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- una bella custodia in cordura, semirigida con tracolla
- tracolla per il binocolo
- tappi coprilenti anteriori e posteriori
- istruzioni
- e ovviamente il binocolo, avvolto in una busta semitrasparente.
Il TS Wildlife altro non è che un cinese rimarchiato, nella fattispecie è il BW5 prodotto dalla United-Optics e venduto da terzi con i più svariati marchi. Di seguito le caratteristiche tecniche fornite dal fabbricante:
- Long eye relief con oculari sovradimensionati
- Campo visivo largo e piatto, 114m a 1000m
- Alta risoluzione delle lenti, senza distorsione
- Prismi BAK-4 e ottiche Fully Multi Coated
- Waterproof riempito con azoto
- Corpo leggero, realizzato in lega di magnesio
- Oculari con sistema twist up in metallo
- Completamente tropicalizzato e shockproof
Ed ecco le mie prime impressioni.
L'impressione generale è stata molto buona, la qualità dello strumento non si discute, è costruito bene e la resa ottica è notevole, sono rimasto piacevolmente sorpreso fin dalla "prima luce".
Lo scafo è massiccio, il bino pesa 1100g esatti (senza tappi), tutto in lega metallica. La gommatura è fatta molto bene, abbastanza rigida e spessa, di un colore verde militare tendente al grigio. Gli oculari sono di tipo twist-up in metallo rivestiti di morbida gomma, molto comodi da usare. Il campo inquadrato è molto ampio e ben corretto, almeno in terrestre, anche ai bordi la caduta di nitidezza è minima e il cromatismo è contenuto, notabile solo su oggetti a forte contrasto col cielo (antenne, spigoli di edifici). La visione al centro è notevolissima, riesco a notare ogni minimo dettaglio. A 50 metri si vedono senza problemi le venature delle foglie e gli insetti che ci girano intorno...
Le lenti anteriori hanno un trattamento antiriflesso molto intenso che va sul verde smeraldo, mentre quelle degli oculari sono verde/viola-rosso cangiante, il mio esemplare è perfettamente collimato e non ho notato alcuna impurità guardandolo all'interno, lato obiettivi. Le lenti anteriori sono di 50mm effettivi, mentre quelle degli oculari sono di 23mm. I prismi sono ingabbiati e incappucciati con una protezione nera (vedere foto), soluzione non riscontrata nel General Hi-t PHL BW6. L'annerimento interno dello scafo è eccellente, la meccanica dei prismi è molto curata: gli stessi sono contenuti in gabbiette tenute in tensione su molle (anche nel GHT la meccanica è analoga), e dovrebbe essere a prova di shock. La messa a fuoco parte da circa 5 metri, è abbastanza precisa ma non fluida. Questo è l'unico aspetto che mi ha un pò deluso. Comunque, dopo aver lubrificato il focheggiatore s'è già ammorbidita, ma resta sempre un pò ruvida. La compensazione diottrica è precisa anch'essa e risulta frizionata a dovere, idem per la regolazione della distanza interpupillare, i movimenti sono fluidi e senza giochi. La resa cromatica è neutra, ottimo il contrasto, anche con cielo nuvolo la visione è molto piacevole e la lente risulta molto "sharp". Ottimo il senso di tridimensionalità, soprattutto se si inquadrano oggetti vicini, entro i 50 metri. Stasera lo proverò in condizioni più critiche per vedere se e quanto soffre di eventuali luci riflesse. Se ci saranno le stelle valuterò anche l'entità di eventuali aberrazioni ai bordi, inoltre appena ci sarà il sole farò delle foto-confronto con altri binocoli.
Sono rimasto molto soddisfatto dell'acquisto.
PRO:
- Robusto ma non troppo pesante
- Ottimo campo inquadrato
- Ottima nitidezza, campo piatto e ottimo controllo delle distorsioni e aberrazioni cromatiche
CONTRO:
- Il focheggiatore potevano farlo meglio, è in plastica
- La messa a fuoco è ruvida, non fluida <--- dopo un pò di utilizzo la ruvidità è sparita, vedere video allegato alla pagina 3.
Allego qualche foto. Ciao a tutti!
Comunque, per campo piatto io intendevo proprio quello che hai detto. Non ci sono distorsioni a barilotto o a cuscinetto visibili, il campo inquadrato è "dritto" (per l'appunto piatto, non "gonfiato"), anche e soprattutto a brevi distanze, dove è facile notare una vistosa disorsione a cuscinetto negli strumenti economici. Il mio Bresser Lidl 10X50 aveva una distorsione di questo tipo abbastanza pronunciata. Ovviamente in fotografia è importante avere centro e bordi a fuoco, almeno se si fa paesaggistica, già nei ritratti e nella naturalistica ci si può accontentare di avere a fuoco solo il soggetto che generalmente riempie solo una porzione del fotogramma, come ben saprai.
