Comparativa binocoli al crepuscolo

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Marcomor89
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Comparativa binocoli al crepuscolo

Messaggio da Marcomor89 »

Ispirato dalla comparativa fatta tempo fa da Piergiovanni ho deciso per mia curiosità di fare qualcosa di simile ma con le ottiche a mia disposizione, decisamente più scarse e meno adeguate di quelle del video, ma questo avevo a disposizione. Mi piacerebbe parlarne, fare un paio di considerazioni e sentire i vostri commenti se volete.
I binocoli che ho confrontato sono:
- Swarovski CL Companion 10x30
- Steiner SkyHawk 8x42
- Swarovski Habict 7x42
- Nikon Action 10x50
Li ho elencati esattamente nell’ordine di “sfruttabilità” al calare della luce.
Il CL si è piazzato all’ultimo posto, seppure all’inizio mi sembra leggermente meglio rispetto allo Steiner, dopo un minimo di accomodamento visivo si è palesata la differenza.
L’altra cosa che mi ha stupito è stata la resa del Nikon, possibile che un binocolo da un centinaio di euro sia in quelle condizioni nettamente meglio rispetto, ad esempio al CL che costa 10 volte tanto? Lo so che da 30mm a 50mm c’è una bella differenza, ma pensavo che anche la qualità della lente, i trattamenti ecc avessero un “peso”, invece a quanto pare a farla da padrona è stata la dimensione della lente.
Altra cosa che mi ha stupito è stata la differenza dell’Habict con il solito Nikon. Qua oltre al diametro della lente entra in gioco l’ingrandimento, sicuramente 7x vs 10x fanno una bella differenza nel cogliere i dettagli però come per l’esempio citato sopra mi aspettavo che la qualità superiore dello Swarovski si facesse sentire. Tra l’altro con quest’ultimo la pupilla di uscita è di 7mm mentre con il Nikon era di 5mm. È un valore ovviamente teorico che non ho mai sperimentato sul campo, ma non mi aspettavo questo risultato.
Volendo trarre qualche conclusione, è corretto dire che per un uso crepuscolare è più conveniente privilegiare il diametro della lente frontale rispetto, ad esempio, alla qualità ottica generale dello strumento? Ed è corretto prendere molto con le pinze il dato della pupilla di uscita che, almeno nel mio caso, non si è rivelata determinante ai fini dei risultati?
Anche il discorso ingrandimento mi ha stupito un po’, avrei detto (ma forte influenzato ancora sul discorso relativo alla P.U.) che il 7x42 se la sarebbe cavata meglio, invece così non è stato. È possibile che il maggior ingrandimento da un lato “porta vita luminosità” riducendo il campo di vista, ma d’altro canto aiuta nella lettura dei dettagli?
So di aver fatto una comparativa un po’anomala, ma come dicevo questi sono gli strumenti che ho a disposizione, prossimamente acquisterò un 15x56 e magari ripeterò l’esperienza.
Giovanni Bruno
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Re: Comparativa binocoli al crepuscolo

Messaggio da Giovanni Bruno »

Molto banalmente, chi ti dice che mentre osservavi con lo SWARO 7x42 la tua pupilla oculare fosse aperta a 6mm?

Si, perché per lo SWARO 7x42 avremo 42/7 = 6mm.

Secondo, con me sfondi una porta aperta, io prediligo sempre degli ingrandimenti più alti, perché vedere più grande, significa anche vedere più particolari.

Quindi la sfida tra lo SWARO 7x42 con PU di 6mm ed il NIKON 10x50 con PU di 5mm, è molto più bilanciato rispetto alla PU, e molto più a favore alla voce ingrandimento con i 10x del NIKON.

Io adoro il mio CANON 15x50, con PU di soli 3,33mm, perché mi mostra moltissimo di più di qualsiasi nobilissimo 7x42 , ma io non ho mai cercato le massime prestazioni ai crepuscoli e ne mi interessa farlo in futuro. :thumbup: :wave:
Ultima modifica di Giovanni Bruno il 08/11/2022, 8:12, modificato 1 volta in totale.
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piero
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Re: Comparativa binocoli al crepuscolo

Messaggio da piero »

Marcomor89 ha scritto: 06/11/2022, 19:32 1) Volendo trarre qualche conclusione, è corretto dire che per un uso crepuscolare è più conveniente privilegiare il diametro della lente frontale rispetto, ad esempio, alla qualità ottica generale dello strumento?
2) Ed è corretto prendere molto con le pinze il dato della pupilla di uscita che, almeno nel mio caso, non si è rivelata determinante ai fini dei risultati?
3) Anche il discorso ingrandimento mi ha stupito un po’, avrei detto (ma forte influenzato ancora sul discorso relativo alla P.U.) che il 7x42 se la sarebbe cavata meglio, invece così non è stato.
4) È possibile che il maggior ingrandimento da un lato “porta vita luminosità” riducendo il campo di vista, ma d’altro canto aiuta nella lettura dei dettagli?
come già accennavi la comparativa è di per sè impossibile perché sono strumenti troppo diversi e senza analogia; ma secondo me ha un suo valore esperienziale per capire, indipendentemente dal marchio, come funzionano i binocoli e mi pare proprio che con te si sia realizzato questo; passo a rispondere alle tue domande, secondo la mia opinione
1) sì, può esserlo, ma sempre con buon senso e giudizio: un mediocre 50 mm di marca A sarà senz'altro più luminoso di un 30 mm più pregevole di marca B ma non è detto che tu veda meglio; a pari qualità il 50 mm della marca B sarà senz'altro migliore di quello A, per cui non è pensabile di poter sostituire un 30 mm da 1000 euro con un 50 mm da 100 euro. E' ben vero che comunque esistono strumenti riusciti particolarmente luminosi ma non nelle fasce economiche. I trattamenti antiriflesso attuali possono far rendere meglio un vetro mediocre ma la qualità del vetro ottico di per sè e per tutto il treno ottico dello strumento rimane imprescindibile.
2) a mio avviso sì, per me la PU non è mai un parametro cruciale per scegliere un binocolo; poi sono senz'altro d'accordo che una PU maggiore dia un visone più rilassata e meno "nervosa"
3 e 4) sì, è così; citando un antico esempio di Al Nagler (quello degli oculari) se ti metti leggere il giornale in luce molto fioca quello che vedrai meglio sono senz'altro i titoloni, ma in astronomia l'ingrandimento non ti aiuterà moltissimo su oggetti deboli con luminosità superficiale molto bassa ove lì conta invece la raccolta di luce globale e quindi il diametro della lente. Quindi molto dipende dal soggetto: citavo l'astronomia ma un conto è una galassia, un conto le corna di un cervo in una bruma invernale alle 7 del mattino ove lì aiutano sia il potere di trasmettere luce del binocolo che l'ingrandimento. E' esperienza nota che certi binocoli top di gamma molto luminosi diano il meglio di stessi in condizioni di luce critica e siano quasi fastidiosi in una giornata assolata.
IMHO
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
giodic

Re: Comparativa binocoli al crepuscolo

Messaggio da giodic »

Marcomor89 ha scritto: 06/11/2022, 19:32 .....
Volendo trarre qualche conclusione, è corretto dire che per un uso crepuscolare è più conveniente privilegiare il diametro della lente frontale rispetto, ad esempio, alla qualità ottica generale dello strumento?
.....
Per la mia esperienza nell'uso crepuscolare il diametro della lente è importante, ma almeno altrettanto importante è la qualità del treno ottico.
In quelle condizioni di luce ho fatto alcune volte la comparativa tra due miei binocoli: il Nikon Action 10x50 onesto binocolo di fascia economica e lo Zeiss Victory HT 8x42 che invece è un top di gamma.
È vero che tra 8x e 10x, come tra 42 e 50mm, la differenza, almeno sulla carta, non è così abissale, ma nella pratica ti posso assicurare che la differenza di visione di particolari in luce fioca tra l'uno e l'altro strumento è nettissima e molto molto evidente.
Col Nikon tutta l'immagine è evidentemente più scura nonostante il maggior diametro, mentre i particolari si perdono in una sorta di "impastamento" generale nonostante il maggior ingrandimento.
Di giorno, in piena luce, tali differenze molto evidenti al crepuscolo, divengono invece molto meno palesi e magari il maggiore ingrandimento può essere preferibile al maggiore diametro...
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