BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure..........
- CARLO ROSSI
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BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure..........
Parlando con chi ha riparato i Sard 6x42 Mark 43, i Baush & Lomb 7x50 Mark 41, gli M3 (e fratelli) 6x30, i 7x50 militari Mark 1-28,21 ecc. ecc., binocoli tutti militari WW2, binocoli tutti americani:
Tutti, da Luca Mazzoleni in giù, concordano nel descrivere l’elevatissimo livello meccanico di questi binocoli ed in particolare parlano, stupiti, della totale mancanza di segni delle lavorazioni interne e della precisione meccanica che accomuna tutti i binocoli militari americani. Eccellenze non espresse in quel modo dall’industria tedesca di allora.
Se ci si aggiunge un altissimo livello ottico sia dei progetti che della esecuzione dei vetri/prismi/trattamenti antiriflesso, viene da chiedersi come mai un’industria americana che è stata in grado di produrre tali meraviglie sia praticamente scomparsa.
Tolta la Leupold e pochissime altre, che comunque sono fuori dalla competizione mondiale, i costruttori di binocoli americani sono tutti spariti: ancora vivi sì, ma non producono più binocoli.
Un vero peccato, davvero un grande peccato.
ciao ciao
Tutti, da Luca Mazzoleni in giù, concordano nel descrivere l’elevatissimo livello meccanico di questi binocoli ed in particolare parlano, stupiti, della totale mancanza di segni delle lavorazioni interne e della precisione meccanica che accomuna tutti i binocoli militari americani. Eccellenze non espresse in quel modo dall’industria tedesca di allora.
Se ci si aggiunge un altissimo livello ottico sia dei progetti che della esecuzione dei vetri/prismi/trattamenti antiriflesso, viene da chiedersi come mai un’industria americana che è stata in grado di produrre tali meraviglie sia praticamente scomparsa.
Tolta la Leupold e pochissime altre, che comunque sono fuori dalla competizione mondiale, i costruttori di binocoli americani sono tutti spariti: ancora vivi sì, ma non producono più binocoli.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Un tema che meriterebbe di essere approfondito...
Claudio Todesco
Il cielo...la natura...sono concetti semplici...per chi ha il vizio di sognare.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Io il sasso l'ho buttato.........
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Speriamo che qualcuno possa darci utili contributi
Claudio Todesco
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Scusate sono nuovo del forum e volevo fare na domanda proprio sulla ditta costrutrice leupold... grazie infinite cmq
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
temo purtroppo che l'eccellenza americana dell'epoca fosse sostanzialmente motivata e sostenuta dalla guerra in cui le commesse militari erano molto specifiche e non badavano a spese e partire dai vetri; chissà in su cosa si sono principalmente convertite dopo tenuto conto che il mercato americano dei binocoli e fiorente e possente, con una maggior presenza di bushnell e leupold e la recente acquisita redfield, di livello inferiore (ma tutt'altro che da buttare...).
Circa la leupold è principalmente un'industria che fonda la sua fama sue ottiche da puntamento e qualche buon spotting scope, sempre improntata a caccia e tiro; se non vado errato fornisce nasce le forze militari USA.
produce ottime ottiche da puntamento (io ne ho una) il cui punto principale di forza è a, mio personale parere, la meccanica (leggasi torrette di regolazione dei MOA); otticamente trovo che siano ancora superiori le nostre mitteleuropee.
I suoi binocoli e spotting Leupold sono più noti nell'ambiente venatorio mercato americano come accade da noi per le nostre marche; peraltro anche le sue linee più economiche sono ottimi prodotti.
Circa la leupold è principalmente un'industria che fonda la sua fama sue ottiche da puntamento e qualche buon spotting scope, sempre improntata a caccia e tiro; se non vado errato fornisce nasce le forze militari USA.
produce ottime ottiche da puntamento (io ne ho una) il cui punto principale di forza è a, mio personale parere, la meccanica (leggasi torrette di regolazione dei MOA); otticamente trovo che siano ancora superiori le nostre mitteleuropee.
I suoi binocoli e spotting Leupold sono più noti nell'ambiente venatorio mercato americano come accade da noi per le nostre marche; peraltro anche le sue linee più economiche sono ottimi prodotti.
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Una conferma sulla Leupold/ottiche da tiro:
Almeno fino a 10 anni fa il mondo del BenchRest (la massima espressione mondiale del tiro in appoggio) usava Leupold come unica ottica da tiro (cannocchiale). Insignificante la presenza della concorrenza Burris e poche altre americane.
Almeno fino a 10 anni fa il mondo del BenchRest (la massima espressione mondiale del tiro in appoggio) usava Leupold come unica ottica da tiro (cannocchiale). Insignificante la presenza della concorrenza Burris e poche altre americane.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Grazie x la delucidazione sulla storia della leupold , sul sito sono riuscito a scaricare il catalogo che su carta dimostravano di essere delle buone ottiche... tra poco vedremo sul reale utilizzo grazie a tutti
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Volevo postare nella sezione del "bar del forum"...ma dove è finita? Soppressa, manutenzione o cosa?
Cmq approfitto di questo 3ad per raccontare quanto segue.
Grazie alla cortesia di un amico ho potuto mettere gli occhi in un Sard 6x42 e in un Komz 6x24.
Riguardo quest'ultimo, ok, un bell'aggeggetto.
Riguardo il Sard...che dire...quando la realtà supera ogni più rosea aspettiva!
Non ho parole per descrivere le sansazioni provate, mi sembrava di svolazzare nella e sulla scena.
Parlare di percezione estrema della tridimensionalitò e della profondità di campo mi sembra quasi riduttivo.
Nel confronto i mie amati Nikon E II e l'SE ne uscivano quasi con le osse rotte.
Non vorrei essere pessimista ma credo purtroppo che stando così le cose, dispositivi simili non verranno mai più prodotti.
Relativamente ad un uso civile, oggi almeno, sarebbero inesorabilmente bocciati dal mercato (oltre che costosi, probabilmente verrebbero percepiti dai più come eccessivamente pesanti e ingombranti).
Relativamente ad un uso militare, credo che in genere l'importanza del binocolo in tale applicazione rispetto a 70 anni fa, sia molto diminuita vista la relativa importanza prevalente e sempre crescente di dispositivi satellitari, informatici e quant'altro.
Che peccato però...
Cmq approfitto di questo 3ad per raccontare quanto segue.
Grazie alla cortesia di un amico ho potuto mettere gli occhi in un Sard 6x42 e in un Komz 6x24.
Riguardo quest'ultimo, ok, un bell'aggeggetto.
Riguardo il Sard...che dire...quando la realtà supera ogni più rosea aspettiva!
Non ho parole per descrivere le sansazioni provate, mi sembrava di svolazzare nella e sulla scena.
Parlare di percezione estrema della tridimensionalitò e della profondità di campo mi sembra quasi riduttivo.
Nel confronto i mie amati Nikon E II e l'SE ne uscivano quasi con le osse rotte.
Non vorrei essere pessimista ma credo purtroppo che stando così le cose, dispositivi simili non verranno mai più prodotti.
Relativamente ad un uso civile, oggi almeno, sarebbero inesorabilmente bocciati dal mercato (oltre che costosi, probabilmente verrebbero percepiti dai più come eccessivamente pesanti e ingombranti).
Relativamente ad un uso militare, credo che in genere l'importanza del binocolo in tale applicazione rispetto a 70 anni fa, sia molto diminuita vista la relativa importanza prevalente e sempre crescente di dispositivi satellitari, informatici e quant'altro.
Che peccato però...
L’ultimo passo della ragione umana è riconoscere che vi è un Mistero con un’infinità di cose che la superano (Pascal)
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
@Carlo e non solo.
Mi accorgo adesso che ho chiuso il post precedente come Carlo ha chiuso quello iniziale: espressione similare vertente sul termine "peccato".
Ovviamente quello mio non è stato esercizio di scopiazzamento ma caso mai quello scontato di espressione di contrarietà in analogia evidentemente a quanto lamentato dall'autore del 3ad.
Bye bye
Mi accorgo adesso che ho chiuso il post precedente come Carlo ha chiuso quello iniziale: espressione similare vertente sul termine "peccato".
Ovviamente quello mio non è stato esercizio di scopiazzamento ma caso mai quello scontato di espressione di contrarietà in analogia evidentemente a quanto lamentato dall'autore del 3ad.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Mi scuso per l' o.t., non ho mai avuto la fortuna di mettere gli occhi in un Sard, ma ho l'EII che ritengo un gran bel binocolo, e per questo ti chiederei di spendere qualche parola in più sugli aspetti che renderebbero il confronto così "impietoso". GrazieFrancesco ha scritto: Riguardo il Sard...Nel confronto i mie amati Nikon E II e l'SE ne uscivano quasi con le osse rotte.
Massimo
Osservo cielo e natura con: Vortex Raptor 6,5x32 /Nikon 8x30 EII / Canon 10x30 IS / RP Optix 20x80 Triplet
( e con: Bushnell Powerview 8x21 / Nikon Action VII & EX 7x35 9,3° / Olympus 7X35 DPS I / RpOptix Namib 10x42 / Bresser 10x50... )
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Francesco ha scritto:e per questo ti chiederei di spendere qualche parola in più...
Molto semplice.
Messi a confronto mi davano la seguente impressione.
Col Nikon mi pareva di guardare una cartolina (quindi due dimensioni) mentre col Sard ero dentro il paesaggio o forse ci svolazzavo sopra.
Cmq nell'odierno panorama gli E II sono bellissimi strumenti e come ho scritto più volte (forse per una propensione personale maggiore verso i 10x) il 10x35 mi piace ancor di più.
Maxvise, prendendo come comune riferimento il Nikon E II, mi potresti invece descrivere l'immagine resa dal Raptor? E puoi dirmi se hai messo gli occhi anche dentro l'8.5x?
Grazie e ciao.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Secondo me si tratta di due strumenti molto diversi (ingombro, peso, formato, sistema di messa a fuoco, ingrandimenti), per cui paragoni stretti più o meno indicativi non si possono fare.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
31 Luglio 1985: Fondazione della , Osservatorio Astronomico di Cajello (Anno XXXVIII). http://www.specola.altervista.org/
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Ciao Francesco e grazie per la tua risposta sul Sard.Francesco ha scritto:...prendendo come comune riferimento il Nikon E II, mi potresti invece descrivere l'immagine resa dal Raptor? E puoi dirmi se hai messo gli occhi anche dentro l'8.5x?
Spesso l'EII 8x e il Raptor 6.5x li uso insieme (come stamattina per una escursione in montagna) proprio perchè mi piacciono molto tutti e due.
Il piccolo Vortex, a mio modesto parere, ha un'ottima ottica e, per farla breve, se avesse il campo visuale del Nikon molto probabilmente lo preferirei a quest'ultimo (magari sto dicendo una eresia per i più esperti ). Del 6.5x, infatti, mi piace molto l'immagine secca e nitida, dove l'EII è molto "morbido" e soft, rilassante lo definirei.
I colori del Raptor, poi, mi danno l'idea di essere più vivi e brillanti, e comunque i miei occhi non vedono nessuna particolare dominante di colore in nessuno dei due.
Tutto questo forse è dovuto alle poche lenti negli oculari del Raptor e magari al più basso ingrandimento rispetto all'EII, e a dire la verità, il piccolo campo inquadrato (impietoso il confronto col Nikon su questo aspetto) non è nemmeno tanto corretto: però il centro del campo mi piace veramente tanto.
Per 150 euro circa un assoluto best-buy, logicamente IMHO.
p.s. ho provato un mese circa il Raptor 8.5x e, come detto da altri anche qui sul forum, è un buon binocolo ma manca di quella "magia" del fratellino
Massimo
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Ciao ragazzi,ho la fortuna di avere sia il Sard che l'EII che il Raptor 6,5.
L'unica cosa che li accomuna sono il sistema dei prismi porro,poi per il resto è come i cavoli a merenda.
Probabilmente il piu' universale dei 3 è il Nikon,il piu' mulo il raptor e il piu' emozionante e pesante rimane il Sard.
Follia pura tenerlo al collo piu' di 5 minuti o peggio adoprarlo senza cinghia.Personalmente per godermelo lo metto sulla basetta su un tripod davanti alla scena,poi non importa girarlo tanto a cercare particolari,la scena la prende tutta....è uno dei pochi in cui all'interno muovi gli occhi.
Unica cosa che non mi trova d'accordo con i passati commenti è che l'EII è stato definito poco tridimensionale
Riprendetelo e ri-osservateci bene poi aggiornate il post
L'unica cosa che li accomuna sono il sistema dei prismi porro,poi per il resto è come i cavoli a merenda.
Probabilmente il piu' universale dei 3 è il Nikon,il piu' mulo il raptor e il piu' emozionante e pesante rimane il Sard.
Follia pura tenerlo al collo piu' di 5 minuti o peggio adoprarlo senza cinghia.Personalmente per godermelo lo metto sulla basetta su un tripod davanti alla scena,poi non importa girarlo tanto a cercare particolari,la scena la prende tutta....è uno dei pochi in cui all'interno muovi gli occhi.
Unica cosa che non mi trova d'accordo con i passati commenti è che l'EII è stato definito poco tridimensionale
Riprendetelo e ri-osservateci bene poi aggiornate il post
....il mio vetro preferito??Ovviamente HABICHT 7x42!!!!
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Anche io, possessore di alcuni porro di qualità, ritengo la tridimensionalità nella visione data dal Nikon EII, ottima...
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
@Maxvise
Grazie per la risposta esaustiva.
@Specola
Certamente che sono strumenti imparagonabili sotto tutti i punti di vista. Ho solo citato di getto come riferimento il Nikon nell'arduo tentativo di descrivere il difficilmente esprimibile (almeno per me).
@Alessio
Per dare una idea della tridimensionalità e della profondità di campo percepite col Sard ho detto che quelle rese dal nikon E II (notoriamente elevate) sembravano in confronto uscire ridimensionate e anche di molto.
Ma il "problema" era semmai il Sard con la sua qualità altissima, frutto di altre e stringenti logiche e non certo la qualità dei Nikon E II (figlia cmq, nel bene e nel male, di contingenze commerciali).
Gli E II sono strumenti eccellenti la cui resa globale può difficilmente essere messa in discussione specie per quanto riguarda proprio la tridimensionalità...se non questi chi?
Tralaltro rimanendo in tema, come già più volte detto, trovo la tridimensionalità resa dal 10x35 ancor più accentuata e godibile di quella del più famoso fratello. Questa è naturalmente la mia personalissima impressione (perchè per le leggi della fisica ottica dovrebbe essere più plausibile il contrario).
Ciao a tutti.
Grazie per la risposta esaustiva.
@Specola
Certamente che sono strumenti imparagonabili sotto tutti i punti di vista. Ho solo citato di getto come riferimento il Nikon nell'arduo tentativo di descrivere il difficilmente esprimibile (almeno per me).
@Alessio
Non so se questo commento è riferito anche a quanto da me sopra scritto. Se così fosse cerco di esprimermi meglio.alessio ha scritto:Unica cosa che non mi trova d'accordo con i passati commenti è che l'EII è stato definito poco tridimensionale
Per dare una idea della tridimensionalità e della profondità di campo percepite col Sard ho detto che quelle rese dal nikon E II (notoriamente elevate) sembravano in confronto uscire ridimensionate e anche di molto.
Ma il "problema" era semmai il Sard con la sua qualità altissima, frutto di altre e stringenti logiche e non certo la qualità dei Nikon E II (figlia cmq, nel bene e nel male, di contingenze commerciali).
Gli E II sono strumenti eccellenti la cui resa globale può difficilmente essere messa in discussione specie per quanto riguarda proprio la tridimensionalità...se non questi chi?
Tralaltro rimanendo in tema, come già più volte detto, trovo la tridimensionalità resa dal 10x35 ancor più accentuata e godibile di quella del più famoso fratello. Questa è naturalmente la mia personalissima impressione (perchè per le leggi della fisica ottica dovrebbe essere più plausibile il contrario).
Ciao a tutti.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Per la cronaca o meglio per aggiungere un altro elemento al quadro di riferimento, posso dire che altri strumenti in cui ho trovato o provato una migliore percezione della tridimensionalità rispetto ai Nikon E II sono i 7x35 e.w.a. giapponesi anni '70 (almeno nei due esemplari che ho avuto modo di testare).
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Con i 7x35 e.w.a. si vince facile.
Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
sostanzialmente concordo con tutti voi, devo però aggiungere che per qualche strano motivo trovo che il nikon 8x32 E sia più tridimensionale dell'EII; è una percezione del tutto personale che nel tempo, avendoli entrambi, si è mantenuta costante, analogamente a quanto riferiva Francesco sul 10x35 E II
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
@Specola e a tutti coloro che sono interessati.-SPECOLA-> ha scritto:Con i 7x35 e.w.a. si vince facile.
E allora anche se in o.t. o quasi, proviamo per un attimino ad addentrarci negi oscuri (per me!) meandri delle applicazioni pratiche della fisica ottica.
Perchè si vince facile con i 7x35 ewa?
Ho comunque notato che al di là delle molteplici caratteristiche dei progetti ottici (progetti scarsamente conosciuti dal fruitore medio) a prismi ben o sovra-dimensionati corrisponde generalmente un'immagine maggiormente tridimensionale (vedi tra gli altri i "cinesi" tipo USM).
Specola, ti riferisci (anche) a questo?
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Mi riferisco al fatto che è da un bel po' che il mercato non propone nulla di simile a quei vecchi e.w.a.
Fabrizio Ferrario
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
In un mercatino ho visto un SARD 7x50 Mark 21 vorrei sapere secondo il vostro competente parere quanto posso spendere visto che è in ottime condizioni con custodia originale.
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Re: BINOCOLI AMERICANI: SPARITI .............eppure.........
Penso da 100€ a 200€ ...
Bisogna tener conto che le spese postali incidono molto visto il peso se lo si vuole acquistare negli States sempre se non lo fermano in dogana x il dazio !!!
Tu invece lo puoi provare...
Abramo
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Hensoldt dialyt..qualcuno!! Hans Hensoldt jagd e nox..Minox family bd 10x44 br,bd 8-14x40 br ed, Scope MD62 ED..Sard 7x50.. Nedelta 7x50..Switf Audubon...Polifemo Celestron C5
http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
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