E qualcun altro ........senza fare nomiCARLO ROSSI ha scritto:
Probabilmente per contenerne il costo (.....anche se questo, il costo, oggi è schizzato alle stelle per colpa dei collezionisti di tutto il mondo ........ compreso Paolo....)
Già....... è solo questo il motivo allora!!!!ottaviano fera ha scritto:Alla fine è sempre questione di costi, se costa meno produrre binocoli grandangolari sufficientemente corretti con obiettivi di piccolo diametro, tutto si spiega....
Carmine
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
credo ci sia ben poco da aggiungere a quanto detto da "Mastro Ottaviano".
però che bello quell'amplivid.....
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osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: il campo nel binocolo
Incomincio a sospettare sul serio di avere una webcam sul banchetto di lavoro !!! Anche se da qualche giorno sono ibernato
Complimenti a Carmine che mi ha preceduto "quest'argomento lo volevo chiamare Filosofia dei Binocoli 3"
E davvero una strana storia dare più campo ai 30mm che hai 50mm però se il commercio chiede ciò le case si adeguano o si erano già adeguate prima della Guerra visto che i miei Dialyt avevano già queste caratteristiche
Abramo
Complimenti a Carmine che mi ha preceduto "quest'argomento lo volevo chiamare Filosofia dei Binocoli 3"
E davvero una strana storia dare più campo ai 30mm che hai 50mm però se il commercio chiede ciò le case si adeguano o si erano già adeguate prima della Guerra visto che i miei Dialyt avevano già queste caratteristiche
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Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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Re: il campo nel binocolo
Sarebbe piaciuto pure a me approfondire di più, capire .............oltre la scelta commerciale del mercato.ottaviano fera ha scritto: L'argomento può essere senz'altro approfondito al di là di queste considerazioni personali e ogni ulteriore contributo è senz'altro gradito.
ciao
Carmine
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Ottaviano ha ragione siamo oltre la scelta commerciale e questione di caratteristiche!!!!
Nei miei vecchi Dialyt troviamo le seguenti caratteristiche tecniche..
Nello Sport da 30mm 150 m di campo
Nello Jadg da 42mm 140m di campo
Nel Hirsch da 50mm 124m di campo
Sono binocoli DRP militari sono a recenti alla guerra quindi non influenzati dal mercato anzi l'hanno creato !!!!
Carmine non arabbarti se nessuno risponde devi pensare che le rotelle ci mettono un po' a partire poi quanto partono fanno il loro dovere !!!
Abramo
Nei miei vecchi Dialyt troviamo le seguenti caratteristiche tecniche..
Nello Sport da 30mm 150 m di campo
Nello Jadg da 42mm 140m di campo
Nel Hirsch da 50mm 124m di campo
Sono binocoli DRP militari sono a recenti alla guerra quindi non influenzati dal mercato anzi l'hanno creato !!!!
Carmine non arabbarti se nessuno risponde devi pensare che le rotelle ci mettono un po' a partire poi quanto partono fanno il loro dovere !!!
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Re: il campo nel binocolo
Ciao Abramo, non mi arrabio stai tranquillo.........
Scusa forse ricordo male, non era proprio il dialty 7x42 (150mt) che aveva un campo maggiore del 8x30? Io lo preferì a suo tempo sia per il campo che per la visione crepuscolare.
In più, c'era solo 100-150€ di differenza, neanche l'armatura in gomma che era il doppio del 8x30, strano no (listino ufficiale zeiss)
carmine
Scusa forse ricordo male, non era proprio il dialty 7x42 (150mt) che aveva un campo maggiore del 8x30? Io lo preferì a suo tempo sia per il campo che per la visione crepuscolare.
In più, c'era solo 100-150€ di differenza, neanche l'armatura in gomma che era il doppio del 8x30, strano no (listino ufficiale zeiss)
carmine
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Dialyt 7x42 B/GA T*
Lens diameter [mm] 42
Magnification [x] 7
Angular field of view [deg] 8.5
Linear field of view [m/m] 150/1000
Exit pupil [mm] 6
Eye relief [mm] 18
Min. focusing dist. [m] 3.5
Twilight factor 17.15
Brightness 36
Prisms BaK-4/roof
Dimensions [mm] 190x125
Weight [g] 800
Waterproof Yes
Nitogen filling Yes
Argon filling No
Image stabilization No
Tripod exit Yes
Focusing central
Warranty [years] 30
Zeiss 8x30 Dialyt B/GA T*
Lens diameter [mm] 30
Magnification [x] 8
Angular field of view [deg] 7.4
Linear field of view [m/m] 130/1000
Exit pupil [mm] 3.75
Eye relief [mm] 19.5
Min. focusing dist. [m] 3
Twilight factor 15.49
Brightness 14.06
Prisms BaK-4/roof
Dimensions [mm] 119x109
Weight [g] 580
Waterproof Yes
Nitogen filling Yes
Argon filling No
Image stabilization No
Tripod exit No
Focusing central
Warranty [years] 30
Ciao
Carmine
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Angular field of view [deg] 8.5
Linear field of view [m/m] 150/1000
Exit pupil [mm] 6
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Argon filling No
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Ciao
Carmine
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Re: il campo nel binocolo
Praticamente io ho inserito i dati pre guerra tu post direi anni 60 .....
Ormai e' evidente che ha breve il nostro super mega extra illuminato MARCO entra in azione !!!! Faccia chiarezza sul argomento e crei le fondamenta x il futuro della concenzione dei binocoli .....c'è la farà ha creare il nuovo standar ????
Abramo
Ormai e' evidente che ha breve il nostro super mega extra illuminato MARCO entra in azione !!!! Faccia chiarezza sul argomento e crei le fondamenta x il futuro della concenzione dei binocoli .....c'è la farà ha creare il nuovo standar ????
Abramo
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Re: il campo nel binocolo
esagerato Abramo
Comunque la risposta migliore che ti potrei dare è forse quella che ho scritto ieri nel topic Vecchio Vs Nuovo, quindi:
Ciao,
io scomporrei il tutto però in due ambiti distinti, ma assolutamente collegati: da un lato sicuramente è una questione di prezzo ma dall'altro è anche una questione di competenza del pubblico e cultura binoculare generale.
Mi spiego meglio. Se tutti avessero avuto la possibilità di guardare dentro a un Sard 6x42 (la Via Lattea, un paesaggio, una città ...o anche una partita di calcio) avrebbero completamente a fuoco il concetto di visione "a grande campo". Non essendoci quest'esperienza diffusa, molti prodotti disponibili sul mercato sono dotati del "minimo" per vedere "più da vicino" ciò che si guarda. Semplicemente e limitatamente a tale prestazione.
Se, e dico se, il futuro ci riserverà delle evoluzioni che andranno (con la tecnologia di oggi e di domani) anche nella direzione prestazionale permessa dalle ottiche di pregio del passato ( e magari con costi al pubblico anche sostenibili) lo si dovrà principalmente alla diffusione di che cosa è stato (ed è) possibile ottenere con questi strumenti. I numeri cresceranno di pari passo con la conoscenza di questi progetti e delle loro prestazioni.
La richiesta potenziale derivante forse in futuro ne sosterrà i costi di produzione.
Se ciò avverrà quindi, uno dei maggiori propulsori mondiali a vantaggio di tali possibilità, è proprio Binomania (con gli altri pochi portali internazionali credibili e accreditati).
Si veda come esempio lo zaino per l'Aspectem. Le aziende normalmente monitorano i forum per capire gli spazi possibili per nuove produzioni che incontrino i desideri e le necessità dell'utenza.
Quindi, dall'idea di Pier di fare Binomania, ci si potrà pure anche attendere possibili movimenti su nuovi progetti che riscontrino maggiormente i nostri desideri, affinati dalla condivisione delle esperienze personali e ulteriormente raffinati, come metro di giudizio (e di scelta), da una maggiore consapevolezza e cultura dello strumento.
In aggiunta a questa potrei dire che tutte le case in media adottano, come pietra angolare nella progettazione di un nuovo prodotto, la famosa teoria del Rasoio di Occam:
« Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora. »
« È inutile fare con più ciò che si può fare con meno. »
In altri termini, non vi è motivo alcuno (commercialmente parlando, ndr) per complicare ciò che è (oltre ad essere sicuramente meno costoso, ndr) semplice.
Un tempo non era così, per una serie di motivi (a volte di necessità - ambito militare-, a volte di pura volontà e capacità tecnica o altro - ambito commerciale e civile) ed anche, aspetto non secondario, per una minore "aggressività situazionale" del mercato.
Tutti noi (o quasi tutti) diamo valore ai diamanti ma molto meno all'acqua (anche se si può tranquillamente vivere senza i primi mentre in assenza della seconda, che fortuna nostra è per noi abbondante, non sarebbe possibile nulla).
Le "cose", e in questo caso, le prestazioni pure fornite da esse, aumentano di valore solo quando la gente le conosce, e di conseguenza le vuole (principio del valore di un bene) e più le vogliono (e meno sono disponibili), più aumenta il loro valore.
Ora, se progettassero una cosa che è normalmente più complessa e costosa e dovessero vendere ai prezzi della concorrenza (non così esasperata tecnicamente)...semplicemente o guadagnerebbero di meno o magari ci perderebbero pure tanto.
Se però l'utilizzatore, su grande scala, richiedesse determinate prestazioni (perchè ha imparato, perchè conosce dei paramentri)...allora sarebbero costretti. Ma oggi non ancora.
Come idealità personale mi piacerebbe:
un 8x35, fov da c.a. 160-170/1000m, una EP da 20mm, campo piatto e perfetto come negli Swarovision, colori, nitidezza, aberrazioni varie praticamente a zero e un peso non superiore a 600g., chiaramente stagno e gommato...ed è possibile costruirlo! Ma non lo fanno solo perchè, aumentando di fatti il costo industriale del prodotto, ma vendendone magari la stessa quantità, ...semplicemente guadagnerebbero di meno. Tutto qui (per il momento )
marco
Comunque la risposta migliore che ti potrei dare è forse quella che ho scritto ieri nel topic Vecchio Vs Nuovo, quindi:
Ciao,
io scomporrei il tutto però in due ambiti distinti, ma assolutamente collegati: da un lato sicuramente è una questione di prezzo ma dall'altro è anche una questione di competenza del pubblico e cultura binoculare generale.
Mi spiego meglio. Se tutti avessero avuto la possibilità di guardare dentro a un Sard 6x42 (la Via Lattea, un paesaggio, una città ...o anche una partita di calcio) avrebbero completamente a fuoco il concetto di visione "a grande campo". Non essendoci quest'esperienza diffusa, molti prodotti disponibili sul mercato sono dotati del "minimo" per vedere "più da vicino" ciò che si guarda. Semplicemente e limitatamente a tale prestazione.
Se, e dico se, il futuro ci riserverà delle evoluzioni che andranno (con la tecnologia di oggi e di domani) anche nella direzione prestazionale permessa dalle ottiche di pregio del passato ( e magari con costi al pubblico anche sostenibili) lo si dovrà principalmente alla diffusione di che cosa è stato (ed è) possibile ottenere con questi strumenti. I numeri cresceranno di pari passo con la conoscenza di questi progetti e delle loro prestazioni.
La richiesta potenziale derivante forse in futuro ne sosterrà i costi di produzione.
Se ciò avverrà quindi, uno dei maggiori propulsori mondiali a vantaggio di tali possibilità, è proprio Binomania (con gli altri pochi portali internazionali credibili e accreditati).
Si veda come esempio lo zaino per l'Aspectem. Le aziende normalmente monitorano i forum per capire gli spazi possibili per nuove produzioni che incontrino i desideri e le necessità dell'utenza.
Quindi, dall'idea di Pier di fare Binomania, ci si potrà pure anche attendere possibili movimenti su nuovi progetti che riscontrino maggiormente i nostri desideri, affinati dalla condivisione delle esperienze personali e ulteriormente raffinati, come metro di giudizio (e di scelta), da una maggiore consapevolezza e cultura dello strumento.
In aggiunta a questa potrei dire che tutte le case in media adottano, come pietra angolare nella progettazione di un nuovo prodotto, la famosa teoria del Rasoio di Occam:
« Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora. »
« È inutile fare con più ciò che si può fare con meno. »
In altri termini, non vi è motivo alcuno (commercialmente parlando, ndr) per complicare ciò che è (oltre ad essere sicuramente meno costoso, ndr) semplice.
Un tempo non era così, per una serie di motivi (a volte di necessità - ambito militare-, a volte di pura volontà e capacità tecnica o altro - ambito commerciale e civile) ed anche, aspetto non secondario, per una minore "aggressività situazionale" del mercato.
Tutti noi (o quasi tutti) diamo valore ai diamanti ma molto meno all'acqua (anche se si può tranquillamente vivere senza i primi mentre in assenza della seconda, che fortuna nostra è per noi abbondante, non sarebbe possibile nulla).
Le "cose", e in questo caso, le prestazioni pure fornite da esse, aumentano di valore solo quando la gente le conosce, e di conseguenza le vuole (principio del valore di un bene) e più le vogliono (e meno sono disponibili), più aumenta il loro valore.
Ora, se progettassero una cosa che è normalmente più complessa e costosa e dovessero vendere ai prezzi della concorrenza (non così esasperata tecnicamente)...semplicemente o guadagnerebbero di meno o magari ci perderebbero pure tanto.
Se però l'utilizzatore, su grande scala, richiedesse determinate prestazioni (perchè ha imparato, perchè conosce dei paramentri)...allora sarebbero costretti. Ma oggi non ancora.
Come idealità personale mi piacerebbe:
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marco
Re: il campo nel binocolo
Puntuale è arrivato l'intervento che sviscera una verità, come già prima aveva fatto Ottaviano, grazie a entrambi, condivido tutto! Una sola cosa vorrei aggiungere a quanto già detto, secondo me sono le ditte produttrici ad "imporre" un certo prodotto e di conseguenza il suo prezzo, in base a tante variabili compresa la qualità certamente (e ci mancherebbe altro) perchè, non è facile adesso trovare binocoli con prismi di porro di alta gamma? Solo perchè non c'è richiesta o anche perchè la publicità sconsiglia? (peso, dimensioni etc etc.?!!
Ciao
Carmine
Ciao
Carmine
Ultima modifica di carmine il 23/06/2012, 7:24, modificato 3 volte in totale.
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Abbiamo raggiunto l'illuminazione !!!!
Scherzi a parte quando in 2 argomenti diversi arrivi allo stesso risultato vuol dire che in qualcosa ci si azzecca !!!!!
Personalmente nel mio binocolo ideale non ci devono essere 2 caratteristiche la 1 e l'effetto oblò che assomiglia di vedere dentro una lente d'ingrandimento !!!!
La 2 e l'anello nero modello tubo di cartone !!!! Uso sempre le conchiglie abbassate pur di sbarazzare via l'incubo
Per il resto la mia idea che i binocoli sono 2 !!!
Il 1 un 36 mm leggero e compatto x seguirti ovunque senza tradotti
Il 2 un 58 mm 8x con booster incorporato modello Hans Hensoldt da 20x il peso e dimensioni sono in secondo piano la sua funzione dev'essere quella .... Di tornare a casa e dire mai "se avessi avuto dietro l' altro binocolo forse....."
Abramo
Scherzi a parte quando in 2 argomenti diversi arrivi allo stesso risultato vuol dire che in qualcosa ci si azzecca !!!!!
Personalmente nel mio binocolo ideale non ci devono essere 2 caratteristiche la 1 e l'effetto oblò che assomiglia di vedere dentro una lente d'ingrandimento !!!!
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Re: il campo nel binocolo
Non sapevo dell' esistenza dell' Amplivid, credo un gioiellino di tecnologia, sono certo che vada a ruba tra gli intenditori.
Per quanto riguarda il campo visivo nei binocoli ho visto che il Nikon Sportstar EX 8x25 DCF ha un campo di 8,2°, non male per un compatto. Ho solo visto la scheda tecnica, non l'ho mai provato.
Saluti
Per quanto riguarda il campo visivo nei binocoli ho visto che il Nikon Sportstar EX 8x25 DCF ha un campo di 8,2°, non male per un compatto. Ho solo visto la scheda tecnica, non l'ho mai provato.
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Re: il campo nel binocolo
Condivido le articolate riflessioni di Marco e aggiungo, come mia convinzione, che nei binocoli in genere e in particolare in quelli economici o di fascia medio-bassa, i componenti sui quali i costruttori risparmiano sono proprio gli oculari ed è dagli oculari che dipende la qualifica di un binocolo come grandangolare.
Infatti gli obiettivi devono essere del diametro indicato ed almeno acromatici (doppietti), i prismi sia a basso che ad alto indice di rifrazione non possono essere troppo sottodimensionati altrimenti vignettano e allora si risparmia sugli oculari.
Un binocolo grandangolare serio e di buona apertura è necessariamente costoso (oculari grossi) e quindi rivolto ad una platea ristretta.
L'alternativa è ripiegare su binocoli con obiettivi di piccolo diametro che rendono tutto più semplice anche otticamente, e da cui derivano componenti più piccoli e meno costosi, oculari grandangolari compresi, e che alla fine possono essere acquistati da un maggior numero di soggetti.
Certe scelte commerciali possono essere condivisibili o meno però una volta i binocoli erano un prodotto d'elite, oggi anche con pochi euro chiunque può acquistare un binocolo, magari non eccelso o grandangolare, ma che il suo mestiere di ingrandire (o avvicinare) ciò che ci circonda riesce comunque a farlo.
In definitiva "piccolo" è generalmente meno costoso, e ciò vale anche per i prodotti militari generici, non certo per i fuoriclasse come il Sard 6x42 o, ancora di più, il blc (Zeiss) 8x60 con prismi di Porro II e oltre 70° di campo, a dimostrazione che, se non si bada a spese, i grandangolari con obiettivi di cospicuo diametro (e di eccelsa qualità) si possono fare e come!
Aggiungo ancora, in accordo con Marco, che se la cultura specifica della platea acquirente si eleva e matura, e conseguentemente si pretende di più, i costruttori prima o poi ne devono tenere conto e adeguarsi, e ciò a mio parere è già accaduto con il campo spianato, ma questo è e sarà un altro argomento di discussione...
Infatti gli obiettivi devono essere del diametro indicato ed almeno acromatici (doppietti), i prismi sia a basso che ad alto indice di rifrazione non possono essere troppo sottodimensionati altrimenti vignettano e allora si risparmia sugli oculari.
Un binocolo grandangolare serio e di buona apertura è necessariamente costoso (oculari grossi) e quindi rivolto ad una platea ristretta.
L'alternativa è ripiegare su binocoli con obiettivi di piccolo diametro che rendono tutto più semplice anche otticamente, e da cui derivano componenti più piccoli e meno costosi, oculari grandangolari compresi, e che alla fine possono essere acquistati da un maggior numero di soggetti.
Certe scelte commerciali possono essere condivisibili o meno però una volta i binocoli erano un prodotto d'elite, oggi anche con pochi euro chiunque può acquistare un binocolo, magari non eccelso o grandangolare, ma che il suo mestiere di ingrandire (o avvicinare) ciò che ci circonda riesce comunque a farlo.
In definitiva "piccolo" è generalmente meno costoso, e ciò vale anche per i prodotti militari generici, non certo per i fuoriclasse come il Sard 6x42 o, ancora di più, il blc (Zeiss) 8x60 con prismi di Porro II e oltre 70° di campo, a dimostrazione che, se non si bada a spese, i grandangolari con obiettivi di cospicuo diametro (e di eccelsa qualità) si possono fare e come!
Aggiungo ancora, in accordo con Marco, che se la cultura specifica della platea acquirente si eleva e matura, e conseguentemente si pretende di più, i costruttori prima o poi ne devono tenere conto e adeguarsi, e ciò a mio parere è già accaduto con il campo spianato, ma questo è e sarà un altro argomento di discussione...
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
Celestron C8, Meade ETX 90, Zeiss C 63/840 (Telementor), Vixen 90/1300, Newton 114/900 Toyo Japan rifigurato ZEN.
Re: il campo nel binocolo
La presenza contemporanea di elementi importanti quali, PROGETTAZIONE, PREZZO e adesso aggiungiamo giustamente la COMPETENZA del popolo binoculare fà diventare tutto ancora più difficile.
E' vero anche, che essendo una cerchia molto ristretta per una produzione di "qualita" le aziende top del mercato ci trascurano a vantaggio di altri settori molto più remunerativi, tipo fotografia, prodotti medicali, oculistica, ricerca etc etc...
Allora perchè non guardare anche con interesse quello che succede nella produzione Orientale?? Se pensiamo quanto è migliorata la qualità nell'ambito della strumentazione astronomica (oculari compresi) senza che il prezzo ne abbia risentito tanto, anzi......
e non certo per merito delle aziende leader del mercato.
Se..... davvero Binomania insieme ad altri siti autorevoli può far nascere nuovi progetti più spinti, allora facciamoci sentire se riteniamo che le case costruttrici possono fare di più, comprese quelle orientali dove secondo me ci sono grandi potenzialità con ampi margini di miglioramento.
Ciao
Carmine
E' vero anche, che essendo una cerchia molto ristretta per una produzione di "qualita" le aziende top del mercato ci trascurano a vantaggio di altri settori molto più remunerativi, tipo fotografia, prodotti medicali, oculistica, ricerca etc etc...
Allora perchè non guardare anche con interesse quello che succede nella produzione Orientale?? Se pensiamo quanto è migliorata la qualità nell'ambito della strumentazione astronomica (oculari compresi) senza che il prezzo ne abbia risentito tanto, anzi......
e non certo per merito delle aziende leader del mercato.
Se..... davvero Binomania insieme ad altri siti autorevoli può far nascere nuovi progetti più spinti, allora facciamoci sentire se riteniamo che le case costruttrici possono fare di più, comprese quelle orientali dove secondo me ci sono grandi potenzialità con ampi margini di miglioramento.
Ciao
Carmine
Carmine A.Romano
Guardo attraverso: Nikon, Celestron, ITT, Zeiss, Opticron,Tecnosky, Canon, Pentax, Apm, ecc.....
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Re: il campo nel binocolo
Finalmente..... adesso capisco cosa comporta in termini di costi costruire un binocolo grandangolare di grande diametro.ottaviano fera ha scritto:
Un binocolo grandangolare serio e di buona apertura è necessariamente costoso (oculari grossi) e quindi rivolto ad una platea ristretta.
L'alternativa è ripiegare su binocoli con obiettivi di piccolo diametro che rendono tutto più semplice anche otticamente, e da cui derivano componenti più piccoli e meno costosi, oculari grandangolari compresi, e che alla fine possono essere acquistati da un maggior numero di soggetti.
Certe scelte commerciali possono essere condivisibili o meno però una volta i binocoli erano un prodotto d'elite, oggi anche con pochi euro chiunque può acquistare un binocolo, magari non eccelso o grandangolare, ma che il suo mestiere di ingrandire (o avvicinare) ciò che ci circonda riesce comunque a farlo.
Grazie
Carmine
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- CARLO ROSSI
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Re: il campo nel binocolo
OH Carmine, un dato, un esempio e una considerazione, dopodichè la risposta te la potrai dare da solo:carmine ha scritto: Se..... davvero Binomania insieme ad altri siti autorevoli può far nascere nuovi progetti più spinti, allora facciamoci sentire se riteniamo che le case costruttrici possono fare di più, comprese quelle orientali dove secondo me ci sono grandi potenzialità con ampi margini di miglioramento.
Ciao
Carmine
- Il mercato italiano offre un potenziale ridicolo rispetto ai consumi europei ed americani. Questo perchè non abbiamo la cultura del binocolo che invece possiedono tutti gli altri paesi del blocco euro/dollaro. Dire che in Italia l'osservazione binoculare è "di nicchia" significa non riuscire ad avvicinarsi neanche lontanamente alla realtà.
- prova a guardare su ali-baba: tutti i produttori (non i grossisti) cinesi di binocoli fissano in 500 (se non 1000) binocoli l'ordine minimo. Se conosci Luca chiedi quale interesse ha un produttore cinese per una richiesta di un colore diverso della livrea di un loro binocolo.
- si chiama la feroce folosofia "dei numeri"
Ma non ti preoccupare, confidando che i produttori binoculari cinesi crescano al ritmo di crescita qualitativa degli ultimi 5 anni, tra poco, molto poco, ne vedremo delle belle.
ciao ciao carlo
Re: il campo nel binocolo
Molto chiara la risposta di Ottaviano
Il mio sito: http://www.carbonia2meteo.altervista.org/ Stazione meteo Davis vantage pro 2
Re: il campo nel binocolo
[/quote]
OH Carmine, un dato, un esempio e una considerazione, dopodichè la risposta te la potrai dare da solo:
- Il mercato italiano offre un potenziale ridicolo rispetto ai consumi europei ed americani. Questo perchè non abbiamo la cultura del binocolo che invece possiedono tutti gli altri paesi del blocco euro/dollaro. Dire che in Italia l'osservazione binoculare è "di nicchia" significa non riuscire ad avvicinarsi neanche lontanamente alla realtà.
- prova a guardare su ali-baba: tutti i produttori (non i grossisti) cinesi di binocoli fissano in 500 (se non 1000) binocoli l'ordine minimo. Se conosci Luca chiedi quale interesse ha un produttore cinese per una richiesta di un colore diverso della livrea di un loro binocolo.
- si chiama la feroce folosofia "dei numeri"
Ma non ti preoccupare, confidando che i produttori binoculari cinesi crescano al ritmo di crescita qualitativa degli ultimi 5 anni, tra poco, molto poco, ne vedremo delle belle.
Scusa Carlo, non ho capito cosa vuoi dire
Ciao
Carmine
OH Carmine, un dato, un esempio e una considerazione, dopodichè la risposta te la potrai dare da solo:
- Il mercato italiano offre un potenziale ridicolo rispetto ai consumi europei ed americani. Questo perchè non abbiamo la cultura del binocolo che invece possiedono tutti gli altri paesi del blocco euro/dollaro. Dire che in Italia l'osservazione binoculare è "di nicchia" significa non riuscire ad avvicinarsi neanche lontanamente alla realtà.
- prova a guardare su ali-baba: tutti i produttori (non i grossisti) cinesi di binocoli fissano in 500 (se non 1000) binocoli l'ordine minimo. Se conosci Luca chiedi quale interesse ha un produttore cinese per una richiesta di un colore diverso della livrea di un loro binocolo.
- si chiama la feroce folosofia "dei numeri"
Ma non ti preoccupare, confidando che i produttori binoculari cinesi crescano al ritmo di crescita qualitativa degli ultimi 5 anni, tra poco, molto poco, ne vedremo delle belle.
Scusa Carlo, non ho capito cosa vuoi dire
Ciao
Carmine
Carmine A.Romano
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Re: il campo nel binocolo
Ww ovvero auto del popolo ha comprato la Rolls R."Bentley"
Quindi se grandi marchi non creano una buon entry level ad un ottimo prezzo,si fa dura.... Molto dura...
Compreresti un ottimo Cinese a 300 € o un buon Zeiss a 500 € ?????
Abramo
Quindi se grandi marchi non creano una buon entry level ad un ottimo prezzo,si fa dura.... Molto dura...
Compreresti un ottimo Cinese a 300 € o un buon Zeiss a 500 € ?????
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Re: il campo nel binocolo
Scusa Carlo, non ho capito cosa vuoi direcarmine ha scritto:
Ciao
Carmine[/quote]
Era una mia personale risposta alla seguente tua esortazione di stimolare i produttori orientali a nuovi progetti magari caldeggiati proprio da Binomania:
"Allora perchè non guardare anche con interesse quello che succede nella produzione Orientale?? Se pensiamo quanto è migliorata la qualità nell'ambito della strumentazione astronomica (oculari compresi) senza che il prezzo ne abbia risentito tanto, anzi......
e non certo per merito delle aziende leader del mercato.
Se..... davvero Binomania insieme ad altri siti autorevoli può far nascere nuovi progetti più spinti, allora facciamoci sentire se riteniamo che le case costruttrici possono fare di più, comprese quelle orientali dove secondo me ci sono grandi potenzialità con ampi margini di miglioramento".
Dunque la risposta significa: per il potenziale d'acquisto italiano, ridicolmente basso, quelli ........ si farebbero delle sonore risate!! Chiedi a Mazzoleni che chiedeva ai cinesi modifiche, miglioramenti e quant'altro........
Spero ora sia diventato chiaro. ciao ciao carlo
Re: il campo nel binocolo
La tua esortazione verso i nuovi mercati orientali è stata molto chiara,
invece
Spero di essere stato chiaro
Carmine
invece
Sono convinto pure io, speriamo quanto prima.CARLO ROSSI ha scritto:
- Il mercato italiano offre un potenziale ridicolo rispetto ai consumi europei ed americani. Questo perchè non abbiamo la cultura del binocolo che invece possiedono tutti gli altri paesi del blocco euro/dollaro. Dire che in Italia l'osservazione binoculare è "di nicchia" significa non riuscire ad avvicinarsi neanche lontanamente alla realtà.
Io ho scritto:
E' vero anche, che essendo una cerchia molto ristretta (di nicchia) per una produzione di "qualita" le aziende top del mercato ci trascurano a vantaggio di altri settori molto più remunerativi, tipo fotografia, prodotti medicali, oculistica, ricerca etc etc...
Mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa
E cioè, che il binocolo di alta gamma secondo me in tutto il mondo (ma di più in Italia) resta ancora un prodotto non molto reditizzio e per ora, non fa gola ai Cinesi.
Ma non ti preoccupare, confidando che i produttori binoculari cinesi crescano al ritmo di crescita qualitativa degli ultimi 5 anni, tra poco, molto poco, ne vedremo delle belle.
ciao ciao carlo
Spero di essere stato chiaro
Carmine
Carmine A.Romano
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