Binocolo della marina militare italiana

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DIDODA
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da DIDODA »

Un altro "misterioso" binocolo si aggiunge alla lista :?: possibile che nel nostro paese non si sa nulla sui binocoli militari dell'Esercito Italiano? :evil:
Hensoldt-Zeiss 8x30 M, Hensoldt 8x56 Dialyt, Bausch&Lomb M16 7x50, San Giorgio 8x30, 6x30, Officine Galileo 8x30, 6x30, Huet 8x30, Carl Zeiss Jena 8x30 MdI, Kern 8x30, 6x30, 6x24, Aeritalia 8x30, beh S.F.14Z.Gi 10x50, S R P I 12x40 "starlight", AFSA 6x30, Hensoldt 6x30 Vilaba Roma, i miei migliori e tanti altri.
tommaso
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da tommaso »

sicuramente per collezione va sempre bene tenerlo, sarà un pò difficile trovarlo in quanto i militari che prendono un binocolo, firmano un registro di uscita per attrezzature militari; in questo caso un binocolo.
Ma una cosa è certa, di questo binocolo Galileo 10x30 ne hanno fatto pochi e la resa ottica a mio parere è normale, un pò come il mio Fero D12 Steiner 8x30.
A mio pare non vi perdete niente. :|
fotografo con Nikon Coolpix S32 e Fujifilm 9500,
osservo con Zeiss Jenoptem 10x50 multi-coated, Steiner Fero D12 8x30 Bund,
ATN Omega Class 7x30, Rouya 10x50.
GIANNI MERLINI
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Premessso che da fonte attendibile mi viene riferito che la nostra Marina Militare utilizza binocoli di varie ditte, ogi al TG2 hanno trasmesso un servizio sui soldati del S.Marco in servizio antipirateria su nostre navi mercantili nel Golfo Arabico e Oceano Indiano. In una sequenza si vedeva benissimo uno dei marò intento ad osservare il mare con il binocolo. Utilizzava un Fujinon Polaris 7X50 FMTR SX: purtroppo a causa dell'inquadratura non sono riuscito a vedere bene se munito o meno di bussola, anche se per un attimo mi è parso di scorgere il contenitore cilindrico sul tubo di sinistra: alla base delle conchiglie degli oculari si distingueva nettamente l'anello giallo e a destra la scritta 7 X 50 e sotto 7°30.
Per ora questo è tutto.
Un caro saluto :wave:

P.S. Il mio amico della M.M. mi ha detto. " Visto il costo, è logico che lo tengano chiuso in cassaforte, "ne nos inducas in tentationem", altrimente sparisce e non si sa chi ringraziare!"
Gianni Merlini

Malo malo malo ire, quam mala mala malis malis mandere.
(Preferisco morire d'un brutto male, che mangiare mele cattive con denti guasti)

Mi diletto con: Fujinon Polaris FMTRC SX 7x50, Konus zoom 10-30x50, Bushnell stableview 10x35, Bushnell legend ultra hd 8x42, Nikon HG L 10x25 dcf , Vixen BCF 20x80, Swarovski SLC 15x 56 WB, Lens2Scope, Auriol spottingscope 20 - 60 x60 .......
DIDODA
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da DIDODA »

Prima o poi avremo il piacere di vedere l'esemplare in questione.
Hensoldt-Zeiss 8x30 M, Hensoldt 8x56 Dialyt, Bausch&Lomb M16 7x50, San Giorgio 8x30, 6x30, Officine Galileo 8x30, 6x30, Huet 8x30, Carl Zeiss Jena 8x30 MdI, Kern 8x30, 6x30, 6x24, Aeritalia 8x30, beh S.F.14Z.Gi 10x50, S R P I 12x40 "starlight", AFSA 6x30, Hensoldt 6x30 Vilaba Roma, i miei migliori e tanti altri.
LUPO GRIGIO
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

DIDODA ha scritto:"niente di nuovo sul fronte occidentale?" :confusion-confused:
Beh, di nuovo ci sarebbe che ... io ce ne ho proprio uno qui davanti: OFFICINE GALILEO 7x50 MMI 1984
Adesso esploro un po' il forum per vedere come si fanno a postare foto, pdf, pagine web, ecc... e poi, appena posso, inserisco qualcosa in più.

LG
LUPO GRIGIO
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Ecco qui un po' di dati:
a. pesa 1,668 kg
b. dimensioni: 18,5x15,5x8 cm
c. la custodia (secondo me posticcia e di scarsa qualità) è una semirigida in finta pelle, ma svolge comunque il suo lavoro
d. la percezione generale è di un "carro armato", indistruttibile, massiccio, consistente, solidissimo, fatto per sopportare in souplesse i trattamenti più duri e sconsiderati
e. si impugna molto bene ed è stabile in mano: la compattezza genera necessariamente un baricentro centrato nel supporto del palmo
f. le conchiglie in gomma monopezzo che proteggono sia i due bei 50 mm che gli oculari di uscita, sono molto pratiche e ben fatte, ed anche spesse e protettive contro gli urti accidentali
g. comunque, le parti esposte del corpo binocolo sono dotate di un rivestimento in gomma dura che appare molto solido
h. la tracolla è molto ben fatta, con una sezione in sintetico cucita (tipo alcantara) nella parte che andrà a contatto con il collo; curiosamente i passanti della tracolla (certamente originali) riportano una piccola incisione con scritto "JAPAN"; in generale la tracolla appare molto robusta anche se morbidissima ed a sezione variabile (più spessa attorno al collo, più sottile nei terminali)
i. le nervature sui corpi cilindrici metallici consentono una presa sicura anche se il corpo è bagnato o unto
j. le scale parlanti delle correzioni diottriche sono molto precise (sono miope e quindi ho potuto verificarlo bene)
k. la regolazione è pastosa e morbida in entrambe le ottiche
l. le conchiglie paraluce sono di grandi dimensioni e morbide; molto efficaci (quella di sinistra ha un lieve danno: sulla superficie esterna c'è un inizio di taglio lungo alcuni millimetri: vorrei sapere come si ripara, prima che il taglio si approfondisca ulteriormente; chi sa come fare, mi dia una dritta)
m. Il corpo metallico ha qualche segno qua e là e due scrostature piccole in corrispondenza dei passanti (occhielli) dello strap.
Non esprimo giudizi sulle qualità ottiche, perché direi certamente delle minchiate, con un uditorio così qualificato quale voi siete.
Appena capisco come si fa a postare le foto (magari un aiutino mi semplificherebbe il lavoro...)
Allegati
riesco a postare solo questa: forse è un problema di dimensione del singolo file? Se posto più foto, basta che ciascuna sia al di sotto dei 300 kb?
riesco a postare solo questa: forse è un problema di dimensione del singolo file? Se posto più foto, basta che ciascuna sia al di sotto dei 300 kb?
Ultima modifica di LUPO GRIGIO il 26/10/2013, 21:15, modificato 1 volta in totale.
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monpao
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da monpao »

Innanzi tutto grazie per le preziose informazioni su questo oggetto del mistero :clap:
Le foto basta che siano singolarmente al di sotto dei Kb300 di "peso" , come dimensioni in ampiezza vanno benissimo quelle che hai usato per la foto che hai già pobblicato.
Dicci anche come ci si vede, magari usa come termine di paragone un altro binocolo già in tuo possesso: nitidezza, luminosità, aberrazione cromatica, eventuale distorsione dell'immagine...
Non ti preoccupare che qua di gente che scrive sciocchezze ce ne finchè vuoi e vengono perdonati tutti :mrgreen:
"Un bel tacer non fu mai scritto"
Mo ci provo...
LUPO GRIGIO
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Dimenticavo un'ultima notazione singolare: le lenti di uscita sono "monstre", da circa 25 mm utili di diametro. Credo che questa scelta dipenda dalle condizioni per le quali è stato progettato questo strumento militare: ricerca notturna su una piattaforme instabile, in condizioni disagiate di osservazione.
Vediamo se riesco a postare altre foto...
Allegati
P1210946.JPG
P1210944.JPG
P1210940.JPG
P1210939.JPG
P1210938.JPG
P1210937.JPG
P1210936.JPG
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monpao
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da monpao »

Ricorda vagamente un grosso EDF 7x40 della Germania Est.
Di che colore sono le lenti?
Quando ci guardi attraverso noti qualche dominante di colore?
"Un bel tacer non fu mai scritto"
Mo ci provo...
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-SPECOLA->
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da -SPECOLA-> »

LUPO GRIGIO ha scritto: l. le conchiglie paraluce sono di grandi dimensioni e morbide; molto efficaci (quella di sinistra ha un lieve danno: sulla superficie esterna c'è un inizio di taglio lungo alcuni millimetri: vorrei sapere come si ripara, prima che il taglio si approfondisca ulteriormente; chi sa come fare, mi dia una dritta)
Pima di tutto ti conviene smontare le conchiglie e spolverarle per bene con talco industriale (va bene anche il classico borotalco dopo bagno, che è pure profumato :D ).
Lascia le conchiglie così ricoperte per almeno 48 ore (più tempo staranno così e meglio sarà), dopo di che puliscile per bene con un pennellino, rimuovendo tutto il talco dalla superficie e dagli interstizi.
Fatto ciò avrai le conchiglie un po' imbiancate, ma con la gomma bene elastica e a prova di screpolature (pure l'eventuale appiccicosità superficiale prima presente sarà scomparsa); in pratica funzionalmente pari a quando le conchiglie erano nuove.
Per ripristinare la parte tagliata, la devi prima pulire lavando la zona interessata con acqua, avendo cura poi di asciugarla perfettamente.
Con le parti asciutte basterà incollarle utilizzando un adesivo specifico per la gomma (da un po' di tempo c'è anche un ATTAK apposta anche per questo materiale; fai molta attenzione se userai invece il mastice per riparare le camere d'aria, perch'è è veramente tenace), tenendo le parti bene a contatto fra di loro, utilizzando dei morsetti per tutto il tempo necessario.
Ad incollaggio ultimato,
una volta verificato che sia davvero tutto a posto, un'altra passata di talco come descritto sopra completerà l'opera.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della Immagine , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
giusroma
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da giusroma »

A proposito di 7x50 Officine Galileo.

Sabato 26, in Livorno, Accademia Navale, ho fotografato questo.

Purtroppo non ho altre informazioni tranne che, per l'appunto, è un Galileo 7x50.

La bacheca conteneva cimeli navali della II G.M.

Un saluto a tutti.....
Allegati
GAlileo 7x50 piccola.jpg
GAlileo 7x50 piccola.jpg (39.13 KiB) Visto 6719 volte
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CARLO ROSSI
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da CARLO ROSSI »

UNA DOMANDA, ANZI TRE:

- L'Accademia Navale di Livorno è visitabile?
- Ha molti binocoli esposti?
- Hai visto binocoli giganti da colonna (cavalletto)?

grazie delle risposte - ciao ciao
giusroma
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da giusroma »

Ho avuto l'opportunità di visitarla durante una visita collettiva con i miei compagni del corso Allievi Ufficiali del 1973. No, non ho visto altri binocoli. Interessantissimo, sempre delle Officine Galileo, un planetario interamente meccanico perfettamente funzionante. Per quanto riguarda le visite, non ho informazioni in proposito.

Se vuoi, posso informarmi...

Un saluto e complimenti per la tua passione (e competenza).

Giuseppe Romano
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CARLO ROSSI
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da CARLO ROSSI »

Grazie della risposta carlo
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Atomix58
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da Atomix58 »

La forma del binocolo postato da giusroma fa intuire l'utilizzo di prismi non convenzionali su questo tipo di binocoli! :think: Chissà...prisma di Amici o Abbe-König? :?:
Mai visto niente di simile, forse un prototipo...
Daniele Ricci Mingani

Sempre a caccia del binocolo perfetto.....
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CARLO ROSSI
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da CARLO ROSSI »

DA FUORI CI STA CHE SIANO 2 PENTAPRISMA - OVVIO CHE LA CERTEZZA NON C'è

CIAO CARI CIAO
alessio
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da alessio »

Si,sara' anche un gioiello d'ottica,ma è piu' brutto di un Meopta.......
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
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Born to... Zeiss
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da Born to... Zeiss »

Sulle navi da battaglia mica facevano i defilee.... :doh:

Comunque non e' brutto...e nemmeno i Meopta lo sono... :naughty:
Claudio Todesco

Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Atomix58
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da Atomix58 »

CARLO ROSSI ha scritto:DA FUORI CI STA CHE SIANO 2 PENTAPRISMA - OVVIO CHE LA CERTEZZA NON C'è

CIAO CARI CIAO
Bravo Carlo, esattamente come i porro invertiti compatti della zeiss....

Concordo con Born, non è affatto un brutto binocolo, lo trovo elegante ed originale....Alessio....de gustibus........a me piacciono da impazzire i meopta :shock:
Daniele Ricci Mingani

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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da alessio »

....Mah.....tutte le volte che vedo un Meopta mi viene in mente un rospo...verde,tozzo e con la pelle a pallini e ruvidamente gommosa,rosposa appunto!!!!
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
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Born to... Zeiss
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da Born to... Zeiss »

Avercene di rospi cosi'....
:pray:
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Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da ottaviano fera »

A me piace molto, lo trovo elegante e singolare. I prismi potrebbero essere del tipo allegato: tetto con quattro sole riflessioni e due passaggi aria/vetro tipo Abbe-Konig, quindi, almeno in teoria, ottime performances.
Allegati
prisma obliquo.png
prisma obliquo.png (27.62 KiB) Visto 5735 volte
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da CARLO ROSSI »

Sì Ottaviano, concordo: BELLO, ELEGANTE, SINGOLARE e..........ITALIANO :clap: :clap: :clap: :clap:
LUPO GRIGIO
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

monpao ha scritto:Ricorda vagamente un grosso EDF 7x40 della Germania Est.
Di che colore sono le lenti?
Quando ci guardi attraverso noti qualche dominante di colore?
L'unica "tendenza colore" che osservo dall'esterno (e che è visibile anche nei pochissimi riflessi mostrati dalle foto che ho postato) è appena verde-azzurra, ma si tratta di un effetto minimo: nulla a che vedere con alcune colorazioni dorate, verdi, bluastre o violacee che ho visto in altre ottiche. La visione non mi sembra dare alcuna dominante di colore, in entrambe le ottiche, ma approfondirò in varie condizioni di luce.
Il binocolo appare ben collimato, molto nitido in tutto il campo disponibile (direi più nitido dello Steiner).
Una di queste sere osservo la luna e poi vi riferisco di eventuali aloni, colori, ecc...
La percezione più evidente è la sensazione di isolamento dall'ambiente circostante, una volta appoggiate le palpebre sulle conchiglie in gomma: è come se lo strumento favorisse una particolarmente buona concentrazione sul campo osservato, molto più che in altri binocoli che ho maneggiato. Si va "dentro" l'immagine.
L'ho usato pochissimo in mare (preferivo portare con me il "muletto" Tasco, che ora non ho più).
Adesso proverò a cercare le informazioni e le valutazioni postate dagli esperti, quando valutano un binocolo, e vedrò se sono in grado di inserire qualche informazione in più; ma non attendetevi molto, perché non ho la competenza che serve a discriminare con sensibilità e precisione pari a quelle che avete voi esperti. Io uso questi strumenti per lavoro e come tali li tratto: la massima prestazione che a me serve è capire, con il massimo anticipo, di notte, quali fanali mostra un'altra barca, come si muove e che rotta tiene rispetto a me, che sagoma ha nel buio, e se procede con rotta costante o se manovra; osservando la costa, quando si arriva, mi serve avere una visione che dia anche la profondità di campo, per apprezzare ampiezza dei passaggi e spazi di manovra. Se c'è pioggia o foschia, ogni minimo vantaggio in termini di incisività e contrasto è prezioso.

LG

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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da -SPECOLA-> »

Un vero lupo di mare.
I tuoi binocoli con te lavorano sodo.
Fabrizio Ferrario
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

In questi pochi giorni, dalla mia iscrizione, ho letto molte discussioni ed interventi, su questo forum, a proposito delle "prestazioni" dei binocoli. Ho potuto vedere e toccare con mano quanto sofisticate sono le valutazioni che gli esperti fanno, quando valutano un binocolo. In queste pagine si trovano giudizi elaborati e differenze veramente sottili, che non sarei mai riuscito ad immaginare da solo. Sono perciò ammirato per tutto questo sapere, così sofisticato.
Mi sembra, però, che manchino alcuni aspetti che hanno a che fare con l'effettivo uso "sul campo", e che, a mio avviso, influenzano di più la risposta dello strumento quando lo si mette al lavoro effettivo.
Mi riferisco qui ai binocoli marini, ma penso che lo stesso valga per quelli militari, per quelli comunque impiegati quando si svolge un lavoro.
Non trovo, infatti, riferimenti di alcun genere per le "condizioni degradate" che effettivamente si devono fronteggiare quando si osserva mentre si lavora, e non si possono quindi scegliere le condizioni in cui si osserva: se piove, non ci puoi fare nulla; se hai sorgenti luminose forti intorno, non puoi farci nulla; se la piattaforma su cui osservi è instabile, bisogna distinguere tra ampiezza dei movimenti, accelerazioni, velocità dei movimenti, sobbalzi, ecc..., ma comunque devi subirli e fare del tuo meglio per vedere attraverso al binocolo comunque; se le lenti si sono bagnate, sporcate o c'è condensa su di esse, è un guaio, ma ci devi convivere; se esci dalla plancia a temperatura controllata e fuori c'è freddo-umido ed il binocolo ci mette molto a ridiventare usabile, è un casino.
Mi sembra come se la maggior parte delle valutazioni che trovo qui relative ai binocoli, fossero sostanzialmente "teoriche" e comunque di parametri da "laboratorio" (passatemi l'esemplificazione eccessiva), come se la prova dell'auto si facesse solo sui rulli o su un singolo, preciso tratto di circuito di autodromo, e mai su strada, dal vero.
Provo a spiegarmi meglio:
- che succede con le lenti di entrata bagnate?
- che succede con le lenti degli oculari bagnate?
- il trattamento esterno delle lenti come reagisce alla condensa? Di che dimensione sono le goccioline di acqua che si formano e come riducono la prestazione?
- i corpi cilindrici che alloggiano le lenti di entrata, quanto sporgono oltre la prima lente (protezione da fonte luminosa posta a fianco di chi osserva)?
- il baricentro dove si trova rispetto alla base del pollice che impugna la carrozzeria (possibilità di contrastare col minimo sforzo i movimenti)?
- morbidità dell'appoggio della zona perioculare (dopo 2 minuti di osservazione in presenza di sussulti improvvisi, non ne puoi più, se prendi bastonate in quei punti),
- oltre gli 800-1000 gr il peso diventa un fattore assolutamente critico, per un maschio adulto, in presenza di osservazioni prolungate su piattaforma instabile, e l'inclinazione e rotazione del polso per tenere il binocolo in posizione può cambiare di parecchio l'usabilità dello strumento,
- qual'è la massa termica della parte ottica del binocolo e quanto tempo impiega a cambiare temperatura, eliminando gli effetti della condensa?
- Quanto è facile da tenere in mano e da regolare con i guanti? Togliere e rimettere le protezioni, con i guanti?
- Quanta attrezzatura sofisticata o meno richiede per la pulizia? Se devo pulirlo con quello che ho a portata di mano, quanto rischio di fare danni? (Dipende probabilmente dalla durezza superficiale delle lenti esterne, dalla vulnerabilità dei trattamenti e dalla raggiungibilità agevole o meno degli angoli periferici delle lenti esterne).

Potrei continuare, ma penso di aver chiarito la mia obiezione.
Non so se questo è il posto giusto per postare questi argomenti, o se sarebbe meglio su un thread specifico.
LG
ottaviano fera
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da ottaviano fera »

La questione è chiarissima e credo che le specifiche militari, di terra e di mare, dovrebbero rispondere, se ai vertici ci fossero persone competenti, a quanto specificato da LUPO GRIGIO.
Però credo anche che nemmeno l'1% dei binofili, per le normali corcostanze d'uso, abbia bisogno di strumenti che, oltre ad un'ottica molto performante, soddisfino tutti i requisiti citati.
Visto quanto costano quelli "normali", (troppo, a mio parere), non oso immaginare il costo di uno Swarovski con tali caratteristiche, costo affrontabile tranquillamente da un Ministero per molti esemplari ma non da un binofilo semplice operaio o impiegato, anche per uno solo. :think:
Osservo con: Stabilizzati Canon, Leitz Marseptit 7x50, Leitz Maroctit 8x60, Zeiss Telex 6x24, Zeiss Marineglass 6x30, HUET-BBT-SRPI militari francesi 8x30, HUET 7x50 SGO M.le 1957 7° Vingtiemes Marine Nationale(Porro II), Miyauchi Binon 7x40(ex 50)W, HUET SGO Marine Nazionale mod. 1959 (Abbe Konig) 8x40 11° Vingtiemes (AFOV 88°-190 m. a 1000 m.) e altro;
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DIDODA
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da DIDODA »

Nel 1982 ebbi modo di vedere il depliant di questo binocolo fornito per la Marina Militare Italiana, me lo fece vedere il proprietario di Ottica Moderna di Roma il quale provò di persona lo strumento in questione; sul depliant si leggeva di 7,3 o 7,5° e 130 metri a 1000 metri, binocolo ermetico con reticolo credo; a suo parere lo Zeiss 7x50 era migliore come definizione guardando una boa a 5 Km sul lido di Venezia.
Hensoldt-Zeiss 8x30 M, Hensoldt 8x56 Dialyt, Bausch&Lomb M16 7x50, San Giorgio 8x30, 6x30, Officine Galileo 8x30, 6x30, Huet 8x30, Carl Zeiss Jena 8x30 MdI, Kern 8x30, 6x30, 6x24, Aeritalia 8x30, beh S.F.14Z.Gi 10x50, S R P I 12x40 "starlight", AFSA 6x30, Hensoldt 6x30 Vilaba Roma, i miei migliori e tanti altri.
abramo giusto
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da abramo giusto »

Mi ricorda tanto la prova di Pier col NVA ....col autorizzazione dell'azienda....
I binocoli in prova dato che non sono nostri ...io personalmente li tengo meglio dei miei,probabilmente x questione d'educazione...
Abbiamo visto quelli d' Albinos cosa hanno fatto ..potremmo farlo anche noi le idee non mancano!! Ma chi ci mette il proprio binocolo ???
Forse hai ragione ad incattivire un po' le prove ma dobbiamo anche fare i conti col tempo tiranno !!
Ciao Abramo
Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
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LUPO GRIGIO
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da LUPO GRIGIO »

Giusto per mettervi un po' in agitazione, oggi mi sono messo con pazienza a rilevare il campo visivo dell'Officine Galileo 7x50 MM: sono andato sulla spiaggia e con paletti, rotella metrica ed un aiutante, ho fatto qualche misura di ciò che è visibile in ciascun oculare, sono tornato a casa ed ho fatto un po' di conti.
Poggiando il binocolo su una base fissa, in modo che stesse fermo, ho osservato un segmento perpendicolare posto alla distanza di 100 m dalla postazione del binocolo: ho rilevato cosa si vedeva alle estremità del campo inquadrato, ed ho infine misurato l'ampiezza del segmento visibile (paletti e rotella metrica).
Orbene, i risultati sono questi:
a. non c'è differenza apprezzabile tra i due oculari,
b. il segmento visibile a 100 m è di 14,4 m,
c. questo vuol dire che a 1000 m il campo visibile è di 144 m,
d. il campo è dunque di 8,2° (atan di 72/1000 x 2),
e. riportando tutto in feet e yard, mi viene 432 feet/1000 yard.
Ho sbagliato qualcosa?
Questa idea di fare una misura con un po' di cura mi è venuta perché sabato scorso ero di passaggio a Roma, e ne ho approfittato per incontrare un gentile signore che ha messo in vendita uno splendido Sard 7x50 US Navy Mark 21 (Io ho una particolare "malattia" per i 7x50) e devo dirvi che di tutti quelli che ho visto in vendita sui vari siti, questo è veramente in condizioni sorprendenti, senza aver mai avuto (a quanto pare) alcuna manutenzione o revisione. Infatti ha qualche velatura di pulviscolo visibile all'interno, ma per il resto è in condizioni eccellenti (meccanica buona, filtri ambra ottimi, carrozzeria intatta, qualche piccolo segno nelle ghiere di appoggio degli obiettivi, tappi dei prismi incisi e serigrafati in condizioni molto buone, custodia originale perfetta, conchiglie quasi intatte).
Confrontando però quel 7x50 col mio, era evidente una apertura di campo visibile molto più ampia nell'OG.
Siccome avevo letto recensioni particolarmente entusiaste dell'americano, mi è venuta la curiosità di misurare cosa erano stati capaci di fare i nostri ottici fiorentini 40 anni dopo gli americani di SquareD Co Flushing NY.
Se non ho sbagliato le misurazioni, mi pare che campo ed angolo siano sorprendenti.
A Comacchio insieme a Carlo Rossi abbiamo fatto un rapido confronto dell'OG con il Navidoc di Diogene, in termini di FOW, ed anche il questo caso l'OG è apparso anche a lui senza dubbio più ampio (il Navidoc dovrebbe stare al limite dei 130 m).
Mi piacerebbe affidare questo raro binocolo a chi può effettuarne misure, test e confronti severi ed oggettivi, perché ho sempre più la sensazione che si tratti di un oggetto singolare, con un progetto ottico importante ed assolutamente originale (non trovo niente altro che gli somigli) e prestazioni assolutamente di rilievo.
Credo che riprenderò presto i contatti con i curatori del museo Officine Galileo a Firenze per andare a trovarli e vedere se esiste qualche documentazione a riguardo.

LG
Ultima modifica di LUPO GRIGIO il 28/04/2014, 12:04, modificato 1 volta in totale.
abramo giusto
Buon utente
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Re: Binocolo della marina militare italiana

Messaggio da abramo giusto »

Io del Mark 21 ho fatto un articolo Fratelli in Guerra ..
Abramo
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