Psicologia del binofilo

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valeam
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Psicologia del binofilo

Messaggio da valeam »

cari amici
Da quello che viene esposto nel forum osservo che si potrebbero delineare tre tipologie di binomani.
Un ristretto numero di binofili iniziatici che apprezzano l'oggetto nella sua completezza di qualità ottica, meccanica e funzionale. Sono quelli che conoscono personalmente i modelli di punta della case più prestigiose, e sono sempre alla ricerca della perfezione. Hanno poi le informazioni e le cognizioni per essere considerati conoscitori anche dei modelli storici e di riferimento nell'evoluzione tecnica passata e presente. Sono coloro che hanno conoscenza del mercato e la competenza per indicare ai produttori le strade da seguire in futuro.
C'è poi il gioioso gruppo dei binofili ludici. Quelli che si divertono col binocolo. Magari ne hanno diversi, spesso di media qualità. Sono coloro che candidamente vogliono sapere che differenza c'è fra il proprio buon 8x30 e un 8x40. Oppure fra il classico Porro 10x50 e il più moderno 8x56 a tetto. Cercano il miglior rapporto prezzo qualità e non disdegnano di acquistare un 10x25 che a un purista della luminosità farebbe orrore per principio. Sono curiosi di provare la differenza fra un Meopta e un Vortex ma non si sognano di avvicinarsi a un Leitz o a uno Swarosky per comprarli. Per loro l'orizzonte binoculare è dato dal range di prezzo e non hanno voglia o interesse di superarlo. La relazione pregi-costo è il riferimento, ma sotto questo cielo si scatenano.
Infine la grande pletora dei neo-binofili, che spesso non sanno ancora di essere diventati binomani. Sono quelli che pongono timide domande su quale binocolo comprare per primo. Segno che sono potenzialmente disposti al secondo, al terzo, al quarto; man mano che le conoscenze acquisite e la binocolite, ormai manifesta, entrano in loro. Cercano poi ragguagli sui campi di applicazione: uccelli, panorami, cielo stellato, eventi sportivi, come se non sapessero già cosa li interessa. Il prezzo per loro è solo un alibi.
Oltre a queste tipologie umane se ne potrebbero delineare altre, considerando nuovi e non rammentati aspetti del binofilo. Forse ognuno di noi ha, in modo personale, diverso ed esclusivo una parte iniziatica, una ludica e una noviziale. Che escono fuori spinte da due amabili prerogative che oggi non vanno tanto per la maggiore: la passione e il diletto.
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GIANNI MERLINI
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Bravo Massimo! Un'analisi completa, approfondita e giustamente ironica! :clap: :clap: :clap:
Gianni Merlini

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(Preferisco morire d'un brutto male, che mangiare mele cattive con denti guasti)

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Born to... Zeiss
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da Born to... Zeiss »

Visto che si parla di psicologia e non di psico-patologia....in quale categoria mi mettete??? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Claudio Todesco

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piero
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da piero »

concordo in pieno con valeam, anche se a mio avviso mancano alcune categorie, e precisamente:

i collezionisti-storici: da un numero di matricola ti risalgono all'analisi spettrografica del vetro e all'amante del progettista; solo annusandoli ti dicono l'anno di produzione (monpao e carlo rossi)
gli inquieti: hanno provato tutto, sanno tutto di tutti gli strumenti, ma non si capisce mai se hanno un loro binocolo preferito e raramente uno strumento rimane nelle loro mani per più di 6 mesi (konrad e piergiovanni)
i riflessivi-razionali: hanno un loro specifico corredo che ha dietro un inappuntabile razionale: ti sanno dire esattamente perchè hanno quegli strumenti, perchè proprio quelli, per quale impiego specifico e di quali modifiche necessitano (corax)
i deliranti: se si cacciano un marchio in testa non li smuovi neanche con le testate nucleari, per esempio i fissati dei miyauchi :oops:
gli invasati-ossessivi: hanno tutti i migliori binocoli, anzi no....hanno l'intera serie dei migliori binocoli o tutti i migliori della stessa misura (born to zeiss e ugo)
osservo con:....due occhi, perché two is meglio che one.....
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Born to... Zeiss
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da Born to... Zeiss »

:lol: :lol: :lol:
Claudio Todesco

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corax
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da corax »

Ah, bella questa! :lol:
Ma che bell'inquadramento mi avete dato, cari Valeam e Piero: un perfetto connubbio di perspicacia e di ironia! Però c'è un' "aggravante" a mio carico, cioè quella che alla "binofilia" aggiunge anche la "biofilia", nel senso dato dal noto sociobiologo E. O. Wilson, ossia la passione per le cose vive guardare con il binocolo!
Con deferenza,
Alessandro.
A seconda delle esigenze, degli ambienti da esplorare e delle ...voglie, posso scegliere tra sette binocoli, da 6,5x32 a 15x56, e tra due cannocchiali: 20x/40x50 o 30/20-60x65.
andrea vagni
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da andrea vagni »

avendo più volte chiesto consigli (poi seguiti) sulla scelta tra un vortex, un meopta, un nikon... avendo provato diversi (ma non troppi) binocoli, ponendo nelle mie scelte prima di tutto il rapporto qualità-prezzo, mi inserisco a pieno titolo gra i binofili cosiddetti "lucidi" (la seconda categoria enunciata all'inizio).
effettivamente non miro alla triade teutonica (anche se non nascondo che mi piacerebbe averne un modello almeno di quei tre ;) ) il fatto è che sono ammirato ed estasiato sempre dal rapporto qualità prezzo. nel senso: ho uno zen ray 8x43 che mi da al centro dell'asse una qualità elevatissima (andrea potrà confermarlo: lui ha un modello simile... anzi, a fare un'analisi del suo corredo ora sta vendendo un leica ultravid 8x32 hd ma il suo 8x43 cinesone se lo tiene stretto :) ) e l'idea che costi 400 € e mi dia una qualità paragonabile ad altri apparati ottici di ben più alto lignaggio mi fa inpazzire.
certo, non ci potrei piantare i chiodi nel muro come potrei fare col vecchio trinovid ma i binocoli non nascono per questo!
quando esco di casa per fare anche 4 passi per la mia città vago zavorrato da un binocolo: potrei essere preso per scemo (lo sarei ancora di più se dicessi quanto costano i binocoli che porto al collo quando un utente normale per 20 € potrebbe prendere un bresser alla coop!), però per me che sono un "osservatore" di tutto quello che mi circonda, mi da un estremo piacere "isolare e concentrare" il mio sguardo su particolari che ad altri sfuggono.
mi sono accorto che, forse come tutti voi, soffro di feticismo misto a devozione per le lenti e per gli sforzi umani e tecnologici che si nascondono dietro un ottica.
se poi ci aggiungiamo che mi attraggono in modo considerevole anche: macchine fotografiche anaolgiche e digitali, microscopi, orologi meccanici e sono il direttore di un osservatorio astronomico allora il gioco è fatto!
concluodo: mio figlio filippo (4 anni!) oltre a riuscire ad infilare il filo nella cruna di un ago e riuscire a chiudere un buco sul suo maglione con ago e filo, ha una manualità sorprendente: a due anni gli ho comprato un bino giocattolo 4x40. lo ha messo subito sugli occhi senza sbagliare! automaticamente o istintivamente come prefrite voi. e riusciva anche a puntare! il che, per un bimbo di quella età è difficilissimo.
ma la cosa più sorprendente è successa quando ho comprato il microscopio: già sapeva dove guardare e come mettere a fuoco (incredibile)!
Andrea Vagni
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"... pensate quale mondo ci saremmo trovati oggi se Galileo non fosse stato curioso? E Marconi? E Leonardo? E i coniugi Curie? E Fleming? E Janssen?... E' la curiosità che manda avanti l'umanità"
(Andrea Vagni)
claudio delfini
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da claudio delfini »

Io sto nella categoria dei deliranti. Pero' piu' che patologia , la vedrei come scelta. Se è vero che squadra vincente non si cambia...Io sono soddisfatto della serie monarch, perchè complicarmi la vita? Tanto il binocolo perfetto non esiste. Ci sono sicuramente binocoli migliori dei miei, ma ognuno ha un qualcosa che non mi piace ad es. il peso del kowa, la ghiera di messa a fuoco dura del meopta, la resa fredda glaciale dello zeiss ecc. Per me patologico è colui che compra e rivende in continuazione nella speranza di trovare la perfezione . Oltretutto è anche pericoloso. A tal proposito ricordo di un conoscente appassionato di alta fedeltà , che avrà provato quasi tutti gli apparecchi in commercio con l'obbiettivo di trovare il top dei top. Sapete come è finita? La moglie l'ha mollato, stanca dell continue spese del marito. Quindi attenzione amici (scapoli esclusi). Un abbraccio.
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carmine
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da carmine »

Anch'io come Andrea mi identifico tra I "ludici" con una differenza sostanziale però: posso dire che mi sono auto-retrocesso. infatti dopo aver provato in passato quasi tutti i top di gamma ho fatto una semplice e banale considerazione: sicuramente la differenza maggiore tra un binocolo al "top" e uno di buona qualità è la migliore correzione del campo inquadrato, perché in effetti al centro possiamo dire con qualche riserva si equivalgono abbastanza. Faccio un esempio molto banale , guardando senza binocolo un qualsiasi oggetto, paesaggio. uccelli, navi, aerei etc... noi tendiamo comunque a portarlo al centro del nostro campo visivo non perchè i nostri occhi non siano meglio corretti di un qualsiasi strumento ottico ma solo perchè semplicemente naturale e fisiologico, questo per dire che con qualsiasi strumento noi osserviamo porteremo sempre al centro l'oggetto da osservare, :idea: :idea: così......
Questo non vuol dire che non capisco chi è sempre in cerca del massimo, eccome se li capisco!!! Però adesso non mi sento più tra gli "inquieti-deliranti" ma più rilassato e controllato, anche se ogni tanto c’è la ricaduta. :lol: :lol:

PS. Ora sicuramente qualcuno storcerà il naso..... Tranquilli questa conclusione vale solo per me!!!

:wave:
Ultima modifica di carmine il 06/03/2013, 16:27, modificato 1 volta in totale.
Carmine A.Romano

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AlessandroTO
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da AlessandroTO »

... Cercano il miglior rapporto prezzo qualità e non disdegnano di acquistare un 10x25 che a un purista della luminosità farebbe orrore per principio....

Evidentemente non hai mai avuto a che fare con un Leica Ultravid 10x25...
GIANNI MERLINI
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da GIANNI MERLINI »

INDIPENDENTEMENTE DA TUTTO CHI SI CONTENTA GODE, E NON TROVO OPPORTUNO CRITICARE LE SCELTE ALTRUI!
Gianni Merlini

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claudio delfini
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da claudio delfini »

Se ti riferisci a me, ho espresso soltanto un mio punto di vista senza intenzione di offendere nessuno. Comunque , ad essere sincero, mi sto accorgendo che questo forum da qualche tempo mi và un po' stretto. E Adesso interviene anche la censura! Quindi,cari amici, mi ritiro in buon ordine. Un abbraccio a tutti.
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carmine
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da carmine »

:?:
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abramo giusto
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da abramo giusto »

Mi sono perso qualcosa ????
Io mi metto in quella trasversale...
Ne prendo più di una ...occhio intendo di categorie non di sponde !!!
Abramo
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http://www.centrometeolombardo.com/cont ... e=Stazioni
claudio delfini
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da claudio delfini »

X Carmine e Abramo: mi riferisco a Gianni che dice: non trovo opportuno criticare le scelte altrui.
valeam
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da valeam »

Ho avuto l'impressione che a monte delle parole di Gianni ci fosse l'osservazione di Alessandro (... Cercano il miglior rapporto prezzo qualità e non disdegnano di acquistare un 10x25 che a un purista della luminosità farebbe orrore per principio.... Evidentemente non hai mai avuto a che fare con un Leica Ultravid 10x25... ). E l'ho presa come un appassionato, indiretto invito a mettere gli occhi dietro agli oculari del Leica Ultravid 10x25.
massimo valentini.
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da GIANNI MERLINI »

Massimo hai centrato in pieno il significato delle mie parole: NON ERANO ASSOLUTAMENTE rivolte a Claudio, il cui post ho condiviso ed apprezzato, ma proprio ad Alessandro: si può non essere d'accordo, per mille motivi, sulle scelte altrui, ma, per reciproco rispetto, ritengo non debbano essere criticate, spesso ignorando le motivazioni che hanno portato a tali scelte.
Gianni Merlini

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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da claudio delfini »

Gianni, ti chiedo profondamente scusa ma credevo ti riferissi a me. Un abbraccio.
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Born to... Zeiss
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da Born to... Zeiss »

La serieta' di questa discussione non e' profondissima. L'input, piuttosto, e' molto scherzoso...
Non facciamola diventare quello che non e'...ok?
Pacca sulle spalle a tutti, risata, e avanti tutta!!!
:thumbup:
Claudio Todesco

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Re: R: Psicologia del binofilo

Messaggio da Acronauta »

Il senso dell'intervento di Gianni è chiaro. Tra l'altro tutto è relativo, in particolare la luminosità dei binocoli, e per quanto un binocolo possa essere ben costruito ci sono dei limiti fisici che non potrà mai superare.

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-SPECOLA->
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da -SPECOLA-> »

E quando, per quanto magistralmente possa essere stato ben costruito lo strumento con le caratteristische "inferiori", certi limiti fisici vengono comunque superati, beh vuol dire che c'è sicuramente qualcosa che non va nello strumento con le caratteristiche "superiori" (a parità di condizioni, naturalmente).
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Fabrizio Ferrario
Mi diverto con un po' di strumenti, dal rifrattore TECHNO 50/630 in avanti... (non in ordine di tempo, né di dimensioni e/o schema ottico).
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Re: Psicologia del binofilo

Messaggio da AlessandroTO »

GIANNI MERLINI ha scritto:Massimo hai centrato in pieno il significato delle mie parole: NON ERANO ASSOLUTAMENTE rivolte a Claudio, il cui post ho condiviso ed apprezzato, ma proprio ad Alessandro: si può non essere d'accordo, per mille motivi, sulle scelte altrui, ma, per reciproco rispetto, ritengo non debbano essere criticate, spesso ignorando le motivazioni che hanno portato a tali scelte.
Ma la mia non era mica una critica!
Era solo una considerazione!
I mini Ultravid sembrano fatti apposta per scombussolare convinzioni diffuse.
Entro certi limiti, ma scombussolano..
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